Storia 2
Storia 2
Il periodo della guerra fredda è anche detto “età del bipolarismo” (1945-1989), inizia da subito dopo la seconda
guerra mondiale e termina con la caduta del muro di Berlino o con la disgregazione dell’Unione Sovietica.
La guerra fredda si può dire che inizi già nel corso degli ultimi mesi della seconda guerra mondiale, iniziano
tensioni tra stati uniti e unione sovietica (con Truman). Negli ultimi anni di guerra nel corso delle conferenze
interalleate (Teheran, Yalta 2/1945 —> più importante e famosa, Potsdam, Conferenza di pace di Parigi 1946) si
afferma il principio della spartizione dell’Europa in aree di influenza, i sovietici controllano militarmente l’Europa
orientale, gli americani quella occidentale.
Il caso della Germania è emblematico, si decide di dividere la Germania in 4 zone di occupazione: una zona
americana, una francese, una inglese e una sovietica. Anche la stessa città di Berlino viene divisa, diventa
simbolo della guerra fredda. Inizialmente è divisa in 4, poi in 2, Berlino est e Berlino ovest, poi verrà costruito
anche il muro che divide la città.
Stalin ha il consenso da Roosevelt di formare un cuscinetto di stati satellite nell’Europa orientale, che proteggano
l’Unione Sovietica dall’Europa occidentale.
Tra 1945 e 1946 a Norimberga (processo di Norimberga) i nazisti vengono processati dai vincitori per crimini
contro l’umanità. 12 condannati all’ergastolo e 10 condannati a morte. (Testo pag.30)
Si discute sulla legalità del tribunale formato solo dalle potenze. La società della nazioni viene sciolta per darsi
vita all’ONU, organizzazione importante, ma con forti limiti (testo pag.32)
L’ONU non assume una struttura democratica: nel consiglio di Sicurezza i vincitori, a cui si aggiunse la Cina,
hanno diritto di vero.
Il 3 maggio 1946 Churchill pronuncia un famoso discorso in cui accusa l’unione sovietiva di imporre una cortina di
ferro nell’Europa orientale. Cortina di ferro= linea di confini difficilmente valicabili tra Europa occidentale e Europa
orientale.
Gia durante la ww2 emergono le prime tensioni tra USA e URSS, sono divise su tutto, hanno solo obiettivo
comune ossia distruggere Germania nazista. USA e URSS rappresentano due modelli politici e economici
antitetici. Il presidente USA Truman, eletto dopo la morte di Roosevelt, che ha un atteggiamento più rigido e
meno aperto al dialogo, sostiene la necessità di contenere e contrastare l’espansione dell’influenza sovietica.
Con il piano Marshall gli USA investono nella ripresa economica dell’Occidente per consolidarne i governi
democratici, gli stati dell’Europa orientale rifiutano. Il piano Marshall, attuato tra il 48 e il 51, prevedeva aiuti,
fondi, soldi, ma anche macchinari, generi alimentari (pag.36). Gli USA vogliono avere qualcosa in cambio, chiede
ai governi di interrompere le collaborazioni con socialisti e comunisti.
Dottrina Truman: viene esposta da Truman in un discorso da lui pronunciato nel 47. Divide il mondo in due, USA il
bene, URSS il male: gli USA devono proteggere gli altri stati dal male
Walter Lippmann, un giornalista, conia il termine “guerra fredda”. È un sistema bipolare, due blocchi opposti: da
una parte un regime totalitario dall’altra un sistema liberale, da una parte comunismo e dall’altra capitalismo. Non
c’è+ riconoscimento di legittimità reciproca tra i due stati. Lippmann la definisce guerra fredda perché non ci fu
nessuno scontro diretto tra le due superpotenze, ci sono state guerre (Vietnam, Corea) ma il confronto è stato
indiretto. L’arma atomica, di cui si erano dotati anche i Russi, svolge un ruolo decisivo.
Anche dal punto di vista militare si creano due alleanze contrapposte:
• nel 1949 si forma la NATO (North Atlantic Treaty Organization), di cui fanno parte: USA, Canada, Gran
Bretagna, Francia, Italia…
• nel 1955, dopo il consolidamento dei regimi dell’est, nasce il patto di Varsavia (URSS, Cecoslovacchia,
Bulgaria, Ungheria, Polonia, Romania, Albania)
Nel 1951 nasce la CECA (Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio), che poi diventerà Comunità Economica
Europea con il trattato di Roma nel 57, i 6 stati fondatori sono Italia, Francia, Germania Ovest, Belgio, Olanda e
Lussemburgo. Sarà decisiva l’azione dei padri fondatori De Gasperi, Adenauer, Schumann. Si pensava anche
all’idea di un esercito europeo, ma poi l’idea fallisce. In seguito c’è stato anche un allargamento dell’unione
Dall’altra parte, nell’europa dell’est, nasce un’organizzazione contrapposta, il COMECON, a cui aderiscono gli
stati del Patto di Varsavia. Anche dal punto di vista economico c’è una contrapposizione
Questo approccio bipolarista si estende anche fuori dall’Europa e diviene una logica mondiale, viene creato un
movimento dei paesi non allineati guidato da Jugoslavia che però mantiene solo un’apparente neutralità. Dal
1947 al 1989 il mondo vive una pace costantemente minacciata da una guerra totale nucleare (crisi e guerre
locali). Dopo l’89 si è vissuto in un clima di grande speranza per il futuro, nella possibilità di creare un’unica
Europa unita, si pensava di poter avviare un periodo di pace in Europa poi recentemente le cose sono
degenerate.
CRISI DI BERLINO
Nel 48 c’è una prima crisi a Berlino perché l’URSS reagisce al progetto di unificare i settori occidentali della
Germania bloccando le comunicazioni di Berlino. Gli americani e gli inglesi fanno vita ad un ponte aereo per
assicurare i rifornimenti. Dopo 11 mesi Stalin toglie il blocco e non volendo arrivare alla guerra rinuncia
all’assedio.
Nel 1949 nella Germania Ovest nasce la Repubblica Federale Tedesca (BRD) che entrerà nella nato. Nell’area di
occupazione russa nasce la Repubblica Democratica Tedesca (DDR). Questi due stati distinti sono un po’ il
simbolo della guerra fredda. Nel 1961 si decide di creare un muro, i sovietici per impedire la fuga all’Ovest
dividono la zona di Berlino da loro occupata con un muro, perché negli anni precedenti migliaia di cittadini
dell’est erano scappati verso Ovest.
GUERRA DI COREA
Dopo la fine dell’occupazione giapponese la corea viene divisa lungo il 38° parallelo secondo la logica del
bipolarismo, la parte nord sotto il controllo cinese e sovietico, la parte sud sotto il controllo americano. Nel 1950 il
governo comunista del Nord tenta un’offensiva con l’appoggio dei cinesi per conquistare anche la parte sud.
Intervengono gli Stai Uniti e c’è una controffensiva che riporta l’esercito nordcoreano entro i confini e l’esercito
americano riesce ad avanzare ma poi viene formato un trattato che riporta ai confini precedenti. Questa guerra
non porta cambiamenti territoriali ma dimostra la volontà delle superpotenze di interferire e intervenire nelle
vicende degli altri stati
Dopo la morte di Stalin, nel 1953, gli storici parlano di “disgelo”. Il suo successore Kruscev denuncia i crimini
dello stalinismo, riprendono un pò i contatti e il dialogo tra Est e Ovest, anche se la logica di Yalta (del
bipolarismo) non si tocca, ossia che le superpotenze possono intervenire nelle zone di loro competenza. I
sovietici nel 1956 quando scoppia la rivoluzione ungherese anticomunista intervengono con i carri armati.
LA PRIMAVERA DI PRAGA
Si parla di primavera nel senso di risveglio del popolo, gli eventi riguardano l’estate. Nella fine del 1967 il governo
guidato da Dubcek propone grandi riforme sia nel campo politico che in quello economico, che non mettono di
fatto in dubbio l’appartenenza al blocco sovietico, però sono riforme che vanno verso la democrazia. Questo non
sta bene all’URSS che nell’estate del 1968 interviene con delle truppe del Patto di Varsavia a Praga e occupano la
Cecoslovacchia, ci sono scontri, proteste, barricate dei studenti. I sovietici riescono a riprendere il controllo della
situazione e non consentono cambiamenti.