Sintesi Abap
Sintesi Abap
Un testo può essere richiamato più volte all’interno di un codice. Se successivamente vado a
modificare l’elemento testo, verrà modificato in tutti i richiami nel report.
La variabile può cambiare valore nel codice. Nel codice quello che si scrive prima, influenza quello
dopo.
Il TYPE N funziona come il TYPE C ma accetta solo numeri. Solo che non può essere utilizzato per i
calcoli, per quelli bisogna usare il TYPE I ( interi, non c’è bisogno di dichiarare la lunghezza) . Ad
esempio:
In questo caso i numeri non bisogna scriverli con gli apici perché non si tratta di un testo. I tipi
numerici hanno valore iniziale uguale a zero, quindi bisogna valorizzarli. In questo report abbiamo
dichiarato delle variabili di tipo numerico a cui abbiamo assegnato un valore, Poi abbiamo chiesto
al report di fare un calcolo numerico.
(TYPE I per numeri interi; TYPE F per numeri a virgola mobili; TYPE P per calcoli decimali).
Posso valorizzare anche un variabile di tipo I in questo modo:
DATA: num1 type I value 100. ( VALUE per valorizzarlo, altrimenti vale zero)
Per rendere un codice pulito, non è necessario dare dei nomi molto lunghi alle variabili.
Bisogna dichiarare qualcosa prima di poterla utilizzare nel report, perché sennò il programma non
riesce a leggerlo, visto che comunque il codice viene letto dall’alto verso il basso. Non c’è una
regola precisa per esprimere e dichiarare le variabili, però possono essere usati dei prefissi ( per es.
al posto di dichiarare solo Utente, lo dichiaro come vUtente, per far capire che è una variabile).
Esistono 2 tipi di variabili:
Variabili globali (gv) che sono leggili dal programma per intero. Vengono dichiarate all’inizio
e posso essere usate per tutto il programma.
Variabili locali (lv) che vengono dichiarate in parti di sottocodice, quindi esiste ed è
raggiungibile solo lì.
Esempi di dichiarazione di variabile da stampare a schermo.
gvCogn type gnNome può essere usato quando le varibili hanno le stesse caratteristiche. Prima era
più frequente utilizzare il comando LIKE come si può vedere nel commento.
Esercizio esempio:
COMANDI:
Quando utilizziamo il comando write con riferimento all’elemento di testo, l’elemento di testo può
essere creato anche direttamente dalla scrittura del codice. Basta fare doppio click sull’id del
codice.
IF
L’IF viene usato per verificare se una condizione si presenta. La struttura di IF si presenta cosi:
IF (condizione).
(comando).
ENDIF.
In realtà possiamo impostare anche più condizioni da verificare:
IF (condizione).
(comando).
ELSEIF (condizione).
(comando).
ELSE.
(comando).
ENDIF.
Quando nel codice viene introdotto ELSEIF, allora vengono verificate più condizioni. In casi come
questi bisogna sempre precedere endif da else.
Esempio di IF:
DATA: gvNum TYPE I.
gvNum = 10.
IF gvNum > 10.
Write ‘ Maggiore di 10!’.
ENDIF.
In questo caso però il programma non farà nulla perché gvNum = 10.