Acomys johannis
Acomys johannis (Thomas, 1912) è un roditore della famiglia dei Muridi diffuso nell'Africa centrale e occidentale.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 88 e 119 mm, la lunghezza della coda tra 73 e 109 mm, la lunghezza del piede tra 16 e 20 mm, la lunghezza delle orecchie tra 14 e 19 mm e un peso fino a 60 g.[3]
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]La pelliccia è composta completamente da peli spinosi. Le parti superiori variano dal marrone scuro al grigio con la base dei peli più chiara, i fianchi sono più chiari, mentre le parti inferiori sono bianche. La linea di demarcazione lungo i fianchi è netta. Il muso è appuntito, gli occhi sono piccoli, mentre le orecchie sono relativamente grandi. Le zampe sono bianche, corte e provviste di brevi dita. La coda è lunga come la testa ed il corpo, priva di peli, grigio-brunastra sopra e bianca sotto. Le femmine hanno un paio di mammelle pettorali e 2 paia inguinali. Il cariotipo è 2n=66-68 NF=66-72.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]È una specie terricola e notturna. Durante il giorno si rifugia tra i crepacci e nei termitai abbandonati..
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre probabilmente di insetti, sebbene in cattività abbia presentato una dieta onnivora.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Femmine gravide sono state osservate alla fine della stagione secca. Danno alla luce 1-3 piccoli alla volta.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è diffusa in Burkina Faso, Ciad, Niger meridionale, Nigeria; Benin e Camerun settentrionali, Togo, Ghana e probabilmente nel Sudan del Sud.
Vive in zone rocciose e praterie del Sahel tra 200 e 1.000 metri di altitudine.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List, considerato il vasto areale e la popolazione numerosa, classifica A.johannis come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Schlitter, D. 2008, Acomys johannis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Acomys johannis, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Happold, 2013.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- David C.D.Happold, Mammals of Africa. Volume III-Rodents, Hares and Rabbits, Bloomsbury, 2013. ISBN 9781408122532
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikispecies contiene informazioni su Acomys johannis