Ferricoronadite: differenze tra le versioni
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Ferricoronadite | |
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Cristalli grigio-marroni di ferricoronadite | |
Classificazione Strunz | 4.DK.04[1] |
Formula chimica | Pb(Mn4+6Fe3+2)O16[2] |
Proprietà cristallografiche | |
Sistema cristallino | tetragonale[3] |
Parametri di cella | a = 9.9043(7) Å, c = 2.8986(9) Å, Z = 1[4] V = 284,34 ų[2] |
Gruppo puntuale | 4/m[3] |
Gruppo spaziale | I4/m (nº 87)[4] |
Proprietà fisiche | |
Densità calcolata | 5,538[2] g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 6[5] |
Sfaldatura | buona lungo {001}[2] |
Colore | nero; grigio chiaro in luce riflessa[5] |
Lucentezza | metallica, sub-metallica[5] |
Opacità | opaca |
Striscio | bruno-nero[5] |
Diffusione | rara |
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La ferricoronadite (simbolo IMA: Fcor[6]) è un minerale del supergruppo dell'hollandite e del gruppo della coronadite della famiglia minerale degli "ossidi e idrossidi" con composizione chimica Pb(Mn4+6Fe3+2)O16.[2]
Etimologia e storia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome deriva semplicemente dalla sua relazione con la coronadite, di cui è l'analogo del ferro, e dal fatto che lo ione ferro trivalente Fe3+ è il principale catione ottaedrico compensatore di carica al posto dello ione manganese Mn3+.[3]
Il suo campione tipo è conservato presso il museo mineralogico "A.E. Fersman" dell'Accademia russa delle scienze a Mosca (Russia) con il numero di catalogo 4787/1 e presso il "National Institution Macedonian Museum of Natural History" a Skopje in Macedonia del Nord col numero di catalogo PNMG 790.[3] Sempre in Macedonia si trova la sua località tipo nella val Babuna.[2]
Classificazione
[modifica | modifica wikitesto]La nona edizione della sistematica dei minerali di Strunz, aggiornata dall'Associazione Mineralogica Internazionale fino al 2009,[7] non contempla la ferricoronadite, essendo questo un minerale approvato dall'IMA nel 2016.[8]
L'edizione successiva, proseguita dal database "mindat.org" e chiamata anche Classificazione Strunz-mindat, elenca la ferricoronadite nella classe degli "ossidi (idrossidi, V[5,6] vanadati, arseniti, antimoniti, bismutiti, solfiti, seleniti, telluriti, iodati)" e nella sottoclasse dei composti con rapporto "metallo:ossigeno = 1:2 e simili"; questa è ulteriormente suddivisa in base alla dimensione dei cationi coinvolti e alla struttura del minerale, in modo che possa essere trovato nella sezione dei minerali "con cationi di grande dimensione (± cationi di media dimensione); strutture a tubo", dove forma il sistema nº 4.DK.4.[1]
Abito cristallino
[modifica | modifica wikitesto]La ferricoronadite cristallizza nel sistema tetragonale nel gruppo spaziale I4/m (gruppo nº 87) con i parametri reticolari a = 9.9043(7) Å e c = 2.8986(9) Å, oltre a una unità di formula per cella unitaria.[4]
Origine e giacitura
[modifica | modifica wikitesto]La ferricoronadite è stata trovata nelle vene idrotermali che attraversano le rocce metamorfiche in un complesso orogenico associata a franklinite, gahnite, quarzo, roméite, almeidaite, zincocromite, talco contenente zinco, muscovite contenente zinco, barite e zircone.[3]
La ferricoronadite è un minerale raro ed è stata trovata solo in pochi siti. Oltre alla sua località tipo, "Mixed Series formation" nella valle di Babuna nella Macedonia del Nord, è stata rinvenuta a Odemira (Portogallo), a Cuevas del Almanzora (in Andalusia, Spagna) e a Pruines (in Occitania, Francia).[9][10]
Forma in cui si presenta in natura
[modifica | modifica wikitesto]La ferricoronadite forma aggregati di granuli anedrali con dimensioni fino a 0,6 mm.[3] Il colore del minerale è nero, ma diventa grigio chiaro alla luce del microscopio; il colore del suo striscio e marrone nerastro.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Strunz-mindat (2024) Classification - With large (± medium-sized) cations; tunnel structures, su mindat.org. URL consultato il 6 novembre 2024.
- ^ a b c d e f (EN) Ferricoronadite, su mindat.org. URL consultato il 6 novembre 2024.
- ^ a b c d e f (EN) Ferricoronadite (PDF), in Handbook of Mineralogy. URL consultato il 6 novembre 2024.
- ^ a b c (EN) Ferricoronadite, su mineralienatlas.de. URL consultato il 6 novembre 2024.
- ^ a b c d e (EN) Nikita V. Chukanov, A new mineral species ferricoronadite, Pb[Mn4+6(Fe3+Mn3+)2]O16: mineralogical characterization, crystal chemistry and physical properties (PDF), in Physics and Chemistry of Minerals, vol. 43, n. 7, 2016, pp. 503-514, DOI:10.1007/s00269-016-0811-z. URL consultato il 6 novembre 2024.
- ^ (EN) Laurence N. Warr, IMA–CNMNC approved mineral symbols (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 85, 2021, pp. 291–320, DOI:10.1180/mgm.2021.43. URL consultato il 6 novembre 2024.
- ^ (EN) Ernest Henry Nickel e Monte C. Nichols, IMA/CNMNC List of Minerals 2009 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, gennaio 2009. URL consultato il 6 novembre 2024 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2024).
- ^ (EN) IMA Classification of Ferricoronadite, su mindat.org. URL consultato il 6 novembre 2024.
- ^ (EN) Localities for Ferricoronadite, su mindat.org. URL consultato il 6 novembre 2024.
- ^ (DE) Ferricoronadite (Occurrences), su mineralienatlas.de. URL consultato il 6 novembre 2024.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Ferricoronadite, su mindat.org.