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Aleksandr Zacharčenko

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Aleksandr Zacharčenko
Oleksandr Zacharčenko
Александр Захарченко
Олександр Захарченко

Capo della Repubblica Popolare di Doneck
Durata mandato4 novembre 2014 –
31 agosto 2018
Capo del governose stesso
PredecessorePavel Gubarev (come Governatore del popolo)
SuccessoreDmitrij Trapeznikov (ad interim)

Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Popolare di Doneck
Durata mandato7 agosto 2014 –
31 agosto 2018
PredecessoreAleksandr Borodaj
SuccessoreDmitrij Trapeznikov (ad interim)

Dati generali
Partito politicoRepubblica di Doneck
UniversitàUniversità tecnica nazionale di Donec'k
FirmaFirma di Aleksandr Zacharčenko Oleksandr Zacharčenko Александр Захарченко Олександр Захарченко
Aleksandr Zacharčenko
Zacharčenko in mimetica militare
NascitaDonec'k, 26 giugno 1976
MorteDonec'k, 31 agosto 2018 (42 anni)
Cause della morteAttentato con autobomba
Luogo di sepolturaDonetskoe More Cemetery
ReligioneOrtodossa russa
Dati militari
Paese servitoRP di Doneck (bandiera) RP di Doneck
Forza armata Milizia Popolare del Donbass
Milizia Popolare di Doneck
Unità Brigata Oplot
Anni di servizio2014–2018
GradoComandante in capo
FeriteAd un braccio nel 2014
GuerreGuerra del Donbass
Rivoluzione ucraina del 2014
BattaglieBattaglia di Mariupol' (2014)
Battaglia di Debal'ceve
Comandante diMilizia Popolare di Donetsk
Altre carichePolitico
voci di militari presenti su Wikipedia

Aleksandr Vladimirovič Zacharčenko (in russo Александр Владимирович Захарченко?, in ucraino Олександр Володимирович Захарченко?, Oleksandr Volodymyrovič Zacharčenko; Donec'k, 26 giugno 1976Donec'k, 31 agosto 2018) è stato un militare, politico e rivoluzionario ucraino, dal 4 novembre 2014 presidente dell'autoproclamata Repubblica Popolare di Doneck, di cui aveva già ricoperto la carica di primo ministro dal 7 agosto 2014. È rimasto ucciso il 31 agosto 2018 in un attentato con un'autobomba[1].

Carriera politica

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Ad aprile 2014 era comandante di una milizia separatista, che partecipò alla conquista della sede di governo nel centro di Donec'k. Da maggio 2014 ha coperto un importante ruolo nell'insurrezione contro il governo centrale ucraino, viene poi promosso il 24 luglio 2014 al grado di maggiore delle forze armate del Donbass. Viene pertanto dichiarato terrorista dallo Stato ucraino[2]. Poco dopo fu ferito al braccio durante un conflitto a fuoco contro le Forze armate dell'Ucraina. Il 2 novembre 2014 Zacharčenko vinse le elezioni parlamentari di Donec'k con il 78,93% dei voti.

Nel febbraio 2015 rappresentò la Repubblica Popolare di Doneck nelle trattative per la stipula del trattato di pace di Minsk II, dichiarando una vittoria per le repubbliche di Donetsk e di Lugansk, conseguentemente all'esito della battaglia di Debal'cevo; in questa battaglia l'esercito ucraino venne accerchiato e dovette ritirarsi dopo sanguinosi combattimenti lasciando in mano ai separatisti enormi quantità di mezzi e munizioni. Durante la battaglia, recatosi in prima linea per verificare la situazione bellica, Zacharčenko venne ferito non gravemente ad una caviglia durante una sparatoria con l'esercito ucraino durante la battaglia di Debal'ceve.[3]

Zacharčenko morì il 31 agosto 2018, ucciso dall'esplosione di un'autobomba piazzata presso il bar "Separ", sito in viale Puškin a Doneck, che frequentava abitualmente.[4][5] Fu segnalato che anche il Ministro delle Finanze della Repubblica Popolare di Doneck, Aleksandr Timofeev, rimase ferito nell'esplosione.[6]

La Repubblica Popolare di Doneck e la Federazione Russa incolparono il governo ucraino per l'omicidio; i funzionari di Kiev respinsero queste accuse, sostenendo che la morte di Zacharčenko fu il risultato di conflitti interni ai separatisti.[7] Il vice primo ministro Dmitrij Trapeznikov fu nominato capo ad interim della Repubblica Popolare di Doneck.[8]

I funerali si svolsero il 2 settembre presso il Teatro dell'Opera di Doneck[9]. Il 1º settembre fu dichiarato un periodo di lutto di tre giorni, con l'inizio del nuovo anno accademico nel territorio rinviato al 4 settembre. Alla cerimonia parteciparono il presidente dell'Ossezia del Sud Anatolij Bibilov, il capo della Repubblica di Crimea Sergej Aksënov e l'avvocata russa Natal'ja Poklonskaja.

Il 29 settembre 2022, le forze dell'ordine della Repubblica Popolare di Lugansk forniscono a RIA Novosti l'intercettazione telefonica tra l'ufficiale del Servizio di sicurezza dell'Ucraina Alexander Kiyashchenko e il suo agente, in cui si dice che l'assassino ha ricevuto 5 milioni di rubli.[10]

Il presidente russo Vladimir Putin inviò le sue condoglianze alla famiglia di Zacharčenko, definendo la sua morte un «omicidio spregevole».[11][12] La portavoce ufficiale del Ministero degli Esteri russo Marija Zacharova accusò il governo ucraino dell'omicidio, sostenendo che «sta guidando il suo paese sull'orlo di un disastro totale a velocità sempre più elevate».[13]

Il capo della Repubblica Popolare di Lugansk, Leonid Pasečnik, rese omaggio a Zacharčenko durante una commemorazione pubblica, in cui affermò che lo «stendardo della lotta, sollevato da Aleksandr Zacharčenko, non cadrà mai» e che la regione del Donbass «non perdonerà l'omicidio di Zacharčenko».[14]

Secondo Igor' Girkin, l'assassinio avvenne per motivi finanziari senza nessun coinvolgimento da parte dell'Ucraina.[15]

Onorificenze di Doneck

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Onorificenze straniere

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immagine del nastrino non ancora presente
«Per meriti durante l'operazione congiunta delle forze della LPR e della DPR per eliminare la testa di ponte di Debaltsevo.»
— 16 marzo 2018[16][17]
  1. ^ https://www.ilpost.it/2018/08/31/zacharcenko-morto/
  2. ^ https://petrimazepa.com/terrorist_zakharchenko_otpravilsya_na_koncert_kobzona_v_rezultate_vzryva
  3. ^ kyivPost, Self-proclaimed Donetsk republic head Zakharchenko slightly injured in Debaltseve, in https://www.kyivpost.com/article/content/war-against-ukraine/self-proclaimed-donetsk-republic-head-zakharchenko-slightly-injured-in-debaltseve-381003.html, 17 febbraio 2015.
  4. ^ (EN) Second Person Dies In Donetsk Cafe Blast That Killed Separatist Leader Zakharchenko, su RadioFreeEurope/RadioLiberty. URL consultato il 28 giugno 2022.
  5. ^ The Head of Donetsk Republik Zakharchenko is Killed, geopolitica.ru, 31 agosto 2018.
  6. ^ (EN) Ukraine conflict: Blast kills top Donetsk rebel Zakharchenko, in BBC News, 31 agosto 2018. URL consultato il 28 giugno 2022.
  7. ^ "Стали известны обстоятельства гибели Захарченко" [I dettagli relativi alla morte di Zakharchenko devono essere resi pubblici], lenta.ru, 31 agosto 2018.
  8. ^ (EN) Deputy PM Dmitry Trapeznikov becomes interim Donetsk People’s Republic head, su TASS. URL consultato il 28 giugno 2022.
  9. ^ Slain Donetsk head Zakharchenko to be buried on September 2, TASS, 1º settembre 2018.
  10. ^ Источник рассказал, сколько заплатили убийце Захарченко, su ria.ru, 29 settembre 2022.
  11. ^ После убийства Захарченко Путин пообещал, что "Россия всегда будет с народом Донбасса", in NEWSru.com. URL consultato il 2 settembre 2018.
  12. ^ (EN) Condolences over the tragic death of Alexander Zakharchenko, Vladimir Putin expressed his deep condolences following the tragic death of Head of the Donetsk People's Republic Alexander Zakharchenko, su en.kremlin.ru, President of Russia, 31 agosto 2018. URL consultato il 1º settembre 2018.
  13. ^ Russia expects OSCE's assessments in wake of DPR leader's assassination, TASS, 31 agosto 2018. URL consultato il 1º settembre 2018.
  14. ^ (EN) Donbass will not forgive Zakharchenko's murder – acting head of LPR, TASS, 1º settembre 2018. URL consultato il 1º settembre 2018.
  15. ^ Гиркин (Стрелков). Донбасс, MH17, Гаага, ФСБ, полудохлый Путин, Сурков, Божий суд. "ГОРДОН" (2020), su youtube.com.
  16. ^ (RU) Главе ДНР Захарченко присвоили звание генерал-майора, su rg.ru, 24 febbraio 2015. URL consultato il 4 febbraio 2022.
  17. ^ (RU) Александру Захарченко присвоили звание генерал-майора ЛНР, su lenta.ru, 24 febbraio 2015. URL consultato il 4 febbraio 2022.
  18. ^ (RU) Встреча с Главой Донецкой Народной Республики Александром Захарченко, su presidentruo.org, 20 settembre 2015. URL consultato il 4 febbraio 2022.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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