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Breezin'

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Breezin’
album in studio
ArtistaGeorge Benson
Pubblicazione19 marzo 1976
Durata38:02
Dischi1
Tracce6
GenereJazz
EtichettaWarner Bros. Records
ProduttoreTommy LiPuma
RegistrazioneCapitol Studios, Hollywood, California
NoteGrammy Award: Best Pop Instrumental Performance per Breezin, Record of the Year per il singolo This Masquerade
George Benson - cronologia
Album precedente
(1975)
Album successivo
(1976)

Breezin è un album del chitarrista-cantante statunitense George Benson, pubblicato nel 1976.

Prima di questo album, George Benson era già ampiamente conosciuto per la sua ispirazione a Wes Montgomery, Charlie Christian e per le sue collaborazioni con Jack McDuff e Miles Davis.[1] Con il passaggio alla casa discografica Warner Bros., Benson segna la sua svolta. Ha registrato l'album Breezin' che ha raggiunto la 1ª posizione negli Stati Uniti per due settimane e la 9^ in Nuova Zelanda e ben presto ha vinto 2 Grammy Awards come Best Pop Instrumental Performance per Breezin' e Record of the Year per il singolo This Masquerade. Le ragioni di tale successo sono state diverse quali la produzione di Tommy LiPuma, gli arrangiamenti orchestrali e conduzione di Claus Ogerman, Benson per la sua voce soulful, Leon Russell per la canzone "This Masquerade". Sostenuto da egregi musicisti quali il batterista Harvey Mason, il percussionista Ralph MacDonald, il bassista Stanley Banks, Phil Upchurch al basso e chitarra e i tastieristi Ronnie Foster e Jorge Dalto.

  1. Breezin' - 5:40 - (Bobby Womack)
  2. This Masquerade - 8:03 - (Leon Russell)
  3. Six to Four - 5:06 - (Phil Upchurch)
  4. Affirmation - 7:01 - (José Feliciano)
  5. So this Is Love - 7:03 - (George Benson)
  6. Lady - 5:49 - (Ronnie Foster)

Arrangiamenti, direzione d'orchestra: Claus Ogerman

  • Tommy LiPuma – produttore
  • Noel Newbolt – assistente di produzione
  • Al Schmitt – registrazioni, missaggi
  • Don Henderson – assistente di studio
  • Doug Sax – mastering
  • Ed Thrasher – art direction
  • Robert Lockhart – art direction
  • Peter Palombi – design
  • Mario Casilli – fotografo
  1. ^ John Fordham, 50 great moments in jazz: How Miles Davis plugged in and transformed jazz ... all over again, su theguardian.com, The Guardian, 24 Dicembre 2010. URL consultato il 25 febbraio 2019.

Collegamenti esterni

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