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Ciao marziano

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Ciao marziano
Luciana Turina in una scena del film
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia, Francia
Anno1980
Durata92 min
Rapporto1,85:1
Generecommedia, fantascienza
RegiaPier Francesco Pingitore
SoggettoMario Castellacci e Pier Francesco Pingitore
SceneggiaturaMario Castellacci e Pier Francesco Pingitore
ProduttoreLucio Ardenzi
Casa di produzioneP.A.C., Plexus
Distribuzione in italianoP.A.C.
FotografiaCarlo Carlini
MontaggioAntonio Siciliano
MusicheDimitri Gribanovski e Flavio Bocci
Interpreti e personaggi

Ciao marziano è un film del 1980 scritto e diretto da Pier Francesco Pingitore. È una commedia satirica fantascientifica[1] interpretata dal comico Pippo Franco e vagamente ispirata al racconto Un marziano a Roma del 1954 di Ennio Flaiano[2] (non accreditato), da cui era stata tratta una commedia teatrale nel 1960 che ebbe in seguito una trasposizione per la tv nel 1983.

Dallo spazio giunge a Roma un buffo alieno esploratore di nome Bix, dall'aspetto umano, la pelle verde, l'italiano imperfetto e provvisto di super poteri. Il suo primo contatto è la prostituta Maddalena per presto diventare noto alla gente comune come al mondo politico, convinti della sua venuta salvifica, salvo un ripensamento per delle sue affermazioni e stramberie, al punto da volerlo mettere in cattiva luce.

Bix a tal punto usa i suoi poteri per far dire la verità a tutti gli abitanti della Terra, compresi i personaggi pubblici e capi di Stato, costretti a delle esternazioni pubbliche imbarazzanti. L'alieno viene citato in giudizio con l'accusa di terrorismo sicché decide di ripartire, ma il computer dell'astronave, dal quale riceve direttive superiori, lo estromette e l'astronave esplode. Gli abitanti di Roma accorrono trovandolo emergere dai rottami completamente cambiato, con aspetto umano e dizione romanesca, finalmente integrato e ben voluto dalla collettività.

«Pier Francesco Pingitore costruisce attorno alla figura stralunata di Pippo Franco una satira fantascientifica che vorrebbe bersagliare il malcostume della società italiana degli anni '70 e che nello spunto ricorda vagamente le situazioni di Ultimatum alla Terra. L'impiego della fantascienza in chiave di requisitoria sociale non è nuovo nel cinema italiano [...] ma in questo caso non nasconde la pretestuosità dell'operazione commerciale, peraltro frettolosamente architettata. Il racconto si frastaglia in bozzettistiche descrizioni e stenta a trovare la strada della commedia parodistica: un film, insomma, troppo parlato, velatamente populistico e poco divertente nonostante un cast composto da popolari star della televisione e del varietà.»

  1. ^ a b Bruno Lattanzi e Fabio De Angelis (a cura di), Ciao marziano, in Fantafilm. URL consultato il 26 maggio 2015.
  2. ^ Ciao Marziano, su Il Davinotti. URL consultato il 15 maggio 2015.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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