Fanny Lewald
Fanny Lewald (Königsberg, 21 marzo 1811 – Dresda, 5 agosto 1889) è stata una scrittrice e saggista tedesca e un'attivista per i diritti delle donne.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Fanny Lewald nacque a Königsberg nell'allora Prussia orientale nel 1811 da una famiglia borghese ed ebrea. A tredici anni abbandonò la scuola per apprendere le abilità domestiche di cui avrebbe avuto bisogno come moglie. Lewald avrebbe dovuto sposare un giovane teologo all'età di diciassette anni e si convertì al cristianesimo per il matrimonio. Tuttavia, il suo fidanzato morì prima del matrimonio[1]. Viaggiò nella Confederazione germanica, in Francia e in Italia. Nel 1841 pubblicò il suo primo romanzo sul periodico "Europa" di suo cugino August Lewald, dal titolo Der Stellvertreter. Nel 1845 si stabilì a Berlino dove, nel 1854, sposò lo scrittore Adolf Stahr, storico della cultura e dell'arte[2].
Lewald venne notata per la sua capacità di scrittura dopo la pubblicazione di una lettera che scrisse su un processo giudiziario a cui aveva partecipato. Suo cugino, August Lewald, la pubblicò sul suo periodico e inoltre gli chiese di scrivere un rapporto sull'incoronazione di Federico Guglielmo IV di Prussia nel 1840. Fanny Lewald divenne quindi una scrittrice prolifica e pubblicò molti romanzi di successo[2]. I suoi scritti spesso si ispiravano alla sua esperienza di crescita come donna in una famiglia borghese, sostenendo una migliore istruzione per le donne e criticando i matrimoni di convenienza[1].
Nel 1876, dopo la morte di suo marito, si trasferì a Dresda, dove si dedicò al lavoro letterario fino alla sua morte, avvenuta il 5 agosto 1889[2].
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito sono riportate le opere pubblicate di Fanny Lewald citate da The Political Woman in Print:
- Clementine (1843)
- Jenny (1843)
- Prinz Louis Ferdinand (1849; 2ª ed., 1859)
- Das Mädchen von Hela (1860)
- Von Geschlecht zu Geschlecht (8 volumi, 1863–1865)
- Nella (1870)
- Die Erlöserin (1873)
- Benvenuto (1875)
- Stella (1883)
Tra i suoi scritti in difesa dell'emancipazione della donna spiccano Osterbriefe für die Frauen (1863) e Für und wideer die Frauen (1870). La sua autobiografia, Meine Lebensgeschichte (6 volumi, 1861–1862), offre scorci della vita letteraria del suo tempo[2].
Una selezione delle sue opere fu pubblicata con il titolo Gesammelte Schriften in 12 volumi (1870–1874)[2] e separatamente in inglese come Recollections of 1848 e The Education of Fanny Lewald, tradotti da Hanna Lewis.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Frank Eyck, Reviewed Work: A Year of Revolutions: Fanny Lewald's Recollections of 1848 by Hanna Ballin Lewis, in Central European History, vol. 32, 1999, pp. 337–338, DOI:10.1017/S0008938900021178.
- ^ a b c d e Fanny Lewald, in Encyclopædia Britannica Eleventh Edition, vol. 16, Cambridge University Press, 1911, p. 519.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina in lingua tedesca dedicata a Fanny Lewald
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Fanny Lewald
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Lewald, Fanny, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Fanny Lewald, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Fanny Lewald, in Jewish Encyclopedia, Funk and Wagnalls.
- Opere di Fanny Lewald, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Fanny Lewald, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Opere di Fanny Lewald, su Progetto Gutenberg.
- Una selezione di opere di Fanny Lewald dal database Sophie
Controllo di autorità | VIAF (EN) 59217212 · ISNI (EN) 0000 0001 2135 0550 · CERL cnp00395632 · LCCN (EN) n80138612 · GND (DE) 118572393 · BNF (FR) cb12993060f (data) · J9U (EN, HE) 987007264529105171 · NSK (HR) 000687452 |
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