Clameur de haro
Il Clameur de Haro, (pronuncia francese klamœʁ də aʁo), è un antico provvedimento ingiuntivo di obbligo richiesto da una persona che si ritenga lesa da terzi, in quel momento. Esso sopravvive ad oggi come una legge applicabile nei sistemi giuridici di Jersey e Guernsey, ed è utilizzato, anche se raramente, per questioni riguardanti terreni.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Chiamato quiritatio Normanorum dal giurista Dumoulin e basato sul Diritto normanno, si è spesso pensato essere un appello per la giustizia a Rollone, il fondatore nel X secolo del ducato di Normandia, interpretato come una contrazione di "Ha-Rollo". L'opinione che si tratti di un appello a Rollone ora si crede non sia corretta. 'Harrow' (strazio, tormento) che significa 'dare la caccia' era comunemente usato in Inghilterra e Francia nel medioevo come un grido agli altri di abbandonare quello che stavano facendo e contribuire all'arresto di un uomo malvagio.[2] Sopravvive nel gergo di caccia inglese come 'Halloo' e forse nella parola 'harrier' (falco, predatore) come un nome di chi sta correndo.
Il "clameur" di Asselin interrompe la cerimonia funebre di Guglielmo il Conquistatore per dare tempo ai vescovi e ai signori presenti di indagare, per poi riconoscere la validità del reclamo di Asselin, al quale è stato pagato l'importo richiesto per il pezzo di terra.
Allo stesso modo, quando nel 1417, durante la Guerra dei Cent'anni, Enrico V d'Inghilterra assediò Rouen, un sacerdote è stato incaricato di rivolgergli questa implorazione:
«Eccellentissimo Principe e signore, mi hanno comandato di gridare contro di voi il grande "haro"»
Enrico V non annullerà il "clameur" e, dopo un assedio di sei mesi, si rese signore della città per la pacificazione, il che mostra l'uso fatto del "clameur" nel tempo.
Quando la Normandia è stata riunita alla corona di Francia, il parlamento della Normandia aveva chiesto che il Clameur de Haro fosse mantenuto con tutti i suoi effetti giuridici. Da allora, i re di Francia aggiunsero in tutte le loro ordinanze, editti, dichiarazioni e lettere patenti, la clausola, nonostante charta normanna e clameur de haro, il che dimostra che questo clameur sembrava avere sufficiente autorità per essere un ostacolo all'esecuzione delle nuove leggi, salvo deroga espressa. Questo uso cessa soltanto con la Rivoluzione, con la soppressione in Francia del diritto consuetudinario di Normandia.
Procedura
[modifica | modifica wikitesto]La procedura viene eseguita prima in ginocchio con la presenza di almeno due testimoni, alla presenza del malfattore, e nel luogo del reato. Il "Criant" (l'implorante) con la mano in aria deve chiamare fuori —
«Haro! Haro! Haro! A l'aide, mon Prince, on me fait tort.
(Ascoltatemi! Ascoltatemi! Ascoltatemi! Venite in mio aiuto, mio Principe, perché qualcuno mi fa del male.)»
In seguito, il "Criant" deve recitare il Padre Nostro in francese.
«Notre Père qui est aux cieux. Ton nom soit sanctifié. Ton règne vienne. Ta volonté soit faite sur la terre comme au ciel. Donne-nous aujourd'hui notre pain quotidien. Et nous pardonne nos offenses, comme nous pardonnons à ceux qui nous ont offensés. Et ne nous induis point en tentation, mais délivre-nous du mal. Car à toi est le règne, la puissance et la gloire, aux siècles des siècles.»
Sentendo questo, il presunto malfattore deve cessare la propria attività finché la questione non è giudicata in tribunale. La mancata cessazione porterà all'imposizione di una sanzione, sia se era nel giusto oppure no. Se si riscontra che il "criant" ha chiamato "Haro" senza un motivo valido, a sua volta deve pagare una penale.
Il Clameur di Guernsey richiede che debba essere pronunciata una benedizione dopo il Padre Nostro:
«La Grâce de Notre Seigneur Jésus Christ,
la dilection de Dieu et la sanctification de Saint Esprit
soit avec nous tous éternellement. Amen.[3]»
Inoltre, la doglianza deve essere formulata per iscritto e depositata presso il Cancelliere entro 24 ore.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Turner Account of a Tour in Normandy p. 200
- ^ Criants, Clamerists And The Clameur De Haro In The Channel Islands
- ^ Appendix, Laws of Guernsey
- ^ Grimsley (1988), pp. 19-21.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Encyclopédie ou Dictionnaire raisonné des sciences, des arts et des métiers de Diderot et D’Alembert, vol. 3, p. 501
- (FR) Amable Floquet, Histoire du parlement de Normandie, 7 volumes, Rouen, Édouard Frère, 1840-1842
- (FR) Louis Vincent Guillouard, Les Origines de la clameur de haro, Paris, 1872
- (FR) Ernest-Désiré Glasson, Étude historique sur la clameur de haro, Paris, L. Larose et Forcel, 1882.
- (FR) Ernest-Désiré Glasson, Les Origines de la Clameur de haro, Fontainebleau, E. Bourges, 1882
- (FR) Ernest-Désiré Glasson, Une Vieille Forme de procédure, la clameur de haro, Paris, [S.n.s.d.]
- (FR) Hippolyte Pissard, La Clameur de haro dans le droit normand, Caen, L. Jouan, 1911
- (FR) Charles Tancrède, La Clameur de haro, Rouen, Veilleur de proue, 1999 ISBN 291236325X
- (EN) Dawes, Gordon, Laws of Guernsey, (Hart Publishing, 2003). ISBN 1-84113-396-5
- (EN) Grimsley, E.J. (1988) The historical development of the Martello Tower in the Channel Islands. (Sarnian Publications). ISBN 978-0951386804
- (EN) Holden, Richard, Jersey Law Course: Civil Procedure Archiviato il 15 marzo 2012 in Internet Archive. (Institute of Law, Jersey, 2011), chapter 23. ISBN 978-1-908716-01-9
- (EN) Dawson Turner, Account of a Tour in Normandy, vol. 2, London, John and Arthur Arch, 1820.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Jersey Legal Information Board, su jerseylaw.je. URL consultato il 29 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2011).
- Jersey Citizens Advice Bureau, su cab.org.je.
- Criants, Clamerists and the Clameur de Haro in the Channel Islands, su clameur.gg.
- Parte del presente testo proviene dall'undicesima edizione della Encyclopædia Britannica (1911), oggi di pubblico dominio - Haro, Clameur de, volume 6 p. 11.