Edna O'Brien
Dame Josephine Edna O'Brien (Tuamgraney, 15 dicembre 1930 – Londra, 27 luglio 2024[1]) è stata una scrittrice irlandese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nata in un villaggio che più tardi descriverà come "intenso" e "chiuso", da una madre dal carattere forte che aveva fatto la cameriera a Brooklyn, prima di tornare in Irlanda e metter su famiglia con forti radici cattoliche, Edna O'Brien è la figlia più giovane ed è stata educata dalle suore fino ai 16 anni.
Nel 1950 ha preso la licenza di farmacista e nel 1954 si è sposata, nonostante il parere contrario dei suoi, con Ernest Gébler (1914-1998), scrittore e allora membro dell'Aosdána, ente governativo irlandese composto da scrittori e artisti, dal quale divorzia nel 1964 dopo essersi trasferita a Londra e aver avuto due figli, Carlo[2] e Sasha.
Se in Irlanda si era formata leggendo autori come Tolstoj, Thackeray, e Francis Scott Fitzgerald, a Londra, dove ha vissuto nella periferia sud-ovest, ha scoperto James Joyce attraverso un libro di T. S. Eliot e leggendo A Portrait of the Artist as a Young Man ha capito che poteva diventare una scrittrice, di matrice autobiografica, ma con esplorazioni dell'universo interiore femminile che vanno oltre la persona singola.
All'inizio ha lavorato come lettrice per Hutchinson, poi le è stato chiesto di scrivere. Il suo primo libro, The Country Girls (1960), scritto in tre mesi, in seguito parte di una trilogia che ne prende il nome e include The Lonely Girl (1962) e Girls in Their Married Bliss (1964), è stato subito proibito in Irlanda per la franchezza con cui fa il ritratto della vita sessuale dei suoi personaggi. Anche per questo, si è sottoposta negli anni 1960 alla cura del celebre psicologo e psichiatra Ronald David Laing, che invece di aiutarla a tornare sui binari della brava donna di casa l'aiutò ad aprire altre porte della propria ricerca, spingendola a continuare a scrivere e a farsi portavoce dei problemi delle donne.
Il successivo romanzo A Pagan Place (1970) parla di come si vive l'infanzia in una città repressiva dell'infanzia stessa, e suscita ulteriori disapprovazioni da parte dei suoi parenti, in particolare la madre, la cui reazione alla carriera letteraria della figlia ha procurato diversi dubbi e problemi, ma anche nuove sfide e approfondimenti di ricerca alla scrittrice.
Nel 1981, ha scritto per il teatro, Virginia (su Virginia Woolf), opera andata in scena in Canada e poi all'Haymarket Theatre di Londra, con un'interpretazione eccellente di Maggie Smith. Andò poi in scena al "The Public Theater" di New York nella primavera del 1985. Altri lavori biografici della O'Brien includono una biografia di Joyce (1999) e Byron in Love (2009, su Lord Byron).
House of Splendid Isolation (1994), è un romanzo sull'Irish National Liberation Army, dove l'autrice in qualche modo si allontana da temi femministi, ai quali ritorna con Down by the River (1996), storia di una ragazzina violentata e costretta ad abortire, per poi scrivere In the Forest (2002) sul caso vero di uno schizofrenico che uccide una donna, il suo bambino di tre anni e un prete.
Ha ricevuto molti premi per la sua opera. Si è spenta il 27 luglio 2024 dopo una lunga malattia all'età di 93 anni.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Romanzi
[modifica | modifica wikitesto]- 1987 - The Country Girls Trilogy
- 1960 - The Country Girls; trad. Vincenzo Mantovani, Ragazze di campagna, Milano, Feltrinelli 1961; n. ed. 1989. ISBN 8807013800 ISBN 8807812770
- 1962 - The Lonely Girl, poi pubblicato come Girl with Green Eyes (1962)[3]; trad. Amalia D'Agostino Schanzer, La ragazza sola, Milano, Rizzoli 1963; trad. Franca Cavagnoli, La ragazza dagli occhi verdi, Roma, e/o 1989. ISBN 8876410813 ISBN 8876411712 ISBN 9788876418402
- 1964 - Girls in Their Married Bliss; trad. Silvia Nono, Ragazze nella felicità coniugale, Roma, e/o 1990. ISBN 8876410996 ISBN 8876412506
- 1965 - August Is a Wicked Month
- 1966 - Casualties of Peace
- 1970 - A Pagan Place
- 1971 - Zee & Co.[4]
- 1972 - Night
- 1977 - Johnny I Hardly Knew You
- 1988 - The High Road
- 1989 - Far from the Land
- 1992 - Time and Tide; trad. Silvia Nono, Le stanze dei figli, Roma, e/o 1993. ISBN 88-7641-164-X ISBN 8876412263
- 1994 - House of Splendid Isolation; trad. Anna Bassan Levi, Uno splendido isolamento, Milano, Feltrinelli 1997. ISBN 8807015242 ISBN 8807815524
- 1996 - Down by the River, trad. Cosetta Cavallante, Lungo il fiume, Roma, Elliot 2014, ISBN 9788861925670
- 1999 - Wild Decembers, trad. Giovanna Granato, Un feroce dicembre, Torino, Einaudi 2018. ISBN 9788806237448
- 2002 - In the Forest
- 2006 - The Light of Evening, trad. Cosetta Cavallante, La luce della sera, Roma, Elliot 2015, ISBN 978-88-6192-868-8
- 2015 - The Little Red Chairs, trad. Giovanna Granato, Tante piccole sedie rosse, Torino, Einaudi 2017, ISBN 978-88-06-23318-1
- 2019 - Girl, trad. Giovanna Granato, Ragazza, Torino, Einaudi 2020 ISBN 9788806242459
Raccolte di racconti
[modifica | modifica wikitesto]- 1968 - The Love Object
- 1974 - A Scandalous Woman and Other Stories.
- 1978 - Mrs Reinhardt and Other Stories.
- 1982 - Returning: A Collection of Tales.
- 1984 - A Fanatic Heart: Selected Stories; trad. Franca Castellenghi Piazza, Un cuore fanatico, Milano, Feltrinelli 1992. ISBN 8807014386, ISBN 8807813254
- 1990 - Lantern Slides, trad. Leonardo Gandi, Lanterna magica, Roma, e/o 1994. ISBN 88-7641-225-5, ISBN 8876412956
- 2011 - Saints and Sinners.
- 2013 - The Love Object: Selected Stories, a fifty-year retrospective, trad. Giovanna Granato, Oggetto d'amore, Torino, Einaudi 2016 ISBN 9788806233822
Saggi
[modifica | modifica wikitesto]- 1976 - Mother Ireland, con fotografie di Fergus Bourke.
- 1977 - Arabian Days.
- 1986 - Vanishing Ireland (con Richard Fitzgerald).
- 1999 - James Joyce, biografia.
- 2009 - Byron in Love: A Short Daring Life, biografia.
- 2012 - Country Girl: a memoir, memorie, trad. Cosetta Cavallante, Country girl, Roma, Elliot 2013.
Poesie
[modifica | modifica wikitesto]- 1989 - On the Bone.
Libri per ragazzi
[modifica | modifica wikitesto]- 1981 - The Dazzle
- 1986 - Tales for the Telling, ( a cura di), antologia di racconti del folclore irlandese; trad. Paola Mazzarelli[5], Elfi e draghi, Trieste, EL 2003. ISBN 8879264532
Teatro
[modifica | modifica wikitesto]- 1975 - Zee and Co.
- 1981 - Virginia, teatro
- 2004 - Triptych: A Play, teatro
- 2004 - Triptych and Iphigenia: Two Plays, teatro
- 2009 - Haunted, teatro
Altre opere
[modifica | modifica wikitesto]- 1978 - The Collected Edna O'Brien, antologia
- 1979 - Some Irish Loving (a cura di), antologia d'altri con anche qualche sua traduzione.
- 1998 - Irish Dreams: Photographs, introduzione a un libro di fotografie
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— 2018
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Irish author Edna O’Brien has died aged 93, su www.irishtimes.com, 28 luglio 2024. URL consultato il 28 luglio 2024.
- ^ Poi anche lui regista e scrittore a partire da The Eleventh Summer (1985), dove esplora come sua madre i problemi famigliari. Nel 1993 ha realizzato i documentari per la BBC Plain Tales from Northern Ireland. Altre opere: August in July (1986), Work and Play (1987), Driving through Cuba (1988), The TV Genie (1989), Malachy and His Family (1990), The Witch That Wasn't (1991), The Class Curtain (1991), Life of a Drum (1991), The Cure (1994) e le memorie Father & I (2001), sul difficile rapporto con suo padre.
- ^ Dapprima pubblicato come The Lonely Girl, ha cambiato il titolo per il film che ne è stato tratto The Girl with Green Eyes (1964) di Desmond Davis.
- ^ Da cui è stato tratto il film X Y e Zi (1972) con Elizabeth Taylor.
- ^ Anche come allegato al gruppo di giornali "Il Resto del Carlino", "Quotidiano Nazionale", "La Nazione" e "Il Giorno".
Bibliografia critica
[modifica | modifica wikitesto]- Grace Eckley, Edna O'Brien, University Press, Lewisburg 1974
- William Trevor, Edna O'Brien, in Contemporary Novelists, 1976
- Theresa O'Connor (a cura di), The Comic Tradition in Irish Women Writers, 1996
- Bernice Schrank, Edna O'Brien, 1999
- Amanda Greenwood, Edna O'Brien, Northcote House Publ., Tavistock 2003
- Kathryn Laing, Edna O'Brien, Carysfort Press, Dublin 2006
- Helen Thompson, The role of Irish women in the writings of Edna O'Brien. Mothering the continuation of the Irish nation, Mellen Press, Lewiston, N.Y. 2010
- "Le Magazine Littéraire", n. 501, ottobre 2010, pp. 90–95
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Edna O'Brien
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Edna O'Brien
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- O'Brien, Edna, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Edna O’Brien, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Opere di Edna O'Brien, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Bibliografia di Edna O'Brien, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- (EN) Edna O'Brien, su Goodreads.
- Bibliografia italiana di Edna O'Brien, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com.
- (EN) Edna O'Brien, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Edna O'Brien, su AllMovie, All Media Network.
- Pagina su di lei, su kirjasto.sci.fi. URL consultato il 3 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 1º aprile 2004).
- Intervista su "The Guardian", 6 febbraio 2011
- Pagina dell'University College Dublin
- Articolo su "Irish Examiner"
- Intervista su "The Paris Review" (1984)
- Intervista video, su guardian.co.uk.
- Intervista audio, su wiredforbooks.org. URL consultato il 3 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2012).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 100271219 · ISNI (EN) 0000 0001 2145 2952 · SBN CFIV098251 · Europeana agent/base/64422 · LCCN (EN) n78091520 · GND (DE) 118803212 · BNE (ES) XX1051060 (data) · BNF (FR) cb120188928 (data) · J9U (EN, HE) 987007274852105171 · NDL (EN, JA) 00451558 |
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