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Il documento analizza il legame tra il regime fascista e le aziende private, evidenziando l'uso del lavoro forzato e la deportazione di oppositori politici. Si discute la politica economica fascista, che passa da una fase liberista a una dirigista, con l'implementazione di un corporativismo volto a mantenere il controllo sociale e promuovere gli interessi statali. Infine, viene menzionata l'idea di autarchia, che si rivela irrealizzabile a causa della mancanza di materie prime e dell'abbassamento dei salari.

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Il documento analizza il legame tra il regime fascista e le aziende private, evidenziando l'uso del lavoro forzato e la deportazione di oppositori politici. Si discute la politica economica fascista, che passa da una fase liberista a una dirigista, con l'implementazione di un corporativismo volto a mantenere il controllo sociale e promuovere gli interessi statali. Infine, viene menzionata l'idea di autarchia, che si rivela irrealizzabile a causa della mancanza di materie prime e dell'abbassamento dei salari.

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Vediamo che c’è un legame tra le SS e le aziende private dell’azienda private come

la Guna per la produzione della gomma.


Mettendo insieme queste esigenze il risultato è il lavoro forzato no alla morte che
sopraggiungeva per stenti.
I campi potevano essere di concentramento e sterminio altri tutte e due.
nel 1926 le leggi fascistissime sfruttando gli attentati contro Mussolini garantendo
tutte le garanzie civili e politiche.
GUARDA APPROFONDIMENTO SU CLASSROOM SUGLI APPROFONDIMENTI
DELLE CLASSI.
A Milano c’era il carcere di San vittore centro di detenzione di partigiani, ebrei e altri
oppositori politici.
I detenuti venivano deportati ad Auswist, nel giugno del 44 su mille detenuti il 70 fu
trasferito in Germania.
Tra questi Liliana segre.
In Italia si parla di 8 settembre si intende quello del 43, dopo la caduta del fascismo
del 25 luglio del 43, badoglio legge alla radio l’armistizio con gli angloamericani.
Gli italiani arrestavano gli ebrei e i partigiani ma quando arrivavano a San vittore li
consegnavano ai tedeschi:
Quello di Milano è stato no dei piu grandi scioperi dell’occupazione italiana contro i
tedeschi quando questi avevano fatto capire che volevo portare da Milano in
Germania i macchinari e gli operai, molti arrestati e inviati ad aushiwits
POLITICA ECONOMICA FASCI
Va dalla crisi del dopoguerra, vengono considerate agli inizi degli anni 20 e
procedono no alla seconda guerra mondiale passando per la borsa del 29.
Distinguiamo due grandi fasi nella politica economica del fascismo:
● liberista (1922-25), primo governo mussolini no al 25 il momento in cui il regime
si consolida e mostra questo aspetto autoritario e liberale e da li incomincia alla
fase: ( in questa fase c’è un bisogno di un processo di compresso tra i proprietari
terrieri, borghesia) mentre dopo può liberamente esporre la sua idea. Il principio
era la libertà di mercato è il fascismo cerca un accordo con gli imprenditori e
grandi proprietari terrieri schierandosi come garante del mercato, sostiene una
politica di austerità; bassi salari non si accolgono le rivendicazioni dei sindacati
nel biennio rosso, dove i fascisti reprimevano con azioni violente contro le
manifestazioni.
● Dirigista dal 1925 inizia un cambiamento all’interno della politica fascista che
viene effettuata dalla crisi della crisi internazionale del 29 crollo della borsa di
Walls Street l’economia capitalistica sembra al punto di crollare, un alternativa è il
socialismo che in unione sovietica sembra funzionare bene, dove Stalin ha
inviato i piani quinquennali, e dall’altra la crisi del 29, che ha messo in ginocchio
l’economia americana, le di americani che affollano le mense dei poveri e gli
americani ritirando le azioni in Europa si impoverisce.
Il fascismo allora attua la politica corporativa, il corporatismo prima cattolico e poi
fascista, quello che si era affermato nell’economia moderna era un sistema di tipo
con ittuale da una parte ci sono i lavoratori e dall’altra i imprenditori, c’è un con itto e
si trova un accordo.
I sindacati vogliono aumenti salariali gli imprenditori no si trova un accordo al
con itto.
L’interesse degli imprenditori è ricavare sempre di piu dai propri dipendenti mentre
quello dei dipendenti è quello di avere una retribuzione piu alta possibile.
Il corporativismo dice di fare un sindacato unico tra le due fazioni in modo da fare
compromessi per mettersi d’accordo, collaborando dicevano i cattolici cooperando
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fraternamente.
Nel fascismo il vero interesse è la potenza e la crescita della nazione e gli interessi
dell’economia devono riguardare lo sviluppo dell’Italia, questo sistema serve per
evitare con itti sociali, con uno stop alle rivendicazioni degli operai e un concedere
agli imprenditori.
Gli interessi dell’economia devono guardare solo allo stato.
DI fatto nel periodo del fascismo ci sarà una politica di bassi salari e gli aumenti
saranno dati dall’in azione.
Compensato da altri due fattori da una parte la politica sociale, proseguendo la
politica sociale, con le pensioni già state introdotti dai governi giolittiani, e da forme di
assistenza come il dopolavoro alle colonie per i bambini in vacanze.
Dove ci si prende cura del benessere della popolazione.
Dall’altra parte c’è una politica sociale fatta da tutti i paesi, con russwelt verrano
attutate azioni simili di stato sociale, garantendo un minimo di previdenza, sanità e
istruzione pubblica:
L’intervento nello stato dell’economia, lo stato come imprenditore che va contro l’idea
del liberismo, questi interventi che avvengono direttamente nel settore industriale ma
anche in quello nanziare servono a compensare gli effetti della crisi del 29.
IRI che organizza industrie e attività economiche con piani cazione di stato
dell’economia nel socialismo è integrale, nell0italia fascista parziale ma anche fatto
dagli Stati Uniti, fatto perché l’economia privata da sola non reggerebbe per la
mancanza di capitali, intervento nanziario o per la costruzione di industrie nazionali.
La particolarità del fascismo è che l’obiettivo nale è lo svilupppo imperiale della
nazione e l’economia è nalizzata a questo ne.
Questo non avvera in Italia per una diffusa corruzione, anche opere di boni che
avviate dall’unita d’italia continuate dal fascismo.
Autarchia l’idea che l’Italia possa raggiungere l’ autosuf cienza economica,
diventando indipendente da il punto di vista produttivo dagli altri paesi.
Dal greco bastare a se stessi, produrre su territorio nazionali tutto i beni che servono
al paese senza comprarlo dall’esterno.
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Irrealizzabile per la mancanza di materie prime che vennero importante.
Incentivare l’industria produttiva con nanziamento dello stato, lo stato incoraggia la
produzione di metallo internazionale.
Viene indebolito il potere d’acquisto degli italiani con l’abbassamento dei salari.
Il cotone snia occo, International.
La politica sociale che ha dimensione assistenziale e di consenso.
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