Joachim Lemelsen
Joachim Hermann August Lemelsen | |
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Joachim Lemelsen nel 1941 | |
Nascita | Berlino, 28 settembre 1888 |
Morte | Gottinga, 30 marzo 1954 |
Dati militari | |
Paese servito | Impero tedesco Repubblica di Weimar Germania nazista |
Forza armata | Deutsches Heer Reichswehr Heer |
Anni di servizio | 1907 – 1945 |
Grado | General der Panzertruppe |
Guerre | Prima guerra mondiale Seconda guerra mondiale |
Campagne | Fronte occidentale (1914-1918) Campagna di Polonia Campagna di Francia Fronte orientale Campagna d'Italia |
Battaglie | Battaglia di Smolensk Battaglia di Kiev Battaglia di Bryansk Battaglia di Kursk Offensiva di primavera 1945 sul fronte italiano |
Comandante di | 1. Armee 10. Armee 14. Armee XXXXVII. Armeekorps 5. Panzer-Division 29. Infanterie-Division |
Decorazioni | Croce di Cavaliere della Croce di Ferro con Fronde di Quercia |
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Joachim Hermann August Lemelsen (Berlino, 28 settembre 1888 – Gottinga, 30 marzo 1954) è stato un generale tedesco.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]I primi anni
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Berlino,[1] figlio di un ufficiale di carriera dell'esercito imperiale tedesco, Lemelsen entrò nell'esercito nel 1907.[2] Durante la Prima Guerra mondiale Lemelsen prestò servizio come ufficiale d'artiglieria sino al 1916 quando venne trasferito allo staff della 52ª divisione di fanteria.[1] Nel 1917 venne trasferito allo staff di comando della costa settentrionale della Germania dove venne sottoposto al comando di Josias von Heeringen e gli venne affidato un battaglione del VI corpo di riserva.[1] Lemelsen terminò la guerra col rango di capitano e con l'assegnazione della Croce di Ferro di prima e di seconda classe oltre al grado di cavaliere dell'Ordine di Hohenzollern.
Il periodo tra le due guerre
[modifica | modifica wikitesto]Dopo l'armistizio, Lemelsen tornò all'artiglieria. Egli prestò servizio come comandante della scuola di artiglieria nel 1934 e come comandante della scuola di fanteria nel 1935.[1] Nel marzo del 1938 a Lemelsen venne affidato il comando della 29ª divisione (poi motorizzata) che partecipò all'occupazione tedesca della Cecoslovacchia.[1][3]
La seconda guerra mondiale
[modifica | modifica wikitesto]Lemelsen e la 29ª parteciparono all'invasione della Polonia nel 1939 (egli venne coinvolto nel Massacro di Ciepielów dell'8 settembre 1939) e nelle prime fasi della battaglia di Francia. Il 28 maggio 1940 Lemelsen ottenne il comando della 5. Panzer-Division con la quale partecipò alla battaglia di Dunkerque.[1]
Il 25 novembre 1940, Lemelsen ottenne il comando del XXXXVII corpo motorizzato appena costituito che condusse nella presa di Smolensk e nelle battaglie di Kiev e Bryansk.[1] Il corpo ottenne la designazione a Panzerkorps nel giugno del 1942 e prese parte alle operazioni anti-partigiane, mentre nell'estate 1943 venne impegnato nell'aspra battaglia di Kursk conclusasi con la sconfitta tedesca.[1]
Dopo aver comandato il XXXXVII Panzer Korp in Unione Sovietica, Lemelsen venne posto in riserva e comandò temporaneamente la 10ª armata in Italia nel 1943. Lemelsen ottenne il comando della Iª armata di stanza presso le coste atlantiche della Francia nel maggio del 1944.[1] Solo un mese dopo, a seguito della presa di Roma da parte degli Alleati e dello sbarco in Normandia, Lemelsen venne trasferito al comando della 14ª armata con la quale combatté in Italia dal giugno 1944 sino alla sua resa presso le Alpi nel maggio del 1945.[1][4]
Lemelsen ottenne l'Ordine militare della Croce Tedesca in oro e la Croce di cavaliere della Croce di Ferro con foglie di quercia.
Rilasciato dalla prigionia nel 1947,[1] Joachim Lemelsen morì a Gottinga nel 1954.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j k General der Panzertruppe Joachim Lemelsen, su www.specialcamp11.co.uk. URL consultato il 25 giugno 2024.
- ^ a b c Lemelsen, Joachim Hermann August - TracesOfWar.com, su www.tracesofwar.com. URL consultato il 25 giugno 2024.
- ^ Mitcham, MSW2007.
- ^ Lo schieramento tedesco – Storia tifernate, su storiatifernate.it. URL consultato il 25 giugno 2024.
- ^ a b c d Thomas, p. 20.
- ^ Scherzer, p. 501.
- ^ Patzwall, Scherzer, p. 275.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Max Hastings, Inferno: The World at War, 1939-1945, New York, Alfred A. Knopf, 2011, ISBN 978-0-307-27359-8.
- (EN) Samuel W. Mitcham, Panzer Legions: A Guide to the German Army Tank Divisions of WWII and Their Commanders, Mechanicsburg, Stackpole Books, 2007, ISBN 978-0-8117-3353-3.
- (DE) Klaus D. Patzwall e Veit Scherzer, Das Deutsche Kreuz 1941 – 1945 Geschichte und Inhaber Band II, Norderstedt, Verlag Klaus D. Patzwall, 2001, ISBN 978-3-931533-45-8.
- (DE) Veit Scherzer, Die Ritterkreuzträger 1939–1945, Jena, Scherzers Militaer-Verlag, 2007, ISBN 978-3-938845-17-2.
- (DE) Franz Thomas, Die Eichenlaubträger 1939–1945 Band 2: L–Z, Osnabrück, Biblio-Verlag, 1998, ISBN 978-3-7648-2300-9.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Joachim Lemelsen
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Biography of Joachim Lemelsen, su bridgend-powcamp.fsnet.co.uk. URL consultato il 22 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2011).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 263769491 · GND (DE) 1026065917 |
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