La bambola di carne
La bambola di carne | |
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Ossi Oswalda e Hermann Thimig in una scena del film | |
Titolo originale | Die Puppe |
Lingua originale | tedesco |
Paese di produzione | Germania |
Anno | 1919 |
Durata | 48 min
58 min (copia restaurata nel 2000) |
Dati tecnici | B/N rapporto: 1,33:1 film muto |
Genere | commedia, fantastico |
Regia | Ernst Lubitsch |
Soggetto | da E.T.A. Hoffmann e dall'operetta di Edmond Audran |
Sceneggiatura | Hanns Kräly e Ernst Lubitsch |
Produttore | Paul Davidson |
Casa di produzione | Projektions-AG Union (PAGU) |
Fotografia | Theodor Sparkuhl e Kurt Waschneck (direzione tecnica) |
Scenografia | Kurt Richter |
Costumi | Kurt Richter |
Interpreti e personaggi | |
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La bambola di carne (Die Puppe) è un film muto del 1919 diretto da Ernst Lubitsch, basato vagamente su Eine lustige Geschichte aus einer Spielzeugschachtel, un'operetta di Edmond Audran che riprende alcuni temi da Der Sandmann di E.T.A. Hoffmann[1].
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Lancelot, nipote del barone Chanterelle, è un ragazzo timido che non ha mai avuto rapporti con le ragazze, tanto da rifiutare le proposte di nozze dello zio, che cerca delle candidate per il nipote. Per sfuggire allo stuolo di ragazze che arrivano per contendersi la sua mano, Lancelot si rifugia in un monastero, dov'è sicuro di non trovare alcuna donna. I monaci gli propongono un trucco per liberarsi dell'ingerenza dello zio (che prevede di dargli una ricchissima dote al momento del matrimonio): quello di sposarsi con uno degli automi di Hilarius, un costruttore di bambole. Lancelot, sollevato, accetta e va a scegliere la bambola. L'automa, però, si rompe ed è così che Ossi, la figlia di Hilarius, ragazza vivace e piena di verve, prende il posto della bambola, fingendo di essere lei l'automa. Le nozze hanno luogo e l'ignaro Lancelot si trova a essere sposato a sua insaputa con una ragazza in carne e ossa. Quando lo scoprirà, però, ormai il giovane è innamorato della sua "bambola" e, nonostante la sorpresa, sarà felice di avere una moglie vera.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]Il film fu prodotto dalla Projektions-AG Union (PAGU).
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Distribuito dall'UFA, uscì nelle sale cinematografiche tedesche dopo una prima berlinese tenuta il 5 dicembre 1919 all'Ufa-Palast am Zoo[1][2].
Nel 2010, la pellicola è stata proiettata al Festival di Locarno, nell'ambito di una retrospettiva dedicata a Lubitsch[3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Guido Fink, Ernst Lubitsch, Il Castoro cinema, La nuova Italia ed., Firenze - maggio 1977.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su La bambola di carne
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- La bambola di carne, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) La bambola di carne, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) La bambola di carne, su AllMovie, All Media Network.
- (EN, ES) La bambola di carne, su FilmAffinity.
- (EN) La bambola di carne, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) La bambola di carne, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (DE, EN) La bambola di carne, su filmportal.de.
- (EN) La bambola di carne, su Silent Era.
- La bambola di carne, su Moving Image Archive, Internet Archive.
- (DE) DIE PUPPE (1919) - Murnau Stiftung, su murnau-stiftung.de.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 6357160909256412870008 · LCCN (EN) no2018120673 · GND (DE) 1223989259 · BNE (ES) XX5057407 (data) |
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