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Carlos Alcaraz

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Disambiguazione – Se stai cercando il calciatore omonimo, vedi Carlos Alcaraz (calciatore).
Carlos Alcaraz
Carlos Alcaraz nel 2024
NazionalitàSpagna (bandiera) Spagna
Altezza183 cm
Peso74 kg
Tennis
Carriera
Singolare1
Vittorie/sconfitte 208–56 (78.79%)
Titoli vinti 16
Miglior ranking 1º (12 settembre 2022)[1]
Ranking attuale
Risultati nei tornei del Grande Slam
Australia (bandiera) Australian Open QF (2024)
Francia (bandiera) Roland Garros V (2024)
Regno Unito (bandiera) Wimbledon V (2023, 2024)
Stati Uniti (bandiera) US Open V (2022)
Altri tornei
 Tour Finals SF (2023)
 Giochi olimpici Argento (2024)
Doppio1
Vittorie/sconfitte 7–5 (58.33%)
Titoli vinti 0
Miglior ranking 519º (12 settembre 2022)
Ranking attuale ranking
Altri tornei
 Giochi olimpici QF (2024)
Palmarès
 Laver Cup
OroLaver Cup 2024
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico.
Statistiche aggiornate al 15 novembre 2024

Carlos Alcaraz Garfia (Murcia, 5 maggio 2003) è un tennista spagnolo.

Talento precoce,[2] è il più giovane tennista ad avere raggiunto la posizione numero uno del mondo nella storia del ranking ATP, toccando la vetta della classifica a 19 anni e 4 mesi nel 2022, superando il record precedentemente detenuto da Lleyton Hewitt (20 anni e 8 mesi) che durava dal 2001.[3]

Complessivamente vanta sedici titoli conquistati nel circuito maggiore, tra cui quattro tornei del Grande Slam e cinque Masters 1000, oltre alla medaglia d'argento ai Giochi olimpici di Parigi 2024.

Figlio d'arte, Carlos Alcaraz Garfia è nato il 5 maggio 2003 a Murcia. Ha cominciato a giocare all'età di quattro anni nella scuola di tennis diretta dal padre e nei primi anni l'idolo a cui si ispira è il connazionale Rafael Nadal[4]. Si è messo in luce fin da bambino laureandosi campione regionale under-10.[5] A quindici anni fu notato da Juan Carlos Ferrero e da lì ha iniziato ad allenarsi presso l'accademia Equelite di Villena gestita dall'ex numero uno del mondo, che diventa il suo coach e lo seguirà anche da professionista.[6][7][8]

Disputa il primo isolato torneo juniores ITF a squadre nell'agosto 2017 con la Spagna nelle prestigiose ITF World Junior Tennis Finals; vince tutti i primi incontri giocati e porta gli iberici in finale, dove perde sia il singolare sia il doppio e il torneo viene vinto dalla Svizzera.[9] Quello stesso anno vince il torneo "Invitational Lacoste" di Londra, una sorta di Masters riservato agli under 14.[5] Rientra nel circuito juniores ITF nel 2018 e comincia a giocare con continuità, vincendo in luglio il suo primo torneo al Grade 2 di Castricum.[10]

A settembre vince la Coppa Davis Junior a Budapest battendo in finale la Francia; grazie alle sue vittorie in singolare e in doppio la Spagna vince 2-1 la sfida e si aggiudica per la sesta volta il trofeo.[11] Nel 2019 vince il torneo Grade 1 di Villena, partecipa al Roland Garros perdendo al primo turno ed esce nei quarti di finale a Wimbledon; proprio il torneo londinese sarà il suo ultimo impegno da juniores prima di dedicarsi esclusivamente alla carriera da professionista.[10]

2018-2020: esordio nel circuito maggiore, primi titoli ITF e Challenger

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Dopo l'eliminazione nelle qualificazioni all'ITF Futures Spain F3 a gennaio del 2018 a Maiorca, a febbraio supera le qualificazioni e fa il suo esordio nel tabellone principale di un torneo ITF allo Spain F5 di Murcia dove raggiunge il terzo turno,[12] diventando a 14 anni e 9 mesi il secondo spagnolo più giovane a conquistare un punto ATP davanti anche a Rafael Nadal.[5]

Nel gennaio 2019 raggiunge le semifinali all'ITF M15 di Palma Nova. In aprile, grazie ad una wild card, fa il suo esordio nel circuito Challenger al JC Ferrero Challenger Open. Al primo turno, incontra per la prima volta il suo rivale Jannik Sinner, reduce da 3 titoli e 16 incontri vinti consecutivamente, e lo supera a sorpresa. Comincia a giocare con frequenza nei tornei professionistici sfruttando altre wild card; a fine aprile fa il suo debutto nel circuito maggiore, qualificandosi al tabellone principale dell'ATP 500 di Barcellona. In luglio vince il primo titolo da professionista al torneo ITF M25 di Dénia.

Comincia il 2020 vincendo due ITF M15 consecutivi a Manacor e raggiungendo la finale di un altro M15 ad Adalia. A febbraio riceve una wild card per il tabellone principale a Rio de Janeiro, dove al primo turno supera il nº 41 del ranking Albert Ramos Viñolas, primo top 100 sconfitto in carriera. Al ritorno dalla sospensione causata dalla pandemia di COVID-19, conquista il suo primo torneo Challenger a Trieste partendo dalle qualificazioni e battendo in finale in due set Riccardo Bonadio.[13] Continua a scalare rapidamente la classifica mondiale e la settimana successiva viene sconfitto in 3 set da Bernabé Zapata Miralles nella finale del torneo di Cordenons. Alla sua prima esperienza in una prova del Grande Slam, a settembre viene sconfitto al primo turno di qualificazione del Roland Garros. L'11 ottobre vince a Barcellona il suo secondo titolo Challenger superando in finale Damir Džumhur, e si ripete la settimana dopo sconfiggendo il nº 97 ATP Pedro Martínez nella finale di Alicante.[14] Grazie a questi risultati, il 19 ottobre si trova al 136º posto del ranking ATP, dopo che aveva cominciato il 2020 al 490º posto. A fine stagione i colleghi dell'ATP gli assegnano il premio per l'esordiente dell'anno.[6]

2021: primo titolo ATP, quarti agli US Open, vittoria alle Next Gen ATP Finals e top 40

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Inizia la stagione 2021 a febbraio affrontando la sua prima trasferta australiana e al secondo turno dell'ATP 250 di Melbourne concede solo 6 giochi al nº 14 del mondo David Goffin, prima di essere eliminato da Thiago Monteiro. La settimana dopo fa il suo esordio in un torneo dello Slam superando le qualificazioni all'Australian Open, nel primo turno del main draw ha la meglio su Botic van de Zandschulp[15] e al secondo cede in 4 set a Mikael Ymer. Nei quattro tornei che seguono vince un solo incontro, venendo eliminato al primo turno del Miami Open, alla sua prima esperienza in un torneo Masters 1000. Torna al successo in aprile al primo turno dell'ATP 250 di Marbella. Vince in rimonta al secondo turno contro l'esperto Feliciano López, testa di serie nº 6, e nei quarti concede solo 6 giochi al nº 26 del mondo Casper Ruud, approdando per la prima volta a una semifinale ATP. Gli nega la finale Jaume Munar, che si impone per 7-6, 6-4.

Alcaraz all'Open di Francia 2021

Nei successivi tre tornei supera il primo turno solo al Madrid Open e al secondo turno raccoglie solo tre giochi nel suo primo confronto con Rafael Nadal. In maggio vince il Challenger 125 di Oeiras sconfiggendo in finale Facundo Bagnis;[16] grazie a questo successo fa il suo ingresso nella top 100, della quale risulta il giocatore più giovane. Supera le qualificazioni al Roland Garros concedendo in totale solo 11 game. Esordisce nel main draw sconfiggendo Bernabé Zapata Miralles e al secondo turno batte la testa di serie nº 28 Nikoloz Basilašvili; al suo primo incontro di terzo turno in un torneo dello Slam viene sconfitto in tre set da Jan-Lennard Struff. Debutta a Wimbledon per diritto di classifica e sconfigge in 5 set Yasutaka Uchiyama, al secondo turno raccoglie solo 7 giochi contro Daniil Medvedev. A luglio vince il torneo di Umago, suo primo titolo ATP a 18 anni, battendo Lucas Pouille, Andrej Martin, Albert Ramos Viñolas, Filip Krajinović e, in finale, Richard Gasquet per 6-2, 6-2. A 18 anni 2 mesi e 20 giorni, diventa il più giovane campione ATP dopo Kei Nishikori, che vinse a Delray Beach nel 2008 a 18 anni e un mese;[17] con questo successo guadagna 18 posizioni nel ranking e si trova alla 55ª.

Inizia la sua prima trasferta estiva americana superando le qualificazioni al Cincinnati Open e viene eliminato al primo turno del main draw da Lorenzo Sonego. Riprende l'ascesa in classifica raggiungendo la semifinale a Winston-Salem e viene battuto a sorpresa da Mikael Ymer. Desta sensazione la sua vittoria al terzo turno degli US Open contro il nº 3 del mondo Stefanos Tsitsipas, primo top 10 da lui sconfitto,[18] e con il successo su Peter Gojowczyk diventa il più giovane tennista dell'era Open ad accedere ai quarti di finale dello Slam newyorkese.[19] Un infortunio muscolare alla coscia lo costringe al ritiro durante il match con Félix Auger-Aliassime[20] e a 4 settimane lontano dal circuito.[21] Eliminato al primo turno dell'Indian Wells Masters da Andy Murray, si prende la rivincita sullo scozzese al secondo turno dell'ATP 500 di Vienna, sconfigge quindi in tre set il nº 7 del mondo Matteo Berrettini[22] e viene battuto in semifinale da Alexander Zverev. Al successivo Paris Masters supera in due set il nº 9 del mondo Jannik Sinner[23] e viene eliminato al terzo turno dal nº 103 Hugo Gaston, a fine torneo porta il best ranking alla 32ª posizione mondiale. Il 13 novembre vince le Next Gen ATP Finals, battendo in tre set Sebastian Korda in finale.[24] Subito dopo risulta positivo a un test del COVID-19 e deve rinunciare alla fase finale di Coppa Davis.[25]

2022: vittorie a Miami, Madrid ed allo US Open e numero uno al mondo

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Salta i primi appuntamenti del 2022 e fa il suo esordio stagionale agli Australian Open, dove è per la prima volta tra le teste di serie in uno Slam: a Melbourne supera Alejandro Tabilo e Dušan Lajović prima di essere eliminato al tie-break del quinto set dal nº 7 del mondo Matteo Berrettini. All'esordio stagionale sulla terra rossa a Rio de Janeiro si prende la rivincita su Berrettini nei quarti di finale e si aggiudica il primo torneo di categoria ATP 500 superando in finale Diego Schwartzman in due set, risultato che lo porta al 19º posto mondiale. Fa quindi il suo esordio nella squadra spagnola di Coppa Davis nell'eliminatoria vinta 3-1 con la Romania e sconfigge Marius Copil nell'unico incontro disputato. A Indian Wells raggiunge senza perdere alcun set la sua prima semifinale in un Master 1000, superando tra gli altri i top 20 Roberto Bautista Agut e Cameron Norrie e venendo sconfitto al terzo set solo da Rafael Nadal. Al successivo Miami Open vince il suo primo titolo in un Masters 1000. Dopo aver eliminato in due set Márton Fucsovics, Marin Čilić e il nº 5 del mondo Stefanos Tsitsipas, nei quarti supera al terzo set Miomir Kecmanović al termine di un incontro equilibrato.[26] In semifinale ha la meglio in due tie-break sul campione uscente e nº 10 del mondo Hubert Hurkacz e in finale supera il nº 8 Casper Ruud con il punteggio di 7-5, 6-4. Non ancora diciannovenne, diventa il più giovane giocatore ad aver vinto il torneo, nonché primo spagnolo, e il nº 11 della classifica mondiale, nuovo best ranking.[27]

Carlos Alcaraz al torneo di Wimbledon 2022

Eliminato al secondo turno del Masters di Monte-Carlo da Sebastian Korda, vince l'ATP 500 di Barcellona, eliminando di nuovo Tsitsipas e Alex de Minaur (al quale annulla 2 Match Point) e sconfiggendo in finale Pablo Carreño Busta per 6-3, 6-2. Debutta così nella top 10 mondiale, alla 9ª posizione. Nel Masters 1000 madrileno supera Nikoloz Basilašvili e al secondo turno Cameron Norrie, mentre nei quarti di finale – nonostante un infortunio alla caviglia – si impone in tre set su Rafael Nadal, che lo aveva battuto nei primi due incontri disputati, e diventa il semifinalista più giovane nella storia del torneo.[28] Supera anche il nº 1 del mondo Novak Đoković, con il punteggio di 6-7, 7-5, 7-6. In finale sconfigge il nº 3 ATP e campione uscente Alexander Zverev dopo un'ora e due minuti con il punteggio di 6-3, 6-1; a fine torneo sale al 6º posto mondiale. Torna in campo al Roland Garros, dove al terzo turno si prende la rivincita su Korda, al quale concede solo dieci giochi. Dopo un altro netto successo su Karen Chačanov, nei quarti di finale ritrova Zverev, che a sua volta si prende la rivincita battendolo al quarto set. Al primo turno a Wimbledon elimina Jan-Lennard Struff dopo aver perso i primi due set, supera quindi Tallon Griekspoor e Oscar Otte e cede in quattro set a Jannik Sinner al quarto turno. Subisce la prima sconfitta in una finale del circuito maggiore al successivo ATP 500 di Amburgo, battuto a sorpresa in tre set dal nº 62 del ranking Lorenzo Musetti. Raggiunge la finale anche a Umago e perde ancora una volta contro Jannik Sinner; a fine torneo sale al 4º posto mondiale. Al Masters 1000 di Montréal viene battuto da Tommy Paul al secondo turno, mentre a Cincinnati viene eliminato in tre set da Cameron Norrie nei quarti di finale.

Negli US Open contro Sebastián Báez, Federico Coria e Jenson Brooksby vince in tre set. Ha quindi la meglio al quinto set su Marin Čilić e su Jannik Sinner, sconfitto dopo oltre cinque ore di gioco e dopo avergli annullato un match point.[29] Impiega cinque set anche in semifinale per sconfiggere la sorpresa del torneo Frances Tiafoe. Alla prima finale Slam in carriera affronta Casper Ruud, al quale contende sia il primo titolo Slam che il primo posto del ranking,[30] e trionfa con il punteggio di 6-4, 2-6, 7-6, 6-3. Conquista così il primo titolo Slam e diventa il più giovane nº 1 nella storia del ranking ATP, ad appena 19 anni e 4 mesi.[31] Vince uno dei due incontri disputati nella fase a gironi delle finali di Coppa Davis e la Spagna passa ai quarti di finale. Eliminato al primo turno ad Astana da David Goffin, perde in semifinale a Basilea contro Félix Auger-Aliassime. Al Masters di Parigi Bercy si ritira durante il secondo set dei quarti contro il futuro vincitore Holger Rune. Un infortunio agli addominali pone fine alla stagione senza prendere parte alle sue prime ATP Finals e alla Coppa Davis.[32] Ciononostante, termina il 2022 al 1º posto mondiale.

2023: vittorie a Wimbledon, Indian Wells e Madrid

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Rinuncia anche agli Australian Open, dove Đoković si aggiudica il decimo titolo e si riprende la vetta del ranking.[33] Al rientro vince il torneo di Buenos Aires con il successo in finale su Cameron Norrie. Raggiunge nuovamente l'ultimo atto a Rio de Janeiro, in cui il britannico si prende la rivincita imponendosi in tre set, complice anche un infortunio alla coscia riportato dallo spagnolo durante l'incontro.

Si aggiudica il titolo anche a Indian Wells, senza perdere alcun set; sconfiggendo Tallon Griekspoor al terzo turno si assicura la 100ª vittoria ATP in carriera, diventando il secondo tennista più rapido a tagliare tale traguardo, dietro solo a John McEnroe.[34] Ai quarti supera la testa di serie nº 8 Félix Auger-Aliassime e nel penultimo atto ha la meglio su Jannik Sinner. In finale concede solo cinque giochi a un Daniil Medvedev reduce da una striscia di 19 successi consecutivi. Grazie a questa vittoria, torna in vetta alla classifica mondiale.[35]

A Miami arriva in semifinale battendo nell'ordine Bagnis, Lajovic, Tommy Paul e Taylor Fritz senza perdere un set e in semifinale Sinner si prende la rivincita sconfiggendolo in tre partite, Alcaraz perde buona parte dei punti guadagnati con il successo dell'anno precedente e riconsegna a Đjoković il primato nel ranking mondiale.[36] Rinuncia al Masters di Monte Carlo a causa di un'artrite post-traumatica alla mano sinistra e dolori muscolari alla colonna vertebrale, entrambi rimediati nel corso della semifinale a Miami.[37] Vince il torneo senza perdere alcun set anche al rientro a Barcellona, e conferma il titolo conquistato l'anno precedente sconfiggendo in finale il numero 3 del mondo Stefanos Tsitsipas.

A Madrid, accreditato dalla testa di serie numero 1, supera Emil Ruusuvuori, Grigor Dimitrov, Alexander Zverev, Karen Chačanov e in semifinale lascia sette giochi a Borna Ćorić. Nell'ultimo atto batte in 3 set il lucky loser Jan-Lennard Struff, aggiudicandosi il quarto Masters 1000 della carriera, nonché il secondo dell'anno e diventando il primo tennista di sempre dopo Rafael Nadal a difendere i titoli di Barcellona e Madrid. Inoltre, con questo vittoria prolunga la striscia di successi consecutivi sulla terra rossa iberica a 21 partite. Al Master 1000 di Roma gli basta partecipare per tornare numero uno al mondo perché Djokovic è il detentore del titolo. Supera dunque all'esordio Ramos-Vinolas e al secondo turno cede a sorpresa in due set dal numero 135 mondiale Fábián Marozsán.

Si presenta al Open di Francia 2023 accreditato della testa di serie nº1. Si inserisce nella lista degli ultimi otto dopo aver ceduto solamente un set a Taro Daniel nel secondo turno. Nei quarti batte per la seconda volta in stagione Stefanos Tsitsipas per 6-1 6-2 7-6. In semifinale affronta Novak Đoković, a cui cede il passo col punteggio di 3-6, 7-5, 1-6, 1-6 in una partita fortemente condizionata dai crampi che hanno impedito allo spagnolo di competere al 100%.

Alcaraz campione a Wimbledon 2023

Partecipa al Queen's e, dopo un primo turno difficile dove la spunta in rimonta al tie-break del terzo contro il lucky loser Arthur Rinderknech, raggiunge la finale senza cedere un set contro Jiří Lehečka, Grigor Dimitrov e Sebastian Korda e nell'ultimo atto batte Alex de Minaur. La vittoria del torneo lo riporta al primo posto in classifica mondiale.

Accreditato come prima testa di serie, arriva in finale di Wimbledon senza particolari difficoltà: supera in 3 set Jérémy Chardy e Alexandre Müller al primo e secondo turno, al terzo e quarto turno cede un set sia a Jarry che Berrettini, per poi vincere tre a zero contro Rune e Medvedev. In finale affronta nuovamente Djokovic: i due si contendono oltre al titolo il primo posto in classifica e l'iberico, riuscendo a batterlo dopo quasi 5 ore di gioco con il punteggio finale di 1-6, 7-6, 6-1, 3-6 e 6-4, conquista il secondo Slam della sua carriera e interrompe l'imbattibilità del serbo sul campo centrale dei Championships che durava da più di dieci anni.[38] In agosto prende parte al Canadian Open dove, dopo aver eliminato Ben Shelton e Hubert Hurkacz, viene sconfitto ai quarti di finale in tre set da Tommy Paul. A Cincinnati raggiunge la finale battendo nell'ordine Thompson, lo stesso Paul, Purcell e nuovamente Hurkacz, al quale annulla un match point. In finale incontra ancora Novak Djokovic che questa volta riesce a prevalere in tre set. Si presenta come campione in carica e testa di serie agli Us Open dove elimina Koepfer, Harris, Evans, Arnaldi e Zverev perdendo un solo set. In semifinale cede a Daniil Medvedev in quattro set, cedendo a Novak Djokovic la prima posizione della classifica ATP. Torna in campo al China Open di Pechino, dove raggiunge la semifinale e viene eliminato da Jannik Sinner in due set. Al Masters di Shanghai si spinge fino agli ottavi di finale, eliminato da Grigor Dimitrov. Partecipa al Masters di Parigi-Bercy come seconda testa di serie e viene eliminato al terzo turno da Roman Safiullin. Fa il suo esordio alle ATP Finals di Torino perdendo contro Alexander Zverev, ma grazie alle vittorie riportate contro Rublev e Medvedev si qualifica alle semifinali, dove viene eliminato dal futuro vincitore Djokovic. Termina l'anno come numero 2 del mondo.

2024: vittorie al Roland Garros, Wimbledon e altri 2 titoli ATP; medaglia d'argento alle Olimpiadi

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Alcaraz esordisce all'Australian Open con la seconda testa di serie. Si qualifica per la prima volta nella manifestazione ai quarti di finale, superando Richard Gasquet, Lorenzo Sonego, Shang Juncheng e Miomir Kecmanović. Ai quarti perde in quattro set contro Alexander Zverev. A febbraio prende parte al torneo ATP 250 di Buenos Aires sulla terra battuta e raggiunge la semifinale, dove viene sconfitto da Nicolás Jarry, mentre al primo turno dell'ATP 500 di Rio de Janeiro è costretto al ritiro per un infortunio alla caviglia.

Torna in campo per il Masters di Indian Wells, dove riesce a difendere il titolo. Nei primi turni supera Matteo Arnaldi e Félix Auger-Aliassime, agli ottavi ha la meglio su Fábián Marozsán mentre ai quarti elimina Alexander Zverev, vendicandosi di Melbourne. In semifinale batte in tre set Jannik Sinner, ponendo fine alla sua striscia di 19 vittorie consecutive, e approda in finale contro Daniil Medvedev, battuto in due set (7-6, 6-1). Per l'iberico si tratta del quinto titolo a livello Masters 1000. Al Masters 1000 di Miami si ferma ai quarti di finale, nella cui circostanza viene estromesso da Grigor Dimitrov.[39] Al termine del torneo, cede la seconda posizione nel ranking a Sinner. Salta i tornei di Monte Carlo e Barcellona a causa di un infortunio al braccio destro. A Madrid, dove è campione in carica perde contro Andrey Rublev ai quarti di finale, futuro vincitore del torneo. Non riesce a partecipare agli Internazionali d'Italia a causa dello stesso problema al braccio che lo ha fermato precedentemente.

Ritorna in campo direttamente allo Slam parigino, nella cui circostanza raggiunge la sua terza finale Slam in carriera battendo in successione J.J. Wolf, Jesper de Jong, Korda, Félix Auger-Aliassime, Stefanos Tsitsipas e in semifinale il virtuale numero uno del mondo Jannik Sinner in cinque set. Nell'ultimo atto ha la meglio anche su Alexander Zverev dopo aver recuperato uno svantaggio di 2 set a 1, vincendo per 6-3 2-6 5-7 6-1 6-2. Diviene così il più giovane tennista ad aver vinto tre Slam su tre diverse superfici, oltre a tornare al secondo posto del ranking al termine del torneo.[40] Appena due settimane dopo, inaugura la stagione su erba a Queen's, dove da campione in carica perde contro il padrone di casa Jack Draper al secondo turno. Al termine del torneo, cede la seconda posizione nel ranking a Novak Djokovic .

Torna in campo nel torneo di Wimbledon, dove arriva nuovamente in finale dopo aver battuto: il qualificato estone Mark Lajal e Aleksandar Vukic senza cedere un set, Frances Tiafoe al quinto set, Ugo Humbert, Tommy Paul e Daniil Medvedev in quattro set. Per il secondo anno consecutivo, il suo avversario in finale è Novak Djokovic, che lo spagnolo batte per tre set a zero (6-2, 6-2, 7–6(4)), conquistando il suo quarto Slam su altrettante finali disputate.[41]

Si aggiudica la medaglia d'argento ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, eliminando in due set Hady Habib, per poi proseguire, sempre senza perdere un set, con i successi su Tallon Griekspoor, Roman Safiullin, nei quarti Tommy Paul e in semifinale Félix Auger-Aliassime, perdendo contro Novak Djokovic per due set a zero (6-7, 6-7) in un incontro di due ore e quarantasette minuti il match che assegna la medaglia d'oro.

Torna in campo al Masters 1000 di Cincinnati dove l'anno precedente era arrivato in finale ma viene eliminato da Gael Monfils al primo turno. Agli US Open supera il primo turno con Li Tu per poi essere eliminato contro ogni pronostico al secondo turno da Botic Van De Zandschulp in 3 set.

A fine settembre partecipa per la prima volta alla prestigiosa Laver Cup. Contribuisce alla vittoria del Team Europe battendo Shelton e vincendo in doppio assieme a Casper Ruud nonostante avesse perso il precedente insieme ad Alexander Zverev. Viene schierato nell'incontro decisivo contro Taylor Fritz e consegna il punto della vittoria alla sua squadra battendo l'americano in due set.

In terra asiatica, vince la finale dell’ATP Tour 500 China Open battendo in finale Jannik Sinner, in tre set, con un punteggio di 6-7 6-4 7-6, riconquistando il secondo posto del ranking mondiale. Viene successivamente eliminato ai quarti nel’ATP Tour Master 1000 di Shangai Master 2024 dal ceco Thomas Machac. Al Masters di Parigi-Bercy viene eliminato al terzo turno da Ugo Humbert. Al termine del torneo, cede la seconda posizione nel ranking dal futuro vincitore Alexander Zverev. Prende parte alle ATP Finals venendo sorteggiato nel girone di Ruud, Rublëv e Zverev, non riesce a qualificarsi alla fase successiva al girone, vincendo solo contro Rublev. Il torneo verrà successivamente vinto da Jannik Sinner. A novembre debutta per la prima volta nella fase finale di Coppa Davis, nel primo incontro dei quarti di finale, dove supera in rimonta Tallon Griekspoor, perdendo poi il doppio decisivo insieme a Marcel Granollers. Chiude l'annata alla 3ª posizione mondiale.

Caratteristiche tecniche

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Giocatore a tutto campo, aggressivo e dotato di una notevole forza fisica, atletismo e resistenza che gli permettono recuperi e difese di primo livello, è considerato tra i migliori talenti tennistici di tutti i tempi. Basa il suo gioco su colpi estremamente potenti e carichi giocati in anticipo; dotato di un rovescio a due mani solido e potente, abile anche nell'uso in back, tuttavia la sua arma migliore risulta essere il diritto, il quale, già nei primi anni di carriera, era ritenuto uno dei più efficaci e letali del circuito. Il servizio, colpo su cui ha lavorato duramente, tocca punte di 220 km/h se giocato piatto ma dispone di un'ottima varietà in slice e soprattutto in kick, grazie al quale riesce ad aprirsi il campo. Una delle armi migliori dello spagnolo risulta essere il drop shot di diritto, anche se non disdegna quello di rovescio; è un colpo molto difficile da leggere per gli avversari e grazie al quale guadagna molti punti, specialmente nelle situazioni di momentaneo svantaggio. Altra sua caratteristica tecnica distintiva è l'efficace risposta, soprattutto alla seconda di servizio (sviluppata soprattutto nella stagione 2023), che gli permette di entrare in campo in modo aggressivo fin da subito. Inoltre, possiede un gioco di volo di alta qualità. Queste caratteristiche lo rendono un giocatore in grado di adattarsi a essere competitivo pressoché su ogni superficie.

Ex tennisti, tra cui Björn Borg, hanno affermato di non aver mai visto un tennista così completo ad una così giovane età.[42]

Alla luce dei risultati ottenuti in giovane età, dello spirito combattivo, della solidità mentale dell'attitudine votata al lavoro e al sacrificio, Alcaraz è stato spesso indicato dagli addetti ai lavori come il successore del connazionale Rafael Nadal,[43][44] sebbene lui stesso abbia dichiarato di avere un gioco più simile a quello di Roger Federer.[45][46]

Lo stesso argomento in dettaglio: Statistiche e record di Carlos Alcaraz.

Finali del Grande Slam

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N. Data Torneo Superficie Avversari in finale Punteggio
1. 11 settembre 2022 Stati Uniti (bandiera) US Open, New York Cemento Norvegia (bandiera) Casper Ruud 6–4, 2–6, 7–6(1), 6–3
2. 16 luglio 2023 Regno Unito (bandiera) Torneo di Wimbledon, Londra Erba Serbia (bandiera) Novak Đoković 1–6, 7–6(6), 6–1, 3–6, 6–4
3. 9 giugno 2024 Francia (bandiera) Roland Garros, Parigi Terra rossa Germania (bandiera) Alexander Zverev 6–3, 2–6, 5–7, 6–1, 6–2
4. 14 luglio 2024 Regno Unito (bandiera) Torneo di Wimbledon, Londra (2) Erba Serbia (bandiera) Novak Đoković 6–2, 6–2, 7–6(4)

Risultati in progressione nei tornei dello Slam

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Sigla Risultato
V Vincitore
F Finalista
SF Semifinalista
O Oro olimpico
A Argento olimpico
SF Bronzo olimpico
QF Quarti di Finale
4T Quarto turno
3T Terzo turno
2T Secondo turno
1T Primo turno
RR Round Robin
LQ Turno di qualificazione
A Assente
ND Non disputato
Legenda superfici
Cemento
Terra battuta
Erba
Superficie variabile
Torneo 2020 2021 2022 2023 2024 2025 Titoli V–S V%
Tornei del Grande Slam
Australia (bandiera) Australian Open A 2T 3T A QF 0 / 3 7–3 70%
Francia (bandiera) Roland Garros Q1 3T QF SF V 1 / 4 18–3 86%
Regno Unito (bandiera) Wimbledon ND 2T 4T V V 2 / 4 18–2 90%
Stati Uniti (bandiera) US Open A QF V SF 2T 1 / 4 17–3 85%
Vittorie-Sconfitte 0–0 8–4 16–3 17–2 19–2 0–0 4 / 15 60–11 85%
  1. ^ (EN) Carlos Alcaraz - Ranking History, su atptour.com.
  2. ^ Alcaraz il fenomeno, maturo e tecnico con muscoli di ferro, su gazzetta.it, 20 gennaio 2022.
  3. ^ US Open: New York, e l’ATP, incoronano il loro nuovo re. Alcaraz supera Ruud, primo Slam e più giovane n.1 di sempre, su ubitennis.com, 12 settembre 2022.
  4. ^ Carlos Alcaraz rivela: "Rafael Nadal è stato il mio idolo da bambino", su tennisworlditalia.com, 12 febbraio 2023. URL consultato il 15 luglio 2024.
  5. ^ a b c Paolo Silvestri, Sognando Rafa: il talento di Carlos Alcaraz Garfia, su spaziotennis.com, 2 marzo 2018. URL consultato il 22 ottobre 2020.
  6. ^ a b (EN) Carlos Alcaraz - Bio, su atptour.com. URL consultato l'8 aprile 2021.
  7. ^ (ES) Juan Carlos Ferrero será el nuevo coach de Carlos Alcaraz, su Equelite JC Ferrero Sport Academy, 7 agosto 2018. URL consultato l'11 aprile 2024 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2022).
  8. ^ (EN) Tumaini Carayol, 'This boy was born to be No 1': the making of Carlos Alcaraz, su The Guardian, 27 maggio 2023.
  9. ^ (EN) 2017 ITF WORLD JUNIOR TENNIS FINALS (BOYS), su itftennis.com. URL consultato l'8 aprile 2021.
  10. ^ a b (EN) Carlos Alcaraz Juniors Singles Activity, su itftennis.com. URL consultato l'8 aprile 2021.
  11. ^ (EN) SPAIN WINS 2018 JUNIOR DAVIS CUP AFTER COMEBACK VICTORY, su itftennis.com. URL consultato l'8 aprile 2021.
  12. ^ (EN) Carlos Alcaraz Men's Singles Activity, su itftennis.com.
  13. ^ Giorgio Di Maio, A Trieste brilla la stella di Carlos Alcaraz: è il suo primo trionfo in un Challenger, su ubitennis.com, 30 agosto 2020. URL consultato il 24 febbraio 2023.
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