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Il documento descrive il corso di Chimica generale e inorganica per Scienze Naturali per l'anno accademico 2023/2024, con informazioni sui docenti, tutor, modalità di comunicazione e materiali didattici. Viene dettagliato il processo di esame, che consiste in una prova scritta seguita da una prova orale, e sono forniti esempi di libri di testo e risorse utili. Inoltre, il documento include nozioni fondamentali di chimica, leggi ponderali, e la teoria atomica di Dalton.

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Corso di Chimica generale e inorganica per

Scienze Naturali 2023/2024

INTRODUZIONE

Prof. Mauro Perfetti


Dr. Luca Conti
Dr. Lara Massai

1
Docenti

I docenti del corso:

Prof. Mauro Perfetti [email protected]


Dr. Luca Conti [email protected]
Dr. Lara Massai [email protected]

I tutor del Corso

Leonardo Tacconi [email protected]


Lorenzo Baldini [email protected]
2
Comunicazioni
LA PIATTAFORMA E-LEARNING

Tutto il materiale didattico preparato dal docente e le comunicazioni vengono


distribuite attraverso la piattaforma https://e-l.unifi.it/

Comunicazioni dirette dai docenti a tutti i partecipanti (es. variazione date


esami ecc) avvengono attraverso il forum sulla piattaforma.

Si ricorda:
a) Usare la mail ufficiale @edu.unifi.it appena disponibile
b) Se usate mail personali indicare nome e cognome
c) Indicare sempre il Corso di

3
Materiale

Le slides vi danno UNA TRACCIA da seguire nel vostro studio


Libri di testo:
QUALUNQUE libro di Chimica Generale per corsi universitari di Chimica inclusi:
Petrucci, Herring, Madura: Chimica generale. Principi ed applicazioni moderne (Piccin)
Bertini, Mani, Luchinat, (Ravera): Chimica Generale (editrice Ambrosiana)
Atkins & Jones Principi di Chimica oppure Fondamenti di Chimica Generale (Zanichelli)
N. J. Tro: Chimica: un approccio Molecolare (Edises)

E’ necessario INOLTRE un libro di esercizi di stechiometria:


Breschi e Massagli: Stechiometria (ETS)
Bertini, Mani (Luchinat, Ravera) : Stechiometria (editrice Ambrosiana)
Michelin-Lauzarot &Vaglio : Stechiometria per la chimica generale (Piccin /Hoepli)

4
Esame
DUE STEP:

1) ESAME SCRITTO (esercizi)


L’esame viene superato con un punteggio di 18/30 o superiore. Questa soglia può essere
abbassata dal docente in casi particolari. Se l’esame scritto viene superato è possibile
accedere alla prova orale.
COSA PORTARE: Tavola periodica, calcolatrice, fogli bianchi, penna.

2) ESAME ORALE
La prova orale può essere sostenuta nella stessa sessione o in quella successiva a quella
dell’esame scritto superato (per gli studenti in corso le sessioni sono genn-febb, giu-lugl
e sett.). Se passano più di due sessioni occorre rifare l’esame scritto.
Inoltre è possibile non superare la prova orale una sola volta. Alla seconda bocciatura
bisogna rifare l’esame scritto.
GLI ORALI SONO PUBBLICI E SI PUO’ SEMPRE ASSISTERE AGLI ORALI
SENZA BISOGNO DI COMUNICARLO

ESEMPIO:
Se l’esame scritto viene superato nella sessione di gennaio-febbraio si può sostenere
l’orale in quella stessa sessione oppure ad aprile.
5
2 appelli, aperti a TUTTI

1 appello, aperto a TUTTI

2 appelli, aperti a TUTTI

1 appello, aperto a TUTTI

1 appello, aperto a FUORICORSO E LAVORATORI

6
Conoscenze matematiche: equazioni

Risoluzioni di equazioni di primo grado:

𝑎𝑥 = 𝑏; 𝑥 = 𝑏/𝑎

Risoluzioni di equazioni di secondo grado:

𝑎𝑥 + 𝑏𝑥 + 𝑐 = 0

−𝑏 ± 𝑏 − 4𝑎𝑐
𝑥=
2𝑎

7
Conoscenze matematiche: potenze e logaritmi

𝑎 = −𝑙𝑜𝑔 𝑏 𝑏 = 10

𝑎 = 𝑙𝑛𝑏 𝑏=𝑒
8
Unità di misura, operazioni e errori
• I valori delle grandezze si esprimono SEMPRE con la loro unità di
misura.
Per esempio: Una bottiglia di acqua pesa 1 kg, non pesa «1».
• Scrivere le unità di misura durante le operazioni aiuta moltissimo ad
evitare errori. Ricordatevi che le sottrazioni e addizioni si fanno fra
grandezze compatibili.
Per esempio 1kg-500g è errato. 1kg-0.5kg=0.5kg o 1000g-
500g=500g.
• Moltiplicazioni e divisioni danno unità di misura ottenuta trattando le
unità come fattore algebrico.
Per esempio: Peso(g)=Peso mol(g/mol)*moli(mol)

9
Unità di misura, operazioni e errori
• Le cifre significative (le cifre CERTE di una misura) non
comprendono gli zeri prima della virgola, ma comprendono quelli
dopo.
Per esempio: 0.032 (2 cifre signif), 6.023*1023 (4 cifre signif),
0.310 (3 cifre signif).
• L’errore si esprime in due modi. Spesso conviene scrivere le cifre in
notazione scientifica per «evitare» tutte le cifre non significative.
0.00010(1) g oppure 0.00010±0.00001 g.
Meglio: 1.0(1) 10-4 g oppure 1.0 10-4 ± 0.1 10-4 g.
• Le operazioni fra numeri con cifre significative diverse portano ad un
risultato con un errore ALMENO uguale all’errore più grande. Gli
arrotondamenti sono per difetto se dopo la cifra significativa abbiamo
4999 o meno e per eccesso se abbiamo 5000 o più.
1.5*1.21=1.8 NON 1.81.
Con errore sulla seconda cifra1.814 si arrotonda a 1.81 mentre
1.816 si arrotonda a 1.82 10
Grandezze fondamentali

Il Sistema Internazionale prevede devono poter essere misurabili


7 grandezze fondamentali indipendentemente l’una
e ne definisce le unità di misura: dall’altra

Unità
Grandezza Simbolo
di misura
Intervallo di tempo secondo s
Lunghezza metro m
Massa chilogrammo kg
Temperatura kelvin K
Quantità di sostanza mole mol
Intensità di corrente elettrica ampere A
Intensità luminosa candela cd

11
Grandezze derivate

Le grandezze derivate (es. forza, accelerazione….) vengono definite mediante


opportune equazioni (leggi fisiche) che mettono in relazione tra di loro le varie
grandezze
Grandezza fisica Unità di misura
Definizione Nome Simbolo

Forza Kg m s - 2 newton N
Energia Kg m2 s - 2 joule J
Carica elettrica As coulomb C
Potenziale elettrico Kg m2 A - 1 s - 1 volt V
Densità kg m - 3 kg m - 3
Pressione Kg m- 1 s - 2 pascal Pa
Massa molare kg mol - 1 kg mol - 1

Inoltre vi sono alcune unità di misura non SI ancora molto diffuse

Calore Pressione Dimensioni «atomiche» (e molecolari)


(energia) atmosfera 1Atm = 1.01325 x 105 Pa Angstrom (Å) 1Å = 10-10 m
caloria (cal)
1 torr (mmHg) = 1.33322 x 102 Pa
1cal = 4.184 J
1 bar = 105 Pa
12
Prefissi moltiplicativi

Fattore Prefisso Simbolo Fattore Prefisso Simbolo


1024 yotta- Y- 10-24 yocto- y-
1021 zetta- Z- 10-21 zepto- z-
1018 exa- E- 10-18 atto- a-
1015 peta- P- 10-15 femto- f-
1012 tera- T- 10-12 pico- p-
109 giga- G- 10-9 nano- n-
106 mega- M- 10-6 micro- µ-
103 chilo- k- 10-3 milli- m-
102 etto- h- 10-2 centi- c-
10 deca- da- 10-1 deci- d-

13
La tavola periodica degli elementi

E’ necessario comprare una tavola periodica. Essa ci farà da guida nello studio
della chimica.
14
Corso di Chimica generale e inorganica per
Scienze Naturali 2023/2024

Lezione 1

Prof. Mauro Perfetti

15
La chimica in tre stadi

2Mg + O2  2MgO
simbolico

microscopico

macroscopico

16
Stati di aggregazione

La materia si può trovare sotto tre stati fisici diversi


(STATI DI AGGREGAZIONE)

•I passaggi fra stati diversi della materia sono detti transizioni di fase o
cambiamenti di stato e sono dei cambiamenti fisici
•I cambiamenti fisici avvengono senza alterazione chimica dei componenti.

17
Passaggi di stato

Brinamento
ENERGIA CINETICA GASSOSO
Condensazione

Evaporazione
LIQUIDO

Solidificazione

Fusione
SOLIDO
Sublimazione

NB Il termine ebollizione vale solo


quando si formano bolle di gas
all’interno del liquido!!

18
Materia

MATERIA
Una fase è una porzione di
materia in cui le proprietà
SISTEMI ETEROGENEI SISTEMI OMOGENEI
O MISCELE
Metodi fisici
O SOSTANZE PURE
chimico-fisiche sono
(varie fasi) (una sola fase) omogenee. Cubo di lato 1 nm.

Metodi fisici
SOLUZIONI
SOSTANZE PURE
(piu’ sostanze)

Reazioni chimiche
COMPOSTI ELEMENTI
(vari elementi) (Tavola Periodica)

COMPOSTI COMPOSTI ELEMENTI


ELEMENTI ATOMICI
MOLECOLARI IONICI MOLECOLARI
He, Fe…
H2O, NH3… NaCl, CaO… O2, P4…

19
Miscele
• Costituite da due o più sostanze pure, composizione variabile, proprietà dipendenti dalla
composizione.
• Composizione percentuale che può variare da campione a campione
• Le componenti sono specie chimicamente diverse che mantengono la loro identità nella
miscela.
• Temperatura di fusione/ebollizione dipendono dalla composizione e non sono più proprietà
caratteristiche della sostanza.

SISTEMI
OMOGENEI:
presente un’unica fase
Miscele
ETEROGENEE:
presenti più fasi.

20
Il metodo scientifico

21
Legge di conservazione di massa
In una reazione chimica la massa dei
reagenti è uguale alla massa dei prodotti. 1785
Enunciato esteso:
«all'interno di un sistema chiuso, in una reazione chimica Antoine-Laurent
la massa dei reagenti è esattamente uguale alla massa dei de Lavoisier (1743 - 1794)
prodotti, anche se appare in diverse forme»

ioduro di potassio + nitrato di piombo

Si preparano le due polveri Si uniscono le polveri nel mortaio e si


misura la massa.

Si mischiano le due polveri


nel mortaio (avviene una reazione)
La massa resta la stessa
22
Pb(NO3)2 + KI  PbI2+ KNO3
Legge delle proporzioni definite

Quando due o più elementi reagiscono,


per formare un determinato composto, 1799
si combinano sempre secondo
proporzioni in massa
Joseph Louis
definite e costanti Proust (1754 - 1826)

CO2
CuCO3
Se scaldo 6.2 g di carbonato di rame ottengo 3.95
g di ossido di rame e 2.2 g di anidride carbonica.

Se scaldo 12.4 g di carbonato di rame ottengo 7.9


g di ossido di rame e 4.4 g di anidride carbonica.
calore

CuO
23
Legge delle proporzioni multiple

Quando due elementi si combinano in modi


diversi per formare diversi composti, posta fissa la
quantità di uno dei due elementi, la quantità [in
1807
peso, ndr.] dell'altro elemento necessaria a reagire
John Dalton
per formare un diverso composto risulterà essere (1766-1844)
un multiplo o sottomultiplo di se stessa, in rapporti
esprimibili con numeri [piccoli] ed interi.

C O2 CO
1g 1.33 g 2.33 g

Quando l’ossigeno è poco si


forma il monossido di carbonio.

C O2 CO2
1g 2.66 g 3.66 g

Quando l’ossigeno è tanto


si forma il diossido di 24
carbonio
Leggi ponderali (pondus = peso)

25
Teoria atomica di Dalton

1. Tutta la materia è costituita da particelle piccolissime,


indistruttibili e indivisibili, chiamate atomi.
2. Tutti gli atomi di uno stesso elemento sono identici
tra loro, avendo dunque, dimensioni, massa e proprietà
chimiche identiche.
3. Gli atomi di un elemento
non possono essere trasformati in atomi di altri
elementi.
4. Gli atomi di un elemento si combinano, quando
formano un composto,
sempre e solo con numeri interi
di atomi di altri elementi.
5. Gli atomi si trasferiscono sempre interamente
passando da un composto ad un altro
26
Legge dei volumi di combinazione

Quando due sostanze gassose reagiscono


tra loro per formare altre sostanze, anche 1808
esse gassose,
i volumi dei gas reagenti ed i volumi di
Joseph Louis
quelli prodotti stanno tra loro in rapporti
Gay-Lussac (1778 -
espressi da numeri razionali interi e
1850)
piccoli

27
Legge dei volumi di combinazione

28
Legge di Avogadro
1811

Volumi uguali di gas diversi, Lorenzo Romano


nelle stesse condizioni di temperatura Amedeo Carlo
e pressione, contengono lo stesso
numero di molecole.
Avogadro
conte di Quaregna e
Cerreto (1776 –
1856)

29
La scoperta dell’elettrone

1875
Tubo di Crookes

Tubo in vetro contenente gas rarefatto e sottoposto ad


elevate differenze di potenziale tramite due elettrodi
collegati al polo positivo (anodo) e negativo (catodo)
del generatore-

A basse pressioni (10-6 atm) dall’elettrodo negativo (catodo) vengono emessi dei raggi detti
«raggi catodici» resi visibili usando degli schermi fluorescenti.

30
La scoperta dell’elettrone

Placche di un condensatore
1897

Joseph John
Thomson
1856 –1940)

Il fascio generato nel tubo nel suo percorso attraversa lo spazio tra due placche metalliche
piane a cui è possibile applicare una modesta differenza di potenziale e si
deflette verso la piastrina carica positivamente, con conseguente spostamento della macchia
sullo schermo. il fascio emesso dal catodo è composto di particelle cariche negativamente

• Thomson notò che a prescindere dal tipo di atomi utilizzati


nel tubo, la natura della corrente catodica restava inalterata
• Si producevano sempre particelle identiche con massa pari a circa 1/1000 della massa
dell’idrogeno generavano una corrente di carica negativa (conferma teoria di A. Schuster).
Diede a queste particelle il nome di «portatrici di elettricità» e, in seguito, di elettroni.
31
Atomo: il modello di Kelvin/Thomson

Atomo rappresentabile come una massa sferica con


cariche elettriche positive uniformemente 1904
distribuite e contenente immersi nel suo interno
un ugual numero di elettroni, in modo che il tutto
risultasse elettricamente neutro.
IMPORTANTE: In questo modello l’atomo è poco
denso.

32
La scoperta del protone

1886

Eugene
Goldstein
(1850 –1930)

Goldstein scopri l'esistenza di raggi luminosi (raggi canale)


costituiti di particelle cariche positivamente, che si muovevano
dall'anodo verso il catodo,
in direzione opposta rispetto ai raggi catodici.
Al contrario di quanto accade per gli elettroni, in presenza di gas
diversi, le particelle dei raggi canale hanno un rapporto carica/massa
distinto.
Con l’idrogeno, ottiene il rapporto carica/massa più elevato: la particella
carica positivamente derivante dall’idrogeno venne considerata l’unità di
carica positiva a livello atomico, il protone. 33
La scoperta del nucleo

1908

Ernest
Rutherford
(1871 – 1937)

Rutherford commentò: "Era l’evento più incredibile che fosse mai capitato nella mia vita. Era
come se una granata di 15 pollici, sparata contro un pezzo di carta velina, fosse tornata indietro
colpendo chi l’aveva sparata".

L’unico modo in cui si potevano


spiegare i risultati sperimentali era
supporre che la carica positiva di un
atomo fosse concentrata in un piccolo
volume nel centro dell’atomo stesso,
invece che distribuita come nel modello
di Thomson, il cosiddetto nucleo 34
La scoperta del neutrone

1930: W. Bothe e H. Becker bombardano berillio (Be), boro (B), litio


(Li) con particelle : gli elementi bombardati emettono un fascio
neutro molto penetrante.

1932: Fredric Joliot e Irene Curie ripetono l'esperimento e osservano inoltre


che il fascio emesso da Be, B, Li è in grado di far espellere i protoni dalla
paraffina o da altre sostanze organiche contenenti idrogeno.

1932: J. Chadwick ipotizza che tale fascio sia composto di particelle


neutre simili ai protoni ma senza carica elettrica, e le chiama
‘neutroni’

Il fascio prodotto non risentiva né di un campo elettrico né di un campo


magnetico.
Ripetendo l'esperimento su altri materiali fu chiaro che le particelle
avevano tutte la stessa massa e che erano prive di carica elettrica e
pertanto furono chiamate neutroni
35
Atomo: il modello di Rutherford

Modello ad orbite planetarie


Nucleo con cariche + e altre particelle (neutroni)
Elettroni che ruotano attorno al nucleo su orbite

36
I componenti dell’atomo
Atomo
r≈1Å
Nucleo Elettroni
r ≈ 10-2 Å Carica -1,602 10-19 C
Massa 9.109 10-31 kg

Protoni Neutroni
Carica +1.602 10-19 C Carica 0
Massa 1.673 10-27 kg Massa 1.66 10-27 kg
Nucleoni
1. La massa dell’atomo è praticamente tutta nel nucleo (me 1836 < mp)
2. Il nucleo è denso. Se il nucleo fosse una pallina da tennis l’atomo avrebbe un raggio di 1.6 km.

Perché i protoni stanno insieme nel nucleo?


Il collante è la FORZA FORTE (un continuo scambio di pioni). I nucleoni sono
essi stessi scomponibili in particelle più piccole (quark). 37
Struttura atomica: definizioni

Numero atomico (Z) = numero di protoni.


Atomi con Z uguale hanno uguali proprietà chimiche, sono quindi detti atomi
dello stesso elemento e vengono identificati con lo stesso simbolo.

Numero di massa (A) = numero nucleoni (protoni + neutroni)

A- Z numero di neutroni

Se l’atomo è neutro Z = numero elettroni


Se l’atomo è carico negativamente (ANIONE) il numero di elettroni è > Z
Se l’atomo è carico positivamente (CATIONE) il numero di elettroni è < Z

38
Nuclidi e isotopi

Nuclide:
Una specie atomica caratterizzata da una
ben determinata composizione del nucleo

Isotopi:
Nuclidi di uno stesso elemento chimico
(uguale Z) ma diversa massa (diverso A).

39
40
Massa molecolare

41
Massa molecolare

La massa del carbonio è quindi (quasi) 12 uma esatte. La differenza deriva


dalla distribuzione isotopica.

42
Massa molecolare

Le molecole sono aggregati poliatomici, vengono


rappresentate da una formula chimica che fornisce
una descrizione della composizione in maniera
qualitativa e quantitativa

massa molecolare: somma delle


masse atomiche degli atomi
presenti in una sua molecola

PM(C2H6O): 2MC+6 MH+ MO:


(2 x 12.011 +6 x 1.0079 + 15.999) uma = 46.068 uma

NB quando una sostanza non è costituita da molecole discrete si definisce un peso formula
es: NaCl ha peso formula parti a 22,9898 + 35,453=58,443 uma

43
Numero di Avogadro

Le reazioni chimiche avvengono fra atomi o molecole o reticoli estesi.


Dato che gli atomi sono piccoli, è conveniente usare una grandezza che
raggruppi un numero definito (e grande) di particelle: la mole.

MOLE (mol) è la QUANTITA’ DI SOSTANZA CHE CONTIENE


TANTE ENTITA’ QUANTI SONO GLI ATOMI CONTENUTI IN 12 g
ESATTI DI 12C.

Il numero di atomi di carbonio in questione si chiama Numero di


Avogadro

44
Peso molecolare

Dato che un atomo di C pesa 1,66 10-24 g, possiamo calcolare il peso (in
g) di una mole di atomi di carbonio.

Massa molare = 1,992 10-23 g * 6.022 1023 entità/mol = 12.01 g/mol

La massa molare è numericamente uguale alla massa molecolare.

𝟏
𝒎𝒂𝒔𝒔𝒂 𝒈 = 𝒑. 𝒎. 𝒈 𝒎𝒐𝒍 ∗ 𝒎𝒐𝒍𝒊(𝒎𝒐𝒍)

1 mole di Au pesa 197 g


1 mole di acqua pesa 18 g
1 mole di sale da cucina pesa 58 g 45
Moli vs grammi

Le moli ci sono più utili dei g perché è sempre vero che 1 mol di O2
reagisce con 1 mol di C per dare 1 mol di CO2.

𝑂 + 𝐶 → 𝐶𝑂

NON è vero che 1 g di O2 reagisce con 1 g di C per dare 2 g di CO2.

ATTENZIONE: in una reazione generica il numero di moli non si


conserva (1 C + 1 O2 = 1 CO2, non 2 CO2). Questo NON SIGNIFICA
che stiamo violando il principio di conservazione di massa.

1 mole di C = 12 g + 1 mole di O2 (32 g) danno esattamente 44 g di


CO2…che è proprio una mole!

46

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