Il 0% ha trovato utile questo documento (0 voti)
28 visualizzazioni4 pagine

Storia 2

La Guerra Fredda (1945-1989) segna un periodo di tensione tra Stati Uniti e Unione Sovietica, caratterizzato da divisioni geopolitiche e ideologiche, con eventi chiave come la divisione della Germania e la creazione di alleanze militari contrapposte. Le crisi di Berlino, Corea e Cuba, insieme alla guerra del Vietnam, evidenziano il conflitto indiretto tra le superpotenze, mentre l'emergere di movimenti di protesta e le riforme di Gorbaciov negli anni '80 portano alla fine del comunismo in Europa orientale e alla dissoluzione dell'URSS. La transizione verso la democrazia in Europa e la nascita della Repubblica Italiana segnano la fine di un'epoca e l'inizio di nuove sfide politiche e sociali.

Caricato da

7b5kh84cq8
Copyright
© © All Rights Reserved
Per noi i diritti sui contenuti sono una cosa seria. Se sospetti che questo contenuto sia tuo, rivendicalo qui.
Formati disponibili
Scarica in formato PDF, TXT o leggi online su Scribd
Il 0% ha trovato utile questo documento (0 voti)
28 visualizzazioni4 pagine

Storia 2

La Guerra Fredda (1945-1989) segna un periodo di tensione tra Stati Uniti e Unione Sovietica, caratterizzato da divisioni geopolitiche e ideologiche, con eventi chiave come la divisione della Germania e la creazione di alleanze militari contrapposte. Le crisi di Berlino, Corea e Cuba, insieme alla guerra del Vietnam, evidenziano il conflitto indiretto tra le superpotenze, mentre l'emergere di movimenti di protesta e le riforme di Gorbaciov negli anni '80 portano alla fine del comunismo in Europa orientale e alla dissoluzione dell'URSS. La transizione verso la democrazia in Europa e la nascita della Repubblica Italiana segnano la fine di un'epoca e l'inizio di nuove sfide politiche e sociali.

Caricato da

7b5kh84cq8
Copyright
© © All Rights Reserved
Per noi i diritti sui contenuti sono una cosa seria. Se sospetti che questo contenuto sia tuo, rivendicalo qui.
Formati disponibili
Scarica in formato PDF, TXT o leggi online su Scribd
Sei sulla pagina 1/ 4

IA GUERRA FREDDA

Il periodo della guerra fredda è anche detto “età del bipolarismo” (1945-1989), inizia da subito dopo la seconda
guerra mondiale e termina con la caduta del muro di Berlino o con la disgregazione dell’Unione Sovietica.
La guerra fredda si può dire che inizi già nel corso degli ultimi mesi della seconda guerra mondiale, iniziano
tensioni tra stati uniti e unione sovietica (con Truman). Negli ultimi anni di guerra nel corso delle conferenze
interalleate (Teheran, Yalta 2/1945 —> più importante e famosa, Potsdam, Conferenza di pace di Parigi 1946) si
afferma il principio della spartizione dell’Europa in aree di influenza, i sovietici controllano militarmente l’Europa
orientale, gli americani quella occidentale.
Il caso della Germania è emblematico, si decide di dividere la Germania in 4 zone di occupazione: una zona
americana, una francese, una inglese e una sovietica. Anche la stessa città di Berlino viene divisa, diventa
simbolo della guerra fredda. Inizialmente è divisa in 4, poi in 2, Berlino est e Berlino ovest, poi verrà costruito
anche il muro che divide la città.
Stalin ha il consenso da Roosevelt di formare un cuscinetto di stati satellite nell’Europa orientale, che proteggano
l’Unione Sovietica dall’Europa occidentale.
Tra 1945 e 1946 a Norimberga (processo di Norimberga) i nazisti vengono processati dai vincitori per crimini
contro l’umanità. 12 condannati all’ergastolo e 10 condannati a morte. (Testo pag.30)
Si discute sulla legalità del tribunale formato solo dalle potenze. La società della nazioni viene sciolta per darsi
vita all’ONU, organizzazione importante, ma con forti limiti (testo pag.32)
L’ONU non assume una struttura democratica: nel consiglio di Sicurezza i vincitori, a cui si aggiunse la Cina,
hanno diritto di vero.
Il 3 maggio 1946 Churchill pronuncia un famoso discorso in cui accusa l’unione sovietiva di imporre una cortina di
ferro nell’Europa orientale. Cortina di ferro= linea di confini difficilmente valicabili tra Europa occidentale e Europa
orientale.
Gia durante la ww2 emergono le prime tensioni tra USA e URSS, sono divise su tutto, hanno solo obiettivo
comune ossia distruggere Germania nazista. USA e URSS rappresentano due modelli politici e economici
antitetici. Il presidente USA Truman, eletto dopo la morte di Roosevelt, che ha un atteggiamento più rigido e
meno aperto al dialogo, sostiene la necessità di contenere e contrastare l’espansione dell’influenza sovietica.
Con il piano Marshall gli USA investono nella ripresa economica dell’Occidente per consolidarne i governi
democratici, gli stati dell’Europa orientale rifiutano. Il piano Marshall, attuato tra il 48 e il 51, prevedeva aiuti,
fondi, soldi, ma anche macchinari, generi alimentari (pag.36). Gli USA vogliono avere qualcosa in cambio, chiede
ai governi di interrompere le collaborazioni con socialisti e comunisti.
Dottrina Truman: viene esposta da Truman in un discorso da lui pronunciato nel 47. Divide il mondo in due, USA il
bene, URSS il male: gli USA devono proteggere gli altri stati dal male
Walter Lippmann, un giornalista, conia il termine “guerra fredda”. È un sistema bipolare, due blocchi opposti: da
una parte un regime totalitario dall’altra un sistema liberale, da una parte comunismo e dall’altra capitalismo. Non
c’è+ riconoscimento di legittimità reciproca tra i due stati. Lippmann la definisce guerra fredda perché non ci fu
nessuno scontro diretto tra le due superpotenze, ci sono state guerre (Vietnam, Corea) ma il confronto è stato
indiretto. L’arma atomica, di cui si erano dotati anche i Russi, svolge un ruolo decisivo.
Anche dal punto di vista militare si creano due alleanze contrapposte:
• nel 1949 si forma la NATO (North Atlantic Treaty Organization), di cui fanno parte: USA, Canada, Gran
Bretagna, Francia, Italia…
• nel 1955, dopo il consolidamento dei regimi dell’est, nasce il patto di Varsavia (URSS, Cecoslovacchia,
Bulgaria, Ungheria, Polonia, Romania, Albania)
Nel 1951 nasce la CECA (Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio), che poi diventerà Comunità Economica
Europea con il trattato di Roma nel 57, i 6 stati fondatori sono Italia, Francia, Germania Ovest, Belgio, Olanda e
Lussemburgo. Sarà decisiva l’azione dei padri fondatori De Gasperi, Adenauer, Schumann. Si pensava anche
all’idea di un esercito europeo, ma poi l’idea fallisce. In seguito c’è stato anche un allargamento dell’unione
Dall’altra parte, nell’europa dell’est, nasce un’organizzazione contrapposta, il COMECON, a cui aderiscono gli
stati del Patto di Varsavia. Anche dal punto di vista economico c’è una contrapposizione
Questo approccio bipolarista si estende anche fuori dall’Europa e diviene una logica mondiale, viene creato un
movimento dei paesi non allineati guidato da Jugoslavia che però mantiene solo un’apparente neutralità. Dal
1947 al 1989 il mondo vive una pace costantemente minacciata da una guerra totale nucleare (crisi e guerre
locali). Dopo l’89 si è vissuto in un clima di grande speranza per il futuro, nella possibilità di creare un’unica
Europa unita, si pensava di poter avviare un periodo di pace in Europa poi recentemente le cose sono
degenerate.
CRISI DI BERLINO
Nel 48 c’è una prima crisi a Berlino perché l’URSS reagisce al progetto di unificare i settori occidentali della
Germania bloccando le comunicazioni di Berlino. Gli americani e gli inglesi fanno vita ad un ponte aereo per
assicurare i rifornimenti. Dopo 11 mesi Stalin toglie il blocco e non volendo arrivare alla guerra rinuncia
all’assedio.
Nel 1949 nella Germania Ovest nasce la Repubblica Federale Tedesca (BRD) che entrerà nella nato. Nell’area di
occupazione russa nasce la Repubblica Democratica Tedesca (DDR). Questi due stati distinti sono un po’ il
simbolo della guerra fredda. Nel 1961 si decide di creare un muro, i sovietici per impedire la fuga all’Ovest
dividono la zona di Berlino da loro occupata con un muro, perché negli anni precedenti migliaia di cittadini
dell’est erano scappati verso Ovest.

GUERRA DI COREA
Dopo la fine dell’occupazione giapponese la corea viene divisa lungo il 38° parallelo secondo la logica del
bipolarismo, la parte nord sotto il controllo cinese e sovietico, la parte sud sotto il controllo americano. Nel 1950 il
governo comunista del Nord tenta un’offensiva con l’appoggio dei cinesi per conquistare anche la parte sud.
Intervengono gli Stai Uniti e c’è una controffensiva che riporta l’esercito nordcoreano entro i confini e l’esercito
americano riesce ad avanzare ma poi viene formato un trattato che riporta ai confini precedenti. Questa guerra
non porta cambiamenti territoriali ma dimostra la volontà delle superpotenze di interferire e intervenire nelle
vicende degli altri stati

Dopo la morte di Stalin, nel 1953, gli storici parlano di “disgelo”. Il suo successore Kruscev denuncia i crimini
dello stalinismo, riprendono un pò i contatti e il dialogo tra Est e Ovest, anche se la logica di Yalta (del
bipolarismo) non si tocca, ossia che le superpotenze possono intervenire nelle zone di loro competenza. I
sovietici nel 1956 quando scoppia la rivoluzione ungherese anticomunista intervengono con i carri armati.

CRISI DI CUBA (1962)


Nel 1956 grazie all’appoggio Che Guevara si instaura un nuovo governo (Fidel Castro) di tendenze marxiste. Gli
americani non sono contenti di avere dei marxisti come “vicini di casa”, il presidente J.F Kennedy tenta di
rovesciarlo. Castro si avvicina ancora di più all’unione sovietica che allora installa a Cuba dei missili ad ampio
raggio in grado di colpire il territorio degli USA. Kennedy risponde con un blocco navale, gli americani
minacciano di attaccare Cuba se i missili non fossero stati disinstallati, si vivono giorni di terrore con la minaccia
della guerra. Alla fine i sovietici, consapevoli del rischio della guerra, decidono di ritirare i missili. Questa è la crisi
GUERRA DEL VIETNAM
L’elemento che complicate le cose in questo settore dell’Asia è la presenza della Cina (importante attore della
guerra fredda, di governo comunista ma i rapporti con URSS non sono sempre ideali). Dopo la guerra d’indocina
(contro i francesi) si formano due stati del Vietnam: il nord filosovietico e il Sud vicino agli stati uniti. I guerrieri
Vietcong comunisti tentano di conquistare il sud, allora Kennedy interviene militarmente, in particolare poi quando
diventa presidente Johnson. Gli americani non sono attaccano il nord con bombardamenti, ma rovesciano il
governo in Cambogia e instaurano un governo alleato ma bombardano anche il sentiero Ho Chi Min che passa
anche attraverso Cambogia e Laos. Questa guerra inizia presto ad essere contestata sia in America che in
Europa, anche dal punto di vista militare gli americani trovano difficoltà poichè il territorio è prevalentemente
composto da giungla e i Vitecong usano la tecnica della guerriglia (attacchi mirati a colonie, ponti, infrastrutture),
che tende ad evitare lo scontro aperto. Fino a che il presidente Nixon decide il disimpegno: gli accordi del 1973
consento il ritiro USA e la riunificazione sotto il governo del Nord.

LA PRIMAVERA DI PRAGA
Si parla di primavera nel senso di risveglio del popolo, gli eventi riguardano l’estate. Nella fine del 1967 il governo
guidato da Dubcek propone grandi riforme sia nel campo politico che in quello economico, che non mettono di
fatto in dubbio l’appartenenza al blocco sovietico, però sono riforme che vanno verso la democrazia. Questo non
sta bene all’URSS che nell’estate del 1968 interviene con delle truppe del Patto di Varsavia a Praga e occupano la
Cecoslovacchia, ci sono scontri, proteste, barricate dei studenti. I sovietici riescono a riprendere il controllo della
situazione e non consentono cambiamenti.

Gli effetti collaterali di questi eventi


Anche se USA e URSSA non giunsero mai ad uno scontro diretto, parteciparono ai conflitti locali e interferirono
nelle vicende politiche di stati indipendenti (interventi politici e militari).
Due casi emblematici:
• il Cile di Allende e la dittatura di Pinochet (pag. 94 e video documentario)
• La Cambogia di Pol Pot (pag. 100 e video documentario)

LA SVOLTA DEGLI ANNI ‘80


Negli stati di europa orientali, nei regimi comunisti cominciano ad emergere le varie contraddizioni rispetto a :
• economia: sistema di produzione e distribuzione non efficiente (tenore di vita inferiore agli standard
occidentali, disastro di Chernobyl)
• Politica: scarsa rappresentività dei governanti e uso della repressione, non c’è esitazione nell’uso della forza
Gorbacev, presidente dell’URSS dal 1985, inaugura una politica all’insegna di glasnost (trasparenza) e perestrojka
(ricostruzione) —> anche riguardo incidente nucleare non c’è stata grande trasparenza. Alleatosi il controllo
sovietico, nel corso del’89 Ungheria, Cecoslovacchia, Romania e Bulgaria si danno istituzioni democratiche.
L’apertura della frontiera della DDR e di Berlino è la premessa della riunificazione della Germania. La transizione
però è lenta e non è indolore, anche per quanto riguarda la transizione dal comunismo al capitalismo. (Unità 6)
Si va verso la dissoluzione dell’Unione Sovietica, tutti gli stati chiedono indipendenza, prima gli stati baltici, poi
quelli del Caucaso. L’unione sovietica non esiste più come stato unitario federale. Nel dicembre del 1991 l’Urss si
scioglie, nasce la comunità degli stati indipendenti (CSI)
La resa… forse: politica aggressiva di Putin che sfocia nella guerra contro Ucraina.
LA NASCITA DELLA REPUBBLICA
La scelta tra repubblica e monarchia viene rimandata a guerra conclusa. Il 25 giugno 1944 lo stato emana una
sorta di costituzioni provvisoria. Il partito comunista avrebbe voluto che la scelta della forma istituzionali fosse
fatta dall’assemblea costituente, mentre la DC spinge per far decidere direttamente il popolo. Sono le prime
elezioni libere in 25 anni e sono la maggioranza dell’elettorato, i vari partiti cercano di incentivare proprio la donna
a votare.
Il 9 maggio il re Vittorio Emanuele abdica in favore del figlio Umberto, si cambiano le carte in tavola, si dà un
nuovo volto alla monarchia per staccarla dal fascismo.
La repubblica vince con il 54% dei voti, i votanti sono il 90% degli aventi diritto. Si vota il 2 e il 3 giugno 1946. Le
popolazioni meridionali hanno tendenza ad un’istituzione monarchica, nel sud ci sono sempre state monarchie,
non ha mai vissuto esperienze dei comuni. La città più monarchica è Napoli e la città con più voti con la
Repubblica è Trento, non si vota in Istria (già data per persa) e in Alto Adige.
Nella costituente i partiti maggiori sono partito comunista, socialista e dc. Queste elezioni vengono fatti in un
momento in cui l’Italia è in difficoltà, anche a livello pratico, mancano le matite, il cibo è ancora razionato,
nonostante ciò queste elezioni si svolgono in maniera specifica e con grande coinvolgimento della popolazioni. È
contestata dai monarchici la modalità di conteggio dei voti, perché non nomina le scende bianche/non valide, il 18
giugno la Cassazione dichiara ufficialmente la nascita della Repubblica italiana, dopo che il re Umberto lascia
l’Italia.

LE DONNE DELLA COSTITUENTE


1 febbraio 1945: decreto Bonomi —> le donne ricevono il diritto di voto, conquistato dopo anni di lotte e di
resistenza, concesso anche perché era conveniente per il PCI e la DC, così da avere più elettori.
Prima del referendum del 2 giugno del 36 le donne votano anche in delle eiezioni comunali.
Il 2 giugno vengono elette 21 donne su 556 deputati eletti per l’assemblea costituente, piccola parte ma molto
significative, si incontrano due generazioni di donne, nate nel fascismo e nate prima del fascismo. La commissioni
dei 75 membri, stesura della costituzione, è composta da 5 donne. Le donne portano l’idea di uguaglianza, in
particolare tra uomo e donna (art.3). Art.29: divergenze tra dx e sx, dx convinti che l’uomo avesse ruolo +
importante nella famiglia, sx uomo e donna stessi diritti su figli e famiglia, divergenza placata nel 75 con legge su
parità genitoriale. Art. 37: parità tra lavoratori, la donna lavoratrice deve avere stesse retribuzioni (attuazione tra
77).
Agosto 50: tutela fisica ed economica della madre
56: legge che permette alle donne di accedere alle giurie nelle corti di assise
56: legge Melin, abolisce le case di tolleranza (prostituzione) e ne punisce i colpevoli
59: donne ammesse nelle forze di polizia
79: Nilde Iotti è prima donna presidente della camera dei deputati

Potrebbero piacerti anche