Deindustrializzazione
La deindustrializzazione è un processo che, in maniera inversa all'industrializzazione, porta una nazione o una città a ridurre e/o spostare la propria attività industriale, specialmente pesante e manifatturiera, per motivi di natura socioeconomica. È quindi una riduzione del peso dell'industria nelle economie nazionali che sposta decisamente il proprio peso sul settore terziario.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Sono state offerte quattro interpretazioni diverse del fenomeno:
- Calo di produzione industriale forzato, dovuto alla mancanza di beni necessari allo sviluppo di un dato prodotto o per mancanza di occupazione nel settore. È anche da sottolineare, come questa interpretazione possa venire definita come tipica della recessione e non propriamente il fenomeno che si vuole descrivere, estremamente diverso.
- Spostamento significativo di fabbriche e aziende per i servizi in un altro luogo da quello d'origine, dovuto soprattutto a motivi di natura economica (come il calo dei costi di produzione e della manodopera) o di occupazione (mancanza di lavoratori nel settore). È anche da sottolineare, come questa interpretazione possa venire definita come tipica della globalizzazione viste le caratteristiche, ma le due correnti sono diverse.
- Calo della quantità di merci importate e progressivo aumento di esport-import per stabilizzare l'economia interna.
- Significativo degrado economico di una nazione, che porta a un forzato spostamento delle attività industriali per il sostentamento parziale della produzione di beni primari.
Deindustrializzazione delle economie evolute
[modifica | modifica wikitesto]Nelle economie evolute è fisiologico un certo grado di deindustrializzazione che si manifesta in forma di terziarizzazione. Si parla in tal caso di economie post-industriali: Europa, Stati Uniti e Giappone.
Settori sempre più ampi della popolazione, lavorano nel settore terziario, ovvero dei servizi (commercio, servizi alla persona, servizi alle imprese, intermediazione, trasporti, ecc.) mentre decresce la quota di forza lavoro all'interno del settore primario (agricoltura) e secondario (industria). Di solito la terziarizzazione comporta benefici economici, ma solamente in quei paesi che hanno già conosciuto una industrializzazione nel passato e in cui la decisione di dismettere l'industria pesante è accompagnata da validi investimenti alternativi, accompagnati da validi programmi di formazione sulle nuove tecnologie. All'inizio degli anni Ottanta del Novecento ha preso piede un processo di deindustrializzazione che ha conosciuto degli sviluppi anche drammatici. Secondo Corona, il caso di Bagnoli può essere analizzato considerando quattro specifiche questioni, in verità valide anche per contesti geografici e sociali differenti
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Afonso, A (2005) 'When the Export of Social Problems is no Longer Possible: Immigration Policies and Unemployment in Switzerland' Social Policy and Administration, Vol. 39, No. 6, pp. 653–668
- Baumol, W J (1967) ‘Macroeconomics of Unbalanced Growth: The Anatomy of Urban Crisis' The American Economic Review, Vol. 57, No. 3
- Boulhol, H (2004) ‘What is the impact of international trade on deindustrialisation in OECD countries?’ Flash No.2004-206 Paris, CDC IXIS Capital Markets, su team.univ-paris1.fr. URL consultato il 28 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2006).
- Brady, David, Jason Beckfield, and Wei Zhao. 2007. “The Consequences of Economic Globalization for Affluent Democracies.” Annual Review of Sociology 33: 313-34.
- Bluestone, B. and Harrison, B. The Deindustrialization of American: Plant Closings, Community Abandonment and the Dismantling of Basic Industry. New York: Basic Books, 1982.
- Cairncross, A (1982) 'What is deindustrialisation?' pp. 5–17 in: Blackaby, F (Ed.) Deindustrialisation, London: Pergamon
- Cowie, J.,Heathcott, J. and Bluestone, B. "Beyond the Ruins: The Meanings of Deindustrialization." Cornell University Press, 2003.
- Central Intelligence Agency. 2008. “Japan.” Washington, D.C.: Central Intelligence Agency. Ultimo accesso: 22 gennaio 2008 (https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/ja.html Archiviato il 17 maggio 2020 in Internet Archive.).
- CIA World Factbook (2008) 'Sweden', su cia.gov. URL consultato il 28 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2015).
- The CIA World Factbook (2008) 'Canada', su cia.gov. URL consultato il 28 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2019).
- Feinstein, Charles. 1999. “Structural Change in the Developed Countries During the Twentieth Century.” Oxford Review of Economic Policy 15: 35-55.
- Fuchs, V R (1968) The Service Economy New York, National Bureau of Economic Research
- Lever, W F (1991) ‘Deindustrialisation and the Reality of the Post-industrial City’ Urban Studies, Vol. 28, No. 6, Pp. 983-999 [collegamento interrotto], su taylorandfrancis.metapress.com.
- Goldsmith, M and Larsen, H (2004) "Local Political Leadership: Nordic Style." International Journal of Urban and Regional Research Vol. 28.1, pp. 121–133.
- Krugman, Paul. "Domestic Distortions and the Deindustrialization Hypothesis." NBER Working Paper 5473, NBER & Stanford University, March 1996.
- Kucera, D. and Milberg, W (2003) "Deindustrialization and Changes in Manufacturing Trade: Factor Content Calculations for 1978-1995." Review of World Economics 2003, Vol.139(4).
- Lee, Cheol-Sung. 2005. “International Migration, Deindustrialization and Union Decline in 16 Affluent OECD Countries, 1962-1997.” Social Forces 84: 71-88.
- Logan, John R. and Swanstrom, Todd, Beyond City Limits: Urban Policy and Economic Restructuring in Comparative Perspective, Temple University Press, 1990.
- Matsumoto, Gentaro. 1996. “Deindustrialization in the UK: A Comparative Analysis with Japan.” International Review of Applied Economics 10:273-87.
- Matthews, R C O, Feinstein, C H and Odling-Smee, J C (1982) British Economic Growth, Oxford: Oxford University Press
- OECD Stat Extracts Archiviato il 23 febbraio 2008 in Internet Archive. (2008)
- Pitelis, C and Antonakis, N (2003) ‘Manufacturing and competitiveness: the case of Greece' Journal of Economic Studies, Vol. 30, No. 5, pp. 535–547
- Reisman, G (2002) Profit Inflation by the US Government, su capitalism.net.
- Rowthorn, R (1992) ‘Productivity and American Leadership – A Review…' Review of Income and Wealth Vol. 38, No. 4
- Rowthorn, R E and Wells, J R (1987) De-industrialisation and Foreign Trade, Cambridge: Cambridge University Press
- Rowthorn, R E and Ramaswamy, R (1997) Deindustrialization–Its Causes and Implications, IMF Working Paper WP/97/42.
- Rowthorn, Robert and Ramana Ramaswamy (1999) 'Growth, Trade, and Deindustrialization' IMF Staff Papers, 46:18-41.
- Sachs, J D and Shatz, H J (1995) ‘Trade and Jobs in US Manufacturing’ Brookings Papers on Economic Activity No. 1
- Vicino, Thomas, J. Transforming Race and Class in Suburbia: Decline in Metropolitan Baltimore. New York: Palgrave Macmillan, 2008.
- Rodger Doyle, Deindustrialization: Why manufacturing continues to decline, Scientific American Magazine - May, 2002
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «deindustrializzazione»
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 54042 · LCCN (EN) sh95004418 · GND (DE) 4149019-8 · J9U (EN, HE) 987007549131705171 |
---|