Leopardus colocola
Colocolo | |
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Stato di conservazione | |
Prossimo alla minaccia (nt)[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Carnivora |
Sottordine | Feliformia |
Famiglia | Felidae |
Sottofamiglia | Felinae |
Genere | Leopardus |
Specie | L. colocola |
Nomenclatura binomiale | |
Leopardus colocola (G. I. Molina, 1782) | |
Sinonimi | |
Leopardus colocolo |
Il colocolo (Leopardus colocola (G. I. Molina, 1782)) è un piccolo felino originario del Cile centrale, presente dal livello del mare fino a 1800 metri di altitudine. Il suo areale, a ovest delle Ande, è compreso tra il confine meridionale del deserto di Atacama a nord e il confine settentrionale della foresta pluviale valdiviana a sud, dove la specie viene sostituita dal kodkod (Leopardus guigna).[2]
Descrizione
Il colocolo ha una colorazione di base grigia e presenta un disegno formato da linee oblique color cannella sui lati del corpo. La linea mediana del dorso è grigio scuro con alcuni peli sparsi color cannella. Anche la testa e il collo sono grigi con alcuni peli sparsi color cannella. Ai lati della gola vi sono due strisce marrone scuro. La parte posteriore delle orecchie è color cannella con la punta e i margini nerastri. Le zampe, sia anteriori che posteriori, sono grigie e presentano una serie di anelli irregolari di colore bruno-rossastro scuro. La coda è grigia con anelli grigio scuro. Il cranio è caratterizzato da una cresta sagittale ben sviluppata, che si estende per l'intera lunghezza della sutura dell'osso parietale.[2]
Biologia
Il colocolo è una specie tipica del matorral, un tipo di boscaglia semi-arida intervallata da foreste rade con un clima da mediterraneo a steppico. Pur essendo prevalentemente notturno, è stato osservato anche durante il giorno. Si nutre di roditori (ad esempio cavie e cincillà) e uccelli terricoli (ad esempio tinami). La femmina partorisce da uno a tre piccoli per figliata.[3]
Tassonomia
Il nome scientifico venne introdotto nel 1782 dal naturalista cileno Juan Ignacio Molina, che descrisse una specie di gatto con il nome Felis colocola,[4] prendendo in prestito un termine dalla mitologia mapuche.[5] Come località tipo venne indicato Santiago. Nelle opere più datate questo felino veniva classificato nel genere Felis, mentre opere più recenti lo accostano al gatto di Geoffroy e al kodkod nel genere Oncifelis. A volte è stato classificato anche in un genere separato, Lynchailurus.[6] Infine, Wilson e Reeder (2005) hanno inserito tutte le specie di Oncifelis nel genere Leopardus.[7] Varie altre forme di felini vennero trattate come sottospecie di colocolo, direttamente quando furono descritte per la prima volta o successivamente. Poiché una di queste sottospecie, L. c. pajeros, è tipica della pampa argentina, divenne pratica frequente indicare la specie Leopardus colocola con il nome comune di «gatto delle pampas».
Questa vecchia classificazione è ancora seguita dal Cat Specialist Group della IUCN, che riconosce le seguenti sottospecie:[8]
- L. c. colocola (Molina, 1782) – Cile centrale;
- L. c. budini (Pocock, 1941) – Bolivia e Argentina nord-occidentale;
- L. c. braccatus (Cope, 1889) – Brasile centrale e Paraguay;
- L. c. garleppi (Matschie, 1912) – Perù, Ecuador e Colombia meridionale a ovest delle Ande;
- L. c. munoai (Ximénez, 1961) – Uruguay;
- L. c. pajeros (Desmarest, 816) – Argentina;
- L. c. wolffsohni (García-Perea, 1994) – Cile settentrionale.
Recentemente, un gruppo di biologi brasiliani ha identificato cinque gruppi genetici distinti all'interno della specie del «gatto delle pampas», corrispondenti principalmente alle sottospecie già riconosciute.[9] In una revisione della tassonomia della specie pubblicata nel giugno 2020, Leopardus colocola è stato suddiviso in cinque specie che differiscono tra loro per morfologia del cranio, colore del mantello e genoma, nonché per la distribuzione geografica:[2]
- L. colocola – Cile centrale;
- L. braccatus – Brasile centrale e Paraguay;
- L. garleppi – Ecuador, Perù e Argentina nord-occidentale (sinonimi: L. budini e L. wolffsohni);
- L. fasciatus – Uruguay.
- L. pajeros – Argentina.
Il seguente cladogramma mostra le relazioni all'interno del gruppo monofiletico dei «gatti delle pampas»:[2]
Gruppo dei gatti delle pampas |
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Note
- ^ (EN) V. Lucherini, M., Eizirik, E., de Oliveira, T., Pereira, J. & Williams, R.S.R. (2016), Leopardus colocolo, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ a b c d Fabio Oliveira do Nascimento, Jilong Cheng e Anderson Feijó, Taxonomic revision of the pampas cat Leopardus colocola complex (Carnivora: Felidae): an integrative approach, in Zoological Journal of the Linnean Society, vol. 191, n. 2, febbraio 2021, pp. 575-611, DOI:10.1093/zoolinnean/zlaa043.
- ^ Mel E. Sunquist e Fiona C. Sunquist, Family Felidae (Cats), in Don E. Wilson e Russell A. Mittermeier (a cura di), Handbook of the Mammals of the World, Volume 1: Carnivores, Lynx Editions, 2009, p. 146, ISBN 978-84-96553-49-1.
- ^ G. I. Molina, Saggio sulla storia naturale del Chile, Bologna, Stamperia di S. Tommaso d'Aquino, 1782.
- ^ (DE) Michael Palomino, Mythologie der Mapuche: Wesen und Tiere, su Süd-"Amerika"-Index, 5 ottobre 2020.
- ^ Rosa García-Perea, The Pampas Cat Group (Genus Lynchailurus Severtzov, 1858) (Carnivora: Felidae), a Systematic and Biogeographic Review, in American Museum Novitates, n. 3096, 1994, pp. 1-36.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Leopardus colocolo, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ A. C. Kitchener, C. Breitenmoser-Würsten, E. Eizirik, A. Gentry, L. Werdelin, A. Wilting, N. Yamaguchi, A. V. Abramov, P. Christiansen, C. Driscoll, J. W. Duckworth, W. Johnson, S.-J. Luo, E. Meijaard, P. O'Donoghue, J. Sanderson, K. Seymour, M. Bruford, C. Groves, M. Hoffmann, K. Nowell, Z. Timmons e S. Tobe, A revised taxonomy of the Felidae, in Cat News Special, vol. 11, 2017, pp. 80.
- ^ Anelisie da Silva Santos, Tatiane Campos Trigo, Tadeu Gomes de Oliveira, Leandro Silveira e Eduardo Eizirik, Phylogeographic analyses of the pampas cat (Leopardus colocola; Carnivora, Felidae) reveal a complex demographic history, in Genet. Mol. Biol., vol. 41, n. 1, 2018, pp. 273-287, DOI:10.1590/1678-4685-GMB-2017-0079.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Pampas cat (Leopardus colocolo) on ARKive.