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On the Road Again (Bob Dylan)

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On the Road Again
ArtistaBob Dylan
Autore/iBob Dylan
GenereFolk rock
Edito daColumbia Records
Pubblicazione originale
IncisioneBringing It All Back Home
Data1965
Durata2 min : 35 s

On the Road Again è una canzone scritta e registrata da Bob Dylan per il suo album Bringing It All Back Home. La canzone appare sul primo lato elettrico dell'album, tra Outlaw Blues e Bob Dylan's 115th Dream. Come il resto delle tracce dell’album, On the Road Again è stato registrata nel gennaio 1965 e prodotta da Tom Wilson.[1]

Dal punto di vista melodico, On the Road Again è un semplice rhythm & blues elettrico con una struttura a dodici barre. La musica è disordinata, con un battito di spinta, pause armoniche e un riff opposto.[2]

Il testo della canzone continua ad affrontare il mito dell'artista sensibile contro la società venale come esplicitato in altre canzoni del lato A dell'album, tra cui Maggie's Farm, Outlaw Blues e Bob Dylan's 115th Dream.[3] Da Maggies's Farm in particolare, Dylan riprende la tematica della resistenza alla società attraverso l'autoesilio, la rimozione e la negazione.[4] Questo si riflette in particolare nei versi:

(EN)

«You ask why I don't live here
Honey, how come you don't move?»

(IT)

«Mi domandi perché non vivo qui
Dolcezza, ma perché non traslochi tu?»

La canzone prevede anche le figure comico-grottesche che diventeranno più importanti nelle canzoni degli album successivi.[5] On the Road Again riflette una versione paranoica del terrore di affrontare parenti acquisiti (suoceri o cognati). Il narratore si sveglia al mattino e deve affrontare un mondo surreale dove sua suocera si nasconde nel frigorifero, suo suocero indossa una maschera di Napoleone, il bastone del nonno diventa una spada, la nonna prega delle foto e uno zio ruba dalle tasche del narratore.

(EN)

«Your mama, she's a-hidin'
Inside the icebox
Your daddy walks in wearin'
A Napoleon Bonaparte mask»

(IT)

«Tua mamma si nasconde
Nel frigorifero
Tuo papà se ne va in giro
Con una maschera di Napoleone Bonaparte»

Altre situazioni surreali sono le rane che vivono nelle calze del narratore, il cibo coperto di terra e le presenze sinistre di fattorini e domestici.

Il titolo della canzone riecheggia il romanzo di Jack Kerouac Sulla strada, (On the Road è il titolo originale), il manifesto della Beat Generation.[6] Dylan stesso riconosce di essere stato influenzato da Kerouac. Tuttavia sembra più probabile che il brano sia una risposta parodistica alla canzone On the Road, un blues tradizionale eseguito dalla Memphis Jug Band, con un contenuto lirico più serio riguardante una donna infedele.[7]

  1. ^ Williams, P., Bob Dylan Performing Artist, Underwood Books, maggio 1991, p. 122, ISBN 978-0-88733-131-2.
  2. ^ Shelton, R., No Direction Home, 1986, p. 273, ISBN 978-0-306-80782-4.
  3. ^ Hinchey, J., Like a Complete Unknown: The Poetry of Bob Dylan's Songs 1961–1969, 2002, pp. 78–80, ISBN 978-0-9723592-0-7.
  4. ^ Brake, E. e Carl J. Porter, 'To Live Outside the Law You Must Be Honest': Freedom in Dylan's Lyrics, in Vernezze, P. e Porter, C. (a cura di), Bob Dylan and Philosophy (Popular Culture and Philosophy), Open Court, 9 gennaio 2006, p. 79, ISBN 978-0-8126-9592-2.
  5. ^ Gill, A., Don't Think Twice It's All Right, Da Capo Press, 1998, p. 73, ISBN 978-1-56025-185-9.
  6. ^ Cobie, S., Alias Bob Dylan Revisited, Red Deer Press, 2003, p. 32, ISBN 978-0-88995-227-0.
  7. ^ Memphis Jug Band, su taco.com.

Collegamenti esterni

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