Manuale Esecutivi
Manuale Esecutivi
ESECUTIVI
INDICE CAPITOLO 5 – ESECUTIVI
5 ESECUTIVI
I comandi contenuti all’interno di questo capitolo hanno lo scopo di consentire la
generazione e la personalizzazione degli esecutivi di cantiere. Si consiglia fortemente
l’uso dell’estensione .GRB, lasciando l’estensione .DIS per le installazioni prive del
Dolmen Plan 2D.
Capitolo 5 – ESECUTIVI 5
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
Capitolo 5 – ESECUTIVI 6
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
oppure con l’asse sul filo della stessa. Per eseguire tale operazione, il programma si
basa sui carichi di solaio applicati tra la “Prima quota” e la “Seconda quota”.
3. Plinto: vengono rappresentati i plinti definiti come tali nelle schede di vincolo
dell’”Ambiente grafico”; è possibile allegare al plinto la descrizione presente nella
scheda di vincolo, il nome del nodo a cui è relativo e le sue dimensioni.
4. Solaio: il programma rappresenta, per ogni carico di solaio applicato tra la “Prima
quota” e la “Seconda quota”, l’orditura dei travetti nei campi chiusi individuati
dalle travi e dagli eventuali cordoli.
Nome del file relativo a quella carpenteria di piano
Visualizza un ulteriore
pannello relativo alla
impostazione dei Visualizzazione della
parametri legati alla carpenteria generata
formattazione del disegno in anteprima.
Selezione delle parti del disegno : linee Vedi pannello pagina successiva
travi, pilastri, gusci, solaio tratteggio;
ognuna di queste viene visualizzata con
un colore azzurro intenso consentendo di
modificare il tipo di linea ed il tipo di
colore
5. Unisci linee parallele: unisce le linee parallele i cui estremi sono più vicini del
parametro specificato nella casella di testo.
6. Tratteggio pilastri: esegue il tratteggio dei pilastri con angolo e passo specificato,
eventualmente con doppia inclinazione.
7. Proiezione spigoli: proietta le linee laterali delle travi confluenti nello stesso nodo
fino ad incontrarsi (migliora l’esecuzione degli spigoli).
8. Taglio carpenterie: elimina, per ogni elemento, i tratti di segmento che finiscono
all’interno dell’ingombro di un altro elemento.
9. Fattore moltiplicativo distanze: moltiplica le dimensioni del disegno per un fattore.
10. Tolleranza angolare pilastri: tolleranza con cui gli elementi vengono ritenuti
verticali.
11. Tolleranza per proiezione e taglio carpenteria: è la tolleranza con cui vengono
valutate le condizioni per tagliare le linee della carpenteria in modo da tenere in
conto le sovrapposizioni tra elementi diversi.
Il disegno viene prodotto sezionando tutte le aste ed i gusci intersecati dal piano
orizzontale della “Prima quota” ed aventi un nodo compreso tra la “Prima quota” e la
“Seconda quota”; vengono invece rappresentate in vista tutte le aste comprese tra la
“Prima quota” e la “Seconda quota”.
Rappresentazione
dell’orditura solai
Unisce le linee
Definizione della
parallele i cui
tipologia del testo per
estremi sono
ciascun elemento
più vicini del
strutturale
parametro
indicato
Cordolo di chiusura
dei solai con uno o Tratteggio dei
più lati senza travi pilastri
Operazioni varie
Rappresentazione dei
plinti
Capitolo 5 – ESECUTIVI 8
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
Capitolo 5 – ESECUTIVI 9
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
Quando viene caricato un file di disegno con scala diversa da quella attualmente
impostata, il programma pone l’opzione “Usa rapporto di scala”. Se la risposta è:
SI: il nuovo disegno appare effettivamente ingrandito o rimpicciolito: alle quote del
disegno di diversa scala caricato come successivo viene associato un fattore di
scala diverso da 1
NO: lunghezze uguali in dimensioni reali appaiono uguali nel disegno.
Capitolo 5 – ESECUTIVI 10
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
A E F
LEGENDA
A) Riga dei comandi I J
B) Barra degli strumenti
C) Suggerimento input dati
D) Barra di selezione veloce comandi GEOMETRIA
E) Visualizzazione dei dati di input inseriti da tastiera (qualora debbano essere inseriti
più valori, questi devono essere separati da una virgola)
F) Pannellino numerico per l’inserimento dei dati da tastiera
G) Selezione del colore, tipo di linea, punto e pattern da utilizzare nel disegno.
Utilizzando diversi tipi di colore e di linea possono essere definiti in diverso modo
segmenti ed aste.
H) Pannello delle funzioni di assistenza, attivabile cliccando sul tasto destro del mouse
su una finestra
I) Suggerimento del comando attivo
J) Coordinate rispetto agli assi X, Y, Z
Capitolo 5 – ESECUTIVI 11
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
oppure il passo di granularità per far muovere il mouse lungo un reticolo di passo
costante.
5.5.1 FILE
Il menù FILE gestisce il salvataggio ed il caricamento dei files di disegno, come pure
degli stili di default per i nuovi disegni (il “MODELLO”).
5.5.1.1 FileàNuovo:
Azzera gli oggetti, le schede degli gli stili e dei contenitori, e riparte col modello di
default, ridefinendo anche scala e unità
5.5.1.2 FileàApri
Carica gli oggetti, accoda le nuove schede di stile e di distinta, Ogni apertura di un file
con estensione GRB è preceduta da un pannello di opzioni:
a) usa rapporto di scala si/no
b) ingloba (per numero o per descrizione) / accoda livelli
I disegni in formato DIS vengono inglobati nell’ambiente e tutti i suoi oggetti vengono
assegnati al livello corrente.
I disegni in formato DXF vengono tradotti rispettando la suddivisione in livelli; inoltre
quote e tratteggi rimangono tali, con l’aspetto più simile possibile agli originali.
Capitolo 5 – ESECUTIVI 12
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
Infine, i files in formato DXF si ammettono in dimensioni reali, con coordinate sempre
espresse in cm.
La procedura presenta per la scelta la lista dei files di formato GRB, DIS e DXF che
ha individuato all’interno della cartella di lavoro corrente, ordinati in ordine alfabetico.
E’ possibile visualizzare solo parte di essi agendo sui due filtri disponibili.
Il primo filtro, se attivato, rende visibili solo i files di un unico formato: il secondo,
premendo il tasto “filtra”, rende visibili solo i files aventi nomi rispondenti alla regola
scritta nell’apposito campo sotto il tasto ( ad es., scrivendo ESEC*.* si rendono visibili
i soli esecutivi, siano essi in formato GRB, DIS o DXF ). I files visualizzati nella lista
sono, fra quelli dei formati grafici riconosciuti da DOLMEN PLAN, l’intersezione di
quelli consentiti da ciascuno dei due filtri.
All’interno della lista dei possibili componenti della tavola è possibile selezionare un
file alla volta: il file selezionato è rappresentato schematicamente nell’apposita
finestrella di anteprima. Premendo il tasto “à” si inserisce il file selezionato nella
lista dei componenti della tavola. La procedura cercherà di inserire i files
componenti all’interno dello spazio reso disponibile dal formato della tavola,
disponendoli man mano, nell’ordine in cui sono elencati nella lista dei componenti,
prima per righe o per colonne a seconda che il verso di riempimento richiesto sia
orizzontale o verticale. Ne consegue che l’aspetto finale della tavola è influenzato
dall’ordine con il quale i files sono elencati nella lista dei componenti: potrebbe
addirittura verificarsi che lo spazio non sia sufficiente. A motivo di ciò, è possibile
spostare il file selezionato nella lista dei componenti verso l’alto o verso il basso
dell’elenco usando le apposite frecce. E’ inoltre ovviamente possibile eliminare un file
dall’elenco dei componenti la tavola usando il tasto “Elimina componente”.
Capitolo 5 – ESECUTIVI 13
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
Alla tavola è possibile aggiungere un testalino, che verrà posizionato ad uno degli
angoli della tavola stessa : la procedura propone un testalino di default, che può
essere sostituito tramite il comando “Sfoglia … “ da un qualunque file GRB, DIS o
DXF presente nella cartella “custom” o in altre cartelle. La squadratura è opzionale,
ed è interna ai confini della tavola, distando da essi di quantità pari ai margini
esterni.
Premendo il tasto “Aggiorna” vicino all’anteprima della tavola senza attivare
l’opzione “espandendo” è possibile capire come il programma sfrutta lo spazio
disponibile previsto per inserire i singoli files, ed è anche semplice capire se è
possibile inserire nuovi files, o mutare l’ordine di inserimento per ottenere un
complessivo di miglior impatto estetico: i singoli disegni vengono “accumulati” a
partire dall’angolo in alto a sinistra o dall’angolo in cui è posizionato il testalino, e
distano l’uno dall’altro di quantità almeno pari ai margini interni. Se si attiva
l’opzione “espandendo” i singoli disegni vengono disposti sfruttando tutto lo spazio
disponibile.
Capitolo 5 – ESECUTIVI 14
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
Margine
esterno
testalino
Le impostazioni di default per la composizione della tavola sono riportate nel file
c2_tabstandard.txt della cartella “custom”, che può essere modificato per
personalizzare le impostazioni di default.
Capitolo 5 – ESECUTIVI 15
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
Capitolo 5 – ESECUTIVI 16
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
5.5.1.12 FileàAnteprima
Vedi 5.5.1.8.
Capitolo 5 – ESECUTIVI 17
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
Capitolo 5 – ESECUTIVI 18
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
5.5.2 GEOMETRIA
In questo menù sono contenute le funzioni che generano
nuove primitive di disegno.
Pannello 1
Finestra interattiva
Pannello 2
Scheda attiva
N° di scheda
SEGMENTI:
Capitolo 5 – ESECUTIVI 19
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
CERCHI E ARCHI:
Capitolo 5 – ESECUTIVI 20
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
5.5.2.13 Disegno > Arco > Centro, Punto Iniziale, Punto Finale
FUNZIONE: Crea un arco sulla base di tre punti: 1) centro del cerchio che sarebbe
ottenuto dal completamento dell’arco; 2) punto iniziale dell’arco; 3) punto finale
dell’arco
Capitolo 5 – ESECUTIVI 21
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
Una volta dati tutti i passi si possono creare n reticoli puntando più punti di origine.
Si rammenta che il numero di passi è coincidente con il numero di suddivisioni del
segmento, da non confondere con la dimensione della suddivisione.
COSTRUZIONI:
Le linee ed i cerchi derivanti dal sottomenu “Costruzioni” si differenziano dai segmenti
ed i cerchi del sottomenu “Disegni” in quanto queste funzionano come “costruzioni di
appoggio” e non vengono plottate.
Caso 2:
a) inserire la distanza alla quale si vuole fare la parallela;
b) puntare un segmento o una retta di costruzione;
Capitolo 5 – ESECUTIVI 22
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
La retta sarà inclinata dell'angolo inserito rispetto l'asse x del sistema di riferimento
locale del piano in cui si è puntato il punto (positivo se antiorario).
La retta verrà posizionata a partire dal primo punto a una distanza pari alla distanza tra
i due punti moltiplicata per il fattore inserito se positivo, o divisa per tale fattore se
negativo.
Capitolo 5 – ESECUTIVI 23
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
OPERAZIONI:
Nel caso in cui un segmento venga intersecato dalla retta definita dall'altro, di esso
verrà conservata soltanto la parte toccata durante la selezione: tale funzione è pertanto
utile per eliminare dal disegno parti di segmenti debordanti da un allineamento dato.
Nel caso in cui il segmento venga intersecato dalla retta definita dall'altro verrà
conservata la parte di segmento toccata durante la selezione.
Capitolo 5 – ESECUTIVI 24
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
TESTI:
I testi in DolmenPlan sono caratterizzati da uno “stile”, ovvero da un insieme di
caratteristiche grafiche predefinite. Ne esistono alcuni di default, che vengono adoperati
anche da altri moduli di Dolmen, ma l’utente può aggiungerne altri a piacere. La
gestione degli stili di testo si effettua nella funzione seguente:
Capitolo 5 – ESECUTIVI 25
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
QUOTE:
Le quote in DolmenPlan sono caratterizzate da uno “stile”, ovvero da un insieme di
caratteristiche grafiche predefinite. Ne esistono alcune di default, che vengono
adoperate anche da altri moduli di Dolmen, ma l’utente può aggiungerne altri tipi a
piacere. La gestione degli stili di quota si effettua nella funzione seguente
Capitolo 5 – ESECUTIVI 26
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
corrispondente. Quando si richiede un nuovo stile o se ne modifica uno, per prima cosa
il programma richiede la tipologia, da
scegliersi tra le seguenti: Altezza barre (barre ai vertici)
Dimensione
Civile barre uguali Altezza barre (barre uguali) L1
Civile barre al vertice
QUOTA
Dimensione L2
QUOTA
QUOTA
Solo testo
Capitolo 5 – ESECUTIVI 27
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
Caso 2:
a) Inserire il primo punto graficamente o per mezzo delle sue coordinate;
b) Inserire il secondo punto graficamente o per mezzo delle sue coordinate;
c) Selezionare il testo della quota;
TRATTEGGI:
I tratteggi in DolmenPlan sono caratterizzati da uno “stile”, ovvero da un insieme di
caratteristiche grafiche predefinite. Ne esistono alcuni di default, che vengono adoperati
anche da altri moduli di Dolmen, ma l’utente può aggiungerne altri tipi a piacere. La
gestione degli stili di tratteggio si effettua nella funzione seguente
Capitolo 5 – ESECUTIVI 28
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
Si attiva una griglia a passo modificabile, tramite l'opzione "Passo Griglia", le cui
intersezioni hanno una priorità sulla proiezione linea e sulle intersezioni dei segmenti.
5.5.3 ARMATURE
Le armature in DolmenPlan sono caratterizzate da uno “stile”, ovvero da un insieme di
caratteristiche grafiche predefinite, relative sia ai segmenti che costituiscono il ferro, sia
alle quote dei tratti di armatura, sia all’etichetta descrittiva. Esistono alcuni stili di
default, che vengono adoperati anche da altri moduli di Dolmen, ma l’utente può
aggiungerne altri tipi a piacere. La gestione degli stili di armatura si effettua nella
funzione seguente
Capitolo 5 – ESECUTIVI 29
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
MODIFICA:
Capitolo 5 – ESECUTIVI 30
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
MODIFICA TESTI::
5.5.3.11 Modifica / Sposta / Nascondi / Visualizza / Rigenera descrizione
FUNZIONE: Permettono di gestire l’etichetta dell’armatura per sostituzione con un testo
qualunque, per spostamento, ecc.
Capitolo 5 – ESECUTIVI 31
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
Per ogni trave la selezione deve avvenire con un’unica finestra, la quale deve contenere
rispettivamente le quote relative alla sezione della trave e quelle relative alla sua
lunghezza.
Per ogni trave la selezione deve avvenire con un’unica finestra, la quale deve contenere
rispettivamente le quote relative alla sezione della trave e quelle relative alla sua
lunghezza.
DISTINTE:
Le armature dei disegni di Dolmen possono essere raggruppate in contenitori diversi
chiamati “distinte”, che consentono ulteriori selezioni delle armature per
raggruppamenti omogenei e numerati. Le distinte sono caratterizzate da uno “stile”,
ovvero da un insieme di caratteristiche grafiche predefinite. Esistono alcuni stili di
default, ma l’utente può aggiungerne altri tipi a piacere. La gestione degli stili di
distinta si effettua nelle funzioni seguenti:
Capitolo 5 – ESECUTIVI 32
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
5.5.3.20 Numerazione
FUNZIONE: Gestisce l’ordine con cui le armature vengono inserite nella distinta e la
loro numerazione.
5.5.4 GENERALI
5.5.4.1 BREAK
FUNZIONE: Interrompe il comando corrente. Acceleratore di tastiera: ESC.
5.5.4.2 Undo
FUNZIONE: Annulla l’ultima cancellazione o l’ultima trasformazione geometrica
5.5.4.3 All’inizio
FUNZIONE: rilancia dall’inizio l’ultima funzione eseguita, evitando di ricercarla nel
menù. Acceleratore di tastiera: CTRL-W.
5.5.4.4 Informazioni
Queste funzioni forniscono tutte le informazioni possibili sugli elementi selezionati.
5.5.4.5 Evidenzia
Permette la visualizzazione sintetica di tutti gli elementi dotati della stessa proprietà,
scelta di solito nel menù Selezione.
Capitolo 5 – ESECUTIVI 33
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
5.5.4.6 Incolla
Legge gli “appunti .di Dolmen”. L’operazione di “copia negli appunti” viene eseguita
da altri moduli del programma (trave continua, travetto, ecc.)
5.5.4.7 Cancella
Cancella gli elementi selezionati.
Inserendo il valore “0” alla richiesta del n° di copie, l’elemento o gli elementi
selezionati vengono cancellati e ridisegnati nella nuova posizione.
Caso 2:
a) inserire la distanza (positiva verso destra o verso l'alto);
b) inserire il numero di copie che si vuole ottenere;
c) selezionare gli elementi del disegno;
Inserendo il valore “0” alla richiesta del n° di copie, l’elemento o gli elementi
selezionati vengono cancellati e ridisegnati nella nuova posizione.
Capitolo 5 – ESECUTIVI 34
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
La convenzione positiva per gli angoli di rotazione è data dalla regola della mano
destra. Rispondendo con “0” alla richiesta del numero di copie si cancella l'elemento e
lo si ruota nella nuova posizione.
Il punto fisso sarà l'unico che non varierà le sue coordinate e rispetto al quale varieranno
tutti gli altri. Rispondendo con “0” alla richiesta del numero di copie si cancella
l'elemento e lo si ridimensiona con la nuova scala.
Capitolo 5 – ESECUTIVI 35
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
Rispondendo con “0” alla richiesta del numero di copie si cancella l'elemento e lo si
trasla nella posizione simmetrica.
Rispondendo con “0” alla richiesta del numero di copie si cancella l'elemento e lo si
trasla nella posizione simmetrica.
Caso 2:
a) Inserire numericamente una distanza;
b) Selezionare i vertici.
Nel caso in cui si diano i due punti, lo stiramento avverrà nella direzione orizzontale o
verticale in cui si è puntato il secondo punto.
Capitolo 5 – ESECUTIVI 36
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
5.5.6 C. A.
Il MENU C.A. contiene una serie di sotto programmi che consentono di eseguire in
automatico operazioni complesse, con notevole risparmio in termini di tempo.
Queste sono suddivise in:
Funzioni di disegno:
− Disegno travetti Disegno rompitratta
− Disegno foro Disegno plinto
Le prime tre funzioni permettono di disegnare completamente in automatico le
carpenterie di piano dei solai in latero–cemento. La quarta funzione (disegno plinto)
consente di realizzare l’esecutivo di un plinto di fondazione.
Funzioni di calcolo:
− Progetto plinto Muri controterra
− Progetto travetto Disegno scala
Le prime due funzioni richiamano i programmi che si trovano nel Pannello Principale
sotto la voce “Plinti / Muri Controterra” (Vedi Capitolo 3), consentendo il calcolo
completo ed il disegno degli esecutivi dei plinti di fondazione e muri di sostegno. Con
la terza e la quarta funzione (Progetto travetto e Disegno Scala) è possibile effettuare il
calcolo ed il disegno degli esecutivi di travetti di solai e di scale in C.A.
L’identificazione del perimetro di solaio termina nel momento in cui l’ultimo vertice
selezionato coincide col primo.
Capitolo 5 – ESECUTIVI 37
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
Introduzione
geometria del
travetto
Capitolo 5 – ESECUTIVI 38
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
Sezione
Materiali
Criteri
Tipologia di armatura
Opzioni DISEGNO
Aggiorna DISEGNO
Moltiplicatore distanze
Le diverse parti della finestra sono accompagnate dal messaggio di aiuto posto nella
parte alta della stessa che compare qualche istante dopo essersi posizionati con il
puntatore del mouse sul controllo della funzione interessata.
Capitolo 5 – ESECUTIVI 39
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
Sezione
In questa parte si possono definire le dimensioni geometriche della sezione del travetto
(necessariamente di forma a T). Il programma presenta, all’atto del suo avvio, delle
dimensioni di base (le più frequentemente utilizzate). Tali impostazioni possono essere
modificate, intervenendo nel file “DefSez.trv”, presente nel direttorio
“\DOLMEN\CUSTOM”. Le dimensioni possono essere introdotte a scelta in “cm” o in
“mm” premendo con il mouse sull’apposito tastino.
Copriferro superiore
Modifica
Base superiore l’unità di
misura
dei valori
Spessore soletta
Altezza
totale
Base inferiore
Copriferro inferiore
Materiali
È possibile scegliere il tipo di calcestruzzo ed il tipo di acciaio nelle liste presentate.
Tali liste sono modificabili intervenendo direttamente sul file “Mat_li.trv”. Nello stesso
file sono indicati i materiali ai quali il programma fa riferimento all’atto del suo
avviamento.
Capitolo 5 – ESECUTIVI 40
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
N° di
campate
presenti
Modifica l’unità di
misura dei valori
Posiziona su tutte le
campate il carico
posto sulla prima Calcola il peso proprio del solaio
Tipologie di armatura
Il programma permette di inserire due schemi di armatura. I criteri che caratterizzano
ciascuno dei due schemi sono:
1. il primo schema prevede la disposizione di barre di armatura inferiori spezzate in
corrispondenza degli appoggi, tali da coprire la necessità di armatura in campata. A
queste si affiancano le barre di armatura piegate a cavalletto in corrispondenza di ogni
appoggio. Le lunghezze dei cavalletti sono determinate sulla base di alcuni parametri
(modificabili) che ne fissano l’entità sulla base delle luci delle campate. Qualora nella
sezione ove il cavalletto non risulta più “attivo” necessiti la presenza di ulteriore
armatura nella parte alta del travetto, il programma posiziona un ferro lungo superiore
spezzato in campata.
2. il secondo schema prevede, come il precedente, la disposizione di barre di armatura
inferiori spezzate in corrispondenza degli appoggi, tali da coprire la necessità di
armatura in campata. I momenti negativi vengono raccolti da ferri piegati posti a cavallo
degli appoggi ed in grado di assorbire in parte anche il momento positivo in campata.
Mensola iniziale
Questa funzione introduce, se il controllo è attivo, una mensola iniziale traslando verso
destra le campate. Il numero di campate sommato al numero di travi rimane perciò
invariato. Nel caso in cui la modifica crei un travetto con una sola trave, il programma
avvertirà che il calcolo non è possibile.
Criteri
La voce “Criteri” racchiude l’insieme di parametri necessari a personalizzare il
posizionamento delle armature nell’esecutivo e ad adeguarsi alle richieste di norma. È
possibile salvare più impostazioni e richiedere il progetto delle armature adottando un
Capitolo 5 – ESECUTIVI 41
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
insieme di criteri piuttosto che un altro. Il numero del file di criteri attivo è visualizzato
nella casella posta al di sopra del tasto.
Ogni file di criteri va denominato con la sigla “CrTravXX.trv” in cui “XX” sta ad
indicare un numero progressivo (00, 01 ,02, ...). Vediamo in dettaglio ciascuno dei
criteri proposti:
Coefficiente di omogeneizzazione.
Rappresenta il coefficiente di omogeneizzazione delle Larghezza trave
armature, come definito dalla norma.
Prolungamento ferri sup. dall’asse campata. TRAVE Sporgenza dal filo trave
Rappresenta la dimensione in cm di sporgono le barre
superiori, nella tipologia di armatura 1, rispetto all’asse della
campata. Qualora tale dimensione non sia sufficiente a garantire l’ancoraggio delle
barre in mezzeria e nel caso questo sia richiesto, la sporgenza verrà realizzata in
funzione dei parametri di ancoraggio.
Capitolo 5 – ESECUTIVI 42
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
Sporgenza cavalletto (%L) TIPOLOGIA 1
Capitolo 5 – ESECUTIVI 43
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
Opzioni DIS:
Il disegno del travetto può essere personalizzato agendo su una serie di opzioni che
permettono di modificare i colori utilizzati per le sue diverse parti, le dimensioni dei
testi, le distanze tra i ferri nell’esploso, ecc. La modifica di tali opzioni è possibile
Pagina relativa a
impostazioni di ulteriori
caratteristiche di testi e
linee
Capitolo 5 – ESECUTIVI 44
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
Aggiorna DIS
Aggiorna il disegno presente nella finestra di sinistra. L’aggiornamento comprende la
visualizzazione di tutto ciò che è già stato generato con eventuali modifiche legate
semplicemente alla grafica, ma non include alcun calcolo. Per l’aggiornamento di
quest’ultimo è necessario utilizzare la funzione che segue.
Calcolo
Esegue il calcolo del travetto utilizzando i dati introdotti e il file di criteri specificato
nella casella posta al di sopra del tasto “Criteri”.
Relazione
Visualizza la relazione generata all’atto del calcolo in semplice formato testo (file
ASCII). In ogni caso, la relazione potrà successivamente essere caricata e modificata
con un qualsiasi editor per testi. Si consiglia di utilizzare un carattere non proporzionale
per non perdere l’allineamento dei valori nelle colonne.
Verifiche di sicurezza
Il programma risolve la struttura con uno schema a trave continua. Le combinazioni di
carico sono formulate in automatico dal programma, che distribuisce i carichi variabili
in tutte le possibili posizioni (costante su ogni campata) in modo da massimizzare i
valori di momento positivo e negativo. E’ possibile aggiungere sugli appoggi di
estremità, qualora manchi almeno una delle due mensole, un momento che simuli un
parziale incastro del travetto nella trave; il valore è dato in funzione della luce e del
carico presente sulla prima ed ultima campata.
Per ogni progressiva di verifica, scelta tra i punti notevoli (filo trave, asse appoggio,
ecc.), il programma determina il valore della tensione normale e tangenziale nel
calcestruzzo e la tensione nell’acciaio maggiormente sollecitato. Per il calcolo delle
tensioni normali, si usano le relazioni sollecitazioni - tensioni derivate dall’assunzione
di sezione piana anche dopo deformazione e di parzializzazione della sezione inflessa.
Capitolo 5 – ESECUTIVI 45
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
Capitolo 5 – ESECUTIVI 46
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
B
E C
D
F I
G L
H
N M
O
P
T
Q
R
S
5.5.7 MACRO
Questo menù permette di eseguire e creare macrofunzioni generate dall’utente stesso ed
eseguibili da DOLMENPLAN; la generazione delle macro avviene per mezzo
dell’utilizzo di un linguaggio illustrato nel dettaglio nelle pagine seguenti.
Capitolo 5 – ESECUTIVI 47
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
Capitolo 5 – ESECUTIVI 48
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
Numeri
I dati di tipo NUMBER rappresentano valori scalari. Il linguaggio macro non distingue
fra valori scalari interi o reali. La sintassi dell’istruzione di dichiarazione è:
Punti
I dati di tipo PNT rappresentano punti del piano, individuati per il tramite di una
coppia di numeri (ovvero variabili o costanti di tipo NUMBER), rappresentanti
rispettivamente la coordinata X ed Y del punto nel sistema di riferimento di DOLMEN
PLAN . La sintassi dell’istruzione di dichiarazione è :
PNT lista variabili
dove lista variabili è un elenco di nomi di variabili, separati da una virgola. All’interno
di un’espressione di assegnazione la variabile di tipo PNT è invece, individuata dalle
sue componenti, racchiuse entro parentesi quadra e separate da un virgola:
[ coordinata X , coordinata Y ]
Stringhe
I dati di tipo STRING rappresentano stringhe, ovvero vettori di caratteri alfanumerici.
La sintassi dell’istruzione di dichiarazione è :
STRING lista variabili
dove lista variabili è un elenco di nomi di variabili, separati da una virgola. All’interno
di un’espressione una costante di tipo STRING è riconoscibile per il fatto di comparire
entro doppi apici (“ “).
L’ISTRUZIONE “INPUT”
Un esempio di come il linguaggio macro consenta di creare comandi personalizzati
aventi un aspetto perfettamente integrato allo stile di DOLMEN PLAN è costituito
dall’istruzione INPUT per l’introduzione dei dati. La sintassi dell’istruzione è :
INPUT tipo variabile stringa di prompt nome variabile
Capitolo 5 – ESECUTIVI 49
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
dove
• tipo variabile può valere NUMBER, PNT o STRING.
• stringa di prompt è , racchiusa fra apici, la stringa costante che comparirà in fase di
esecuzione sulla barra di prompt come richiesta del dato
• nome variabile è il nome della variabile che riceverà il valore assegnato in fase di
esecuzione.
L’espressione vale anche come dichiarazione della variabile: la variabile così assegnata
non deve essere stata precedentemente dichiarata. ESEMPIO:
INPUT PNT “Inserisci il punto di origine della freccia” P_ORI
Espressioni di Assegnazione
Sono le espressioni del tipo: Nome Variabile = Espressione
Capitolo 5 – ESECUTIVI 50
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
OPERAZIONI GRAFICHE
Sono quelle che producono un risultato visibile a video.
Line_2Pt
Genera un segmento per 2 punti .
Capitolo 5 – ESECUTIVI 51
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
SINTASSI :
LINE_2PT espressione di tipo PNT 1: espressione di tipo PNT 2
Poliline
Genera una poligonale. SINTASSI :
POLILINE lista espressioni di tipo PNT
Circle_3Pt
Genera un cerchio per 3 punti . SINTASSI :
CIRCLE_3PT espressione di tipo PNT 1: espressione di tipo PNT 2:
espressione di tipo PNT 3
Circle_CR
Genera un cerchio di centro e raggio assegnati. SINTASSI :
CIRCLE_CR espressione di tipo PNT : espressione di tipo NUMBER
dove espressione di tipo PNT definisce il centro del cerchio, ed espressione di tipo
NUMBER il raggio.
ARC_3PT
Genera un arco per tre punti. SINTASSI :
ARC_3PT espressione di tipo PNT 1: espressione di tipo PNT 2:
espressione di tipo PNT 3
dove PNT1 e PNT3 definiscono gli estremi dell’arco, orientato in modo da contenere il
punto definito da PNT2.
ARC_C2PT
Genera un arco assegnati il centro e gli estremi. SINTASSI :
ARC_C2PT espressione di tipo PNT 1: espressione di tipo PNT 2:
espressione di tipo PNT 3
dove PNT1 definisce il centro dell’arco, orientato in senso antiorario dal suo punto
iniziale PNT2 al suo punto finale PNT3.
Text_Hor
Genera un testo orizzontale .SINTASSI :
TEXT_HOR espressione di tipo PNT: espressione di tipo STRING
dove espressione di tipo PNT rappresenta il punto di inizio testo, espressione di tipo
STRING la stringa del testo da generare.
Capitolo 5 – ESECUTIVI 52
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
Text_Vert
Genera un testo verticale . SINTASSI :
TEXT_VERT espressione di tipo PNT: espressione di tipo STRING
dove PNT rappresenta il punto di inizio testo, STRING la stringa del testo da generare.
Text_Ang
Genera un testo inclinato di angolo assegnato .SINTASSI :
TEXT_ANG espressione di tipo PNT: espressione di tipo NUMBER:
espressione di tipo STRING
Hatch
Genera un tratteggio. SINTASSI :
HATCH lista espressioni di tipo PNT
Dim_hor
Genera una quota orizzontale. SINTASSI :
DIM_HOR espressione di tipo PNT1 : espressione di tipo PNT2 :
espressione di tipo NUMBER
dove espressione di tipo PNT1 e espressione di tipo PNT2 sono i punti che vengono
quotati, mentre espressione di tipo NUMBER rappresenta la distanza fra il secondo
punto e la linea di quota.
Dim_vert
Genera una quota verticale. SINTASSI :
DIM_VERT espressione di tipo PNT1 : espressione di tipo PNT2 :
espressione di tipo NUMBER
dove espressione di tipo PNT1 e espressione di tipo PNT2 sono i punti che vengono
quotati, mentre espressione di tipo NUMBER rappresenta la distanza fra il secondo
punto e la linea di quota.
Dim_par
Genera una quota parallela alla congiungente PNT1 e PNT2.SINTASSI :
DIM_HOR espressione di tipo PNT1 : espressione di tipo PNT2 :
espressione di tipo NUMBER
Capitolo 5 – ESECUTIVI 53
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
dove espressione di tipo PNT1 e espressione di tipo PNT2 sono i punti che vengono
quotati, mentre espressione di tipo NUMBER rappresenta la distanza fra il secondo
punto e la linea di quota.
Reinf_data
Serve per prefissare dei dati di armatura che verranno successivamente utilizzati dai
comandi di generazione armatura SINTASSI :
REINF_DAT espressione di tipo NUMBER1 : espressione di tipo NUMBER2 :
espressione di tipo NUMBER3: espressione di tipo NUMBER4: espressione
di tipo NUMBER5
Reinf_geom
Genera un’armatura assegnandone la geometria. SINTASSI :
REINF_GEOM lista espressioni di tipo PNT
dove lista espressioni di tipo PNT è un elenco di costanti, nomi di variabili o
espressioni di tipo PNT, separate da “ : “ , e individuanti i vertici della poligonale
che costituisce la geometria dell’armatura.
Rubber_2PT
Genera linee “rubber” per due punti. SINTASSI :
RUBBER_2PT espressione di tipo PNT
dove espressione di tipo PNT rappresenta il punto di inizio della linea rubber: l’altro
punto seguirà invece il movimento del mouse.
Rubber_Hor
Genera linee “rubber” orizzontali. SINTASSI :
RUBBER_HOR espressione di tipo PNT
dove espressione di tipo PNT rappresenta il punto di inizio delle linee rubber: l’altro
punto seguirà invece la componente orizzontale del movimento del mouse.
Rubber_Vert
Genera linee “rubber” verticale. SINTASSI :
RUBBER_HOR espressione di tipo PNT
Capitolo 5 – ESECUTIVI 54
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
dove espressione di tipo PNT rappresenta il punto di inizio delle linee rubber: l’altro
punto seguirà invece la componente verticale del movimento del mouse.
End_Rubber
Segnala la fine della modalità di generazione di linee “rubber”. SINTASSI :
END_RUBBER
ESEMPIO:
INPUT PNT “Inserisci il punto di origine della freccia” P_ORI
RUBBER_2PT P_ORI
INPUT PNT “Inserisci il punto finale della freccia” P_FIN
END_RUBBER
STRUTTURE DI CONTROLLO
Esecuzione Condizionale
L’esecuzione condizionale è specificata per il tramite delle parole chiave IF, ELSE_IF,
END_IF. SINTASSI :
IF espressione logica
.......................
END_IF
Capitolo 5 – ESECUTIVI 55
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
oppure :
IF espressione logica
.......................
ELSE
.......................
END_IF
oppure :
IF espressione logica 1
.......................
ELSE_IF espressione logica 2
.......................
END_IF
ESEMPIO:
NUMBER DX, DY, GAMMA
..................
IF DX == 0 AND DY > 0
GAMMA=90
ELSE_IF DX == 0 AND DY < 0
GAMMA=-90
END_IF
COMANDI DI MODALITÀ
Sono tutte quelle istruzioni che non producono un risultato immediato ma influenzano
la modalità di esecuzione dei comandi successivi stabilendo uno standard valido sino a
quando non ridefinito da una successiva istruzione della macro, o sino alla fine
dell’esecuzione della macro stessa.
Color
Equivale alla scelta del colore corrente sulla barra dei modali, nel senso che influenza
tutti i successivi comandi di generazione elementi geometrici. SINTASSI :
COLOR numero del colore corrente
dove numero del colore corrente è un intero da 1 a 8 (il numero d’ordine del colore
nella barra dei modali).
Capitolo 5 – ESECUTIVI 56
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
Line_Style
Equivale alla scelta del tipo di linea corrente sulla barra dei modali, nel senso che
influenza tutti i successivi comandi di generazione elementi geometrici. SINTASSI :
LINE_STYLE numero del tipo-linea corrente
dove numero del tipo-linea corrente è un intero da 1 a 5 (il numero d’ordine del tipo
linea nella barra dei modali).
Text_Style
Assegna il numero di scheda di stile testo col quale verranno disegnati tutti i testi
generati successivamente al comando in oggetto. SINTASSI :
TEXT_SYLE espressione di tipo NUMBER
dove espressione di tipo NUMBER è il numero della scheda dello stile.
Dim_Style
Assegna il numero di scheda di stile quote col quale verranno disegnate tutte le quote
generate successivamente al comando in oggetto. SINTASSI :
DIM_STYLE espressione di tipo NUMBER
dove espressione di tipo NUMBER è il numero della scheda dello stile.
Hatch_Style
Assegna il numero di scheda di stile tratteggio col quale verranno disegnati tutti i
tratteggi generati successivamente al comando in oggetto. SINTASSI :
HATCH_STYLE espressione di tipo NUMBER
dove espressione di tipo NUMBER è il numero della scheda dello stile.
Reinf_Style
Assegna il numero di scheda di stile armature col quale verranno disegnate tutte le
armature generate successivamente al comando in oggetto. SINTASSI :
REINF_STYLE espressione di tipo NUMBER
dove espressione di tipo NUMBER è il numero della scheda dello stile.
Degree e Rad
Assegna l’unità di misura (rispettivamente gradi o radianti) che sarà valida per gli
angoli in tutte le successive istruzioni delle macro. SINTASSI :
DEGREE oppure RAD
5.5.8 SEZIONI
Il MENÙ SEZIONI consente all’utente di creare sezioni di forma qualunque e di
lanciare il modulo Sezioni Utente per calcolarne le caratteristiche geometriche, con
eventuale archiviazione.
Capitolo 5 – ESECUTIVI 57
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
5.5.8.1 Carica
Legge una sezione già archiviata nelle Sezioni Utente e la disegna a video per
successive manipolazioni.
5.5.8.2 Ambiente
Lancia il modulo Sezioni Utente (vedi capitolo 4).
5.5.9 SELEZIONI
Nella elaborazione della struttura vengono spesso scelti dei comandi che richiedono di
individuare gli elementi grafici sui quali compiere l’operazione; quando il disegno non
è complesso la selezione può avvenire semplicemente cliccando con il mouse l’oggetto
desiderato, ma quando la struttura è composta di innumerevoli linee la selezione può
diventare assai complessa ed inefficace. Il menù SELEZIONI contiene una serie di
comandi che consentono di selezionare oggetti secondo criteri diversi, evitando per la
maggior parte dei casi l’utilizzo del mouse.
5.5.9.2 Selezioni > Elementi > Costruzioni / Punti / Segmenti / Testi / Quote /
Tratteggi / Armature /
FUNZIONE: Permette di selezionare elementi in base alla loro tipologia.
Capitolo 5 – ESECUTIVI 58
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
Tasto di Intersezione
5.5.10 PROPRIETÀ
Capitolo 5 – ESECUTIVI 59
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
5.5.10.3 Proprietà > Modifica Tipo Punto > [N° Tipo Punto]
FUNZIONE: Modifica il tipo di punto degli elementi selezionati con quello scelto
Cliccando sulle voci libero/visibile del pannello dei livelli si passa alle voci
bloccato/nascosto, con l’avvertenza che nessun livello può essere
contemporaneamente libero e nascosto. Se un livello è bloccato:
• ma non nascosto: non può essere modificato, ma viene visualizzato
• e nascosto: non può essere oggetto di selezione e non viene visualizzato
Inoltre
- il livello corrente non può mai essere bloccato o nascosto : se cerco di rendere
corrente un livello bloccato dovrò prima sbloccarlo.
- la funzione “Livello à prendi” che prende elementi da un livello e li porta in
quello corrente agisce solo su livelli liberi. In generale qualunque spostamento di
livello vuole liberi il livello di partenza e quello di destinazione
- quando un disegno viene caricato su un disegno preesistente, la finestra di opzioni
presenta le scelte :
Ø ingloba livelli
Ø per numero
Ø per descrizione
Ø accoda livelli
Capitolo 5 – ESECUTIVI 60
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
5.5.11 VISUALIZZA
La maggior parte delle funzioni relative alla prima opzione del menù finestre
(“Imposta”) possono essere visualizzate cliccando il tasto destro del mouse su una
qualsiasi finestra di disegno del DOLMEN PLAN.
NB: l’utilizzo di tali comandi non blocca l’esecuzione di una funzione chiamata
precedentemente. Inoltre la loro azione è limitata unicamente alla finestra attiva, la
quale si distingue dalle altre per il diverso colore del titolo (azzurrino).
Capitolo 5 – ESECUTIVI 61
MANUALE UTENTE DOLMEN WIN
5.5.12 OPZIONI
5.5.12.1 Opzioni > Barra Geometria
FUNZIONE: Produce la comparsa/scomparsa della barra dei comandi del menù
Geometria.
Attiva o disattiva la trappola sugli elementi: se la trappola era attiva viene disattivata e
viceversa. Alla partenza del programma la trappola è attiva nell'ordine su:
1) vertici di segmenti e punti;
2) intersezioni linee;
DETTAGLIO DEL COMANDO: inserimento da pannello del nuovo valore della trappola.
Unità di misura: pixel video. Il valore inseribile è un intero compreso tra 1 e 16.
Capitolo 5 – ESECUTIVI 62