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Concordato Preventivo

Il concordato preventivo è un accordo tra il debitore e i creditori per soddisfare i crediti in modo migliore rispetto alla liquidazione giudiziale, con possibilità di continuità aziendale o liquidazione del patrimonio. I creditori sono suddivisi in classi e possono ricevere trattamenti differenziati, mentre i finanziamenti prededucibili sono incentivati per favorire la continuità. Il piano deve contenere informazioni dettagliate sulla situazione economica dell'impresa e le modalità di ristrutturazione dei debiti.

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Concordato Preventivo

Il concordato preventivo è un accordo tra il debitore e i creditori per soddisfare i crediti in modo migliore rispetto alla liquidazione giudiziale, con possibilità di continuità aziendale o liquidazione del patrimonio. I creditori sono suddivisi in classi e possono ricevere trattamenti differenziati, mentre i finanziamenti prededucibili sono incentivati per favorire la continuità. Il piano deve contenere informazioni dettagliate sulla situazione economica dell'impresa e le modalità di ristrutturazione dei debiti.

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CONCORDATO PREVENTIVO

È un accordo con i creditori che si forma dentro un procedimento (come il PRO)

FINALITÀ DEL CONCORDATO PREVENTIVO E TIPOLOGIE DI PIANO (ART. 84)

Finalità:
soddisfare i creditori in misura non inferiore a quella realizzabile in caso di liquidazione
giudiziale mediante la continuità aziendale, la liquidazione del patrimonio, l'attribuzione delle
attività ad un assuntore o in qualsiasi altra forma.
 per soddisfare i creditori il legislatore da massima libertà: puoi fare un concordato
che prevede le continuità aziendale (preferito del legislatore) oppure puoi liquidare il
patrimonio, attribuire tutto il patrimonio ad un assuntore o utilizzare altre forme.

Concordato con Continuità aziendale:


Preserva, nella misura possibile, i posti di lavoro: è ammessa sia in forma diretta (se l’imprenditore
prosegue lui l’attività) che indiretta (l’azienda passa di mano)
(non c'è un obbligo di mantenere un numero di dipendenti)

La proposta di concordato prevede per ciascun creditore un’utilità specificamente individuata ed


economicamente valutabile, che può consistere anche nella prosecuzione o rinnovazione di
rapporti contrattuali con il debitore o con il suo avente causa.
-> il valore del concordato deve essere distribuito nel rispetto delle cause
(ES. azienda che si occupa di appalti, saranno portati a termine, mentre se si va in LG
quei contratti verranno sciolti)
[un’utilità diversa e superiore rispetto a quella che si ha con la L.G]

Il valore di liquidazione del patrimonio è distribuito nel rispetto della graduazione delle cause
legittime di prelazione; per il valore eccedente quello di liquidazione (cd. plusvalore concordatario)
è sufficiente che i crediti inseriti in una classe ricevono complessivamente un trattamento almeno
pari a quello delle classi dello stesso grado e più favorevole rispetto a quello delle classi di grado
inferiore (a eccezione dei crediti odei lavoratori subordinati, che devono godere anche del plus
valore)
->concordato deve dare ai creditori un trattamento diverso e superiore rispetto
quella che avrebbero nella liquidazione giudiziale

ln caso di continuità diretta, (SPA)il valore della partecipazione rimaste di soci (al netto dei loro
apporti concordatari) non può essere così elevato da minare la convenienza delle proposta, con
riferimento alla classe dissenziente cui è attribuito il trattamento meno favorevole (art 120 quater)
 le norma 120 quater ci dice che il valore della partecipazione che resta ai soci
non può essere superiore al valore attribuito all' ultima classe dei creditori, quelli
trattati peggio dei soci, i soci devono perderci almeno quanto i creditori che
hanno sostenuto il maggior sacrificio (che hanno ricevuto il corrispettivo minore)
CONCORDATO LIQUIDATORIO:

vuol dire che l’imp. lascia ai creditori l’intero patrimonio, che nominino un
liquidatore dal tribunale, venderà tutto, e distribuisce il ricavato con le regole
del L.G., in questo modo non fallisce e si sdebita. Al legislatore questo non gli va
bene perché i creditori hanno lo stesso risultato della L.G. ma non hanno le
revocatorie, quindi prendono meno rispetto alla L.G.;
in più si devono pagare molti più professionisti che con la L.G. (il giudice, il
liquidatore, il curatore...)

Nel Concordato liquidatorio ci sono 2 condizioni necessarie:


1) deve prevedere un apporto di risorse esterne che incrementi di almeno il 10%
l'attivo disponibile e assicuri il soddisfacimento dei creditori chirografari in misura
non inferiore al 20% del loro ammontare complessivo.
 ci devono essere risorse esterne (rigenerando in società di capitali, vuol
dire che i soci mettono altri soldi, almeno il 10 % in più dell'attivo)
- Le risorse esterne possono essere distribuite in deroga agli artt. 2740 e 2741 c.c., purché sia
rispettato il requisito del 20%.
2) Il liquidatore nominato dopo l'omologazione potrà esercitare (o proseguire) l'azione sociale di
responsabilità (inefficace l'eventuale diversa previsione del piano). I creditori conservano
la legittimazione ad esperire l'azione loro spettante ex art. 2394 c.c
-> Non è possibile alcuna pattuizione contraria (viene resa nulla), questo serve
per evitare che gli amministratori si mettano a riparo inserendo clausole nel
controdato,)

CREDITORI MUNITI DI PRELAZIONE (PRIVILEGIO, PEGNO, IPOTECA)


ln linea di principio devono essere pagati integralmente e immediatamente dopo l'omologazione
(essendo perciò esclusi dal volo), salvo che:

 possono subire la falcidia nella misura dell'incapienza del bene* (o dei beni e diritti)
oggetto della prelazione: il credito eccedente il valore del bene degrada a chirografo. Il
valore di liquidazione del bene gravato deve essere stimato da un professionista
indipendente
(*: significa che se ha un mutuo ipotecario di 1 '000.0000 su un bene che vale
300'000 è
considerato bene in prelazione solo il bene e viene pagato dei 300.000,
invece per la differenza, per la parte di credito non capiente, i 700.000 di
interessi verranno pagati per ultimi;
il creditore da prelatizio degrada a chirografo e riceverà la % che spetta ai
chirografari

Nel concordato con continuità può essere prevista una moratoria – un termine - (la cui
durata massima non è determinata dalla legge, ma se eccede i 180 gg. attribuisce il
diritto di voto; durata max 6 mesi per i crediti da lavoro subordinato) o fino alla vendita
del bene gravato (art. 86).
SUDDIVISIONE DEI CREDITORI IN CLASSI

Suddivisione dei creditori in classi (artt. 85 e 120 ter), nel concordato preventivo
la suddivisione non è sempre obbligatoria, ma lo è quando si tratta di concordato
di continuità.

Il piano può prevedere:


• la suddivisione dei creditori in classi omogenee (posizione giuridica e interesse economico);
• trattamenti differenziati tra creditori appartenenti a classi diverse;
• il trattamento stabilito per ciascuna classe non può alterare l'ordine delle cause legittime di
prelazione

La suddivisione dei creditori in classi è obbligatoria per tutti i tipi di concordato:


 Per i creditori titolari di crediti tributari o previdenziali dei quali non sia previsto
l'integrale pagamento,
 per i creditori titolari di garanzie prestate da terzi,
 per i creditori che vengono soddisfatti anche in parte con utilità diverse dal denaro
 per i creditori proponenti il concordato e per le parti ad essi correlate (in caso di proposta
concorrente)
Nel concordato in continuità aziendale la suddivisione dei creditori in classi è in ogni caso
obbligatoria.
I creditori prelatizi falcidiati per incapienza e le imprese minori, titolari di crediti chirografari derivanti
da rapporti di fornitura di beni e servizi, sono inserite in classi separate.
La facoltà di suddividere i creditori in classi è funzionale all' attribuzione di
trattamenti diversi alle diverse classi, quindi una deroga alla parcondicium
creditoriun, diverso in relazione alle modalità di soddisfacimento dei creditori,
es: pago in devono, ma posso pagare con un macchinario, es convertire i crediti
in capitali. L' unica cosa che non si può fare è alterare l' ordine legale di
collocazione dei crediti.

Per i soci ai quali lo statuto, anche a seguito delle modifiche previste dal piano, riconosce diritti
diversi, la formazione delle classi è obbligatoria se il piano prevede modificazioni che incidono
direttamente sui diritti di partecipazione dei soci e, in ogni caso, per le società che fanno ricorso al
mercato del capitale di rischio (art. 120 ter).

TRATTAMENTO DEI CREDITI TRIBUTARI E CONTRIBUTIVI (ART. 88)

Sostanzialmente analogo alla transazione negli accordi (art. 63): falcidiabilità nei limiti del valore
dei beni oggetto di prelazione e trattamento non deteriore ai creditori che hanno un grado di
privilegio inferiore o a quelli che hanno una posizione giuridica e interessi economici omogenei.
Anche qui è previsto il cram-down, se l'adesione del creditore è determinante per le maggioranze
e la proposta è non deteriore rispetto alla liquidazione giudiziale
INTERVENTO DI TERZI:
> assuntore: acquisisce l'attivo contro accollo del passivo concordatario.
> garante: garantisce l'adempimento del concordato (senza regresso o con regresso)
> per mezzo di operazioni straordinarie: in caso di trasformazione, fusione o scissione
(deroga disciplina codicistica)
26/05
FINANZIAMENTI PREDEDUCIBILI (ARTT. 99, 1 01 E 1 02);
quando si fa un’operazione di continuità su un'impresa in crisi, il legislatore
agevola i finanziamenti prededucibili, anche se il piano non funziona, questi
finanziamenti sono i primi ad essere pagati.

Nell'ambito dei diversi strumenti di regolazione della crisi, un problema cruciale è il finanziamento
dell'attività che prosegue: pertanto il legislatore, a certe condizioni, agevola la concessione di
finanziamenti, attribuendo loro la prededucibilità
Esistono diversi finanziamenti prededucibili che si distinguono a seconda del
momento in cui intervengono durante il concordato, (prima-durante-dopo il
concordato), in tutti i casi c'è il ruolo del tribunale, è il tribunale che concede la
prededucibilità.

Le diverse tipologie che si differenziano in relazione al momento in cui il finanziamento e


concesso (prima-durante-dopo) sono:

(A) Successivi alla domanda e anteriori all'omologazione (anche per gli accordi)
Autorizzabili quando è prevista la continuazione dell'attività aziendale.

(B) ln funzione della domanda (art. 99, co. 5). La prededuzione deve essere disposta nel
provvedimento con cui il tribunale accoglie la domanda di ammissione al concordato
preventivo: gli accordi di ristrutturazione devono essere omologati
ln caso di liquidazione giudiziale, la prededuzione (sia per A, che per B) è persa se il ricorso o
l'attestazione contengono dati falsi ovvero omettono informazioni rilevanti o comunque quando
il debitore ha commesso altri atti in frode ai creditori per ottenere l'autorizzazione e il
finanziatore ne era a conoscenza (art. 99, co. 6).

(C) ln esecuzione del concordato o del piano (art. 101). Prededucibili se previsti nel piano, ma in
caso di liquidazione giudiziale la prededuzione è persa se il piano risulta poi basato su dati falsi,
ecc

(D) Finanziamenti dei soci (art. 101) Sono finanziamenti in generale postergati, ma in
deroga agli articoli 2467 e 2497 quinquies c.c., la prededuzione si applica ai finanziamenti
erogati dai soci in qualsiasi forma, inclusa l'emissione di garanzie e controgaranzie, fino 80%
del loro ammontare. Se il finanziatore ha acquisito la qualità di socio in esecuzione del
concordato preventivo o dell'accordo, la prededuzione è al 100%.
PAGAMENTO CREDITI ANTERIORI (ART. 100).
Sempre per favorire la continuità aziendale, a certe condizioni il debitore può pagare integralmente
debiti anteriori (ancorché chirografari - deroga alla concorsualità).

Autorizzabili quando è prevista la continuità aziendale, con attestazione che le relative


controprestazioni sono essenziali per la prosecuzione dell'attività e funzionali alla migliore
soddisfazione dei creditori (non necessaria se utilizzati nuovi finanziamenti postergati).

E' ammessa la prosecuzione dei mutui con garanzia reale, se la garanzia è capiente e il rimborso
delle rate a scadere non lede i diritti degli altri creditori.

CONCORDATO, ACCORDI DI RISTRUTTURAZIONE E PIANO ATTESTATO DI GRUPPO


(ARTT. 284-286)
Più imprese in stato di crisi o di insolvenza appartenenti al medesimo gruppo e aventi il COMI in
Italia possono proporre con un unico ricorso la domanda di accesso al concordato preventivo o di
omologazione di accordi di ristrutturazione dei debiti con un piano unitario o con piani
reciprocamente collegati e interferenti.
Resta ferma l'autonomia delle rispettive masse attive e passive.

Il piano o i piani concordatari di gruppo possono prevedere la liquidazione di alcune imprese e la


continuazione dell'attività di altre imprese del gruppo. Si applica tuttavia la sola disciplina del
concordato in continuità quando, confrontando i flussi complessivi derivanti dalla continuazione
dell'attività con i flussi complessivi derivanti dalla liquidazione, risulta che i creditori delle imprese
del gruppo sono soddisfatti in misura prevalente dal ricavato prodotto dalla continuità aziendale
diretta o indiretta.
Si possono prevedere operazioni contrattuali e riorganizzative, inclusi i trasferimenti di risorse
infragruppo, purché un professionista indipendente attesti che dette operazioni sono necessarie ai fini
della continuità aziendale per le imprese per le quali essa è prevista nel piano e coerenti con
l'obiettivo del miglior soddisfacimento dei creditori di tutte le imprese del gruppo tenuto conto dei
vantaggi compensativi derivanti alle singole imprese.

slide saltata in
classe
CONCORDATO PREVENTIVO (E PRO)
Contenuto del piano (art. 87)
a) l'indicazione del debitore e delle eventuali parti correlate, le sue attività e passività al
momento della presentazione del piano e la descrizione della situazione economico-finanziaria
dell'impresa e della posizione dei lavoratori; C'è da presentare un bilancio prossimo alla
data del PRO

b) una descrizione delle cause e dell'entità dello stato di crisi o di Insolvenza in cui si trova e
l'indicazione delle strategie d'intervento;
c) Il valore di liquidazione del patrimonio* ,alla data della domanda di concordato, in ipotesi
di liquidazione giudiziale;
*ci serve come terzo in compartizionis per il coso in cui qualcuno dice che non
mi conviene, inoltre l'eventuale plus volare concordatorio superiore al valore di
liquidazione può essere distribuito senza seguire la regola del absolute priority
rule)

d) le modalità e i tempi* di ristrutturazione del debiti e di soddisfazione del crediti


attraverso qualsiasi forma...
( ora sono tendenzialmente vincolanti salvo l' alea della vendita coattiva dei beni )

e) ...la descrizione analitica delle modalità e dei tempi di adempimento della proposta nonché,
in caso di concordato in continuità, il piano industriale con l'indicazione degli effetti sul piano
finanziario e dei tempi necessari per assicurare il riequilibrio della situazione finanziaria;

f) ove sia prevista la prosecuzione dell'attività d'impresa in forma diretta, (il pieno deve
avere un budget con l'indicazione del' costi ricavi attesi e dei flussi), l'analitica
individuazione dei costi e dei ricavi attesi, del fabbisogno finanziario e delle relative modalità di
copertura, tenendo conto anche dei costi necessari per assicurare il rispetto della normativa in
materia di sicurezza sul lavoro e di tutela dell'ambiente;
g) gli apporti di finanza nuova eventualmente previsti e le ragioni per cui sono necessari per
l'attuazione del piano;

h) le azioni risarcitorie e recuperatorie esperibili nonché le azioni eventualmente proponibili


solo nel caso di apertura della LG e le prospettive di realizzo;

i) le iniziative da adottare qualora si verifichi uno scostamento dagli obiettivi pianificati;

j) le parti interessate dal piano, indicate individualmente o descritte per categorie di debiti, e
l'ammontare dei relativi crediti e interessi, con indicazione dell'ammontare eventualmente
contestato;

k) le classi in cui le parti interessate sono state suddivise ai fini del voto, con indicazione dei
criteri di formazione utilizzati, del valore dei rispettivi crediti e degli interessi di ciascuna classe;

l) le eventuali parti non interessate dal piano, indicate individualmente o descritte per
categorie di debiti, unitamente a una descrizione dei motivi per i quali non sono interessate;

m) le modalità di informazione e consultazione dei rappresentanti dei lavoratori nonché gli


effetti della ristrutturazione sui rapporti di lavoro, sulla loro organizzazione o sulle modalità di
svolgimento delle prestazioni;

n) l'indicazione del commissario giudiziale ove già nominato.


Aertt. 40 e 44 – DOMANDA «PIENA» E «CON RISERVA».

Il debitore può presentare la domanda completa di proposta, piano e attestazioni, oppure limitarsi a
chiedere un termine per provvedere al deposito degli atti completi (concordato in bianco o
preventivo o con riserva). Dalla data della domanda si producono comunque una serie di effetti
protettivi automatici.

Concordato in bianco = se siamo in una situazione in cui l'imprenditore è con


“l'acqua alla gola”, in cui non si è mosso per tempo, ma vuole avere gli effetti
protettivi del concordato, il legislatore dice che gli basta presentare una
domanda in bianco, ovvero chiedere al tribunale un termine per la presentazione
del piano della proposta delle attestazioni;
es. va in tribunale, porta gli ultimi 3 bilanci, l’elenco dei creditori, e spiega che
vuole presentare un concordato, dire che si ha bisogno di un pò di tempo e il
tribunale darà un termine.

Il Tribunale:
 concede il termine di 30-60 gg. (salva inammissibilità della domanda puramente
pretestuosa), prorogabile di altri 60 gg. se in assenza di domande di apertura di
LG;
 nomina il commissario giudiziale, il quale riferisce su ogni atto di frode ai creditori
non dichiarato nella domanda ovvero su ogni circostanza o condotta del debitore tali da
pregiudicare una soluzione efficace della crisi;
 dispone gli obblighi informativi periodici.
 ordina al debitore il versamento, entro un termine perentorio non superiore a 10 gg. di
una somma per le spese della procedura.
 Il tribunale, su segnalazione di un creditore, del commissario o del PM, sentiti il debitore e
i creditori che hanno proposto ricorso per l'apertura della LG, revoca il provvedimento di
concessione dei termini se:
 il commissario segnala atti in frode non dichiarati nella domanda;
 sussistono circostanze o condotta del debitore tali da pregiudicare una soluzione efficace
della crisi;
 vi è stata grave violazione degli obblighi informativi;
 il debitore non deposita il fondo spese.

EFFETTI DELLA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA INTRODUTTIVA COMUNI ALLA


DOMANDA «PIENA» E «CON RISERVA»
Per i creditori:

 divieto di azioni esecutive e cautelari sul patrimonio del debitore o sui beni e sui diritti con i
quali viene esercitata l'attività d'impresa: l'effetto (benché automatico) è subordinato alla
richiesta del debitore nella domanda introduttiva
 divieto di acquisire titoli di prelazione (il creditore non può iscriverti e un'ipoteca
giudiziale
= ipoteca Iscritta inforza di una sentenza di condanna) per crediti anteriori,
salva autorizzazione del tribunale o del GD (artt. 46, co. 5 e 94, co. 2);
 inefficacia automatica delle ipoteche giudiziali iscritte nei 90 gg. anteriori all'iscrizione
della domanda nel Reg. imp. (art. 46, co. 5);
 sospensione prescrizione e decadenze impedite (art. 54, co.2);
 creditori anteriori -> divieto di pagamento (salvo art. 100);
 creditori posteriori -> prededucibilità (art. 46, co. 4).

Per il debitore : spossessamento attenuato:

 può compiere tutti gli atti di gestione e trasposizione del


patrimonio, ma per gli atti di straordinaria amministrazione deve
essere autorizzato
 se siamo nel concordato bianco è il giudice che dà l'autorizzazione
perché non c'è ancora un giudice delegato, se siamo dopo, quando il
piano è stato concordato, e vengo ammesso alla procedura,
l'autorizzazione me la dà il giudice delegato.
 nella fase interinale: atti di straordinaria amministrazione autorizzati dal tribunale solo
se urgenti (art. 46);
 dopo l'ammissione: aut. del GD (art. 94).

Sui contratti pendenti :

 le regole non sono quelle della liquidazione giudiziale, nel concordato


tendenzialmente l'attività d'impresa continua quindi i contratti
proseguono. Ma comunque il debitore può
essere autorizzato col giudice o sospendere o sciogliere il contratto (se si
scioglie dove pagare un indennizzo che viene considerato un credito
concorsuale).
 disciplina generale (art. 97): i contratti proseguono (generando crediti prededucibili),
salvo che il debitore non sia autorizzato (Trib o GD) a sospenderli o scioglierli;
sospensione o scioglimento determinano a favore della controparte il diritto a un
indennizzo concorsuale;
 i contratti proseguono purché sia attestata la loro conformità al piano e la
ragionevole capacità di adempimento. La partecipazione a nuove
procedure di affidamento richiede le stesse attestazioni e deve essere
autorizzata (tribunale o GD);
 contratti con la PA (art. 95) i contratti proseguono purché sia attestata la loro conformità
al piano e la ragionevole capacità di adempimento.
La partecipazione a nuove procedure di affidamento richiede le stesse attestazioni e deve
essere autorizzata dal tribunale o GD
 dispone gli obblighi informativi periodici, anche relativi alla gestione
finanziaria dell'impresa e all'attività compiuta ai fini della predisposizione
della proposta e del piano, che il debitore deve assolvere, con periodicità
almeno mensile. Con la medesima periodicità, il debitore deposita una
relazione sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria che, entro
il giorno successivo, è iscritta dal cancelliere nel Reg.Imp.
 concordato con continuità (art. 94 bis): i creditori non possono rifiutare l'adempimento dei
contratti o provocarne la risoluzione, ecc., per il solo fatto che è stata avviata la procedura. I
creditori interessati dalle misure protettive non possono, unilateralmente, rifiutare
l'adempimento dei contratti essenziali in corso di esecuzione o provocarne la risoluzione ...
per il solo fatto di non essere stati pagati dal debitore. Sono essenziali i contratti necessari per
la continuazione della gestione corrente dell'impresa, inclusi i contratti relativi alle forniture la
cui interruzione impedisce la prosecuzione dell'attività del debitore.
Opponibilità degli atti anteriori (art. 96):

 si applica le stesse regola della liquidazione giudiziale.


 è richiamato l'art. 145, sicché le formalità necessarie per rendere opponibili gli atti compiuti
dal/col/verso il debitore devono essere eseguite prima del deposito (o, meglio,
dell'iscrizione nel Reg. imp.) della domanda introduttiva.
 Effetti della presentazione della domanda introduttivi
Effetti sui crediti (art. 96)

 sono richiamati gli artt. da 1 53 a 162; il richiamo dell'art. 1 53 è semplicemente un errore: i


crediti prelatizi devono essere soddisfatti per intero salva falcidia in caso di incapienza);
 per gli istituti regolati dagli artt. da 1 54 a 1 62, la disciplina è identica alla LG

Art. 47 - AMMISSIONE DEL CD


Il tribunale fà un vaglio preliminare di ammissibilità* e
fattibilità. Il tribunale nomina GD e commissario (se non già
nominato).
Fissazione modalità data inizio/fine operazioni di voto.
Fondo spese (20-50% del totale).
Proposte concorrenti (art. 90)
*giudizio che dipende dalla rispondenza delle domande al tipo legale, la proposta
non deve contenere strafalcioni
Art. 90 - PROPOSTE CONCORRENTI
Non ammissibile se la proposta del debitore assicura almeno il 30% ai chirografi (solo 20% se
avviata la composizione negoziata)
Legittimazione: creditori per almeno il 10% (anche acquisti successivi alla domanda) o soci per
almeno il 10% del cap. (art. 120 bis, co. 5)
Attestazione limitata alla fattibilità per gli aspetti non già verificati dal commissario Può
prevedere operazioni sul capitale, nel qual caso l'art. 1 1 8, co. 3, 5 e 6 detta una disciplina
speciale per l'esecuzione, compresa l'attribuzione a un amministratore giudiziario del potere di
esprimere il voto in assemblea per il socio di maggioranza
Art. 91 - OFFERTE CONCORRENTI
La norma ha la funzione di arrivare alla votazione della proposta del debitore avendo una
ragionevole certezza sull'effettivo valore dell'azienda e sulla bontà della proposta.
Se la proposta contempla la cessione o l'affitto dell'azienda (o di beni di valore significativo) a un
soggetto già determinato, il tribunale deve indire una procedura per individuare eventuali altri
soggetti interessati. La procedura deve esaurirsi prima della votazione (il suo esito può incidere
significativamente sulla proposta, che andrà modificata di conseguenza).
ATTIVITÀ DEL COMMISSARIO
Il commissario deve fare una serie di verifiche (verifica i crediti), egli scrive a
tutti i creditori per avvisare dell’ammissione del debitore al concordato
preventivo. Quindi prepara una relazione dove spiega le cause dei credi, la
condizione dell’impresa, l’attivo e passivo eventualmente rettificato, spiega la
proposta del debitore e di esprime anche sulla fattibilità della proposta e sulle
prospettive dei creditori.
Il commissario può segnalare di atti in frode, gli atti in frode determinano la
chiusura immediata della procedura.
Alla fine, fa una relazione che manda a tutti i creditori, che grazie a una novità
introdotta dal codice della crisi, i creditori votano attraverso PEC, i creditori
sono soddisfarti per intero non votano, esclusi dal voto famigliari e parti
correlate.
> Verifica elenco creditori ed eventuali rettifiche (anche della prelazione) (art. 104, co. 1).
> Comunicazione ai creditori (art. 1 04. co. 2).
> Inventario e relazione preliminare. La relazione del commissario costituisce l'unico flusso
informativo a favore dei creditori, cui è rimessa la valutazione della convenienza della
proposta; deve dare atto delle prospettive delle eventuali azioni promovibili solo nella
LG (revocatorie) (art 1 05).
> Segnalazione atti in frode: l'ammissione alla procedura può essere revocata se emergono atti
di frode (compiuti ante o post domanda) o se il debitore non deposita il fondo spese
determinato dal tribunale o se compie atti di straordinaria amm.ne non autorizzati (art. 106). >
> Raccoglie e inoltra le osservazioni (su ammissibilità e convenienza della proposta)
e contestazioni (sugli altrui crediti) dei creditori (art. 107, co. 4 e 5).
> Relazione definitiva. Tiene conto di osservazioni e contestazioni (art. 1 07, co. 6).

VOTAZIONE
▶ La votazione avverrà a mezzo pec, senza l'adunanza davanti al GD
▶ ll GD può ammettere provvisoriamente in tutto o in parte i crediti contestati ai soli fini del voto
e del calcolo delle maggioranze, senza alcun effetto nei rapporti fra debitore e creditore (art. 1
08).
▶ Sono esclusi dal voto i creditori prelatizi soddisfatti per intero e - nel concordato con
continuità - in denaro ed entro 1 80 gg. dall'omologazione (30 gg. per i dipendenti);
votano, invece, se sono degradati a chirografo, salvo che non rinuncino alla prelazione (art.
1 09, co. 3-5).
▶ Sono esclusi dal voto i familiari e le parti correlate; il creditore proponente (proposta
concorrente) e le sue parti correlate possono votare solo se vanno in una classe ad hoc. (art. 1
09, co. 6 e 7).
▶ Per l'approvazione è richiesta la maggioranza, calcolata con modalità diverse secondo il tipo di
concordato.
o Se il concordato è liquidatorio puro (art. 1 09, co. 1):
 maggioranza assoluta calcolata sull'ammontare complessivo dei crediti (esclusi
quelli non ammessi al voto);
 se un solo creditore vanta un credito del 50%, occorre anche la maggioranza
per teste;
 se la proposta di concordato prevede le classi di creditori, occorre anche
l'approvazione della maggioranza delle classi.
o se il concordato prevede la continuità (art. 109, co. 5):
 occorre l'unanimità/l’approvazione di tutte le classi: la classe approva la
proposta se:
-> è raggiunta la maggioranza dei crediti ammessi al voto, oppure
-> hanno votato favorevolmente i due terzi dei crediti dei creditori votanti,
purché abbiano votato i creditori titolari di almeno la metà del totale dei crediti
della medesima classe.
o N.B. anche se manca l’unanimità delle classi, il Tribunale puo omologare il
concordato se sussistono alcune condizioni (v. art. 112,co. 2 e slide 96).
▶ Nei casi in cui il concordato prevede una classe di soci o titolari di strumenti finanziari (art.
120 ter), il loro voto è computato in proporzione alla quota di capitale e, all'opposto dei
creditori, il silenzio equivale ad assenso.

Art. 112 - (PROCEDIMENTO) IN SEDE DI OMOLOGAZIONE


Poteri officiosi del tribunale (verifica di):

a la regolarità della procedura; ovvero che siano rispettate le scansioni procedurali


b verifica l'esito della votazione;
c verifica l'ammissibilità della proposta;
d verifica la corretta formazione delle classi; formati con creditori omogenei per posizione
giuridica e interesse economico
e verifica la parità di trattamento dei creditori all'interno di ciascuna classe;
f in caso di concordato in continuità aziendale, che tutte le classi abbiano votato
favorevolmente, che il piano non sia privo di ragionevoli prospettive di impedire o superare
l'insolvenza e che eventuali nuovi finanziamenti siano necessari per l'attuazione del piano e
non pregiudichino ingiustamente gli interessi dei creditori;
g in ogni altro caso, la fattibilità del piano, intesa come non manifesta inattitudine a raggiungere
gli obiettivi prefissati.

Art.112 - Il concordato con continuità con classe dissenziente: per l'omologa è necessario che:

a) il valore di liquidazione è distribuito nel rispetto della graduazione delle cause legittime di
prelazione;
b) il valore eccedente quello di liquidazione è distribuito in modo tale che i crediti inclusi nelle
classi dissenzienti ricevano complessivamente un trattamento almeno pari a quello delle classi
dello stesso grado e più favorevole rispetto a quello delle classi di grado inferiore, fermo restando
il trattamento previsto per i dipendenti (art. 84, co. 7);
c) nessun creditore riceve più dell'importo del proprio credito;
d) la proposta è approvata dalla maggioranza delle classi, purché almeno una sia formata da
creditori titolari di diritti di prelazione, oppure, in mancanza, la proposta è approvata da almeno
una classe di creditori che sarebbero almeno parzialmente soddisfatti rispettando la graduazione
delle cause legittime di prelazione anche sul valore eccedente quello di liquidazione.
NON FATTA
IN CLASSE

Art. 117 - EFFETTI CD


gli effetti del concordato si estendono automaticamente
> la proposta omologata estende i propri effetti anche ai creditori dissenzienti;

>tutti i creditori (consenzienti e non) conservano i propri diritti verso coobbligati e


fidejussori del debitore;
> nelle società con soci illimitatamente responsabili, i soci beneficiano della falcidia
concordataria: non è menzionata la serva dell'eventuale garanzia, di cui all'art. 59, ma è previsto
l'eventuale patto contrario (grazie al quale i creditori sociali conservano l'azione per l'intero credito
vs. i soci).

Art. 114-118 - ESECUZIONE


Se il concordato prevede la cessione di beni, il tribunale con l'omologa
nomina un liquidatore, la disciplina della liquidazione ricalca quella della LG, ,
rispetta le procedure competitive e quando fa il riparto deve attenersi al
passivo del concordato esposto dal creditore e eventualmente rettificato
dal commissario.
Nel concordato liquidatorio, il liquidatore giudiziale è sempre legittimato a esperire l'azione sociale di
responsabilità di cui all'art. 2392 c.c. (art. 1 1 5), mentre ciascun creditore può esercitare in proprio
l'azione (dei creditori sociali) di cui all'art. 2394 c.c., nonché ovviamente l'azione individuale di cui
all'art. 2395 c.c.

La disciplina dell'esecuzione si trova negli artt. 1 18 e 120 quinquies, nei quale si prevede:

(a) l'attribuzione al commissario dei poteri necessari all'adempimento, per il caso in cui
il debitore sia inerte (art. 1 1 8)
(b) l'intervento diretto del tribunale per l'introduzione nello statuto delle
modifiche programmate (art. 120 quinquies).
Nel caso in cui sia stata omologata la proposta concorrente, che preveda operazioni straordinarie
(prevedibilmente, un aumento o ricostituzione del capitale riservato al proponente), la norma (art. 1 1
8) consente - a fronte dell'inerzia dell'organo amministrativo e/o dell'assemblea - di nominare un
amministratore giudiziario, cui può essere attribuito il potere di convocare l'assemblea ed esprimere il
voto in luogo dei soci di maggioranza.

RISOLUZIONE E ANNULLAMENTO (ARTT. 11 9 E 120):


Le condotte che danno luogo all'annullamento sono apprezzabili (in corso di procedura) anche quali
atti in frode (v. art. 106).

Il concordato non adempiuto può essere risolto come se fosse un contratto


inadempiuto, l'azione di risoluzione disciplinato dall' art 1 19 è una azione di risoluzione
che ha una sua disciplina propria. C'è anche l'annullamento, che si verifica quando il
consenso dei creditori è frutto di un dolo, di una frode del creditore, deve essersi
verificata una diminuzione dell'attivo o un aumento artefatto del passivo. ln queste due
forme di dolo, il concordato può essere annullato.

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