Ea Cap. 3
Ea Cap. 3
LE RISORSE
Obiettivi formativi:
• Identificare e definire le risorse necessarie al funzionamento aziendale
• Classificare le diverse tipologie di risorse e il modo in cui possono essere acquisite
• Distinguere tra risorse e fattori produttivi
• Comprendere perché la conoscenza è una risorsa importante
LE RISORSE FINANZIARIE
Vengono considerate il fattore produttivo genetico per eccellenza rappresentato dal DENARO. Questa
LIQUIDITÀ può̀ essere IMMEDIATAMENTE DISPONIBILE nelle casse dell’azienda o può̀ presentarsi sotto
forma dei mezzi monetari che possono essere disponibili in futuro attraverso i CREDITI DI
FUNZIONAMENTO E DI FINANZIAMENTO.
CREDITI DI FUNZIONAMENTOsono quei crediti che derivano dai processi di vendita, quindi che sorgono
nel momento in cui l’azienda immette nel mercato un prodotto o un servizio del quale registreremo un
credito commerciale; nei confronti di coloro che hanno acquistato il nostro bene, nella loro contabilità̀
registreranno un DEBITO che si ripresenterà̀ sotto forma di mezzo monetario quando il nostro cliente andrà̀
a saldare il proprio debito.
CREDITI DI FINANZIAMENTOl’azienda concede in prestito del denaro e questo mezzo monetario verrà̀
reintrodotto nelle casse dell’azienda quando il soggetto a cui abbiamo concesso il finanziamento lo andrà̀ a
saldare.
Questi interessi andranno a sommarsi all’ammontare del debito finale, quindi l’azienda dovrà̀ restituire la
quantità̀ monetaria del denaro che è entrato nelle casse dell’azienda, ma anche un COSTO AGGIUNTIVO
legato agli interessi passivi che sorgono perché́ il soggetto che eroga il capitale di prestito si va a privare
temporaneamente di quella somma di denaro. Tali costi rappresentano per l’azienda che riceve il
finanziamento dei COMPONENTI NEGATIVI DI REDDITO, mentre per il soggetto finanziatore dei proventi
finanziari sono COMPONENTI POSITIVI DI REDDITO, per essersi privato temporaneamente della
disponibilità̀ di denaro.
Il CAPITALE DI RISCHIO, ossia il capitale che i soci investono nell’azienda al momento della sua costituzione
o in momenti successivi, è vincolato all’azienda per un periodo di TEMPO INDEFINITO (che idealmente
dovrebbe coincidere con l’intero arco della vita aziendale). La sua REMUNERAZIONE (compenso) è incerta,
variabile e residuale.
LE RISORSE FINANZIARIE
Quando parliamo di risorse finanziarie dobbiamo tener conto di 2 aspetti importanti:
1. La capacità dell’azienda di reperire tramite i diversi canali RISORSE FINANZIARIE ADEGUATE per
ammontare, tempi e costi al proprio fabbisogno → è fondamentale per garantire la sopravvivenza
dell’azienda.
2. MASSIMIZZAZIONE del potenziale di autofinanziamento e CURA delle relazioni con gli attuali e potenziali
finanziatori.
LE RISORSE MATERIALI
Fanno riferimento ai BENI TANGIBILI. Sono i fattori produttivi che possono essere classificati in:
-Fattori produttivi a FECONDITÀ-->SEMPLICE;
-Fattori produttivi a FECONDITÀ-->RIPETUTA;
-Fattori produttivi PLURIENNALI.
•FATTORI PRODUTTIVI A FECONDITÀ̀ SEMPLICE. Sono beni che partecipano all’interno di un unico
processo di produzione. Sono quelle risorse impiegate nel processo produttivo per la costruzione del
prodotto finito o per l’erogazione del servizio che immettiamo sul mercato (es. materie prime).
•FATTORI PRODUTTIVI A FECONDITÀ RIPETUTA. Sono beni che cedono la loro attività̀ in più̀ cicli produttivi
(attrezzature, software, gestionale...).
•FATTORI PRODUTTIVI PLURIENNALI. (fanno parte dei fattori produttivi a fecondità̀ ripetuta) Sono fattori
produttivi legati all’azienda per dei tempi molto lunghi. Fanno parte di questi fattori tutti i macchinari e gli
impianti.
Il DENARO che l’azienda investe nell’acquistare fattori produttivi a fecondità̀ semplice ritornerà̀ sotto forma
di LIQUIDITÀ (denaro) nel momento in cui l’azienda venderà̀ quel prodotto. Una volta entrata nella
combinazione produttiva, la risorsa materiale cede la propria utilità̀ per uno o più̀ processi produttivi e, in
assenza di eventi straordinari progressivamente si consuma, riducendo, fino ad annullare, la propria utilità̀
residua. Il RISCHIO maggiore è associato agli investimenti che l’azienda fa in fattori produttivi a carattere
pluriennali. Questi investimenti fanno sì che l’azienda debba avere dei costi molto elevati che nel corso
degli anni potrebbero non rientrare attraverso l’erogazione del servizio. Molte aziende tendono a non
produrre tutto al proprio interno ma ad acquistare dall’esterno le diverse componenti di produzione
occupandosi solamente dell’assemblaggio del prodotto finito o dell’erogazione finale del servizio stesso.
Le risorse che cedono la loro utilità̀ all’interno di più̀ processi produttivi vanno ad esaurire la loro capacità di
creare valore nel corso del tempo fino ad estinguere la loro utilità̀ finale.
Es. Calcoliamo l’utilità̀ residua: abbiamo un impianto che ha una capacità produttiva totale di 1000
ore, quindi quell’impianto può̀ lavorare 1000 ore nel corso del tempo. Ogni anno la capacità
produttiva di quel macchinario è pari a 200 ore. Dopo 5 anni l’impianto sarà̀ inutilizzabile e cesserà̀
di partecipare alla combinazione produttiva. (1000 – 200 = 800; 800 – 200 = 600; 600 – 200 = 400;
400 – 200 = 200; 200 – 200 = 0)
LE RIROSRSE IMMATERIALI
-Origine ESOGENA (esterna): acquisto (anche in combinazione con altre risorse aziendali, es. marchio +
intera struttura, brevetto), partnership (es. sviluppo nuovi prodotti), iniziative specifiche esterne (es. corsi di
formazione per formare i dipendenti su determinate tematiche, consulenze aziendali da un consulente
esterno).
-Origine ENDOGENA (interno): iniziative interne (es. lavoro in team, KM) e funzionamento aziendale
(processi di accumulazione delle risorse).
Le risorse immateriali sono INVESTIMENTI AD ALTO RISCHIO → bassa controllabilità della risorsa e dei
benefici associati, tempi lunghi e risultati non garantiti MA POTENZIALMENTE AD ALTO
RENDIMENTOmolteplicità di uso. CIRCOLI “VIRTUOSI”: I TRE CAPITALI SI ALIMENTANO A VICENDA.
RISORSE vs FATTORI PRODUTTIVI
FATTORE PRODUTTIVO → elemento disponibile per la produzione con la caratteristica di poter essere
valorizzabile utilizzando un metro monetario (VALORE MONETARIO QUANTIFICABILEè il costo che
un’azienda affronta per l’acquisto di un fattore produttivo).
I fattori produttivi POSSONO ESSERE QUANTIFICATI usando la moneta come misura, le risorse NON
SEMPRE POSSONO ESSERE QUANTIFICATE IN MONETA (es. competenze dei dipendenti, immagine
aziendale, capacità manageriali, ecc.). Non esiste una sovrapposizione ‘‘perfetta’’ tra il concetto di risorsa
e quello di fattore produttivo.
UNA RISORSA È UN FATTORE PRODUTTIVO QUANDO SODDISFA TRE REQUISITI:
-È IDENTIFICABILE → Possiede almeno una delle seguenti caratteristiche: è separabile dal contesto
aziendale e può essere venduto/affittato/scambiato/ecc. Deriva da contratto o altri diritti legali, ha un
costo o un valore misurabile in quantità monetarie in modo attendibile;
-È UTILE → deve generare possibili benefici economici futuri. (Es. marchio: capitale organizzativo, astratto;
può essere ceduto il marchio, ma anche tutta la struttura);
-È CONTROLLABILE → l’azienda può controllare l’impiego nella combinazione aziendale e appropriarsi dei
benefici che ne derivano.
LE RISORSE FINANZIARIE E MATERIALI SONO SEMPRE FATTORI PRODUTTIVI e sono fattori produttivi
perché soddisfano le tre caratteristiche. (es. marchio)
MA NON TUTTE LE RISORSE IMMATERIALI SONO FATTORI PRODUTTIVI: perché pur essendo utili
(generano benefici), non sempre sono identificabili (es. la reputazione dell’azienda non è separabile dal
contesto aziendale, non si può acquistare o vendere tramite contratto, né valutare in modo attendibile).
Non sempre sono controllabili (es. le conoscenze/capacità dei dipendenti o le capacità organizzative e
relazionali di un manager, appartengono ai singoli e non all’impresa).
D&G accusati di proporre un’immagine stereotipata della Cina. Un popolare account di Instagram che si
chiama DietPrada critica aspramente la campagna e pubblica gli screenshot dei messaggi privati tra una
collaboratrice di DietPrada, e Stefano Gabbana. Stefano Gabbana insulta la divisione cinese della sua
azienda per aver cancellato i video dai social network cinesi, e la Cina in generale.
Secondo Gabbanase i cinesi si sono offesi è perché sono loro a sentirsi inferiori, e non Dolce & Gabbana a
essere razzista. Gli screenshot dei messaggi di Gabbana sono stati condivisi su Weibo centinaia di volte.
Attori, modelli e altre celebrità cinesi decidono di non partecipare più alla sfilata, e annunciarlo
pubblicamente; anche la direttrice di Vogue China Angelica Cheung ha annullato la sua presenza e le
agenzie Bentley e Xing Li hanno detto che non avrebbero mandato le loro modelle in passerella. Alla fine
l’evento è stato cancellato e l’azienda si è scusata, dicendo che i suoi account sono stati hackerati.
Primo posto tra le grandi imprese (+ di 500 collaboratori) se lo aggiudica MSD Italia, multinazionale leader
nel settore farmaceutico. Seguono American Express Italia (servizi bancari) e in terza posizione si colloca
Abb Vie Italia, anch'essa una multinazionale del settore biofarmaceutico.
Tra i 150 e i 499 collaboratori sale sul gradino più alto e per il sesto anno consecutivo, Cisco Systems Italy
(telecomunicazioni). A seguire, Zeta Service (servizi professionali), poi c'è Salesforce (servizi informatici).
Tra le medie imprese (50 -149 dipendenti), si piazza al primo posto Biogen Italia (biotecnologie e prodotti
farmaceutici), seguita da Insight Technology Solutions (servizi e assistenza per computer) e Zoetis Italia
(biotecnologie e prodotti farmaceutici).
Tra le imprese con un numero di collaboratori compreso tra 10 e 49, al primo posto c'è Accuracy (settore
finanziario), poi Cadence Design Systems (impresa di software di calcolo) e terza Camasia (servizi e
consulenza finance)
L’IMPORTANZA DELLA CONOSCENZA
La CONOSCENZA viene considerata essenziale per il successo dell’azienda a partire dagli anni ’90, quindi le
risorse immateriali sono fondamentali perché́ ci sono tantissimi studi che hanno testato come le diverse
risorse immateriali vanno ad influenzare il valore economico dell’azienda stessa.
•Conoscenza ESPLICITA O OGGETTIVA → si fa riferimento alla conoscenza CODIFICATA, che viene
trasmessa attraverso un linguaggio formale e sistematico.
•Conoscenza TACITA O SOGGETTIVA → è una conoscenza PERSONALE, che risiede all’interno della mente
degli individui che svolgono attività̀ aziendale. È difficile da formalizzare e schematizzare perché́ fa
riferimento alle esperienze dell’individuo. Essa si trasmette attraverso l’ESPERIENZA DIRETTA.
I primi due sono inscindibili dalla realtà̀ aziendale nella quale si sono sviluppati e dal suo funzionamento.
IL CAPITALE UMANO
È connesso alle CONOSCENZE, ABILITÀ e KNOW-HOW delle persone che lavorano in azienda (risiede
all’interno del dipendente). NON è di proprietà̀ dell’azienda poiché́ per trarne beneficio deve instaurare e
mantenere un rapporto contrattuale con il lavoratore. Il RISCHIO si presenta quando si ha una mobilità dei
dipendenti e perdita di controllo sulla risorsa. È più̀ alto per le aziende che erogano servizi professionali
(es. società̀ di consulenza, studi legali, enti di formazione, studi commerciali) e per le aziende il cui KNOW-
HOW dipende da pochi soggetti chiave. Per contenere il rischio, si possono codificare le conoscenze,
migliorare il clima aziendale, codificare i processi operativi critici (stilare manuali legati alle procedure che
vengono intrapresi all’interno dell’azienda).
IL CAPITALE RELAZIONALE
È un sistema di relazioni che l’azienda instaura con i propri interlocutori (lavoratori, finanziatori, fornitori,
clienti, sindacati, ecc.) e immagine di cui l’azienda gode nel contesto relazionale di riferimento. NON è di
proprietà dell’azienda: il permanere delle relazioni dipende in parte dall’azienda, in parte
dall’INTERLOCUTORE, in parte dalle dinamiche ambientali.
CAPITALE RELAZIONALE, UMANO E ORGANIZZATIVO SONO STRETTAMENTE CONNESSI TRA LORO.
PAROLE CHIAVI
• Risorse finanziarie, materiali, immateriali
• Fattori produttivi a fecondità semplice, ripetuta,
pluriennali
• Utilità residua
• Conoscenza (oggettiva/soggettiva), informazioni, dati
• Capitale intellettuale
• Capitale umano, organizzativo, relazionale
• Identificabilità, utilità, controllabilità
• Differenza tra risorse e fattori produttivi