Walter Block

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Versione del 18 ago 2024 alle 00:54 di InternetArchiveBot (discussione | contributi) (Recupero di 1 fonte/i e segnalazione di 0 link interrotto/i.) #IABot (v2.0.9.5)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Walter Block ad un evento a Seattle, Washington nel maggio 2016.

Walter Block (New York, 21 agosto 1941) è un economista statunitense, esponente della scuola austriaca e filosofo politico anarcocapitalista.

Firma di Walter Block

Walter Block nacque a Brooklyn, New York da genitori ebrei, Abraham Block e Ruth Block, definiti successivamente dal figlio come "liberali"[1] (parola che nel gergo politico statunitense equivale a socioliberale). Terminò gli studi laureandosi con lode in filosofia al Brooklyn College, dove fu anche membro della squadra di nuoto dell'università. Ottenne il suo Ph.D. in economia alla Columbia University scrivendo la sua tesi sul controllo governativo dei prezzi.

Walter Block insegna economia alla Loyola University, in New Orleans. Dal 1979 al 1991 è stato Senior Economist al Fraser Institute (un think tank libertario con sede in Canada) e dal 1998 al 2002 è stato membro della direzione dell'Aspen Institute.[senza fonte] Oltre ad essere docente è anche membro storico del Ludwig von Mises Institute.

La sua opera principale è certamente Defending the Undefendable (Difendere l'indifendibile), in cui l'autore assume il controverso ruolo di difensore di figure assolutamente discutibili dal punto di vista della legalità o della moralità quali spacciatori, tossicodipendenti, contrabbandieri, trafficanti, prostitute e speculatori. In realtà per Block da difendere come valore assoluto è la libertà degli esseri umani, anche quando questa porta a conseguenze che moralmente non approviamo.

L'opera è da annoverare tra le maggiori degli ultimi 30 anni del mondo libertario, a conferma di quanto dichiarato da John Stossel, importante libertarian statunitense, che affermò: "Defending the Undefendable ha aperto i miei occhi sulle meraviglie del libertarianismo. Dimostra che tutto ciò che sembra oggi cattivo non lo è."[2]

Il premio Nobel per l’Economia Friedrich von Hayek ha detto:

«Sfogliando 'Difendere l’indifendibile' rimango a volte incredulo, e penso ora si esagera, ma di solito concludo alla fine che abbia ragione. Per alcuni potrà sembrare una medicina troppo forte, ma farà loro del bene anche se la odieranno»

.

Lew Rockwell disse in merito al ruolo di Block nel mondo libertario:

«Murray Rothbard nella sua vita è stato conosciuto come Mr. Libertarian. Noi oggi possiamo certamente attribuire questo appellativo a Walter Block, uno dei maggiori studiosi del lavoro di Rothbard. Ogni opera da lui scritte che parla di teoria economica, etica, secessione politica, droghe, strade, educazione, politica monetaria, teoria sociale, unioni, linguaggio politico, o qualsiasi altro argomento, brucia di passione per questa singola idea: Se i problemi umani sono davvero risolvibili, le soluzioni vanno trovate nella libertà.[3]»

Block è stato anche, prima di intraprendere la carriera accademica, editorialista del Business Week.

Introduzione all'anarcocapitalismo

[modifica | modifica wikitesto]

Il pensiero giovanile di Block era caratterizzato dall'egualitarismo. In un'intervista all'Austrian Economics Newsletter disse: "A quindici sedici anni ero uno dei tanti comunisti di Brooklyn"[4]. Block considera fondamentale per la sua "conversione" all'anarcocapitalismo l'incontro con la scrittrice libertaria Ayn Rand all'epoca degli studi universitari. A questo incontro fondamentale per Block fu presente anche il futuro governatore della Federal Reserve, Alan Greenspan.

Dopo questo incontro avvennero successivi incontri tra i due, ai quali parteciparono anche Nathaniel Branden e Leonard Peikoff. Da questi incontrì scaturì l'interesse e la passione di Block per il libertarismo e per il laissez-faire.

Contratti di schiavitù e altre posizioni controverse

[modifica | modifica wikitesto]

Block si è fatto portavoce di idee estreme che hanno suscitato critiche che comprendono il sostegno per la vendita di bambini su ciò che viene descritto come un "libero mercato", in luogo delle adozioni gestite dai servizi pubblici; il lavoro infantile[5][6]; i contratti di schiavitù[7][8] su base volontaria; il diritto dei proprietari di immobili di stabilire comunità private contrattuali timocratiche, nelle quali sia possibile "rimuovere fisicamente" soggetti non graditi alla comunità formatasi (dissidenti politici o religiosi rispetto agli orientamenti della comunità, omosessuali o eterosessuali a seconda dell'orientamento della comunità, etc.) e attuare la segregazione (anche tramite clausole restrittive negli atti di proprietà)[9][10][11][12] e altre.

Contro i diritti degli animali

[modifica | modifica wikitesto]

Walter Block ha articolato la sua posizione in un dibattito del 2017 sui diritti degli animali. Block ritiene che il principio di non aggressione non si applichi agli animali e che il diritto dei loro proprietari umani di uccidere, torturare o abusare in altro modo degli animali di loro proprietà possa essere un corollario inevitabile delle premesse libertarie[13][14]. Ciò in quanto sarebbe controproducente per il proprietario incidere negativamente su una propria proprietà. A differenza di quanto avviene nel caso nel quale gli animali non sono di proprietà di alcuno e di conseguenza alcuno ha interesse ad esercitarne protezione.

Molestie sessuali sul posto di lavoro

[modifica | modifica wikitesto]

Nella sua pubblicazione On the Women's Liberation, or the Male Chauvinist Pig As Hero, Block afferma che neppure le molestie sessuali «che avvengono tra la segretaria e il suo capo non sono un'azione coercitiva». Sostiene che «se i pizzicotti e le molestie sessuali sono vietati nei luoghi privati, si violano i diritti di coloro che desiderano volontariamente intraprendere tali pratiche». Block sostiene che la prova della natura "volontaria" di tale atto in un luogo privato è che "la persona messa in pericolo" (la donna vittima) «non ha alcun diritto sul luogo privato in questione».[15][16]

Schiavitù contrattuale

[modifica | modifica wikitesto]

La schiavitù contrattuale (chiamata anche «schiavitù volontaria») è un concetto discusso fra i teorici anarcocapitalisti, un suo principale sostenitore è Walter Block che, sempre al fine di estremizzare i concetti dell'anarcocapitalismo, si oppone alla inalienabilità della persona e ritiene insussistente la differenza di forza contrattuale (anche in stato di necessità)[17][18] Block è il principale libertario a difendere i cosiddetti contratti di schiavitù, attirando su di sé le critiche di molti esponenti del libertarianism, i quali sostengono l'incompatibilità di quei tipi di contratto con i principi libertari. Block risponde alla critiche come i contratti di schiavitù siano assolutamente leciti in quanto risultato della proprietà privata del proprio corpo e di scelte volontarie e non imposte[19], ma quanti contestano la sua posizione rilevano che quel tipo di contratto è impossibile perché nega la esistenza giuridica di uno dei due contraenti e di conseguenza conduce a esiti liberticidi.

  • Defending the Undefendable, 1976 (tr. it. Difendere l'indifendibile, Macerata: Liberilibri [1993], 2010)
  • A Response to the Framework Document for Amending the Combines Investigation Act, 1982
  • Focus on Economics and the Canadian Bishops, 1983
  • Focus on Employment Equity: A Critique of the Abella Royal Commission on Equality in Employment, 1985
  • The U.S. Bishops and Their Critics: An Economic and Ethical Perspective, 1986
  • Lexicon of Economic Thought, 1988
  • Economic Freedom of the World, 1975-1995, 1996
  • The Privatization of Roads and Highways: Human and Economic Factors, 2006
  • Defending the Undefendable, 2013 (tr. it. Difendere l'indifendibile 2, Macerata: Liberilibri, 2015)
  • Zoning: Its Costs and Relevance for the 1980s, 1980
  • Rent Control: Myths & Realities, 1981
  • Discrimination, Affirmative Action and Equal Opportunity, 1982
  • Taxation: An International Perspective, 1984
  • Economics and the Environment: A Reconciliation, 1985
  • Morality of the Market: Religious and Economic Perspectives, 1985
  • Theology, Third World Development and Economic Justice, 1985
  • Reaction: The New Combines Investigation Act, 1986
  • Religion, Economics & Social Thought, 1986
  • Man, Economy and Liberty: Essays in Honor of Murray N. Rothbard, 1988
  • Breaking the Shackles; the Economics of Deregulation: A Comparison of U.S. and Canadian Experience, 1991
  • Economic Freedom: Toward a Theory of Measurement, 1991
  • Libertarian Autobiographies, prossimamente
  1. ^ Autobiografia di Walter Block Archiviato il 5 aprile 2010 in Internet Archive.
  2. ^ Personal Reason, Pittsburgh Tribune-Review. 24 giugno 2007 Archiviato il 5 ottobre 2008 in Internet Archive.
  3. ^ Lew Rockwell su Walter Block
  4. ^ Intervista a Walter Block, Austrian Economics Newsletter, su mises.org. URL consultato il 5 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2014).
  5. ^ (EN) Walter E. Block, The Natural Rights of Children, International Journal of Health Policy and Management (IJHPM), 9 febbraio 2014, DOI:10.15171/ijhpm.2014.20.
  6. ^ (EN) Elizabeth Bruenig, Libertarians Have a History of Horrifying Views on Parenting [I libertari hanno una storia di visioni terrificanti sulla genitorialità], in The New Republic, 4 febbraio 2015. URL consultato il 6 gennaio 2023.
  7. ^ (EN) David Henderson, The Attack on Walter Block [L'attacco a Walter Block], su Econlib, 23 dicembre 2021. URL consultato il 22 settembre 2022.
  8. ^ (EN) Art Carden, Happy Birthday to Libertarian Firebrand Walter Block | AIER, su www.aier.org. URL consultato l'11 dicembre 2022.
  9. ^ (EN) John Ganz, Perspective | Libertarians have more in common with the alt-right than they want you to think [Prospettiva | I libertari hanno in comune con l'alt-right più di quanto vogliano far credere], in Washington Post. URL consultato il 9 giugno 2022.
  10. ^ (EN) Christopher Ketcham, What the Far-Right Fascination With Pinochet’s Death Squads Should Tell Us [Cosa dovrebbe dirci il fascino dell'estrema destra per gli squadroni della morte di Pinochet], su The Intercept. URL consultato il 9 giugno 2022.
  11. ^ (EN) Hans-Hermann Hoppe, Democracy: The God That Failed (PDF), New Brunswick, New Jersey, Transaction Publishers, 2007 [2001], pp. 164; 211-218, ISBN 978-0-7658-0868-4, LCCN 2001027380. URL consultato il 15 aprile 2023 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2022).
  12. ^ (EN) Walter Block, Plumb-Line Libertarianism: A Critique of Hoppe (PDF), in Reason Papers, New Orleans, Loyola University, 2007, p. 160.
  13. ^ (EN) Lucy Steigerwald, Animal Rights?: A Debate Between Walter Block and Thomas Raskin, su youtube.com, 21 agosto 2017.
  14. ^ (EN) Libertarian Theory Applied to Children, Animals - LRC Blog, su LewRockwell. URL consultato il 7 gennaio 2023.
  15. ^ (EN) Walter Block, On The Women's Liberation, or the Male Chauvinist Pig As Hero (PDF), in The Libertarian Forum, vol. 8, n. 9, Settembre 1975, pp. 5–8.
  16. ^ (EN) Walter Block, Vol. 8.9, September 1975 (PDF), in The Complete Libertarian Forum 1969–1984, vol. 1, Auburn, Alabama, Ludwig von Mises Institute, 2006, p. 602, ISBN 978-1-933550-02-2.
  17. ^ (EN) Walter Block Defends His Academic Freedom, su Econlib, 17 luglio 2020. URL consultato il 24 aprile 2022.
  18. ^ (EN) Stephan Kinsella on January 9, 2022, Thoughts on Walter Block on Voluntary Slavery, Alienability vs. Inalienability, Property and Contract, Rothbard and Evers, su StephanKinsella.com. URL consultato il 24 aprile 2022.
  19. ^ Towards a Libertarian Theory of Inalienability: A Critique of Rothbard, Barnett, Smith, Kinsella, Gordon, and Epstein, Journal of Libertarian Studies

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN110030376 · ISNI (EN0000 0001 1082 4300 · ORCID (EN0000-0003-2215-4791 · LCCN (ENn81027879 · GND (DE131344242 · BNF (FRcb122016805 (data) · J9U (ENHE987007273786005171