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FONDAZIONE PROMOZIONE ACCIAIO
IN ACCIAIO
ARCHITETTURE
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P R O G E T TATO C O N N O I , costruito per il futuro
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Editoriale
Per riprendere quella strada dei “bei tempi andati della scuola di ingegneria italiana”
(Casabella, 1986), quotidianamente dispersa in una ingegneria difensiva, preoccupata
solo di non contraddire norme scritte una volta per ogni costruzione, riproponendo
soluzioni standardizzate ereditate da esperienze che, quando furono fatte, rappresentavano
l’innovazione ed il coraggio.
Ripensare al senso ed al perché si possano/debbano creare strutture resistenti per forma
o strutture resistenti per inerzia, ripensare al modo con cui il “passeggero sforzo normale,
o momento di forza, o taglio…” attraversa i canali statici della costruzione; leggere
ed immaginare la tridimensionalità del comportamento della costruzione, non solo
della struttura: l’ingegneria può portare ciò dentro al progetto di architettura, partecipando
da protagonista alla formazione delle idee. Sarà allora naturale per tutti gli attori convergere
sul fatto che arte, scienza e tecnica sono la ricetta del valore della costruzione,
senza antagonismi, oltre ogni gerarchia.
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© OskarDaRiz
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IN QUESTO NUMERO
8 18 28 36
ARCHEA ASSOCIATI JÄGER ARCHITEKTUR ROBERTO MURGIA ARCHITETTO CHIASMA FACTORY
VIOLA PARK TRITTKOPFBAHN 21 HOUSE OF STORIES HOTEL NAVIGLI ASD KONNEKT
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BALLETTI+SABBATINI ARCHITETTI 50 62 68
SISTEMA INGEGNERIA CEPEZED VITTORIO GRASSI ARCHITECTS NEW WAVE ARCHITECTURE
CONDOMINIO EXCELSIOR CAMPUS UNIVERSITARIO INHOLLAND PALAZZETTO DELLO SPORT DI LAMEZIA TERME SEDE TURBOSEALTECH
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VIOLA PARK
ph. Pietro Savorelli Associati
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ph. Pietro Savorelli Associati
Su oltre 22.000 mq di superficie utile si sviluppano gli uffici del Club, Dal punto di vista formale, gli edifici sono caratterizzati da uno
i campi di allenamento della prima squadra maschile e femminile sviluppo su due piani fuori terra, alcuni padiglioni hanno anche piani
e quelli delle squadre giovanili. Il centro dispone di dodici campi interrati ma dotati di luce naturale, grazie agli scavi praticati nel senso
regolamentari, tra i quali due piccoli stadi con tribune (la più grande, longitudinale del corpo di fabbrica, che rendono tutti gli ambienti
“Stadio Curva Fiesole”, con circa 3.000 posti), dodici padiglioni, edifici salubri e luminosi ed al contempo limitano l’altezza degli edifici.
che ospitano uffici, dormitori, ristoranti, palestre, ambulatori medici,
auditorium.
PADIGLIONE B - PROSPETTI
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ph. Pietro Savorelli Associati
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[ FOCUS STRUTTURE ]
Per la realizzazione delle strutture dei 12 corpi di fabbrica che costituiscono il Viola
Park sono state impiegate circa 3.500 tonnellate di carpenteria metallica. Per i piani
fuori terra la struttura tipo di tutti gli edifici, ad eccezione del padiglione eventi, è
costituita prevalentemente da telai metallici a nodi rigidi in senso trasversale e
telai metallici incernierati in senso longitudinale, con colonne in tubolari circolari
Ø 244,5 x 25 mm e travi a parete piena bidirezionali per i carichi verticali (principali
in HEA 400 e secondarie in IPE 330). Le azioni sismiche sono demandate a nuclei
in cemento armato gettato in opera. I solai d’interpiano sono di tipo misto acciaio-
calcestruzzo: travi in acciaio e soletta in c.a. collaborante piolata alle travi, con la
presenza di lamiera grecata. In copertura il solaio è sormontato da una pensilina
in lamiera grecata poggiante su una struttura in travi reticolari in acciaio (elementi
principali in travi ad anima piena di sezione variabile e secondari in H 1.000, IPE 550
e 600), di elevata inerzia al fine di ridurre al minimo la deformabilità.
Alle estremità della pensilina, che caratterizza tutti gli edifici, per le porzioni di
aggetto rispetto alla sezione longitudinale del fabbricato sono presenti pilastri
a forma di “V”, realizzati a partire da profili composti saldati con sezione
rettangolare e rivestiti in fibrocemento.
Assemblate in conci in officina, in cantiere le scale sono state unite in alcuni casi
tramite unioni bullonate, in altri con saldature a completo ripristino.
VISTA 3D BIM
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ph. Pietro Savorelli Associati
Committente
ACF Fiorentina
Progetto architettonico
Archea Associati (Laura Andreini, Marco Casamonti,
Silvia Fabi, Giovanni Polazzi)
Coordinamento progetto
Francesco Dall’Ò
Progetto strutturale
GPA srl
DL
Alvise Tassi
DL strutture
Giovanni Cardinale
Imprese
Nigro Costruzioni srl, DAM, Rappo-Limonta, Italscavi srl
Costruttori metallici
ATI: FVS spa e LMV spa;
LMSteel sagl (construction management)
ph. Pietro Savorelli Associati
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Stazione a valle
La stazione a valle, a quota 1.724 m s.l.m. è frutto di due parallelepipedi
intersecati che compongono l’insieme dove trovano collocazione
l’impianto denominato Trittkopfbahn ed un impianto secondario di
allenamento. Il volume relativo alla Trittkopfbahn è stato realizzato con
170 tonnellate di acciaio, si sviluppa su un unico piano da quota +5,35
m ed è rivestito da 300 mq di facciate vetrate, 1.300 mq di lamiere
grecate microforate in alluminio anodizzato e 1.040 mq di copertura.
VISTA A SUD-OVEST
VISTA A SUD-EST
20 21
Le facciate vetrate principali, presenti su due lati e poste internamente
al rivestimento esterno in lamiera grecata microforata, sono di tipo a
profili in alluminio riportati su sottostruttura in acciaio. La stratigrafia
di copertura è composta da una lamiera portante in acciaio con altezza
150 mm, dei pannelli in legno OSB, un manto impermeabile in guaina
bituminosa ed uno strato superiore zavorrato in ghiaia.
22 23
L’edificio realizzato in carpenteria metallica si sviluppa su due piani
per un’altezza massima di 11,5 metri. Il piano inferiore ospita la Hall of
Fame del Museo dello Sci, i locali tecnici di azionamento di tutte e tre
TRITTKOPFBAHN
le funivie, i magazzini ed i servizi igienici; le aree di sbarco / imbarco, ZÜRS, AUSTRIA
in prossimità della diramazione a Y. VISTA NORD-EST Tutte le immagini sono di Oskar da Riz - PICHLER projects srl
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Le colonne realizzate in profili HEA, HEB e HEM seguono il profilo Sono 350 le tonnellate complessive di acciaio impiegate, 1.200 i mq
esterno della sagoma a Y, mentre al centro la struttura di copertura di vetrate per le facciate trasparenti, 650 i mq di pannelli per quelle
appoggia su un’unica colonna in c.a. cieche e 1.800 i mq della superficie di copertura.
La copertura è formata da un sistema di travi reticolari principali e
secondarie, in profili HEA e UNP accoppiati, che danno forma alle Le facciate opache sono costituite da pannelli sandwich in colore
3 falde di copertura inclinate in due direzioni. La stabilizzazione RAL 9005, con fissaggi nascosti e posate orizzontalmente e con i
dell’intera struttura viene garantita da un sistema di controventi di giunti verticali celati da copertine metalliche. Le lastre vetrate di tipo
parete e di falda costituiti da tiranti in profilo tondo pieno e UNP temperato stratificato dotate di serigrafia certificata anticollisione
accoppiati. Anche nella stazione intermedia le 3 zone di ingresso/ per volatili, hanno sagomature irregolari derivanti dalla particolare
uscita delle cabine formano dei volumi, sospesi a sbalzo sui ripidi geometria architettonica della parete.
pendii sottostanti, sorretti da travi reticolari a tutta altezza.
HOTEL NAVIGLI
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L’edificio, un tempo dedicato alle telecomunicazioni, mantiene la sua Sul fronte di via Bettinelli, il volume si riduce a tre piani, raccordandosi
anima di “connettore” urbano, cambiando funzione da produttiva a alla facciata principale attraverso terrazze che, dal quarto all’ottavo
sociale. Grazie alla digitalizzazione, che ha liberato spazi fisici dai piano, alleggeriscono il coronamento. Un box trasparente mitiga
macchinari, nuovi ambienti vengono ridonati alla comunità. ulteriormente l’impatto visivo, mentre le vetrate a tutta altezza
offrono una permeabilità visiva inedita. I profili in alluminio brunito
Di dimensioni insolite rispetto al contesto circostante, caratterizzato richiamano la struttura in acciaio delle sopraelevazioni, garantendo
dalle tipiche case a ballatoio milanesi di tre-quattro piani, il progetto coerenza stilistica tra preesistente e nuovo.
è stato improntato per recuperare proporzione ed armonia con il
tessuto urbano, attraverso un restyling che combina tradizione e L’uso di materiali della tradizione come il mattone faccia a vista e
modernità. il ceppo di Gré si integra con un linguaggio contemporaneo fatto
di finestre a tutta altezza e un ritmo alternato di superfici opache
L’edificio si sviluppa su nove piani fuori terra più uno interrato su e trasparenti, scandite da lesene marcate. Al piano terra, una hall
una superficie complessiva di 7.000 mq, dispone di 104 camere, due interamente vetrata invita i passanti a entrare, dissolvendo la rigidità
ristoranti, due bar, un’area coworking e quattro terrazze panoramiche. dell’edificio preesistente e rendendolo parte attiva della vita cittadina.
Oltre ai 500 mq di spazi comuni interni sono più di 1.000 i mq di
spazi esterni, inclusi una piscina e uno skybar sulla torre centrale
sopraelevata.
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La riqualificazione ha richiesto importanti interventi strutturali: All’interno, le strutture esistenti in calcestruzzo armato sono
l’utilizzo di travi portanti in acciaio, coordinate con strutture state rinforzate con irrigidimenti in acciaio. La declinazione
secondarie ha consentito di ottenere solai con grandi luci e architettonico – strutturale in acciaio a vista delle scale, sia interne
importanti capacità di carico, senza variare l’ordito strutturale ed il che esterne, unisce estetica e durabilità: la scala ad H che collega il
comportamento sismico dell’esistente. rooftop con la terrazza panoramica è interamente realizzata in acciaio
inox e vetro e la scala di emergenza esterna è in acciaio zincato a caldo
I solai in lamiera grecata collaborante poggiano su colonne portanti con rivestimento in lamiera stirata verniciata.
HEB 300 e profili orizzontali principali HEB 320 e HEB 450 garantendo
resistenza e leggerezza strutturale, mentre la torretta sommitale
preesistente, in calcestruzzo armato, è stata integrata nel progetto.
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Gli ambienti accolgono una varietà di utenti: lavoratori stagionali,
viaggiatori, ospiti di eventi aziendali e comunità creative.
Spazi come cucine ai piani, lavanderia e palestra favoriscono un mix
equilibrato tra relax e produttività, creando un modello di convivialità
internazionale con un forte carattere italiano, come testimoniano gli
arredi scelti, che coniugano design e identità locale.
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ASD KONNEKT
ph. Shingo Tsuji
CHIASMA FACTORY
L’ASD KonneKt è un edifico distintivo.
La sua espressione visiva che lo accomuna ad una serie di container
impilati ed il design industriale degli interni che crea un’atmosfera
evocativa di un sito produttivo, introduce una ventata di freschezza
nella città di Matsuyama e nell’industria architettonica delle regioni
provinciali del Giappone.
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ASD KonneKt trascende il suo ruolo di semplice edificio
polivalente rappresentando l’unico hub per la comunità
architettonica locale che trova in questo luogo nuove connessioni e
nuova crescita professionale.
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La sfida progettuale più rilevante è stata quella di ottenere un
impatto visivo direttamente riconducibile ai container marittimi,
così come richiesto dalla committenza. La soluzione ha visto la
fabbricazione di pannelli in acciaio ondulati, sagomati ad hoc per i
rivestimenti esterni delle facciate dei vari volumi. Questo effetto è
stato ripreso anche negli spazi interni, enfatizzando ulteriormente il
carattere industrial dell’edificio.
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L’unicità del suo aspetto esteriore, elemento cardine del progetto, ha
richiesto un’alta personalizzazione degli elementi di rivestimento,
una sfida significativa soprattutto a fronte delle normative edilizie,
delle pratiche di costruzione e della configurazione spaziale.
ASD KONNEKT
Matsuyama, Giappone
Committente
ASD KonneKt
Progetto architettonico
Shingo Tsuji - CHIASMA Factory inc.
Collaboratori al progetto
YOHAKU Architects
Progetto strutturale
Yosuke Iwanaga
Impresa
Fuji Zokei Co. Ltd. CERCA ACCIAIO: MODULARITÀ
Nishinaga Kogyo Co. Ltd. COSTRUTTIVA SU
Tutte le fotografie sono di Shingo Tsuji www.promozioneacciaio.it
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ph. Sistema Ingegneria
CONDOMINIO
EXCELSIOR
BALLETTI+SABBATINI ARCHITETTI
SISTEMA INGEGNERIA
La ricostruzione del condominio Excelsior a Mirandola
rappresenta una ricucitura delle ferite inferte dal terremoto del
2012: un perfetto esempio di come tecnologia ed innovazione
possano fondersi in una ricostruzione post-sismica di qualità.
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Grazie all’utilizzo di soluzioni prevalentemente a secco in
carpenteria metallica e ad un’organizzazione efficiente del
cantiere, è stato possibile restituire alla comunità 36 appartamenti
a tagli ampi, suddivisi in quattro blocchi che si sviluppano su sette
piani residenziali, un piano interrato e un piano rialzato con spazi
comuni e sei locali commerciali.
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CONDOMINIO EXCELSIOR
Mirandola (MO)
Committente
Condominio Excelsior
Coordinamento generale contributi sisma 2012
SISTEMA Ingegneria Studio Associato
Progetto architettonico e DL
Balletti+Sabbatini Architetti
Progetto strutturale e DL specialistica
Ing. Marco Cairoli
Progetto antincendio
Ing. Aristippo
Direzione cantiere e sicurezza
Ing. Cavallaro
Impresa
Re. Co. Costruzioni srl
Costruttore metallico
Naldi Carpenterie srl
Gli elementi ad H sono stati assemblati in cantiere per Il Condominio Excelsior è un esempio virtuoso di edilizia post-
massimizzare il trasporto e lo stoccaggio, innalzando circa 9 sisma, dove il rispetto per il contesto storico si unisce all’adozione
metri strutturali (2,5 livelli abitativi) per ogni posizionamento di tecnologie avanzate. Si tratta di una testimonianza concreta del
permettendo un flusso costante delle consegne. I controventi “buon costruire” italiano, in cui la competenza tecnica e la sinergia
eccentrici, realizzati in tubi quadri 180x16 mm e le connessioni tra i professionisti hanno permesso di restituire alla comunità un
strutturali rigide ai nodi garantiscono il comportamento scatolare edificio sicuro, moderno ed efficiente, dimostrando come sia possibile
di un edificio di per sé leggero. Per evitare carichi eccessivi in affrontare la ricostruzione con qualità.
fondazione anche i vani scale e le rampe sono in carpenteria metallica,
con controventature a X; gli impalcati in lamiera grecata con getto
collaborante. DETTAGLIO PIANO TERRA - INTERRATO
COLONNA HE CON TAMPONAMENTI A SECCO
LANA DI ROCCIA
L’edificio è in classe energetica A grazie alla combinazione di
tamponamenti a secco, all’assenza di ponti termici, a stratigrafie ad
TRAVE HE
alte prestazioni termo-acustiche e alla presenza di fonti rinnovabili
(pannelli solari in copertura e teleriscaldamento).
CANTINE INTERCAPEDINE
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CAMPUS
CEPEZED
Dimostrando una grande capacità di visione strategica, la Hogeschool Inholland
– Università di Scienze Applicate - ha trasferito tre sedi distaccate,
dislocate tra Amsterdam e Diemen, e quasi tutti i suoi programmi di insegnamento
in un unico edificio di nuova costruzione situato al centro di Sluisbuurt,
un quartiere in parte ancora in costruzione, ad est di Amsterdam, destinato ad ospitare
un programma urbano ad alta densità, dotato di servizi pubblici, residenze e uffici.
Testo di Valentina Piscitelli
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Tra i primi edifici già funzionanti, quello dell’Università sta
contribuendo a dare vita al contesto e allo spazio pubblico adiacente.
Lo studio di architettura è stato incaricato della progettazione della
nuova sede in un’ottica di transizione verso criteri di sostenibilità e
resilienza, anche del contesto, prevedendo un sistema di spazi della
ricerca integrabili con la vita della città. I laboratori sono utilizzati
anche da centri di formazione regionale.
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CAMPUS UNIVERSITARIO INHOLLAND
Amsterdam
Lungo i vari livelli dell’edificio sono state collocate ampie e ariose
Committente
scale in carpenteria metallica che conducono ai piani superiori.
Università di Scienze Applicate Inholland
Progetto
I connettori tra il pianterreno e il quarto livello sono realizzati a partire
Architectenbureau cepezed
Progetto paesaggistico da laminati a caldo in acciaio dipinti di blu scuro; oltre ad avere
DELVA
Consulenti alla progettazione funzione di design forniscono anche un apporto funzionale, ospitando
IMD Raadgevende Ingenieurs (costruzione),
Galjema bv (impianti), LBP Sight (statica e antincendio) aree di seduta e fioriere. In sommità le scalinate sono in colore bianco,
Impresa
Visser & Smit Bouv bv riprendendo l’aspetto delle strutture portanti a vista in carpenteria
Costruttore metallico
Voortman Steel Construction metallica.
Facciate
Vorsselmans
Tutte le fotografie sono di Lucas van der Wee – cepezed L’edificio è strutturato per moduli ed è adattabile ad esigenze future
attraverso una configurazione flessibile. Per gli elementi verticali sono
utilizzati tubolari in acciaio a sezione circolare e quadrata.
I tubolari circolari costituiscono le colonne fino al primo livello e sono
collegati alle travi mediante profili piatti e ad L. Un sistema di travi in
acciaio crea la maglia strutturale dei solai. A partire dal primo piano
si sviluppano colonne in tubolari quadri, da cui si dipanano elementi
orizzontali in profili aperti laminati a caldo.
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56 57
L’orientamento e il posizionamento delle pinne in facciata sono stati studiati per
ottimizzare l’esposizione alla luce solare, per integrare i pannelli fotovoltaici e per
ombreggiare le sezioni di facciata apribili. Gli elementi vetrati e le pinne si innestano
direttamente sulle strutture perimetrali in tubolari quadri.
In sommità viene recuperata l’acqua piovana sia per l’irrigazione che per gli impianti
di raffrescamento. Il leggero arretramento della facciata ha consentito di organizzare in
terrazza un giardino pensile che ospita anche i pannelli fotovoltaici.
58 59
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60 61
ph. Vittorio Grassi Architects
PALAZZETTO
DELLO SPORT
DI LAMEZIA TERME
Committente
Comune di Lamezia Terme (CZ)
Team di progetto
Vittorio Grassi con Marco Aloisini, Annunziato Santoro e Ai
Engineering srl
Progetto architettonico
Vittorio Grassi, Marco Aloisini, Chiara Domenici,
Cédric Lodewickx, Lorenzo Bozzini, Valdo Canepa,
Walter Battaglia, Slavko Milanovic, Marco Monti,
Giorgio Veronelli, Francesca Gallina, Nebojsa Jakica,
Arianna Trevisan
Progetto strutturale, impiantistico,
prevenzione incendi e sicurezza
Ai Engineering srl
Architetto locale
Annunziato Santoro
Impresa e mandataria opere di copertura
Ferraro spa
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ph. Ferraro spa
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TURBOSEALTECH
ph. Parham Taghioff
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L’edificio di 5 piani con una superficie di 2.500 mq, piuttosto che
proporsi con uno sviluppo verticale, forma un angolo acuto con il terreno,
sprofondando all’interno di esso per due piani interrati. In superficie
l’elevazione è contenuta a tre piani e raggiunge la quota massima in
sommità di 14,74 m, estendendosi in lunghezza per 38,35 metri.
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Il tetto inclinato è un corridoio verde, uno spazio dinamico Elementi in acciaio sagomati ad I, in parte lasciati a vista,
con pavimento erboso che si apre in corrispondenza dell’area costituiscono le travi che vanno a completare la maglia portante.
management, dove è ritagliata una serra che ospita alberi ad alto fusto. Restanti porzioni delle carpenterie metalliche sono schermate da
lastre cementizie, mentre i solai sono in prefabbricato. I collegamenti,
Le strutture portanti verticali sono in carpenteria metallica: sin dai anziché trovare posto alle estremità dell’edificio, sono ricavati al
piani interrati troviamo colonne in profili aperti laminati a caldo centro di esso: un ascensore trasparente collega tutti i livelli.
ad H. In prossimità dei vertici le colonne in acciaio sono inclinate,
seguono l’andamento del volume e vanno a creare l’importante sbalzo
che caratterizza i prospetti.
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Gli elementi vetrati e di rivestimento sono concepiti nell’ottica
di ridurre il consumo di energia e trarre il massimo beneficio da
irraggiamento e ventilazione naturali, oltre a cio è installato un
sistema di raccolta delle acque piovane che vengono convogliate in
una cisterna posta a livello interrato e che consente, nelle stagioni
scarsamente piovose, di irrigare il green roof e provvedere al
raffrescamento degli ambienti che raggiungono elevati livelli di
comfort per ospiti e dipendenti dell’azienda.
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Niloufar Moradi, Golrokh Heydarian Tutte le fotografie sono di Parham Taghioff
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RIVESTIMENTI DI FACCIATA
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DIRETTORE RESPONSABILE
Simona Maura Martelli C
COMITATO EDITORIALE
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