Concordato Preventivo
Concordato Preventivo
Finalità:
soddisfare i creditori in misura non inferiore a quella realizzabile in caso di liquidazione
giudiziale mediante la continuità aziendale, la liquidazione del patrimonio, l'attribuzione delle
attività ad un assuntore o in qualsiasi altra forma.
per soddisfare i creditori il legislatore da massima libertà: puoi fare un concordato
che prevede le continuità aziendale (preferito del legislatore) oppure puoi liquidare il
patrimonio, attribuire tutto il patrimonio ad un assuntore o utilizzare altre forme.
Il valore di liquidazione del patrimonio è distribuito nel rispetto della graduazione delle cause
legittime di prelazione; per il valore eccedente quello di liquidazione (cd. plusvalore concordatario)
è sufficiente che i crediti inseriti in una classe ricevono complessivamente un trattamento almeno
pari a quello delle classi dello stesso grado e più favorevole rispetto a quello delle classi di grado
inferiore (a eccezione dei crediti odei lavoratori subordinati, che devono godere anche del plus
valore)
->concordato deve dare ai creditori un trattamento diverso e superiore rispetto
quella che avrebbero nella liquidazione giudiziale
ln caso di continuità diretta, (SPA)il valore della partecipazione rimaste di soci (al netto dei loro
apporti concordatari) non può essere così elevato da minare la convenienza delle proposta, con
riferimento alla classe dissenziente cui è attribuito il trattamento meno favorevole (art 120 quater)
le norma 120 quater ci dice che il valore della partecipazione che resta ai soci
non può essere superiore al valore attribuito all' ultima classe dei creditori, quelli
trattati peggio dei soci, i soci devono perderci almeno quanto i creditori che
hanno sostenuto il maggior sacrificio (che hanno ricevuto il corrispettivo minore)
CONCORDATO LIQUIDATORIO:
vuol dire che l’imp. lascia ai creditori l’intero patrimonio, che nominino un
liquidatore dal tribunale, venderà tutto, e distribuisce il ricavato con le regole
del L.G., in questo modo non fallisce e si sdebita. Al legislatore questo non gli va
bene perché i creditori hanno lo stesso risultato della L.G. ma non hanno le
revocatorie, quindi prendono meno rispetto alla L.G.;
in più si devono pagare molti più professionisti che con la L.G. (il giudice, il
liquidatore, il curatore...)
possono subire la falcidia nella misura dell'incapienza del bene* (o dei beni e diritti)
oggetto della prelazione: il credito eccedente il valore del bene degrada a chirografo. Il
valore di liquidazione del bene gravato deve essere stimato da un professionista
indipendente
(*: significa che se ha un mutuo ipotecario di 1 '000.0000 su un bene che vale
300'000 è
considerato bene in prelazione solo il bene e viene pagato dei 300.000,
invece per la differenza, per la parte di credito non capiente, i 700.000 di
interessi verranno pagati per ultimi;
il creditore da prelatizio degrada a chirografo e riceverà la % che spetta ai
chirografari
Nel concordato con continuità può essere prevista una moratoria – un termine - (la cui
durata massima non è determinata dalla legge, ma se eccede i 180 gg. attribuisce il
diritto di voto; durata max 6 mesi per i crediti da lavoro subordinato) o fino alla vendita
del bene gravato (art. 86).
SUDDIVISIONE DEI CREDITORI IN CLASSI
Suddivisione dei creditori in classi (artt. 85 e 120 ter), nel concordato preventivo
la suddivisione non è sempre obbligatoria, ma lo è quando si tratta di concordato
di continuità.
Per i soci ai quali lo statuto, anche a seguito delle modifiche previste dal piano, riconosce diritti
diversi, la formazione delle classi è obbligatoria se il piano prevede modificazioni che incidono
direttamente sui diritti di partecipazione dei soci e, in ogni caso, per le società che fanno ricorso al
mercato del capitale di rischio (art. 120 ter).
Sostanzialmente analogo alla transazione negli accordi (art. 63): falcidiabilità nei limiti del valore
dei beni oggetto di prelazione e trattamento non deteriore ai creditori che hanno un grado di
privilegio inferiore o a quelli che hanno una posizione giuridica e interessi economici omogenei.
Anche qui è previsto il cram-down, se l'adesione del creditore è determinante per le maggioranze
e la proposta è non deteriore rispetto alla liquidazione giudiziale
INTERVENTO DI TERZI:
> assuntore: acquisisce l'attivo contro accollo del passivo concordatario.
> garante: garantisce l'adempimento del concordato (senza regresso o con regresso)
> per mezzo di operazioni straordinarie: in caso di trasformazione, fusione o scissione
(deroga disciplina codicistica)
26/05
FINANZIAMENTI PREDEDUCIBILI (ARTT. 99, 1 01 E 1 02);
quando si fa un’operazione di continuità su un'impresa in crisi, il legislatore
agevola i finanziamenti prededucibili, anche se il piano non funziona, questi
finanziamenti sono i primi ad essere pagati.
Nell'ambito dei diversi strumenti di regolazione della crisi, un problema cruciale è il finanziamento
dell'attività che prosegue: pertanto il legislatore, a certe condizioni, agevola la concessione di
finanziamenti, attribuendo loro la prededucibilità
Esistono diversi finanziamenti prededucibili che si distinguono a seconda del
momento in cui intervengono durante il concordato, (prima-durante-dopo il
concordato), in tutti i casi c'è il ruolo del tribunale, è il tribunale che concede la
prededucibilità.
(A) Successivi alla domanda e anteriori all'omologazione (anche per gli accordi)
Autorizzabili quando è prevista la continuazione dell'attività aziendale.
(B) ln funzione della domanda (art. 99, co. 5). La prededuzione deve essere disposta nel
provvedimento con cui il tribunale accoglie la domanda di ammissione al concordato
preventivo: gli accordi di ristrutturazione devono essere omologati
ln caso di liquidazione giudiziale, la prededuzione (sia per A, che per B) è persa se il ricorso o
l'attestazione contengono dati falsi ovvero omettono informazioni rilevanti o comunque quando
il debitore ha commesso altri atti in frode ai creditori per ottenere l'autorizzazione e il
finanziatore ne era a conoscenza (art. 99, co. 6).
(C) ln esecuzione del concordato o del piano (art. 101). Prededucibili se previsti nel piano, ma in
caso di liquidazione giudiziale la prededuzione è persa se il piano risulta poi basato su dati falsi,
ecc
(D) Finanziamenti dei soci (art. 101) Sono finanziamenti in generale postergati, ma in
deroga agli articoli 2467 e 2497 quinquies c.c., la prededuzione si applica ai finanziamenti
erogati dai soci in qualsiasi forma, inclusa l'emissione di garanzie e controgaranzie, fino 80%
del loro ammontare. Se il finanziatore ha acquisito la qualità di socio in esecuzione del
concordato preventivo o dell'accordo, la prededuzione è al 100%.
PAGAMENTO CREDITI ANTERIORI (ART. 100).
Sempre per favorire la continuità aziendale, a certe condizioni il debitore può pagare integralmente
debiti anteriori (ancorché chirografari - deroga alla concorsualità).
E' ammessa la prosecuzione dei mutui con garanzia reale, se la garanzia è capiente e il rimborso
delle rate a scadere non lede i diritti degli altri creditori.
slide saltata in
classe
CONCORDATO PREVENTIVO (E PRO)
Contenuto del piano (art. 87)
a) l'indicazione del debitore e delle eventuali parti correlate, le sue attività e passività al
momento della presentazione del piano e la descrizione della situazione economico-finanziaria
dell'impresa e della posizione dei lavoratori; C'è da presentare un bilancio prossimo alla
data del PRO
b) una descrizione delle cause e dell'entità dello stato di crisi o di Insolvenza in cui si trova e
l'indicazione delle strategie d'intervento;
c) Il valore di liquidazione del patrimonio* ,alla data della domanda di concordato, in ipotesi
di liquidazione giudiziale;
*ci serve come terzo in compartizionis per il coso in cui qualcuno dice che non
mi conviene, inoltre l'eventuale plus volare concordatorio superiore al valore di
liquidazione può essere distribuito senza seguire la regola del absolute priority
rule)
e) ...la descrizione analitica delle modalità e dei tempi di adempimento della proposta nonché,
in caso di concordato in continuità, il piano industriale con l'indicazione degli effetti sul piano
finanziario e dei tempi necessari per assicurare il riequilibrio della situazione finanziaria;
f) ove sia prevista la prosecuzione dell'attività d'impresa in forma diretta, (il pieno deve
avere un budget con l'indicazione del' costi ricavi attesi e dei flussi), l'analitica
individuazione dei costi e dei ricavi attesi, del fabbisogno finanziario e delle relative modalità di
copertura, tenendo conto anche dei costi necessari per assicurare il rispetto della normativa in
materia di sicurezza sul lavoro e di tutela dell'ambiente;
g) gli apporti di finanza nuova eventualmente previsti e le ragioni per cui sono necessari per
l'attuazione del piano;
j) le parti interessate dal piano, indicate individualmente o descritte per categorie di debiti, e
l'ammontare dei relativi crediti e interessi, con indicazione dell'ammontare eventualmente
contestato;
k) le classi in cui le parti interessate sono state suddivise ai fini del voto, con indicazione dei
criteri di formazione utilizzati, del valore dei rispettivi crediti e degli interessi di ciascuna classe;
l) le eventuali parti non interessate dal piano, indicate individualmente o descritte per
categorie di debiti, unitamente a una descrizione dei motivi per i quali non sono interessate;
Il debitore può presentare la domanda completa di proposta, piano e attestazioni, oppure limitarsi a
chiedere un termine per provvedere al deposito degli atti completi (concordato in bianco o
preventivo o con riserva). Dalla data della domanda si producono comunque una serie di effetti
protettivi automatici.
Il Tribunale:
concede il termine di 30-60 gg. (salva inammissibilità della domanda puramente
pretestuosa), prorogabile di altri 60 gg. se in assenza di domande di apertura di
LG;
nomina il commissario giudiziale, il quale riferisce su ogni atto di frode ai creditori
non dichiarato nella domanda ovvero su ogni circostanza o condotta del debitore tali da
pregiudicare una soluzione efficace della crisi;
dispone gli obblighi informativi periodici.
ordina al debitore il versamento, entro un termine perentorio non superiore a 10 gg. di
una somma per le spese della procedura.
Il tribunale, su segnalazione di un creditore, del commissario o del PM, sentiti il debitore e
i creditori che hanno proposto ricorso per l'apertura della LG, revoca il provvedimento di
concessione dei termini se:
il commissario segnala atti in frode non dichiarati nella domanda;
sussistono circostanze o condotta del debitore tali da pregiudicare una soluzione efficace
della crisi;
vi è stata grave violazione degli obblighi informativi;
il debitore non deposita il fondo spese.
divieto di azioni esecutive e cautelari sul patrimonio del debitore o sui beni e sui diritti con i
quali viene esercitata l'attività d'impresa: l'effetto (benché automatico) è subordinato alla
richiesta del debitore nella domanda introduttiva
divieto di acquisire titoli di prelazione (il creditore non può iscriverti e un'ipoteca
giudiziale
= ipoteca Iscritta inforza di una sentenza di condanna) per crediti anteriori,
salva autorizzazione del tribunale o del GD (artt. 46, co. 5 e 94, co. 2);
inefficacia automatica delle ipoteche giudiziali iscritte nei 90 gg. anteriori all'iscrizione
della domanda nel Reg. imp. (art. 46, co. 5);
sospensione prescrizione e decadenze impedite (art. 54, co.2);
creditori anteriori -> divieto di pagamento (salvo art. 100);
creditori posteriori -> prededucibilità (art. 46, co. 4).
VOTAZIONE
▶ La votazione avverrà a mezzo pec, senza l'adunanza davanti al GD
▶ ll GD può ammettere provvisoriamente in tutto o in parte i crediti contestati ai soli fini del voto
e del calcolo delle maggioranze, senza alcun effetto nei rapporti fra debitore e creditore (art. 1
08).
▶ Sono esclusi dal voto i creditori prelatizi soddisfatti per intero e - nel concordato con
continuità - in denaro ed entro 1 80 gg. dall'omologazione (30 gg. per i dipendenti);
votano, invece, se sono degradati a chirografo, salvo che non rinuncino alla prelazione (art.
1 09, co. 3-5).
▶ Sono esclusi dal voto i familiari e le parti correlate; il creditore proponente (proposta
concorrente) e le sue parti correlate possono votare solo se vanno in una classe ad hoc. (art. 1
09, co. 6 e 7).
▶ Per l'approvazione è richiesta la maggioranza, calcolata con modalità diverse secondo il tipo di
concordato.
o Se il concordato è liquidatorio puro (art. 1 09, co. 1):
maggioranza assoluta calcolata sull'ammontare complessivo dei crediti (esclusi
quelli non ammessi al voto);
se un solo creditore vanta un credito del 50%, occorre anche la maggioranza
per teste;
se la proposta di concordato prevede le classi di creditori, occorre anche
l'approvazione della maggioranza delle classi.
o se il concordato prevede la continuità (art. 109, co. 5):
occorre l'unanimità/l’approvazione di tutte le classi: la classe approva la
proposta se:
-> è raggiunta la maggioranza dei crediti ammessi al voto, oppure
-> hanno votato favorevolmente i due terzi dei crediti dei creditori votanti,
purché abbiano votato i creditori titolari di almeno la metà del totale dei crediti
della medesima classe.
o N.B. anche se manca l’unanimità delle classi, il Tribunale puo omologare il
concordato se sussistono alcune condizioni (v. art. 112,co. 2 e slide 96).
▶ Nei casi in cui il concordato prevede una classe di soci o titolari di strumenti finanziari (art.
120 ter), il loro voto è computato in proporzione alla quota di capitale e, all'opposto dei
creditori, il silenzio equivale ad assenso.
Art.112 - Il concordato con continuità con classe dissenziente: per l'omologa è necessario che:
a) il valore di liquidazione è distribuito nel rispetto della graduazione delle cause legittime di
prelazione;
b) il valore eccedente quello di liquidazione è distribuito in modo tale che i crediti inclusi nelle
classi dissenzienti ricevano complessivamente un trattamento almeno pari a quello delle classi
dello stesso grado e più favorevole rispetto a quello delle classi di grado inferiore, fermo restando
il trattamento previsto per i dipendenti (art. 84, co. 7);
c) nessun creditore riceve più dell'importo del proprio credito;
d) la proposta è approvata dalla maggioranza delle classi, purché almeno una sia formata da
creditori titolari di diritti di prelazione, oppure, in mancanza, la proposta è approvata da almeno
una classe di creditori che sarebbero almeno parzialmente soddisfatti rispettando la graduazione
delle cause legittime di prelazione anche sul valore eccedente quello di liquidazione.
NON FATTA
IN CLASSE
La disciplina dell'esecuzione si trova negli artt. 1 18 e 120 quinquies, nei quale si prevede:
(a) l'attribuzione al commissario dei poteri necessari all'adempimento, per il caso in cui
il debitore sia inerte (art. 1 1 8)
(b) l'intervento diretto del tribunale per l'introduzione nello statuto delle
modifiche programmate (art. 120 quinquies).
Nel caso in cui sia stata omologata la proposta concorrente, che preveda operazioni straordinarie
(prevedibilmente, un aumento o ricostituzione del capitale riservato al proponente), la norma (art. 1 1
8) consente - a fronte dell'inerzia dell'organo amministrativo e/o dell'assemblea - di nominare un
amministratore giudiziario, cui può essere attribuito il potere di convocare l'assemblea ed esprimere il
voto in luogo dei soci di maggioranza.