Coordinate: 45°42′11″N 7°10′00″E

Arvier

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Arvier
comune
(IT) Comune di Arvier
(FR) Commune d'Arvier
Arvier – Stemma
Arvier – Bandiera
Arvier – Veduta
Arvier – Veduta
Panorama di Arvier dal Castello di Montmayeur
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Valle d'Aosta
ProvinciaNon presente
Amministrazione
SindacoMauro Lucianaz (Union Valdôtaine) dal 24-5-2010
Lingue ufficialiFrancese, italiano
Territorio
Coordinate45°42′11″N 7°10′00″E
Altitudine776 m s.l.m.
Superficie33,36 km²
Abitanti861[2] (31-12-2020)
Densità25,81 ab./km²
FrazioniTra parentesi i toponimi in patois arvelain:

Baise-Pierre (Mezepira), Chamençon (Tsamèntson), Chamin (Tsamèn), Chez-les-Fournier (Tchu Fourgnì), Chez-les-Garin (Tchu Gaèn), Chez-les-Gex (Tchu le Dzé), Chez-les-Moget (Tchu Modzè), Chez-les-Sage (Tchu Sage), Chez-les-Thomasset (Tchu Tomasè), Chez-les-Roset (Tchu Rozè), Chez-les-Viction (Tchu Vitchón), La Crête (La Criha), Grand-Haury (Lo Gran Tû), Léverogne (Lévrogne), Mécosse (Mécosse), Petit-Haury (Lo Pitchoù Tû), Planaval (Plan-ó), La Ravoire (La Rouî), Rochefort (Rotsefô), Verney (Lo Vernài)[1]

Comuni confinantiAvise, Introd, La Thuile, Rhêmes-Saint-Georges, Saint-Nicolas, Valgrisenche, Villeneuve
Altre informazioni
Cod. postale11011
Prefisso0165
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT007005
Cod. catastaleA452
TargaAO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona F, 3 396 GG[4]
Nome abitanti(FR) Arvelains
Patronosan Sulpizio
Giorno festivo17 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Arvier
Arvier
Arvier – Mappa
Arvier – Mappa
Posizione del comune di Arvier all'interno della Valle d'Aosta
Sito istituzionale

Arvier (pron. fr. AFI: [aʁvje] - Arvì, Arvyì, o Arvë in patois valdostano[5][6]) è un comune italiano di 861 abitanti[2] adagiato sul fondovalle della Dora Baltea, attorno al borgo medievale che sorge a 780 metri s.l.m., a circa 14 chilometri a ovest da Aosta.

Geografia fisica

[modifica | modifica wikitesto]

Il toponimo latino è Arva[8] e Arvarium[9][10]. Da Arvier, epoca romana, passava la via delle Gallie, strada romana consolare fatta costruire da Augusto per collegare la Pianura Padana con la Gallia.

Nel 1939 il toponimo venne italianizzato in Arviè[11] e il comune incluse quello di Avise. Il toponimo e il territorio sono stati ristabiliti nel 1946.

Lo stemma e il gonfalone del comune di Arvier sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 4 febbraio 1993.[12]

«Di azzurro, al leone d'argento, linguato di rosso, attraversato dalla fascia d'oro, caricata di tre rose di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.[13]»

L'emblema comunale riproduce, con minime varianti, quello della nobile famiglia de La Mothe che si stabilì ad Arvier alla fine del XIII secolo.[14]

Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di rosso.[15]

Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica | modifica wikitesto]

Il principale patrimonio monumentale e storico di Arvier è costituito dai resti del castello di La Mothe risalente alla fine del Duecento, dal castello di Arvier in località Grand-Haury, e dalla casaforte di Planaval, in Valgrisenche, la casaforte valdostana posta a maggior altitudine.

L'architettura religiosa è invece rappresentata dalla chiesa parrocchiale di San Sulpizio con il campanile romanico e della cappella di Rochefort, affacciata sul fondovalle dall'alto di un roccione e sita dove fino all'Ottocento si trovavano ancora i resti del Castello di Rochefort[16][17]. Particolarmente interessante è il borgo di Léverogne, dove le tracce del Medioevo si fondono armoniosamente con strutture più recenti.

Aree naturali

[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica

[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[18]

La biblioteca comunale.
Le scuole.

In via Saint-Antoine 12 è situata la biblioteca comunale.

  • Museo parrocchiale d'arte sacra di Arvier.
Ingrandisci
Panorama di Arvier

In estate questo territorio è ideale per chi ama vacanze all'insegna della tranquillità e di salutari passeggiate ed escursioni in grandi boschi. Salendo, nella zona dei pascoli fino al limite dei ghiacciai del Doravidi e della Becca di Tos, sono percorribili panoramici sentieri.

Planaval, nella Valgrisenche, offre diverse possibilità agli amanti degli sport invernali: la sua pista di fondo, che si snoda ai piedi di una torre eretta nel XIV secolo, è anche il punto di partenza per splendidi itinerari di scialpinismo nel massiccio del Rutor.

La consorteria di Planaval

[modifica | modifica wikitesto]

Nella frazione Planaval, pascoli e boschi, secondo un uso millenario, sono di proprietà collettiva della Consorterie de Planaval[20]

Infrastrutture e trasporti

[modifica | modifica wikitesto]

Il paese dispone di una propria stazione ferroviaria vicino al centro della cittadina, posta lungo la ferrovia Aosta-Pré-Saint-Didier; tale linea nacque con scopi industriali e vi viene svolto servizio passeggeri regolare ad opera di Trenitalia, nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Valle d'Aosta.

Amministrazione

[modifica | modifica wikitesto]
Il municipio.

Fa parte dell'Unité des Communes valdôtaines Grand-Paradis.

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
26 giugno 1985 30 maggio 1990 Walter Riblan Union Valdôtaine Sindaco [21]
30 maggio 1990 29 maggio 1995 Walter Riblan Union Valdôtaine Sindaco [21]
29 maggio 1995 8 maggio 2000 Walter Riblan Union Valdôtaine Sindaco [21]
8 maggio 2000 9 maggio 2005 Walter Riblan Union Valdôtaine Sindaco [21]
9 maggio 2005 24 maggio 2010 Walter Riblan Union Valdôtaine Sindaco [21]
24 maggio 2010 11 maggio 2015 Mauro Lucianaz Union Valdôtaine Sindaco [21]
28 maggio 2015 in carica Mauro Lucianaz Union Valdôtaine Sindaco [21]

In questo comune si gioca a palet, caratteristico sport tradizionale valdostano.[22]

Galleria d'immagini

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ Commune d'Arvier - Toponymie, su arvier.eu. URL consultato il 2 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2022).
  2. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 42, ISBN 88-11-30500-4.
  6. ^ Regione autonoma Valle d'Aosta. Assessorato beni e attività culturali, sistema educativo e politiche per le relazioni intergenerazionali., Comuni valdostani, su www.patoisvda.org. URL consultato il 27 luglio 2023.
  7. ^ Le zone sismiche in Italia: Valle-Aosta, statistica 2006, abspace.it
  8. ^ Vallée d'Aoste autrefois, raccolta di opere di Robert Berton, 1981, Sagep ed., Genova.
  9. ^ DIZIONARIO GEOGRAFICO - Di GOFFREDO CASALIS, Vol I, Torino 1834
  10. ^ www.italiapedia.it
  11. ^ Regio Decreto 22 luglio 1939, n. 1442
  12. ^ Arvier, decreto 1993-02-04 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 18 ottobre 2021.
  13. ^ Presidenza della Repubblica, Decreto del Presidente della Repubblica (DPR) di concessione – 04/02/1993 (PDF).
  14. ^ Stemma, su Comune di Arvier. URL consultato il 18 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2021).
  15. ^ Regolamento per l'uso del gonfalone e dello stemma comunale, su Comune di Arvier.
  16. ^ André Zanotto, Castelli valdostani, Quart (AO), Musumeci, 2002 [1980], pp. 59-63, ISBN 88-7032-049-9.
  17. ^ * Carlo Nigra, Torri e castelli e case forti del Piemonte dal 1000 al secolo XVI, vol. II. La Valle d'Aosta, Quart (AO), Musumeci, 1974, p. 44.
  18. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
  19. ^ Sito ufficiale della Grande Course.
  20. ^ Arvier, su arvier.eu (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2016).
  21. ^ a b c d e f g http://amministratori.interno.it/
  22. ^ Dati 2011. Cfr. Anna Maria Pioletti (a cura di), Giochi, sport tradizionali e società. Viaggio tra la Valle d'Aosta, l'Italia e l'Unione Europea, Quart (AO), Musumeci, 2012, pp. 74-100, ISBN 978-88-7032-878-3.
  • Arvier. Una comunità nella storia, Quart (Aosta), Musumeci, 2004, ISBN 88-7032-712-4.
  • Arvier, a cura della Regione Autonoma Valle d'Aosta, edito in occasione del XXV Concours Cerlogne, Planaval (Arvier) 25-27 maggio 1987, Aosta, Tipografia Valdostana, 1987
  • (FR) Ambroise Roux, La paroisse d'Arvier. Son église, ses chapelles, ses curés, par un enfant du pais, Aoste, Imprimerie Catholique, 1985 [1910].
  • Guida Rurale della Valle d'Aosta. Comunità Montana Grand Paradis, Assessorato Agricoltura e Risorse Naturali - Regione Autonoma Valle d'Aosta, 2009.
Planaval
  • Ambroise Roux, Planaval : aperçus historiques, Aoste, Imprimerie catholique, 1908.
  • Gisella Glarey et al., Planaval : histoire, mémoire et traditions d'une petite communauté, Aosta: Le château, 2009, ISBN 978-88-7637-106-6
  • Ambroise Roux, Aperçus topographiques et historiques sur le hameau de Planaval, Aoste: Fusanotti Jean, 19??.
Levegogne
  • Ambroise Roux, Liverogne, sa chapelle, son ancien hospice, Aoste: Imprimerie catholique, 1906
  • Chiara Devoti (a cura di), Progetto guida per borghi minori montani: Leverogne in Valle d'Aosta, Torino: Celid, 2003
Chiesa di San Sulpizio
  • La chiesa parrocchiale di San Sulpizio ad Arvier a cura di Elisabetta Viale e Bruno Orlandoni, Issogne: Tipografia parrocchiale, 2001

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN247406330
  Portale Valle d'Aosta: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Valle d'Aosta