Bruno Van Dyck
Bruno Van Dyck | |
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Coordinate del colore | |
HEX | #44362F |
sRGB1 (r; g; b) | (68; 54; 47) |
CMYK2 (c; m; y; k) | (0; 21; 31; 73) |
HSV (h; s; v) | (20°; 31%; 27%) |
Riferimento | |
Sherwin-Williiams[1][2] | |
1: normalizzato a [0-255] (byte) 2: normalizzato a [0-100] (%) |
Il bruno Van Dyck è un colore bruno molto scuro tendente al nerastro; è un pigmento inorganico.
Il colore prende il nome dal pittore Antoon van Dyck, che ne fece largo uso nei suoi quadri.
Questo colore antichissimo è ancora attualmente molto utilizzato, con una grande quantità di tecniche (olio, acquerello, tempera, ecc.) e di supporti. Il suo tono è di un marrone scurissimo, profondo e intenso. È composto, di norma, da una miscela di terre naturali e calcinate. Contiene principalmente ossidi di ferro.
Chiamato anche abbastanza impropriamente "terra di Cassel" (per via della sua somiglianza di tono e colore), è un colore utilissimo alla tavolozza, si trova sotto varie forme, dal tubetto pronto al pigmento puro in polvere, e il prezzo è abbastanza basso.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ SW 7041 Van Dyke Brown, su Sherwin-Williams, 2017. URL consultato il 16 maggio 2018.
- ^ Color Converter, su w3schools.com. URL consultato il 16 maggio 2018.