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Il documento discute l'importanza dell'architettura sostenibile, enfatizzando il ruolo cruciale dell'acciaio nel design e nella costruzione di edifici ecologici. Viene presentato il progetto Powerbarn, un impianto per la produzione di energia rinnovabile, e la nuova sede di Sanitär Heinze, entrambi caratterizzati da un uso innovativo dell'acciaio e da approcci modulari e sostenibili. L'acciaio è visto come un materiale chiave per la rivoluzione ambientale, permettendo edifici flessibili e riciclabili.

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Vincenzo Piluso
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Il documento discute l'importanza dell'architettura sostenibile, enfatizzando il ruolo cruciale dell'acciaio nel design e nella costruzione di edifici ecologici. Viene presentato il progetto Powerbarn, un impianto per la produzione di energia rinnovabile, e la nuova sede di Sanitär Heinze, entrambi caratterizzati da un uso innovativo dell'acciaio e da approcci modulari e sostenibili. L'acciaio è visto come un materiale chiave per la rivoluzione ambientale, permettendo edifici flessibili e riciclabili.

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Numero 27 - 2019- spedizione in a.p. POSTE ITALIANE D.L. 353/2003 (convertito in Legge del 27 febbraio 2004 n.46, art.

1, comma 1 - LO/MI - 1 copia 3€

acciaio
Fondazione
Promozione
A
delettera wP

a
Architetture in acciaio
Acciaio:
dalla rivoluzione industriale
alla rivoluzione ambientale
Disegnare il territorio in cui abitiamo è un atto vitale per l’ambiente. L’architettura non
soltanto si occupa di dare forma a spazi, ma di costruire la piattaforma per far nascere
e crescere le nostre comunità.
L’architettura ha una forte responsabilità nei confronti dell’ambiente e delle comunità
che insedia.
Pensare edifici inseriti a pieno titolo in un processo circolare della materia e dell’energia
è un passaggio cruciale, per rendere sostenibili gli insediamenti umani e per renderli
riutilizzabili e flessibili.
Gli edifici, così come le automobili, dovrebbero essere pensati per componenti realizzati
off site, assemblati in opera ed a fine vita (del componente o dell’edificio) riciclati.
Dunque, assemblare piuttosto che cementare. Una parola d’ordine che spinge il nostro
Giovanni Vaccarini
Giovanni Vaccarini Architetti mestiere verso l’uso di tecnologie a secco in cui il ruolo dell’acciaio è cruciale.
L’acciaio è il materiale che ha permesso all’architettura di smaterializzarsi spogliandosi
delle corpose masse murarie e di progettare spazi dalle dimensioni inaspettate.
L’acciaio, materiale della rivoluzione industriale, ora deve puntare ad essere il materiale
della rivoluzione ambientale.
Spesso nelle nostre architetture facciamo largo uso dell’acciaio.
L’uso dell’acciaio oltre che scelta tecnica diventa anche scelta di design e componente del
processo di progettazione in BIM (building information modeling), tecnica che consente
di montare (e smontare) l’edifico in tutte le sue componenti e di poterle gestire in tutta la
filiera: produzione, assemblaggio, messa in esercizio, smaltimento/smontaggio/riciclo.
In una delle nostre ultime realizzazioni, il quartier generale SPG a Ginevra, tutto il nuovo
edificio è stato progettato e realizzato in officina, in Italia, trasportato sul sito, in Svizzera,
ed assemblato in opera.
Tutti i componenti architettonici garantiscono un’alta efficienza energetica del sistema
involucro/edificio ed al contempo potranno essere smontati e riciclati. Alla struttura in
acciaio si ancora un pacchetto di chiusura composto da una camera calda con triplo vetro,
affiancata da una camera aerata, con all’interno il dispositivo di regolazione della luce,
e da una sequenza di lame in vetro serigrafato: una “finestra aumentata”.
Una filiera simile è stata adottata nell’edificio/macchina Powerbarn a Ravenna; l’imponente
corpo caldaia e linea fumi (lungo circa 110 metri ed alto 50) ha una struttura completamente
in acciaio con involucro in pannelli metallici preverniciati su cui è montata una pelle lignea.
Si tratta di un rivestimento ad alto contenuto tecnologico, una sorta di “legno armato”.
Tutte le lame in legno sono state studiate per avere una sottostruttura in acciaio che
permette di aumentare le prestazioni meccaniche dei singoli elementi ed allo stesso tempo
diminuire lo spessore del legno naturale.
Una scelta tecnologica con un risvolto ecologico e di sosteniblità ambientale.
L’acciaio della sottostruttura delle lame lignee non viene nascosto, ma, a seconda delle
angolazioni delle facce poliedriche diventa visibile e crea un contrasto materico con il colore
caldo del legno.
Le scelte tecniche e le soluzioni estetiche corrono sempre in parallelo, l’una informa l’altra,
il progetto è il risultato di questo continuo processo di trasposizione.
Giovanni Vaccarini

3
IN QUESTO NUMERO

28 62
FRANCESCO TESTA SNØHETTA
STADIO TFS X.0 MUTTRAH FISH MARKET

20 44
PICHLER ARCHITECTS DIMITRI ROUSSEL, NICOLAS LAISNÉ
NUOVA SEDE SANITÄR HEINZE EDIFICIO UFFICI “ANIS”

72
MC ENGINEERING
36 PONTE PINETA DI LAIVES

STUDIO VALLE PROGETTAZIONI


NUOVA SEDE CONSIGLIO REGIONALE PUGLIA

08 54
GIOVANNI VACCARINI ARCHITETTI
POWERBARN GIANNI GALLUCCI | BRUNO MONTANI
SHOWROOM TESEO SPA

6 7
POWERBARN GIOVANNI VACCARINI ARCHITETTI
Nel cuore della Romagna, in un’area storica per
la coltivazione e la lavorazione della barbabietola
da zucchero, sorge un nuovo polo per
la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Il sito industriale, appartenuto a Eridania, ha visto il
mantenimento di magazzino e inscatolamento
dismettendo la produzione di zucchero, su un’area
complessiva di 46.000 mq. Del restante territorio,
circa 280.000 mq sono stati bonificati e
restituiti alla comunità mentre 167.000 mq
hanno previsto interventi di riqualificazione.
Testo di Lorenzo Fioroni

ph. Massimo Crivellari


Tra gli interventi di riconversione spicca il polo produttivo
il cui masterplan prende spunto da terrapieni o “dune piantumate”
e con piste ciclabili. Si è deciso di non intervenire e lasciare
il polo industriale "aperto" ai cittadini, con i confini tracciati
dalla natura e dalle infrastrutture. L’impianto a biomasse è
alimentato con cippato di legna, oltre a residui di sfalcio
e pulizia degli argini dei fiumi e da potatura provenienti da
una filiera corta in un raggio di 70 km. La produzione annua
del polo è stimata in 222 GWh, pari al bisogno di 84.000 famiglie.
ph. Massimo Crivellari

Sono due i principali corpi di fabbrica che contraddistinguono la Powerbarn:


gli edifici caldaia e camino, dalle imponenti dimensioni. La caldaia è lunga
100 m e raggiunge un’altezza di 30 m mentre il camino svetta per 50 m. Comple-
tano il quadro sale macchine, un condensatore, edifici di stoccaggio e uffici.
Nella consapevolezza che complessi industriali di ragguardevoli dimensioni
restituiscono un’immagine sgradevole il progetto architettonico ha voluto miti-
gare l’impatto degli edifici attraverso una tecnica di camuffamento militare,

ph. Massimo Crivellari


nota come “Razzle Dazzle”. Attraverso il montaggio di una facciata con moduli di
forma triangolare con un pattern che varia costantemente a ogni faccia, si offrono
all’osservatore percezioni diverse in funzione del punto di osservazione e delle
condizioni di luce.
10 11
La spettacolare facciata è realizzata in carpenteria metallica, Sulla trave esterna sono poste delle mensole in acciaio su
così da non gravare eccessivamente sui corpi di fabbrica, cui posano le 7.600 doghe in legno che costituiscono il
soprattutto nel rispetto del disegno architettonico. Sulle rivestimento di facciata. La non linearità delle forme ha fatto
strutture della caldaia, in carpenteria pesante con rivesti- sì che ogni modulo di facciata fosse diverso dall’altro, richie-
menti in pannelli sandwich (8.500 mq di pareti e 2.100 mq dendo un’accurata ingegnerizzazione in officina del costrut-
di copertura) e lamiere forate (4.900 mq), si installano tore metallico. Sono in totale 540 le tonnellate di carpenteria
mediante piastre di giunzione delle braccia in HEA 240. Sulle metallica impiegate per le sole facciate, in qualità S355J0.
braccia si intersecano internamente una trave HEA 160 ed Oltre all’aspetto sfaccettato dell’edificio caldaia, anche il
esternamente profili IPE 240, creando una sorta di reticolare camino offre una visione mutevole, con un rivestimento in
con traversi in angolari di dimensioni e spessori variabili. pannelli grigi di forma triangolare e dimensioni variabili.

*
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ACCIAIO SU

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ph. Massimo Crivellari


ph. Massimo Crivellari
ph. MAP
ph. MAP

Vista delle lamiere microforate Installazione delle doghe lignee La struttura in acciaio zincato atta Carpenteria metallica
di tamponamento sulle mensole in acciaio zincato a sostenere il rivestimento della torre

POWERBARN
RUSSI (RA)

Committente
Powercrop Russi srl
Progetto architettonico
Giovanni Vaccarini Architetti
Project manager
Santo Riganello, Carlo Manganelli,
Giovanni Pasqui, Venanzio Garau,
Fernando Maltinti
Project engineering
Franco Meroni, Corrado Zampatti,
Antonino Caronia
General contractor
Termokimik Corporation spa
Involucro architettonico
MAP spa
Imprese
AET gmbh (caldaia),
TOSI spa (turbina e ciclo termico),
Impresa Salvati spa (costruzioni generali),
Cantamessa spa (elettrodotto)

15
ph. Massimo Crivellari
VISTA ESTERNA
Il cammuffamento dell'edificio grazie alla sfacettatura delle forme.

A LATO E PAGINE SUCCESSIVE


Vista degli interni e degli impianti.

ph. Massimo Crivellari


16 17
ph. Massimo Crivellari
NUOVA SEDE
SANITÄR HEINZE

PICHLER ARCHITECTS
L’edificio destinato ad ospitare uffici,
showroom e magazzini aziendali, si colloca
all’interno della “Zona produttiva Sud-Est”
del comune di Ora (BZ) e sorge su un lotto
industriale precedentemente occupato.
La realizzazione è partita dalla completa
demolizione della struttura preesistente,
rispettando tuttavia il mantenimento di planimetria
e volumetria in linea con il vecchio edificio.
Testo di Lorenzo Fioroni
ph. Oskar Da Riz
Nata dalla volontà di rafforzare la propria presenza
in Alto Adige ed estendere l’operatività in Italia
settentrionale, la sede Heinze – grossista nel settore
di articoli sanitari e tecnici per l’edilizia – si
configura come un centro polifunzionale: magazzino
logistico, uffici amministrativi, sale conferenze,
un punto vendita ed uno showroom per un diretto
contatto con le realtà imprenditoriali del luogo.
Il complesso ha una conformazione compatta:
il magazzino logistico, in parte su due piani,
è posizionato sul lato est, nascosto da un pendio
e non visibile dai principali assi viari. Prospicente la
statale emerge invece un corpo trasparente in acciaio
e vetro, disposto su due piani dedicati a showroom
ed area amministrativa. Di particolare effetto
è il secondo piano fuori terra, che sporge
a sbalzo di 14 metri sul pianterreno in
totale aggetto libero, creando di fatto una piazza
coperta in grado di ospitare eventi.

ph. Oskar Da Riz


Sono in acciaio le strutture degli uffici e dell'area di stoccaggio prodotti.
ph. Oskar Da Riz

23
La copertura dello stabilimento è progettata come tetto piano,
sul quale è presente un impianto fotovoltaico con una potenza
complessiva di 107 kW. I pannelli sono inclinati in modo tale da
non essere visibili dall’esterno e contribuiscono all’efficientamento
energetico del fabbricato. Le facciate e i divisori interni sono
realizzati totalmente a secco. Le pareti dello stabilimento sono in
pannelli sandwich, che si alternano alle facciate vetrate creando
piacevoli trasparenze. Le finestre sono in vetri acrilici multistrato,
dando particolare risalto alla zona di esposizione arredo bagno.
Completano i rivestimenti lamiere di colore grigio scuro. Partico-
lare la scelta di lasciare elementi portanti e impianti total-
mente in vista: dipinte di nero, le travi in acciaio divengono
parte dell’architettura stessa.
Il sistema costruttivo

L’intero complesso ha seguito un approccio modulare


industrializzato in acciaio. I moduli che compongono
l’edificio sono stati prefabbricati in officina di carpente-
ria metallica. Da un nucleo in c.a., si installano strutture
portanti in acciaio con colonne in profili cavi rettangolari
e circolari con ingombri in sezione che variano da 160 a
NUOVA SEDE SÄNITAR HEINZE
320 mm, e travi composte saldate con ingombri in ORA, BOLZANO

sezione di circa 300 x 350 mm al piano terra. Poggiante Committente


Sanitär Heinze GmbH Srl
su solaio in lamiera grecata e getto collaborante, Progetto architettonico
Pichler Architects
il primo piano vede una struttura simile con colonne Progetto strutturale
Ing. Alex Cornelio
in tubolari d’acciaio e controventi in profili scatolari, Costruttore di strutture metalliche,

ph. Alex Filz


coperture, involucri ciechi
mentre elementi a H e scatolari sono posti in copertura, e facciate vetrate
PICHLER Projects srl
il cui manto è costituito da lamiera grecata acustica,
coibentazione e guaina. Anche le strutture fuori terra
del magazzino sono in carpenteria metallica,
con all´interno un soppalco sospeso realizzato
in lamiera grecata e getto collaborante e
copertura leggera. Per la costruzione dell´intero
complesso sono state impiegate
circa 380 tonnellate di acciaio in qualità S355.
*

CERCA PREFABBRICAZIONE
IN ACCIAIO SU

www.promozioneacciaio.it

24 25
26
27

ph. Oskar Da Riz


STADIO TFS X.0

FRANCESCO TESTA
La nuova struttura realizzata al Foro Italico di Roma
incarna perfettamente il concetto di flessibilità e
polivalenza. Inaugurato il 6 maggio 2019
in occasione degli internazionali di tennis,
il Temporary Flexible Stadium è un impianto
semi-temporaneo con una capacità di circa 7.000 posti,
costituito di soli elementi in acciaio (classe EXC-4)
ph. Valerio Marocchi

e rivestito con una pelle in pvc ecologico.


Testo di Matteo Brasca e Gaia Laura Brasca
ph. Valerio Marocchi
Le strutture sono state prevalentemente preassemblate in officina, trasportate
in loco e montate in 41 giorni. Lo stadio è stato realizzato senza opere di fondazione
che hanno evitato scavi in un contesto monumentale (che avrebbero potuto limitare
o rallentare i lavori), consentendo una maggiore flessibilità nell’ottica di smontaggio
e rimontaggio in un altro luogo. La base della struttura è costituita da un graticcio
di travi in acciaio HEA180, collegate tramite unioni imbullonate ad una piastra
a cui sono saldati dei tubi filettati internamente. A questi filetti si avvitano dei vitoni
da ponteggio strutturali appoggiati a supporti lignei per la distribuzione del carico
che consentono la regolazione in base all’inclinazione della pavimentazione.
Sulle travi del graticcio di base, sono state giuntate le strutture a telaio, disposte
radialmente e costituite da più moduli a sostegno delle gradonate. A diverse quote e livelli,
queste strutture sono collegate trasversalmente attraverso travi Vierendeel, costituite da
due correnti collegati da tubi verticali, fissate a selle in acciaio presaldate sulle strutture
in elevazione.

STADIO TFS X.0


ROMA

Committente
Sport e Salute spa. – già CONI Servizi
Responsabile progetto architettonico
Francesco Testa
Progetto strutturale
Simone Gentile, Gianluca Sicari
Impresa esecutrice
In.tech spa

Strutture spaziali realizzate con elementi tubolari saldati a for-


mare triangoli fanno da supporto alle gradinate; ad esse è stata
saldata una lamiera mandorlata che costituisce l’alzata e la
pedata delle scale di distribuzione e dei gradoni su cui sono
fissate le sedute. Sui lati esterni delle strutture verticali, sono
stati bullonati telai in tubi d’acciaio che sostengono degli
ulteriori tubi tondi orizzontali, su cui sono fissate delle “pinze”
per il sostegno del rivestimento esterno in lamelle in pvc.
ph. Valerio Marocchi

31
ph. Valerio Marocchi
[ STRUTTURE MODULARI E ADATTABILI]
Su ciascuno dei 2 lati lunghi, sono state montate 3 torri faro, costituite da un
traliccio spaziale con sezione rettangolare, fissate sull’estremità superiore delle
strutture in elevazione radiali. Questi elementi raggiungono i 12 m di altezza
e sporgono verso l'interno del campo da gioco. L’installazione dell’impianto di
illuminazione avviene attraverso una passerella posta trasversalmente alle torri
e da esse sostenuta.
Le strutture in acciaio, del peso complessivo di 800 t, sono state trattate con
zincatura a caldo per proteggerle dalla corrosione. L’ipotesi di smontaggio e
rimontaggio in altro luogo è perseguibile anche grazie alla componibilità dei
moduli costituenti le tribune: la struttura in acciaio, infatti, contempla
la possibilità di non montare alcune porzioni (in particolare il lato corto), per
poter essere utilizzata e sfruttata montando, ad esempio, un palcoscenico per
spettacoli, concerti o manifestazioni.

*
CERCA LA ZINCATURA A CALDO DI MANUFATTI
IN CARPENTERIA METALLICA SU

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ph. In.tech
1 2 3

Posa delle strutture delle tribune (2,3) su supporti


ph. Valerio Marocchi

di fissaggio a terra (1) senza lo scavo di fondazioni.


Posa dei sedili (4), delle torri d’illuminazione (5)
e degli elementidi rivestimento in PVC su supporto
4 5 6
metallico (6).
ph. Valerio Marocchi
NUOVA SEDE
CONSIGLIO REGIONALE
PUGLIA

STUDIO VALLE PROGETTAZIONI


Nata da un concorso di progettazione di risonanza europea,
la Nuova Sede del Consiglio Regionale è espressione della ricerca
di una spazialità aperta, ispirata ai principi dell’architettura
sostenibile e ad alta tecnologia. Nel complesso l’intervento interessa
un’area di oltre 100.000 mq all’interno del quartiere “Japigia”
di Bari e si sviluppa per circa 20.000 mq di superficie
su più livelli. Visto dall’alto il complesso si caratterizza
per due edifici a forma di “virgola”, che creano una corte interna
ove trovano posto il foyer e la Sala Consiliare, elementi che
uniscono le due virgole in un sistema continuo e interconnesso.
Gli edifici fulcro del complesso sono realizzati in carpenteria
metallica. Foyer, Sala Consiliare e le quattro estremità delle “virgole”
sono in acciaio per un totale di circa 1.300 tonnellate,
di qualità S355JR, zincate e verniciate.
Un’accorta progettazione in BIM ha permesso di modellare i nodi
e le interfacce con gli altri elementi costruttivi,
con conseguente vantaggio sull’operatività del cantiere,

ph. Regione Puglia


della direzione lavori, dei progettisti e delle imprese.
Testo di Lorenzo Fioroni
ph. Studio Impicciatore
I due corpi curvilinei, in cls, hanno facciate a doppia pelle
sorrette da elementi metallici. Le doppie pareti, disposte sia ad est
che ad ovest, creano una vera e propria barriera ai raggi solari
contribuendo al raffrescamento del complesso nel periodo estivo e
al riscaldamento in quello invernale. Sul fronte delle azioni sismiche
i corpi in acciaio e vetro, di notevole leggerezza, demandano le forze
agli edifici principali della Sede Regionale.
In uno scenario dove i materiali dominanti sono acciaio, vetro e le pietre
locali di Trani, notevole importanza riveste l’idea progettuale di pensare

*
la Sede come un mix tra spazi pubblici e privati, un polmone vitale,
attivo, che ospiterà manifestazioni ed eventi pubblici.
CERCA ACCIAIO E BIM SU

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NUOVA SEDE
CONSIGLIO REGIONALE PUGLIA
BARI

Committente
Regione Puglia – (RUP Ing. Antonio Pulli;
Ing. Roberto Polieri - supporto al RUP))
Coordinamento generale
Studio Valle Progettazioni
Progetto architettonico esecutivo
Studio Valle Progettazioni (mandataria),
Studio Sylos Labini Ingegneri Associati,
Mirizzi Associati, PRO SAL srl
Progetto strutturale esecutivo
Studio Sylos Labini Ingegneri Associati,
Studio Valle Progettazioni
Consulente per la modellazione BIM
e costruttivi
Studio di Ingegneria Impicciatore
Consorzio esecutore
CRP Bari scarl
(Amministratore Unico G. Guastamacchia)
Direttore tecnico di cantiere
Ing. Pasquale Guastamacchia

ph. Regione Puglia


PIANTA PIANO QUINTO

38 39
6

4
5

ph. Regione Puglia


1 [ LA SALA CONSILIARE] 4 [ I LUCERNARI]
2 [ IL FOYER] 5 [ LE FACCIATE]
3 [ LE VIRGOLE] 6 [ LA SALA POLIFUNZIONALE]

40 41
1 [ LA SALA CONSILIARE] 2 [ IL FOYER]
Il posizionamento pensile della sala Il foyer si pone perpendicolarmente ai
è scenografico ed enfatizzato dalla sua due edifici regionali come uno “schermo”
collocazione perpendicolare al mare, in acciaio e vetro. Questa corte coperta
elemento fondamentale di riconoscibi- oltre ad ospitare l’aula delle riunioni del
lità della Città. Il cuore della sala è in Consiglio Regionale accoglie i cittadini
acciaio, con impiego di profili IPE e HE e gli impiegati con vere e proprie strade
per gli elementi principali oltre che a sopraelevate, giocando su dinamismo
UPN, angolari e piatti per quelli e trasparenza. Strutturalmente la corte
secondari. Due solai d’interpiano in è realizzata in carpenteria metallica con
lamiera grecata con getto collaborante profili tubolari circolari a sezione e spessori
completano la struttura. variabile da 48,3 x 5 mm a 323,9 x 20 mm.

Dettaglio
aggancio
copertura
in efte.

Sul fronte il foyer presenta una facciata


continua sorretta da elementi in acciaio,
mentre la copertura è in cuscini pneuma-
tici in ETFE. Nella sua globalità l’edificio è
l’immagine simbolo dell’Istituzione, la cui
sede aspira a divenire un elemento impor-
tante per il capoluogo pugliese.

3 [ LE VIRGOLE] 4 [ I LUCERNARI] 5 [ LE FACCIATE] 6 [ LA SALA POLIFUNZIONALE]

Le scale di servizio posizionate alle


estremità di ciascuno dei due edifici
principali, oltre a creare la forma
appuntita (da qui il soprannome),
sono in carpenteria metallica e vedono
l’impiego di tubolari, travi ad I ed
42 elementi secondari in angolari e piatti. 43
EDIFICIO
UFFICI “ANIS”
DIMITRI ROUSSEL, NICOLAS LAISNÉ
Un complesso per uffici è diventato un’architettura cardine
dell’area Zac Meridia di Nizza, grazie agli elevati standard
di sostenibilità, di qualità e di benessere sul luogo di lavoro.
Fortemente voluto dalla società Pitch Promotion è stato
progettato da un team di architetti sulla base di spazi di lavoro
accattivanti e confortevoli, luoghi di incontro e massima
flessibilità dando forma ad una particolare architettura
che privilegia ambienti all’aperto sotto forma di terrazze
ed immersi nel verde.
Testo di Federica Calò

44
Concept Architettonico
L’edificio si eleva per nove piani fuori terra per circa
L'edificio come concepito in fase preliminare
45 metri in altezza e presenta una struttura portante
mista in acciaio-cls. Per massimizzare le trasparenze
dei prospetti più estesi, i nuclei degli ascensori sono
stati posizionati lungo i lati evitando di avere il loro
ingombro nella parte centrale dell’edificio.
La struttura è inoltre composta da colonne in profili
cavi circolari in acciaio a sezioni variabili
ed elementi scatolari, con travi composte e solai in
prefabbricato cementizio lasciati a vista. Elementi
costruttivi che al tempo stesso danno forma
all’edificio e sono in grado con la propria presenza di
ricreare con leggerezza un rapporto diretto,
visivo e percettivo, fra l’interno dell’edificio e
il paesaggio circostante. La particolarità del lotto su
cui sorge non permetteva grandi sbalzi verso
l’esterno per l’esistenza di altre proprietà limitrofe;
questo ha portato a definire un dinamismo interno "Rottura" della volumetria per creare continue trasparenze,
posizionamento dei vani ascensore
con aperture e sfalsamenti sottolineati da un
reticolo di scale che, inconsuetamente, si aprono
all’esterno. Le scale in carpenteria metallica e Le scale che spezzano il ritmo della facciata, progetto paesaggistico
parapetti in lamiere stirate sono quindi diventati
un vero e proprio elemento architettonico distintivo
dell’edificio, in grado di tracciare i confini e
divenendo spazio d’aggregazione e d’incontro.
In totale l’edificio occupa circa 7.000 mq di superficie,
è immerso nel cuore di uno spazio verde e le terrazze
ricavate dai flussi delle scale e dei ballatoi ospitano
dei freschi giardini, oltre ad essere state predisposte
per trasformarsi secondo le esigenze in una workstation
o in una sala riunioni informale. Le facciate trasparenti
permettono alla luce naturale di entrare, mentre
le sporgenze delle terrazze offrono protezione
dal sole, creando degli ambienti areati e climatizzati,
massimizzando la ventilazione naturale.
*

CERCA SISTEMI COSTRUTTIVI


E TECNOLOGIE SU

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Anche i corridoi, in genere organizzati all’interno dell’edificio stesso,


sono stati invece portati all'esterno svincolando i vari piani dalla loro
presenza e recuperando spazio a disposizione di altre funzioni, così come
tutti gli impianti tecnici che sono stati organizzati sotto il pavimento,
evitando il ricorso a controsoffitti.

48 49
EDIFICIO UFFICI “ANIS”
NIZZA, FRANCIA

Committente
Pitch Promotion
Progetto architettonico
Dimitri Roussel - DREAM, Nicolas Laisné
Capo progetto
Marie-Aglaé Boukouvalas
Progetto paesaggistico
Tangram Paysage
Consulenti tecnici
Grontmij, Le Sommer Environnement, Monokrom

Tutte le fotografie dell’articolo


sono di Cyrille Weiner

3D CONCEPT
Non solo scelte architettoniche, ARCHITETTONICO
ma dettagli che dimostrano la sensibilità
ambientale e sostenibile di questo edificio,
basati, ad esempio, sull’orientamento definito
in modo da sfruttare l'energia solare in
inverno per ridurre il consumo di energia per
il riscaldamento e fornire protezione dal sole
in estate per migliorare le condizioni di
lavoro. A suggello il progetto ha ottenuto
le certificazioni BREEAM “very good”,
CRQE (Cadre de Référence pour la Qualité
Environnementale) e SMART GRID.

50 51
SHOWROOM TESEO SPA
GIANNI GALLUCCI | BRUNO MONTANI
Il progetto dello showroom parte dalla volontà della Committenza,
specializzata in software e macchinari per il settore calzaturiero,
di disporre di uno spazio di rappresentanza e showroom attiguo
ai propri stabilimenti. L’intenzione era quella di inserire nel contesto
industriale circostante un elemento che non spezzasse il ritmo ma
che avesse al suo interno un cuore tecnologico innovativo.
Nasce così un volume monopiano, a forma di parallelepipedo,
con dimensioni in pianta di 54,5 x 23 m e un’altezza totale di 8 metri.
Testo di Lorenzo Fioroni

ph. Maurizio Paradisi


ph. Maurizio Paradisi

Attraverso l'utilizzo di un sistema costruttivo


interamente a secco in carpenteria metallica
è stato possibile rispettare i costi di realizzazione
e rispondere puntualmente alla principale richiesta
della committenza. Le tempistiche di realizzo
tipiche delle costruzioni in acciaio hanno altresì
permesso un contenimento dell’investimento
pur disponendo di un manufatto dalle grandi luci
e di alta qualità architettonica, estetica e funzionale.
Dietro l’apparenza di un volume “semplice” si cela
infatti un interessante concept, che trova il suo apice
nel particolare ingresso che taglia obliquamente
uno spigolo del parallelepipedo.

A livello estetico le colonne in acciaio sono state lasciate “a vista”, mentre


le capriate sono state controsoffittate, esaltando l’ampiezza degli spazi

ph. Maurizio Paradisi


interni. Lo showroom è parte integrante di un complesso che non si
limita ad accogliere i potenziali clienti ma ospita anche una nursery, una
56 palestra e spazi dedicati alla socializzazione tra i dipendenti dell'azienda.
SHOWROOM TESEO SPA
ph. Maurizio Paradisi

FERMO (FM)

Committente
Teseo spa
Progetto architettonico
Dott. Gianni Gallucci,
Bruno Montani (Teseo spa)
Progetto strutturale
Promo spa
Progetto impiantistico
Ing. Luigi Domenella
Impresa
Promo spa

Lo showroom vede una maglia strutturale in carpenteria Particolare rilievo ha rivestito la progettazione antisismica
metallica, con colonne tubolari che si poggiano alla fonda- sorgendo in un comune in zona 2. L’apparente regolarità in pianta
zioni mediante tirafondi. Le opere fondali sono costituite da maschera una notevole asimmetria strutturale che ha imposto
plinti parallelepipedi intestati alla profondità di 1,7 metri dal differenti sistemi di irrigidimento delle membrature verticali per
piano di campagna. Profili a L costituiscono le capriate di avvicinare il baricentro delle masse al baricentro delle rigidezze
copertura a doppia falda di lieve inclinazione e in sommità è ed evitare azioni torsionali. Il nuovo corpo di fabbrica, adiacente
realizzata con pannelli al fabbricato esistente, si raccorda ad esso mediante un giunto

[ STRUTTURE PORTANTI]
sandwich in doppia lamiera e tecnico che consente lo sfogo senza interferenza delle deforma-
strato di poliuretano interposto. zioni sismiche. Nello specifico le azioni orizzontali sono assorbite
Gli elementi in carpenteria e scaricate in fondazione grazie a controventi verticali in profili
metallica, zincati a caldo, sono stati successivamente tondi d’acciaio. Anche in copertura sono presenti controventi
verniciati e protetti con intumescente per il raggiungimento orizzontali costituiti da tiranti a crociera e puntoni.
dell’adeguata protezione al fuoco. Le verifiche degli
elementi in acciaio sono state effettuate agli stati limite e
come previsto dall’Eurocodice 3. La classe di esecuzione
secondo EN 1090 è EXC3. I tamponamenti verticali sono in
alluminio e vetro e i colori delle lastre permettono ampia
luminosità garantendo nel contempo adeguata riservatezza.
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ph. Maurizio Paradisi


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ph. Maurizio Paradisi
MUTTRAH FISH MARKET
SNØHETTA
Il nuovo mercato ittico anima la particolare cornice
di questo luogo diventando un hub
per la fiorente industria della pesca ed è il punto
di riferimento del lungomare di Muttrah, in Oman.
Frutto di un concorso di progettazione internazionale,
l’architettura è espressione sia
del passato sia del futuro del sultanato.
La città di Muttrah è, infatti, nota per la sua lunga
storia di commercio, per il suo porto caratteristico e
per le sue antiche tradizioni di pesca.
Situato vicino al mercato ittico originale della città
costruito nel 1960, il nuovo mercato segna oggi
la continuità delle tradizioni commerciali della regione,
rispondendo allo stesso tempo alla necessità di
soddisfare la crescente domanda turistica del paese.
L’edificio occupa una superficie di 4.000 mq,
uno spazio molto ampio messo a disposizione dei
pescatori locali e dei turisti provenienti
da ogni parte del mondo.
Testo di Federica Calò

ph. Snøhetta
[ STRUTTURE PORTANTI]
L’architettura prende forma grazie a un’originale struttura in
acciaio che si esprime come una sorta di doppio muro radiale la
cui curva riprende e prosegue l'andamento della baia, mentre
nell'interazione con la strada antistante s’inseriscono le scale di
collegamento con le terrazze superiori. La struttura è stata SCHEMA COPERTURA
sviluppata secondo un modello 3D ed è composta da tubolari
in acciaio e da colonne composte da due sezioni quadrate
appaiate, che nella parte terminale si dividono formando un
ph. CIG Architecture

elemento a forma di “Y”, ottenuto mediante l’uso di giunzioni


bullonate. Le restanti strutture sono state invece saldate per
ottenere delle superfici e dei particolari puliti. Le colonne sono
supportate da elementi secondari in sezioni cave circolari.
Da questi elementi modulari si dirama una maglia semicircolare
concentrica alla quale sono state fissate le lamelle di copertura,
diverse l’una dall’altra per forma, distanza ed inclinazione.
Le lamelle sono ricavate da lamiere sagomate e tagliate in 3D.
Le 2.400 lastre metalliche di copertura, organizzano gli spazi
sottostanti e li proteggono dal sole ricreando ombre dinamiche
che trovano ispirazione nelle forme sinuose della calligrafia araba
con un motivo visibile anche a grande distanza. La carpenteria

ph. Snøhetta
metallica si è rivelata una soluzione funzionale all'installazione
della nuova copertura, che risulta essere così leggera sulle basi
esistenti.

64 65
La superficie che costeggia il mare è stata realizzata con una griglia
costituita da fori esagonali, una soluzione che favorisce la ventilazione naturale
e convoglia all'interno degli spazi del mercato la brezza marina richiamando
la mashrabiyya, il dispositivo di ventilazione forzata naturale frequentemente
usato nell’architettura tradizionale dei Paesi Arabi. Questo sistema è stato ripreso
e reinterpretato dai progettisti su grande scala, trasformandolo nel pattern
della parete stessa.

Dal punto di vista organizzativo, il piano terra è occupato


dalla grande sala del mercato che come una micro-città
accoglie oltre 100 venditori di pesce a cui si aggiungono
un nuovo mercato dedicato a frutta e verdura e locali per
la refrigerazione, l'imballaggio e lo stoccaggio dei prodotti.
Per l'accoglienza turistica il nuovo Muttrah Fish Market
è dotato al piano superiore di un centro visite, una caffetteria
e un ristorante dove, protetti dalla grande copertura,
si può godere di una vista panoramica su tutta la baia.

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ph. Snøhetta
ph. Snøhetta

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PRIMARY STEAL BEAM

LAMELLA

GIUNTO BULLONATO

COLONNE IN ACCIAIO ACCOPPIATE

MUTTRAH FISH MARKET


MUTTRAH, OMAN

Committente
Città di Muttrah
Progetto architettonico
Snøhetta
Progetto strutturale
Buro Happold Engineering
Impresa
ph. Snøhetta
ph. Snøhetta

CIG Architecture
Costruttore metallico
Steelbuilding LLC
ph. Snøhetta
PONTE PINETA DI LAIVES
MC ENGINEERING
Il nuovo ponte ciclo-pedonale è un’importante
struttura per il collegamento di Pineta,
frazione del comune di Laives (BZ),
con l’area sportiva Galizia, separate dalla recente
realizzazione della variante della statale del Brennero.
La passerella si inserisce in un progetto più ampio
di mobilità alternativa che comprende altre
zone del territorio; si collegherà alla rete ciclabile
sovracomunale, che punta a raggiungere
il capoluogo in bicicletta.
Testo di Silvia Vimercati

ph. Giulio Cecchelin


ph. Giulio Cecchelin
Struttura Portante

ph. Alex Filz


La passerella, realizzata in acciaio (108 tonnellate
complessive) nell’arco temporale di soli dodici mesi,
si colloca nel percorso ciclabile dalla lunghezza totale di

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235 metri, con un impalcato curvo a scavalco della statale
del Brennero di 65 metri suddiviso in tre campate. CERCA PASSERELLE
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Raggiunge una larghezza massima di 4,5 metri e
l’impalcato è in carpenteria metallica con trave a www.promozioneacciaio.it
cassone composta da 17 conci in acciaio corten S355J2W.
La struttura in acciaio a sezione chiusa, slanciata ed esile,
appare come un elegante elemento architettonico bianco
che caratterizza il paesaggio circostante permettendo nel
contempo elevata resistenza alla torsione. Stabilisce
un’importante connessione con il suo andamento
curvilineo che permette di contenere le pendenze
del suolo su cui poggia. Il terreno su cui sorge
la passerella pedonale è di tipo torboso,
caratteristica che ha imposto una struttura leggera
fuori terra e pali di fondazione che raggiungono
i 30 metri di profondità. Il ponte è di tipo strallato e
l’antenna è posta in corrispondenza
della seconda spalla. Raggiunge un’altezza di 16,5 metri
e presenta un’inclinazione di 15° dalla verticale.
La sezione è rettangolare e rastremata partendo da 56x56
cm in sommità giungendo a 130x120 cm all’incastro ed è
stata realizzata interamente in officina come elemento
unico. Gli stralli sono in barre di tipo Macalloy
con diametro 56 mm in S460N.

75
ph. Riccardo Di Curti
Posa dell'impalcato e dell'antenna nelle ore notturne

In fase di progettazione oltre alla verifica statica di tutti gli elementi è stata eseguita un’analisi dinamica
dell’impalcato per verificare che le frequenze proprie non siano le stesse prodotte dal passaggio delle
persone. La passerella rappresenta infine un grande elemento di sicurezza sia per i pedoni

Durabilità e varo che per i ciclisti e permette ai residenti della zona un notevole risparmio di tempo, oltre ad essere
un evidente segno distintivo per la valorizzazione del territorio.

La passerella “Ponte Pineta” sorge in un ambiente


classificato C3 “corrosività media” e le strutture metal-
liche sono state sottoposte ad un ciclo di verniciatura a
tre mani, raggiungendo il grado di durabilità ALTA
(maggiore di 15 anni). I conci costituenti l’impalcato
sono stati portati a piè d’opera in apposita area di
cantiere, dove sono stati assiemati, saldati e verniciati.
I vari delle campate non a scavalco della statale sono
avvenuti di giorno. Il tratto centrale del manufatto,
lungo 22 metri e pesante circa 38 tonnellate, è stato
messo in posizione fermando il traffico veicolare in
orario notturno mediante l’ausilio di due gru, per poi
essere fissato e concedere ai mezzi di transitare nuo-
vamente sotto al ponte. Anche antenna e tesatura degli
stralli sono state eseguite in notturna e nel complesso
il tratto stradale è rimasto chiuso soltanto per 3 notti.

PONTE PINETA DI LAIVES


LAIVES (BZ)

Committente
Provincia Autonoma di Bolzano –
Ufficio Tecnico Strade Centro-Sud
Progetto preliminare
Ing. Umberto Simone
Progetto definitivo ed esecutivo

ph. Giulio Cecchelin


Ing. Giulio Cecchelin – DETTAGLIO
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NUMERO 27
AUTUNNO 2019
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Architetture in acciaio LA RIVISTA ITALIANA DELL’ARCHITETTURA E DELLE COSTRUZIONI IN ACCIAIO

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NUMERO È vietata la riproduzione, la traduzione e l’adattamento, anche parziale del materiale pubblicato senza autorizzazione
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tenuti inviati all’Editore manlevandolo da ogni eventuale richiesta di risarcimento danni proveniente da terzi che doves-
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STAMPA
GRAFICA METELLIANA
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recuperoeconservazione.it
STRUCTURALWEB.IT

In copertina

elaborazione grafica
EDIFICIO UFFICI "ANIS"
[progetto: Dimitri Roussel, Nicolas Laisné]
foto originale: Cyrille Weiner

80
COMPLETATAMENTO
LAVORI MANUTENZIONE
RINFORZO STRUTTURALE
STRAORDINARIA
PONTE SAN MICHELEPONTE
D'ADDA
SAN MICHELE A PADERNO D'ADDA
RFI RETE FERROVIARIA ITALIANA
Ponte a traffico misto ferrovario - stradale
Anno Costruzione Triennio 1887-1889
Vincolato con Decreto del Ministero per i beni culturali e ambientali del 14/07/1980.

Capolavoro riconosciuto come uno dei simboli di archeologia industriale del Paese,
nel 2017 il ponte è stato candidato per essere inserito nella lista UNESCO dei patrimoni dell'umanità

MAP ha contribuito per la ristrutturazione con:


PASSERELLE ESTERNE CICLO PEDONALI 250 TONN. – 1200 MQ.
PARAPETTO STORICO 40 TONN - 550 METRI
ASTE PER IL RINFORZO STRUTTURALE 100 TONN. – N. 230PEZZI

MAP S.p.a
20094 Corsico (MI) - Via Alessandro Volta 12 Tel: +39 02 935 624 11 Fax: +39 02 936 480 85 Email: [email protected]

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