Via Augusta Sallentina: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
fix
aggiornamento
Riga 1: Riga 1:
{{Cancellazione|arg=trasporti|arg2=Puglia}}
{{Cancellazione|arg=trasporti|arg2=Puglia}}
{{A|Informazioni minime|storia|giugno 2016}}
{{A|Informazioni minime|storia|giugno 2016}}{{Infobox struttura militare
| Nome = Via Sallentina
La '''Via Augusta Sallentina''' è una strada costiera che collegava [[Manduria]] a [[Otranto]], passando per [[Nardò]], Alezio, [[Ugento]], Veretum e Vaste.
| Nome originale =
| Parte di =
| Posizione geografica =
| Struttura = Strada militare
| Immagine =
| Didascalia =
| Stato =
| Stato attuale = {{Bandiera|ITA|nome}}
| Suddivisione = [[Puglia]]
| Tipologia = [[Strade romane|strada romana]]
| Utilizzatore = [[Messapi]], [[Repubblica romana]], [[Impero romano]], [[Impero romano d'Occidente]] e [[Impero bizantino|d'Oriente]]
| Lunghezza = 109 [[Miglio (unità di misura)|miglia romane]]
| Inizio = [[Manduria]]
| Fine = [[Otranto]]
| Stile =
| Funzione strategica = collegamento viario della [[Apulia|Puglia romana]]
| Termine funzione strategica =
| Inizio costruzione =
| Termine costruzione =
| Costruttore =
| Altezza =
| Demolizione =
| Condizione attuale =
| Proprietario attuale =
| Percorribile =
| Azioni di guerra =
| Eventi =
| Note =
| Sito web =
| Ref = <ref>{{Cita web |url= http://www.associazionearches.it/la-viabilita-romana-nella-penisola-salentina/|titolo=La viabilità romana nella penisola salentina|sito=associazionearches.it |accesso=20 gennaio 2017}}</ref>
}}


La '''via Augusta Sallentina''' è una [[Strade romane|strada romana]] costiera di origine [[Messapi|messapica]], passante lungo il versante [[Mar Ionio|ionico]] della [[Salento|penisola salentina]], che collegava [[Manduria]] a [[Otranto]] passando per [[Nardò]], [[Alezio]], [[Ugento]], [[Vereto]] e [[Vaste]]<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.associazionearches.it/la-viabilita-romana-nella-penisola-salentina/|titolo=LA VIABILITÀ ROMANA NELLA PENISOLA SALENTINA {{!}} Associazione Archès|sito=www.associazionearches.it|lingua=it-IT|accesso=2017-01-20}}</ref><ref name=":1">{{Cita news|lingua=it-IT|url=http://bistrocharbonnier.altervista.org/lantica-viabilita-romano-messapica-salento/|titolo=La viabilità romano-messapica del Salento {{!}} Bistrò Charbonnier|pubblicazione=Bistrò Charbonnier|data=2014-09-24|accesso=2017-01-20}}</ref>. La via costuiva il naturale prolungamento della [[via Appia]], anche se spesso ci si riferisce a lei come [[via Traiana]]<ref name=":0" /><ref name=":1" /><ref name=":2">{{Cita web|url=http://www.archeoveglie.eu/via.html|titolo=LA VIA SALLENTINA|sito=www.archeoveglie.eu|accesso=2017-01-20}}</ref>.
La Via Sallentina è riportata anche nella [[Tavola Peutingeriana|Tabula Peutingeriana]].<ref>[[Domenico Romanelli]], [https://books.google.it/books?id=83MKAAAAIAAJ&pg=PA51&dq=Via+Augusta+Sallentina&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj56LHMqcjRAhUC7RQKHd6nCYYQ6AEILTAA#v=onepage&q=Via%20Augusta%20Sallentina&f=false Antica topografia istorica del regno di Napoli], Napoli, Stamperia Reale, 1815-1819, vol. II, p. 51</ref>


Riportata per la prima volta solamente nella [[Tavola Peutingeriana|Tabula Peutingeriana]]<ref>[[Domenico Romanelli]], [https://books.google.it/books?id=83MKAAAAIAAJ&pg=PA51&dq=Via+Augusta+Sallentina&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj56LHMqcjRAhUC7RQKHd6nCYYQ6AEILTAA#v=onepage&q=Via%20Augusta%20Sallentina&f=false Antica topografia istorica del regno di Napoli], Napoli, Stamperia Reale, 1815-1819, vol. II, p. 51</ref>, si ritiene di conseguenza che sia stata immessa nel sistema postale romano, il [[cursus publicus]], solo alla fine del [[IV secolo]]<ref name=":0" />.
==Note==
<references/>


== Storia ==
Le prime tracce di questa antica strada risalogono all'[[Messapi|età messapica]] (in questo periodo la via potè assistere alla morte del [[re di Sparta]] [[Archidamo III]] sotto le mura di Manduria nel [[338 a.C.|338 a.C]]<ref name=":2" />), momento anche di massima importanza per la via Sallentina che in [[Storia romana|età romana]] (in questo periodo la strada potè assistere invece alla sconfitta di Manduria per mano di [[Quinto Fabio Massimo Verrucoso]] durante la [[Seconda guerra punica|guerra annibalica]] nel 209 a.C. ed il passaggio dell'[[Imperatore romano|imperatore]] [[Vespasiano]] di ritorno da [[Alessandria d'Egitto]] a [[Roma (città antica)|Roma]]<ref name=":2" />), sebbene profondamente migliorata in [[Traiano|epoca traianea]]<ref name=":2" />, avrebbe perso infatti la centralità viaria per diventare influente solamente a livello locale nel collegamento offerto fra il porto di [[Leuca]] e la via Appia, che, stando a [[Strabone]]<ref name=":2" />, era più comodo, quindi preferibile, rispetto alla corrispondente navigazione di [[cabotaggio]]<ref name=":0" /><ref name=":1" />.

Dopo la caduta dell’[[Impero romano]] la via Sallentina venne pian piano abbandonata a se stessa e, sebbene venisse ancora utilizzata in un primo tempo dai [[Impero bizantino|bizantini]], col passare del tempo andò in rovina<ref name=":0" /><ref name=":1" />.

==Bibliografia==
* Giovanni Uggeri, ''La viabilità romana nel Salento'', 1983.

==Note==
<references/>{{Vie romane}}{{Portale|Antica Roma|Storia|Trasporti}}
[[Categoria:Strade antiche di Roma]]
[[Categoria:Strade antiche di Roma]]
[[Categoria:Strade della Puglia]]
[[Categoria:Strade della Puglia]]

Versione delle 02:17, 21 gen 2017

Via Sallentina
Localizzazione
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
RegionePuglia
Informazioni generali
Tipostrada romana
Lunghezza109 miglia romane
InizioManduria
FineOtranto
Informazioni militari
UtilizzatoreMessapi, Repubblica romana, Impero romano, Impero romano d'Occidente e d'Oriente
Funzione strategicacollegamento viario della Puglia romana
[1]
voci di architetture militari presenti su Wikipedia

La via Augusta Sallentina è una strada romana costiera di origine messapica, passante lungo il versante ionico della penisola salentina, che collegava Manduria a Otranto passando per Nardò, Alezio, Ugento, Vereto e Vaste[2][3]. La via costuiva il naturale prolungamento della via Appia, anche se spesso ci si riferisce a lei come via Traiana[2][3][4].

Riportata per la prima volta solamente nella Tabula Peutingeriana[5], si ritiene di conseguenza che sia stata immessa nel sistema postale romano, il cursus publicus, solo alla fine del IV secolo[2].

Storia

Le prime tracce di questa antica strada risalogono all'età messapica (in questo periodo la via potè assistere alla morte del re di Sparta Archidamo III sotto le mura di Manduria nel 338 a.C[4]), momento anche di massima importanza per la via Sallentina che in età romana (in questo periodo la strada potè assistere invece alla sconfitta di Manduria per mano di Quinto Fabio Massimo Verrucoso durante la guerra annibalica nel 209 a.C. ed il passaggio dell'imperatore Vespasiano di ritorno da Alessandria d'Egitto a Roma[4]), sebbene profondamente migliorata in epoca traianea[4], avrebbe perso infatti la centralità viaria per diventare influente solamente a livello locale nel collegamento offerto fra il porto di Leuca e la via Appia, che, stando a Strabone[4], era più comodo, quindi preferibile, rispetto alla corrispondente navigazione di cabotaggio[2][3].

Dopo la caduta dell’Impero romano la via Sallentina venne pian piano abbandonata a se stessa e, sebbene venisse ancora utilizzata in un primo tempo dai bizantini, col passare del tempo andò in rovina[2][3].

Bibliografia

  • Giovanni Uggeri, La viabilità romana nel Salento, 1983.

Note

  1. ^ La viabilità romana nella penisola salentina, su associazionearches.it. URL consultato il 20 gennaio 2017.
  2. ^ a b c d e LA VIABILITÀ ROMANA NELLA PENISOLA SALENTINA | Associazione Archès, su www.associazionearches.it. URL consultato il 20 gennaio 2017.
  3. ^ a b c d La viabilità romano-messapica del Salento | Bistrò Charbonnier, in Bistrò Charbonnier, 24 settembre 2014. URL consultato il 20 gennaio 2017.
  4. ^ a b c d e LA VIA SALLENTINA, su www.archeoveglie.eu. URL consultato il 20 gennaio 2017.
  5. ^ Domenico Romanelli, Antica topografia istorica del regno di Napoli, Napoli, Stamperia Reale, 1815-1819, vol. II, p. 51