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Duftite: differenze tra le versioni

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La '''duftite''' è un minerale appartenente al [[gruppo dell'adelite-descloizite]].
La '''duftite''' è un [[minerale]] raro appartenente al [[gruppo dell'adelite-descloizite]] e alla classe dei minerali "fosfati, arseniati e vanadati" con la composizione chimica PbCu[OH|AsO<sub>4</sub>] ed è quindi un arseniato di [[piombo]]-[[rame]] con [[Ione idrossido|ioni idrossido]] aggiuntivi.


== Etimologia e storia ==
Scoperto nel [[1920]] presso Tsumeb, [[Namibia]], deriva il suo nome dal direttore delle locali miniere G. Duft.
La duftite fu scoperta per la prima volta nella miniera di Tsumeb in [[Namibia]] e descritta nel 1920 da Otto Hermann August Pufahl (1855-1924). Chiamò il minerale in onore di Gustav Duft, all'epoca direttore della miniera di Otavi vicino a Tsumeb.<ref>{{cita web| url= http://www.steine-und-minerale.de/atlas.php?f=2&l=D&name=Duftit |titolo= Duftit | accesso=7 giugno 2024 | autore= Torsten Purle}}</ref>

== Classificazione ==
Già nell'obsoleta, ma in parte ancora in uso, ottava edizione della sistematica minerale secondo [[Karl Hugo Strunz|Strunz]], la duftite apparteneva alla classe minerale dei "fosfati, arsenati e vanadati" e lì alla sottoclasse dei "fosfati anidri, con anioni estranei F, Cl, O, OH", dove veniva elencata insieme ad [[adelite]], [[austinite]], [[gabrielsonite]], [[gottlobite]], [[cobaltaustinite]], [[conicalcite]], [[nickelaustinite]] e [[tangeite]], con le quali formava il sistema nº VII/B.26.

Anche la [[Classificazione Nickel-Strunz|9ª edizione della sistematica minerale di Strunz]], valida dal 2001 e utilizzata dall'[[Associazione Mineralogica Internazionale]] (IMA), classifica la duftite nel reparto "[[Classificazione Nickel-Strunz#8.B Fosfati, etc., con anioni aggiuntivi, senza H2O|8.B Fosfati, etc., con anioni aggiuntivi, senza H<sub>2</sub>O]]". Tuttavia, questo è ulteriormente suddiviso in base alla dimensione relativa dei [[Catione|cationi]] coinvolti e al rapporto di quantità di sostanza degli [[Anione|anioni]] aggiuntivi in modo che il minerale sia classificato in base alla sua composizione nella suddivisione "8.BH Con cationi di media e grande dimensione, (OH,etc.):RO<sub<4</sub> = 1:1", dove insieme ad adelite, [[arsendescloizite]], austinite, cobaltaustinite, [[gabrielsonite]], gottlobite, [[hermannroseite]], conicalcite, nickelaustinite e tangeite forma il sistema nº 8.BH.35.

La classificazione dei minerali di [[James Dwight Dana|Dana]], che viene utilizzata principalmente nel mondo anglosassone, classifica la duftite nella classe dei "fosfati, arsenati e vanadati" e lì nella sottoclasse dei "fosfati anidri, ecc., con ossidrile o alogeno". Qui è l'unico membro del "Gruppo dell'adelite" con il sistema nº 41.05.01 nella sottodivisione "Fosfati anidri, ecc., con ossidrile o alogeno con (AB)<sub>2</sub>(XO<sub>4</sub>)Z<sub>q</sub>".


== Abito cristallino ==
== Abito cristallino ==
La duftite cristallizza nel [[sistema ortorombico]] nel [[gruppo spaziale]] ''P2<sub>1</sub>2<sub>1</sub>2<sub>1</sub>'' (gruppo nº 19) con i [[costante di reticolo|parametri di reticolo]] a = 7,768 [[Ångström|Å]], b = 9,211 Å e c = 5,999 Å<ref name="AMCSD"/> così come 4 [[unità di formula]] per [[cella unitaria]].<ref name="DufBeta">{{cita web| url= http://webmineral.com/data/Duftite-beta.shtml |titolo= Duftite-beta Mineral Data| lingua= en | accesso= 7 giugno 2024}}</ref><ref>{{cita web| url= http://webmineral.com/data/Duftite-alpha.shtml | titolo= Duftite-alpha Mineral Data | lingua= en | accesso= 7 giugno 2024}}</ref>
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La struttura spaziale consiste in catene di [[ottaedro|ottaedri]] CuO<sub>6</sub> adiacenti per un lato, paralleli alla faccia c, che sono uniti attraverso i [[tetraedro|tetraedri]] AsO<sub>4</sub> e gli atomi di [[piombo]] in un ordine, a quadrato distorto, [[Antiprisma|antiprismatico]].

== Modificazioni e varietà ==
La ''duftite-β'', che era stata proposta come nuova varietà di minerale, in realtà differisce solo nella disposizione spaziale dovuta all'orientamento alternato della distorsione di [[Effetto Jahn-Teller|Jahn-Teller]] degli ottaedri CuO<sub>6</sub> da cui deriva un aumento del valore di <math>b</math> e non è altro che una composizione nella serie duftite-conicalcite.<ref>{{cita web|url=https://www.mindat.org/min-10745.html|titolo=Duftite-β|accesso=7 giugno 2024|lingua=en}}</ref><ref name="DufBeta"/>


== Origine e giacitura ==
== Origine e giacitura ==
La duftite si forma come [[minerale secondario]] nei giacimenti di rame e nelle zone di ossidazione dei depositi [[zolfo|sulfurei]] di origine idrotermale. I minerali [[Paragenesi|associati]] sono principalmente [[azzurrite]],<ref name="Mindat"/> [[malachite]] e altri minerali secondari del rame, ma anche [[bayldonite]], [[beudantite]], [[calcite]], [[cerussite]], [[mimetite]], [[mottramite]], [[olivenite]] e [[wulfenite]].<ref>{{cita pubblicazione|url=https://rruff.info/rruff_1.0/uploads/CMGP1920_289.pdf|titolo=Mitteilungen über mineralien und erze von Südwestafrika, besonders solche von Tsumeb|autore=O. Pufahl|anno=1920|pp=289-296|accesso=7 giugno 2024|lingua=de}}</ref>
Si forma nelle zone di ossidazione dei depositi [[zolfo|sulfurei]] di origine idrotermale.


Oltre alla località tipo Tsumeb, la duftite è stata trovata anche in [[Namibia]] presso il passo di montagna di Kupferberg e nella miniera di Kombat vicino a [[Grootfontein]].
== Forma in cui si presenta in natura ==
La struttura spaziale consiste in catene di [[ottaedro|ottaedri]] CuO<sub>6</sub> adiacenti per un lato, paralleli alla faccia c, che sono uniti attraverso i [[tetraedro|tetraedri]] AsO<sub>4</sub> e gli atomi di [[Piombo|Pb]] in un ordine, a quadrato distorto, [[antiprisma]]tico.


In tutto il mondo, le seguenti località sono state registrate per il minerale finora (a partire dal 2009): [[Córdoba]] in Argentina; [[Nuovo Galles del Sud]], Territorio del Nord, Australia Meridionale e Australia Occidentale in Australia; [[Regione di Atacama]] in Cile; [[Baden-Württemberg]] (Foresta Nera), [[Baviera]] (Spessart), [[Assia]] (Odenwald), [[Bassa Sassonia]] (Harz), [[Renania Settentrionale-Vestfalia]] (Bergisches Land), [[Renania-Palatinato]] e [[Sassonia]] (Erzgebirge) in Germania; diverse regioni della Francia; [[Laurion]] in Grecia; [[Inghilterra]] e [[Scozia]] in Gran Bretagna; [[Kyūshū]] in Giappone; [[Durango (stato)|Durango]] in Messico; [[Carinzia]] e [[Tirolo]] in Austria; [[Bassa Slesia]] (Měděnec) in Polonia; [[Distretto di Beja]] (Miniera di Cerro do Algaré) in Portogallo; [[Andalusia]] in Spagna; i Cantoni [[Canton Glarona|Glarona]], [[Canton Grigioni|Grigioni]] e [[Canton Vallese|Vallese]] in Svizzera; [[Gauteng]] in Sud Africa; [[Boemia]] nella Repubblica Ceca; [[Urali]] in Russia; diverse regioni degli Stati Uniti e [[Mashonaland]] nello Zimbabwe.<ref name="Atlas"/><ref>{{cita web|url= https://www.mindat.org/show.php?id=1325&ld=1#themap | titolo= Localities for Duftite | accesso= 7 giugno 2024 | lingua=en}}</ref>
La '''Duftite-beta''', che era stata proposta come nuova varietà di minerale, in realtà differisce solo nella disposizione spaziale dovuta all'orientamento alternato della distorsione di [[Effetto Jahn-Teller|Jahn-Teller]] degli ottaedri CuO<sub>6</sub> da cui deriva un aumento del valore di b.


La Duftite, in [[Italia]] è stata trovata nella cava ''Tognetti'' di [[marmo]] presso [[Seravezza]], sotto forma di millimetrici cristalli aciculari di colore verde-mela, in associazione con la [[oxyplumboroméite]].
La duftite, in [[Italia]] è stata trovata nella cava di [[marmo]] ''Tognetti'' presso [[Seravezza]], sotto forma di millimetrici cristalli aciculari di colore verde-mela, in associazione con la [[oxyplumboroméite]].

== Forma in cui si presenta in natura ==
La duftite si trova solitamente sotto forma di aggregati minerali simili all'uva o di rivestimenti crostosi, ma sviluppa anche piccoli cristalli di dimensioni millimetriche di colore grigio-verde, verde oliva o verde mela. I cristalli sono traslucidi e hanno una lucentezza simile al vetro sulle superfici.<ref name="Mindat"/>

== Note ==
<references/>


== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
* {{cita web|autore=L.J. Spencer|titolo=Ninth list of new mineralnames|anno=1922|url=http://www.minersoc.org/pages/Archive-MM/Volume_19/19-98-334.pdf#page=6|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305031418/http://www.minersoc.org/pages/Archive-MM/Volume_19/19-98-334.pdf#page=6|p=6|lingua=en|accesso=7 giugno 2024}}
* Kharisun, M. Taylor, J. Bevan, A. Pring, ''The crystal chemistry of duftite, PbCuAsO<sub>4</sub>(OH) and the duftite problem'', Mineralogical Society, ''Mineralogical Magazine'', Volume 62, Numero 1, Febbraio 1998.
* {{cita libro| autore1= Paul Ramdohr|autore2=Hugo Strunz|wkautore2=Karl Hugo Strunz | titolo= Klockmanns Lehrbuch der Mineralogie | edizione= 16 | editore= Ferdinand Enke Verlag | anno= 1978 | p= 632 | ISBN= 3-432-82986-8 | lingua=de}}
* P. Orlandi, L. Del Chiaro, R. Pagano, ''Minerals of the Seravezza Marble, Tuscany, Italy'', Mineralogical Record Inc., ''The Mineralogical Record'' vol. 27, pp.&nbsp;47–58 Jan-Feb. 1996
* {{cita libro| autore1= Petr Korbel|autore2= Milan Novák | titolo= Mineralien Enzyklopädie | editore= Nebel Verlag | città= Eggolsheim | anno= 2002 | ISBN= 3-89555-076-0| lingua=de}}
* {{cita pubblicazione|autore1=Kharisun|autore2= M. Taylor|autore3= J. Bevan|autore4= A. Pring |titolo=The crystal chemistry of duftite, PbCuAsO<sub>4</sub>(OH) and the duftite problem|rivista=Mineralogical Magazine|volume=62|numero=1|data=febbraio 1998|pp=121-130|lingua=en|url=https://rruff.geo.arizona.edu/doclib/MinMag/Volume_62/62-1-121.pdf|accesso=6 giugno 2024}}
* {{cita pubblicazione|autore1=P. Orlandi|autore2= L. Del Chiaro|autore3= R. Pagano|titolo=Minerals of the Seravezza Marble, Tuscany, Italy|editore=Mineralogical Record Inc.|rivista=The Mineralogical Record|volume= 27|pp=47–58|anno=1996|lingua=en}}


== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
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*{{cita web|http://webmineral.com/data/Duftite.shtml|Webmin|lingua=en}}
* {{cita web|url=https://www.mindat.org/min-1325.html|titolo=Duftite|lingua=en}}


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[[Categoria:Minerali del rame]]
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Versione delle 16:39, 7 giu 2024

Duftite
Classificazione StrunzVII/B.26-80
Formula chimicaPbCu(AsO4)(OH)
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinotrimetrico
Sistema cristallinoortorombico
Classe di simmetriadisfenoidale
Parametri di cellaa = 7,768 b = 9,211 c = 5,999[1]
Gruppo puntuale222
Gruppo spazialeP212121
Proprietà fisiche
Densità misurata6,12[2] g/cm³
Densità calcolata6,602[2] g/cm³
Durezza (Mohs)3[3] oppure 4,5 [2]
Sfaldaturaindistinta
Fratturaconcoide
Coloreverde, grigio-verde
Lucentezzavitrea, opaca
Opacitàtranslucida
Strisciobiancastro[3]
Diffusioneraro
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

La duftite è un minerale raro appartenente al gruppo dell'adelite-descloizite e alla classe dei minerali "fosfati, arseniati e vanadati" con la composizione chimica PbCu[OH|AsO4] ed è quindi un arseniato di piombo-rame con ioni idrossido aggiuntivi.

Etimologia e storia

La duftite fu scoperta per la prima volta nella miniera di Tsumeb in Namibia e descritta nel 1920 da Otto Hermann August Pufahl (1855-1924). Chiamò il minerale in onore di Gustav Duft, all'epoca direttore della miniera di Otavi vicino a Tsumeb.[4]

Classificazione

Già nell'obsoleta, ma in parte ancora in uso, ottava edizione della sistematica minerale secondo Strunz, la duftite apparteneva alla classe minerale dei "fosfati, arsenati e vanadati" e lì alla sottoclasse dei "fosfati anidri, con anioni estranei F, Cl, O, OH", dove veniva elencata insieme ad adelite, austinite, gabrielsonite, gottlobite, cobaltaustinite, conicalcite, nickelaustinite e tangeite, con le quali formava il sistema nº VII/B.26.

Anche la 9ª edizione della sistematica minerale di Strunz, valida dal 2001 e utilizzata dall'Associazione Mineralogica Internazionale (IMA), classifica la duftite nel reparto "8.B Fosfati, etc., con anioni aggiuntivi, senza H2O". Tuttavia, questo è ulteriormente suddiviso in base alla dimensione relativa dei cationi coinvolti e al rapporto di quantità di sostanza degli anioni aggiuntivi in modo che il minerale sia classificato in base alla sua composizione nella suddivisione "8.BH Con cationi di media e grande dimensione, (OH,etc.):RO<sub<4 = 1:1", dove insieme ad adelite, arsendescloizite, austinite, cobaltaustinite, gabrielsonite, gottlobite, hermannroseite, conicalcite, nickelaustinite e tangeite forma il sistema nº 8.BH.35.

La classificazione dei minerali di Dana, che viene utilizzata principalmente nel mondo anglosassone, classifica la duftite nella classe dei "fosfati, arsenati e vanadati" e lì nella sottoclasse dei "fosfati anidri, ecc., con ossidrile o alogeno". Qui è l'unico membro del "Gruppo dell'adelite" con il sistema nº 41.05.01 nella sottodivisione "Fosfati anidri, ecc., con ossidrile o alogeno con (AB)2(XO4)Zq".

Abito cristallino

La duftite cristallizza nel sistema ortorombico nel gruppo spaziale P212121 (gruppo nº 19) con i parametri di reticolo a = 7,768 Å, b = 9,211 Å e c = 5,999 Å[1] così come 4 unità di formula per cella unitaria.[5][6]

La struttura spaziale consiste in catene di ottaedri CuO6 adiacenti per un lato, paralleli alla faccia c, che sono uniti attraverso i tetraedri AsO4 e gli atomi di piombo in un ordine, a quadrato distorto, antiprismatico.

Modificazioni e varietà

La duftite-β, che era stata proposta come nuova varietà di minerale, in realtà differisce solo nella disposizione spaziale dovuta all'orientamento alternato della distorsione di Jahn-Teller degli ottaedri CuO6 da cui deriva un aumento del valore di e non è altro che una composizione nella serie duftite-conicalcite.[7][5]

Origine e giacitura

La duftite si forma come minerale secondario nei giacimenti di rame e nelle zone di ossidazione dei depositi sulfurei di origine idrotermale. I minerali associati sono principalmente azzurrite,[2] malachite e altri minerali secondari del rame, ma anche bayldonite, beudantite, calcite, cerussite, mimetite, mottramite, olivenite e wulfenite.[8]

Oltre alla località tipo Tsumeb, la duftite è stata trovata anche in Namibia presso il passo di montagna di Kupferberg e nella miniera di Kombat vicino a Grootfontein.

In tutto il mondo, le seguenti località sono state registrate per il minerale finora (a partire dal 2009): Córdoba in Argentina; Nuovo Galles del Sud, Territorio del Nord, Australia Meridionale e Australia Occidentale in Australia; Regione di Atacama in Cile; Baden-Württemberg (Foresta Nera), Baviera (Spessart), Assia (Odenwald), Bassa Sassonia (Harz), Renania Settentrionale-Vestfalia (Bergisches Land), Renania-Palatinato e Sassonia (Erzgebirge) in Germania; diverse regioni della Francia; Laurion in Grecia; Inghilterra e Scozia in Gran Bretagna; Kyūshū in Giappone; Durango in Messico; Carinzia e Tirolo in Austria; Bassa Slesia (Měděnec) in Polonia; Distretto di Beja (Miniera di Cerro do Algaré) in Portogallo; Andalusia in Spagna; i Cantoni Glarona, Grigioni e Vallese in Svizzera; Gauteng in Sud Africa; Boemia nella Repubblica Ceca; Urali in Russia; diverse regioni degli Stati Uniti e Mashonaland nello Zimbabwe.[3][9]

La duftite, in Italia è stata trovata nella cava di marmo Tognetti presso Seravezza, sotto forma di millimetrici cristalli aciculari di colore verde-mela, in associazione con la oxyplumboroméite.

Forma in cui si presenta in natura

La duftite si trova solitamente sotto forma di aggregati minerali simili all'uva o di rivestimenti crostosi, ma sviluppa anche piccoli cristalli di dimensioni millimetriche di colore grigio-verde, verde oliva o verde mela. I cristalli sono traslucidi e hanno una lucentezza simile al vetro sulle superfici.[2]

Note

  1. ^ a b (EN) American Mineralogist Crystal Structure Database – Duftite, su rruff.geo.arizona.edu, 1998. URL consultato il 7 giugno 2024.
  2. ^ a b c d e (EN) Duftite, su mindat.org.
  3. ^ a b c (DE) Duftite, su mineralienatlas.de. URL consultato il 7 giugno 2024.
  4. ^ Torsten Purle, Duftit, su steine-und-minerale.de. URL consultato il 7 giugno 2024.
  5. ^ a b (EN) Duftite-beta Mineral Data, su webmineral.com. URL consultato il 7 giugno 2024.
  6. ^ (EN) Duftite-alpha Mineral Data, su webmineral.com. URL consultato il 7 giugno 2024.
  7. ^ (EN) Duftite-β, su mindat.org. URL consultato il 7 giugno 2024.
  8. ^ (DE) O. Pufahl, Mitteilungen über mineralien und erze von Südwestafrika, besonders solche von Tsumeb (PDF), 1920, pp. 289-296. URL consultato il 7 giugno 2024.
  9. ^ (EN) Localities for Duftite, su mindat.org. URL consultato il 7 giugno 2024.

Bibliografia

  • (EN) L.J. Spencer, Ninth list of new mineralnames (PDF), su minersoc.org, 1922, p. 6. URL consultato il 7 giugno 2024 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  • (DE) Paul Ramdohr e Hugo Strunz, Klockmanns Lehrbuch der Mineralogie, 16ª ed., Ferdinand Enke Verlag, 1978, p. 632, ISBN 3-432-82986-8.
  • (DE) Petr Korbel e Milan Novák, Mineralien Enzyklopädie, Eggolsheim, Nebel Verlag, 2002, ISBN 3-89555-076-0.
  • (EN) Kharisun, M. Taylor, J. Bevan e A. Pring, The crystal chemistry of duftite, PbCuAsO4(OH) and the duftite problem (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 62, n. 1, febbraio 1998, pp. 121-130. URL consultato il 6 giugno 2024.
  • (EN) P. Orlandi, L. Del Chiaro e R. Pagano, Minerals of the Seravezza Marble, Tuscany, Italy, in The Mineralogical Record, vol. 27, Mineralogical Record Inc., 1996, pp. 47–58.

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Collegamenti esterni

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