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John Mayall

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John Mayall
John Mayall nel 1981
NazionalitàRegno Unito (bandiera) Regno Unito
GenereBlues
Periodo di attività musicale1956 – 2024
Strumentovoce, organo, pianoforte, armonica, chitarra, tastiere
Gruppi attualiJohn Mayall & the Bluesbreakers
Album pubblicati55
Sito ufficiale

John Brumwell Mayall (Macclesfield, 29 novembre 1933Los Angeles, 22 luglio 2024[1]) è stato un cantante, polistrumentista e compositore britannico di fama internazionale, per lungo tempo il punto di riferimento fondamentale per la scena blues del suo paese[2].

Il suo complesso, i Bluesbreakers, ha rappresentato la formazione di transizione e di connessione tra il blues revival degli anni '50 e il blues rock degli anni '60 del XX secolo[3].

Particolarmente capace nella scoperta di grandissimi talenti, dal gruppo di Mayall sono nati musicisti come Jack Bruce, Eric Clapton, Mick Taylor, Larry Taylor e Peter Green.

Tra gli album più significativi: Blues Breakers with Eric Clapton, Crusade e Jazz Blues Fusion.

Figlio di Murray Mayall, chitarrista e appassionato di musica jazz, fin dall'infanzia si appassionò ai musicisti blues americani fra cui Leadbelly, Albert Ammons, Pinetop Smith e Eddie Lang, e imparò da autodidatta a suonare il piano, la chitarra e l'armonica.

Mayall frequentò l'istituto d'arte, dopodiché fece tre anni di servizio militare con l'Esercito Britannico in Corea. Nel 1956, cominciò a suonare blues con gruppi quasi professionistici, The Powerhouse Four e, in seguito, The Blues Syndicate. Sotto l'influenza di Alexis Korner, si trasferì a Londra e formò i John Mayall's Bluesbreakers.

I Bluesbreakers erano una specie di banco di prova e di allenamento per musicisti blues e ci furono diversi cambi di componenti prima dell'arrivo di Eric Clapton, con il quale il gruppo raggiunse il suo primo successo commerciale. Dopo che Clapton lasciò per fondare i Cream, i Bluesbreakers presero fra le loro file una serie di altri musicisti notevoli, fra cui Peter Green, John McVie, Kal David e Mick Taylor. Si riportano le parole di Eric Clapton: «John Mayall ha gestito una scuola per musicisti incredibilmente buona.»

Nei primi anni settanta Mayall raggiunse il successo commerciale negli Stati Uniti e si trasferì a Laurel Canyon, a Los Angeles. Là ebbe un'importante influenza sulle carriere di musicisti come Blue Mitchell, Red Holloway, Larry Taylor e Harvey Mandel.

Mayall continuò a suonare e dare concerti, ricostituendo anche i Bluesbreakers nel 1982.

Il 19 luglio 2003 tenne un concerto a Liverpool portando sul palco, tra gli altri, Eric Clapton e Mick Taylor.

È morto a Los Angeles il 22 luglio 2024 a 90 anni per cause naturali.

Mayall si trasferì definitivamente negli USA all'inizio degli anni '70. Un incendio distrusse la sua casa a Laurel Canyon nel 1979, e insieme a essa i diari dell'artista, scritti lungo 25 anni. [4]

Mayall fu sposato due volte ed ebbe sei figli.[5]

John Mayall nel 2017

Bootleg ed edizioni limitate

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  • 1969 - Beano's Boys (bootleg)
  • 1984 - Blues Alive (RCA/Columbia)
  • 1990 - Crocodile Walk
  • 1996 - Bulldogs For Sale (bootleg)
  • 1999 - Mayapollis Blues (bootleg)
  • 1999 - Horny Blues The first 5 years
  • 2000 - Time Capsule (Private Stash) Limited release (archivio privato di J.Mayall 57-62)
  • 2001 - UK Tour 2K (Private Stash) Limited release
  • 2001 - Boogie Woogie Man (Private Stash) Limited release
  • 2003 - No Days Off (Private Stash) Limited release
  • 2004 - Bluesbreaking! (3br Records, antologia non autorizzata
  • Bob Brunning, The Fleetwood Mac Story: Rumours and Lies, Omnibus Press, 2004, prefazione di B.B. King
  • Christopher Hjort (con prefazione di John Mayall) Strange Brew: Eric Clapton and the British Blues Boom 1965-1970, Jawbone 2007, ISBN 1-906002-00-2
  • Harry Shapiro, Alexis Korner: the Biography, Bloomsbury Publishing PLC, Londra 1997 con discografia di Mark Troster
  • Bob Brunning Blues: The British Connection, Helter Skelter, Londra 2002, ISBN 1-900924-41-2
  • Dick Heckstall-Smith The Safest Place in the World: a Personal History of British Rhythm and Blues, Clear Books 2004, ISBN 0-7043-2696-5
  • Peter Green, Peter Green - Founder of Fleetwood Mac, Martin Celmins, Londra 1995. Prefazione di B.B. King
  • Eric Burdon con J. Marshall Craig, Don't Let Me Be Misunderstood, Thunder's Mouth Press, New York 2001
  • Paul Myers, Long John Baldry and the Birth of the British Blues GreyStone Books, Vancouver 2007

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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