Tiziano
Tiziano
2021
Tiziano
Caratteri generali
La vita
Tiziano nasce nel 1490 in un piccolo paese del Cadore, chiamato Pieve di Cadore. Muore nel 1576 a
Venezia, 86 anni significava una vita lunghissima. Giorgione ha invece vissuto poco, con una carriera breve
in confronto a quella estesa di Tiziano.
Tiziano ha carriera così estesa che nel suo percorso pittorico possiamo osservare una lunga parabola
artistica, che si possono suddividere in due fasi:
Anni 10-20-30 del Cinquecento. Rispecchia la fase di massimo splendore del rinascimento maturo.
Nel rinascimento maturo ci sono due valori principali, ossia l’armonia e l’equilibrio. Tiziano a questa
impronta di armonia e equilibrio aggiunge una forte carica di energia e potenza, una carica emotiva
particolarmente intensa.
Gli storici dell’arte delineano una corrispondenza di questa fase di Tiziano con il declino del Rinascimento.
Così come la pittura di Tiziano diventa più cupa, in maniera simile assistiamo al declino del Rinascimento.
Tiziano si sposta a Venezia (lì è stato collaboratore di Giorgione) e con la sua morte diventa il pittore
veneziano più rappresentativo. A differenza di Giorgione che ha quasi sempre vissuto a Venezia, Tiziano
preferisce viaggiare e mettersi al servizio di tanti committenti diversi (es famiglia Farnese; Gonzaga a
Mantova) e diventa anche uno degli artisti più apprezzati d’Europa, lavorando al servizio di Carlo V. La sua
committenza è molto più varia, la sua pittura molto espressiva e coinvolgente piaceva a tante persone
diverse, legate al popolo, chiesa, nobiltà.
La fama di Tiziano è legata all’influenza di Pietro Aretino, perché preferiva Tiziano a Michelangelo. Tiziano è
un artista trionfante, acclamato popolare; mentre Giorgione era più meditativo. Tiziano e Giorgione, pur
condividente il linguaggio pittorico della pittura tonale hanno personalità molto differenti.
La pittura di Tiziano è più espressiva e coinvolgente che suscita nel pubblico reazioni emotive molto
intense, è molto toccante. Non è una pittura fatta di sentimenti delicati, ma potenti che fanno di Tiziano un
pittore molto popolare e apprezzato da tutti; mentre Giorgione è più sofisticato e apprezzato da pochi.
01.10.2021
Linguaggio pittorico
Tiziano è stato collaboratore di Giorgione, allievo di Bellini e quindi anche Tiziano viene convolto dalla
rivoluzione della pittura tonale, è un continuatore della nuova maniera. Tiziano interpreta la pittura tonale
con una personalità molto differente diverso a Giorgione.
--i testi raccontano che Tiziano dipingesse molto velocemente, una tecnica pittorica rapida soprattutto
quando impostava inizialmente il dipinto. Era un pittore che lavorava con una gestualità molto ampia ed
energica
--Tiziano lavora su tele maestose e imponenti. Inaugura la stagione dei cosiddetti teleri, ossia delle tele
gigantesche, tipici della pittura veneta del 1500-1600.
Si sviluppano principalmente a Venezia, una città di mare e quindi con un clima umido. Il clima umido di
Venezia, con il passare degli anni deteriora e rovina gli affreschi, e si inizia a prediligere la pittura su tela che
non ha questa problematica. Inoltre, c’era una grande disponibilità di pezzature enormi di tessuto che
servivano di solito per costruire le grandi tele delle imbarcazioni.
Tiziano commissionava dei teleri fissati su impalcature (telaio) di legno particolarmente robuste. Chiedeva
dei teleri con un tessuto spesso, pastoso perché gli occorreva una superfice pittorica resistente ed elastica.
Ciò perché si racconta che il gesto pittorico di Tiziano fosse particolarmente energico. Si racconta che
Tiziano quando impostava le prime tracce colorate dei suoi dipinti, colpiva la tela con decisione; soprattutto
negli anni della maturità impastava con forza i colori direttamente sulla tela anziché sulla tavolozza e quindi
la tela doveva essere elastica e resistente. I suoi tocchi erano vigorosi ed energici.
Tiziano ha avuto una carriera lunghissima e quando era anziano non aveva la forza, ma diventa sgraziato,
maldestro, ma occorre comunque una superfice elastica perché la tela rischierebbe di rompersi. Alcune
fonti raccontano che colpiva la tela con le mani per qualche dettaglio con un gesto spigoloso, chiamati
“sfregazzi”.
--Tiziano approfondisce la pittura ad olio, mentre Giorgione era in parte legato alla tempera. La pittura ad
olio rispetto alla tempera ha un timbro più brillante, con colori più vivaci.
La pittura a olio consente di graduale con grande varietà l’impasto del pigmento. La tempera non
permetteva di lavorare in maniera efficace con le velature perché stemperandola nel pigmento rischia di
rovinarsi, mentre la pittura ad olio non si deteriora, consente di stemperare il colore ottenendo degli effetti
trasparenti senza che il colore si rovini. Tiziano a volte usava le velature trasparenti, a volte un colore denso
(detto a corpo) molto coprente. La pittura ad olio offre una gamma di modalità espressive più varie.
1. Dipinge con pennellate larghe e veloci per definire le masse principali delle figure del dipinto
2. Prende dei pennelli di pezzatura più ridotta e inizia a perfezionare i dettagli e particolari. È in questo
secondo momento che fa una cosa particolare: ogni tanto mescola il pigmento della pittura ad olio
con delle vernici trasparenti e lucide. Per questo Tiziano riesce a ottenere un colore molto lucente e
brillante. È il segreto del rosso Tiziano così lucido, ma anche di un giallo particolarmente lucente e
riflettente.
3. Tiziano, sempre adoperando di misura sottile in maniera scrupolosa perfeziona i particolari più
minuti e approfondisce il chiaroscuro: da una parte rialza i toni luminosi (con del pigmento riprende
le parti in luce) e dall’altra approfondisce e scurisce le ombre per accentuare il contrasto
chiaroscurale. Il chiaro diventa più chiaro, la parte più scura diventa ancora piu ombrosa. Crea
chiaroscurai intesi che sono tipici del linguaggio di Tiziano.
05.10.2021
Affresco: “Il marito geloso pugnala la moglie” (opera giovanile, 1511) – fa parte di un ciclo di affreschi che
raccontavano i miracoli di San Antonio, si trova in un’architettura di Padova, chiamata scuola di San
Antonio.
Quest’opera è la testimonianza più emblematica della grande espressività della sua pittura. Tiziano realizza
una pittura fortemente comunicativa, in grado di suggestione lo spettatore emozionandolo. Alcuni storici
dell’arte ritengono questo affresco uno dei più traumatici per la sensibilità culturale del 1500.
Si narra di un marito che, accecato dalla rabbia per un presunto tradimento, uccide la moglie. Il tradimento
era però presunto e quindi San Antonio riesce a riportare l’equilibrio e la serenità facendo risorgere la
donna. Sul fondo a destra si intravede San Antonio (vestito di scuro affiancato da un Santo) e c’è
inginocchiato il marito che chiede perdono per il gesto sbagliato.
Tiziano, anziché evidenziatore il momento del perdono e del pentimento, lo mette in piccolo e
sull’orizzonte, evidenziando invece il momento più drammatico della vicenda, messo in primo piano. Per
l’epoca un’immagine del genere è di una violenza sbalorditiva.
Dettagli drammatici:
Affresco: “L’Assunta” o “Assunzione di Maria” – (1518) dipinto enorme che si trova su una chiesa
veneziana, Santa Maria dei Frari a Venezia, dipinto su tavola, quasi 7 metri in altezza e 3 metri e mezzo in
larghezza
Non è un telero, ma una pala. E’ il classico esempio della fase rinascimentale matura, degli anni 10-20-30,
che rappresentano la fase emblematica del suo rinascimento, dove all’equilibrio e armonia si somma la sua
potenza e energia.
registro basso – rappresentazione degli apostoli, che attraverso una gestualità molto teatrale fanno
capire il senso di stupore e meraviglia per ciò che sta accendo
registro intermedio – Maria ha uno sguardo particolare rapito e coinvolto, che sta salendo verso il
cielo, circondata da un ventaglio di angeli. Tiziano ci dà l’idea di un vortice (turbine) divino, a
invitare la salita di Maria verso al cielo.
registro alto – Dio padre è circondato da figure angeliche, immerso in una luce dorata e divina.
Questo dipinto è emblematico per la grande capacità di sperimentare tutte le possibilità espressive legate
alla pittura ad olio. Giorgione non ha avuto tutta la possibilità di sperimentale e approfondire per tanti
decenni; Giorgione è passato ad olio negli ultimi anni e non ha avuto il tempo materiale.
Colori:
Il giallo particolarmente intenso in alto è particolarmente dorato e lucente; nella sua seconda fase pittorica
Tiziano mescolava a volte il colore ad olio con delle vernici brillanti, che donano una particolare lucentezza.
La stessa cosa la ottiene anche per il rosso della veste di Maria, probabilmente mescolato in parte con una
vernice trasparente.
Nel registro basso, Tiziano sviluppa la terza fase, approfondisce e esalta i contrasti chiaroscurali; negli
apostoli più vicini il rosso è stato più ripassato con un colore a corpo. Al contrario, per gli apostoli più in
lontananza, approfondisce e scurisce la parte in ombra con un colore a corpo, denso, bruno. Dà l’idea di
una luce posta in alto, gli apostoli vicini allo spettatore non hanno l’ombra, ma le nuvole proiettano l’ombra
che coinvolge gli apostoli in lontananza.
08.10.2021
Confronto tra:
Tre aspetti:
1. colori