Cardedu
Cardedu comune | |
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(IT) Cardedu (SC) Cardèdu | |
La spiaggia di Sa perda e pera | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sardegna |
Provincia | Nuoro |
Amministrazione | |
Sindaco | Giacomo Pani (lista civica) dall'11-10-21 |
Territorio | |
Coordinate | 39°47′47.53″N 9°37′36.37″E |
Altitudine | 19 m s.l.m. |
Superficie | 33,39 km² |
Abitanti | 1 955[1] (29-2-2024) |
Densità | 58,55 ab./km² |
Comuni confinanti | Bari Sardo, Gairo, Jerzu, Lanusei, Osini, Tertenia |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 08040 |
Prefisso | 0782 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 091103 |
Cod. catastale | M285 |
Targa | NU |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Nome abitanti | (IT) cardedesi (SC) cardedesus |
Cartografia | |
Posizione del comune di Cardedu all'interno della provincia di Nuoro | |
Sito istituzionale | |
Cardedu è un comune italiano di 1 955 abitanti della provincia di Nuoro (subregione Ogliastra) in Sardegna.
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]Il nome "Cardèdu" con tutta probabilità deriva da cardo, pianta di cui tutta la zona era ricca, prima della nascita dell'insediamento urbano.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Cardedu è un centro di recente costituzione, aggregazione di una serie di interventi costruttivi nati da eventi calamitosi: dopo l'alluvione del 1951 un certo numero di abitanti del comune di Gairo è costretto ad abbandonare le proprie case e a trasferirsi nella piana vicino al mare.
Nel 1966, per venire incontro alle esigenze di alcune famiglie che preferiscono stabilirsi in una zona più a monte nasce il Borgo di Cardedu, costituito inizialmente dalla chiesa, la scuola elementare, la caserma dei Carabinieri e gli uffici del Consorzio di bonifica del Pelau-Buoncammino. Attorno a questo primo insediamento, chiamato la borgata, vengono in seguito costruite delle abitazioni destinate alle famiglie provenienti da Gairo, di cui Cardedu diviene frazione.
Nel 1984 Cardedu viene eretto in comune[3]; l'anno di costituzione in comune è riportato, in numero romano, nel capo dello stemma comunale.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone del comune di Cardedu sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 20 ottobre 2003.[4]
«Stemma troncato semipartito: il primo, di rosso vestito d'oro, alla lettera maiuscola C d'oro, posta sul rosso, al capo di rosso caricato dalla data, nella espressione romana MCMLXXXIV, di oro; il secondo, campo di cielo, alla tartana con le due vele di rosso, con le alberature e il sartiame di nero, e con lo scafo di verde, sostenuta dalla campagna di azzurro, mareggiata di argento; il terzo, di rosso, al nibbio al naturale, sostenuto dal ramoscello di verde, posto in sbarra, uscente dagli angoli. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di azzurro.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa parrocchiale di San Paolo Apostolo: di un certo pregio artistico una Via Crucis donata dall'artista di Ulassai, Maria Lai
- Chiesa di Nostra Signora del Buoncammino
Siti archeologici
[modifica | modifica wikitesto]A causa della sua recente costituzione, non esistono edifici di rilevanza storica, tuttavia nel territorio di Cardedu è possibile ammirare diversi siti archeologici, quali nuraghi di Perda e pera, le domus de janas nella località Cucuddadas, e infine un imponente pozzo sacro nuragico denominato Su Presoneddu. Quest'ultimo ancora integro è completamente abbandonato, non essendo mai considerato motivo di pregio da parte delle amministrazioni locali, nonostante l'importanza archeologica, ora rischia di esser costantemente rovinato dall'incuria del tempo e dei vandali.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[5]
Etnie e minoranze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Al 31 dicembre 2014 risultano residenti 45 cittadini stranieri; le nazionalità più rappresentate sono:
Dati ISTAT Archiviato il 26 ottobre 2019 in Internet Archive.
Lingue e dialetti
[modifica | modifica wikitesto]La variante del sardo parlata a Cardedu è il campidanese ogliastrino.
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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20 novembre 1994 | 29 novembre 1998 | Gian Piero Muceli | Partito Popolare Italiano | sindaco | [6] |
29 novembre 1998 | 13 maggio 2001 | Mario Bruno Piras | lista civica | sindaco | [7] |
13 maggio 2001 | 29 maggio 2006 | Giambeppe Boi | lista civica | sindaco | [8] |
29 maggio 2006 | 16 maggio 2011 | Gian Piero Muceli | lista civica | sindaco | [9] |
16 maggio 2011 | 5 giugno 2016 | Giambeppe Boi | lista civica "Per Ripartire Insieme" | sindaco | [10] |
5 giugno 2016 | 11 ottobre 2021 | Matteo Piras | lista civica "Cardedu si Rinnova" | sindaco | [11] |
11 ottobre 2021 | in carica | Giacomo Pani | lista civica "Ricostruiamo per il futuro" | Sindaco | [12] |
Sport
[modifica | modifica wikitesto]Calcio
[modifica | modifica wikitesto]La squadra di calcio della città è l'U.S. Cardedu 1977 che milita nel girone A sardo di 1ª Categoria. È nata nel 1977. I colori sociali sono il rosso ed il bianco.
Ciclismo
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1982 nasce il "Gruppo Sportivo Ciclistico Cardedu" squadra dilettantistica che negli anni ha avuto a livello individuale, diversi campioni provinciali, regionali e un campione italiano. I colori sociali sono il verde e il giallo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 29 febbraio 2024 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Legge Regionale 8 maggio 1984, n. 16 - Regione Autonoma della Sardegna, su old.regione.sardegna.it. URL consultato il 28 settembre 2023.
- ^ Cardedu (Nuoro) D.P.R. 20.10.2003 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 22 giugno 2022.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Comunali 20/11/1994, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
- ^ Comunali 29/11/1998, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
- ^ Comunali 13/05/2001, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
- ^ Comunali 28/05/2006, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
- ^ Comunali 15/05/2011, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
- ^ Comunali 05/06/2016, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
- ^ Comunali Sardegna 10/11 ottobre 2021 [collegamento interrotto], su elezioni.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 17 ottobre 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X.
- Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007. URL consultato il 4 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2012).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cardedu
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Cardedu
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.cardedu.nu.it.
- Cardédu, su sapere.it, De Agostini.
- La scheda del comune nel portale Comunas della Regione Sardegna, su comunas.it.