A Muvra

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A Muvra
StatoFrancia (bandiera) Francia
Linguacorso, italiano
Periodicitàmensile
Generestampa locale
FormatoBerlinese
Fondazione15 maggio 1920
SedeParigi, poi Aiaccio
EditorePetru Rocca
Diffusione cartacea2.500 (1927)
DirettorePetru Rocca
 

A Muvra (Il muflone) era una rivista fondata da Petru Rocca e pubblicata in Corsica dal 1920 al 1939, quando fu chiuso dalle autorità francesi.

Storia editoriale

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(CO)

«Giurnale di e Pieve di Corsica»

(IT)

«Giornale delle Pievi della Corsica»

(FR)

«Nous voulons que la Corse soit considérée non seulement comme un département français, mais aussi comme une nation ayant son histoire, sa langue, ses traditions et son avenir propres.»

(IT)

«Vogliamo che la Corsica non sia solo considerata un dipartimento francese, ma anche una nazione con la sua storia, la sua lingua, le sue tradizioni e il suo avvenire.»

Pensiero politico

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Il periodico, che aveva articoli in corso e in italiano, era stato fondato a Parigi il 15 maggio 1920 dai soldati còrsi dell'Esercito francese. Poco dopo la fondazione sede fu spostata in Cours Grandval, 38 ad Ajaccio.

Dal 1921 al 1923 il periodico fu finanziato dal politico e industriale di Ajaccio François Coty. Dalle iniziali richieste di autonomismo si spostò sull'indipendentismo ed infine sull'irredentismo e in favore dell'annessione della Corsica all'Italia.

Tra le richieste del periodico:

Filosofia politica

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Il periodico divenne organo del Partitu Corsu d'Azzione dal 1922 al 1927 e del Partitu Corsu Autonomistu dal 1927 al 1939, diventando la "voce" dei Corsi italiani.

A Muvra, nella sua veste di periodico di propaganda utilizzò la caricatura come arma politica: nell'arco di diciannove anni la rivista pubblicò circa 500 caricature, contrassegnate da sole ventuno firme differenti, corrispondenti a cinque disegnatori diversi. Tra di essi Matteo Rocca, fratello di Petru, fu l'autore di più di 300 vignette[1].

Nel 1925 la tipografia del periodico pubblica la traduzione in còrso del Don Chisciotte della Mancia[2]"[...].

Nel 1939 il periodico venne chiuso dalle autorità francesi e nel 1945 l'ex direttore Petru Rocca venne condannato a 15 anni di carcere, con l'accusa di collaborazionismo con l'Italia fascista.

La maggior parte delle copie era venduta tra Marsiglia e Parigi.

  • 1921: 500 copie
  • 1923: 1 800 copie
  • 1927: 2 500 copie
  1. ^ Marie-Claude Lepeltier, «A Muvra», 1920-1939: la caricatura in Corsica, in Diacronie. Studi di Storia Contemporanea, vol. 17, n. 1/2014.
  2. ^ Miguel de Cervantès, Don Chisciotte di a Mancia, E più belle pagine di l'autori stranieri messe in Corsu pè i lettori di "A MUVRA", Traduzione di U PITTORE, Aiacciu, Stamparia di A Muvra, 1925.

Collegamenti esterni

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  • (FRIT) L'irredentismo fascista e l'occupazione della Corsica, su radiche.eu.
  • L'almanaccu di A Muvra per il 1929 [collegamento interrotto], su tempifa.blog.club-corsica.com.
  • L'almanaccu di A Muvra per il 1936 (PDF), su corsicanostra.free.fr.
  • L'almanaccu di A Muvra per il 1938, su tempifa.blog.club-corsica.com. URL consultato il 15 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2009).