Giovanni Sambuco
Giovanni Sambuco, in ungherese Zsámboky János, latinizzato come Johannes Sambucus (Trnava, 25 luglio 1531[1] – Vienna, 13 giugno 1584), è stato un filologo, storico, medico, umanista, poeta, collezionista d'arte e manoscritti, bibliofilo e mecenate ungherese del XVI secolo.
Il suo nome è stato riportato anche come Johann Sambucus, Joannes Sambucus, Joannes Bochius, Ioes Sabucus, Sambuci, Zsámboki, Iehan Sambucus, Ján Sambucus, Jean Sambucus, Johannes Pannonicus Sambucus.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]János nacque nel 1531 a Tyrnau (Trnava, Nagyszombat), situato nel Regno d'Ungheria (odierna Slovacchia), figlio di Peter Zsámboky, che per meriti di guerra conseguiti contro l'Impero ottomano aveva ottenuto da Ferdinando I d'Asburgo un titolo nobiliare e il ruolo di magistrato cittadino;[1] János fu presso la corte degli Asburgo per buona parte della sua vita.[1]
Intraprese i primi studi nella città natale[1] e dal 1542 iniziò a studiare filologia a Vienna, poi a Lipsia, Wittenberg (dove seguì le lezioni di Melantone[1]), Ingolstadt, Strasburgo e Parigi. Studiò lingue antiche, diritto, storia e filosofia. Nel periodo parigino iniziò ad appassionarsi di collezionismo e numismatica e prese lezioni di medicina galenica.[1] Fu particolarmente influenzato dai testi di Platone. Nel 1551 divenne maestro di filosofia all'Università della Sorbona.
Dal 1558 al 1564 i suoi viaggi lo portarono in Italia, a Venezia, Padova, Genova, Napoli, Milano; quindi Gand e Anversa. All'Università di Padova (dove il suo ritratto campeggia nella Sala dei 40 del Palazzo del Bo) intraprese gli studi di medicina, conseguendo la licenza nel 1555.[1] Tra i suoi interessi sviluppò anche quelli per la botanica e l'editoria; costruì una fitta rete di relazioni con gli intellettuali europei dell'epoca.[1] Si stabilì come medico a Vienna, allora centro della vita scientifica e culturale ungherese, dove presso la corte imperiale divenne storiografo e medico di corte e morì nel 1584.[1]
Fu durante il suo viaggio in Italia che Sambuco scoprì un genere che andava di moda all'epoca, il libro di emblemi. Per questo poeta latinista appassionato di antichità, era la forma ideale per esprimere il suo talento poetico e artistico. Nel 1564 apparve la prima edizione dei suoi Emblemata, subito seguita da cinque ristampe che gli valsero una fama internazionale come maestro del genere. Fu il primo scrittore ungherese le cui opere vennero tradotte in francese e inglese.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Piero Del Negro (a cura di), Clariores. Dizionario biografico dei docenti e degli studenti dell'Università di Padova, Padova, Padova University Press, 2015.
- (EN) Arnoud S. Q. Visser, Joannes Sambucus and the learned image: the use of the emblem in late-Renaissance humanism, Brill's studies in intellectual history; 128, Leida; Boston: Brill, 2005, Zugl.: Leiden, Univ., Diss., 2003, ISBN 90-04-13866-8.
- (FR) A. Bach, Un humaniste hongrois en France : Johannes Sambucus et ses relations littéraires (1551–1584), Études françaises 5, Szeged : Institut français de l’université de Szeged, 1932.
- Approfondimenti
- (EN) Gábor Almási, The Uses of Humanism: Johannes Sambucus (1531-1584), Andreas Dudith (1533-1589), and the Republic of Letters in East Central Europe, BRILL, 2009, ISBN 978-90-04-18185-4.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Giovanni Sambuco
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giovanni Sambuco
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sambucus, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Arturo Castiglioni, SAMBUCO, Giovanni, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1936.
- (EN) Opere di Giovanni Sambuco, su Open Library, Internet Archive.
- Riproduzioni degli Emblemata, nel sito dell'Accademia Ungherese delle Scienze, dipartimento di manoscritti e libri rari
- Illustrazioni tratte dall'edizione di Emblemata pubblicati nel 1564 Archiviato il 12 luglio 2005 in Internet Archive., L'Aia, Koninklijke Bibliotheek (parola chiave Sambucus)
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