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Blunderbuss (Jack White)

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Blunderbuss
album in studio
ArtistaJack White
Pubblicazione23 aprile 2012
Durata44:23
Tracce13
GenereRock
Garage rock
Blues rock
EtichettaThird Man Records
ProduttoreJack White
Jack White - cronologia
Album precedente
Album successivo
(2014)

Blunderbuss è il primo album solista dell'ex cantante e chitarrista dei White Stripes Jack White. L'album è stato pubblicato il 23 aprile 2012[1] e viene anticipato dal singolo Love Interruption[2].

Nei primi sei mesi del 2012, l'album ha venduto 324 000 copie negli Stati Uniti.[3]

Tempo prima dell'annuncio dell'album Jack White aveva dichiarato: "Per molto tempo ho evitato di pensare a dei dischi da far uscire come solista, ma è come se queste canzoni potessero uscire solo a mio nome. Le ho scritte partendo da zero, non hanno nulla a che fare con niente o nessuno che non siano la mia propria e personale espressione”[1]. Per pubblicizzarne l'uscita partecipò anche al "Saturday Night Live" nella puntata in onda il 3 marzo.[4][5]

  1. Missing Pieces – 3:27
  2. Sixteen Saltines – 2:37
  3. Freedom at 21 – 2:51
  4. Love Interruption – 2:36
  5. Blunderbuss – 3:06
  6. Hypocritical Kiss – 2:50
  7. Weep Themselves to Sleep – 4:19
  8. I'm Shakin' – 3:00
  9. Trash Tongue Talker – 3:20
  10. Hip (Eponymous) Poor Boy – 3:03
  11. I Guess I Should Go To Sleep – 2:37
  12. On and On and On – 3:55
  13. Take Me with you when You Go – 4:10
  • Jack Whitevoce, chitarra elettrica (tracce 1, 2, 3, 7, 8 e 13), chitarra acustica (tracce 4, 5, 10 e 12), pianoforte (tracce 9, 11, 12 e 13), basso (traccia 6), batteria (traccia 11), Rhodes (traccia 1), guitar case (traccia 11), clapping (traccia 8)
  • Carla Azar - batteria (tracce 1, 2, 3, 6, 7, 8, 10 e 13), maracas (traccia 6), percussione (traccia 2), shaker (tracce 1 e 8), clapping (traccia 8)
  • Emily Bowland - clarinetto, clarinetto basso (traccia 4)
  • Bryn Davies - contrabbasso (tracce 1, 2, 3, 5, 7, 8, 10, 12 e 13), clapping (traccia 8)
  • Karen Elson - cori (tracce 8, 12 e 13)
  • Joey Glynn - contrabbasso (traccia 11)
  • Adam Hoskins - chitarra acustica (traccia 11)
  • Olivia Jean - clapping, batteria, chitarra acustica, chitarra elettrica
  • Daru Jones - batteria, tamburello (traccia 9)
  • Fats Kaplin - violino (tracce 2 e 13), mandolino (traccia 10), pedal steel (tracce 5 e 12)
  • Patrick Keeler - batteria (traccia 12)
  • Ryan Koenig - cori (traccia 11)
  • Pokey LaFarge - mandolino, cori (traccia 11)
  • Jack Lawrence - basso (traccia 9)
  • Laura Matula - cori (tracce 8, 12 e 13)
  • Jake Orrall - chitarra elettrica (traccia 9)
  • Lillie Mae Rische - violino (traccia 13)
  • Brooke Waggoner - Fender Rhodes (traccia 13), Hammond B3 (traccia 2), pianoforte (tracce 5, 6, 7, 10 e 12), Wurlitzer (traccia 4)
Paese Posizione massima
Australia[6] 2
Svizzera[7] 1
Germania[8] 3
Austria[9] 3
Francia[10] 5
Paesi Bassi[11] 4
Svezia[12] 20
Finlandia[13] 13
Norvegia[14] 2
Danimarca[15] 3
Italia[16] 11
Spagna[17] 25
Portogallo[18] 8
Nuova Zelanda[19] 2
  1. ^ a b (IT) Jack White annuncia l'album come solista, su rollingstonemagazine.it, Rolling Stones (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2012).
  2. ^ Love Interruption, su Rolling Stone, 15 febbraio 2012. URL consultato il 10 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2012).
  3. ^ Latest Music News, Band, Artist, Musician & Music Video News | Billboard.com
  4. ^ (IT) Track list blunderbuss e annuncio partecipazione al saturday night live, su rollingstonemagazine.it, Rolling Stones. URL consultato il 10 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
  5. ^ titolo:annuncio ufficiale Jack White partecipa al saturday night live
  6. ^ Copia archiviata, su australian-charts.com. URL consultato il 22 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 28 ottobre 2012).
  7. ^ [1]
  8. ^ charts.de
  9. ^ [2]
  10. ^ [3]
  11. ^ Copia archiviata, su dutchcharts.nl. URL consultato il 22 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 28 ottobre 2012).
  12. ^ Copia archiviata, su swedishcharts.com. URL consultato il 22 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2012).
  13. ^ [4]
  14. ^ [5]
  15. ^ Copia archiviata, su danishcharts.com. URL consultato il 22 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2012).
  16. ^ [6]
  17. ^ [7]
  18. ^ [8]
  19. ^ Copia archiviata, su charts.org.nz. URL consultato il 22 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2012).

Collegamenti esterni

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