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Modello Logico Relazionale

Il documento descrive il modello logico dei dati, evidenziando la struttura delle relazioni e delle tabelle nel contesto dei database relazionali. Viene spiegato come le entità e gli attributi si trasformano in relazioni e come vengono gestite le associazioni tra di esse. Inoltre, il testo illustra le caratteristiche fondamentali delle relazioni e la terminologia utilizzata nel modello relazionale.

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Modello Logico Relazionale

Il documento descrive il modello logico dei dati, evidenziando la struttura delle relazioni e delle tabelle nel contesto dei database relazionali. Viene spiegato come le entità e gli attributi si trasformano in relazioni e come vengono gestite le associazioni tra di esse. Inoltre, il testo illustra le caratteristiche fondamentali delle relazioni e la terminologia utilizzata nel modello relazionale.

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Il modello logico dei dati

A. Lorenzi, E. Cavalli
INFORMATICA PER SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI

Copyright © Istituto Italiano Edizioni Atlas


Come organizzare i dati

Realtà

Modello Concettuale

Modello
Modello Logico
relazionale

Livello Fisico

Database
2
Relazioni e tabelle

3
Le relazioni

• Il successo del modello relazionale si fonda sulla visione tabellare dei dati
basata sul concetto matematico di relazione

A = {4, 9, 16} , B = {2, 3}


A×B = { (4,2), (9,2), (16,2), (4,3), (9,3), (16,3) }
Q = { (4,2), (9,3) } ⊆ A×B AxB

(4,3)

Q è una relazione sui domini A e B (9,2) (4,2) Q

QuadratoDi(4,2) (16,2) (9,3)

(16,3)
4 QuadratoDi 2

4
Relazioni e tabelle
I due insiemi A1×A2 e QuadratoDi possono essere rappresentati con tabelle

A1×A2 A1 A2 QuadratoDi A1 A2
4 2 4 2
4 3 9 3
9 2
9 3
• Dati n insiemi S1, S2, S3, ..., Sn si dice relazione
16 2 R su questi insiemi l'insieme delle tuple (n-uple):
16 3 s1, s2, s3,..., sn

• Gli insiemi Si si chiamano domini della relazione


detta di grado n

• Cardinalità della relazione è il numero di tuple


(righe) che la compongono

5
Caratteristiche delle relazioni
Automobili: relazione di grado 5 e cardinalità 8

Attributi
(Colonne) Dominio di Porte:
{ 3, 4, 5 }

Modello Costruttore Segmento Porte Posti


Serie 3 BMW D 4 5
Panda Fiat B 5 5
Giulietta Alfa Romeo C 5 5
Bravo Fiat C 5 5
Punto Fiat B 3 5
Cardinalità
C1 Citroen B 3 4
C3 Citroen C 5 5
Delta Lancia C 5 5

Grado Tupla (Riga)

6
Relazioni: terminologia (1)

• Chiave di una relazione è un attributo o un insieme minimale di attributi che


identificano univocamente le n-uple della relazione, cioè ogni riga della tabella
possiede valori diversi per l’attributo (o gli attributi) chiave
• Schema di una relazione, per esempio di Automobili, è una scrittura del tipo:
Automobili ( Modello, Costruttore, Segmento, Porte, Posti )

• Terminologia
Modellousata:
 Costruttore, Segmento, Porte, Posti
“Panda”  “Fiat”, “C”, 5, 5
Terminologia Tabella Colonna Riga
molto diffusa

Relazione Attributo Tupla

File Campo Record

7
Relazioni: terminologia (2)

• Un esempio di schema relazionale di database:


Studenti ( Matricola, Nominativo, Indirizzo, CodFac )
Facoltà ( Codice, Descrizione )
Chiave esterna

Studenti
Matricola Nominativo Indirizzo CodFac Facoltà
2340 Nino Verdi Milano ing Codice Descrizione
2370 Lino Bianchi Torino ing eco Economia
21323 Marzia Rossi Venezia eco ing Ingegneria
34510 Franco Dini Palermo eco lin Lingue
45678 Silvia Gualeni Salerno lin med Medicina
53325 Franco Bassetti Foggia eco

8
Il modello relazionale

Caratteristiche di base del modello relazionale sono le seguenti:

• Tutte le righe hanno lo stesso numero di attributi e contengono


informazioni di una (sola) entità
• I valori delle colonne rappresentano informazioni elementari (non ci
sono informazioni di gruppo)
• Tutti i valori in una colonna sono del medesimo tipo
• Non ci possono essere righe duplicate: ci deve essere un attributo o
insieme di attributi con la funzione di chiave primaria
• L’ordine delle colonne non è rilevante (perché le colonne hanno
un’intestazione)
• L’ordine delle righe non è rilevante

9
Dal modello E/R al modello relazionale

10
Dal modello E/R al modello relazionale (1)

Dal modello concettuale dei dati è possibile ottenere il modello logico dei
dati usando le seguenti regole di derivazione:

1. Ogni entità diventa una relazione; ogni attributo di un’entità diventa un


attributo della relazione ereditando le caratteristiche dell’attributo
dell’entità da cui deriva
2. L’identificatore univoco di un’entità diventa la chiave primaria della
relazione derivata
3. Per rappresentare le associazioni:
a) Associazione 1:1. Si costruisce un’unica relazione che contiene gli
attributi della prima e della seconda entità (regola con molte
eccezioni). E’ spesso preferibile trattare l’associazione 1:1 come se
fosse 1:N
Se nel modello E/R ci sono due entità perché
riunire i fatti dell’una con quelli dell’altra?

11
Dal modello E/R al modello relazionale (2)

b) Associazione 1:N. Si rappresenta aggiungendo, agli attributi


dell’entità che svolge il ruolo a molti, l’identificatore univoco
dell’entità che svolge il ruolo a uno nell’associazione (chiave
esterna). Gli eventuali attributi dell’associazione vengono inseriti
nella relazione che rappresenta l’entità a molti, assieme alla chiave
esterna
c) L’associazione N:N. Si rappresenta costruendo una nuova tabella
(in aggiunta alle relazioni derivate dalle entità) composta dagli
identificatori univoci delle due entità e dagli eventuali attributi
dell’associazione. La chiave della nuova relazione è formata
dall’insieme di attributi che compongo le chiavi delle due entità, oltre
agli attributi dell’associazione necessari a garantire l’unicità delle
righe nella tabella ottenuta

12
Modello con associazione 1:1
Dipendenti e auto aziendali: pochi dipendenti hanno l’auto aziendale

1 1
Dipendente AutoAziendale
Essere Assegnata
Matricola {PK} Targa {PK}
Nome Modello
Cognome Costruttore
DataNascita Cilindrata
LuogoNascita

Molte righe con


questi campi nulli
Dipendenti ( Matricola, Nome, Cognome, DataNascita, LuogoNascita,
Targa, Modello, Costruttore, Cilindrata )

Dipendenti ( Matricola, Nome, Cognome, DataNascita, LuogoNascita )


AutoAziendali ( Targa, Modello, Costruttore, Cilindrata, Matricola ) Meglio così

13
Modello con associazione 1:N (1)

Dipendenti e relativi contratti di lavoro

1 N
Contratto Dipendente
Applicare
Codice {PK} Matricola {PK}
Descrizione Cognome
StipendioBase Nome
DataScadenza Indirizzo
Qualifica

Contratti
Contratti (( Codice,
Codice, Descrizione,
Descrizione, StipendioBase,
StipendioBase, DataScadenza
DataScadenza ))
Dipendenti
Dipendenti (( Matricola,
Matricola, Cognome,
Cognome, Nome,
Nome, Indirizzo,
Indirizzo, Qualifica,
Qualifica CodiceContratto
) )

14
Modello con associazione 1:N (2)

Acquisto di automobili da parte di persone

1 Acquistare N
Persona Automobile

CodiceFiscale {PK} Targa {PK}


Cognome Modello
Nome Produttore
DataAcquisto Cilindrata
DataNascita
PrezzoAcquisto PrezzoListino
Indirizzo

Persone ( CodiceFiscale, Cognome, Nome, DataNascita, Indirizzo )


Automobili ( Targa, Modello, Produttore, Cilindrata, PrezzoListino,
CodiceFiscale, DataAcquisto, PrezzoAcquisto)

15
Modello con associazione N:N (1)

Studenti e Materie d’esame

N Valutare N
Studente Materia

Matricola {PK} CodiceMateria {PK}


Cognome NomeMateria
Nome NumeroOre
Data
Indirizzo
Voto
Telefono

Studenti ( Matricola, Nome, Cognome, Indirizzo, Telefono )


Materie ( CodiceMateria, NomeMateria, NumeroOre )
Esami ( Matricola, CodiceMateria, Data, Voto )

16
Modello con associazione N:N (2)

Studenti e Materie d’esame – approccio con 3 entità

1 N N 1
Studente Esame Materia

Matricola {PK} Numero {PK} CodiceMateria {PK}


Cognome Data NomeMateria
Nome Voto NumeroOre
Indirizzo
Telefono

Studenti ( Matricola, Nome, Cognome, Indirizzo, Telefono )


Materie ( CodiceMateria, NomeMateria, NumeroOre )
Esami ( Numero, Data, Voto
Voto, Matricola, CodiceMateria ))

17

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