Deeper Dive - Prompt Engineering
Deeper Dive - Prompt Engineering
• Chiarezza: Usare un linguaggio semplice e diretto, evitando ambiguità per assicurarsi che il
modello comprenda l'intento.
• Specificità: Essere precisi riguardo a ciò che si vuole ottenere, fornendo dettagli sufficienti
per guidare il modello verso la risposta desiderata ed evitando richieste troppo generiche.
• Contesto: Fornire informazioni di sfondo pertinenti per aiutare il modello a comprendere
meglio la richiesta e il dominio di riferimento.
• Formato: Specificare la struttura desiderata per l'output (ad esempio, elenco puntato,
tabella, formato JSON) per rendere le risposte coerenti e facilmente utilizzabili.
• Esempi: Includere esempi di output desiderati (few-shot prompting) per mostrare al
modello lo stile, il tono e il contenuto attesi.
• Direzione: Descrivere in dettaglio lo stile desiderato o fare riferimento a persone o fonti
pertinenti per influenzare l'output.
• Valutazione: Testare iterativamente diversi prompt e valutare la qualità delle risposte per
identificare e ottimizzare l'approccio migliore.
• Suddivisione del lavoro: Per compiti complessi, suddividere la richiesta in più fasi o
prompt concatenati per ottenere risultati più specializzati e controllabili.
• Integrare misure di sicurezza nei prompt di sistema: Gli sviluppatori possono progettare
prompt di sistema robusti per ridurre il rischio di manipolazione.
• Utilizzare tecniche di rilevamento di input dannosi: Implementare sistemi in grado di
identificare prompt potenzialmente malevoli, anche se questi rilevatori possono essere
aggirati.
• Limitare gli input dell'utente e gli output dell'LLM: Tuttavia, ciò potrebbe
compromettere la funzionalità e l'utilità del modello.
• Sanitizzare i dati: Assicurarsi che i dati utilizzati come input per l'LLM siano
adeguatamente sanitizzati per prevenire l'inserimento di codice dannoso.
• Applicare controlli di accesso rigorosi: Limitare l'accesso a funzionalità sensibili o sistemi
critici che potrebbero essere influenzati da un LLM compromesso.
• Monitorare le risorse: Tenere traccia del consumo di risorse per identificare attività
sospette o un utilizzo eccessivo dovuto a prompt injection.
• Adottare framework di sicurezza specifici per l'AI generativa: Seguire le linee guida e le
best practice fornite da framework come l'IBM Framework for Securing Generative AI.
• Bias: I prompt possono inavvertitamente riflettere o amplificare i bias presenti nei dati di
addestramento dell'IA, portando alla generazione di contenuti discriminatori, offensivi o
stereotipati. È fondamentale progettare prompt in modo consapevole per mitigare questi
bias.
• Manipolazione e disinformazione: I prompt possono essere utilizzati per manipolare
l'opinione pubblica o diffondere informazioni false. I prompt engineer devono essere
consapevoli del potenziale uso improprio e progettare sistemi che scoraggino tali attività.
• Privacy: La generazione di contenuti personalizzati può comportare l'uso di dati personali.
È essenziale garantire che la raccolta e l'utilizzo di tali dati siano trasparenti e rispettino il
consenso degli utenti.
• Proprietà intellettuale: La creazione di contenuti originali tramite IA solleva interrogativi
sulla proprietà intellettuale e sui diritti d'autore. È necessario considerare le implicazioni
legali ed etiche della generazione di contenuti e del loro utilizzo.
• Chatbot e assistenti virtuali: Progettare prompt per consentire interazioni naturali e utili
con i clienti, fornendo informazioni, supporto e completando attività.
• Generazione di contenuti testuali: Creare articoli, post di blog, email, script e altri tipi di
testo per il marketing, la comunicazione e la creazione di contenuti.
• Sviluppo di codice: Utilizzare prompt per generare o correggere codice in vari linguaggi di
programmazione, aumentando la produttività degli sviluppatori.
• Generazione di immagini: Creare immagini, illustrazioni e grafica a partire da descrizioni
testuali per l'arte, il design e la visualizzazione.
• Ricerca e sviluppo: Sfruttare LLM per generare ipotesi, riassumere articoli scientifici e
assistere nella risoluzione di problemi complessi.
• Traduzione linguistica: Ottimizzare i prompt per ottenere traduzioni accurate e
contestualmente appropriate.
• Educazione e formazione: Creare materiali didattici personalizzati e fornire spiegazioni su
vari argomenti.
• Analisi del sentiment e classificazione del testo: Progettare prompt per estrarre
informazioni specifiche e classificare il testo in base al suo contenuto o al suo tono.
Quiz a Risposta Breve
1. Cosa si intende per "prompt injection" e quale vulnerabilità dei LLM sfrutta?
2. Descrivi brevemente la differenza tra "jailbreaking" e "prompt injection" di un LLM, pur
riconoscendo il loro legame.
3. Qual è la vulnerabilità di sicurezza numero uno per le applicazioni LLM secondo la Top 10 di
OWASP?
4. Spiega cosa si intende per "prompt leak" e perché può rappresentare un rischio per la
sicurezza.
5. Quali sono i due obiettivi principali del prompt engineering, secondo le definizioni fornite?
6. Descrivi la tecnica del "chain-of-thought prompting" e in quali tipi di problemi risulta
particolarmente utile.
7. In cosa consiste la tecnica del "few-shot prompting" e come differisce dal "zero-shot
prompting"?
8. Cita almeno due dei cinque principi fondamentali per creare prompt efficaci presentati in
una delle fonti.
9. Spiega brevemente il concetto di "retrieval-augmented generation" (RAG) e il suo scopo.
10. Quali sono alcune delle principali sfide etiche associate al prompt engineering menzionate
nelle fonti?
Chiave di Risposta
1. La prompt injection è una tecnica in cui un utente malintenzionato manipola l'input di un
modello linguistico di grandi dimensioni (LLM) per fargli ignorare le istruzioni originali
dello sviluppatore ed eseguire comandi non autorizzati. Sfrutta il fatto che l'applicazione
LLM non distingue chiaramente tra le istruzioni dello sviluppatore e l'input dell'utente.
2. Il jailbreaking si concentra sul convincere un LLM a ignorare le sue protezioni e i limiti etici,
spesso attraverso l'adozione di personaggi o giochi. La prompt injection, invece, mira a
manipolare l'LLM per eseguire azioni specifiche non previste, come divulgare informazioni
sensibili o eseguire codice dannoso, e può o meno coinvolgere il jailbreaking come fase
preliminare.
3. Secondo la Top 10 di OWASP per le applicazioni LLM, la vulnerabilità di sicurezza numero
uno è la prompt injection.
4. Il "prompt leak" si verifica quando un hacker induce un LLM a rivelare il prompt di sistema.
Questo è rischioso perché i malintenzionati possono utilizzare il prompt di sistema come
modello per creare input dannosi che hanno maggiori probabilità di essere eseguiti dall'LLM.
5. Secondo le fonti, il prompt engineering è il processo di individuazione dei prompt che
producono in modo affidabile risultati utili o desiderati. Inoltre, consiste nel formulare con
cura il testo di ingresso per ottenere risposte mirate dalle IA generative.
6. La tecnica del "chain-of-thought prompting" consiste nel suddividere problemi complessi in
sotto-task più semplici e chiedere al modello di ragionare passo dopo passo. È eccellente per
problemi complessi o logici e migliora la trasparenza nei processi decisionali.
7. Il "few-shot prompting" fornisce al modello alcuni esempi di input e output desiderati
all'interno del prompt per guidare la sua risposta. Il "zero-shot prompting", d'altra parte,
cerca di ottenere una risposta desiderata senza fornire alcun esempio specifico, basandosi
unicamente sulla comprensione delle istruzioni.
8. Due dei cinque principi fondamentali sono: Dai una direzione, che sottolinea l'importanza
di fornire istruzioni chiare e contestuali, e Specifica il formato, che indica la necessità di
definire le regole da seguire e la struttura richiesta della risposta.
9. La "retrieval-augmented generation" (RAG) è una tecnica in cui il prompt ordina al modello
di reperire informazioni esterne da database o altri servizi pertinenti al compito. Lo scopo è
di fornire al modello un contesto più ricco e aggiornato per generare risposte più accurate e
informate.
10. Alcune delle principali sfide etiche includono il bias, dove i prompt possono amplificare i
pregiudizi presenti nei dati di addestramento; la manipolazione, con l'uso di prompt per
influenzare l'opinione pubblica; problemi di privacy legati alla generazione di contenuti
personalizzati; e questioni di proprietà intellettuale sui contenuti generati.