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Utente:Croberto68/Sandbox7: differenze tra le versioni

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{{Sede titolare della chiesa cattolica
PAGINA VUOTA
|nome= Adrianopoli di Emimonto
|latino= Archidioecesis Hadrianopolitana in Haemimonto
|immagine= Dioecesis Thraciae 400 AD.png
|didascalia=Mappa della [[Tracia (diocesi)|diocesi civile di Tracia]] ([[V secolo]])
|arcivescovile=si
|arcivescovo=''sede vacante''
|eretta=[[III secolo]]
|soppressa= ?
|istituita= [[XVII secolo]]
|regione=
|chiesasuiiuris=[[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli|Patriarcato di Costantinopoli]]
|stato=[[Turchia]]
|suffraganee=[[Diocesi di Sozopoli di Emimonto|Sozopoli]], [[Diocesi di Agatopoli|Agatopoli]], [[Diocesi di Deulto|Deulto]], Trapobyzia, Carabos, [[Diocesi di Bucello|Bucello]], Probatos, [[Diocesi di Scopelo di Emimonto|Scopelo]], [[Arcidiocesi di Brisi|Brisi]], [[Diocesi di Bulgarofigo|Bulgarofigo]], Tzoida<br/>suffraganee del X secolo
|ch= 2h04
}}
[[File:Sts. Constantine and Helen Church (Edirne), Front.jpg|thumb|right|260px|La [[chiesa dei Santi Costantino e Elena]], una delle poche chiese cristiane rimaste a [[Edirne]], di proprietà della [[Chiesa ortodossa bulgara]].]]

L{{'}}'''arcidiocesi di Adrianopoli''' è una sede soppressa del [[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli|patriarcato di Costantinopoli]] ({{lang-el|Ιερά Μητρόπολις Αδριανουπόλεως|Iera Mitropolis Adrianoupoleos}}) e una [[sede titolare]] del medesimo patriarcato e della [[Chiesa cattolica]] ({{latino|Archidioecesis Hadrianopolitana in Haemimonto}}).

==Storia==
===Metropolia greca===
Adrianopoli, l'odierna [[Edirne]] in [[Turchia]], fu una sede [[metropolita]]na e capoluogo della [[provincia romana]] dell'[[Emimonto]] nella [[Tracia (diocesi)|diocesi civile di Tracia]] e nel [[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli|patriarcato di Costantinopoli]].

Incerte sono le origini del cristianesimo a Adrianopoli, e nessun vescovo è noto prima del [[Concilio di Nicea I|concilio di Nicea]] del [[325]]. Il primo vescovo conosciuto è Eutropio, una delle vittime della reazione [[Arianesimo|ariana]] dopo il concilio niceno, grande oppositore di [[Eusebio di Nicomedia]], che dovette lasciare la sua sede attorno al [[330]]. Anche il suo successore, Lucio, subì la persecuzione degli ariani e morì in carcere.

La sede è documentata in tutte le ''[[Notitia Episcopatuum|Notitiae Episcopatuum]]'' tra le metropolie del patriarcato, occupando una posizione che varia tra il 12º e il 40º posto nell'ordine gerarchico delle [[Sede metropolitana|metropolie]]. Nella ''Notitia'' attribuita all'imperatore [[Leone VI il Saggio|Leone VI]] (inizio [[X secolo]]), sono attribuite a Adrianopoli 11 [[Diocesi suffraganea|diocesi suffraganee]]: [[Diocesi di Sozopoli di Emimonto|Sozopoli]], [[Diocesi di Agatopoli|Agatopoli]], [[Diocesi di Deulto|Deulto]], Trapobyzia, Carabos, [[Diocesi di Bucello|Bucello]], Probatos, [[Diocesi di Scopelo di Emimonto|Scopelo]], [[Arcidiocesi di Brisi|Brisi]], [[Diocesi di Bulgarofigo|Bulgarofigo]] e Tzoida.<ref>Jean Darrouzès, [http://www.scribd.com/doc/268014527/Jean-Darrouzes-Notitiae-Episcopatuum-Ecclesiae-Constantinopolitanae ''Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes''], Paris, 1981, p. 286, nn. 621-632.</ref> Dopo la [[Battaglia di Adrianopoli (1365)|caduta della città]] in mano ottomana (circa 1370/1380), il numero delle suffraganee diminuì drasticamente: l'ultima diocesi suffraganea sopravvissuta, quella di Agatopoli, divenne arcidiocesi autocefala nel [[1760]].<ref>Dictionnaire d'histoire et de géographie ecclésiastiques, vol. I, col. 922.</ref>

Adrianopoli è una delle poche chiese ortodosse delle quali è stato conservato il ''Synodicon'', testo di carattere storico-dogmatico ad uso liturgico, dove, in particolari occasioni e feste dell'anno, si leggevano pubblicamente i nomi degli antichi vescovi della propria sede di appartenenza e si anatematizzavano gli eretici dell'ortodossia. Il ''Synodicon'' di Adrianopoli contiene i nomi di 37 vescovi da Manuele ([[VIII secolo]]) a Gerasimo III ([[XV secolo]]).

All'epoca delle [[Crociata|crociate]] la città fu occupata da [[Federico Barbarossa]] nel [[1189]], e nel [[1206]] sottomessa alla tutela di [[Repubblica di Venezia|Venezia]] e governata da [[Teodoro Brana]], un bizantino al servizio dell'[[Impero latino di Costantinopoli]]. In questo periodo fu istituita, come altrove nel patriarcato, un'arcidiocesi di [[rito latino]].

Dal [[XIV secolo]] i metropoliti di Adrianopoli sono insigniti del titoli di «ipertimo e esarca di tutto l'Emimonto».

Durante la [[guerra d'indipendenza greca]], il metropolita Doroteo Proinos (1813-1821) fu incarcerato e condannato all'impiccagione. Stessa sorte subì anche il patriarca [[Cirillo VI di Costantinopoli]], che dal [[1810]] al [[1813]] era stato metropolita di Adrianopoli e che, dimessosi dall'incarico patriarcale, si era ritirato nella sua antica sede.

Verso la metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]] la città e il cantone di [[Kırklareli]], abitato in maggioranza da fedeli [[Chiesa ortodossa bulgara|ortodossi bulgari]], fu amministrata da un vescovo ausiliare di Adrianopoli. Il 7 maggio [[1906]] questa circoscrizione ecclesiastica fu eretta a metropolia del patriarcato, con il nome di «metropolia di Quaranta Chiese».<ref>«Dictionnaire d'histoire et de géographie ecclésiastiques», vol. XXII, col. 1450; vol. XIII, col. 715. Kiminas, ''The ecumenical patriarchate…'', pp. 62-63.</ref>

All'inizio del [[XX secolo]] la metropolia comprendeva circa {{m|60000}} fedeli, di cui un terzo a Adrianopoli, con 68 chiese e oltre 100 preti; la popolazione scolastica stimata superava i {{m|10000}} ragazzi, distribuiti in un centinaio di scuole.<ref>Dictionnaire d'histoire et de géographie ecclésiastiques», vol. XXII, col. 1449.</ref>

A seguito del [[Trattato di Losanna (1923)|trattato di Losanna]], per porre fine alla [[Guerra greco-turca (1919-1922)|guerra greco-turca]], nel [[1923]] fu attuato uno [[scambio di popolazioni tra Grecia e Turchia]] che portò alla totale estinzione della presenza cristiana ortodossa nel territorio turco della metropolia di Adrianopoli.

L'ultimo metropolita, Policarpo Vardakis, fuggì con i propri fedeli oltre il fiume [[Evros (fiume)|Evros]], che segnava il confine tra Turchia e Grecia, ponendo la propria sede nella località di Kum Tsiflik, ribattezzata Nea Orestiada, oggi semplicemente [[Orestiada]], 26 km. a sud di Edirne; questo territorio faceva parte della metropolia di Adrianopoli, ma si trovava in territorio greco e non turco. La sede ecclesiastica fu rinominata «metropolia di Nea Orestiada». Quando Policarpo Vardakis fu eletto [[Metropolia di Chio, Psara e Oinousses|metropolita di Chio]] nel [[1931]], la metropolia di Nea Orestiada fu soppressa e il suo territorio annesso a quella di Didimoteicho, che assunse il nome di «[[Metropolia di Didymoteicho, Orestiada e Soufli|metropolia di Didimoteicho e Orestiada]]».

===Arcidiocesi medievale latina===
In seguito alla conquista crociata dell'impero bizantino, fu eretta anche a Adrianopoli un'arcidiocesi di [[rito latino]]. Le Provinciali dell'epoca non le assegnano tuttavia nessuna diocesi suffraganea. Di questo periodo è noto un solo prelato, un anonimo arcivescovo a cui [[papa Innocenzo III]] inviò il 19 aprile [[1213]] la lettera di convocazione al [[Concilio Lateranense IV|concilio lateranense]] del [[1215]].<ref>«Dictionnaire d'histoire et de géographie ecclésiastiques», vol. XXII, coll. 1450 e 1464.</ref>

Non si conosce null'altro in relazione a questa antica sede latina, in ogni caso già soppressa attorno alla metà del [[XIII secolo]].

==Sedi titolari==
Con la fine della presenza cristiana ortodossa a Adrianopoli e nel suo territorio (1923), il [[patriarcato ecumenico di Costantinopoli]] ha iniziato ad attribuire il titolo di Eraclea a metropoliti non residenti.<ref>Benché non vi sia più una presenza cristiano-ortodossa nel territorio, dal punto di vista canonico la metropolia di Adrianopoli non è mai stata formalmente soppressa dai patriarchi di Costantinopoli (Kiminas, ''The ecumenical patriarchate…'', pp. 215 e seguenti).</ref> Dal 18 ottobre [[2014]] il titolare è Anfilochio Sterghiou, rappresentante del patriarca presso la [[Chiesa di Grecia]] ad [[Atene]].<ref>Nota biografica dal [https://ec-patr.org/people/drianoupoleos-k-mfilochios/ sito web] del patriarcato.</ref>

Dal [[XVII secolo]] Adrianopoli è annoverata tra le [[Sede titolare|sedi vescovili titolari]] della [[Chiesa cattolica]]; la sede è vacante dal 25 ottobre [[1997]].

==Cronotassi==
===Vescovi e arcivescovi greci===
====Periodo romano e bizantino====
* Eutropio † (? - circa [[330]] deposto)
* ''San'' Lucio † (circa [[330]] - circa [[348]] deceduto)<ref>È ricordato nel [[Martirologio Romano]] all'11 febbraio, data del suo martirio.</ref>
* Ammon † (prima del [[394]] - dopo il [[400]])<ref>{{fr}} Ernest Honigmann, ''Le concile de Constantinople de 394 et les auteurs du «Syntagma des XIV titres»'', in Paul Devos (dir.), [https://archive.org/details/troismmoirespost0000erne/page/n4/mode/1up ''Trois mémoires posthumes d'histoire et de géographie de l'Orient chrétien''], Bruxelles, 1961, p. 38.</ref>
* Gregorio I † (prima del [[451]] - dopo il [[459]])
* Longino † (menzionato nel [[536]])<ref>Stiernon inserisce in questo punto nella sua cronotassi il vescovo Longino, presente al sinodo di Costantinopoli del 536. Negli atti è indicato come ''Longinos Orestiadis''; Orestias era l'antico nome di Adrianopoli.</ref>
* Giovanni † (menzionato nel [[553]])
* ''San'' Manuele † (prima del [[787]] - circa [[814]]/[[815]] deceduto)
* Saba † (epoca sconosciuta)
* ''Anonimo'' † (epoca sconosciuta)
* Cosma ? † (menzionato nell'[[869]])<ref>Secondo Stiernon, Cosma sarebbe vescovo di [[Diocesi di Adrianopoli di Onoriade|Adrianopoli di Onoriade]].</ref>
* Filippo † (menzionato nell'[[879]])
* Basilio † (fine [[IX secolo]] - inizio [[X secolo]])
* Costantino I † (fine [[IX secolo]] - inizio [[X secolo]])
* Stefano † (menzionato nel [[923]] circa)
* Daniele † ([[X secolo]])
* Niceta † ([[X secolo]])
* Costantino II † ([[X secolo]])
* Sergio † ([[X secolo]])
* ''San'' Nicola † (menzionato nel [[976]])
* Agapito † (prima del [[1027]] - dopo il [[1030]])
* Giovanni † (prima metà dell'[[XI secolo]])
* Stefano † (prima metà dell'[[XI secolo]])
* Eusebio † (menzionato nel [[1054]])
* Panterio † (menzionato nel [[1072]])
* Niceforo I † (menzionato nel [[1082]])
* Eustazio I † (fine dell'[[XI secolo]])
* Mirone † (inizio [[XII secolo]])
* Marco † (prima metà del [[XII secolo]])
* Leone † (prima del [[1157]] - dopo gennaio [[1170]])
* Giorgio † (prima di luglio [[1173]] - dopo il [[1177]])
* Cristodulo †
* Eustazio II †
* Teodosio † ([[XII secolo|XII]]/[[XIII secolo]])
* Teodoro † ([[XIII secolo]])<ref>{{de}} ''Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit'', CD ROM-Version, Wien, 2001, nº 7427.</ref>
* Gerasimo I †
* [[Germano III di Costantinopoli|Germano Markoutzas]] † (prima di maggio [[1250]] - 25 maggio [[1265]] eletto patriarca di [[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli|Costantinopoli]])<ref name="rhodopes">Catherine Asdracha, [http://www.persee.fr/doc/rebyz_0766-5598_1973_num_31_1_1470 ''Les Rhodopes dans la deuxième moitié du XIIIe s. : prosopographie''], in «[[Revue des études byzantines]]», vol. 31, 1973, pp. 293-296.</ref>
* Basilio † (circa giugno [[1265]] - circa [[1278]]/[[1282]] deposto)<ref name="rhodopes"/>
* Teoctisto † (circa [[1278]]/[[1282]] - circa marzo [[1283]] deposto)<ref name="rhodopes"/>
* Arsenio I † (prima di luglio [[1293]] - dopo il [[1307]])<ref name="rhodopes"/>
* ''Anonimo'' † (menzionato nel [[1317]]/[[1318]])
* Ignazio † (prima del [[1324]] - dopo il [[1327]])<ref>{{de}} ''Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit'', CD ROM-Version, Wien, 2001, nº 8044.</ref>
* Gregorio II † (? - prima del 19 ottobre [[1331]])<ref>{{de}} ''Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit'', CD ROM-Version, Wien, 2001, nº 4542.</ref>
* Giuseppe † (prima del [[1344]] - dopo il [[1347]] o [[1351]])<ref>{{de}} ''Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit'', CD ROM-Version, Wien, 2001, nº 9026.</ref>
* Gerasimo II †<ref>{{de}} ''Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit'', CD ROM-Version, Wien, 2001, nº 3744. La PLP indica come date di episcopato: tra il 1347 e il 1361.</ref>
* Policarpo I † (circa maggio [[1365]] - dopo settembre [[1379]] deceduto)<ref>{{de}} ''Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit'', CD ROM-Version, Wien, 2001, nº 23515.</ref>

====Periodo ottomano e turco====
* Matteo I † (giugno [[1380]] - 5 maggio [[1391]] deceduto)<ref>{{de}} ''Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit'', CD ROM-Version, Wien, 2001, nº 17363.</ref>
* ''Anonimo'' (o Taddeo) † (prima di maggio [[1392]] - [[1399]] deceduto)
** ''Sede vacante (circa 1399 - 1401)''
* Taddeo (o ''anonimo'') † (dicembre [[1401]] - dopo il [[1412]])<ref>{{de}} ''Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit'', CD ROM-Version, Wien, 2001, nº 7001.</ref>
* Niceforo II Mellisenos † (dopo circa il [[1428]])
* Gerasimo III † (menzionato nel [[1433]])<ref>{{de}} ''Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit'', CD ROM-Version, Wien, 2001, nº 3745.</ref><ref>Questo è l'ultimo metropolita menzionato nel ''Synodicon'' di Adrianopoli.</ref>
* Manuele † ([[XV secolo]])<ref>{{de}} ''Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit'', CD ROM-Version, Wien, 2001, nº 16714.</ref>
* ''Anonimo'' (Gerasimo III ?) † (menzionato nel [[1443]])
* [[Marco II di Costantinopoli|Marco Xylokaravis]] † (circa [[1464]]/[[1465]] - circa autunno [[1466]] deposto)<ref>{{de}} ''Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit'', CD ROM-Version, Wien, 2001, nº 17057.</ref><ref>Successivamente fu eletto patriarca di [[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli|Costantinopoli]].</ref>
* Macario † (menzionato a gennaio [[1467]])<ref>{{de}} ''Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit'', CD ROM-Version, Wien, 2001, nº 94014.</ref>
* Teofane † (menzionato nel [[1474]])<ref>{{de}} ''Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit'', CD ROM-Version, Wien, 2001, nº 93573.</ref>
* Matteo II † (menzionato nel [[1499]])
* ''Anonimo'' † (menzionato nel [[1515]]/[[1516]])
* Gioacchino † (prima del [[1528]] - 10 agosto [[1529]] deceduto)
* Gerasimo IV † (menzionato nel [[1536]])
* [[Josafat II di Costantinopoli|Josafat]] † (prima del [[1541]] - dopo agosto [[1555]] eletto patriarca di [[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli|Costantinopoli]])
* Arsenio II † (prima del [[1561]] - dopo il [[1565]])
* Geremia † (prima del [[1572]] - dopo aprile [[1580]])
* Callisto † (prima di maggio [[1583]] - 26 aprile [[1594]] deceduto)
* [[Antimo II di Costantinopoli|Antimo]] † (prima del [[1600]] - 18 giugno [[1623]] eletto patriarca di [[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli|Costantinopoli]])
* [[Partenio I di Costantinopoli|Partenio II]] † (giugno [[1623]] - 1º luglio [[1639]] eletto patriarca di [[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli|Costantinopoli]])
* [[Partenio II di Costantinopoli|Partenio III]] † (7 luglio [[1639]] - 8 settembre [[1644]] eletto patriarca di [[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli|Costantinopoli]])
* [[Neofito IV di Costantinopoli|Neofito I]] † (8 settembre [[1644]] - gennaio [[1650]] deposto)
* Clemente I † (menzionato a giugno [[1650]])
* [[Neofito IV di Costantinopoli|Neofito I]] † (prima di giugno [[1651]] - 27 novembre [[1688]] eletto patriarca di [[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli|Costantinopoli]]) (per la seconda volta)
** [[Gerasimo II di Alessandria|Gerasimo Palladas]] † (maggio [[1686]] - 25 luglio [[1688]] eletto patriarca di [[Patriarchi greco-ortodossi di Alessandria|Alessandria]]) intruso)
* Clemente II † (prima di maggio [[1689]] - [[1692]] dimesso)
* [[Atanasio V di Costantinopoli|Atanasio I]] † ([[1692]] - maggio o settembre [[1709]] eletto patriarca di [[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli|Costantinopoli]])
* Atanasio II † (circa [[1710]] - dopo il [[1718]] dimesso)
* Panareto † (menzionato a febbraio [[1721]])
* Atanasio II † (prima di giugno [[1721]] - dopo il [[1737]] deceduto) (per la seconda volta)
* Dionisio † (menzionato a settembre [[1739]])
* Cirillo I † (menzionato nel [[1744]])
* Dionisio † (prima di marzo [[1746]] - dopo agosto [[1757]]) (per la seconda volta)
* Gerasimo V † (menzionato a novembre [[1757]])
* Dionisio I † (prima di gennaio [[1759]] - 1º febbraio [[1774]]) (per la terza volta)
* Niceforo III † (prima del [[1778]] - ottobre [[1780]] deceduto)
* [[Callinico V di Costantinopoli|Callinico I]] † (prima del [[1786]] - settembre [[1792]] eletto metropolita di [[Arcidiocesi di Nicea|Nicea]])<ref>Il 17 giugno 1801 è eletto patriarca di [[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli|Costantinopoli]].</ref>
* Niceforo III † (settembre [[1792]] - dicembre [[1810]] deceduto)
* [[Cirillo VI di Costantinopoli|Cirillo II Serbetzoglou]] † (dicembre [[1810]] - 4 marzo [[1813]] eletto patriarca di [[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli|Costantinopoli]])
* Doroteo Proinos † (giugno [[1813]] - giugno [[1821]] deceduto)
* Niceforo IV Pilousiotis † (giugno [[1821]] - 17 novembre [[1824]] eletto metropolita di [[Metropolia di Derco|Derco]])
* Gerasimo VI Frydas † (novembre [[1824]] - maggio [[1830]] dimesso)
* Gregorio III † (maggio [[1830]] - giugno [[1840]] dimesso)
* Gerasimo VII Tzermias † (giugno [[1840]] - 15 marzo [[1853]] eletto metropolita di [[Metropolia di Calcedonia|Calcedonia]])
* Cirillo III Kyriakidis † (15 marzo [[1853]] - 1º maggio [[1873]] deposto)
* [[Dionisio V di Costantinopoli|Dionisio II Charitonidis]] † (1º maggio [[1873]] - 14 novembre [[1880]] eletto metropolita di [[Arcidiocesi di Nicea|Nicea]])
* [[Neofito VIII di Costantinopoli|Neofito II Papakonstantinou]] † (14 novembre [[1880]] - 23 gennaio [[1886]] dimesso)
* [[Dionisio V di Costantinopoli|Dionisio II Charitonidis]] † (23 gennaio [[1886]] - 23 gennaio [[1887]] eletto patriarca di [[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli|Costantinopoli]]) (per la seconda volta)
* Matteo III Petridis † (28 febbraio [[1887]] - 3 gennaio [[1890]] deposto)
* Cirillo IV Dimitriadis † (3 gennaio [[1890]] - 26 agosto [[1908]] dimesso)
* Callinico II Georgiadis † (26 agosto [[1908]] - 12 agosto [[1910]] eletto metropolita di Calliopoli)
* Policarpo II Vardakis † (12 agosto [[1910]] - 12 febbraio [[1931]] eletto [[Metropolia di Chio, Psara e Oinousses|metropolita di Chio]])

===Arcivescovi titolari greci===
* Damasceno Papandreou † (20 gennaio [[2003]] - 5 novembre [[2011]] deceduto)
* Anfilochio Sterghiou, dal 18 ottobre [[2014]]

===Arcivescovi latini===
* ''Anonimo'' † (menzionato nel [[1213]])

===Arcivescovi titolari latini===
* Raimondo † (documentato dal [[1312]] al [[1319]])
* Egidio † (documentato dal [[1316]] al [[1322]])<ref>I vescovi Raimondo ed Egidio, contemporanei, sono documentati nelle lettere pontificie del periodo avignonese (''Hierarchia catholica'', vol. I, p. 71). Daniel Stiernon assegna il primo a Adrianopoli di Emimonto e il secondo a [[Diocesi di Adrianopoli di Onoriade|Adrianopoli di Onoriade]] («Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques», vol. XXII, Paris, 1988, coll. 1465 e 1472).</ref>
* Bertoldo † (? - 14 giugno [[1359]] nominato vescovo titolare di [[Diocesi di Sozopoli di Emimonto|Sozopoli]])<ref>''Hierarchia catholica'', vol. I, p. 188.</ref>
* Vitaliano Visconti Borromeo † (4 luglio [[1616]] - maggio [[1617]] deceduto)
* [[Cosimo de Torres]] † (17 marzo [[1621]] - 5 settembre [[1622]] dimesso)
* Giovanni Benini † (18 ottobre [[1622]] - 2 novembre [[1636]] deceduto)
* [[Giovanni de Torres]] † (30 gennaio [[1645]] - 1º aprile [[1658]] nominato arcivescovo di [[Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno|Salerno]])
* [[Stefano Brancaccio]] † (5 maggio [[1660]] - 2 giugno [[1670]] nominato arcivescovo, titolo personale, di [[Diocesi di Viterbo|Viterbo e Tuscania]])
* [[Francesco Nerli il Giovane|Francesco Nerli]] † (16 giugno [[1670]] - 22 dicembre [[1670]] nominato arcivescovo di [[Arcidiocesi di Firenze|Firenze]])
* [[Pompeo Varese]] † (19 gennaio [[1671]] - 4 novembre [[1678]] deceduto)
* [[Michelangelo Mattei]] † (7 novembre [[1689]] - 18 maggio [[1693]] nominato patriarca titolare di [[Patriarcato di Antiochia dei Latini|Antiochia]])
* Adam Daemen † (9 febbraio [[1707]] - 30 dicembre [[1717]] deceduto)
* [[Giovanni Lercari]] † (15 dicembre [[1760]] - 10 luglio [[1767]] nominato arcivescovo di [[Arcidiocesi di Genova|Genova]])
* Andrea Ratti † (15 aprile [[1776]] - 9 gennaio [[1779]] deceduto)
* Manuel Joaquim Da Silva † (17 giugno [[1793]] - 18 maggio [[1808]] deceduto)
* Giovanni Battista Paolucci † (15 luglio [[1878]] - 27 febbraio [[1880]] nominato arcivescovo, titolo personale, di [[Diocesi di Viterbo|Viterbo]])
* Michael Heiss † (9 aprile [[1880]] - 7 settembre [[1881]] succeduto arcivescovo di [[Arcidiocesi di Milwaukee|Milwaukee]])
* Jacques-Hector Thomas, [[Congregazione della missione|C.M.]] † (4 maggio [[1883]] - 14 dicembre [[1910]] deceduto)
* [[Francesco Marmaggi]] † (1º settembre [[1920]] - 18 giugno [[1936]] nominato cardinale presbitero di [[Santa Cecilia (titolo cardinalizio)|Santa Cecilia]])
* [[Eduard Profittlich]], [[Compagnia di Gesù|S.I.]] † (27 novembre [[1936]] - 22 febbraio [[1942]] deceduto)
* Carlo Falcinelli † (6 novembre [[1953]] - 6 giugno [[1959]] deceduto)
* [[Lino Zanini]] † (16 giugno [[1959]] - 25 ottobre [[1997]] deceduto)

==Note==
<references/>

==Bibliografia==
*{{la}} [[Pius Bonifacius Gams]], [https://books.google.it/books?id=jhgkuVKXHswC&hl=it&pg=PA427#v=onepage&q&f=false ''Series episcoporum Ecclesiae Catholicae''], Graz, 1957, p.&nbsp;427
*{{la}} [[Konrad Eubel]], ''Hierarchia Catholica Medii Aevi'', [https://www.archive.org/stream/hierarchiacathol04eubeuoft#page/68/mode/1up vol. 4], p.&nbsp;68; [https://www.archive.org/stream/hierarchiacathol05eubeuoft#page/69/mode/1up vol. 5], p.&nbsp;69; [https://www.archive.org/stream/hierarchiacathol06eubeuoft#page/66/mode/1up vol. 6], p.&nbsp;66; vol. 8, p.&nbsp;77
*{{la}} [[Michel Le Quien]], [https://books.google.it/books?id=0agp0mJFG_sC&hl=it&pg=PA1171#v=onepage&q&f=false ''Oriens christianus in quatuor Patriarchatus digestus''], Parigi, 1740, Tomo I, coll. 1171-1180
*{{la}} [[Michel Le Quien]], [https://books.google.it/books?id=nAJhAAAAcAAJ&hl=it&pg=PA961#v=onepage&q&f=false ''Oriens christianus in quatuor Patriarchatus digestus''], Parigi, 1740, Tomo III, coll. 961-962
* [[Gaetano Moroni]], ''[[Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica]]'', [http://books.google.com/books?id=5rMAAAAAMAAJ&pg=PA107 Vol. 1], p.&nbsp;107
*{{fr}} [[Vitalien Laurent]], [http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/rebyz_1146-9447_1939_num_38_193_2920 ''La Liste épiscopale du Synodicon de la métropole d'Andrinople''], in: ''Échos d'Orient'', 193-194 (1939), pp.&nbsp;1–34
*{{fr}} Catherine Asdracha, [https://books.openedition.org/psorbonne/2066?lang=it ''La Thrace orientale et la mer Noire : géographie ecclésiastique et prosopographie (VIIIe-XIIe siècles)''], in «Géographie historique du monde méditerranéen», Paris, 1988, pp. 221-309 (in particolare: prosopografia nn. 202-221 dell'edizione online)
* {{en}} Demetrius Kiminas, [https://books.google.com/books?id=QLWqXrW2X-8C&pg=PA52 ''The ecumenical patriarchate. A history of its metropolitanates with annotated hierarch catalogs''], 2009, pp.&nbsp;52-53 e 169-170
*{{fr}} Daniel Stiernon, [https://archive.org/details/dictionnairedhis0022unse/page/n732/mode/1up ''Hadrianopolis''], «Dictionnaire d'histoire et de géographie ecclésiastiques», vol. XXII, Paris, 1988, coll. 1442-1466
*{{el}} Γεράσιμος Κονιδάρης, [http://www.libraryoac.gr/images/pdf/14084.pdf ''Σύντομος Εκκλησιαστική Ιστορία της Αδριανουπόλεως μετ'επισκοπικού καταλόγου''], Αθήνα, 1936 (=Gerasimos Konidaris, ''Una breve storia ecclesiastica di Edirne con un catalogo episcopale'')

==Collegamenti esterni==
*{{en}} [http://www.catholic-hierarchy.org/diocese/d2h04.html La sede titolare] su Catholic Hierarchy
*{{en}} [http://www.gcatholic.org/dioceses/former/t0062.htm La sede titolare] su Gcatholic

{{Portale|diocesi|Turchia}}

[[Categoria:Sedi titolari cattoliche|Adrianopoli Emimonto]]
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Versione delle 15:55, 14 nov 2024

Adrianopoli di Emimonto
Sede arcivescovile titolare
Archidioecesis Hadrianopolitana in Haemimonto
Patriarcato di Costantinopoli
Sede titolare di Adrianopoli di Emimonto
Mappa della diocesi civile di Tracia (V secolo)
Arcivescovo titolaresede vacante
IstituitaXVII secolo
StatoTurchia
Arcidiocesi soppressa di Adrianopoli di Emimonto
Diocesi suffraganeeSozopoli, Agatopoli, Deulto, Trapobyzia, Carabos, Bucello, Probatos, Scopelo, Brisi, Bulgarofigo, Tzoida
suffraganee del X secolo
ErettaIII secolo
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche
La chiesa dei Santi Costantino e Elena, una delle poche chiese cristiane rimaste a Edirne, di proprietà della Chiesa ortodossa bulgara.

L'arcidiocesi di Adrianopoli è una sede soppressa del patriarcato di Costantinopoli (in greco Ιερά Μητρόπολις Αδριανουπόλεως?, Iera Mitropolis Adrianoupoleos) e una sede titolare del medesimo patriarcato e della Chiesa cattolica (in latino Archidioecesis Hadrianopolitana in Haemimonto).

Storia

Metropolia greca

Adrianopoli, l'odierna Edirne in Turchia, fu una sede metropolitana e capoluogo della provincia romana dell'Emimonto nella diocesi civile di Tracia e nel patriarcato di Costantinopoli.

Incerte sono le origini del cristianesimo a Adrianopoli, e nessun vescovo è noto prima del concilio di Nicea del 325. Il primo vescovo conosciuto è Eutropio, una delle vittime della reazione ariana dopo il concilio niceno, grande oppositore di Eusebio di Nicomedia, che dovette lasciare la sua sede attorno al 330. Anche il suo successore, Lucio, subì la persecuzione degli ariani e morì in carcere.

La sede è documentata in tutte le Notitiae Episcopatuum tra le metropolie del patriarcato, occupando una posizione che varia tra il 12º e il 40º posto nell'ordine gerarchico delle metropolie. Nella Notitia attribuita all'imperatore Leone VI (inizio X secolo), sono attribuite a Adrianopoli 11 diocesi suffraganee: Sozopoli, Agatopoli, Deulto, Trapobyzia, Carabos, Bucello, Probatos, Scopelo, Brisi, Bulgarofigo e Tzoida.[1] Dopo la caduta della città in mano ottomana (circa 1370/1380), il numero delle suffraganee diminuì drasticamente: l'ultima diocesi suffraganea sopravvissuta, quella di Agatopoli, divenne arcidiocesi autocefala nel 1760.[2]

Adrianopoli è una delle poche chiese ortodosse delle quali è stato conservato il Synodicon, testo di carattere storico-dogmatico ad uso liturgico, dove, in particolari occasioni e feste dell'anno, si leggevano pubblicamente i nomi degli antichi vescovi della propria sede di appartenenza e si anatematizzavano gli eretici dell'ortodossia. Il Synodicon di Adrianopoli contiene i nomi di 37 vescovi da Manuele (VIII secolo) a Gerasimo III (XV secolo).

All'epoca delle crociate la città fu occupata da Federico Barbarossa nel 1189, e nel 1206 sottomessa alla tutela di Venezia e governata da Teodoro Brana, un bizantino al servizio dell'Impero latino di Costantinopoli. In questo periodo fu istituita, come altrove nel patriarcato, un'arcidiocesi di rito latino.

Dal XIV secolo i metropoliti di Adrianopoli sono insigniti del titoli di «ipertimo e esarca di tutto l'Emimonto».

Durante la guerra d'indipendenza greca, il metropolita Doroteo Proinos (1813-1821) fu incarcerato e condannato all'impiccagione. Stessa sorte subì anche il patriarca Cirillo VI di Costantinopoli, che dal 1810 al 1813 era stato metropolita di Adrianopoli e che, dimessosi dall'incarico patriarcale, si era ritirato nella sua antica sede.

Verso la metà dell'Ottocento la città e il cantone di Kırklareli, abitato in maggioranza da fedeli ortodossi bulgari, fu amministrata da un vescovo ausiliare di Adrianopoli. Il 7 maggio 1906 questa circoscrizione ecclesiastica fu eretta a metropolia del patriarcato, con il nome di «metropolia di Quaranta Chiese».[3]

All'inizio del XX secolo la metropolia comprendeva circa 60000 fedeli, di cui un terzo a Adrianopoli, con 68 chiese e oltre 100 preti; la popolazione scolastica stimata superava i 10000 ragazzi, distribuiti in un centinaio di scuole.[4]

A seguito del trattato di Losanna, per porre fine alla guerra greco-turca, nel 1923 fu attuato uno scambio di popolazioni tra Grecia e Turchia che portò alla totale estinzione della presenza cristiana ortodossa nel territorio turco della metropolia di Adrianopoli.

L'ultimo metropolita, Policarpo Vardakis, fuggì con i propri fedeli oltre il fiume Evros, che segnava il confine tra Turchia e Grecia, ponendo la propria sede nella località di Kum Tsiflik, ribattezzata Nea Orestiada, oggi semplicemente Orestiada, 26 km. a sud di Edirne; questo territorio faceva parte della metropolia di Adrianopoli, ma si trovava in territorio greco e non turco. La sede ecclesiastica fu rinominata «metropolia di Nea Orestiada». Quando Policarpo Vardakis fu eletto metropolita di Chio nel 1931, la metropolia di Nea Orestiada fu soppressa e il suo territorio annesso a quella di Didimoteicho, che assunse il nome di «metropolia di Didimoteicho e Orestiada».

Arcidiocesi medievale latina

In seguito alla conquista crociata dell'impero bizantino, fu eretta anche a Adrianopoli un'arcidiocesi di rito latino. Le Provinciali dell'epoca non le assegnano tuttavia nessuna diocesi suffraganea. Di questo periodo è noto un solo prelato, un anonimo arcivescovo a cui papa Innocenzo III inviò il 19 aprile 1213 la lettera di convocazione al concilio lateranense del 1215.[5]

Non si conosce null'altro in relazione a questa antica sede latina, in ogni caso già soppressa attorno alla metà del XIII secolo.

Sedi titolari

Con la fine della presenza cristiana ortodossa a Adrianopoli e nel suo territorio (1923), il patriarcato ecumenico di Costantinopoli ha iniziato ad attribuire il titolo di Eraclea a metropoliti non residenti.[6] Dal 18 ottobre 2014 il titolare è Anfilochio Sterghiou, rappresentante del patriarca presso la Chiesa di Grecia ad Atene.[7]

Dal XVII secolo Adrianopoli è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 25 ottobre 1997.

Cronotassi

Vescovi e arcivescovi greci

Periodo romano e bizantino

Periodo ottomano e turco

Arcivescovi titolari greci

  • Damasceno Papandreou † (20 gennaio 2003 - 5 novembre 2011 deceduto)
  • Anfilochio Sterghiou, dal 18 ottobre 2014

Arcivescovi latini

  • Anonimo † (menzionato nel 1213)

Arcivescovi titolari latini

Note

  1. ^ Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes, Paris, 1981, p. 286, nn. 621-632.
  2. ^ Dictionnaire d'histoire et de géographie ecclésiastiques, vol. I, col. 922.
  3. ^ «Dictionnaire d'histoire et de géographie ecclésiastiques», vol. XXII, col. 1450; vol. XIII, col. 715. Kiminas, The ecumenical patriarchate…, pp. 62-63.
  4. ^ Dictionnaire d'histoire et de géographie ecclésiastiques», vol. XXII, col. 1449.
  5. ^ «Dictionnaire d'histoire et de géographie ecclésiastiques», vol. XXII, coll. 1450 e 1464.
  6. ^ Benché non vi sia più una presenza cristiano-ortodossa nel territorio, dal punto di vista canonico la metropolia di Adrianopoli non è mai stata formalmente soppressa dai patriarchi di Costantinopoli (Kiminas, The ecumenical patriarchate…, pp. 215 e seguenti).
  7. ^ Nota biografica dal sito web del patriarcato.
  8. ^ È ricordato nel Martirologio Romano all'11 febbraio, data del suo martirio.
  9. ^ (FR) Ernest Honigmann, Le concile de Constantinople de 394 et les auteurs du «Syntagma des XIV titres», in Paul Devos (dir.), Trois mémoires posthumes d'histoire et de géographie de l'Orient chrétien, Bruxelles, 1961, p. 38.
  10. ^ Stiernon inserisce in questo punto nella sua cronotassi il vescovo Longino, presente al sinodo di Costantinopoli del 536. Negli atti è indicato come Longinos Orestiadis; Orestias era l'antico nome di Adrianopoli.
  11. ^ Secondo Stiernon, Cosma sarebbe vescovo di Adrianopoli di Onoriade.
  12. ^ (DE) Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit, CD ROM-Version, Wien, 2001, nº 7427.
  13. ^ a b c d Catherine Asdracha, Les Rhodopes dans la deuxième moitié du XIIIe s. : prosopographie, in «Revue des études byzantines», vol. 31, 1973, pp. 293-296.
  14. ^ (DE) Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit, CD ROM-Version, Wien, 2001, nº 8044.
  15. ^ (DE) Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit, CD ROM-Version, Wien, 2001, nº 4542.
  16. ^ (DE) Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit, CD ROM-Version, Wien, 2001, nº 9026.
  17. ^ (DE) Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit, CD ROM-Version, Wien, 2001, nº 3744. La PLP indica come date di episcopato: tra il 1347 e il 1361.
  18. ^ (DE) Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit, CD ROM-Version, Wien, 2001, nº 23515.
  19. ^ (DE) Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit, CD ROM-Version, Wien, 2001, nº 17363.
  20. ^ (DE) Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit, CD ROM-Version, Wien, 2001, nº 7001.
  21. ^ (DE) Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit, CD ROM-Version, Wien, 2001, nº 3745.
  22. ^ Questo è l'ultimo metropolita menzionato nel Synodicon di Adrianopoli.
  23. ^ (DE) Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit, CD ROM-Version, Wien, 2001, nº 16714.
  24. ^ (DE) Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit, CD ROM-Version, Wien, 2001, nº 17057.
  25. ^ Successivamente fu eletto patriarca di Costantinopoli.
  26. ^ (DE) Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit, CD ROM-Version, Wien, 2001, nº 94014.
  27. ^ (DE) Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit, CD ROM-Version, Wien, 2001, nº 93573.
  28. ^ Il 17 giugno 1801 è eletto patriarca di Costantinopoli.
  29. ^ I vescovi Raimondo ed Egidio, contemporanei, sono documentati nelle lettere pontificie del periodo avignonese (Hierarchia catholica, vol. I, p. 71). Daniel Stiernon assegna il primo a Adrianopoli di Emimonto e il secondo a Adrianopoli di Onoriade («Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques», vol. XXII, Paris, 1988, coll. 1465 e 1472).
  30. ^ Hierarchia catholica, vol. I, p. 188.

Bibliografia

Collegamenti esterni