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Alfonso Sansone

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Alfonso Sansone (Palermo, 2 agosto 1924Roma, 19 agosto 2015[1]) è stato un produttore cinematografico italiano.

Dopo la seconda guerra mondiale fondò, con il fratello Agostino, la cooperativa "Sperimental Film" con la quale produssero molti documentari negli anni cinquanta, tra cui Immagini popolari sacre e profane, diretto da Mario Verdone.

Tramite Francesco Maselli conobbe Henryk Chroscicki, e insieme costituirono la società ATC con la quale noleggiavano mezzi tecnici alle produzioni cinematografiche. Successivamente costituirono la "Sancro Film" e iniziarono a produrre film. Sansone aiutò Marco Ferreri a esordire[senza fonte] e insieme a Giuliani G. De Negri produsse il film L'oro di Roma di Carlo Lizzani. Rilevò anche il film dei Taviani, Un uomo da bruciare, rimasto sospeso, permettendo ai due registi di terminarlo[senza fonte].

Come distributore portò in Italia i documentari di Éric Rohmer, Werner Herzog, Rainer Werner Fassbinder e altri autori. L'ultimo film che ha realizzato come produttore è stato Giorni felici a Clichy di Claude Chabrol.

La madre di Alfonso Sansone era una discendente di Giuseppe Balsamo, meglio conosciuto come Cagliostro.

Nel 2014 è stato realizzato un documentario sulla sua vita intitolato Alfonso Sansone produttore per caso, diretto da Claudio Costa.

  1. ^ necrologio (con data nascita), su necrologie.repubblica.it. URL consultato il 12 maggio 2021.

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