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Il documento descrive l'ITT Innovation Centre, progettato da Isolarchitetti, che integra architettura e innovazione per riflettere i valori dell'azienda ITT Motion Technologies, specializzata in componenti per veicoli. La struttura è composta da due blocchi distinti, con un design sostenibile che utilizza materiali moderni e sistemi energetici efficienti. L'obiettivo è creare uno spazio collaborativo che favorisca la creatività e l'efficienza, rappresentando l'identità aziendale.

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Vincenzo Piluso
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Il documento descrive l'ITT Innovation Centre, progettato da Isolarchitetti, che integra architettura e innovazione per riflettere i valori dell'azienda ITT Motion Technologies, specializzata in componenti per veicoli. La struttura è composta da due blocchi distinti, con un design sostenibile che utilizza materiali moderni e sistemi energetici efficienti. L'obiettivo è creare uno spazio collaborativo che favorisca la creatività e l'efficienza, rappresentando l'identità aziendale.

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Numero 28 - 2020 - spedizione in a.p. POSTE ITALIANE D.L. 353/2003 (convertito in Legge del 27 febbraio 2004 n.46, art.

1, comma 1 - LO/MI - 1 copia 3€

acciaio
Fondazione
Promozione
A
delettera wP
Architetture in acciaio

a
VALIANT
VALIANT
Linea A
Automatica
utomatica a CNC di foratura,
ffor
oratura, foratura
foratura & taglio con
con segatrice
segatrice a nastro,
nastr
stro, for
fforatura
oratura & taglio ttermico,
ermic
m o, per pr
profili
ofili

ABC-
123

La nuova VValiant
aliant è dotata
otata di numerose innovazioni ni rispetto ai modelli esistenti,, come un avanzato sistema di presa in pinza del pezzo ed un
nuovo dispositivo di bloccaggio
b e movimentazione e a due cilindri indipendenti cche
he permettono di processare
e meglio le lavorazioni in testa
a e in
coda alla trave. Un altro
tro punto di forza è la presenza
nza dell’asse ausiliario con corsa
orsa di 300 mm per ciascunaa testa operatrice, che permette
ette di
realizzare, a trave ferma,
ma, innumerevoli operazioni tra cui fresature speciali e “ratat holes”.
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disponibilità di utensilii che permette di completare tutte le lavorazioni necessarie
rie sulla trave (foratura, fresatura,
tura, scribing
scribing,, ecc.)

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Il manager
Pochi lo sanno ma qui a Barge, piccolo comune alle pendici del Monviso, ITT Motion Technologies sviluppa,
produce e vende pastiglie freni per auto e veicoli commerciali, lavorando per le maggiori industrie automobilistiche
di tutto il mondo. Possiamo dire con orgoglio che una buona parte delle auto sul pianeta frena grazie a noi.
ITT Motion Technologies inventa e produce inoltre ammortizzatori idraulici e sistemi di sospensione per vetture,
veicoli speciali, treni e molto altro ancora.
Per quel ci riguarda invece, non abbiamo mai frenato, non ci siamo mai fermati, cercando sempre, con costanza,
Carlo Ghirardo di anticipare i tempi ed arrivare prima.
President of ITT's
Motion Technologies Questa è la nostra principale missione e tre anni fa abbiamo capito che per continuare ad immaginare il futuro
avevamo bisogno di reiventare il presente creando un luogo per la nostra immaginazione. Abbiamo quindi deciso
che l’architettura sarebbe entrata in fabbrica e deciso di creare uno spazio dove persone e ambiente potessero
fondersi, collaborare e generare un’energia nuova.
Da qui è iniziato il nostro dialogo con lo studio Isolarchitetti.
Abbiamo iniziato a “prendere le distanze”, a guardarci da fuori, abbiamo viaggiato per studiare insieme i nostri
stabilimenti in giro per il mondo.
Volevamo metter insieme i pezzi della nostra identità e rappresentarla con un’architettura che ci spiegasse.
Insieme ad Isolarchitetti abbiamo imparato a fare gli architetti e a guardare lo spazio non solo come un contenitore
di persone, ma di identità, diversità, flussi di idee, intenzioni, progetti, e futuro.
Volevamo un luogo che fosse parte del paesaggio e che al paesaggio restituisse lo sguardo. Ed è nato, dopo poco
più di un anno, il nostro primo Innovation Center.
Lo abbiamo disegnato in collaborazione con Isolarchitetti, giorno dopo giorno. Oggi è cresciuto e sta ancora
“imparando” e con lui le molte persone che lo abitano.
Questo è il vero successo di un luogo: uno spazio che sappia evolvere al passo di chi lo vive.
Carlo Ghirardo, President of ITT's Motion Technologies

L’architetto
Quando si arriva a San Martino di Barge in auto, si ha ancora il piede sull’accelleratore. Ma si deve frenare di
colpo. Una strettoia, forse medievale, lascia passare solo due macchine strette strette.
Quella strada la faccio da una vita.
Non mi sono mai schiantato contro “l’osteria il giardino” grazie a ITT. Grazie ai suoi operai, ingegneri, ricercatori
e manager, che cento metri più in la avevano disegnato e costruito le pastiglie per i freni della mia Audi.
Saverio Isola Non lo sapevo fino a tre anni fa.
Direttore Tecnico
Isolarchitetti Non lo sapevo fino a che sono stato chiamato a disegnare per loro il nuovo Centro Ricerca.
Sono entrato subito nelle fabbriche, nel cuore della produzione. nei laboratori di scienziati che studiano tutta la
vita come migliorare la sicurezza delle auto.
Concentrati su un pezzo meccanico di pochi centimetri quadrati da cui dipende la nostra sopravvivenza.
Impensabile per un architetto lavorare sullo stesso oggetto ogni giorno da 50 anni.
Ammirevole.
Dall’ammirazione per questo lavoro è nato un rapporto con le persone e con i luoghi, una conoscenza e stima
reciproca che è alla base dell’architettura.
Abbiamo conosciuto ogni anfratto dell’azienda, guardato ogni problema, abbiamo cambiato i piani regolatori,
abbiamo fatto e rifatto il progetto così tante volte da perdere la speranza.
Alla fine abbiamo capito che la vera ricerca, come quella che fanno li a Barge ha bisogno di energia.
A questo tipo di energia abbiamo dedicato questa architettura.
Architettura per la prima volta consideriamo disegnata non (solo) da noi ma da questi committenti coraggiosi.
Hanno saputo sfidare le crisi, non cedere alla delocalizzazione, credere nella nostra terra, cosi tanto da conservare
un pezzo di vigneto tra i nuovi laboratori.
Saverio Isola, Direttore Tecnico Isolarchitetti
Portomaso Tower, San Giuliano (Malta), DeMicoli & Associates www.pichler.pro
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Saremo presenti alla fiera Made in Steel 2019, Padiglione 24 stand O11

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IN QUESTO NUMERO

40
LOMBARDINI22
S32 NUOVA TORRE SASSETTI

08 48
SAB
ISOLARCHITETTI TERMINAL PROVVISORIO AEROPORTO FORLANINI
ITT INNOVATION CENTRE

72
CIBELLI + GUADAGNO ARCHITETTI
THE ICONIC BRIDGE

34 62
JUNYA ISHIGAMI+ASSOCIATES G. FRANCO FONATTI
KANAGAWA INSTITUTE OF TECHNOLOGY CONAD SUPER STORE

16 68
SIMONE SUBISSATI AMPLIAMENTO REPARTO INOX M.Z. COSTRUZIONI
CASA DI CONFINE

28 54
BDR BUREAU FABRIZIO SIMONAZZI
SCUOLA ENRICO FERMI TORINO NUOVA SEDE GRASSELLI

6 7
ITT INNOVATION CENTRE
ISOLARCHITETTI
Un committente che si confronta ogni giorno con
la tecnologia e l’innovazione: è questa la realtà
ITT Motion Technologies che sviluppa,
produce e vende pastiglie per freni e materiali di
attrito di alta qualità. L’intento dei committenti
era quello di poter lavorare all’interno
di una costruzione in grado di restituire i valori
fondanti e le specificità dell’azienda stessa,
come l’efficienza, la flessibilità, la trasparenza,
9
l’organizzazione del lavoro, tutti aspetti che sono
stati racchiusi in questo contenitore di idee,
attraverso la composizione degli spazi
e l’uso dei materiali.
Testo di Federica Calò

ph. Bruno Cattani


ph. Bruno Cattani
La nuova architettura è organizzata in due blocchi: il primo articolato
su tre livelli, interamente vetrato, costituisce uno scrigno trasparente
che contiene al suo interno degli open spaces con le postazioni per
i progettisti e ricercatori, alcune meeting rooms di tagli differenti,
un’area break e spazi di servizio. Il secondo è un volume unitario,
un parallelepipedo con struttura prefabbricata, rivestito con grandi
pannelli metallici, in cui è collocata l’area test.
ph. Isolarchitetti

L’edificio produttivo è stato ridisegnato con facciate in profili cavi ITT INNOVATION CENTRE
BARGE, CUNEO
a sezione quadrata e rettangolare, zincati a caldo, su cui si inne- Committente
stano i rivestimenti in pannelli sandwich, mentre sulla copertura ITT Italia srl
Progetto architettonico
è presente un tetto in lamiera grecata tipo 10/10. Mentre l’edificio Isolarchitetti (Aimaro Isola, Flavio Bruna,
Saverio Isola, Michele Battaggia,
destinato agli uffici è ricoperto da una facciata continua in elementi Andrea Bondonio, Stefano Peyretti);
Progetto strutturale
metallici e vetro, oltre a colonne in profili cavi circolari zincati in pros- Ing. Franco Picotto
(SIA Professionisti Associati)
simità della bussola d’ingresso. Una spettacolare scala realizzata Progetto impianti
Ing. Guido Vacchina
in profili ad H e funi in acciaio funge da collegamento tra i piani (MCM Ingegneria srl Gruppo Dimensione)
DL
dell’edificio. Ciascun piano è, inoltre, caratterizzato in facciata da una Flavio Bruna;
Assistente alla D.L.: Elisa Camaioni (Isolarchitetti)
fascia marcapiano in lamiera stirata, disegno geometrico che viene Direzione artistica
Saverio Isola (Isolarchitetti)
ripreso anche negli uffici, con le porte vetrate dipinte seguendo il Impresa
Costruzioni Generali Gilardi
ritmo delle aperture e chiusure tipiche della lamiera stirata. Anche
in copertura il medesimo prodotto funge da schermo degli impianti
tecnici ed è sorretto da profili in acciaio a C 25x25.

10
Sostenibilità ambientale

ph. Bruno Cattani


Particolare attenzione è stata posta agli aspetti di sostenibilità ambientale applicando,
infatti, il Protocollo ITACA per edifici industriali (ITACA 2011). Il sistema vetrato
in facciata ha visto l’impiego di vetri selettivi, vetri magnetronici che combinano
controllo solare e isolamento termico elevato assicurando il massimo livello di luce
naturale all’interno dell’edificio senza apporto di calore. La fascia marcapiano
esterna, realizzata in pannelli in rete stirata a maglia esagonale, ha anche la doppia
funzione di brise-soleil del sistema di facciata, la cui altezza è stata dimensionata con
modellazione dell’incidenza solare nell’arco della giornata e delle stagioni.

Riguardo agli aspetti impiantistici, sono


stati realizzati dei dorsali di collega-
mento con impianti esistenti di teleri-
scaldamento, è stato inserito un gruppo
frigorifero indipendente per la refri-
gerazione degli ambienti, una pompa
di calore per la produzione di acqua
calda sanitaria e il riutilizzo delle acque
meteoriche per l’irrigazione e per le
cassette di scarico.

*
CERCA ACCIAIO E SOSTENIBILITÁ SU

www.promozioneacciaio.it
ph. Bruno Cattani

13
ph. Bruno Cattani
CASA DI CONFINE
SIMONE SUBISSATI
Isolata su un lieve pendio delle colline
marchigiane, svetta oggi quella che è stata
nominata una Casa di Confine, dalle forme quasi
destrutturate e progettata dall’architetto
Simone Subissati. La residenza privata, che sorge
precisamente a Polverigi (AN), ha ripreso gli elementi
essenziali della casa della tradizione marchigiana
ma al tempo stesso rimanda allo stile di alcuni
protagonisti dell’avanguardia radicale.
Un edificio concepito come un sistema ambientale
che continua il paesaggio e che dà luogo
a continui sconfinamenti, questa era l’intenzione
voluta dal progettista e dal suo committente.
Obiettivo ottenuto con forme nette e originali
che tengono conto del concetto di spazio,
libertà e flessibilità d’uso.
Testo di Federica Calò

ph. Alessandro Magi Galluzzi


*
CERCA EDILIZIA RESIDENZIALE
IN ACCIAIO SU

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Un mix tra moderno e antico

Un prolungato corpo di fabbrica dalla forma rettangolare,


coperto da una doppia falda asimmetrica, si sviluppa da est
a ovest ponendosi in diretta relazione con i terreni coltivati
circostanti. La presenza di numerose aperture, diverse
nella foggia e nella funzione, caratterizza la casa come
un dispositivo di relazione tra il paesaggio collinare e
lo spazio domestico. Non c’è recinzione a separare la Casa
di Confine dallo spazio circostante: la casa è posizionata ai
margini dello spazio urbano, in un lotto di completamento,
dove iniziano i campi coltivati. L’erba è piantata fino al
perimetro della casa, circondata solo da una minima super-
ficie di pavimentazione esterna e una fascia di graminacee
decorative perenni ingloba idealmente la casa nel campo.

ph. Alessandro Magi Galluzzi


19
ph. Alessandro Magi Galluzzi

Il piano terreno, dedicato alla zona giorno, è caratterizzato


dalla presenza di un rivestimento di un rosso intenso.
Mentre il piano superiore, che oltre a ospitare la zona notte
dispone di un ampio spazio aperto contenuto da un telaio
leggero, vestito con una membrana microforata e pre-tensionata,
si distingue per il colore bianco candido che di sera s’illumina
completamente. Un’ampia porzione centrale del volume, al piano
terreno, è lasciata aperta e permeabile da parte a parte.
Accanto a tale varco nel corpo di fabbrica, ampie porzioni
della cortina metallica possono trasformarsi in varchi
attraverso infissi che, quando aperti, si dispongono
ortogonalmente rispetto alla facciata. Questo permette
al living, alla cucina, alla spa di stabilire dirette relazioni con
l’esterno. Grazie a questi dispositivi il volume dell’edificio
sembra quasi sospeso sul terreno. Sensazione incentivata
dalla presenza della piscina interrata, posizionata in senso
perpendicolare alla casa e circondata dalle erbe del prato,
a memoria delle vasche di raccolta delle acqua per l’irrigazione.

ph. Alessandro Magi Galluzzi


20 21
Per le camere, al posto delle semplici finestre, il progettista
ha disegnato dei dispositivi visivi, che ha chiamato “diaframmi”.
Come al piano terreno anche qui le finestre permettono di contem-
plare entrambi i fronti. Benché di dimensioni molto contenute,
queste aperture sono state progettate per dare luogo a sorprendenti
effetti percettivi. Un gioco di specchi, infatti, disposti a ricoprire
completamente l’imbotto delle piccole finestre, moltiplica le viste
sul paesaggio circostante. Attraverso un ballatoio, protetto da
una semplice rete, si accede a un ambiente ibrido, dove trovano
spazio un giardino d’inverno e un secondo living.

La struttura dell’edificio è in acciaio con l’eccezione del


volume che ospita lo spazio aperto, presente nel piano
superiore e rivestito di lamiera microforata che di giorno
permetteno alla luce di filtrare all’interno nella casa e di
notte permette alla luce interna di trasformare la casa in
una sorta di grande apparecchio luminoso.

CASA DI CONFINE
POLVERIGI, ANCONA

Committente
Privato

ph. Alessandro Magi Galluzzi


Progetto architettonico e d’interni
Simone Subissati Architects
Gruppo di Progettazione
Simone Subissati, Alice Cerigioni (collaboratrice)
Progetto strutturale e impiantistico
Domenico Lamura, Matteo Virgulti
Impresa
Montagna costruzioni
22
ph. Alessandro Magi Galluzzi

ph. Alessandro Magi Galluzzi


Non allacciato alla rete gas metano, l’edificio beneficia di una bioclimatica
passiva che permette un guadagno termico nei mesi freddi e un raffrescamento
naturale nei mesi caldi, grazie alla ventilazione incrociata (non è prevista aria
condizionata) e all’effetto camino.

24 25
26
27

ph. Alessandro Magi Galluzzi


ph. Simone Bossi
SCUOLA
ENRICO FERMI
TORINO
BDR BUREAU
Sono terminati di recente i lavori che hanno completato
la trasformazione della nuova Scuola Enrico Fermi di Torino
secondo un progetto risultato il vincitore del concorso
internazionale lanciato nel 2016 da “Torino Fa Scuola”.
L’iniziativa è stata promossa dalla Compagnia di San Paolo e
dalla Fondazione Agnelli in collaborazione con Città di Torino
e Fondazione per la Scuola.
L’edificio scolastico esistente, costruito negli anni Sessanta,
sorge nel quartiere Nizza Millefonti fra l’area ex-industriale
del Lingotto e il fiume Po nella parte sud-est di Torino.
Il nuovo progetto prevedeva un suo ampliamento
e ripensamento a livello funzionale basato su nuove esigenze
didattiche, focalizzate in particolare su un concetto di scuola
come parte integrante della comunità e che si fonda
con il tessuto urbano incarnando il futuro dell’istruzione
e dell’architettura per la scuola italiana.
Testo di Federica Calò
ph. Simone Bossi

29
SCUOLA ENRICO FERMI
TORINO

Committente
Fondazione Agnelli, Compagnia di San Paolo
Progetto architettonico
BDR Bureau
Progetto esecutivo e strutturale, DL
Sintecna srl
Progetto impiantistico
Proeco sas
Project manager
FCA Partecipazioni spa

A risultare vincente nel progetto è stata la volontà


di creare un intervento lineare, facilmente replicabili
per altri edifici dalle caratteristiche simili.
Nello specifico questi aspetti hanno preso forma
nel progetto, grazie alla riorganizzazione degli accessi
e degli spazi esterni: il retro dell’edificio esistente
è diventato il nuovo ampio ingresso principale,
disegnando uno

Un concept “standardizzabile”
spazio verde aperto
al quartiere e
accentuando il
concetto di community school. Il piano terra è diventato
un’estensione dello spazio pubblico con integrati
una serie di servizi aperti a tutti come la palestra,
la biblioteca e auditorium, la caffetteria. Ai due piani
superiori, l’atrio accoglie gli spazi ricreativi e di gruppo,
mentre le attività didattiche sono state organizzate in

ph. Simone Bossi


cluster, come unità spaziali composte da aule, guardaroba,
servizi e spazi di apprendimento informale.

30 31
Le aule diventano il punto di incontro e cerniera tra interno e l’esterno, mantenendo
una connessione visiva verso lo spazio comune e dando accesso alle terrazze che
accolgono anch’esse l’attività didattica all’aperto come per gli esperimenti didattici
delle scuole en plein air, l’attività formativa e ricreativa si sviluppa anche all’aperto.

[ STRUTTURE PORTANTI]

*
CERCA EDILIZIA SCOLASTICA
IN ACCIAIO SU

www.promozioneacciaio.it
Lo studio di progettazione è intervenuto principalmente per addizione:
una nuova struttura in acciaio crea un involucro abitato dove le terrazze
sono parte integrante della didattica, accogliendo nuovi spazi connettivi
e funzionando da schermatura passiva. La modularità dei nuovi telai
disegna un’ossatura filiforme completata da una rete metallica che
enfatizza la permeabilità visiva e il rapporto con l’esterno. Il tema
compositivo del telaio viene applicato anche all’edificio esistente, le cui
facciate sono trattate con un intonaco con diverse granulometrie
che creano variazioni di profondità. I prospetti del nuovo fronte e verso
i cortili conservano, invece, le ampie vetrate che valorizzano il dialogo fra i
diversi volumi e gli spazi esterni, ridando significato all’impianto originale.
ph. BDR Bureau

Le strutture di nuova realizzazione sono state interamente realizzate


in carpenteria metallica e alla preesistenza in ca è stata agganciata
la maglia in acciaio innestata su una trave a X. Gli elementi principali
sono costituiti di tubolari quadrati 200x200x5 mentre elementi in profili
cavi a sezione quadrata e rettangolare costituiscono le parti secondarie
d’appoggio dei piani di calpestio o dei parapetti. I parapetti antispinta sono
in profilati d’acciaio mentre i rivestimenti sono in reti metalliche in acciaio
inossidabile e grigliato 20x2 mm, con maglia 25x66.

ph. Simone Bossi


Alla base la colonna inclinata si congiunge a quella principale, che si
innesta alle strutture di fondazione mediante tirafondi.

32 33
KANAGAWA
INSTITUTE
OF TECHNOLOGY
JUNYA ISHIGAMI+ASSOCIATES
Il Kanagawa Institute of Tecnology - KAIT workshop è opera
dello studio di Junya Ishigami, architetto che ha collaborato
per anni con progettisti del calibro di Kazuyo Sejima e
Ryue Nishizawa, meglio conosciuti come SANAA.
Il padiglione, collocato nel campus dell’istituto tecnologico,
è costruito su un’area alla periferia di Tokyo di 130.000 mq.
Raggiunge un’altezza di circa 5 metri su un unico piano
a forma di parallelogramma di 1.989 mq,
in cui la struttura in acciaio è la vera protagonista.
Testo di Silvia Vimercati

34
*
Gli elementi verticali sono costituiti da colonne tubolari di varie sezioni che si innestano
in fondazione mediante delle braccia a X, soluzione che ha permesso di rispettare
i criteri antisismici. In sommità le colonne si agganciano a travi in carpenteria metallica CERCA PROFILI CAVI
IN ACCIAIO SU
che chiudono il reticolo strutturale. La grande altezza dell’edificio permette di camuffare
l’aspetto delle strutture, facendo trapelare solo le lievi colonne in acciaio. Quest’ultime www.promozioneacciaio.it
sono per la maggior parte a sezione rettangolare, poste ad inclinazioni diverse l’una
dall’altra e in acciaio di qualità SM490A secondo gli standard giapponesi.

È stato progettato per consentire agli studenti


di esercitare molteplici attività per brevi
periodi, grazie alla grande flessibilità degli
ambienti interni, vicini ma sempre connessi
tra loro. Infatti, i pilastri leggeri a sezione
ridotta e con proporzioni variabili, hanno una
specifica disposizione nello spazio che si
infittisce in alcune zone, diradandosi in altre,
definendo senza pareti fisiche gli ambienti
del piano terra. Ishigami è riuscito a
realizzare la sua idea iniziale di creare
un’architettura senza confini riconoscibili
e apparentemente libera da regole rigide
e geometriche, grazie alle 305 colonne
in acciaio a sezioni differenti. Sembra che
esse siano disegnate in modo casuale e che
apparentemente costellino l’ambiente interno
seguendo le regola della natura e non un
preciso schema strutturale.
L’unico limite fisico è definito con l’ambiente
esterno, dove le facciate continue in vetro
riflettono l’immagine del bosco di ciliegi che
circonda il padiglione stesso ma che lo fanno
quasi apparire come la continuazione
naturale di ciò che è stato progettato per
gli interni.

37
Il colore che caratterizza interamente questa nuova
architettura è il bianco, utilizzato sia per le strutture
che per la copertura e spesso anche negli arredi interni,
definendo un ambiente fortemente luminoso ed
ampio nel suo complesso. La luce diventa un elemento
fondamentale, che invade l’interno sia dalle pareti
perimetrali che (in modo zenitale) in alcune porzioni
della copertura piana.

KANAGAWA INSTITUTE OF TECHNOLOGY


TOKYO, GIAPPONE

Committente
Kanagawa Institute of Technology (KAIT)
Progetto architettonico
Junya Ishigami + Associates

Tutte le fotografie sono


di junya.ishigami+associates,
Courtesy Collection Fondation Cartier
pour l'art contemporain

38
S32
NUOVA TORRE
SASSETTI
LOMBARDINI22
La nuova Torre Sassetti è il risultato di un riuscito intervento
di riqualificazione volto a conferire una nuova e riconoscibile
identità ad un edificio esistente in cemento armato. La torre si trova
nella zona di Porta Nuova a Milano, caratterizzata da dinamici flussi
di cambiamento e recentemente diventata per la città un nuovo
polo sia commerciale che residenziale.
L’edificio, oggi di proprietà Banca Sella, è la sede del Fintech
District, un’area dedicata allo sviluppo della finanza innovativa
e tecnologica.
L’approccio progettuale ha seguito una visione contemporanea
basata sulla stretta interconnessione tra funzioni spaziali e struttura.
La massimizzazione dell’efficienza e la flessibilità degli spazi hanno
infatti portato alla definizione di un design di facciata innovativo
e slegato dalle mode temporanee.

ph. Dario e Carlos Tettamanzi


Testo di Michela Romani

40
*

ph. Lombardini22
CERCA FACCIATE CONTINUE
L’edificio originario, realizzato ad inizio anni 90 è IN ACCIAIO SU
stato completamente rinnovato da Lombardini22. www.promozioneacciaio.it
L’intervento di riqualificazione ha puntato
infatti sulla valorizzazione della torre rispetto
agli altri edifici prospettanti sull’antistante
piazza, enfatizzandone l’elemento di verticalità.
Le cancellate che separavano l’edificio
dalla piazza sono state rimosse per creare un
continuum visivo e rendere le forme più fruibili
dai passanti. Il senso di solidità del piano terra,
che sembra essere ancorato al suolo grazie
all’utilizzo di un rivestimento in pietra grigia,
crea un piacevole contrasto materico con
la leggerezza visiva delle facciate continue in
acciaio e vetro dei piani superiori. I prospetti

ph. Lombardini22
sono caratterizzati da una trama formata da
elementi orizzontali e verticali, quest’ultimi
costituiti da carter in carpenteria metallica.
La griglia che definisce i prospetti,
per sottolineare ulteriormente la verticalità
della torre, si estende oltre il piano della
terrazza chiudendosi con un coronamento
realizzato nello stesso materiale.

ph. Dario e Carlos Tettamanzi

Entrando nell’edificio, al piano terra, troviamo la hall a doppia altezza quale luogo

ph. Dario e Carlos Tettamanzi


di accoglienza e di incontro. I primi due piani interrati ospitano spazi destinati agli
archivi e impianti mentre il terzo, quarto e quinto piano interrato sono destinati
a parcheggi. I livelli superiori fuori terra sono dedicati agli uffici, i cui ambienti
interni sono stati completamente rinnovati per garantire massima efficienza e
flessibilità degli spazi.

42 43
[ LA TERRAZZA PANORAMICA]
La riqualificazione ha permesso di sfruttare il dodicesimo
piano come ulteriore spazio da destinare ad uffici e di rica-
vare un nuovo livello, l’attico che ospita una sala per eventi
e un’ampia terrazza da cui godere di viste panoramiche a
360° su Milano. La terrazza è costituita da elementi in
carpenteria metallica ad eccezione dei nuclei scala e
ascensore, colonne in profili tubolari circolari si intrecciano
a travi ad H formando il reticolo principale, con elementi

ph. Lombardini22
secondari in angolari. Sulle strutture principali poggiano
lamiere grecate di copertura, mentre le pareti orizzontali
sono interamente vetrate.
ph. Dario e Carlos Tettamanzi

ph. Dario e Carlos Tettamanzi


Torre Sassetti ha ottenuto la certificazione LEED di livello S32 – NUOVA TORRE SASSETTI
MILANO
Platinum, attestazione che riconosce all’edificio importanti Committente
parametri come il risparmio di risorse, l’efficienza energe- Invesco Real Estate
Progetto architettonico
tica, la selezione dei materiali, l’illuminazione a ridotto con- Lombardini22
Progetto strutturale
sumo e la qualità dell’ambiente interno. Lombardini22
Impresa
Sercos spa

44 45
ph. Dario e Carlos Tettamanzi
TERMINAL
PROVVISORIO
AEROPORTO FORLANINI

SAB
Il 27 Ottobre 2019, nel perfetto rispetto delle tempistiche
di realizzo, ha riaperto lo storico scalo milanese “Enrico
Forlanini”, oggetto di un ampio progetto di rifunzionalizzazione
dell’infrastruttura. Partendo da un restyling delle facciate
e delle aree di ingresso all’aeroporto gli interventi successivi
hanno visto il rifacimento della pista e l’avvio dei lavori
per la realizzazione del nuovo terminal F, con strutture
in carpenteria metallica per un totale di 2.000 tonnellate
e apertura prevista nel marzo del 2021. Vista l’importanza
dello scalo, settimo in Italia per bacino passeggeri
(oltre 9 milioni all’anno) era necessario l’inserimento
di un terminal provvisorio che potesse consentire il ripristino
dell’attività aeroportuale nel più breve tempo possibile.
Da questa necessità è nato un corpo di fabbrica realizzato
ex novo in carpenteria metallica che ha limitato la chiusura
del Forlanini a soli 3 mesi, dal 27 Luglio alla fine di Ottobre.
Testo di Lorenzo Fioroni
Posa delle travi di copertura sulle colonne. Vista dei portali in acciaio. IN SENSO ORARIO
Posa delle strutture di pavimentazione, vista interna del
terminal, realizzazione dei tamponamenti, posa degli
impianti, il terminal prima dell'inaugurazione.

[ IL TERMINAL PREFABBRICATO IN ACCIAIO]


Il corpo provvisorio ha una superficie lorda di circa 1840 mq, suddivisa
tra area gates, area passeggeri, servizi e locali tecnici con un volume
monopiano a doppia falda che ricorda gli edifici industriali. Il concept
architettonico è stato improntato alla semplicità e alla funzionalità
e verso una struttura prefabbricata in acciaio realizzata con moduli
strutturali a campata unica e travi primarie e secondarie anch’esse
in carpenteria metallica. La maglia tipica è di 21 x 8 m, con colonne
composte saldate poggianti su plinti in c.a. gettati in opera e poggianti
direttamente sul piazzale dove sorge l’aerostazione. La luce libera
interna sotto agli impianti è sempre maggiore o uguale a 3 metri
mentre l’altezza massima del colmo risulta pari a 6,5 m dalla quota TERMINAL PROVVISORIO AEROPORTO FORLANINI
LINATE, MILANO
del piazzale. Per il transito dei passeggeri sono previste due scale
Ente appaltante
metalliche in profili HE, cosciali in UPN e angolari e gradini in grigliato S.E.A. spa
Progetto
metallico. I tamponamenti sono realizzati a secco, con pannelli SAB srl
Capogruppo ATI e strutture metalliche
sandwich multistrato di spessore pari a 100 mm per le pareti verticali Castaldo spa

e 120 mm per la copertura. Le strutture in acciaio sono lasciate a Tutte le immagini sono di Castaldo spa

vista.

50 51
*
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IN ACCIAIO SU

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La progettazione sismica
e alla corrosione

Il terminal è stato classificato come opera provvisoria in base


alle NTC con vita nominale inferiore a 10 anni. Nello specifico
la durata prevista è di 2 anni e le strutture in acciaio potranno
essere recuperate e reimpiegate (non necessariamente
riciclate) al 100% a fine vita. La carpenteria primaria comprende
tutti gli elementi strutturali che trasmettono i carichi esterni alle
fondazioni secondo un sistema a portali; i controventi di copertura
realizzati in barre in acciaio e disposti a croce di Sant’Andrea
trasferiscono agli elementi principali le azioni orizzontali
in direzione longitudinale. Le travi principali sono state protette
dalla corrosione mediante verniciatura. Barre di controventatura,
arcarecci e correntine (realizzate in profili “Z” e “C” a freddo
metallici), oltre alle strutture secondarie sono state sottoposte
a trattamento di zincatura.

DETTAGLIO 3D STRUTTURE DI COPERTURA

52 53
NUOVA SEDE GRASSELLI
FABRIZIO SIMONAZZI
La definizione “ampliamento” di un edificio industriale,
nel caso specifico dell’edificio di proprietà della GHG Holding,
si adatta perfettamente sia al tipo di intervento edilizio,
sia al concept di crescita e approccio dell’azienda.
Infatti, non solo l’edificio è stato incrementato dal punto di vista
volumetrico, aumentando la superficie esistente
(circa 7.200 mq) di circa 2.000 mq, ma sono stati inseriti spazi
che stimolano la socialità (aree break, un ristorante,
una palestra) e facilitano la conciliazione tra sfera familiare
e lavorativa anche con un centro infanzia, nell’ottica
di un maggior benessere in ambito lavorativo.
Testo di Matteo Brasca e Gaia Laura Brasca

ph. Alex Filz


ph. Alex Filz

CERCA TRAVI E LAMINATI


MERCANTILI SU

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La nuova porzione di edificio è organizzata su due


livelli ed è stata costruita in acciaio (come il corpo
di fabbrica esistente) ad eccezione delle fondazioni,
costituite da plinti in cemento armato, collegata da
un reticolo di cordoli. Al piano terra sono stati inseriti:
la palestra e i relativi spogliatoi e servizi igienici,
l’ampliamento dell’area produzione, il centro medico,
la sala fotografica, l’aula corsi, il ristorante aziendale
e il centro infanzia. Il solaio tra piano terra e piano primo
è stato realizzato in travi IPE450. Al piano superiore
si trova l’ampliamento della zona uffici, con relative aree
break e sale riunioni. Il solaio della copertura piana
è stato realizzato con IPE400 e travetti IPE300.

ph. Alex Filz


3D STRUTTURE E CONTROVENTI
56 57
Le strutture in elevazione sono, invece, HEM240 o tubolari
177.8x10.0. L’uso dell’acciaio ha permesso di ottenere spazi
più ampi, caratterizzati dall’elevata flessibilità di utilizzo.
Considerati gli spessori degli elementi, i travetti sono stati realizzati
in luce, in modo da rimanere nello spessore delle travi e ridurre
l’altezza totale del solaio. Nella zona costituita dal doppio volume
(area destinata a magazzino), la copertura è costituita da tre travi
reticolari composte costruite con profili laminati a caldo a
doppio L e/o UPN. I solai sono di tipo misto e utilizzano lamiera
tipo Hi-Bond, completata con calcestruzzo collaborante.

Una costruzione a secco

La struttura in acciaio si sposa perfettamente con


un tipo di involucro “a secco”, costituito da strati
funzionalmente specializzati, assemblati in
sequenza: doppia lastra di gesso rivestito, doppio
pannello di isolamento termoacustico, membrana
impermeabile traspirante, orditura metallica di
sottostruttura, lastra esterna di cemento rinforzato
alleggerito e rivestimento esterno in pannelli
di alluminio costituiscono gli elementi tecnici di
chiusura verticale. Involucro, impianti e utilizzo delle
risorse rinnovabili rendono l’edificio efficiente dal
NUOVA SEDE GRASSELLI
punto di vista energetico conferendogli la classe A. ALBINEA (RE)

Tra gli uffici esistenti e quelli inseriti nel nuovo Committente


GHG Holding spa
ampliamento, è presente una passerella di Progetto architettonico
Fabrizio Simonazzi
collegamento in acciaio, realizzata con tubi Progetto strutturale
Ing. Pier Luigi Cigarini
costituenti una reticolare a tutta altezza (che unisce General Contractor
(con esclusione delle opere di
fondazione ed Impiantistiche)
piano di calpestio al livello 1 e copertura), sorretta PICHLER Projects srl
da pilastri tubolari. Questa porzione è staticamente
e sismicamente separata dalle altre.

ph. PICHLER Projects


60
61

ph. Alex Filz


CONAD SUPER STORE
G. FRANCO FONATTI
A fine 2017 ad Iseo (BS) ha aperto le porte
al pubblico un nuovo centro commerciale Conad
che si discosta dal classico volume monolitico
industriale stagliandosi immediatamente per
le sue forme dinamiche. L’area su cui doveva
sorgere l’edificio è in un contesto delicato:
da una parte è all’interno dei territori della
Franciacorta, vicino al lago d’Iseo e nei pressi
del Parco Naturale delle Torbiere. Ad un’iniziale
e comprensibile titubanza da parte della
Soprintendenza questo particolare poliedro ha
fugato dubbi sull’eco-compatibilità
e le altre prestazioni energetiche.
Testo di Lorenzo Fioroni

ph. DR
*
Una struttura leggera e variegata
CERCA LA VERSATILITÁ DELLE
STRUTTURE IN ACCIAIO SU
Il concept dietro cui si cela il nuovo Store nasce dalla conoscenza del territorio da parte
www.promozioneacciaio.it
del progettista nato in queste terre. Per mitigare l’impatto dell’edificio si è scelto di
realizzare un volume monopiano con altezza massima di 7 metri, dalla sagoma acutamente
geometrica per evitare lo stereotipo del capannone prefabbricato in cls tipico delle
periferie o dei centri commerciali. D’altro canto, le strette tempistiche di realizzo hanno
richiesto un’attenta ricerca da parte di progettisti e costruttori verso materiali dalle alte
performance. Da qui la scelta di ricorrere ad elementi portanti in acciaio con
rivestimenti in lamiere metalliche, in parte forate, in parte a pieno, che assumo
i colori del lago nelle ore diurne e a seconda dell’illuminazione naturale.

Sostenibilità ambientale
Sin dal progetto preliminare, il supermercato è stato concepito
come nZEB, conseguendo di fatto la classe energetica A+.
Sulla sommità dell’edificio è stato installato un impianto
fotovoltaico mentre le particolari forme garantiscono un ottimo
irraggiamento solare coniugandolo alle eccellenti prestazioni
di isolamento dei tamponamenti. L’impianto di trattamento
dell’aria è dotato di un recuperatore di calore, mentre
il condizionamento del centro vendita è affidato ad un sistema
ad espansione diretta. Atteraverso scambiatori di calore viene
recuperata l’energia delle celle e dei banchi frigoriferi,
riutilizzata per produrre acqua calda sanitaria.

ph. DR
ph. DR

64 65
ph. Artecnica

ph. Artecnica
DA SINISTRA A DESTRA
Vista interna, vista dei rivestimenti in pannelli sandwich, montaggio dei rivestimenti metallici sulle strutture in acciaio.

Lo schema strutturale è tipico di un capannone monopiano,


con una maglia in colonne ad H su cui si innestano con
squadrette bullonate travi secondarie ad H e I. La copertura
è in lamiera grecata e strato isolante che in alcuni tratti
lasciano spazio a lucernari per consentire l’illuminazione
notturna. In prossimità dell’ingresso è realizzato un avam-
becco con facciata continua in
vetro. La sfacettatura dell’edi-
ficio è ottenuta in parte da
tamponamenti in pannelli
[ STRUTTURE PORTANTI]
sandwich in lana minerale e doppio rivestimento metallico.
Lo spessore varia a seconda del posizionamento da
120 mm per le coperture a 100 mm per le pareti. Altre parti
dell’edificio, che creano una particolare illuminazione
notturna, vedono l’innesto delle lamiere metalliche di
rivestimento su scandole in elementi scatolari d’acciaio.
Vista degli elementi metallici portanti e dei controventi in carpenteria metallica.

CONAD SUPER STORE


ISEO, BRESCIA

Committente
CONAD centro nord
Progetto
G. Franco Fonatti;
ARTECNICA (Vincenzo Forleo, Nicola Bassi);
Massimo Corsi (collaboratore)
Progetto strutturale
Luca Paderno
Impresa
DY Costruzioni
Costruttore metallico
66 Pitra sas 67
AMPLIAMENTO
REPARTO INOX
M.Z. COSTRUZIONI

L’azienda campana, operante nel settore


delle costruzioni metalliche, in questi anni
ha ampliato il proprio campo di operatività
investendo nella ricerca e nello sviluppo
di nuove soluzioni. Realizzando strutture e
manufatti per i settori alimentare, zootecnico,
farmaceutico ed industriale, la necessità di poter
disporre di un nuovo polo produttivo è
divenuta prioritaria ed è così nata, in pochi
mesi di lavoro, una “divisione inox”
dalla superficie di 1000 mq.
Testo di Lorenzo Fioroni
Acciaio al servizio della tecnologia
Il nuovo edificio che, grazie alle strutture in acciaio, ha un aspetto leggero ed
esteticamente piacevole, è dotato di impianti e tecnologie di ultima generazione.
La quasi totalità dei profili è stata lavorata a laser a controllo numerico in modo
da ottenere tagli precisi e forme tridimensionali. Il capannone è quindi, nella sua
semplicità, in piccolo gioiello tecnologico, un LAB di ricerca e continuo sviluppo
delle attività aziendali.

Il nuovo reparto è dedicato esclusivamente alla lavorazione


di acciai austenitici, avendo ottenuto la certificazione UNI

*
EN ISO 3834-2. All’interno del capannone sono pianificate
tutte le fasi di produzione: dalla progettazione,
CERCA CAPANNONI INDUSTRIALI
all’ottimizzazione fino alla realizzazione di prodotti anche su IN ACCIAIO SU
disegno tailor-made. L’edificio si configura come un volume
www.promozioneacciaio.it
monopiano, realizzato interamente in carpenteria metallica,
di 20 x 50 metri, caratterizzato da otto portali con colonne in
HEA 400, innestate in fondazione mediante tirafondi,
e capriate in travi composte saldate, ottenute da lamiere di
spessore pari a 15 e 20 millimetri. Le travi di collegamento
tra le capriate sono in profili tubolari ruotati di 45°.
Ulteriori elementi secondari sono in profili ad I per strutture
orizzontali e angolari a L per gli arcarecci. Di particolare
interesse i controventi di parete, a forma di “gamma” e
caratterizzati dalla bullonatura di travi HE 160.
AMPLIAMENTO REPARTO INOX M.Z. COSTRUZIONI
Dalle colonne principali emergono mensole atte a SANTA MARIA CAPUA VETERE, CASERTA

supportare le travi su cui poggiano i due carroponti da Committente


e costruttore metallico
20 tonnellate posti a 8 metri di quota. L’altezza massima M.Z. Costruzioni srl
Progetto architettonico
dell’edificio è di 10 metri e la mancanza di alcun pilastro Ufficio Tecnico M.Z. Costruzioni srl
Progetto strutturale
intermedio consente l’agevole installazione dei macchinari Ing. Carmine Barriccelli;
Ufficio Tecnico M.Z. Costruzioni srl
per le lavorazioni e le operazioni di saldatura ed Tutte le immagini sono di M.Z. Costruzioni

assemblaggio. Esternamente la divisione inox presenta


tamponamenti in pannelli coibentati con rifinitura in colore
grigio silver opaco. In sommità sono presenti moduli
in policarbonato per garantire l’efficace illuminazione
nelle ore diurne. Completano la copertura lamiere
grecate innestate sulle travi di colmo. Le strutture
in acciaio, protette dalla corrosione mediante trattamento
di verniciatura, sono in qualità S355JR.

71
THE ICONIC BRIDGE
CIBELLI + GUADAGNO ARCHITETTI
Per identificare il proprio core business aziendale Eceplast,
azienda leader nel settore del bulk packaging e dei linear bag,
ha voluto riprodurre visivamente i propri prodotti per collegare
due edifici uffici esistenti. Prende il nome di “The Iconic Bridge”
questa coraggiosa scelta architettonica che innesta volumi in
carpenteria metallica dall’aspetto di veri e propri container
all’interno di una preesistenza dagli scarsi spazi di manovra.
Testo di Lorenzo Fioroni

ph. Stefano Cibelli


72
Le strutture in acciaio che costituiscono l’ossatura dei container
sono di tipo CFS, Cold Formed Steel, in profili sottili piegati a
freddo. Gli elementi sono ottenuti da lamiera di qualità S250GD,
pressopiegata e forata nello stabilimento del costruttore
e dall’alto grado di prefabbricabilità per un agevole successivo
montaggio in cantiere. Nel progetto ha pesato la presenza di
ingombri e impianti pre esistenti, che sono stati avvolti dagli
elementi in carpenteria metallica senza rilevanti interventi che
avrebbero potuto rallentare

[ IL SISTEMA COSTRUTTIVO]
o fermare l’attività aziendale.
Volumetricamente il collegamento
è garantito da due corpi di fabbrica
principali, un passaggio sospeso di
collegamento tra gli uffici ed un secondo elemento per i collega-
menti verticali. Sono in totale quattro i container in carpenteria
metallica che si intersecano tra loro, creando un effetto visivo
dinamico grazie al leggero disallineamento tra gli stessi. Sulle
strutture portanti, in acciaio zincato e dal peso di 15 tonnellate
si innestano pannelli sandwich di copertura ed un doppio involucro
a secco in lastre di tipo cementizio per gli interni e pannelli in
lamiera nervata sagomati su specifico disegno all’esterno.

THE ICONIC BRIDGE


TROIA, FOGGIA

Committente
Eceplast srl
ph. Stefano Cibelli

Progetto
Cibelli + Guadagno Architetti
Costruttore metallico
Scaff System srl
Sistema Structura

ph. Scaff System


74
*
All’interno dell’intercapedine tra i due strati trovano spazio
gli impianti e gli strati di coibente per garantire il corretto isolamento
termico ed acustico. Lo stesso sistema illuminotecnico trova CERCA PROFILI SOTTILI FORMATI
A FREDDO SU
collocazione tra gli involucri ed è stato realizzato con tagli luminosi
continui a tutta altezza. www.promozioneacciaio.it

I container sono concepiti anche come delle ph. Stefano Cibelli

terrazze, su cui verranno realizzati giardini pensili


piantumati con olivi, alberi cardine della tradizione
agreste pugliese. L’estrema leggerezza del
sistema costruttivo permette di ridurre i carichi
sismici, non di meno la capacità di produrre tutti
i profili in officina e montarli secondo un sistema
meccano ha influito sui tempi di realizzo
e sull’ottimizzazione dei costi di produzione.
All’esterno The Iconic Bridge si presenta con un
grigio scuro dal forte impatto scenico, staccandolo
dal resto delle palazzine uffici; gli interni dei
container sono ispirati alla sobrietà con colori tenui,
profili in acciaio a volte a vista a volte tamponati e
rampe di collegamento in grigliato metallico zincato.
ph. Stefano Cibelli

ph. Stefano Cibelli


76 77
A
NUMERO 28
a
Architetture in acciaio

INVERNO-PRIMAVERA 2020
LA RIVISTA ITALIANA DELL’ARCHITETTURA E DELLE COSTRUZIONI IN ACCIAIO

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NUMERO È vietata la riproduzione, la traduzione e l’adattamento, anche parziale del materiale pubblicato senza autorizzazione
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REDAZIONE Iscrizione al Tribunale di Milano in data 03/05/2011 n. 223 del registro. Riservatezza: Art. 7 D.Lgs 196/03. Titolare del
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