Diritto
Diritto
Nell’ambito dei rapporti politici la costituzione elenca anche tra doveri dei cittadini: la difesa della patria,
obblighi tributari e la fedeltà alla Repubblica.
In passato i cittadini maschi avevano l’obbligo di prestare il servizio militare, di leva in tempo di pace. Un
obbligo che nasceva dal timore di nuove guerre. Nel 2000 è stato introdotto il servizio militare
professionale, con base la libera scelta di uomini e donne di interpretare la carriera militare.
Dal 2005 il servizio militare obbligatorio è definitivamente scomparso, con la legge 64 del 2001 il servizio
civile volontari, rivolto ai cittadini tra i 18 e i 28 anni di età. Quindi, potevano volontariamente partecipare
alle attività di solidarietà sociale o alla salvaguardia dei beni culturali della nazione.
-Lo Stato ha bisogno di molto denaro per svolgere i suoi compiti (ad esempio che per offrire i servizi) e
quindi questo denaro se lo procura con gli obblighi tributari, cioè facendo pagare obbligatoriamente ai
cittadini e tributi sottoforma di tasse imposte contributi.
Il parlamento e le elezioni
Nella parte seconda la costituzione disciplina l’intervento della Repubblica, il titolo uno di questa parte
tratta del parlamento, cioè l’organo costituzionale che rappresenta il popolo che esercita il poteri legislativo.
Il parlamento ha una struttura bicamerale, è costituito da due camere: la camera dei deputati e il Senato
della Repubblica. Le camere sono organi organi collegiali, cioè formati da numerosi persone fisiche che
svolgono insieme una determinata funzione. Questo modello bicamerale viene definito bicameralismo
perfetto.
La camera dei deputati ha sede a Roma a palazzo Montecitorio, viene eletta a suffragio universale diretto
dai cittadini che hanno raggiunto la maggiore età. È composta da deputati i quali possono essere eletti solo
se hanno 25 anni. Inizialmente erano 630, ma con la legge costituzionale del 8 ottobre 2019 confermata dal
referendum 2020 sono passati a 400.
Il Senato della Repubblica che ha sede a Roma a palazzo Madama, vi metto a suffragio universale e diretto
dei cittadini che hanno compiuto i 25 anni. È composto dai senatori i quali possono essere eletti solo se
hanno compiuto 40 anni. Inizialmente erano 315, ma con la legge costituzionale dell’8 ottobre 2019
confermata dal referendum 2020 sono passati a 200, ai quali si aggiungono i senatori a vita che sono gli ex
presidenti della Repubblica e poi i cittadini che il presidente della Repubblica nomina perché si sono distinti
nel campo della cultura, dell’arte, della scienza, dando prestigio alla nazione.
Entrambe le camere restano in carica per cinque anni e questo periodo di tempo tra le due lezioni si chiama
legislatura.
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All’interno di ciascuna camera vengono costituiti particolari organi che sono le commissioni parlamentari.
Formate da parlamentari che rappresentano in proporzione le forze politiche, la funzione consiste nel
facilitare i lavori di tutta l’assemblea fondamentale.
Le camere possono decidere validamente solo se c’è il numero legale, cioè se la votazione è presente la
maggioranza dei membri.
Secondo il regolamento della camera dei deputati gli astenuti, cioè coloro che non hanno votato, sono
considerati assenti.
Secondo i regolamenti del Senato, invece, sono calcolati ai fini della determinazione della maggioranza e
considerati presenti.
● Semplice, quando la deliberazione è approvata dalla metà più uno dei membri presenti in aula; è la
maggioranza richiesta normalmente.
● Assoluto, quando è approvato dalla metà +1 dei componenti dell’assemblea.
● Qualificata, quando è approvata dai due terzi dei componenti dell’assemblea.
Il voto segreto si applica in pochi casi da regolamenti parlamentari, che sono quei regolamenti che
contengono le norme per disciplinare l’organizzazione interne della camera dei deputati e quella del Senato.
Normalmente invece si applica il voto palese, così chiamato perché ogni parlamentare esprime la sua
decisione davanti a tutti.
Le persone appena hai letto al parlamento conquistano la quantità di parlamentare che attribuisce loro
dalle protezioni chiamate immunità parlamentari, che servono a gestire indipendenza e la libertà
regolamentare, i quali, essendo rappresentante del popolo che ha ad elevato esercizio la sovranità devono
essere tutelati in questa funzione.
● L’ insindacabilità consiste nella libertà di opinione e di voto: ciascun parlamentare può manifestare
in assemblea la propria opinione su qualsiasi argomento e votare come ritiene opportuno.
● L’inviolabilità riguarda la procedura, infatti i parlamentari può essere sottoposto a processo penale
per gli atti compiuti durante il suo mandato, ma con l’autorizzazione a procedere da parte della
camera a cui appartiene. Tale autorizzazione è richiesta per: arrestare un parlamentare; limitare in
altro modo la sua libertà personale; perquisire la sua persona o suo domicilio; intercettare le sue
telefonate e la sua corrispondenza.
Le elezioni si svolgono nel rispetto di alcune regole che costituiscono il sistema elettorale, che è rimato dalla
legge elettorale, che contiene le regole che stabiliscono come vengono utilizzati i voti dei cittadini per favore
i seggi in parlamento.
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I sistemi elettorali possono essere di diverso tipo, ma devono garantire l’effettiva partecipazione di tutte le
idee e di tutti i programmi politici. Per assicurare tale obiettivo lo Stato viene diviso in circoscrizioni
elettorali, cioè in porzioni di territorio dove i cittadini possono leggere o un solo parlamentare
(circoscrizione uninominale), oppure più parlamentari (circoscrizione plurinominale).
Ogni candidato si presenta in una lista diversa da quelli delle altre liste. Ci sono due modelli di sistema
elettorale: il sistema nazioni unitario e il sistema proporzionale.
● Il sistema maggioritario si basa su circoscrizioni uninominali, cioè un solo seggio in parlamento, cioè
un solo parlamentare. (Se si presentano il signor Bianchi della lista A che riceve 100 voti e il signor
Rossi della lista B che ne riceve 80, il seggio viene assegnato al signor Bianchi, perciò quel collegio
non avrà alcun parlamentare della lista B.)
● Il sistema proporzionale si basa su circoscrizioni plurinominali, quindi si possono assegnare
contemporaneamente più seggi. In questo sistema ogni lista di candidati ottiene tanti seggi a
seconda della percentuale di voti ottenuta. (Se un collegio può assegnare 7 seggi e si presentano la
lista A che riceve 80 voti, la lista B che ne riceve 40, la lista C che ne riceve 20, A otterrà 4
parlamentari, B otterrà 2 parlamentari, C otterrà 1 parlamentare.)
In Italia sono stati adottati diversi sistemi elettorali dall’ inizio della Repubblica.
Il 26 ottobre 2017 il Parlamento ha approvato una nuova legge elettorale, il “Rosatellum”. Si tratta di un
sistema misto tra proporzionale e il maggioritario. Un terzo dei deputati e dei senatori è eletto in collegi
uninominali e i ⅔ con un sistema proporzionale di lista.
La legge prevede anche le soglie di sbarramento, cioè un livello minimo di voti necessari per accedere alla
ripartizione dei seggi, sulla base nazionale la soglia è del 3%, sia al senato e sia alla camera (con l’unica
eccezione delle liste delle minoranze linguistiche, la cui soglia è 20%), mentre per le coalizioni è del 10%. Se
le coalizioni non raggiungessero la soglia prevista, verrebbe distribuiti solo solo a quelle che lo hanno
superato, invece quelli che raggiungono l’1% sono distribuiti sulle altre liste della coalizione.