Faustina Pignatelli
Faustina Pignatelli (Napoli, 9 dicembre 1705[1] – Napoli, 30 dicembre 1769[1]) è stata una fisica e matematica italiana.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Faustina Pignatelli Carafa, principessa di Colubrano era figlia di Michele e Faustina Caracciolo. È stata la seconda donna a essere ammessa nell'Accademia delle scienze dell'Istituto di Bologna, dopo Laura Bassi, divenendone socia onoraria il 20 novembre 1732, "avendo attestazioni certissime del grande, e maraviglioso valore di questa Sig.ra nella matematica, e specialmente nell'Algebra"[2]. Pubblicò nel 1734 i Problemata Mathematica.
Si sposò nel febbraio 1723 con il poeta Francesco Domenico Carafa (1695-1746), principe di Colobraro. Lo stesso anno ricevette il ducato di Tolve probabilmente come dote. Ebbero quattro figli, nati nel feudo di Formicola, Caterina (*1725), Giuseppe (1726-1770), Michele (1728-1791) e Diomede Casimiro (1730-1805). Nel palazzo di Formicola fondarono, nell'agosto 1728, un'accademia arcadica Il Caprario, frequentata da poeti e uomini di cultura, come Niccolò Giovo, bibliotecario del principe Spinelli di Tarsia con il nome di Eupidio Siriano, oltre al principe Francesco con il nome di Idasio e sua moglie con il nome di Faustina pastorella del Caprario. Il matrimonio non fu felicissimo e nel 1731 si separò dal marito, uomo duro e dissoluto che le trasmise la sifilide, rifugiandosi insieme ai figli nel monastero di Regina Coeli di Napoli, dove restò per circa quattro anni, nonostante le rimostranza del principe, e ne uscì per intervento della regina Maria Amalia[3].
Fu educata da Nicola De Martino che assieme al fratello Pietro aveva introdotto a Napoli le teorie di Isaac Newton. Partecipò attivamente al dibattito scientifico in Italia e fu corrispondente dell'Accademia francese delle scienze.
Fu Dama dell'Ordine della croce stellata dal 3 maggio 1732[4].
Francesco Maria Zanotti la cita come una matematica dotata nell'ambito dell'Accademia delle scienze di Bologna, nel 1745.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- [Faustina Pignatelli], Problemata mathematica Neapoli ad Collectores Actorum Eruditorum transmissa, in Nova acta eruditorum, Lipsiae, prostant apud Jo. Frid. Gleditschii B. fil. et Jo. Christianum Martini, typis Bernhardi Christoph. Breitkopfii, 1734, pp. 28-34.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b DBI.
- ^ Archivio antico dell'Accademia delle Scienze dell'Istituto di Bologna. Atti, fasc. 5.
- ^ Alessandro Ademollo, Corilla olimpica, Firenze, C. Ademollo e C., 1887, pp. XXIII-XXIV.
- ^ La radunanza nobile, e pia della crociera fondata dalla sacra cesarea real maestà dell'imperatrice Eleonora per clementissimo comando della S.C.R.M.A, In Vienna, appresso Gio. Tomaso Trattner, stampatore di corte, 1761, p. 56.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Faustina Pignatelli, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Pignatelli, Carafa Faustina, principessa di Colubrano, nel sito dell'Università di Bologna
- A. Brigaglia, P. Nastasi, Bologna e il Regno delle due Sicilie: aspetti di un dialogo scientifico (1730-1760), «Giornale critico della filosofia italiana», LXIII, 2, 1984, pp. 145–178.
- F.M. Zanotti, De vi corpurum viva, in «De Bononiensi scientiarum ed artium Istituto atque Accademia commentarii» , II, 1745, pp. 377–413.
- F.M. Zanotti, Della forza dei corpi che chiamano viva, Bologna, per gli Eredi di C. Pisarri e G.F. Primodi, 1751.
- A. Genovesi, Autobiografia, lettere e altri scritti, a cura di G. Savarese, Milano, Feltrinelli, 1962.
- P. Nastasi, I primi studi sull’elettricità a Napoli e in Sicilia, «Physis», XXIV, 2, 1982, pp. 237–264.
- R. Simili, In punta di penna. Donne di scienza e di cultura fra cosmopolitismo e intimità meridionale, in La scienze nel mezzogiorno dopo l’Unità d’Italia, Napoli, Rubbettino, 2008, pp. 27–89.
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