Ifni
Ifni | |
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Motto: Plus Ultra
Una, Grande y Libre | |
Dati amministrativi | |
Nome ufficiale | إفني Ifni |
Lingue ufficiali | arabo, spagnolo |
Inno | Marcha Granadera |
Capitale | Sidi Ifni |
Dipendente da | Regno di Spagna Seconda repubblica spagnola Stato spagnolo |
Politica | |
Forma di Stato | Provincia spagnola d'oltremare |
Re | Re di Spagna |
Presidente del governo | Presidenti del Governo spagnolo |
Nascita | 1860 con Isabella II |
Fine | 4 gennaio 1969 con Francisco Franco |
Causa | Annessione al Marocco |
Territorio e popolazione | |
Bacino geografico | Sahara Occidentale |
Massima estensione | 1.502 km² nel 1959 |
Popolazione | 52.536 abitanti nel 1965 |
Economia | |
Valuta | Peseta spagnola |
Religione e società | |
Religioni preminenti | Islamismo sunnita |
Religione di Stato | Cattolicesimo |
Religioni minoritarie | Ebraismo |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Africa Occidentale Spagnola |
Succeduto da | Marocco |
Ifni era una provincia spagnola sulla costa occidentale dell'Africa dell'odierno Marocco, a sud di Agadir e non lontano in linea d'aria dalle Isole Canarie. Si estendeva su una superficie di 1.502 km² con capoluogo Sidi Ifni e nel 1965 contava una popolazione di 52.536 abitanti. L'economia era fondata sulla pesca.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il primo insediamento spagnolo fu fondato nel 1476 col nome di "Santa Cruz de la Mar Pequeña", molto importante perché si trovava sulla tratta degli schiavi trans-sahariana, che venivano portati alle Canarie nelle piantagioni. Gli spagnoli furono espulsi dalla zona nel 1524 dai Berberi. Dopo l'abbandono dell'insediamento, l'ubicazione esatta di Santa Cruz de la Mar Pequeña andò dimenticata[1]. Durante la spartizione dell'Africa, quando la Francia e la Spagna cercavano di conquistare il Maghreb, la Spagna decise di conquistare le fortezze medievali nella parte meridionale del Marocco. Il territorio con la sua città principale, Sidi Ifni, fu ceduto alla Spagna dal Marocco il 22 ottobre 1859, in seguito alla breve guerra ispano-marocchina, ma vi visse una piccola minoranza di popolazione spagnola fino al 1934, quando il governatore generale del Marocco spagnolo la proclamò residenza. Durante la dittatura di Francisco Franco la colonia divenne provincia per fermare le critiche delle Nazioni Unite per la decolonizzazione. Ifni divenne territorio marocchino il 4 gennaio 1969.
Filatelia
[modifica | modifica wikitesto]La Spagna stampò francobolli per Ifni dal 1941, inizialmente sovrastampando francobolli spagnoli con la scritta "TERRITORIO DE IFNI", stampati con nuovo disegno nel 1943. Come tutti i territori spagnoli, le emissioni sono costituite in genere da alcuni valori tematici, talvolta con plusvalore di beneficenza[poco chiaro].
Eredità
[modifica | modifica wikitesto]A Sidi Ifni le tracce del passato spagnolo sono ancora visibili. Tra le principali vi sono Plaza de España (l'attuale piazza Hassan II), il consolato spagnolo (tuttora[quando?] chiuso), il cinema Avenida (chiuso), la chiesa di Santa Cruz (trasformata nel Palazzo di Giustizia), il faro, il palazzo reale (già sede del governatore spagnolo).
Governatori
[modifica | modifica wikitesto]Governatori militari di Ifni
[modifica | modifica wikitesto]- 1934–1934 Osvaldo Fernando Capaz Montes
Governatori di Ifni
[modifica | modifica wikitesto]- 1934–1936 Juan Moles Ormella (del Sahara Spagnolo)
- 1936–1936 Manuel Rico Arello (del Sahara Spagnolo)
- 1936–1936 Juan Moles Ormella (del Sahara Spagnolo)
- 1936–1936 Arturo Álvarez-Buylla (del Sahara Spagnolo)
- 1936–1936 Eduardo Sáenz de Buruaga (del Sahara Spagnolo)
- 1936–1936 Francisco Franco Bahmonde (del Sahara Spagnolo)
- 1936–1937 Luis Orgaz y Yoldi (del Sahara Spagnolo)
- 1937–1939 Juan Beigbeder y Atienza (del Sahara Spagnolo)
- 1940–1941 Carlos Asensio Cabanillas (del Sahara Spagnolo)
- 1941–1945 Luis Orgaz y Yoldi (del Sahara Spagnolo)
- 1945–1951 José Enrique Varela Iglesias (del Sahara Spagnolo)
- 1951–1956 Rafael García Valiño y Marcén (del Sahara Spagnolo)
- 1956–1958 Francisco Franco Bahmonde (del Sahara Spagnolo)
Governatori generali di Ifni
[modifica | modifica wikitesto]- 1958–1961 Mariano Gómez Zamalloa y Quirce
- 1961–1964 Joaquín Agulla Jiménez Coronado
- 1964–1965 Adolfo Artelejo Campos
- 1965–1967 Marino Larrasquito
- 1967–1969 José Rodríguez
Popolazione
[modifica | modifica wikitesto]Dati nel 1965:
Km² | Popolazione | Europei | ab./Km² |
---|---|---|---|
1.500 | 52.536 | 8.300 | 35 |
Nel 1965, la capitale Sidi Ifni contava 52.536 abitanti; eccetto i circa 8.300 europei (per il 90% spagnoli di religione cattolica), il resto della popolazione era in maggioranza berbera e parlava il dialetto tamazight e la lingua araba.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ifni
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (ES) Sidi Ifni oggi, su es.geocities.com (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2006).
- (ES) Santa Cruz de la Mar Pequeña: Una Fortezza delle Canarie nel Sahara, su elguanche.net. URL consultato il 21 aprile 2008 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2008).
- (DE) Mappa di Ifni, su home.pages.at. URL consultato il 21 aprile 2008 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2005).