Sturer Emil
Sturer Emil | |
---|---|
una riproduzione grafica dell'aspetto dello Sturer Emil | |
Descrizione | |
Equipaggio | 5 |
Costruttore | Henschel |
Data entrata in servizio | 1942 |
Data ritiro dal servizio | 1943 |
Utilizzatore principale | Heer |
Esemplari | 2 |
Dimensioni e peso | |
Lunghezza | 9,70 m |
Larghezza | 3,17 m |
Altezza | 2,67 m |
Peso | 35 000 kg |
Propulsione e tecnica | |
Motore | Maybach HL 116S |
Potenza | 300 PS |
Trazione | cingolata |
Armamento e corazzatura | |
Armamento primario | 1 KwK L/61 calibro 128 mm |
Armamento secondario | 1 MG 34 calibro 7,92 mm |
Corazzatura frontale | 50 mm |
Corazzatura laterale | 30 mm |
Corazzatura posteriore | 30 mm |
Corazzatura superiore | 15 mm |
12.8cm Selbstfahrlafette L/61 in Achtung Panzer[1] | |
voci di semoventi presenti su Wikipedia |
Il 12,8 cm Selbstfahrlafette auf VK3001(H) Sturer Emil, indicato anche come Selbstfahrlafette L/61 o semplicemente con la designazione non ufficiale Sturer Emil, era un semovente cacciacarri sperimentale realizzato dall'azienda tedesca Henschel & Sohn ed utilizzato dall'Heer durante la seconda guerra mondiale.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Sviluppo
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1939 l'esigenza di soddisfare la richiesta di veicoli atti a contrastare i corazzati nemici esortò il governo tedesco a richiedere alla Henschel & Sohn lo sviluppo di un nuovo veicolo basato sul Panzer VI Tiger I equipaggiandolo con un cannone prodotto dalla Rheinmetall, il 12,8 cm K L/61 (basato a sua volta sul cannone contraerei 12,8 cm Pak 44).
Il telaio era basato su un precedente modello designato VK3001(H), un prototipo realizzato nell'ambito di un programma di sviluppo per un carro armato medio,il Panther,ma che venne scartato dalla commissione militare.
Impiego operativo
[modifica | modifica wikitesto]I due esemplari realizzati, battezzati Max und Moritz in omaggio agli omonimi personaggi di una filastrocca, vennero entrambi utilizzati sul fronte orientale. Max rimase distrutto in combattimento, mentre Moritz, operativo nella 2. Panzer-Division e che esibiva 31 simboli di unità distrutte dipinti sulla canna, venne catturato integro a Stalingrado nel gennaio 1943.
Esemplari attualmente esistenti
[modifica | modifica wikitesto]L'esemplare catturato dalle truppe dell'Armata Rossa è ora conservato nel padiglione 6 del Museo dei mezzi corazzati (VIM BTVT) di Kubinka, in Russia.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ 12.8cm Selbstfahrlafette L/61 in Achtung Panzer
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Chamberlain, Peter, and Hilary L. Doyle. Thomas L. Jentz (Technical Editor). Encyclopedia of German Tanks of World War Two: A Complete Illustrated Directory of German Battle Tanks, Armoured Cars, Self-propelled Guns, and Semi-tracked Vehicles, 1933–1945. London: Arms and Armour Press, 1978 (revised edition 1993). ISBN 1-85409-214-6
- (DE) M. Sawodny, K. Bracher. Panzerkampfwagen Maus und andere deutsche Panzerprojekte. Podzun-Pallas-Verlag, ISBN 3-7909-0098-2
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sturer Emil
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) George Parada, 12.8cm Selbstfahrlafette L/61 (Panzerselbstfahrlafette V) "Sturer Emil / Stubborn Emil", su achtungpanzer.com. URL consultato il 14 nov 2010.