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Manuale Esecutivi

Il capitolo 5 del documento fornisce dettagli sui parametri esecutivi e le funzionalità per la generazione e personalizzazione degli esecutivi di cantiere, inclusi comandi per la gestione di travi, pilastri e carpenterie. Viene evidenziata l'importanza dell'estensione .GRB per l'uso con Dolmen Plan 2D e si consiglia l'uso di funzioni grafiche per utenti esperti. Inoltre, il capitolo include informazioni sui colori, le distanze e le altezze relative alle carpenterie e alle quote nel disegno.
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Manuale Esecutivi

Il capitolo 5 del documento fornisce dettagli sui parametri esecutivi e le funzionalità per la generazione e personalizzazione degli esecutivi di cantiere, inclusi comandi per la gestione di travi, pilastri e carpenterie. Viene evidenziata l'importanza dell'estensione .GRB per l'uso con Dolmen Plan 2D e si consiglia l'uso di funzioni grafiche per utenti esperti. Inoltre, il capitolo include informazioni sui colori, le distanze e le altezze relative alle carpenterie e alle quote nel disegno.
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CAPITOLO 5

ESECUTIVI
INDICE CAPITOLO 5 – ESECUTIVI

5.1 parametri esecutivi 5

5.2 esecutivi travate 6

5.3 ESECUTIVI PILASTRATE 6

5.4 carpenterie di piano 6

5.5 Dolmen plan 9


5.5.1 FILE 12
5.5.1.1 FileàNuovo: 12
5.5.1.2 FileàApri 12
5.5.1.3 FileàComposizione tavola 12
5.5.1.4 FileàSalva e FileàSalva con nome 16
5.5.1.5 FileàEsporta Struttura 16
5.5.1.6FileàModello/ Nuovo Modello............................................................................16
5.5.1.7 FileàModello àCarica Schede 16
5.5.1.8 File à Modello à Salva Modello 16
5.5.1.9 FileàModello àCompatta Schede 16
5.5.1.10 FileàImposta Plottaggio 16
5.5.1.11 FileàArea di stampa 17
5.5.1.12 FileàAnteprima 17
5.5.1.13 Fileà Imposta stampante 17
5.5.1.14 File àStampa 17
5.5.1.15 File > Ordina Data Base 17
5.5.1.16 File > Elimina Doppi 17
5.5.1.17 File > Esci 17
5.5.2 GEOMETRIA 19
5.5.2.1 Descrizione dei Comandi di un Pannello Tipo 19
5.5.2.2 Disegno > Punto 19
5.5.2.3 Disegno > Segm. > Segmento due Pt. 19
5.5.2.4 Disegno > Segm. > Segm. Orizz./Vert. 20
5.5.2.5 Disegno > Segm. > Segm. Offset 20
5.5.2.6 Disegno > Segmento > Rettangolo 20
5.5.2.7 Disegno > Segmento > Poligono 20
5.5.2.8 Disegno > Cerchio > Per tre Punti 20
5.5.2.9 Disegno > Cerchio > Centro e Raggio 21
5.5.2.10 Disegno > Cerchio > Centro e Punto 21
5.5.2.11 Disegno > Cerchio > Tg. 2 Rette e Raggio 21
5.5.2.12 Disegno > Arco > Per tre Punti 21
5.5.2.13 Disegno > Arco > Centro, Punto Iniziale, Punto Finale 21
5.5.2.14 Disegno > Arco > Raccordo e raggio 21
5.5.2.15 Disegno > Griglia Punti / Griglia Linee 22
5.5.2.16 Costruzioni > Linee > Per due Punti 22
5.5.2.17 Costruz. > Linee > Orizz./Vert 22
5.5.2.18 Costruzioni > Linee > Parallela 22
5.5.2.19 Costruzioni > Linee > Perpendicolare 23
5.5.2.20 Costruzioni > Linee > Punto Angolo 23
5.5.2.21 Costruzioni > Linee > Perpendicolare a 2 Punti 23
5.5.2.22 Costruzioni > Cerchio > Per tre Punti 23
5.5.2.23 Costr. > Cerchio > Centro e Raggio 23
5.5.2.24 Costr. > Cerchio > Centro e Punto 24
5.5.2.25 Costr. > Cerchio > Tg 2 Rette e raggio 24
5.5.2.26 Operazioni > Intersezione 24
5.5.2.27 Operazioni > Proiezione 24
5.5.2.28 Operazioni > Elimina Parte 25
5.5.2.29 Operazioni > Divisione 25
5.5.2.30 Operazioni > Unione 25
5.5.2.31 Testi > Schede stili 25
5.5.2.32 Testi > Inserisci > Per due Punti 25
5.5.2.33 Testi > Inserisci > Orizz. / Vert. 26
5.5.2.34 Testi > Inserisci > Punto e Angolo 26
5.5.2.35 Testi > Inserisci > Centrato per due punti 26
5.5.2.36 Testi > Modifica testo / Angolo 26
5.5.2.37 Quote > Schede stili 26
5.5.2.38 Quote > Serie > Orizz./Vert./Parallela 27
5.5.2.39 Quote > Singola > Orizz./ Vert./Parall. 27
5.5.2.40 Quote > Automatica > Orizz./ Vert./Parall 28
5.5.2.41 Quote > Sposta Testo > per 2 Pt / Orizz./Vert. 28
5.5.2.42 Quote > Modifica testo 28
5.5.2.43 Quote > Rigenera testo 28
5.5.2.44 Tratteggi > Schede 28
5.5.2.45 Tratteggi > Assegna per Punto Interno 29
5.5.2.46 Tratteggi > Assegna per Vertici 29
5.5.2.47 Aiuti Disegno > Griglia 29
5.5.2.48 Aiuti Disegno > Passo Griglia 29
5.5.2.49 Aiuti Disegno > Vertici 29
5.5.3 ARMATURE 29
5.5.3.1 Schede stili 29
5.5.3.2 Dati armatura 30
5.5.3.3 Creazione > Su Geometria / Diretta / da Pannello 30
5.5.3.4 Modifica > Numero Ferri / Diametro / Passo / Lunghezze 30
5.5.3.5 Modifica > Aggiorna Lunghezza Totale 30
5.5.3.6 Modifica > Sostituisci 31
5.5.3.7 Modifica > Suddivisione 31
5.5.3.8 Modifica > Aggiungi Parte > 2 Pt / Orizz. / Vert. / Prolungamento 31
5.5.3.9 Modifica > Cancella Parte 31
5.5.3.10 Modifica > Stira Orizzontale / Stira Parallelo 31
5.5.3.11 Modifica / Sposta / Nascondi / Visualizza / Rigenera descrizione 31
5.5.3.12 Modifica / Sposta / Nascondi / Visualizza / Rigenera quota 31
5.5.3.13 Numero ripetizioni Ferri > Assegna 31
5.5.3.14 Numero ripetizioni Ferri > Visibile 31
5.5.3.15 Computo > Armature 32
5.5.3.16 Computo > Calcestruzzo 32
5.5.3.17 Computo > Casseri 32
5.5.3.18 Schede / Modalità di generazione 33
5.5.3.19 Distinta > Inserisci ferri 33
5.5.3.20 Numerazione 33
5.5.3.21 Distinta > Genera Tabella 33
5.5.4 GENERALI 33
5.5.4.1 BREAK 33
5.5.4.2 Undo 33
5.5.4.3 All’inizio 33
5.5.4.4 Informazioni 33
5.5.4.5 Evidenzia 33
5.5.4.6 Incolla 34
5.5.4.7 Cancella 34
5.5.5 TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE: 34
5.5.5.1 Trasf. Geom. > Traslazione > Per due Punti 34
5.5.5.2 Trasf. Geom > Traslazione > Orizzontale / Verticale 34
5.5.5.3 Trasf. Geom. > Rotazione 34
5.5.5.4 Trasf. Geom > Posiziona 35
5.5.5.5 Trasf. Geom > Variazione Scala 35
5.5.5.6 Trasf. Geom > Simmetria > Per 2 Punti 35
5.5.5.7 Trasf. Geom> Simmetria > Orizz./ Vert. 36
5.5.5.8 Trasf. Geom > Stiramenti > Per 2 Punti 36
5.5.5.9 Trasf. Geom > Stiramenti > Orizz./Vert. 36
5.5.6 C. A. 37
5.5.6.1 Disegno Carpenterie > Disegno Travetti 37
5.5.6.2 Disegno Carpenterie > Disegno Rompitratta 37
5.5.6.3 Disegno Carpenterie > Disegno Foro 37
5.5.6.4 Disegno Carpenterie > Default Travetti / rompitratta 38
5.5.6.5 PROGETTO TRAVETTO 38
5.5.6.6 Progetto Plinti / Muri controterra 46
5.5.6.7 Disegno Plinti 46
5.5.6.8 Disegno Scala 46
5.5.7 MACRO 47
5.5.8 SEZIONI 57
5.5.8.1 Carica 58
5.5.8.2 Ambiente 58
5.5.8.3 Copia per Ambiente 58
5.5.9 SELEZIONI 58
5.5.9.1 Selezioni > Finestra 58
5.5.9.2 Selezioni > Elementi > Costruzioni / Testi / Quote / Tratteggi / Armature / 58
5.5.9.3 Selezioni > Proprietà disegno > Colore / Tipo linea 58
5.5.9.4 Selezioni > Stile > Testo / Tratteggio / Quote / Armature 58
5.5.9.5 Selezioni > Armature > Diametro / Numero / Lunghezza / …. 58
5.5.9.6 Selezioni > Livello 58
5.5.9.7 Selezioni > Tutto 59
5.5.9.8 Selezioni > Multiple > Intersez./ Unione / Esclusione 59
5.5.10 PROPRIETÀ 59
5.5.10.1 Proprietà > Modifica Colore > [Colore] 59
5.5.10.2 Proprietà > Modifica Tipo Linea > [Tipo Linea] 60
5.5.10.3 Proprietà > Modifica Tipo Punto > [N° Tipo Punto] 60
5.5.10.4 Proprietà > Modifica Stile Testi / Quote / Tratteggi / Armature 60
5.5.10.5 Livelli / Modifica livelli 60
5.5.11 VISUALIZZA 61
5.5.11.1 Imposta > ..... 61
5.5.11.2 Layout > ..... 61
5.5.12 OPZIONI 62
5.5.12.1 Opzioni > Barra Geometria 62
5.5.12.2 Opzioni > Barra Macro 62
5.5.12.3 Opzioni > Trappola 62
5.5.12.4 Opzioni > Dimensioni Trappola 62
5.5.12.5 Opzioni > Visualizza trappola 62
5.5.12.6 Opzioni > Colore di Sfondo 62
5.5.12.7 Opzioni > Visualizza finestra zoom 62
5.5.12.8 Opzioni > Ridisegno Finestre 62
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

5 ESECUTIVI
I comandi contenuti all’interno di questo capitolo hanno lo scopo di consentire la
generazione e la personalizzazione degli esecutivi di cantiere. Si consiglia fortemente
l’uso dell’estensione .GRB, lasciando l’estensione .DIS per le installazioni prive del
Dolmen Plan 2D.

5.1 PARAMETRI ESECUTIVI


In questo modulo viene visualizzato il
pannello dei parametri relativi agli
esecutivi delle travi.
NB: solitamente l’utente non ha
necessità di intervenire in questo file,
in quanto esistono funzioni grafiche di
impostazione molto più dirette. Se ne
consiglia pertanto l’uso solo agli utenti
“esperti”. Il significato di ogni
parametro viene riportato di seguito.
Ferri in carp.: specifica cosa sarà
disegnato all'interno della carpenteria:
0 = nessun ferro 1 = solo ferri long.;
2 = solo le staffe; 3 = ferri long. e staffe;
Togli staffe nodo: il valore 1 significa
che le staffe della trave
non verranno
disegnate all'interno
del pilastro
Tipo linee: tipo delle linee usate nel disegno
(0 = continue, 1 = tratteggiata)
Colore carpenterie: colore delle linee usate
nel disegno della carpenteria (1=bianco, 2=blu, 3=rosso, 4=verde, 5=giallo,
6=arancio, 7=violetto)..
Colore verticali: colore delle linee usate come riferimento nello schema dei ferri.
L.min. pil. Sup/inf.: Lunghezza minima pilastri superiori/inferiori
Dquota carp.sup.: Distanza quota superiore dal disegno della carpenteria
Hbarra carp.sup.: Altezza barra della quota superiore
Dquota carp.inf.: Distanza quota inferiore dal disegno della carpenteria
Hbarra carp.inf.: Altezza barra della quota inferiore
D quota staffe: Distanza quota staffe
H barra staffe: Altezza barra della quota delle staffe
D scritte SEZ.: Distanza delle scritte SEZ. dalla carpenteria
Dx / Dy sezioni: Distanza in X e Y del disegno delle sezioni dalla carpenteria
H min. carp.: Altezza minima del disegno della carpenteria
Toll. X / Y ferri: Tolleranza in X o in Y di sovrapposizione dei ferri
Toll.passi staf.: Tolleranza nella ricerca dei campi di isostaffatura
param. Fisso 1 / 2 / 3 / 4: parametri di disegno (vedi fig. 8 delle Tavole fuori testo)
Amplif. Sezione: moltiplicatore delle dimensioni della sezione rispetto alla scala del disegno
param. quotl1 / quotl2: parametri L1 ed L2 per il disegno delle quote
Dmin fili carp.: Valore minimo per quotare la distanza dei ferri dai fili di carpenteria
Dquote fili carp.: Distanza delle quote dei fili di carpenteria

Capitolo 5 – ESECUTIVI 5
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

5.2 ESECUTIVI TRAVATE


Tipo di formato del file che verrà
generato contenente gli esecutivi
delle travate.

Selezione delle membrature per le


quali vengono generati gli
esecutivi; attivando l’opzione
“Selezione” si attiva il tasto
“Cerca”
Attiva il pannello descritto
al paragrafo 2.9
Questo comando permette di creare gli schemi d’armatura bidimensionali relativi alle
travate progettate dal Progetto C.A. (par. 3.2). La generazione esecutivi produce per
ogni membratura un file del tipo ESEC_xxx.GRB, ovvero ESEC_xxx.DIS, dove "xxx" è
il numero identificativo della membratura.

5.3 ESECUTIVI PILASTRATE


Questo comando permette di creare le tabelle d’armatura relative ai pilastri.
La generazione esecutivi pilastri produce file di disegno di Attiva il pannello descritto
formato GRB o DIS, leggibili dal Dolmen Plan 2D. al paragrafo 2.9
Tipo di formato del file che verrà
generato contenente gli esecutivi
delle pilastrate.

Selezione delle membrature per le


quali vengono generati gli
esecutivi; attivando l’opzione
“Selezione” si attiva il tasto
“Cerca”

Inserimento del nome del file


relativo agli elementi selezionati

5.4 CARPENTERIE DI PIANO


Scopo di questo comando è la generazione della carpenteria di piano della struttura, in
base ai dati inseriti e/o modificati in Ambiente Grafico > Carpenterie. Le opzioni
(fedi figura) si riferiscono ai seguenti elementi del disegno
1. Testi: i testi relativi a travi, pilastri e gusci possono contenere: il nome
dell’elemento dato in “Ambiente Grafico”, la denominazione della membratura a
cui appartengono, l’indicazione dell’indice progressivo di campata, le dimensioni
della sezione.
2. Cordolo: il cordolo è una trave di chiusura delle zone di solaio che presentano uno o
più lati senza travi. Il cordolo può essere allineato internamente alla forma di solaio

Capitolo 5 – ESECUTIVI 6
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

oppure con l’asse sul filo della stessa. Per eseguire tale operazione, il programma si
basa sui carichi di solaio applicati tra la “Prima quota” e la “Seconda quota”.
3. Plinto: vengono rappresentati i plinti definiti come tali nelle schede di vincolo
dell’”Ambiente grafico”; è possibile allegare al plinto la descrizione presente nella
scheda di vincolo, il nome del nodo a cui è relativo e le sue dimensioni.
4. Solaio: il programma rappresenta, per ogni carico di solaio applicato tra la “Prima
quota” e la “Seconda quota”, l’orditura dei travetti nei campi chiusi individuati
dalle travi e dagli eventuali cordoli.
Nome del file relativo a quella carpenteria di piano

Introduzione delle quote Selezione del tipo di


(asse z) che contengono il formato con cui si vuole
solaio per il quale si vuole generare il file grafico.
generare la carpenteria di
piano

Visualizza un ulteriore
pannello relativo alla
impostazione dei Visualizzazione della
parametri legati alla carpenteria generata
formattazione del disegno in anteprima.

Pannello di selezione “Carpenterie di Piano”

Selezione delle parti del disegno : linee Vedi pannello pagina successiva
travi, pilastri, gusci, solaio tratteggio;
ognuna di queste viene visualizzata con
un colore azzurro intenso consentendo di
modificare il tipo di linea ed il tipo di
colore

Selezione dei tipi di testo : testi travi,


pilastri, gusci, solaio tratteggio; ognuno
viene visualizzato con un colore azzurro
intenso consentendo di modificare le
dimensioni ed il colore

Dimensioni del testo selezionato


Tipologie di linee disponibili: viene
visualizzata con un colore azzurro intenso
la linea corrispondente alla parte di
disegno selezionata

Tipi di colori disponibili: viene


evidenziato con un colore azzurro intenso
il contorno del colore appartenente alla
parte di disegno o al tipo di testo Applica, senza salvarle, le Salva le modifiche
selezionati nuove impostazioni al file impartite alle opzioni di
di disegno generato. questo pannello
Reimposta le opzioni secondo le Pannello relativo al comando “Carpenterie di
impostazioni dell’ultimo salvataggio Piano – Opzioni – Colori e Testi” 7
Capitolo 5 – ESECUTIVI
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

5. Unisci linee parallele: unisce le linee parallele i cui estremi sono più vicini del
parametro specificato nella casella di testo.
6. Tratteggio pilastri: esegue il tratteggio dei pilastri con angolo e passo specificato,
eventualmente con doppia inclinazione.
7. Proiezione spigoli: proietta le linee laterali delle travi confluenti nello stesso nodo
fino ad incontrarsi (migliora l’esecuzione degli spigoli).
8. Taglio carpenterie: elimina, per ogni elemento, i tratti di segmento che finiscono
all’interno dell’ingombro di un altro elemento.
9. Fattore moltiplicativo distanze: moltiplica le dimensioni del disegno per un fattore.
10. Tolleranza angolare pilastri: tolleranza con cui gli elementi vengono ritenuti
verticali.
11. Tolleranza per proiezione e taglio carpenteria: è la tolleranza con cui vengono
valutate le condizioni per tagliare le linee della carpenteria in modo da tenere in
conto le sovrapposizioni tra elementi diversi.

Il disegno viene prodotto sezionando tutte le aste ed i gusci intersecati dal piano
orizzontale della “Prima quota” ed aventi un nodo compreso tra la “Prima quota” e la
“Seconda quota”; vengono invece rappresentate in vista tutte le aste comprese tra la
“Prima quota” e la “Seconda quota”.
Rappresentazione
dell’orditura solai

Unisce le linee
Definizione della
parallele i cui
tipologia del testo per
estremi sono
ciascun elemento
più vicini del
strutturale
parametro
indicato

Cordolo di chiusura
dei solai con uno o Tratteggio dei
più lati senza travi pilastri

Operazioni varie
Rappresentazione dei
plinti

Rilegge le opzioni già salvate in Salva le modifiche impartite alle


precedenza opzioni di questo pannello.

Applica, senza salvarle, le nuove Pannello relativo al comando


impostazioni al file di disegno generato.
“Carpenterie di Piano – Opzioni –

Capitolo 5 – ESECUTIVI 8
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

5.5 DOLMEN PLAN


Dolmen Plan è un CAD bidimensionale dedicato che permette di creare, visualizzare,
modificare, gli elaborati grafici realizzati durante il progetto delle strutture. Tale
strumento è utilizzato, in generale, per compiere le seguenti operazioni:
− Visualizzazione e modifica di file in formato DIS o GRB creati durante il progetto
delle strutture in C.A
− Visualizzazione e modifica di file in formato DIS creati durante il progetto delle
strutture metalliche.
− Visualizzazione e modifica di file in formato DIS creati durante il progetto delle
armature dei gusci.
− Visualizzazione e modifica di file in formato DXF.
− Calcolo e disegno di elementi strutturali quali scale, travi continue, travetti, plinti,
muri, travi rovesce per mezzo di funzioni contenute nel menù “Macro”.
− Creazioni ex novo di solai a pignatte, posizionamento di fori e rompitratta attraverso
i macrocomandi contenuti nel menù “Macro”.
− Creazione di sezioni interamente definite dall’utente, con calcolo delle
caratteristiche geometriche.

In apertura di DOLMEN PLAN viene sempre caricato un MODELLO di partenza:


questo è un file .GRB che deve trovarsi in CUSTOM, e chiamarsi
Cad2Dmodello.GRB. Le informazioni che vengono estratte dal modello sono le
seguenti:
• Scala
• Unità di misura
• Stili testi
• Stili tratteggi
• Stili quote
• Stili armature
• Distinte
• Livelli

Capitolo 5 – ESECUTIVI 9
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

I parametri di default sono i seguenti:


• Scala 1: 50
• Unità cm

Quando viene caricato un file di disegno con scala diversa da quella attualmente
impostata, il programma pone l’opzione “Usa rapporto di scala”. Se la risposta è:
SI: il nuovo disegno appare effettivamente ingrandito o rimpicciolito: alle quote del
disegno di diversa scala caricato come successivo viene associato un fattore di
scala diverso da 1
NO: lunghezze uguali in dimensioni reali appaiono uguali nel disegno.

L’opzione di default è NO per il primo file caricato, SI per i successivi.

La finestra principale di Dolmen Plan è visibile nella figura seguente.

Capitolo 5 – ESECUTIVI 10
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
A E F

LEGENDA
A) Riga dei comandi I J
B) Barra degli strumenti
C) Suggerimento input dati
D) Barra di selezione veloce comandi GEOMETRIA
E) Visualizzazione dei dati di input inseriti da tastiera (qualora debbano essere inseriti
più valori, questi devono essere separati da una virgola)
F) Pannellino numerico per l’inserimento dei dati da tastiera
G) Selezione del colore, tipo di linea, punto e pattern da utilizzare nel disegno.
Utilizzando diversi tipi di colore e di linea possono essere definiti in diverso modo
segmenti ed aste.
H) Pannello delle funzioni di assistenza, attivabile cliccando sul tasto destro del mouse
su una finestra
I) Suggerimento del comando attivo
J) Coordinate rispetto agli assi X, Y, Z

Alla partenza del programma la trappola è attiva nell'ordine su:


1) vertici di segmenti e punti;
2) intersezioni griglia (se essa è attiva);
3) intersezioni linee;
Nella barra delle icone, dopo i tasti di salvataggio e caricamento file, si trovano i tasti
per attivare la trappola: questa può consistere nel classico “snap” grafico del cursore, o
in una granularità del mouse:
E’ possibile specificare la Inserimento del nuovo
dimensione in pixel dello snap, passo del reticolo

Capitolo 5 – ESECUTIVI 11
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

oppure il passo di granularità per far muovere il mouse lungo un reticolo di passo
costante.

Di seguito vengono analizzati i contenuti di ciascun menù.

5.5.1 FILE
Il menù FILE gestisce il salvataggio ed il caricamento dei files di disegno, come pure
degli stili di default per i nuovi disegni (il “MODELLO”).

5.5.1.1 FileàNuovo:
Azzera gli oggetti, le schede degli gli stili e dei contenitori, e riparte col modello di
default, ridefinendo anche scala e unità

5.5.1.2 FileàApri
Carica gli oggetti, accoda le nuove schede di stile e di distinta, Ogni apertura di un file
con estensione GRB è preceduta da un pannello di opzioni:
a) usa rapporto di scala si/no
b) ingloba (per numero o per descrizione) / accoda livelli
I disegni in formato DIS vengono inglobati nell’ambiente e tutti i suoi oggetti vengono
assegnati al livello corrente.
I disegni in formato DXF vengono tradotti rispettando la suddivisione in livelli; inoltre
quote e tratteggi rimangono tali, con l’aspetto più simile possibile agli originali.

5.5.1.3 FileàComposizione tavola


Consente l’apertura contemporaneo di più files nell’ambiente grafico DOLMENPLAN:
i formati riconosciuti dalla procedura di composizione sono il formato nativo GRB, il
formato di interscambio interno DIS, e il formato DXF. I singoli disegni vengono
disposti in una tavola di dimensioni foglio assegnate.
La scala e le unità di misura che si assegnano in fase di composizione diventeranno
quelle di default dell’ambiente grafico DOLMEN PLAN, e influenzano soprattutto
l’importazione dei files DIS e DXF. Dal momento infatti che il formato GRB contiene
già al suo interno delle informazioni di scala e di unità di misura, queste prevalgono su
quelle assegnate per la tavola : ciò consente di lavorare separatamente su particolari
destinati ad essere stampati in un’unica tavola con scale fra loro diverse, mantenendo
per ognuno di essi l’ambiente impostato con la scala e le unità più consone; sarà
compito di DOLMEN PLAN, in fase di assemblaggio dei singoli disegni, creare gli stili
di quota o armatura con gli adeguati fattori di scala.
Per quanto concerne i disegni in formato DIS, si ammette che le coordinate presenti in
esse siano in dimensioni reali, e generalmente espresse in cm., tranne che per i DIS
generati dai programmi di verifica nodi in acciaio, le cui coordinate sono espresse in
mm: i DIS entreranno a far parte del disegno globale con la scala assegnata per la
tavola.

Capitolo 5 – ESECUTIVI 12
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

Infine, i files in formato DXF si ammettono in dimensioni reali, con coordinate sempre
espresse in cm.

La procedura presenta per la scelta la lista dei files di formato GRB, DIS e DXF che
ha individuato all’interno della cartella di lavoro corrente, ordinati in ordine alfabetico.
E’ possibile visualizzare solo parte di essi agendo sui due filtri disponibili.
Il primo filtro, se attivato, rende visibili solo i files di un unico formato: il secondo,
premendo il tasto “filtra”, rende visibili solo i files aventi nomi rispondenti alla regola
scritta nell’apposito campo sotto il tasto ( ad es., scrivendo ESEC*.* si rendono visibili
i soli esecutivi, siano essi in formato GRB, DIS o DXF ). I files visualizzati nella lista
sono, fra quelli dei formati grafici riconosciuti da DOLMEN PLAN, l’intersezione di
quelli consentiti da ciascuno dei due filtri.
All’interno della lista dei possibili componenti della tavola è possibile selezionare un
file alla volta: il file selezionato è rappresentato schematicamente nell’apposita
finestrella di anteprima. Premendo il tasto “à” si inserisce il file selezionato nella
lista dei componenti della tavola. La procedura cercherà di inserire i files
componenti all’interno dello spazio reso disponibile dal formato della tavola,
disponendoli man mano, nell’ordine in cui sono elencati nella lista dei componenti,
prima per righe o per colonne a seconda che il verso di riempimento richiesto sia
orizzontale o verticale. Ne consegue che l’aspetto finale della tavola è influenzato
dall’ordine con il quale i files sono elencati nella lista dei componenti: potrebbe
addirittura verificarsi che lo spazio non sia sufficiente. A motivo di ciò, è possibile
spostare il file selezionato nella lista dei componenti verso l’alto o verso il basso
dell’elenco usando le apposite frecce. E’ inoltre ovviamente possibile eliminare un file
dall’elenco dei componenti la tavola usando il tasto “Elimina componente”.

Capitolo 5 – ESECUTIVI 13
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

Alla tavola è possibile aggiungere un testalino, che verrà posizionato ad uno degli
angoli della tavola stessa : la procedura propone un testalino di default, che può
essere sostituito tramite il comando “Sfoglia … “ da un qualunque file GRB, DIS o
DXF presente nella cartella “custom” o in altre cartelle. La squadratura è opzionale,
ed è interna ai confini della tavola, distando da essi di quantità pari ai margini
esterni.
Premendo il tasto “Aggiorna” vicino all’anteprima della tavola senza attivare
l’opzione “espandendo” è possibile capire come il programma sfrutta lo spazio
disponibile previsto per inserire i singoli files, ed è anche semplice capire se è
possibile inserire nuovi files, o mutare l’ordine di inserimento per ottenere un
complessivo di miglior impatto estetico: i singoli disegni vengono “accumulati” a
partire dall’angolo in alto a sinistra o dall’angolo in cui è posizionato il testalino, e
distano l’uno dall’altro di quantità almeno pari ai margini interni. Se si attiva
l’opzione “espandendo” i singoli disegni vengono disposti sfruttando tutto lo spazio
disponibile.

Capitolo 5 – ESECUTIVI 14
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

Margine
esterno

testalino

Quando si preme “OK” la tavola complessiva viene caricata in DOLMEN PLAN,

Le impostazioni di default per la composizione della tavola sono riportate nel file
c2_tabstandard.txt della cartella “custom”, che può essere modificato per
personalizzare le impostazioni di default.

Capitolo 5 – ESECUTIVI 15
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

5.5.1.4 FileàSalva e FileàSalva con nome


Salva nel formato desiderato (GRB, DIS o DXF) il disegno a video.

5.5.1.5 FileàEsporta Struttura


Lancia la funzione descritta dettagliatamente al punto 1.7.6 (vedi).

5.5.1.6 FileàModello à Nuovo Modello


Funziona solo a data-base vuoto: apre un file GRB come modello, modifica scala e
unità e sostituisce gli stili invece di accodarli.

5.5.1.7 FileàModello àCarica Schede


Legge da un file GRB esistente solo i nuovi stili e i contenitori, accodandoli ai
preesistenti se . Non influisce su scala e unità e ingloba i livelli per descrizione.

5.5.1.8 File à Modello à Salva Modello


Salva il file col nome Cad2Dmodello.GRB, dopo aver chiesto conferma . Non modifica
il nome corrente del file nella barra del titolo.

5.5.1.9 FileàModello àCompatta Schede


Cancella le schede di stile (testo, quota, tratteggio) non utilizzate.

5.5.1.10 FileàImposta Plottaggio


Visualizza il pannello in qui vengono impostati i parametri di plottaggio. Tutte le
schede presenti (Foglio, Squadratura, Penne, Tipi linea) hanno in comune i seguenti
tasti:
Stampa : invia i dati alla stampante.
Anteprima : visualizza il disegno come apparirà poi sul foglio.
Salva impostazioni: memorizza su disco i dati correnti. Per caricarli automaticamente
nelle successive sessioni di plottaggio, salvare come
“c2_standard.txt”.
Predefinito: legge da disco i parametri di default (\dolmen\custom\
c2_standard.txt)
OK : chiude il pannello senza inviare i dati alla stampante
Annulla : come sopra, ma annulla anche le modifiche non memorizzate.
Applica : processa le variazioni effettuate. L’effetto sarà visibile sul foglio oppure
tramite l’anteprima di stampa.

Le singole schede hanno l’aspetto della figura seguente:


“Foglio”: Contiene la scala di plottaggio, i margini da rispettare sul foglio,
l’orientamento del disegno e la posizione del disegno nella pagina. Tutti questi
parametri hanno valori di default (per esempio la scala di default è la massima possibile
sul foglio), ma possono essere modificati liberamente. NB: il loro effetto sarà preso in
conto solo dopo la pressione del tasto “Applica”.
“Squadratura”: contiene i parametri di un eventuale riquadro da far comparire sul
foglio: spessore linea, colore (espresso come numero di penna) e tipo della linea.

Capitolo 5 – ESECUTIVI 16
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

“Penne”: permette di specificare lo spessore della linea da associare a ciascun colore e


se il disegno su foglio sarà a colori, in bianco e
nero (monocromatico) o in toni di grigio. Nel
primo caso è possibile fare in modo che ai
colori standard di Dolmen ne corrispondano
altri su foglio, da scegliere nella tavolozza di
Windows.
“Tipi linea”: permette di specificare le
dimensioni dei singoli trattini nel caso di linee
tratteggiate, tratto-punto, ecc. Le misure si
intendono in mm sul foglio.

5.5.1.11 FileàArea di stampa


Specifica la zona del disegno da mandare in
stampa. “Tutto” corrisponde all’intero disegno;
“Visualizzato” alla finestra visualizzata in quel
momento sul video: “Finestra” richiede di
cliccare due punti in modo da definire una
sotto-area rettangolare.

5.5.1.12 FileàAnteprima
Vedi 5.5.1.8.

5.5.1.13 Fileà Imposta stampante


Seleziona il dispositivo grafico dove inviare i
dati.

5.5.1.14 File àStampa


Vedi 5.5.1.8.

5.5.1.15 File > Ordina Data Base


FUNZIONE: riordinamento dei dati inseriti,
allo scopo di velocizzare i tempi di esecuzione
dei comandi. Si faccia attenzione che questa
opzione annulla la possibilità di recuperare dati
tramite il comando "Undo" della barra degli
strumenti.

5.5.1.16 File > Elimina Doppi


FUNZIONE: cancella tutti gli elementi sovrapposti, della stessa lunghezza e dello stesso
colore..

5.5.1.17 File > Esci


FUNZIONE: uscita dal CAD 2D (acceleratore di tastiera: ALT+F4).

Capitolo 5 – ESECUTIVI 17
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

Se dopo l'apertura del CAD 2D l'utente ha selezionato comandi di menù suscettibili di


apportare modifiche al database, viene visualizzata una finestra di messaggio che
richiede conferma della richiesta e propone il salvataggio su file del contenuto attuale
del database.

Capitolo 5 – ESECUTIVI 18
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

5.5.2 GEOMETRIA
In questo menù sono contenute le funzioni che generano
nuove primitive di disegno.

5.5.2.1 Descrizione dei Comandi di un Pannello Tipo


Modifica una scheda già esistente;
viene richiesto il numero della scheda Crea una nuova scheda avente le
da modificare: digitando il numero stesse caratteristiche della scheda
nella finestra interattiva, viene digitata nella finestra interattiva
visualizzato il pannello 2 e si procede
come per il comando “Nuova Scheda” Elimina la scheda digitata
nella finestra interattiva

Pannello 1
Finestra interattiva
Pannello 2

Scheda attiva

N° di scheda

Crea una nuova scheda


attraverso la visualizzazione
del pannello 2, all’interno del
quale vengono inserite le
caratteristiche della nuova Dati relativi all’impostazione della Nuova Scheda o
scheda alla modifica di scheda già esistente

Tutte le operazioni relative all’aggiornamento o modifica dell’inventario delle schede,


vengono effettuate utilizzando i comandi di testa del Pannello 1 .
Non è possibile eliminare schede già utilizzate in altre applicazioni (cioè quando le
informazioni contenute in una scheda sono già state attribuite alla struttura, ad es. uno
stile di testo già utilizzato); in questo caso appare il messaggio di errore “SCHEDA
REFERENZIATA”. Non è analogamente possibile eliminare schede attive (con pallino
nero a fianco del numero della scheda).

5.5.2.2 Disegno > Punto


FUNZIONE: Crea punti.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) inserire un punto tramite il mouse o dandone numericamente le coordinate;

SEGMENTI:

5.5.2.3 Disegno > Segm. > Segmento due Pt.


FUNZIONE: Crea segmenti per due punti.

Capitolo 5 – ESECUTIVI 19
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) inserire il primo vertice cliccando sullo schermo o scrivendo le sue coordinate;
b) inserire il secondo vertice cliccando sullo schermo o scrivendo le sue coordinate;

5.5.2.4 Disegno > Segm. > Segm. Orizz./Vert.


FUNZIONE: Crea segmenti orizzontali o verticali.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) inserire il primo vertice;
b) inserire il secondo vertice, oppure inserire direttamente la lunghezza del segmento
(positiva a destra/in alto, negativa a sinistra/in basso);

5.5.2.5 Disegno > Segm. > Segm. Offset


FUNZIONE: Crea segmenti paralleli ad altri precedentemente disegnati

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) Inserire la distanza da tastiera o selezionare il segmento di cui si vuole creare il
parallelo;
b) – in caso di inserimento di distanza da tastiera, selezionare il lato del segmento
dove va creato il parallelo;
– in caso di selezione diretta del segmento, cliccare sul video la posizione del parallelo;

5.5.2.6 Disegno > Segmento > Rettangolo


FUNZIONE: Crea rettangoli costituiti da quattro segmenti

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) inserire il primo vertice cliccando sullo schermo o scrivendo le sue coordinate;
b) inserire l’ultimo vertice vertici cliccando sullo schermo o scrivendo le sue
coordinate;

5.5.2.7 Disegno > Segmento > Poligono


FUNZIONE: Crea segmenti consecutivi.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) inserire il primo vertice cliccando sullo schermo o scrivendo le sue coordinate;
b) inserire i prossimi vertici cliccando sullo schermo o scrivendo le loro coordinate;
c) per terminare, cliccare due volte il tasto destro del mouse sull’ultimo vertice del
segmento creato

CERCHI E ARCHI:

5.5.2.8 Disegno > Cerchio > Per tre Punti


FUNZIONE: Crea un cerchio passante per tre punti inseriti dall’utente.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) Inserire graficamente il primo punto o digitare le sue coordinate nel piano;

Capitolo 5 – ESECUTIVI 20
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

b) Inserire graficamente il secondo punto o digitare le sue coordinate nel piano;


c) Inserire graficamente il terzo punto o digitare le sue coordinate nel piano;

5.5.2.9 Disegno > Cerchio > Centro e Raggio


FUNZIONE: Crea un cerchio sulla base del centro e del raggio inseriti dall’utente.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) Inserire numericamente il valore del raggio del cerchio;
b) Inserire graficamente il punto relativo al centro del cerchio o digitare le sue
coordinate nel piano;

5.5.2.10 Disegno > Cerchio > Centro e Punto


FUNZIONE: Crea un cerchio sulla base del centro e di un punto della circonferenza
inseriti dall’utente.

5.5.2.11 Disegno > Cerchio > Tg. 2 Rette e Raggio


FUNZIONE: Crea un cerchio sulla base del centro e di un punto della circonferenza
inseriti dall’utente.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) Inserire numericamente il valore del raggio del cerchio;
b) Selezionare graficamente il primo segmento di tangenza del cerchio;
c) Selezionare graficamente il secondo segmento di tangenza del cerchio;

5.5.2.12 Disegno > Arco > Per tre Punti


FUNZIONE: Crea un arco sulla base di tre punti inseriti dall’utente (il primo e il terzo
punto coincidono rispettivamente con il punto iniziale e finale dell’arco).

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) Inserire graficamente il primo , secondo e terzo punto relativo all’arco o digitare le
sue coordinate;

5.5.2.13 Disegno > Arco > Centro, Punto Iniziale, Punto Finale
FUNZIONE: Crea un arco sulla base di tre punti: 1) centro del cerchio che sarebbe
ottenuto dal completamento dell’arco; 2) punto iniziale dell’arco; 3) punto finale
dell’arco

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) Inserire graficamente il centro dell’arco o digitare le sue coordinate nel piano;
b) Inserire graficamente il punto iniziale dell’arco o digitare le sue coordinate;
c) Inserire graficamente il punto finale dell’arco o digitare le sue coordinate;

5.5.2.14 Disegno > Arco > Raccordo e raggio


FUNZIONE: Raccorda due segmenti con un arco di cerchio di raggio dato.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) Inserire numericamente il valore del raggio dell’arco;

Capitolo 5 – ESECUTIVI 21
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

b) Selezionare graficamente il primo ed il secondo segmento;

5.5.2.15 Disegno > Griglia Punti / Griglia Linee


FUNZIONE: Crea un reticolo di punti o di linee

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) inserire il numero di passi sull'asse x;
b) inserire tanti valori quanti sono i passi sull'asse x;
c) inserire il numero di passi sull'asse y;
d) inserire tanti valori quanti sono i passi sull'asse y;
e) puntare graficamente l'origine del reticolo su una vista bidimensionale;

Una volta dati tutti i passi si possono creare n reticoli puntando più punti di origine.
Si rammenta che il numero di passi è coincidente con il numero di suddivisioni del
segmento, da non confondere con la dimensione della suddivisione.

COSTRUZIONI:
Le linee ed i cerchi derivanti dal sottomenu “Costruzioni” si differenziano dai segmenti
ed i cerchi del sottomenu “Disegni” in quanto queste funzionano come “costruzioni di
appoggio” e non vengono plottate.

5.5.2.16 Costruzioni > Linee > Per due Punti


FUNZIONE: Crea linee di costruzione per due punti.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) inserire il primo punto graficamente o dandone le coordinate;
b) inserire il secondo punto graficamente o dandone le coordinate;

5.5.2.17 Costruz. > Linee > Orizz./Vert


FUNZIONE: Crea linee di costruzione orizzontali o verticali.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) puntare i punti in cui si vogliono far passare le rette.

5.5.2.18 Costruzioni > Linee > Parallela


FUNZIONE: Crea linee parallele a linee date.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


Caso 1:
a) puntare un segmento o una retta di costruzione;
b) puntare col mouse i punti su cui si vogliono far passare le rette.

Caso 2:
a) inserire la distanza alla quale si vuole fare la parallela;
b) puntare un segmento o una retta di costruzione;

Capitolo 5 – ESECUTIVI 22
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

c) puntare, in una vista bidimensionale, il lato su cui si vuole creare la retta;


c) tornare al passo a) o al passo b).

5.5.2.19 Costruzioni > Linee > Perpendicolare


FUNZIONE: Crea linee perpendicolari a linee date.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) puntare un segmento o una retta di costruzione;
b) puntare col mouse i punti su cui si vogliono far passare le rette.

5.5.2.20 Costruzioni > Linee > Punto Angolo


FUNZIONE: Crea linee inclinate di un certo angolo passanti per un punto dato.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) inserire l'angolo di inclinazione;
b) puntare col mouse il punto su cui si vuole far passare la retta;
c) tornare al passo a) o al passo b).

La retta sarà inclinata dell'angolo inserito rispetto l'asse x del sistema di riferimento
locale del piano in cui si è puntato il punto (positivo se antiorario).

5.5.2.21 Costruzioni > Linee > Perpendicolare a 2 Punti


FUNZIONE: Crea linee perpendicolari alla retta individuata da due punti dati.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) puntare col mouse, in una vista bidimensionale, il primo punto;
b) puntare col mouse il secondo punto, nella stessa vista in cui si è puntato il primo;
c) inserire il fattore di distanza.

La retta verrà posizionata a partire dal primo punto a una distanza pari alla distanza tra
i due punti moltiplicata per il fattore inserito se positivo, o divisa per tale fattore se
negativo.

5.5.2.22 Costruzioni > Cerchio > Per tre Punti


FUNZIONE: Crea un cerchio passante per tre punti inseriti dall’utente.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) Inserire graficamente il primo punto o digitare le sue coordinate nel piano;
b) Inserire graficamente il secondo punto o digitare le sue coordinate nel piano;
c) Inserire graficamente il terzo punto o digitare le sue coordinate nel piano;

5.5.2.23 Costr. > Cerchio > Centro e Raggio


FUNZIONE: Crea un cerchio sulla base del centro e del raggio inseriti dall’utente.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) Inserire numericamente il valore del raggio del cerchio;

Capitolo 5 – ESECUTIVI 23
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

b) Inserire graficamente il punto relativo al centro del cerchio o digitare le sue


coordinate nel piano;

5.5.2.24 Costr. > Cerchio > Centro e Punto


FUNZIONE: Crea un cerchio sulla base del centro e di un punto della circonferenza
inseriti dall’utente.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) Inserire graficamente il punto relativo al centro del cerchio o digitare le sue
coordinate nel piano;
b) Inserire graficamente il punto appartenente alla circonferenza o digitare le sue
coordinate nel piano;

5.5.2.25 Costr. > Cerchio > Tg 2 Rette e raggio


FUNZIONE: Crea un cerchio sulla base del centro e di un punto della circonferenza
inseriti dall’utente.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) Inserire numericamente il valore del raggio del cerchio;
b) Selezionare graficamente il primo segmento di tangenza del cerchio;
c) Selezionare graficamente il secondo segmento di tangenza del cerchio;

OPERAZIONI:

5.5.2.26 Operazioni > Intersezione


FUNZIONE: Stira due segmenti fino alla loro intersezione.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) selezionare primo e secondo segmento con il mouse;

Nel caso in cui un segmento venga intersecato dalla retta definita dall'altro, di esso
verrà conservata soltanto la parte toccata durante la selezione: tale funzione è pertanto
utile per eliminare dal disegno parti di segmenti debordanti da un allineamento dato.

5.5.2.27 Operazioni > Proiezione


FUNZIONE: Stira un segmento fino a proiettarlo sulla retta definita dal secondo
segmento selezionato.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) selezionare il primo segmento con il mouse;
b) selezionare il secondo segmento con il mouse;

Nel caso in cui il segmento venga intersecato dalla retta definita dall'altro verrà
conservata la parte di segmento toccata durante la selezione.

Capitolo 5 – ESECUTIVI 24
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

5.5.2.28 Operazioni > Elimina Parte


FUNZIONE: Elimina una parte di segmento compresa tra due intersezioni o tra
un'intersezione e un vertice dello stesso. Se il segmento non ha intersezioni o se le
intersezioni coincidono con i suoi stessi vertici, il segmento non verrà eliminato.

5.5.2.29 Operazioni > Divisione


FUNZIONE: Divide un segmento nel punto selezionato o divide un insieme di segmenti
selezionati all'interno di una finestra nei loro punti di intersezione.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


Caso 1:
a) selezionare un segmento;
b) puntare un punto sul segmento scelto;
Caso 2:
a) puntare il primo angolo di una finestra;
b) puntare il secondo angolo di una finestra;
Caso 3:
a) utilizzare il menu "Selezione";

5.5.2.30 Operazioni > Unione


FUNZIONE: Unisce due segmenti allineati.

TESTI:
I testi in DolmenPlan sono caratterizzati da uno “stile”, ovvero da un insieme di
caratteristiche grafiche predefinite. Ne esistono alcuni di default, che vengono adoperati
anche da altri moduli di Dolmen, ma l’utente può aggiungerne altri a piacere. La
gestione degli stili di testo si effettua nella funzione seguente:

5.5.2.31 Testi > Schede stili


FUNZIONE: Visualizza un pannello (vedi 5.5.2.1) che mostra l’elenco degli stili
correntemente definiti. Per modificare uno stile cliccare sulla scheda corrispondente e
poi sul tasto “Modifica Scheda”. Per rendere attivo uno stile, cioè fare in modo che i
nuovi testi abbiano le caratteristiche volute, è necessario cliccare sul check-box
corrispondente.

5.5.2.32 Testi > Inserisci > Per due Punti


FUNZIONE: Permette di inserire un testo disponendolo secondo un allineamento
ottenuto digitando due punti (il primo punto coincide anche come origine del testo)

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) Digitare il testo nella finestra interattiva;
b) Inserire graficamente il primo punto o digitare le sue coordinate (origine testo);
c) Inserire graficamente il secondo punto o digitare le sue coordinate (riferimento per
l’allineamento del testo);

Capitolo 5 – ESECUTIVI 25
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

5.5.2.33 Testi > Inserisci > Orizz. / Vert.


FUNZIONE: Permette di inserire un testo disponendolo secondo un allineamento
orizzontale / verticale.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) Digitare il testo nella finestra interattiva;
b) Inserire graficamente il punto di origine del testo o digitare le sue coordinate;

5.5.2.34 Testi > Inserisci > Punto e Angolo


FUNZIONE: Permette di inserire un testo disponendolo secondo un allineamento
ottenuto digitando un punto di origine ed un angolo rispetto all’asse X.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) Digitare l’angolo di inclinazione del testo rispetto all’asse X;
b) Digitare il testo nella finestra interattiva;
c) Inserire graficamente il punto di origine del testo o digitare le sue coordinate;

5.5.2.35 Testi > Inserisci > Centrato per due punti


FUNZIONE: Permette di inserire un testo disponendolo secondo un allineamento
ottenuto digitando due punti

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) Digitare il testo nella finestra interattiva;
b) Inserire graficamente il punto di origine del testo o digitare le sue coordinate;
c) Inserire graficamente il secondo punto o digitare le sue coordinate.

5.5.2.36 Testi > Modifica testo / Angolo


FUNZIONE: modifica di una stringa di testo o della sua inclinazione rispetto
all’orizzontale.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) Selezionare il testo da modificare;
b) Modificare il testo all’interno della finestra interattiva o inserire il nuovo angolo;

QUOTE:
Le quote in DolmenPlan sono caratterizzate da uno “stile”, ovvero da un insieme di
caratteristiche grafiche predefinite. Ne esistono alcune di default, che vengono
adoperate anche da altri moduli di Dolmen, ma l’utente può aggiungerne altri tipi a
piacere. La gestione degli stili di quota si effettua nella funzione seguente

5.5.2.37 Quote > Schede stili


FUNZIONE: Visualizza un pannello (vedi 5.5.2.1) che mostra l’elenco degli stili
correntemente definiti. Per rendere attivo uno stile, cioè fare in modo che le nuove
quote abbiano le caratteristiche volute, è necessario cliccare sul check-box

Capitolo 5 – ESECUTIVI 26
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

corrispondente. Quando si richiede un nuovo stile o se ne modifica uno, per prima cosa
il programma richiede la tipologia, da
scegliersi tra le seguenti: Altezza barre (barre ai vertici)

Dimensione
Civile barre uguali Altezza barre (barre uguali) L1
Civile barre al vertice
QUOTA

Dimensione L2

Altezza barre (barre ai vertici)


Meccanica barre uguali
Dimensione L
Meccanica barre al vertice Altezza barre (barre uguali)

QUOTA

Altezza barre (barre ai vertici)

Pallino barre uguali Dimensione L


Pallino barre al vertice Altezza barre (barre uguali)

QUOTA

Solo testo

5.5.2.38 Quote > Serie > Orizz./Vert./Parallela


FUNZIONE: Inserisce le quote in serie (il punto iniziale della quota successiva è
esattamente in corrispondenza del punto finale della quota precedente) secondo una
giacitura orizzontale, verticale o parallela ad una certa direzione.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) Inserire primo e secondo punto dell’elemento da quotare;
b) Inserire posizione della quota;

5.5.2.39 Quote > Singola > Orizz./ Vert./Parall.


FUNZIONE: Inserisce le quote singolarmente (volta per volta vanno definiti punto
iniziale, finale e posizione della quota) secondo una giacitura orizzontale, verticale o
parallela ad una certa direzione.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) Inserire primo punto dell’elemento da quotare;
b) Inserire il secondo punto dell’elemento da quotare;
c) Inserire posizione della quota;

Capitolo 5 – ESECUTIVI 27
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

5.5.2.40 Quote > Automatica > Orizz./ Vert./Parall


FUNZIONE: Dato un segmento genera automaticamente le quote relative ai punti di
intersezione dello stesso con gli elementi del disegno, secondo una giacitura orizzontale,
verticale o parallela al segmento.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) Inserire primo punto del segmento;
b) Inserire il secondo punto del segmento
c) Inserire posizione della quota;

5.5.2.41 Quote > Sposta Testo > per 2 Pt / Orizz./Vert.


FUNZIONE: Permette di spostare il testo della quota in direzione generica o in
direzione orizzontale o verticale di una quantità pari alla distanza inserita nella finestra
interattiva o quella presa orizzontalmente / verticalmente che intercorre fra due punti
inseriti a video.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


Caso 1:
a) Inserire la distanza nella finestra interattiva;
b) Selezionare il testo della quota;

Caso 2:
a) Inserire il primo punto graficamente o per mezzo delle sue coordinate;
b) Inserire il secondo punto graficamente o per mezzo delle sue coordinate;
c) Selezionare il testo della quota;

5.5.2.42 Quote > Modifica testo


FUNZIONE: permette di cambiare il testo delle quote selezionate.

5.5.2.43 Quote > Rigenera testo


FUNZIONE: Consiste nel rigenerare i testi delle quote selezionate eliminando tutte le
modifiche apportate.

TRATTEGGI:
I tratteggi in DolmenPlan sono caratterizzati da uno “stile”, ovvero da un insieme di
caratteristiche grafiche predefinite. Ne esistono alcuni di default, che vengono adoperati
anche da altri moduli di Dolmen, ma l’utente può aggiungerne altri tipi a piacere. La
gestione degli stili di tratteggio si effettua nella funzione seguente

5.5.2.44 Tratteggi > Schede


FUNZIONE: Visualizza un pannello (vedi 5.5.2.1) che mostra l’elenco degli stili
correntemente definiti. Per modificare uno stile cliccare sulla scheda corrispondente e
poi sul tasto “Modifica Scheda”. Per rendere attivo uno stile, cioè fare in modo che i

Capitolo 5 – ESECUTIVI 28
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

nuovi tratteggi abbiano le caratteristiche volute, è necessario cliccare sul check-box


corrispondente.

5.5.2.45 Tratteggi > Assegna per Punto Interno


FUNZIONE: Inserisce un tratteggio all’interno di un contorno chiuso per mezzo della
selezione di un punto interno.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) Selezionare un punto all’interno della forma chiusa che si desidera campire da
tratteggio;

5.5.2.46 Tratteggi > Assegna per Vertici


FUNZIONE: Inserisce un tratteggio all’interno di un contorno (anche non chiuso) per
mezzo della selezione dei vertici del contorno stesso.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) Selezionare i vertici del contorno;

5.5.2.47 Aiuti Disegno > Griglia


FUNZIONE: attivazione della griglia di aiuto.

Si attiva una griglia a passo modificabile, tramite l'opzione "Passo Griglia", le cui
intersezioni hanno una priorità sulla proiezione linea e sulle intersezioni dei segmenti.

5.5.2.48 Aiuti Disegno > Passo Griglia


FUNZIONE: modifica del passo griglia.

5.5.2.49 Aiuti Disegno > Vertici


FUNZIONE: visualizza i vertici dei segmenti presenti.

5.5.3 ARMATURE
Le armature in DolmenPlan sono caratterizzate da uno “stile”, ovvero da un insieme di
caratteristiche grafiche predefinite, relative sia ai segmenti che costituiscono il ferro, sia
alle quote dei tratti di armatura, sia all’etichetta descrittiva. Esistono alcuni stili di
default, che vengono adoperati anche da altri moduli di Dolmen, ma l’utente può
aggiungerne altri tipi a piacere. La gestione degli stili di armatura si effettua nella
funzione seguente

5.5.3.1 Schede stili


FUNZIONE: Visualizza un pannello (vedi 5.5.2.1) che mostra l’elenco degli stili
correntemente definiti. Per modificare uno stile cliccare sulla scheda corrispondente e
poi sul tasto “Modifica Scheda”. Per rendere attivo uno stile, cioè fare in modo che le
nuove armature abbiano le caratteristiche volute, è necessario cliccare sul check-box
corrispondente.

Capitolo 5 – ESECUTIVI 29
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

5.5.3.2 Dati armatura


FUNZIONE: permette l’inserimento dei dati di base per la creazione di nuove armature
(descrizione, diametro, numero e lunghezza). La descrizione dell’armatura può avvenire
secondo uno degli esempi seguenti:
2 Ø 12 L=300 1 + 1 Ø 12 L=300
20 staffe Ø 8 L=300 1 Ø 12 / 20 L=300
9 staffe Ø 8 / passo 5 L=60
dove numeri e lunghezze possono ovviamente essere variati a piacere. Se la lunghezza
viene posta a “-1”, il programma calcolerà la lunghezza effettiva come somma dei
singoli tratti del ferro.

5.5.3.3 Creazione > Su Geometria


/ Diretta / da Pannello
FUNZIONE: la creazione di nuovi ferri
può avvenire su una poligonale già
disegnata, o cliccando a mano libera sul
disegno, o scegliendo una forma
predefinita da un pannello di supporto.
Tale pannello consente le seguenti
operazioni:
• inserimento descrizione, diametro e numero e lunghezza. E’ lo stesso tipo di
inserimento della funzione precedente (Dati armatura).
• definizione delle misure dei singoli tratti di armatura, numerati come da anteprima
(finestrella a sfondo nero).
• Scelta della forma: “predefinita”, o “solo testo”, o “per copia” di altri ferri già
esistenti sul disegno.
• Definizione del copriferro, ovvero della distanza del ferro dal cursore del mouse
durante il posizionamento nel disegno. Il cursore trascina l’armatura agganciandola
in una delle posizioni rappresentate dalle crocette nell’anteprima, o in uno dei suoi
vertici. La posizione corrente è rappresentata dal pallino verde.
• Ottenere forme di armatura analoghe a quelle rappresentate con operazioni di
simmetria (usare i due pulsantini a destra dell’anteprima).

MODIFICA:

5.5.3.4 Modifica > Numero Ferri / Diametro / Passo / Lunghezze


FUNZIONE: Consente di modificare la caratteristica richiesta dei ferri selezionati.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) Inserire nella finestra di input il nuovo parametro;
b) Selezionare l’armatura della quale si vuole modificare il parametro.

5.5.3.5 Modifica > Aggiorna Lunghezza Totale


FUNZIONE: Consente di ricalcolare la lunghezza totale dell’armatura selezionata.

Capitolo 5 – ESECUTIVI 30
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

5.5.3.6 Modifica > Sostituisci


FUNZIONE: Consente di assegnare una nuova forma all’armatura selezionata.

5.5.3.7 Modifica > Suddivisione


FUNZIONE: Consente di tagliare un ferro, con sovrapposizione assegnata

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) Digitare il valore della sovrapposizione;
b) Selezionare il ferro interessato;
c) Selezionare il punto nel quale si vuole tagliare il ferro;

5.5.3.8 Modifica > Aggiungi Parte > 2 Pt / Orizz. / Vert. / Prolungamento


FUNZIONE: Consente di modificare l’armatura, prolungandola dalla parte dell’estremo
selezionato secondo una direzione individuata da due punti o rigorosamente orizzontale
/ verticale, o dal tratto che precede l’estremo selezionato.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) Selezionare il ferro d’armatura che si vuole modificare;
b) Selezionare l’estremo interessato;
c) Selezionare un secondo punto, il quale individua la giacitura e la lunghezza del
prolungamento;

5.5.3.9 Modifica > Cancella Parte


FUNZIONE: Cancella un singolo tratto dell’armatura selezionata

5.5.3.10 Modifica > Stira Orizzontale / Stira Parallelo


FUNZIONE: Consente di allungare o accorciare un ferro secondo la direzione
orizzontale o parallelamente ad un suo tratto.

MODIFICA TESTI::
5.5.3.11 Modifica / Sposta / Nascondi / Visualizza / Rigenera descrizione
FUNZIONE: Permettono di gestire l’etichetta dell’armatura per sostituzione con un testo
qualunque, per spostamento, ecc.

5.5.3.12 Modifica / Sposta / Nascondi / Visualizza / Rigenera quota


FUNZIONE: Analogamente alla funzione precedente, permettono di gestire le quote dei
singoli tratti di armatura, per sostituzione con un testo qualunque, per spostamento, ecc

5.5.3.13 Numero ripetizioni Ferri > Assegna


FUNZIONE: Permette all’utente di assegnare una quantità di ferri diversa da quella
indicata in etichetta, per necessità di computo.

5.5.3.14 Numero ripetizioni Ferri > Visibile


FUNZIONE: Visualizza / non visualizza la quantità totale di ferri di cui alla funzione
precedente.

Capitolo 5 – ESECUTIVI 31
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

5.5.3.15 Computo > Armature


FUNZIONE: Crea la distinta delle armature indicando, per i vari tipi di diametro, la
lunghezza totale ed il peso dei ferri.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


Selezionare le armature delle quali si vuole ottenere il computo;

5.5.3.16 Computo > Calcestruzzo


FUNZIONE: Computa il volume di calcestruzzo necessario per la realizzazione dei vari
elementi strutturali.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


Selezionare le travi di cui si vuole ottenere il computo.

Per ogni trave la selezione deve avvenire con un’unica finestra, la quale deve contenere
rispettivamente le quote relative alla sezione della trave e quelle relative alla sua
lunghezza.

5.5.3.17 Computo > Casseri


FUNZIONE: Computa la superficie di casseri necessaria per realizzare i vari elementi
strutturali selezionati.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) Inserire il numero di spondine laterali che rientrano nel computo: [0] – [1] – [2]
− Inserire [0] nel caso di trave in spessore (o simili), per la quale è
unicamente necessario il cassero inferiore.
− Inserire [1] nel caso di trave in spessore di bordo (o simili), per la quale è
necessario, oltre al cassero inferiore, un cassero laterale.
− Inserire [2] nel caso di trave ribassata (o simili), per la quale è necessario,
oltre al cassero inferiore, dei casseri laterali.
b) Selezionare le travi di cui si vuole ottenere il computo.

Per ogni trave la selezione deve avvenire con un’unica finestra, la quale deve contenere
rispettivamente le quote relative alla sezione della trave e quelle relative alla sua
lunghezza.

DISTINTE:
Le armature dei disegni di Dolmen possono essere raggruppate in contenitori diversi
chiamati “distinte”, che consentono ulteriori selezioni delle armature per
raggruppamenti omogenei e numerati. Le distinte sono caratterizzate da uno “stile”,
ovvero da un insieme di caratteristiche grafiche predefinite. Esistono alcuni stili di
default, ma l’utente può aggiungerne altri tipi a piacere. La gestione degli stili di
distinta si effettua nelle funzioni seguenti:

Capitolo 5 – ESECUTIVI 32
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

5.5.3.18 Schede / Modalità di generazione


FUNZIONE: Visualizza pannelli specifici che mostrano l’elenco degli stili
correntemente definiti e le modalità correnti. Per modificare uno stile cliccare sulla
scheda corrispondente e poi sul tasto “Modifica Scheda”. Per rendere attivo uno stile,
cioè fare in modo che le nuove distinte abbiano le caratteristiche volute, è necessario
cliccare sul check-box corrispondente.

5.5.3.19 Distinta > Inserisci ferri


FUNZIONE: Consente la selezione delle armature presenti nel disegno e la loro
assegnazione alla distinta in corso di generazione.

5.5.3.20 Numerazione
FUNZIONE: Gestisce l’ordine con cui le armature vengono inserite nella distinta e la
loro numerazione.

5.5.3.21 Distinta > Genera Tabella


FUNZIONE: Genera una tabella contenente la distinta di tutte le armature selezionate
precedentemente. La distinta contiene:
− Numero progressivo delle tipologie di armature, corrispondente a quello presente
nell’esploso;
− Disegno della forma d’armatura;
− Lunghezza dell’armatura
− Diametro dell’armatura;
− Numero di ferri aventi quella stessa tipologia;
− Lunghezza della totalità delle armature aventi quella stessa tipologia;
− Peso della totalità delle armature aventi quella stessa tipologia.

5.5.4 GENERALI
5.5.4.1 BREAK
FUNZIONE: Interrompe il comando corrente. Acceleratore di tastiera: ESC.

5.5.4.2 Undo
FUNZIONE: Annulla l’ultima cancellazione o l’ultima trasformazione geometrica

5.5.4.3 All’inizio
FUNZIONE: rilancia dall’inizio l’ultima funzione eseguita, evitando di ricercarla nel
menù. Acceleratore di tastiera: CTRL-W.

5.5.4.4 Informazioni
Queste funzioni forniscono tutte le informazioni possibili sugli elementi selezionati.

5.5.4.5 Evidenzia
Permette la visualizzazione sintetica di tutti gli elementi dotati della stessa proprietà,
scelta di solito nel menù Selezione.

Capitolo 5 – ESECUTIVI 33
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

5.5.4.6 Incolla
Legge gli “appunti .di Dolmen”. L’operazione di “copia negli appunti” viene eseguita
da altri moduli del programma (trave continua, travetto, ecc.)

5.5.4.7 Cancella
Cancella gli elementi selezionati.

5.5.5 TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE:


5.5.5.1 Trasf. Geom. > Traslazione > Per due Punti
FUNZIONE: Trasla gli elementi grafici in direzione generica.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) puntare il primo punto;
b) puntare il secondo punto;
c) inserire il numero di copie che si vuole ottenere;
d) selezionare gli elementi del disegno;

Inserendo il valore “0” alla richiesta del n° di copie, l’elemento o gli elementi
selezionati vengono cancellati e ridisegnati nella nuova posizione.

5.5.5.2 Trasf. Geom > Traslazione > Orizzontale / Verticale


FUNZIONE: Trasla gli elementi grafici in direzione orizzontale o verticale.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


Caso 1:
a) puntare il primo punto;
b) puntare il secondo punto
c) inserire il numero di copie che si vuole ottenere;
d) selezionare gli elementi del disegno;
e) tornare al passo d).

Caso 2:
a) inserire la distanza (positiva verso destra o verso l'alto);
b) inserire il numero di copie che si vuole ottenere;
c) selezionare gli elementi del disegno;

Inserendo il valore “0” alla richiesta del n° di copie, l’elemento o gli elementi
selezionati vengono cancellati e ridisegnati nella nuova posizione.

5.5.5.3 Trasf. Geom. > Rotazione


FUNZIONE: Ruota gli elementi grafici selezionati intorno al punto indicato.

DETTAGLIO DEL COMANDO:

Capitolo 5 – ESECUTIVI 34
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

a) puntare, il punto sul quale si vuole ruotare il disegno;


b) inserire l'angolo di rotazione;
c) inserire il numero di copie che si vuole ottenere;
d) selezionare gli elementi del disegno;

La convenzione positiva per gli angoli di rotazione è data dalla regola della mano
destra. Rispondendo con “0” alla richiesta del numero di copie si cancella l'elemento e
lo si ruota nella nuova posizione.

5.5.5.4 Trasf. Geom > Posiziona


FUNZIONE: Ruota l’oggetto selezionato dell’angolo formato fra le due rette definite
dalle due coppie di punti (origine e destinazione) del dettaglio di comando.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) Inserire cliccando o per coordinate il primo punto di origine dell’asse X;
b) Inserire cliccando o per coordinate il secondo punto di origine dell’asse X;
c) Selezionare l’oggetto per il quale si desidera compiere l’operazione;
d) Digitare il numero di copie dell’oggetto;
e) Inserire cliccando o per coordinate il primo punto di destinazione;
f) Inserire cliccando o per coordinate il secondo punto di destinazione;

5.5.5.5 Trasf. Geom > Variazione Scala


FUNZIONE: Modifica le dimensioni degli elementi grafici selezionati, tramite il
coefficiente di scala inserito.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) Inserire punto fisso;
b) Inserire un fattore di scala unico per i due assi o due fattori, uno per l'asse X ed uno
per l'asse Y (per es.: .5,.8);
c) Inserire il numero di copie che si vuole ottenere;
d) Selezionare gli elementi del disegno;

Il punto fisso sarà l'unico che non varierà le sue coordinate e rispetto al quale varieranno
tutti gli altri. Rispondendo con “0” alla richiesta del numero di copie si cancella
l'elemento e lo si ridimensiona con la nuova scala.

5.5.5.6 Trasf. Geom > Simmetria > Per 2 Punti


FUNZIONE: Ribalta gli elementi selezionati rispetto una ad una linea generica

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) Inserire cliccando o per coordinate il primo punto;
b) Inserire cliccando o per coordinate il secondo punto;
c) Inserire il numero di copie che si vuole ottenere (0 o 1);
d) Selezionare gli elementi del disegno;

Capitolo 5 – ESECUTIVI 35
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

Rispondendo con “0” alla richiesta del numero di copie si cancella l'elemento e lo si
trasla nella posizione simmetrica.

5.5.5.7 Trasf. Geom> Simmetria > Orizz./ Vert.


FUNZIONE: Ribalta gli elementi selezionati rispetto una linea orizzontale o verticale
passante per il punto dato.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) Inserire cliccando o per coordinate il primo punto;
b) Inserire il numero di copie che si vuole ottenere (0 o 1);
c) Selezionare gli elementi del disegno;
d) Tornare al passo c).

Rispondendo con “0” alla richiesta del numero di copie si cancella l'elemento e lo si
trasla nella posizione simmetrica.

5.5.5.8 Trasf. Geom > Stiramenti > Per 2 Punti


FUNZIONE: Stira in una direzione qualunque i vertici selezionati.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) Inserire cliccando o per coordinate il primo punto;
b) Inserire cliccando o per coordinate il secondo punto;
c) Selezionare i vertici.
d)
5.5.5.9 Trasf. Geom > Stiramenti > Orizz./Vert.
FUNZIONE: Stira in direzione orizzontale o verticale i vertici selezionati.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


Caso 1:
a) Inserire il primo punto cliccando o per coordinate;
b) Inserire il secondo punto cliccando o per coordinate;
c) Selezionare i vertici.

Caso 2:
a) Inserire numericamente una distanza;
b) Selezionare i vertici.
Nel caso in cui si diano i due punti, lo stiramento avverrà nella direzione orizzontale o
verticale in cui si è puntato il secondo punto.

Capitolo 5 – ESECUTIVI 36
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

5.5.6 C. A.
Il MENU C.A. contiene una serie di sotto programmi che consentono di eseguire in
automatico operazioni complesse, con notevole risparmio in termini di tempo.
Queste sono suddivise in:
Funzioni di disegno:
− Disegno travetti Disegno rompitratta
− Disegno foro Disegno plinto
Le prime tre funzioni permettono di disegnare completamente in automatico le
carpenterie di piano dei solai in latero–cemento. La quarta funzione (disegno plinto)
consente di realizzare l’esecutivo di un plinto di fondazione.
Funzioni di calcolo:
− Progetto plinto Muri controterra
− Progetto travetto Disegno scala
Le prime due funzioni richiamano i programmi che si trovano nel Pannello Principale
sotto la voce “Plinti / Muri Controterra” (Vedi Capitolo 3), consentendo il calcolo
completo ed il disegno degli esecutivi dei plinti di fondazione e muri di sostegno. Con
la terza e la quarta funzione (Progetto travetto e Disegno Scala) è possibile effettuare il
calcolo ed il disegno degli esecutivi di travetti di solai e di scale in C.A.

5.5.6.1 Disegno Carpenterie > Disegno Travetti


FUNZIONE: Permette di disegnare i travetti di un solaio.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) Identificare il perimetro della campitura mediante la selezione dei vertici del solaio;
b) Inserire il primo punto per l’identificazione della direzione dei travetti;
c) Inserire il secondo punto per l’identificazione della direzione dei travetti;

L’identificazione del perimetro di solaio termina nel momento in cui l’ultimo vertice
selezionato coincide col primo.

5.5.6.2 Disegno Carpenterie > Disegno Rompitratta


FUNZIONE: Permette di inserire i rompitratta nelle carpenterie di solaio.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) Inserire il primo punto per l’identificazione della direzione del rompitratta;
b) Inserire il secondo punto per la direzione del rompitratta;

5.5.6.3 Disegno Carpenterie > Disegno Foro


FUNZIONE: Permette di disegnare i fori tecnici nelle carpenterie di solaio.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) Individuare i vertici che costituiscono il foro tecnico;
b) Terminare la selezione dei vertici cliccando velocemente due volte con il mouse;

Capitolo 5 – ESECUTIVI 37
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

5.5.6.4 Disegno Carpenterie > Default Travetti / rompitratta


FUNZIONE: Permette di modificare i parametri usati dalle funzioni precedenti.

5.5.6.5 PROGETTO TRAVETTO


FUNZIONE: Permette di progettare un travetto di solaio indipendentemente dal calcolo
generale della struttura, sulla base del criterio delle Tensioni Ammissibli.

DETTAGLIO DEL COMANDO:


a) Digitare il nome del travetto: il programma crea un file con il nome inserito; se il
nome digitato fosse già esistente, nelle operazioni di salvataggio il programma
sovrascrive le nuove informazioni su quelle già presenti, causandone
inevitabilmente la perdita.
b) Inserire punto: per definire un travetto da solaio è necessario individuare tutti i
punti che, in una sezione verticale lungo l’asse dello stesso, rappresentano le
posizioni di inizio e fine di ciascuna delle travi che ne costituiscono gli appoggi.
Questa operazione può essere fatta, ad esempio, lavorando direttamente sulla
carpenteria di piano generata dal DOLMEN o importata da una tavola redatta in un
qualsiasi CAD che supporta il formato DXF.
Il programma determina le distanze tra i punti assegnati proiettando ciascuno dei
punti “interni” sul segmento che congiunge il primo e l’ultimo. Questo facilita
l’introduzione della geometria, in quanto è necessario assegnare il primo e l’ultimo
punto su una retta parallela all’asse del travetto, mentre per i restanti è possibile
appoggiarsi alle intersezioni esistenti sul disegno, spesso non allineate con il
travetto stesso. Per terminare l’introduzione di punti è necessario cliccare due volte
con il mouse sull’ultimo punto.

Introduzione
geometria del
travetto

Capitolo 5 – ESECUTIVI 38
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

Dopo l’individuazione della geometria è necessario entrare nel modulo di calcolo.

Titolo del disegno

Sezione

Materiali

Carichi sulle campate

Criteri
Tipologia di armatura
Opzioni DISEGNO

Aggiorna DISEGNO
Moltiplicatore distanze

Mensola iniziale Calcolo

c) Impostazione dei parametri relativi al Modulo Di Calcolo: il programma visualizza


un doppio pannello definiti come “Area di Controllo” ed “Area di disegno”.
L’utente può intervenire attivamente sulla prima e visionare il contenuto della
seconda muovendosi all’interno del disegno con le funzioni di modifica della vista.

Le diverse parti della finestra sono accompagnate dal messaggio di aiuto posto nella
parte alta della stessa che compare qualche istante dopo essersi posizionati con il
puntatore del mouse sul controllo della funzione interessata.

Titolo del disegno


Nella parte alta del pannello è possibile modificare il titolo generale posto in testa al
disegno. Il programma visualizza inizialmente una stringa del tipo “TRAVETTO TIPO -
“ seguita dalla dicitura che si è specificata nel DOLMEN PLAN. Ad esempio, potrà
comparire la scritta “TRAVETTO TIPO - SOLAIO 001 “. Per rendere attiva l’eventuale
sua modifica è necessario premere il tasto posto nella parte bassa del pannello
riportante la scritta “AGGIORNA”, oppure attendere la rigenerazione del disegno dopo
un’operazione di calcolo.

Capitolo 5 – ESECUTIVI 39
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

Sezione
In questa parte si possono definire le dimensioni geometriche della sezione del travetto
(necessariamente di forma a T). Il programma presenta, all’atto del suo avvio, delle
dimensioni di base (le più frequentemente utilizzate). Tali impostazioni possono essere
modificate, intervenendo nel file “DefSez.trv”, presente nel direttorio
“\DOLMEN\CUSTOM”. Le dimensioni possono essere introdotte a scelta in “cm” o in
“mm” premendo con il mouse sull’apposito tastino.

Copriferro superiore
Modifica
Base superiore l’unità di
misura
dei valori
Spessore soletta
Altezza
totale

Base inferiore
Copriferro inferiore

Materiali
È possibile scegliere il tipo di calcestruzzo ed il tipo di acciaio nelle liste presentate.
Tali liste sono modificabili intervenendo direttamente sul file “Mat_li.trv”. Nello stesso
file sono indicati i materiali ai quali il programma fa riferimento all’atto del suo
avviamento.

Carichi sulle campate


I carichi, intesi per unità di superficie, sono divisi in:
1. peso proprio del solaio (strutturale);
2. carico permanentemente portato dal solaio (sovrastruttura, muri, ecc.);
3. carico variabile.
I carichi possono essere introdotti in kN/m2 o in kgf/m2. Agendo sul tastino apposito, i
valori introdotti vengono automaticamente convertiti nell’unità di misura attiva.
Il programma propone il valore del peso proprio del solaio sulla base delle dimensioni
della sezione denunciate nella relativa porzione di pannello: tale valore può essere
comunque cambiato.

Ogni carico è inteso uniformemente distribuito su ogni campata: la presenza di una


barra di scorrimento permette la visione di un numero di valori elevato. Qualora si
vogliano posizionare carichi uguali su tutte le campate o su molte di esse, si può fare
uso della funzione permessa dal tasto “Uniforme”, che distribuisce il carico introdotto
sulla prima campata su ciascuna delle altre.

Capitolo 5 – ESECUTIVI 40
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

N° di
campate
presenti
Modifica l’unità di
misura dei valori

Posiziona su tutte le
campate il carico
posto sulla prima Calcola il peso proprio del solaio

Tipologie di armatura
Il programma permette di inserire due schemi di armatura. I criteri che caratterizzano
ciascuno dei due schemi sono:
1. il primo schema prevede la disposizione di barre di armatura inferiori spezzate in
corrispondenza degli appoggi, tali da coprire la necessità di armatura in campata. A
queste si affiancano le barre di armatura piegate a cavalletto in corrispondenza di ogni
appoggio. Le lunghezze dei cavalletti sono determinate sulla base di alcuni parametri
(modificabili) che ne fissano l’entità sulla base delle luci delle campate. Qualora nella
sezione ove il cavalletto non risulta più “attivo” necessiti la presenza di ulteriore
armatura nella parte alta del travetto, il programma posiziona un ferro lungo superiore
spezzato in campata.
2. il secondo schema prevede, come il precedente, la disposizione di barre di armatura
inferiori spezzate in corrispondenza degli appoggi, tali da coprire la necessità di
armatura in campata. I momenti negativi vengono raccolti da ferri piegati posti a cavallo
degli appoggi ed in grado di assorbire in parte anche il momento positivo in campata.

Moltiplicatore delle distanze


Permette di modificare le distanze ottenute dal DOLMEN PLAN. In generale, si intende
che le quote fornite per definire il travetto siano date in cm. Se il disegno su cui si opera
è realizzato con unità diverse o in scala, è possibile ottenere le luci volute applicando un
fattore moltiplicatore.

Mensola iniziale
Questa funzione introduce, se il controllo è attivo, una mensola iniziale traslando verso
destra le campate. Il numero di campate sommato al numero di travi rimane perciò
invariato. Nel caso in cui la modifica crei un travetto con una sola trave, il programma
avvertirà che il calcolo non è possibile.

Criteri
La voce “Criteri” racchiude l’insieme di parametri necessari a personalizzare il
posizionamento delle armature nell’esecutivo e ad adeguarsi alle richieste di norma. È
possibile salvare più impostazioni e richiedere il progetto delle armature adottando un

Capitolo 5 – ESECUTIVI 41
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

insieme di criteri piuttosto che un altro. Il numero del file di criteri attivo è visualizzato
nella casella posta al di sopra del tasto.
Ogni file di criteri va denominato con la sigla “CrTravXX.trv” in cui “XX” sta ad
indicare un numero progressivo (00, 01 ,02, ...). Vediamo in dettaglio ciascuno dei
criteri proposti:

Raccordo del momento sull’appoggio. raccordo


Se si ritiene necessario è possibile raccordare il momento sull’appoggio
per tenere conto che, nella realtà, la reazione vincolare non è puntuale,
bensì distribuita su tutta la larghezza della trave. Il raccordo è fatto
mantenendo, nei punti di contatto con la curva reale, la continuità di
funzione e derivata e adottando quindi una cubica.

Coefficiente di omogeneizzazione.
Rappresenta il coefficiente di omogeneizzazione delle Larghezza trave
armature, come definito dalla norma.

Sporgenza ferri inferiori dal filo trave.


È la dimensione in cm di cui sporgono le Barra inferiore

barre di armatura inferiori dal filo della trave.

Prolungamento ferri sup. dall’asse campata. TRAVE Sporgenza dal filo trave
Rappresenta la dimensione in cm di sporgono le barre
superiori, nella tipologia di armatura 1, rispetto all’asse della
campata. Qualora tale dimensione non sia sufficiente a garantire l’ancoraggio delle
barre in mezzeria e nel caso questo sia richiesto, la sporgenza verrà realizzata in
funzione dei parametri di ancoraggio.

Prolungamento cavalletti dal filo trave (%L netta).


In percentuale sulla dimensione della luce netta di ciascuna campata, rappresenta il
valore di cui sporge un cavalletto (tipologia di armatura 1) dal filo della trave. Nella
tipologia di armatura 2 rappresenta la quota di cui sporgono i ferri piegati di una
campata dai fili trave che “guardano” nelle campate adiacenti.

Lunghezza secondo ripiego cavalletti.


È la lunghezza del tratto orizzontale iniziale e finale di ciascun cavalletto (tipologia di
armatura 1). Naturalmente può essere nulla.

Lunghezza minima di ancoraggio (cm)


È la minima lunghezza di ancoraggio espressa in cm. Il programma considera attiva
ciascuna barra di armatura dopo aver escluso una porzione iniziale e finale pari al
massimo tra tale lunghezza e quella espressa dal criterio successivo.

Capitolo 5 – ESECUTIVI 42
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
Sporgenza cavalletto (%L) TIPOLOGIA 1

Lunghezza minima di ancoraggio (diametri).


È la minima lunghezza di ancoraggio espressa
in diametri della barra.
trave L trave

Lunghezza pieghi verticali (in H). Sporgenza cavalletto (%L) TIPOLOGIA 2


È la lunghezza del piego verticale delle barre
inferiori di inizio e fine travetto come
percentuale della misura che si ottiene
sottraendo all’altezza totale i due copriferri. Le trave
L
barre superiori vengono invece piegate fino al
100% di tale lunghezza. Secondo piego cavalletto

Primo e secondo diametro barre (mm).


I due diametri con cui il programma arma il
travetto. Il programma sceglie tra i due trave trave

diametri inseriti in modo da utilizzare il


minimo numero di armature (in ragione dello spazio Inizio ferro attivo Lunghezza di ancoraggio
ridotto).

Momento sugli appoggi di estremo (ql2 /


Barra inferiore
n).
È il valore del momento di “semi incastro” da
prevedere sugli appoggi d’estremo nel caso in cui non vi
Sporgenza dal filo trave
siano mensole. Va espresso come divisore del carico per la luce TRAVE

della campata iniziale o finale al quadrato. Inserendo ad


esempio 12, il momento sull’appoggio iniziale sarà ql2/12, dove ‘q’
è il carico massimo presente sulla prima campata.
Altezza di
%H riferimento (H)
Lunghezza minima del piego dei cavalletti.
È la minima lunghezza della porzione inferiore dei Piego verticale
ferri piegati (tipologia di armatura 2) espressa in cm.
Distanza progressive
Distanza minima delle Progressive fisse progressive (in
cm).
È la minima distanza delle progressive
di verifica espressa in cm. In ogni caso il trave L trave
programma dispone d0ufficio delle
progressive nei punti più interessanti Lunghezza della parte inferiore
(filo trave, asse appoggio, ecc.)

Distanza minima delle progressive


(in nH). trave L trave
È la minima distanza delle progressive
di verifica espressa in numero di altezze utili.

Capitolo 5 – ESECUTIVI 43
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

Amplificazione dell’ancoraggio dei pieghi (inφ).


Rappresenta il numero di diametri di armatura da sottrarre alla normale lunghezza di
ancoraggio per tenere conto dell’effetto positivo del piego.

Tolleranza per la verifica del calcestruzzo (N/mm2).


È la tolleranza da adottare per la verifica delle tensioni nel calcestruzzo.

Tolleranza per la verifica dell’acciaio (N/mm2).


È la tolleranza da adottare per la verifica delle tensioni nell’acciaio.

Numero max di iterazioni per soll. resistenti.


È il massimo numero di iterazioni da condurre nella determinazione dei valori delle
caratteristiche della sollecitazione fornite dalle sezioni.

Altezza minima travetto per deformabilità (L/n)


Rappresenta il valore per cui dividere la luce maggiore ai fini della determinazione
dell’altezza minima che il solaio deve avere per verificare le condizioni di
deformabilità. Ad esempio, se tale criterio ha valore pari a 25, l’altezza minima sarà
1/25 della luce della campata più lunga.

Opzioni DIS:
Il disegno del travetto può essere personalizzato agendo su una serie di opzioni che
permettono di modificare i colori utilizzati per le sue diverse parti, le dimensioni dei
testi, le distanze tra i ferri nell’esploso, ecc. La modifica di tali opzioni è possibile

Pagina relativa a
impostazioni di ulteriori
caratteristiche di testi e
linee

Impostazione dei colori delle


varie parti del disegno:
selezionando ad es. “Colore
diagrammi resistenti” viene
evidenziata in azzurro la parte
del disegno afferente a quella
voce ed il relativo colore
attribuito (giallo)

Impostazione del colore dell’elemento


testo o dell’elemento grafico
selezionato

Impostazione delle dimensioni e dei


colori delle quote: selezionando ad es.
Applica le nuove Salva le nuove impostazioni “Testi delle quote” viene evidenziata in
impostazioni al per i futuri disegni azzurro il testo afferente a quella voce
disegno attivo ed il relativo colore attribuito.

Capitolo 5 – ESECUTIVI 44
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

tramite l’apertura del pannello seguente:


La prima parte del pannello permette di modificare i colori delle diverse parti del
disegno e le dimensioni dei testi generici e di quota. Per la modifica è necessario
selezionare l’elemento nelle liste a tendina o direttamente con il mouse nel disegno
illustrativo a lato. La seconda parte permette invece di scegliere alcuni parametri, tra i
quali:
1. la scala dei diagrammi di momento agente e resistente;
2. la scala dei diagrammi di taglio agente e resistente;
3. il diametro degli indicatori circolari delle quote;
4. il rapporto tra le dimensioni di rappresentazione della sezione trasversale e della
sezione longitudinale del travetto;
5. il posizionamento delle quote (superiormente alla linea o inferiormente alla stessa);
6. la presenza o meno dei diagrammi di momento e taglio;
7. nonché le distanze tra le diverse porzioni del disegno.
8. L’unità di misura da utilizzare è precisata in ogni porzione del disegno.

Aggiorna DIS
Aggiorna il disegno presente nella finestra di sinistra. L’aggiornamento comprende la
visualizzazione di tutto ciò che è già stato generato con eventuali modifiche legate
semplicemente alla grafica, ma non include alcun calcolo. Per l’aggiornamento di
quest’ultimo è necessario utilizzare la funzione che segue.

Calcolo
Esegue il calcolo del travetto utilizzando i dati introdotti e il file di criteri specificato
nella casella posta al di sopra del tasto “Criteri”.

Relazione
Visualizza la relazione generata all’atto del calcolo in semplice formato testo (file
ASCII). In ogni caso, la relazione potrà successivamente essere caricata e modificata
con un qualsiasi editor per testi. Si consiglia di utilizzare un carattere non proporzionale
per non perdere l’allineamento dei valori nelle colonne.

Verifiche di sicurezza
Il programma risolve la struttura con uno schema a trave continua. Le combinazioni di
carico sono formulate in automatico dal programma, che distribuisce i carichi variabili
in tutte le possibili posizioni (costante su ogni campata) in modo da massimizzare i
valori di momento positivo e negativo. E’ possibile aggiungere sugli appoggi di
estremità, qualora manchi almeno una delle due mensole, un momento che simuli un
parziale incastro del travetto nella trave; il valore è dato in funzione della luce e del
carico presente sulla prima ed ultima campata.
Per ogni progressiva di verifica, scelta tra i punti notevoli (filo trave, asse appoggio,
ecc.), il programma determina il valore della tensione normale e tangenziale nel
calcestruzzo e la tensione nell’acciaio maggiormente sollecitato. Per il calcolo delle
tensioni normali, si usano le relazioni sollecitazioni - tensioni derivate dall’assunzione
di sezione piana anche dopo deformazione e di parzializzazione della sezione inflessa.

Capitolo 5 – ESECUTIVI 45
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

Per la determinazione della tensione tangenziale nel calcestruzzo, solamente


T quest’ultimo è considerato reagente ed è adottata
τ = l’espressione di uso comune:
0 .9 ⋅ d ⋅ B

dove T è il taglio agente nella sezione, d è l’altezza utile (altezza - copriferro) e B è la


base minore della sezione.
Sugli appoggi, la sezione reagente è considerata rettangolare. Inoltre il programma
avverte qualora l’altezza complessiva della sezione sia insufficiente a verificare la
richiesta che la norma impone in tema di deformabilità (in mancanza di una
determinazione precisa della freccia). Il programma traccia i diagrammi di momento e
taglio con le relative caratteristiche resistenti. Si possono evidenziare con colori diversi
le sezioni nelle quali la crisi viene raggiunta per prima dal calcestruzzo e quelle in cui è
l’acciaio a raggiungere il limite tensionale.

5.5.6.6 Progetto Plinti / Muri controterra


FUNZIONE: (vedi paragrafi specifici nel capitolo 3).

5.5.6.7 Disegno Plinti


FUNZIONE: Visualizza un ulteriore pannello per l’inserimento dei dati che consentono
al programma di disegnare gli esecutivi dei plinti di fondazione.

Inserimento delle dimensioni del pilastro Inserimento della


Inserimento delle posizione del baricentro
dimensioni del del pilastro rispetto allo
plinto (lati, spigolo inferiore sinistro
spessore) del plinto

Inserimento delle Inserimento del


dimensioni del numero e diametro di
sottoplinto e del ferri lungo X, Y sia
copriferro superiori che inferiori

5.5.6.8 Disegno Scala


FUNZIONE: Visualizza un ulteriore pannello per l’inserimento dei dati che consentono
al programma di calcolare e disegnare gli esecutivi di una scala. I dati richiesti sono:

A) Dislivello da superare con una rampa;


B) Larghezza del pianerottolo di partenza (architettonico);
C) Larghezza del pianerottolo di arrivo (architettonico);
D) Lunghezza pedata;
E) N° di pedate per una rampa;
F) Larghezza rampa;
G) Carico distribuito [kg/m2];
H) Tensione ammissibile delle armature
I) Copriferro;

Capitolo 5 – ESECUTIVI 46
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

L) Diametro delle armature;


M) Distanza massima fra i ferri di ripartizione della soletta;
N) Spessore strutturale della soletta di partenza;
O) Spessore strutturale della soletta di arrivo;
P) Spessore architettonico della soletta di partenza;
Q) Spessore architettonico della soletta di arrivo;
R) Spessore strutturale della rampa;
S) Spessore dell’architettonico dei gradini;
T) Selezione dei colori del disegno;

B
E C
D
F I
G L
H
N M

O
P
T
Q
R
S

5.5.7 MACRO
Questo menù permette di eseguire e creare macrofunzioni generate dall’utente stesso ed
eseguibili da DOLMENPLAN; la generazione delle macro avviene per mezzo
dell’utilizzo di un linguaggio illustrato nel dettaglio nelle pagine seguenti.

IL LINGUAGGIO MACRO DI DOLMEN PLAN


Una macro non è nient’altro che un modo semplice e veloce per eseguire una sequenza
di comandi in modo automatico. Il linguaggio macro di DOLMEN PLAN consente in
questo modo all’utente di creare dei nuovi comandi di DOLMEN PLAN per mezzo di
un linguaggio particolarmente semplice ed accessibile: il linguaggio è stato progettato in
modo tale che questi nuovi comandi possano a tutti gli effetti comportarsi come le voci
di menù del CAD 2D, integrandosi pienamente nel CAD bidimensionale e
consentendone così una piena personalizzazione.
I comandi sono scritti in un file che viene letto da DOLMEN PLAN mentre la macro è
in esecuzione : in altri termini, il CAD bidimensionale è stato dotato di un interprete di
comandi, che legge, interpreta ed esegue un’istruzione alla volta fra quelle scritte nel
file.

Capitolo 5 – ESECUTIVI 47
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

FORMATO DEI FILES MACRO


Un file macro è un file di testo ASCII con un nome caratterizzato dall’estensione .M2D.
Come tale, potrà essere scritto mediante un qualunque editor ASCII a disposizione
dell’utente (quali ad esempio l’editor EDIT di tipo DOS della consolle o il NOTEPAD
di Windows). Inizio e fine della macro sono contraddistinti rispettivamente dalle parole
chiave DEFINE e END_DEFINE. Un file macro risulta quindi cosi strutturato :

DEFINE “titolo della macro”


.
.
END_ DEFINE

dove “titolo della macro” è una qualunque stringa di caratteri, comprendente


eventualmente anche spazi vuoti, rappresentante il nome del macrocomando, che verrà
poi visualizzato da DOLMEN PLAN nella barra di stato in fase di esecuzione.
Tutte le istruzioni contenute nel file dovranno essere contenute in un’unica riga.
Le righe precedute da un doppio backslash (“\\”) vengono recepite e come righe di
commento, e di conseguenza non vengono eseguite. Il file può comprendere anche linee
vuote.
Non necessariamente l’istruzione deve iniziare ad inizio riga: si consiglia anzi di
indentare correttamente le istruzioni per ottenere una maggior leggibilità del file.
Le istruzioni a disposizione dell’utente per la creazione dei macrocomandi si possono
raggruppare nelle tipologie :
b) Dichiarazione di variabili
c) Istruzioni di richiesta di input in fase di esecuzione
d) Istruzioni di assegnazione (espressioni numeriche scalari e vettoriali,
operazioni su stringhe)
e) Istruzioni di controllo ( esecuzione condizionata e cicli).
f) Richiesta di operazioni grafiche ( disegno di segmenti, tratteggi, etc.)
g) Settaggio di modalità ( colore corrente, tipo tratteggio corrente etc.)

Caricamento ed esecuzione di una Macro


Il DOLMEN PLAN carica la macro in seguito alla selezione della voce di menù
“Macro → Esegui macro” : ciò produce la comparsa di una finestra di apertura files
che ricerca files esclusivamente di estensione “m2d” a partire dalla sottodirectory
“Macro_2d” della directory “Dolmen”. L’interprete dei comandi visualizza nella barra
di stato come comando attivo il titolo della macro ed esegue le istruzioni in essa
contenute sino alla prima istruzione di richiesta di input dall’utente.

Uso delle Variabili


Come in ogni linguaggio di programmazione, i dati oggetto dell’elaborazione potranno
essere costanti o variabili. Al contrario delle variabili, le costanti sono, o hanno, un
valore fisso. Per poter essere utilizzate, le variabili dovranno essere state prima
dichiarate: non è necessario che siano state tutte dichiarate all’inizio del programma,
ma è comunque obbligatorio che siano state dichiarate in una istruzione precedente a

Capitolo 5 – ESECUTIVI 48
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

quella in cui vengono utilizzate (altrimenti l’interprete segnalerà un errore di sintassi in


fase di esecuzione)
I nomi delle variabili sono stringhe alfanumeriche costituite da sino a 32 caratteri:
l’interprete è in grado di distinguere fra maiuscole e minuscole (ad esempio la variabile
Punto1 è altra dalla variabile punto1). I caratteri utilizzabili per il nome di una variabile
sono le lettere maiuscole e minuscole, i numeri e i caratteri “-“, “_”, “.” (purchè non
costituiscano il primo carattere del nome).

Numeri
I dati di tipo NUMBER rappresentano valori scalari. Il linguaggio macro non distingue
fra valori scalari interi o reali. La sintassi dell’istruzione di dichiarazione è:

NUMBER lista variabili

dove lista variabili è un elenco di nomi di variabili separati da una virgola.

Punti
I dati di tipo PNT rappresentano punti del piano, individuati per il tramite di una
coppia di numeri (ovvero variabili o costanti di tipo NUMBER), rappresentanti
rispettivamente la coordinata X ed Y del punto nel sistema di riferimento di DOLMEN
PLAN . La sintassi dell’istruzione di dichiarazione è :
PNT lista variabili

dove lista variabili è un elenco di nomi di variabili, separati da una virgola. All’interno
di un’espressione di assegnazione la variabile di tipo PNT è invece, individuata dalle
sue componenti, racchiuse entro parentesi quadra e separate da un virgola:
[ coordinata X , coordinata Y ]

dove coordinata X e coordinata Y sono espressioni numeriche aventi per risultato un


valore NUMBER , oppure costanti o variabili di tipo NUMBER.

Stringhe
I dati di tipo STRING rappresentano stringhe, ovvero vettori di caratteri alfanumerici.
La sintassi dell’istruzione di dichiarazione è :
STRING lista variabili

dove lista variabili è un elenco di nomi di variabili, separati da una virgola. All’interno
di un’espressione una costante di tipo STRING è riconoscibile per il fatto di comparire
entro doppi apici (“ “).

L’ISTRUZIONE “INPUT”
Un esempio di come il linguaggio macro consenta di creare comandi personalizzati
aventi un aspetto perfettamente integrato allo stile di DOLMEN PLAN è costituito
dall’istruzione INPUT per l’introduzione dei dati. La sintassi dell’istruzione è :
INPUT tipo variabile stringa di prompt nome variabile

Capitolo 5 – ESECUTIVI 49
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

dove
• tipo variabile può valere NUMBER, PNT o STRING.
• stringa di prompt è , racchiusa fra apici, la stringa costante che comparirà in fase di
esecuzione sulla barra di prompt come richiesta del dato
• nome variabile è il nome della variabile che riceverà il valore assegnato in fase di
esecuzione.
L’espressione vale anche come dichiarazione della variabile: la variabile così assegnata
non deve essere stata precedentemente dichiarata. ESEMPIO:
INPUT PNT “Inserisci il punto di origine della freccia” P_ORI

In fase di esecuzione la variabile può essere assegnata scrivendone il valore sulla


finestrella di input, eventualmente utilizzando il pannello numerico, oppure cliccando
sul video per assegnare una variabile di tipo PNT. Combinando questa istruzione con
istruzioni di modalità (ad esempio con l’attivazione di linee rubber e la disattivazione di
linee rubber una volta inputato il punto) la macro in esecuzione assume un aspetto
indistinguibile da quello dei comandi originali del CAD 2D.

Espressioni di Assegnazione
Sono le espressioni del tipo: Nome Variabile = Espressione

Operazioni e Funzioni di Variabili Scalari


Le operazioni possibili sulle variabili di tipo NUMBER sono le ordinarie operazioni su
numeri reali (con le usuali regole di precedenza e associatività degli operatori e dei
livelli di parentesi) .ESEMPIO :
NUMBER N, LUNTESTO, BASE, LUN
..........
N= (4+LUNTESTO)*BASE/LUN
Funzione Tipo
risultato
SQRT (espressione)= NUMBER
Le funzioni attualmente SIN (espressione)= NUMBER
implementate aventi per argomento COS (espressione)= NUMBER
TAN (espressione)= NUMBER
variabili o costanti o espressioni di ASIN (espressione)= NUMBER
tipo NUMBER sono: ACOS (espressione)= NUMBER
ATAN (espressione)= NUMBER

Operazioni e Funzioni di Variabili Vettoriali


Le operazioni aritmetiche possibili sulle variabili di tipo PNT sono:
− l’operazione di somma e/o sottrazione di vettori
− l’operazione di prodotto di vettore per uno scalare (con le usuali regole di
precedenza e associazione degli operatori e dei livelli di parentesi).
− l’operazione di prodotto scalare di due vettori.

Capitolo 5 – ESECUTIVI 50
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

Le funzioni attualmente implementate aventi per argomento variabili o costanti o


espressioni di tipo PNT sono:
Funzione Tipo Significato
COOR_X(v1) NUM coordinata X del punto “v1”
COOR_Y(v1) NUM coordinata Y del punto “v1”
DIST_PSEGM(v1,v2,v3) NUM distanza del punto “v1” dal segmento “v2-v3”
SCALE_PNT(x,v1) PNT vettore parallelo al punto “v1”, di lunghezza “x”
ORT_PNT(v1) PNT vettore perpendicolare a “v1”
MOD(v1) NUM lunghezza del vettore “v1”

Operazioni e Funzioni di Variabili di tipo Stringa


L’unica operazione possibile sulle variabili di tipo STRING è l’operazione di
concatenazione di stringhe (rappresentata col simbolo “+”). ESEMPIO :
STRING TITOLO, NUMERO
.........
..........
NUMERO = “P01”
TITOLO = “ Pilastro “ + NUMERO + “ - piano 2° “
Le funzioni attualmente implementate aventi per argomento variabili o costanti o
espressioni di tipo STRING sono:
• LEN (espressione stringa): restituisce un risultato di tipo NUMBER (la
lunghezza della stringa)
• SUBSTR (espr. STRING, espr. NUMBER 1, espr. NUMBER 2) :
restituisce un risultato di tipo STRING (la sottostringa di espr. STRING da
NUMBER 1 a NUMBER 2)
• SPRINT (Stringa di formato, elenco variabili ) : restituisce un risultato di
tipo STRING (il formato viene interpretato secondo le regole del linguaggio C)
ESEMPI :
STRING TITOLO, NUMERO
NUMBER LUNTIT
.........
..........
NUMERO = “P01”
TITOLO = “ Pilastro “ + NUMERO + “ - piano 2° “
LUNTIT = LEN (TITOLO)
NUMERO = SUBSTR( TITOLO, LEN(“ Pilastro “) + 1, 2)
...........
STRING STRAVE
NUMBER ITR, PIANO
...........
STRAVE = SPRINT (“Trave %02 - piano %d ”, ITR, PIANO)

OPERAZIONI GRAFICHE
Sono quelle che producono un risultato visibile a video.

Line_2Pt
Genera un segmento per 2 punti .

Capitolo 5 – ESECUTIVI 51
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

SINTASSI :
LINE_2PT espressione di tipo PNT 1: espressione di tipo PNT 2
Poliline
Genera una poligonale. SINTASSI :
POLILINE lista espressioni di tipo PNT

dove lista espressioni di tipo PNT è un elenco di costanti, nomi di variabili o


espressioni di tipo PNT, separate da “ : “ , e individuanti i vertici della poligonale.

Circle_3Pt
Genera un cerchio per 3 punti . SINTASSI :
CIRCLE_3PT espressione di tipo PNT 1: espressione di tipo PNT 2:
espressione di tipo PNT 3

Circle_CR
Genera un cerchio di centro e raggio assegnati. SINTASSI :
CIRCLE_CR espressione di tipo PNT : espressione di tipo NUMBER

dove espressione di tipo PNT definisce il centro del cerchio, ed espressione di tipo
NUMBER il raggio.

ARC_3PT
Genera un arco per tre punti. SINTASSI :
ARC_3PT espressione di tipo PNT 1: espressione di tipo PNT 2:
espressione di tipo PNT 3

dove PNT1 e PNT3 definiscono gli estremi dell’arco, orientato in modo da contenere il
punto definito da PNT2.

ARC_C2PT
Genera un arco assegnati il centro e gli estremi. SINTASSI :
ARC_C2PT espressione di tipo PNT 1: espressione di tipo PNT 2:
espressione di tipo PNT 3

dove PNT1 definisce il centro dell’arco, orientato in senso antiorario dal suo punto
iniziale PNT2 al suo punto finale PNT3.

Text_Hor
Genera un testo orizzontale .SINTASSI :
TEXT_HOR espressione di tipo PNT: espressione di tipo STRING

dove espressione di tipo PNT rappresenta il punto di inizio testo, espressione di tipo
STRING la stringa del testo da generare.

Capitolo 5 – ESECUTIVI 52
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

Text_Vert
Genera un testo verticale . SINTASSI :
TEXT_VERT espressione di tipo PNT: espressione di tipo STRING

dove PNT rappresenta il punto di inizio testo, STRING la stringa del testo da generare.

Text_Ang
Genera un testo inclinato di angolo assegnato .SINTASSI :
TEXT_ANG espressione di tipo PNT: espressione di tipo NUMBER:
espressione di tipo STRING

dove PNT rappresenta il punto di inizio testo, NUMBER il valore dell’angolo di


inclinazione del testo, STRING la stringa del testo da generare.

Hatch
Genera un tratteggio. SINTASSI :
HATCH lista espressioni di tipo PNT

dove lista espressioni di tipo PNT è un elenco di costanti, nomi di variabili o


espressioni di tipo PNT, separate da “ : “, e individuanti i vertici della poligonale
chiusa racchiudenti l’area da tratteggiare: l’ultimo vertice della poligonale non va
ripetuto.

Dim_hor
Genera una quota orizzontale. SINTASSI :
DIM_HOR espressione di tipo PNT1 : espressione di tipo PNT2 :
espressione di tipo NUMBER

dove espressione di tipo PNT1 e espressione di tipo PNT2 sono i punti che vengono
quotati, mentre espressione di tipo NUMBER rappresenta la distanza fra il secondo
punto e la linea di quota.

Dim_vert
Genera una quota verticale. SINTASSI :
DIM_VERT espressione di tipo PNT1 : espressione di tipo PNT2 :
espressione di tipo NUMBER

dove espressione di tipo PNT1 e espressione di tipo PNT2 sono i punti che vengono
quotati, mentre espressione di tipo NUMBER rappresenta la distanza fra il secondo
punto e la linea di quota.

Dim_par
Genera una quota parallela alla congiungente PNT1 e PNT2.SINTASSI :
DIM_HOR espressione di tipo PNT1 : espressione di tipo PNT2 :
espressione di tipo NUMBER

Capitolo 5 – ESECUTIVI 53
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

dove espressione di tipo PNT1 e espressione di tipo PNT2 sono i punti che vengono
quotati, mentre espressione di tipo NUMBER rappresenta la distanza fra il secondo
punto e la linea di quota.

Reinf_data
Serve per prefissare dei dati di armatura che verranno successivamente utilizzati dai
comandi di generazione armatura SINTASSI :
REINF_DAT espressione di tipo NUMBER1 : espressione di tipo NUMBER2 :
espressione di tipo NUMBER3: espressione di tipo NUMBER4: espressione
di tipo NUMBER5

dove le espressioni di tipo NUMBER rappresentano rispettivamente :


NUMBER1 il numero sequenziale del tipo di formato del testo di descrizione
dell’armatura, ovvero :
1 per n1 ∅ diametro L = ….
2 per n1 + n2 ∅ diametro L = ….
3 per n1 staffe ∅ diametro L = ….
4 per n1 ∅ diametro / passo L = …
5 per n1 staffe ∅ diam. / passo L =.NUMBER2 il primo numero di ferri
NUMBER3 il secondo numero di ferri
NUMBER4 il diametro dell’armatura
NUMBER5 il passo dell’armatura

Reinf_geom
Genera un’armatura assegnandone la geometria. SINTASSI :
REINF_GEOM lista espressioni di tipo PNT
dove lista espressioni di tipo PNT è un elenco di costanti, nomi di variabili o
espressioni di tipo PNT, separate da “ : “ , e individuanti i vertici della poligonale
che costituisce la geometria dell’armatura.

Rubber_2PT
Genera linee “rubber” per due punti. SINTASSI :
RUBBER_2PT espressione di tipo PNT

dove espressione di tipo PNT rappresenta il punto di inizio della linea rubber: l’altro
punto seguirà invece il movimento del mouse.

Rubber_Hor
Genera linee “rubber” orizzontali. SINTASSI :
RUBBER_HOR espressione di tipo PNT
dove espressione di tipo PNT rappresenta il punto di inizio delle linee rubber: l’altro
punto seguirà invece la componente orizzontale del movimento del mouse.

Rubber_Vert
Genera linee “rubber” verticale. SINTASSI :
RUBBER_HOR espressione di tipo PNT

Capitolo 5 – ESECUTIVI 54
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

dove espressione di tipo PNT rappresenta il punto di inizio delle linee rubber: l’altro
punto seguirà invece la componente verticale del movimento del mouse.

End_Rubber
Segnala la fine della modalità di generazione di linee “rubber”. SINTASSI :
END_RUBBER

ESEMPIO:
INPUT PNT “Inserisci il punto di origine della freccia” P_ORI
RUBBER_2PT P_ORI
INPUT PNT “Inserisci il punto finale della freccia” P_FIN
END_RUBBER

In fase di esecuzione viene dapprima visualizzato il prompt “Inserisci il punto di origine


della freccia”: non appena questo punto viene assegnato (ad es. cliccando sul video)
compare un linea rubber, mobile e continuamente ridisegnata, che partendo dal punto
cliccato segue il movimento del mouse. Viene inoltre visualizzato il prompt “Inserisci il
punto finale della freccia”: non appena anche questo viene assegnato la linea rubber
scompare.

STRUTTURE DI CONTROLLO

Cicli Con L’istruzione “For”


Il ciclo FOR è una delle più usate strutture di controllo. Prevede una variabile
(dichiarata precedentemente) come contatore del ciclo, che partirà da un valore iniziale
sino ad assumere un valore finale con un incremento predefinito. SINTASSI:
FOR nome variabile : espressione di tipo NUMBER 1 : espressione di
tipo NUMBER 2 : espressione di tipo NUMBER 3
.......................
NEXT
dove
• nome variabile è il nome della variabile di controllo del ciclo
• espressione di tipo NUMBER 1 rappresenta il valore iniziale della
variabile di controllo
• espressione di tipo NUMBER 2 rappresenta il valore finale della
variabile di controllo
• espressione di tipo NUMBER 3 rappresenta l’incremento sulla variabile di
controllo

Esecuzione Condizionale
L’esecuzione condizionale è specificata per il tramite delle parole chiave IF, ELSE_IF,
END_IF. SINTASSI :
IF espressione logica
.......................
END_IF

Capitolo 5 – ESECUTIVI 55
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

oppure :
IF espressione logica
.......................
ELSE
.......................
END_IF

oppure :
IF espressione logica 1
.......................
ELSE_IF espressione logica 2
.......................
END_IF

dove le espressioni logiche sono operazioni di confronto di valori di tipo NUMBER,


effettuate per il tramite degli operatori:
• > • >= • AND
• < • <= • OR
• == • != • NOT
con le usuali regole di precedenza e associatività.

ESEMPIO:
NUMBER DX, DY, GAMMA
..................
IF DX == 0 AND DY > 0
GAMMA=90
ELSE_IF DX == 0 AND DY < 0
GAMMA=-90
END_IF

COMANDI DI MODALITÀ
Sono tutte quelle istruzioni che non producono un risultato immediato ma influenzano
la modalità di esecuzione dei comandi successivi stabilendo uno standard valido sino a
quando non ridefinito da una successiva istruzione della macro, o sino alla fine
dell’esecuzione della macro stessa.

Color
Equivale alla scelta del colore corrente sulla barra dei modali, nel senso che influenza
tutti i successivi comandi di generazione elementi geometrici. SINTASSI :
COLOR numero del colore corrente

dove numero del colore corrente è un intero da 1 a 8 (il numero d’ordine del colore
nella barra dei modali).

Capitolo 5 – ESECUTIVI 56
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

Line_Style
Equivale alla scelta del tipo di linea corrente sulla barra dei modali, nel senso che
influenza tutti i successivi comandi di generazione elementi geometrici. SINTASSI :
LINE_STYLE numero del tipo-linea corrente

dove numero del tipo-linea corrente è un intero da 1 a 5 (il numero d’ordine del tipo
linea nella barra dei modali).

Text_Style
Assegna il numero di scheda di stile testo col quale verranno disegnati tutti i testi
generati successivamente al comando in oggetto. SINTASSI :
TEXT_SYLE espressione di tipo NUMBER
dove espressione di tipo NUMBER è il numero della scheda dello stile.

Dim_Style
Assegna il numero di scheda di stile quote col quale verranno disegnate tutte le quote
generate successivamente al comando in oggetto. SINTASSI :
DIM_STYLE espressione di tipo NUMBER
dove espressione di tipo NUMBER è il numero della scheda dello stile.

Hatch_Style
Assegna il numero di scheda di stile tratteggio col quale verranno disegnati tutti i
tratteggi generati successivamente al comando in oggetto. SINTASSI :
HATCH_STYLE espressione di tipo NUMBER
dove espressione di tipo NUMBER è il numero della scheda dello stile.

Reinf_Style
Assegna il numero di scheda di stile armature col quale verranno disegnate tutte le
armature generate successivamente al comando in oggetto. SINTASSI :
REINF_STYLE espressione di tipo NUMBER
dove espressione di tipo NUMBER è il numero della scheda dello stile.

Degree e Rad
Assegna l’unità di misura (rispettivamente gradi o radianti) che sarà valida per gli
angoli in tutte le successive istruzioni delle macro. SINTASSI :
DEGREE oppure RAD

La modalità di default è DEGREE

5.5.8 SEZIONI
Il MENÙ SEZIONI consente all’utente di creare sezioni di forma qualunque e di
lanciare il modulo Sezioni Utente per calcolarne le caratteristiche geometriche, con
eventuale archiviazione.

Capitolo 5 – ESECUTIVI 57
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

5.5.8.1 Carica
Legge una sezione già archiviata nelle Sezioni Utente e la disegna a video per
successive manipolazioni.

5.5.8.2 Ambiente
Lancia il modulo Sezioni Utente (vedi capitolo 4).

5.5.8.3 Copia per Ambiente


Chiede di selezionare un contorno chiuso. L’avvenuto riconoscimento è segnalato dalla
colorazione azzurra del contorno, dopo di che va lanciata la funzione precedente.

5.5.9 SELEZIONI
Nella elaborazione della struttura vengono spesso scelti dei comandi che richiedono di
individuare gli elementi grafici sui quali compiere l’operazione; quando il disegno non
è complesso la selezione può avvenire semplicemente cliccando con il mouse l’oggetto
desiderato, ma quando la struttura è composta di innumerevoli linee la selezione può
diventare assai complessa ed inefficace. Il menù SELEZIONI contiene una serie di
comandi che consentono di selezionare oggetti secondo criteri diversi, evitando per la
maggior parte dei casi l’utilizzo del mouse.

5.5.9.1 Selezioni > Finestra


FUNZIONE: Permette di selezionare degli elementi aprendo una finestra.
Questa funzione serve ad assicurare che verrà aperta una finestra sulla prima e
sulla seconda posizione puntata dal cursore, ciò è utile in quanto non verranno
selezionati elementi nel raggio della trappola del cursore.

5.5.9.2 Selezioni > Elementi > Costruzioni / Punti / Segmenti / Testi / Quote /
Tratteggi / Armature /
FUNZIONE: Permette di selezionare elementi in base alla loro tipologia.

5.5.9.3 Selezioni > Proprietà disegno > Colore / Tipo linea


FUNZIONE: Permette di selezionare elementi del disegno in base alle loro proprietà
grafiche.

5.5.9.4 Selezioni > Stile > Testo / Tratteggio / Quote / Armature


FUNZIONE: Permette di selezionare elementi del disegno in base al loro stile.

5.5.9.5 Selezioni > Armature > Diametro / Numero / Lunghezza / ….


FUNZIONE: Permette di selezionare armature in base alle loro caratteristiche.

5.5.9.6 Selezioni > Livello


FUNZIONE: Permette di selezionare tutti gli elementi contenuti nei livelli. Il numero
dei livelli da selezionare va digitato nella finestrella di input.

Capitolo 5 – ESECUTIVI 58
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

5.5.9.7 Selezioni > Tutto


FUNZIONE: Permette di selezionare tutti gli elementi.

5.5.9.8 Selezioni > Multiple > Intersez./ Unione / Esclusione


Tasto di Unione

Tasto di Selezione Multipla Tasto di Esclusione

Tasto di Intersezione

FUNZIONE: Permette di operare selezioni complesse utilizzando operazioni booleane.


L’attivazione del comando di “Selezione Multipla” consente di operare una selezione
che utilizzi criteri di UNIONE, ESCLUSIONE, INTERSEZIONE. Quando la “Selezione
Multipla” avviene dopo un comando (Es. CANCELLA), l’esecuzione di quest’ultimo
non è immediata, ma gli elementi selezionati assumono inizialmente una colorazione
azzurra: solo nel momento in cui viene conclusa la selezione mediante disattivazione
della funzione “MULTIPLE”, il comando ha effetto.
− Criterio di UNIONE: aggiunge elementi all’insieme .
− Criterio di INTERSEZIONE: esclude dall’insieme gli elementi che non hanno le
caratteristiche richieste da una successiva selezione.
− Criterio di ESCLUSIONE: toglie elementi dall’insieme gli elementi.
All’interno della stessa “Selezione Multipla" è possibile modificare il criterio,
passando così da UNIONE a INTERSEZIONE, e così via

5.5.10 PROPRIETÀ

Opzione “Ass” = Assegna una delle proprietà


sottoriportate ai nuovi elementi che verranno Tipologia dei colori utilizzabili (8)
realizzati.
Opzione “Mod” = Modifica le proprietà degli
elementi già realizzati con quelle sottoriportate. Tipo linea utilizzabile (5)

Tipo punto utilizzabile (8) All’interno di questo menù


vengono gestite le proprietà
Tipo pattern utilizzabile (8) grafiche del disegno. Le
proprietà a cui si farà
riferimento sono collocate nella
Tipo colore, linea, punto, pattern finestra del DOLMEN PLAN in
utilizzati nella selezione attuale
colonna sulla sinistra, come
illustrato in figura.

5.5.10.1 Proprietà > Modifica Colore > [Colore]

Capitolo 5 – ESECUTIVI 59
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

FUNZIONE: Modifica il colore degli elementi grafici precedentemente creati che


verranno successivamente selezionati.

5.5.10.2 Proprietà > Modifica Tipo Linea > [Tipo Linea]


FUNZIONE: Modifica il tipo di linea degli elementi selezionati con quello scelto .

5.5.10.3 Proprietà > Modifica Tipo Punto > [N° Tipo Punto]
FUNZIONE: Modifica il tipo di punto degli elementi selezionati con quello scelto

5.5.10.4 Proprietà > Modifica Stile Testi / Quote / Tratteggi / Armature


FUNZIONE: Permette di modificare lo stile degli elementi già disegnati.

5.5.10.5 Livelli / Modifica livelli


Ogni entità può appartenere a un solo livello. Nella barra di stato è visualizzato il
livello corrente (numero e descrizione), che è quello al quale apparterranno le entità
che stanno per essere definite.
Un generico livello può essere :
• Libero / bloccato: può / non può essere oggetto di selezione
• Visibile / nascosto: viene / non viene visualizzato

Cliccando sulle voci libero/visibile del pannello dei livelli si passa alle voci
bloccato/nascosto, con l’avvertenza che nessun livello può essere
contemporaneamente libero e nascosto. Se un livello è bloccato:
• ma non nascosto: non può essere modificato, ma viene visualizzato
• e nascosto: non può essere oggetto di selezione e non viene visualizzato

Le funzioni di selezione hanno effetto solo su tutto ciò che è visibile


Le funzioni di modifica hanno effetto solo su tutto ciò che è libero
Le trappole hanno effetto solo su tutto ciò che è visibile

Inoltre
- il livello corrente non può mai essere bloccato o nascosto : se cerco di rendere
corrente un livello bloccato dovrò prima sbloccarlo.
- la funzione “Livello à prendi” che prende elementi da un livello e li porta in
quello corrente agisce solo su livelli liberi. In generale qualunque spostamento di
livello vuole liberi il livello di partenza e quello di destinazione
- quando un disegno viene caricato su un disegno preesistente, la finestra di opzioni
presenta le scelte :
Ø ingloba livelli
Ø per numero
Ø per descrizione
Ø accoda livelli

Capitolo 5 – ESECUTIVI 60
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

5.5.11 VISUALIZZA
La maggior parte delle funzioni relative alla prima opzione del menù finestre
(“Imposta”) possono essere visualizzate cliccando il tasto destro del mouse su una
qualsiasi finestra di disegno del DOLMEN PLAN.
NB: l’utilizzo di tali comandi non blocca l’esecuzione di una funzione chiamata
precedentemente. Inoltre la loro azione è limitata unicamente alla finestra attiva, la
quale si distingue dalle altre per il diverso colore del titolo (azzurrino).

5.5.11.1 Imposta > .....


Ottimizza: ridisegna l’elaborato grafico in modo che sia totalmente contenuto con la
massima scala di rappresentazione consentita dalla finestra attiva (comando da tastiera:
CTRL+O).
Zoom: consente di ingrandire una parte di disegno mediante selezione con finestra
(comando da tastiera: CTRL+Z).
Zoom out: ridisegna l’elaborato grafico in modo che sia totalmente contenuto all’interno
della finestra selezionata
Sposta: consente di traslare il disegno nella finestra attiva selezionando con due punti il
verso di spostamento (comando da tastiera: CTRL+S).
Scala: Consente di modificare la scala di rappresentazione del disegno all’interno
della finestra attiva mediante l’inserimento del coefficiente di ingrandimento.
− Precedente: Ripristina la vista precedente nella finestra attiva (comando da tastiera:
CTRL+P).
− Salva: Salva la vista presente nella finestra attiva.
− Richiama: Richiama la vista salvata precedentemente, purchè i comandi agiscano
sulla stessa finestra.
− Ridisegna: Ridisegna l’elaborato nella finestra attiva aggiornandolo alle ultime
modifiche apportate (comando da tastiera: CTRL+R).
− Ridisegna tutte: Ridisegna l’elaborato su tutte le finestre (a prescindere da quale sia
la finestra attiva dal quale è pervenuto il comando).

5.5.11.2 Layout > .....


− 1 Finestra: Imposta l’Ambiente Grafico su una unica finestra di lavoro.
− 2 Finestre – : Imposta l’Ambiente Grafico su due finestre di lavoro affiancate
verticalmente.
− 2 Finestre : Imposta l’Ambiente Grafico su due finestre di lavoro affiancate
orizzontalmente.
− 3 Finestre: Imposta l’Ambiente Grafico su tre finestre di lavoro.
− 4 Finestre: Imposta l’Ambiente Grafico su quattro finestre di lavoro.
− Muovi finestre: trasla gli spigoli di demarcazione tra le finestre visualizzate. Per
eseguire l’operazione è necessario puntare con il mouse il punto (o lo spigolo se si
hanno solo 2 finestre) di demarcazione. L'operazione diventa inutile in presenza di una
sola finestra visualizzata.

5.5.11.3 Modifica scala


Cambia la scala alla quale è rappresentato correntemente il disegno sul video.

Capitolo 5 – ESECUTIVI 61
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN

5.5.12 OPZIONI
5.5.12.1 Opzioni > Barra Geometria
FUNZIONE: Produce la comparsa/scomparsa della barra dei comandi del menù
Geometria.

5.5.12.2 Opzioni > Barra Macro


FUNZIONE: Produce la comparsa/scomparsa della barra verticale elle macro. La barra
delle macro può essere personalizzata ciccandoci sopra col tasto destro del mouse.

5.5.12.3 Opzioni > Trappola


FUNZIONE: attivazione/disattivazione della trappola.

Attiva o disattiva la trappola sugli elementi: se la trappola era attiva viene disattivata e
viceversa. Alla partenza del programma la trappola è attiva nell'ordine su:
1) vertici di segmenti e punti;
2) intersezioni linee;

5.5.12.4 Opzioni > Dimensioni Trappola


FUNZIONE: modifica della dimensione della trappola.

DETTAGLIO DEL COMANDO: inserimento da pannello del nuovo valore della trappola.
Unità di misura: pixel video. Il valore inseribile è un intero compreso tra 1 e 16.

5.5.12.5 Opzioni > Visualizza trappola


FUNZIONE: attiva / disattiva il “mirino” di dimensione pari alla trappola.

5.5.12.6 Opzioni > Colore di Sfondo


FUNZIONE: Cambia il colore allo sfondo passando dal nero al bianco e viceversa.

5.5.12.7 Opzioni > Visualizza finestra zoom


FUNZIONE: mantiene sullo schermo la traccia delle dimensioni della finestra
precedente

5.5.12.8 Opzioni > Ridisegno Finestre


FUNZIONE: Ridisegna in automatico il contenuto delle finestre quando viene spostato o
disattivato un pannello di comando che “occupava” temporaneamente parte dello
schermo. Questa opzione è abitualmente attiva; è conveniente disattivarla quando il
data base raggiunge dimensioni rilevanti in conseguenza all’entità ragguardevole della
struttura: il lavoro verrà ridisegnato solo per esplicita selezione del comando
“RIDISEGNA”

Capitolo 5 – ESECUTIVI 62

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