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Subculture e Musica Discorso

Il documento analizza il ruolo degli artisti e delle subculture musicali, evidenziando come queste ultime influenzino la società e la cultura giovanile. Attraverso le riflessioni di McLuhan e studi di Hebdige e Caroli, si esplorano vari generi musicali, dalle origini del rock'n'roll al punk, reggae e rap, fino alla trap contemporanea. Si sottolinea l'evoluzione delle subculture in un contesto di crescente individualismo e globalizzazione.

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Il documento analizza il ruolo degli artisti e delle subculture musicali, evidenziando come queste ultime influenzino la società e la cultura giovanile. Attraverso le riflessioni di McLuhan e studi di Hebdige e Caroli, si esplorano vari generi musicali, dalle origini del rock'n'roll al punk, reggae e rap, fino alla trap contemporanea. Si sottolinea l'evoluzione delle subculture in un contesto di crescente individualismo e globalizzazione.

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SUBCULTURE E MUSICA

Partendo dalle riflessioni di Marshall McLuhan in "Gli strumenti del comunicare",


emerge un'interessante prospettiva sugli artisti. McLuhan li dipinge come individui
capaci di guardare oltre, anticipare le evoluzioni dei media e immaginare il futuro,
dando forma a questo scenario.
Secondo lui, l'artista serio si distingue per la sua capacità di affrontare la tecnologia in
modo imperturbabile, poiché è un esperto consapevole delle mutazioni nel campo
della percezione.
Ci si pone quindi la domanda sul ruolo che giocano gli artisti e l’arte all’interno di
particolari situazioni di vita e come questi si adattano o fanno parte dei mutamenti
della società.
Il termine "subculture" o "sottoculture" musicale giovanile si riferisce a movimenti
sociali e musicali come i mod, i rocker, gli skinhead e i punk, che hanno influenzato la
storia della musica popolare nel mondo di lingua inglese e, di conseguenza, nell'intero
Occidente, a volte estendendosi anche oltre. Questa categoria include anche forme
musicali come l'heavy metal, il reggae, la techno, l'hard-core e il rap. Questi generi
non solo si distinguono per i loro modelli musicali distintivi, ma anche per uno stile
estetico che si riflette nell'abbigliamento, nell'acconciatura, nel trucco e, inoltre,
esprimono una visione del mondo e della vita, più o meno elaborata e formalizzata,
tradotta in ideologia.
Il rock'n'roll rappresenta un genere musicale che emerge chiaramente con precisi
connotati legati all'età. Suonato da giovani per giovani, soprattutto nei primi anni
Cinquanta, durante il periodo di forte espansione economica successivo alla fine della
guerra, diventa negli Stati Uniti la preferenza principale dei consumatori e acquirenti di
dischi. Il boom demografico, noto come baby-boom, contribuisce a creare una base
sociale essenziale per l'espansione del mercato discografico. Questa crescita è
facilitata anche dall'introduzione di innovazioni tecnologiche come il disco in vinile, sia
a 45 giri che a 33 giri, sostituendo i più pesanti e fragili 78 giri.
La nascita e la diffusione globale del rock coincidono non solo con la creazione di una
nuova struttura industriale, di una tecnologia avanzata e di un mercato più vasto, ma
anche con la definizione di uno stile di vita e un'immagine adatti al pubblico giovanile
cui questa musica si rivolge e da cui trae ispirazione. Questa immagine abbraccia
elementi come jeans, brillantina, chitarra elettrica e un modo specifico di muoversi ed
esibirsi, tutti presenti nella figura della prima grande star del rock, Elvis Presley (1935-
1977).
Il fenomeno del folk-rock e del rock psichedelico negli anni Sessanta rappresenta un
contesto dove questi generi musicali trovano radici nel movimento controculturale di
quel periodo, abbracciando i valori comunitari e la tensione critica ideologica e politica
dell'epoca. Un esempio lampante è l'heavy metal, una forma di estremizzazione
sonora del rock originario, che si definisce verso la fine degli anni Sessanta con gruppi
inglesi come i Led Zeppelin e i Black Sabbath. Questo genere è caratterizzato dal
ricorso a moduli tratti dalla tradizione colta europea, in particolare barocca. Allo stesso
modo, il progressive rock nasce dalla contaminazione più esplicita e generalizzata del
rock con i codici e le forme della musica sinfonica. In entrambi i casi, si assiste a una
fusione unica di elementi musicali e culturali che contribuiscono a definire e
distinguere questi generi nell'ambito della storia musicale.
Il reggae, originario della Giamaica e adottato inizialmente dalle comunità caraibiche
in Gran Bretagna, si è successivamente diffuso in tutto il mondo occidentale e oltre,
caratterizzato dal suo distintivo ritmo in levare.
Allo stesso modo, il rap ha avuto origine dalla fusione di modelli ritmici, espressivi e
linguistici tipicamente afro-americani nei ghetti delle metropoli americane,
estendendosi poi nel resto d'America e in Europa, integrandosi con diverse tradizioni
musicali locali.
In entrambi i casi, oltre allo stile compositivo ed esecutivo musicale, si possono
identificare chiaramente modelli culturali, che spaziano dall'abbigliamento e
l'acconciatura dei capelli all'uso di specifiche droghe, fino all'adozione di particolari
filosofie di vita, come nel caso del reggae, con il culto rastafari.
Tra tutte queste espressioni, il punk emerge come uno degli esempi più caratterizzati e
celebri nell'immaginario collettivo. Nato in Gran Bretagna verso la metà degli anni
Settanta dalle esperienze musicali americane del decennio precedente, in particolare il
garage rock, il punk si è diffuso rapidamente in tutta Europa, compresa quella
orientale. Diventando l'archetipo della subcultura musicale, il punk è noto per i suoi
eccessi spettacolari e la sua carica apparentemente sovversiva, contribuendo in modo
significativo alla definizione dell'idea di subcultura nel panorama musicale.
Analisi approfondita delle subculture è stata prodotta da Dick Hebdige quando ha
avviato il suo percorso di analisi e studio delle "sottoculture" giovanili nel suo libro
"Subculture: The Meaning of Style". Attraverso questa opera, Hebdige ha contribuito in
modo significativo all'analisi delle mode, degli stili, degli stilemi e delle appartenenze
giovanili mediante la lente della musica. Il suo lavoro si è affermato come un punto di
riferimento fondamentale per lo studio delle subculture musicali, offrendo una
prospettiva chiara e approfondita sulla relazione intricata tra la cultura giovanile e le
espressioni artistiche.
Nel 1996, in Italia, Francesco Donadio e Marcello Giannotti hanno condotto un
esperimento simile a quello di Dick Hebdige, attraverso il loro lavoro intitolato "Teddy-
boys, rockettari e cyberpunk. Tipi, mode e manie del teenager italiano dagli anni
Cinquanta a oggi". Questa ricerca si è concentrata specificamente sulla situazione
delle sottoculture in Italia, offrendo un'analisi dettagliata delle tendenze, degli stili e
delle manie che hanno caratterizzato l'adolescenza italiana dal decennio del boom
economico fino agli anni '90. In modo simile a Hebdige, Donadio e Giannotti hanno
contribuito a illuminare le dinamiche complesse delle subculture giovanili, mettendo in
evidenza l'evoluzione delle espressioni culturali e degli stili di vita nel contesto
italiano.
Sia nel 1979, anno di pubblicazione del libro di Hebdige, sia nel 1996, la società era
ancora immersa in quella che gli studiosi definiscono come l'"epoca delle ideologie"
del Secolo Breve. Questo periodo, che si estende dal XIX secolo fino al XX secolo, ha
visto la formazione e la diffusione di ideologie che hanno plasmato le dinamiche sociali
e politiche. Tuttavia, con il progredire del tempo, in particolare con l'avvento del XXI
secolo, queste ideologie hanno gradualmente perso presa sulla collettività delle idee.
La società ha manifestato un crescente individualismo, un fenomeno accentuato dalla
globalizzazione e dal capitalismo che sembra fagocitare molte delle ideologie
tradizionali. Questa trasformazione ha portato a una ridefinizione delle dinamiche
sociali, con un'attenzione crescente all'individualismo in un contesto sempre più
globale e capitalistico.
In questo contesto di evoluzione sociale, si colloca il saggio di Francesco Caroli, "Il
mutamento delle subculture. Dai teddy boys alla scena trap", pubblicato da Meltemi. Il
testo offre un'analisi approfondita delle subculture nel corso del tempo, partendo da
un breve excursus storico. Caroli esplora gli anni '80 del secolo scorso, concentrandosi
in particolare sulla cultura hip-hop e sulla sua trasformazione nel rap e nel gangsta
rap.

Il saggio si spinge poi oltre, esaminando le "scene" della contemporaneità, cioè i nuovi
movimenti giovanili che si discostano notevolmente dal passato recente. Questi nuovi
fenomeni trovano espressione nella nascita della trap, sottolineando il cambiamento
dinamico delle subculture nel contesto socioculturale in continua evoluzione. Caroli
fornisce un'analisi chiara e approfondita di come le espressioni culturali giovanili si
adattino e si trasformino nel corso del tempo, riflettendo le mutevoli dinamiche della
società e della cultura contemporanea.

BIBLIOGRAFIA
D. Hebdige, Sottoculture. Il fascino di uno stile innaturale, Milano, Costa e Nolan, 1983
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco
Francesco Caroli, Il mutamento delle subculture. Dai teddy boy alla scena tra,
Meltemi, 2023
M. McLuhan, Gli strumenti del comunicare, Il Saggiatore, 1967
F. Donadio, M. Giannotti, Teddy-boys, rockettari e cyberpunk. Tipi, mode e manie del
teenager italiano dagli anni Cinquanta a oggi, Editori Riuniti, 1996
Lo Sguardo – Rivista Di Filosofia –N. 4, 2010 (III) – Antropologie/II

https://www.treccani.it/enciclopedia/sottoculture-e-musiche-giovanili_%28Storia-della-
civilt%C3%A0-europea-a-cura-di-Umberto-Eco%29/

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