Unione Sportiva 1913 Seregno Calcio

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Seregno FBC
Calcio
Azzurri, Spartani[1]
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Colori sociali Azzurro
InnoGrande Seregno
Mauro Colombo
Dati societari
CittàSeregno
NazioneBandiera dell'Italia Italia
ConfederazioneUEFA
Federazione FIGC
Fondazione1913
Rifondazione1995
Scioglimento2023
Rifondazione2024
StadioFerruccio
(3.700 posti)
Sito webwww.1913seregno.it/
Palmarès
Si invita a seguire il modello di voce

Il Seregno FBC, meglio noto come Seregno, è una società calcistica di Seregno, in provincia di Monza e Brianza. Milita in Promozione, sesta serie del campionato italiano di calcio.

Fondato nel 1913 con la il nome di Seregno Foot-Ball Club, nel corso degli hanno è stato più volte ridenominato; nel 2024, in seguito a un precedente fallimento della società, il club è stato rifondato con il nome di FBC Seregno.

A livello storico, il club brianzolo (che si riconosce nel colore azzurro) vanta quale maggior successo otto partecipazioni al secondo livello del campionato italiano di calcio, delle quali tre in Serie B a girone unico. Per la squadra hanno inoltre militato grandi nomi del calcio italiano, tra cui Aldo Boffi o Luigi Maldera.

Gli esordi e la Grande Guerra

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Sebbene sappiamo che nella cittadina brianzola si iniziò a giocare a calcio almeno dal 1911, solo nell’estate del 1913 una ventina di appassionati, tra cui anche impiegati, studenti, e operai, fondarono il “Seregno Foot Ball Club”[2]. L’obiettivo principale era uno: competere con i vicini di casa della Pro Lissone, guardata spesso con invidia dai vicini seregnesi. Un’invidia, questa, che fin da subito alimentò un tifo accesissimo in città.

Dopo le prime difficoltà dovute alla ricerca di un posto dove giocare, giocatori e dirigenti individuarono e adattarono alla meno peggio un campo in Via Correnti. Si trattava di un campo molto rudimentale, con una sola tribuna di legno e qualche gradino di cemento su cui i tifosi potevano vedere le partite. Già alla fine del 1913 però il Seregno vinse, sorprendendo, la Coppa Besana, battendo il Carate 2-1 in una finale molto movimentata[3].

La Prima Guerra Mondiale fermò per 4 anni le attività del club brianzolo, con numerosi suoi giocatori che andarono a combattere sul fronte. In questi anni difficili, il club fu guidato dal presidente Giuseppe Silva, che per tutto il periodo bellico si concentrò sulla formazione di un settore giovanile quale vivaio per la, allora inesistente, prima squadra[4].

Il primo dopoguerra e i primi successi

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All’inizio degli anni '20 i vertici del club brianzolo cambiarono. Sotto la terna formata dal Presidente Alessandro Silva, Angelo Mazza e Umberto Trabattoni, il calcio seregnese vide i primi grandi investimenti, e, di conseguenza, le prime grandi ambizioni. Ma questa nuova epoca del calcio a Seregno iniziò con una grande delusione, poiché la stagione 1921-1922 finì con una sconfitta nella finale del campionato di Promozione. [5]

Nel 1922 la squadra è inserita dal Compromesso Colombo in Terza Divisione e divenne presidente il commendatore Umberto Trabattoni. Con lui, tra 1923 e 1928, il Seregno passò dalla Promozione alla Prima Divisione, sotto la guida dello storico capitano Giuseppe Mandelli.

Nel 1929, per motivi personali Umberto Trabattoni lasciò il ruolo di Presidente ad Angelo Mazza, ma il club continuò il suo grande momento di forma. Uscita ormai dall’anonimato, all’inizio degli anni ’30 la squadra tentò due volte di andare in Serie B, senza riuscirci. Nonostante i tanti cambiamenti ai vertici della società, ormai il Seregno si era affermato come una squadra forte e solida nel panorama nazionale.

I primi anni in B

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Tali successi permisero all’FBC Seregno di essere promosso fra i cadetti grazie a un disposto della Federazione, che aveva allargato la partecipazione alla Serie B 1933-1934 a 26 squadre, suddivise in due gironi.

Le prime partite del Seregno in Serie B sono vissute con grande passione dalla città brianzola. Scendono a Seregno grandi squadre, come il Genoa, la Sampierdarenese (futura Sampdoria), il Casale o il Catania. Proprio la partita con il Catania, durante la quale un carabiniere e un guardalinee vennero feriti, ci dimostra quanto acceso fosse il tifo seregnese di quegli anni. Come scrisse “La Domenica Sportiva” nel 1933, “a Seregno l’ambiente calcistico si è rinnovato”[6]. Queste prime stagioni in B del Seregno videro crescere grandi giocatori, tra cui il più famoso fu Aldo Boffi, che nel 1936 sarebbe poi passato al Milan.

Con l’ennesima ristrutturazione della Serie B, che passò da due gironi al girone unico nella stagione 1934-35, l’FBC Seregno venne retrocesso in Serie C.

A partire dal 1935, il Seregno disputò le sue partite presso il nuovo stadio Ferruccio, che fin da subito avrebbe ospitato anche la Nazionale[7]. Nella sua nuova casa calcistica, il club brianzolo partecipò alle prime cinque edizioni della nuova Serie C, arrivando vicinissimo alla promozione in B nel campionato 1939-40.

Il secondo dopoguerra e gli anni d’oro

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Dopo il ritorno alla pace nel 1945, il Seregno venne mandato in Serie B e arrivò vicinissimo alla Serie A facendo un grande girone d’andata nel Campionato di Alta Italia misto B-C, vinto poi dall’Alessandria. Per la stagione 1946-467 in Serie B, il Seregno costruì forse la sua squadra più forte di sempre. Torna Aldo Boffi dall’Atalanta, e arrivano come mezzali Gino Gallanti dal Napoli e Mario Bandirali dal Milan. Fu la migliore stagione della storia del Seregno, che si posizionò terzo in classifica, mentre Boffi arrivò primo nella classifica dei cannonieri con 32 gol.

Il Seregno rimase in B per altre due stagioni, retrocedendo quando la Seconda Serie divenne a girone unico nel 1949. Durante la stagione 1949-50 in Serie C il Seregno ne approfittò per lanciare i suoi giovani calciatori, tra cui Bugatti, futuro portiere di Spal e Inter, o il ventenne Emilio Lavezzari, mediano cresciuto nelle giovanili del Seregno, che venne poi acquistato dal Milan e disputò da titolare la successiva stagione con i rossoneri, a supporto del trio Gren, Nordahl e Liedholm. Nel 1949-50 il Seregno si classificò al primo posto, a pari merito con il Mortara: si sarebbe dovuto disputare uno spareggio promozione tra le due squadre, cui il Mortara rinunciò dando via libera alla promozione del Seregno in B.

Dopo 67 gol subiti in una stagione molto difficile per gli Azzurri brianzoli, la stagione 1950-51 si concluse con la retrocessione in C: da questo momento in poi il Seregno non sarebbe più tornato in Serie B.

Dai difficili anni ’50 al ritorno in C del ’69

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Dopo la retrocessione del 1951, iniziò un periodo molto difficile per il calcio seregnese. Il club brianzolo nel giro di due stagioni retrocesse due volte di fila, galleggiando tra la Promozione e la Serie D per i successivi 15 anni.

Le basi per la rinascita del Seregno sono poste con la presidenza di Ferruccio Busini[8], figlio del già celebre Antonio, ex calciatore che aveva militato persino in Nazionale. Guidato da Busini, Barzaghi e Pezzetti, il Seregno nel giro di tre stagioni, dal 1966 al 1969, passò dalla Promozione alla Serie C.

Grazie a una squadra molto solida, guidata, fra gli altri, da Aldo Silva, Giancarlo Ferrari e Poerio Mascella, il Seregno Calcio rimase in Serie C per più di 10 anni, e il Ferruccio tornò a riempirsi di tifosi[9]. L’ultimo campionato del Seregno in terza serie fu quello della stagione 1977-78, alla fine della quale venne declassato nella neonata serie C2.

Gli anni bui: dalla mancata promozione al primo fallimento

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Il Seregno rimase in C2 dal 1978 al 1982, quando venne retrocesso nel Campionato Interregionale dopo essere arrivato 17esimo nel girone.

Il colpo più duro della storia del club brianzolo arrivò alla fine della stagione 1983-84. Il Seregno era rimasto 29 giornate su 30 in vetta alla classifica del girone, ma alla fine della stagione si trovò costretto ad affrontare uno spareggio per la promozione in C2 con la squadra con cui si era contesa la vetta, il Virescit Boccaleone. Lo spareggio si svolse a Lodi il 20 maggio 1984 e il Seregno perse 2-0 con due gol segnati alla fine del secondo tempo supplementare, di fronte a 1500 dei suoi tifosi[10].

Nel maggio 1991 la società venne ceduta alla “Fin Management”, di cui era capo cordata Daniele Bizzozzero, che venne però arrestato nell’estate 1992 per frode fiscale. La quote societarie passarono a Giuseppe d’Antuono, che nel maggio del ’93 fu arrestato dai carabinieri di Cinisello Balsamo all’ingresso dello stadio seregnese per emissione di assegni senza autorizzazione[11]. La stagione 1993-1994 è la più difficile: il Ferruccio venne dichiarato inagibile dal commissario che governava provvisoriamente Seregno, e il Seregno FBC fu costretto a cambiare più volte campo di gioco.

Alla fine del 1995, dopo una stagione conclusasi con la retrocessione in Eccellenza, il Seregno FBC si sciolse definitivamente. Il titolo sportivo del campionato di eccellenza venne ceduto alla Vis Nova di Giussano. Fino al volgere del nuovo secolo, il calcio agonistico non tonerà più a Seregno.

Nonostante il fallimento del club brianzolo, l’ex settore giovanile del Seregno riuscì a sopravvivere. Nel 1994 venne costituito grazie a Luigi Cappelletti il “Seregno Campo Base”, che l’anno successivo si trasformò nel “Giovane Calcio Seregno”. Come allenatore dell’ormai indipendente under 21 venne chiamato persino l’ex azzurro Gino Maldera[12].

Il “Nuovo Seregno” degli anni 2000

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Nella stagione 1995-1996, in terza categoria, militò il neonato “Nuovo Seregno”, che l’anno successivo cambiò denominazione in “FBC Seregno”. L’avventura in terza categoria durò solo un anno, dopo il quale per il nuovo Seregno rimase solo il settore giovanile.

La grande svolta arrivò nel 1999 grazie a Paolo Barzaghi, che già negli anni ’70, in coppia con Busini, aveva riportato gli Azzurri in Serie C[13]. Per la stagione 1999-2000 Barzaghi era riuscito infatti ad accordarsi con il presidente della Lecchese-Pescarenico per l’acquisizione del titolo di eccellenza regionale.


La stagione 1999-2000 è già un grande successo. Sotto la presidenza di Giangerolamo Barzaghi, figlio di Paolo ed ex azzurro, il Seregno riuscì subito a tornare in Serie D.

Negli anni successivi il Seregno si propone spesso come pretendente al ritorno tra i professionisti, salvo occasionali fallimenti (nel 2011-2012 la salvezza viene conseguita solo ai playout); nel 2015 il club chiede apertamente il ripescaggio al campionato di Lega Pro, ma la domanda (presentata senza poter contare su un piazzamento di rilievo nella stagione precedente) viene respinta però dalla FIGC prima e dal CONI poi. La permanenza in Serie D dura fino alla stagione 2020-2021, nella quale i brianzoli (rilevati nel 2019 dall'imprenditore Davide Erba) primeggiano nel girone B, vincendolo con una giornata d'anticipo e assicurandosi il ritorno al professionismo dopo trentanove anni di assenza.

Durante la stagione 2021-2022 la squadra passa di mano a una cordata capeggiata dal soggetto Big One Energy srl, nelle persone degli imprenditori Fabio Iurato e Giorgio Coviello, entrambi già impegnati nel calcio, rispettivamente in quanto titolari del Cerveteri e del Colleferro.

La stagione 2022-23 è di grandi sofferenze per il club che, a causa di tre punti di penalizzazione per due sanzioni comminate durante l’annata sportiva, non riesce a evitare la lotteria del play-out contro l’Unione Sportiva Dilettantistica Breno. La gara decisiva si gioca allo Stadio Ferruccio in un contesto di tensioni e vibranti polemiche e i padroni di casa riescono a mantenere lo 0-0 dopo i supplementari salvando la categoria. Il 4 luglio 2023 la sezione prima del Consiglio di Garanzia del CONI, presieduta da Vito Branca, con relatore Angelo Maietta, accoglie tuttavia il ricorso del Breno contro il Seregno, reo di aver mandato sul terreno di gioco il difensore ivoriano Dramane Konatè, al quarto tesseramento nell’annata agonistica, e sancisce il punteggio di 3-0 a tavolino in favore degli ospiti con conseguente retrocessione dei brianzoli.

Nel 2023-24 il Seregno non si iscrive ad alcun campionato

Cronistoria dell'Unione Sportiva 1913 Seregno Calcio
  • 1913 - Nasce il Seregno Foot-Ball Club.
  • 1913-14 - Attività limitata all'ambito locale. Nel 1914 si iscrive alla F.I.G.C.[14]
  • 1914-15 - 3º nel girone A della Terza Categoria lombarda.
  • 1915-1918 - Inattivo.
  • 1919-20 - Non partecipa a competizioni ufficiali.
  • 1920 - Si fonde con la Labor Sportiva dando vita alla Labor Sportiva Seregno Foot-Ball Club e si affilia alla F.I.G.C.
  • 1920-21 - 2º nel girone A della Promozione lombarda.
  • 1921-22 - Escluso dal girone D della Promozione lombarda quale sanzione disciplinare per reiterate violenze nella gara contro la Caratese, da parte del Comitato Regionale Lombardo che non accettò il ritiro dal campionato.[15] Col Compromesso Colombo il campionato cambia nome in Terza Divisione.
  • 1922-23 - 1º nel girone C della Terza Divisione lombarda, 2º nel girone finale.
  • 1923-24 - 2º nel girone D della Terza Divisione lombarda. Cambia denominazione in Football Club Seregno.
  • 1924-25 - 3º nel girone B della Terza Divisione lombarda. Cambia denominazione in Seregno Gruppo Calcio.
  • 1925-26 - 1º nel girone C della Terza Divisione lombarda, 4º nel girone A delle finali del Nord.
  • 1926-27 - 1º nel girone C della Terza Divisione lombarda. 1º nel girone C delle finali del Nord. Promosso in Seconda Divisione Nord.
  • 1927-28 - 2º nel girone B della Seconda Divisione Nord. Nella riforma dei campionati viene assegnato alla terza serie del DDS, la Prima Divisione.
  • 1928-29 - 8º nel girone B della Prima Divisione.
  • 1929-30 - 12º nel girone B della Prima Divisione.
  • 1930-31 - 2º nel girone C della Prima Divisione, 4º nel girone B delle finali.
  • 1931-32 - 1º nel girone C della Prima Divisione, 4º nel girone C delle finali.
  • 1932-33 - 3º nel girone B della Prima Divisione, non partecipa al girone A delle finali ma è ammesso in Serie B per allargamento dei quadri.
  • 1933-34 - 9º nel girone A della Serie B.
  • 1934-35 - 10º nel girone A della Serie B. Retrocesso in Serie C. Cambia denominazione in Associazione Sportiva Seregno.
  • 1935-36 - 4º nel girone B della Serie C.
Eliminato al secondo turno eliminatorio di Coppa Italia.
  • 1936-37 - 3º nel girone B della Serie C.
Eliminato al secondo turno eliminatorio di Coppa Italia.
  • 1937-38 - 8º nel girone B della Serie C. Cambia denominazione in Associazione Calcio Seregno.
Eliminato al secondo turno eliminatorio di Coppa Italia.
  • 1938-39 - 5º nel girone C della Serie C.
Eliminato al terzo turno eliminatorio di Coppa Italia.
  • 1939-40 - 2º nel girone C della Serie C.
Eliminato alle qualificazioni di Coppa Italia.
  • 1940-41 - 7º nel girone C della Serie C. Cambia denominazione in Associazione Sportiva Calcio Seregno.
Eliminato al primo turno eliminatorio di Coppa Italia.
  • 1941-42 - 7º nel girone C della Serie C.
  • 1942-43 - 6º nel girone C della Serie C.
  • 1943-44 - 3º nel girone B del Torneo Misto Serie C-Prima Divisione organizzato dal Direttorio II Zona Lombardia.
  • 1944-45 - Attività sospesa per cause belliche. Cambia denominazione in Seregno Foot-Ball Club.
  • 1945-46 - 9º nel girone B della Serie Mista B-C Alta Italia. Ammesso d'ufficio in Serie B.
  • 1946-47 - 3º nel girone A della Serie B.
  • 1947-48 - 4º nel girone A della Serie B.
  • 1948-49 - 21° in Serie B. Retrocesso in Serie C.
  • 1949-50 - 1º nel girone A della Serie C saltando lo spareggio con il Mortara. Promosso in Serie B.
  • 1950-51 - 19° in Serie B. Retrocesso in Serie C.
  • 1951-52 - 15º nel girone A della Serie C. Retrocesso in IV Serie.
  • 1952-53 - 13º nel girone A della IV Serie. Retrocesso in Promozione.
  • 1953-54 - 8º nel girone B della Promozione lombarda.
  • 1954-55 - 2º nel girone B della Promozione lombarda.
  • 1955-56 - 1º nel girone B della Promozione lombarda. Promosso in IV Serie. Perde le semifinali per il titolo lombardo col Corbetta.
  • 1956-57 - 9º nel girone B della IV Serie. Ammesso nel Campionato Interregionale - Seconda Categoria.
  • 1957-58 - 1º nel girone B del Campionato Interregionale - Seconda Categoria.
  • 1958-59 - 3º nel girone B del Campionato Interregionale. Ammesso nella nuova Serie D.
  • 1959-60 - 8º nel girone B della Serie D. Cambia denominazione in Seregno F.B.C. 1913.
  • 1960-61 - 10º nel girone B della Serie D.
  • 1961-62 - 15º nel girone B della Serie D dopo aver vinto lo spareggio contro l'Audace di San Michele Extra.
  • 1962-63 - 16º nel girone B della Serie D. Retrocesso e successivamente ripescato.
  • 1963-64 - 18º nel girone B della Serie D. Retrocesso in Prima Categoria.
  • 1964-65 - 11º nel girone B della Prima Categoria lombarda.
  • 1965-66 - 3º nel girone B della Prima Categoria lombarda.
  • 1966-67 - 1º nel girone B della Prima Categoria lombarda. Ammesso al girone Finale arriva 2º. Promosso in Serie D.
Semifinalista in Coppa Italia Dilettanti.
  • 1967-68 - 4º nel girone B della Serie D.
  • 1968-69 - 1º nel girone B della Serie D. Promosso in Serie C.
  • 1969-70 - 13º nel girone A della Serie C.
  • 1970-71 - 11º nel girone A della Serie C.
  • 1971-72 - 15º nel girone A della Serie C.
  • 1972-73 - 8º nel girone A della Serie C.
  • 1973-74 - 6º nel girone A della Serie C.
  • 1974-75 - 4º nel girone A della Serie C.
  • 1975-76 - 8º nel girone A della Serie C.
  • 1976-77 - 15º nel girone A della Serie C.
  • 1977-78 - 20º nel girone A della Serie C. Declassato nella nuova Serie C2. Cambia denominazione in Seregno Calcio Brianza 1913 S.p.A..
  • 1978-79 - 3º nel girone B della Serie C2.
  • 1979-80 - 11º nel girone B della Serie C2.
  • 1980-81 - 7º nel girone A della Serie C2. Cambia denominazione in Seregno F.B.C. 1913 S.r.l..
  • 1981-82 - 17º nel girone A della Serie C2. Retrocesso nel Campionato Interregionale.
  • 1982-83 - 9º nel girone B del Campionato Interregionale.
  • 1983-84 - 2º nel girone B del Campionato Interregionale dopo aver perso lo spareggio con la Virescit.
  • 1984-85 - 2º nel girone B del Campionato Interregionale.
  • 1985-86 - 5º nel girone B del Campionato Interregionale.
  • 1986-87 - 8º nel girone B del Campionato Interregionale.
Semifinalista in Coppa Italia Dilettanti.
  • 1987-88 - 9º nel girone B del Campionato Interregionale.
  • 1988-89 - 13º nel girone B del Campionato Interregionale.
  • 1989-90 - 14º nel girone B del Campionato Interregionale.
  • 1990-91 - 8º nel girone B del Campionato Interregionale.
  • 1991-92 - 3º nel girone A del Campionato Interregionale. Ammesso nel nuovo Campionato Nazionale Dilettanti (C.N.D.).
  • 1992-93 - 6º nel girone A del C.N.D.
  • 1993-94 - 14º nel girone B del C.N.D. dopo aver vinto lo spareggio con il Verbania.
  • 1994-95 - 16º nel girone B del C.N.D. Retrocesso in Eccellenza e definitivamente sciolto per difficoltà finanziarie. Al termine del campionato, la società cede il proprio titolo sportivo alla Vis Nova di Giussano.
  • 1995 - Il Settore Giovanile dell'ex Seregno F.B.C. 1913 si stacca e rinasce con nuova denominazione Giovane Calcio Seregno, ripartendo dalla Terza Categoria monzese, e in seguito assumerà denominazione F.B.C. Seregno.
  • 1999 - La U.C. Lecchese Pescarenico cambia denominazione in 1913 Seregno con sede a Nibionno e campo di gioco a Seregno ripartendo dall'Eccellenza lombarda.
  • 1999-00 - 1º nel girone A dell'Eccellenza lombarda. Promosso in Serie D.
  • 2000-01 - 11º nel girone B della Serie D.
  • 2001-02 - 5º nel girone B della Serie D. Sposta la sede a Veduggio.
  • 2002-03 - 3º nel girone B della Serie D. Vince il triangolare di consolazione contro Cossatese e Canzese e sposta la sede legale a Giussano.
  • 2003-04 - 2º nel girone B della Serie D. Esce al primo turno del quadrangolare di consolazione contro l'Arzachena e riporta la sede a Seregno.
  • 2004-05 - 12º nel girone B della Serie D.
  • 2005-06 - 6º nel girone B della Serie D.
  • 2006 - Cambia denominazione in Unione Sportiva Dilettantistica 1913 Seregno Calcio S.r.l.[16]
  • 2006-07 - 17º nel girone B della Serie D. Retrocesso in Eccellenza.
  • 2007-08 - 4º nel girone B dell'Eccellenza Lombarda. Perde le semifinali dei play-off regionali dalla Folgore Verano.
  • 2008-09 - 2º nel girone B dell'Eccellenza Lombardia dopo lo spareggio perso contro il Ponte San Pietro. Perde i play-off regionali contro il Cantù.
  • 2009-10 - 1º nel girone B dell'Eccellenza Lombardia. Promosso in Serie D.
  • 2010-11 - 5º nel girone A della Serie D.
  • 2011-12 - 16º nel girone B della Serie D. Vince i play-out contro la Colognese.
  • 2012-13 - 12º nel girone B della Serie D.
  • 2013-14 - 4º nel girone B della Serie D.
  • 2014-15 - 3º nel girone B della Serie D. Perde i play-off nazionali contro il Sestri Levante.
Primo turno di Coppa Italia Serie D.
  • 2015-16 - 3º nel girone B della Serie D. Perde la finale play-off contro il Lecco.
  • 2016-17 - 8º nel girone B della Serie D.
  • 2017-18 - 14º nel girone A della Serie D.
  • 2018-19 - 8º nel girone B della Serie D.
  • 2019-20 - 9º nel girone B della Serie D.
  • 2020-21 - 1º nel girone B della Serie D. Promosso in Serie C.
  • 2021 - In estate cambia denominazione sociale in Unione Sportiva 1913 Seregno Calcio.
  • 2021-22 - 18º nel girone A della Serie C. Retrocesso in Serie D dopo aver perso i play-out.
  • 2022-23 - 14º nel girone B della Serie D. Retrocesso in Eccellenza dopo aver perso il play-out a tavolino
  • 2023 - La società non si iscrive in Eccellenza.
  • 2024 - Iscritto al campionato di Promozione - Girone B con il nome Seregno FBC
Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori del 1913 Seregno Calcio.
Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori del 1913 Seregno Calcio.

Competizioni interregionali

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1949-1950 (girone A)
1968-1969 (girone B), 2020-2021 (girone B)

Competizioni regionali

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1999-2000 (girone A), 2009-2010 (girone A)
1955-1956 (girone B)
1966-1967 (girone B)
1926-1927 (girone C)
2009-2010

Statistiche e record

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Partecipazioni ai campionati

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Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Serie B 6 1933-1934 1950-1951 6
Prima Divisione 5 1928-1929 1932-1933 23
Serie C 18 1935-1936 2021-2022
IV Serie 2 1952-1953 1956-1957 22
Campionato Interregionale 1 1958-1959
Serie D 15 1959-1960 2022-2023
Serie C2 4 1978-1979 1981-1982
Campionato Interregionale - Seconda Categoria 1 1957-1958 25
Campionato Interregionale 10 1982-1983 1991-1992
Campionato Nazionale Dilettanti 3 1992-1993 1994-1995
Serie D 11 2000-2001 2013-2014
  1. ^ Calcio, festa Seregno: torna in Serie C dopo 39 anni - saronnonews.it, 7 giu 2021
  2. ^ Romanò P. (a cura di), F.B.C. Seregno 1913: 75 anni di storia, Edizioni Nuova Brianza, Renate, 1988, p. 29
  3. ^ Club Azzurri, Seregno FBC 1913-2013. Novant’anni di calcio seregnese, immagini e storia, Seregn de la Memoria, Seregno, 2013, p. 17
  4. ^ Ivi, p. 19
  5. ^ Ivi, p.25
  6. ^ Lo sfortunato Seregno e la vittoria della Sampierdarenese, in “La Domenica Sportiva”, 1 Ottobre 1933, p. 4
  7. ^ L’allenamento a Seregno per l’incontro Italia-Ungheria. La Nazionale azzurra ha completato la sua preparazione. La Nazionale batte il Seregno 5-1, in “Il Littorio”, 22 Novembre 1935, p.1
  8. ^ E' morto Ferruccio Busini, il presidente del Seregno in serie C nel '69, su ilcittadinomb.it.
  9. ^ Club Azzurri, Seregno FBC 1913-2013. Novant’anni di calcio seregnese, immagini e storia, Seregn de la Memoria, Seregno, 2013, p. 42
  10. ^ Ivi, p.49
  11. ^ Ivi, p.50
  12. ^ Ivi, p.53
  13. ^ Una dinastia di presidenti per il rilancio del Seregno, su archiviostorico.gazzetta.it.
  14. ^ Dalla rivista "Calcio" (Organo Ufficiale della F.I.G.C. di Torino), rivista conservata presso l'archivio digitalizzato della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
  15. ^ Il ritiro dal campionato veniva accordato per evidenti e giustificati motivi (perdita del campo sportivo, partenza di molti giocatori per la leva militare, etc.), e avrebbe permesso alla squadra di beneficiare della perdita delle ultime gare per 0-2 a tavolino mantenendo i punti acquisiti in campo oltre a un onorevole piazzamento finale. Il caso del Seregno era diverso: per violenze in campo e fuori durante il campionato precedente era stato solo "ammonito" e non "escluso dal campionato". E questa fu la punizione che subì nel 1921-22: fu "tolto dal campionato" ovvero "fuori dalla classifica". Il comunicato dalla Presidenza Federale della FIGC fu pubblicato dalla Gazzetta dello Sport fra marzo e aprile 1922 confermando la delibera del C.R. Lombardo.
  16. ^ CAMBIO DI DENOMINAZIONE SOCIALE (PDF), su figc.it, http://www.figc.it/, 2006. URL consultato il 18 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2013).

Collegamenti esterni

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