Informatica
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INFORMATICA
AIUTO ROSANNA
MODULO 1
IL FOGLIO ELETTRONICO -> È il sistema applicativo che consente la gestione dei dati in un’area di
lavoro (tabelle). Gestire i dati in tabelle indica: la creazione di una tabella, l’inserimento, la modifica e
l’elaborazione dei dati, stampare o salvare su un file i risultati. L’INTERFACCIA è l’aspetto esteriore di
un foglio elettronico. L’aria di lavoro è una parte del foglio elettronico suddivisa in righe e colonne da
linee grigie, che formano piccoli rettangoli (celle).
BARRA DELLA FORMULA-> rappresenta ciò su cui si sta operando in un determinato momento sul
foglio elettronico, essa è divisa in: l’indicatore della cella attiva, il pulsante inserisci funzione, la casella
di testo che mostra il contenuto della cella attiva
RIFERIMENTO DI RIGA, COLONNA, CELLE- > sotto la barra della formula vi è una riga orizzontale
contrassegnata da una serie di caselle denominate da una lettera maiuscola (A, B, C, D ->
RIFERIMENTO DI COLONNA). Sulla sinistra vi sono mostrati numeri in verticale (1, 2, 3 -> RIFERIMENTO
DI RIGA). La coppia «lettera-numero» è il RIFERIMENTO DI CELLA, che non è univoco in quanto una
cella può esistere più di una volta e si può lavorare su più fogli di lavoro. Esistono i pulsanti per gestire i
fogli di lavoro (si trovano in fondo all’area di lavoro): • Cliccando sul nome del foglio si passa da uno
all’altro • Il pulsante + consente di aggiungere ulteriori fogli di lavoro • Il pulsante con le tre linee
orizzontali (Fogli) apre un menù per la scelta del foglio • In Excel si attivano delle frecce direzionali
accanto a Foglio1 per spostarsi
INSERIRE I DATI IN UN FOGLIO DI LAVORO -> sono qualsiasi elemento che può essere
immagazzinato in un archivio per un suo reperimento futuro. Con software come Excel e Fogli i dati non
solo vengono immagazzinati ma su di essi possiamo attivare elaborazioni automatiche (formule).
Per inserire i dati in un foglio di lavoro basta: rendere attiva una cella, utilizzare la tastiera per scrivere
il dato e premere INVIO una volta finita l’operazione. Dopo aver terminato l’operazione il riferimento
della cella attiva cambierà e diventerà attiva la cella sottostante a quella iniziale. (RICORDA che se
nella cella attiva era già presente un dato esso verrà rimpiazzato dal nuovo inserimento). La procedura
di inserimento dei dati in una cella può essere terminata: cliccando su un’altra cella, utilizzando il tasto
TAB sulla tastiera, utilizzando le frecce direzionali.
ANNULLARE L’INSERIMENTO DI UN DATO-> basta premere il tasto esc. Solo per excel quando si
scrive un dato la barra di stato cambia da PRONTO a INVIO
MODIFICARE I DATI DI UN FOGLIO ELETTRONICO-> Spesso accade che il contenuto di una cella sia
diverso da quello che ci servirebbe per un determinato tipo di elaborazione, la soluzione più semplice
sarebbe quella di sovrascrivere il vecchio dato con uno nuovo. Per modificare un dato in una cella si
possono seguire due procedure: • Fare doppio clic con il mouse su quella cella e iniziare ad usare la
tastiera per muovere il cursore lampeggiante nel punto in cui si vuole effettuare la modifica
• Entrare in modalità Modifica facendo clic o nella barra della formula oppure premendo il tasto F2
sulla tastiera
CANCELLARE DATI IN UN FOGLIO ELETTRONICO-> Per svuotare una cella del suo contenuto: si
rende attiva una cella e poi si preme il tasto Canc sulla tastiera. Il contenuto della cella viene cancellato
senza nessuna conferma da parte del software. È necessario ricordare che cancellare una cella non è
equivalente ad inserire uno spazio vuoto o un valore pari a 0 al suo interno poiché anche lo 0 è un dato.
Se ci si accorge di aver erroneamente cancellato un dato in un foglio elettronico si può premere la
combinazione di tasti CTRL+Z oppure cliccare sul pulsante Annulla nella barra di accesso rapido
INSERIMENTO FACILITATO-> Inserire tanti valori in un foglio di lavoro può essere alla lunga
un’operazione noiosa e ripetitiva. Quando i dati da inserire sono correlati o in serie (esiste cioè una
legge particolare che li lega) possiamo sfruttare l’inserimento facilitato
COPIA E INCOLLA-> Può capitare di dover trascrivere dati ripetitivi, per ovviare a questo si può
utilizzare la funzione copia e incolla. Per fare ciò si deve:
1) selezionare l’intervallo di celle che si intende copiare, premere sul pulsante copia nella barra
multifunzione, selezionare la prima cella dell’intervallo di destinazione e cliccare incolla nella barra.
2) fare lo stesso procedimento utilizzando il mouse (utilizzando il tasto destro e cliccare rispettivamente
copia e incolla
3) utilizzare CNTL+C per copiare e CNTL + V per incollare
Un’altra tecnica per copiare una grande quantità di dati contenuti in celle adiacenti è il
TRASCINAMENTO. Basta selezionare l’intervallo di celle, premere il tasto CNTL affinché spunti accanto
al puntatore un segno +(Excel) o una mano (Google fogli), tenere premuto il tasto CNTL e il tasto
sinistro del mouse e trascinare l’intervallo di celle nella posizione desiderata, per poi rilasciare i tasti.
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RIFERIMENTO CELLE-> Per riferirci a una cella è necessario darne il suo riferimento. Il foglio
eletrronico non usa un solo tipo di riferimento per le celle ma ne usa diversi che inluenzino le formule
che provocano modifiche automatiche di dati o operazioni di copia e incolla, i vari riferimenti utilizzati
sono il riferimento: RELATIVO, ASSOLUTO. MISTO E CIRCOLARE.
RIFERIMENTO RELATIVO -> Tutte le celle denominate A1, B1, C1 fanno riferimento alla coppia nota
come “lettera- numero” o “colonna-riga”, e vengono denominati riferimenti relativi poiché quando al
loro interno si utilizza una formula si chiama in modo relativo la cella, e questo significa che i
RIFERIMENTI DI RIGA E COLONNA sono modificati automaticamente dal software quando viene copiata
una formula che li utilizza in un'altra cella.
RIFERIMENTI ASSOLUTI-> Nel caso in cui non si voglia che una formula venga modificata in base al
punto in cui viene copiata si parlerà di RIFERIMENTI ASSOLUTI, l’utilizzo di un riferimento assoluto serve
per bloccare il riferimento di una cella in modo tale che in caso di copia e in colla di una formula non si
modifichi il suo riferimento. Per rendere un riferimento da relativo ad assoluto si utilizza il simbolo $,
quindi la scrittura $A$1 indica il riferimento assoluto della cella A1, un tipico esempio di utilizzo di
riferimenti assoluti è il CALCOLO DELL’IVA.
RIFERIMENTI MISTI-> Invece con le scritte A$1 o $AI si indicano dei RIFERIMENTI MISTI, ovvero dei
riferimenti di celle in cui una dimensione segue un riferimento assoluto e l’altra ne segue uno relativo.
RIFERIMENTI CIRCOLARI-> Una situazione da evitare sono I RIFERIMENTI CIRCOLARI, che si hanno
quando una formula fa riferimento, direttamente o indirettamente a una cella che contiene il risultato
della formula stessa, in questo caso il software rileva un DIPENDENZA CIRCOLARE
OPERAZIONI DI BASE NEL FOGLIO DI LAVORO (SELEZIONE) -> Se fino ad ora abbiamo visto come
interagire con l’interfaccia del foglio di lavoro e abbiamo visto come inserire ed elaborare i dati al suo
interno ora dobbiamo imparare come selezionare alcune parti del foglio di lavoro:
1. Copiare il contenuto
2. Trascinare il contenuto
3. Disporre le righe in un determinato modo
4. Applicare funzioni specifiche
Per selezionare una cella basta cliccare con il mouse su di essa o utilizzare le frecce direzionali, per
selezionare un intervallo basta cliccare sulla prima cella dell’intervallo e trascinare il puntatore del
mouse tenendo premuto il tasto sinistro fino all’ultima cella dell’intervallo. Sia excel che google fogli
mostrano quanto è grande l’intervallo, excel lo fa in termini di righe e colonne, mentre fogli da un
riferimento di inizio e fine dell’intervallo.
GESTIRE RIGHE E COLONNE-> Oltre ad operare su intervalli di celle e celle possiamo operare su
intere righe o colonne, per selezionare una riga o una colonna basta cliccare sulla cella che presenta
l’intestazione di una riga o una colonna, per selezionare un intervallo di colonne o righe basta
trascinare il puntatore del mouse fino all’ultima colonna o riga che si vuole considerare.
INSERIRE RIGHE O COLONNE -> A volte può capitare che è necessario nel nostro piano di lavoro
aggiungere dei dati, e questo può comportare all’aggiunta di una riga o colonna. Per aggiungere una
riga o una colonna è necessario cliccare sulla colonna o riga vicino alla quale vogliamo aggiungerne
una, cliccare sul tasto destro del mouse per aprire il menu contestuale e cliccare sulla funziona
aggiungi. Mentre Google fogli permetterà di scegliere se aggiungere una riga o una colonna a destra o
a sinistra del punto di inserimento, Excel , permetterà di farlo solo a sinistra di esso. Se aggiungiamo
righe o colonne i riferimenti (anche assoluti) vengono automaticamente aggiornati dal software e si
mantiene la coerenza del foglio di lavoro.
ELIMINARE RIGHE O COLONNE -> Se possiamo aggiungere colonne o righe possiamo anche
eliminarle, per fare ciò dobbiamo cliccare sulla riga o colonna che vogliamo eliminare, cliccare il tasto
destro del mouse per aprire il menu contestuale e selezionare elimina. Se eliminiamo una colonna o
una riga che contiene una cella utilizzata in un riferimento, allora non si manterrà la coerenza del foglio
di lavoro e uscirà fuori la scritta CANCELLETTO RIF, che indica la perdita del riferimento
.
NASCONDERE RIGHE O COLONNE -> Se inoltre, utilizziamo righe o colonne come piano d’appoggio
per l’inserimento di dati usati per elaborazioni particolari, possiamo nasconderle. Per fare ciò dobbiamo
cliccare sulla colonna o riga in questione, cliccare il tasto destro del mouse e selezionare NASCONDI. La
riga o la colonna non sarà mai completamente nascosta perché si deve permettere all’utente di
ripristinarne la visualizzazione, per scoprire la colonna nascosta, è necessario cliccare su di essa e
cliccare il tasto destro del mouse, per poi selezionare SCOPRI.
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LAVORARE SU PIU FOGLI DI LAVORO
I fogli di lavoro all’interno di una cartella di lavoro possono essere più di uno e sono solitamente
nominati foglio 1, foglio 2…, ma la loro dicitura può anche essere rinominata. Per rinominare un foglio
di lavoro bisogna cliccare con il tasto destro del mouse sulla scheda dei fogli, per poi selezionare
rinomina oppure, si può fare doppio clic sull’etichetta del foglio da modificare.
Oltre a rinominare un foglio di lavoro, sono anche disponibili le operazioni INSERISCI ( per aggiungere
un foglio di lavoro), ELIMINA (per eliminarne uno), SPOSTA o COPIA che consentono di selezionare il
contenuto di un foglio di lavoro e spostarlo o replicarlo.
ZOOM
Il foglio elettronico possiede la funzione ZOOM, il suo valore di default è valutato in percentuale e si può
modificare mediante lo slider a destra nella barra di stato (Excel) o tramite l’apposito pulsante dedicato
(fogli). Se si clicca con il tasto sinistro del mouse sul valore percentuale dello zoom nella barra di stato
appare un menù che permette di settare il valore dello zoom desiderato. È anche possibile zoomare
solo sull’intervallo di celle su cui si sta lavorando.
BLOCCO RIQUADRI
Quando si usano fogli di lavoro che occupano molte righe è complicato avere una visualizzazione
efficace, per questo viene utilizzata la funzione blocca riquadri, con cui si può dividere il foglio di lavoro
in 2 parti: la parte superiore che contiene le categorie dei dati e la parte inferiore che si può scorrere.
Per bloccare ad esempio le prime righe di una tabella si deve cliccare col tasto sinistro del mouse sulla
prima cella a sinistra sotto l’ultima riga da bloccare, fare clic sulla scheda visualizza dalla barra
multifunzione e scegliere BLOCCA RIQUADRI, ciò vale anche per le colonne.
In Google fogli si ottiene lo stesso risultato dal menù visualizza, sezione blocca e poi si sceglie il numero
di righe da bloccare.
Se invece, è necessario che le due zone siano scorrevoli, si utilizza il comando DIVIDI sulla barra
multifunzione nella scheda visualizza, si deve cliccare sulla cella sopra a sinistra della quale si vuole
effettuare la divisione e poi cliccare su DIVIDI.
GESTIRE IL FORMATO DEI DATI-> All’interno del foglio elettronico è possibile gestire il formato dei
dati, la gestione di essi consente di scegliere la visualizzazione più consona per estrapolare
l’informazione che si cerca. In Excel, cliccando con il tasto destro del mouse sulla cella o intervallo di
celle selezionare, si apre il menu contestuale e si deve scegliere l’opzione formato celle, per Fogli si
accede al menu FORMATO.
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BORDI-> La funzione BORDO permette di aggiungere il bordo alla cella
RIEMPIMENTO E SFONDO-> La cella può essere evidenziata per far risaltare una certa informazione,
per aggiungere un colore ad una cella si usa l’opzione riempimento
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FORMATTAZIONE RAPIDA
In Excel esiste la modalità di formattazione rapida o formatta come tabella che si trova nella barra
multifunzione che permette di impostare in modo rapido la formattazione che riguarderà tutte le celle.
INCOLLA SPECIALE
Nel caso in cui il contenuto di una cella venga copiato in una cella che è formattata, essa perde la sua
formattazione. Per evitare ciò, il foglio elettronico metta a disposizione la funzione incolla speciale.
Esistono diverse opzioni di incolla speciale: TUTTO (è uguale all’incolla semplice), SOLO FORMULE,
SOLO VALORI, SOLO FORMATI…
IMPORTAZIONE DATI
A volte potrebbe essere necessario dover importare dati da sorgenti esterni, per questo Excel mette a
disposizione una serie di funzioni per l’importazione dei dati sulla scheda dati: sezione recupera e
trasforma dati della barra multifunzione. Può capitare di importare dati da un file che contiene dati
tabulati che vogliamo inserire nel foglio di lavoro, dovremo cliccare sul pulsante DA TESTO / CSV per
scegliere da quale file prendere i dati, cliccare su importa e poi su carica
FORMULE E FUNZIONI
Il foglio elettronico permette di elaborare i dati attraverso formule e funzioni, basta cliccare con il tasto
sinistro sulla cella che ospiterà la formula per poi scrivere la stessa formula nella barra della formula e
premere invio. Il vantaggio di usare una formula è che se venisse modificato il valore di un dato non c’è
bisogno di riscriverla, ma si aggiornerà automaticamente. In un foglio di lavoro non c’è un limite di
formule da utilizzare ma ognuna di esse deve iniziare con =, altrimenti il software rivelerebbe il
contenuto di quella cella come TESTO.
Una formula può contenere:
1. VALORI NUMERICI che rimangono costanti nel calcolo
2. RIFERIMENTI DI CELLA (relativi, assoluti, misti)
3. OPERATORI DI CALCOLO come quelli aritmetici o le parentesi
Ad esempio =(B2*C2)+3 contiene: riferimenti di cella relativi (b2 c2), operatori matematici (* e +) e
valori numerici
OPERATORI DI CALCOLO
Possono essere operatori;
- ARITMETICI: + , - , * , / , percentuale, ^ elevazione potenza
- DI CONFRONTO: =, maggiore, minore, magg uguale, min uguale, diverso da… vengono utilizzati
per confrontare testo o numeri per decidere come proseguire con il calcolo o per ottenere un
risultato logico (vero o falso)
- DI RIFERIMENTO : che separa le celle alle estremità di un intervallo e ; che combina più celle fra
loro
FUNZIONI: Le funzioni sono espressioni all’interno di una formula che operano su più elementi e
consentono di ottenere il risultato più velocemente rispetto alla scrittura della formula.
Tra le più utilizzate abbiamo la funzione SOMMA (), per inserirla in una cella si può usare il pulsante
Somma disponibile nella scheda home, basta cliccare sulla cella in cui inserire la formula e cliccare con
il tasto sinistro del mouse sull’icona Somma e premere INVIO. LA SINTASSI GENERICA di una funzione è:
nomefunzione (argomento1¸argomento2…) dove nomefunzione è il nome della specifica funzione e gli
argomenti sono gli oggetti con cui opera. Un argomento può essere una funzione, in questo caso si
parla di FUNZIONE ANNIDATE.
I fogli elettronici mettono a disposizione una serie di funzioni da usare nelle formule, esse possono
essere: FUNZIONI SCIENTIFICHE, FUNZIONI OPERANTI SU TESTO E INFORMAZIONI, E FUNZ PER LA
FUNZIONE DEI DATI. Quando si conosce il nome della funzione da inserire nella formula basta inserirla
nella cella facendola precedere dal segno =, quando si scrive il nome della funzione, il software apre un
elenco con tutte le funzioni selezionabili, a quel punto si può o terminare l’inserimento completando la
digitazione o selezionarla dall’elenco.
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PC detto buffer, che non ha una dimensione infinita. Per annullare l’ultima operazione basta premere
CTRL + Z o premere il tasto Annulla sulla barra di accesso rapido.
Le varie modalità di ordinamento dipendono dal tipo di dato e dalla formattazione dell’intervallo di celle
che si vuole ottenere che possono essere:
1. Dati di tipo di testo: ordine alfabetico
2. Dati di tipo numero: ordine crescente o decrescente
3. Dati di tipo data: giorni, mesi, anni
Per ordinare i dati bisogna in excel selezionare l’intervallo di celle da ordinare, cliccare dati sulla barra
multifunzione e fare clic sull’icona ordina, oppure si può cliccare sul pulsante con la freccia verso il
basso accanto a ordina per selezionare “RAGIONE DOCIALE” come etichetta, verificando che sia
l’ordine sia alfabetico e poi cliccare su OK.
Per ordinare i dati in Fogli si deve cliccare sulla scheda dati del menu multifunzione e cliccare su
ORDINA L’INERVALLO e scegliere il criterio di ordinamento. È possibile personalizza di ordinamento, ad
esempio, aggiungendo più criteri di ordinamento per fare ciò basta cercare l’opzione avanzata.
SALVATAGGIO DATI
Dopo aver finito il lavoro svolto è necessario salvarlo su un supporto di memorizzazione (remoto o
locale). Per quanto riguarda excel bisogna cliccare su FILE nella barra multifunzione, fare clic su salva o
su salva con nome, scegliere se salvare il file sul ONEDRIVE DI MICROSOFT o sul proprio pc, inserire il
nome del file e salvare. Salvare un file di excel comporta anche la scelta di diverse opzioni come: la
posizione di salvataggio, il formato del file ecc..
Google fogli invece salva automaticamente il file su cui si sta lavorando e la locazione predefinita è
Google drive
MODULO 2
SFRUTTARE LA GRAFICA IN UN FOGLIO ELETTRONICO -> Excel presenta una serie di funzioni che
ci permettono, a partire da dati presenti all’interno di una tabella, di generare un grafico (che si
aggiornano in tempo reale). La procedura standard da applicare per creare un grafico è:
Selezionare l’intervallo dei valori da rappresentare
Chiedere al software di inserire un oggetto GRAFICO nel foglio di lavoro
Selezionare il tipo di grafico più adatto
Questa procedura viene effettuata tramite la scheda “inserisci” della barra multifunzione e questa
operazione viene vista come l’inserimento di un oggetto (lo stesso vale per Fogli). Nelle versioni
precedenti di excel era necessario scegliere il tipo di grafico che avrebbe usato come modello di
riferimento. Nelle versioni più recenti esiste la funzione GRAFICI CONSIGLIATI, che consiglia il tipo di
grafico più adatto da utilizzare.
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Per modificare gli elementi di un grafico è sufficiente cliccare con il tasto destro del mouse
sull’elemento per visitare il suo menu contestuale.
OGGETTI GRAFICI -> In un foglio elettronico per oggetto grafico si intende un qualsiasi elemento
estraneo al contenuto delle celle. Ed essi sono: grafici, immagini, forme (disegni che rappresentano
schematicamente una serie di elementi utilizzabili) e disegni, schermate del desktop.
Le immagini possono essere fotografie sul pc, disegni multimediali animati, che possono essere salvati
su proprio pc o essere presi da internet. Per inserire un’immagine in un foglio elettronico è necessario
rendere attiva la cella in cui inserire l’oggetto, cliccare sulla scheda inserisci e selezionare l’immagine.
LA FORMATTAZIONE CONDIZIONALE DELLE CELLE-> consente di applicare alle celle colori che
corrispondono a condizioni specifiche, sono disponibili diverse opzioni di configurazione di REGOLE
EVIDENZIAZIONE CELLE. È anche possibile mostrare la classificazione delle singole celle rispetto ad un
intervallo di valori mediante barre dei dati, scale di colori e set di icone. In Excel può essere attivata
premendo sul pulsante FORMATTAZIONE CONDIZIONALE nella scheda home attraverso cui si apre un
menu contestuale che consente di scegliere quale regola di formattazione applicare alle celle. Mentre
in fogli viene attivata cliccando sulla scheda FORMATO nel menu, attraverso cui si apre un menu ce
permette di scegliere la regola di formattazione da applicare. Le regole di formattazione condizionale si
gestiscono tramite il pulsante gestisci regole.
STAMPA DI UN FOGLIO DI LAVORO-> Per stampare un foglio di lavoro in modo controllato si può
utilizzare la modalità layout di pagina in Excel, che ci permette di visualizzare il risultato di stampa. Si
può anche stampare un solo oggetto del foglio di lavoro, come ad esempio un grafico, per fare ciò
basta selezionare l’oggetto desiderato e andare nella sezione STAMPA
MODULO 3
ANALISI DEI DATI QUALITATIVI-> L’analisi di una variabile qualitativa per rappresentare un
fenomeno inizia con la valutazione della sua distribuzione, si avrà quindi a che fare con una tabella in
cui la maggior parte delle modalità assunte della variabile si ripetono più volte. La distribuzione di
frequenza di una variabile è una tabella di sintesi che indica il numero di osservazioni per ciascuna
modalità della variabile (FREQUENZA ASSOLUTA). Per favorire l’interpretazione dei dati conviene
prendere in considerazione anche la distribuzione delle frequenze relative e percentuali, che indicano
rispettivamente la proporzione di osservazioni ascrivibili a ciascuna modalità e la percentuale.
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sono calcolate automaticamente dai dati delle frequenze assolute. Quando si utilizza questo grafico
bisogna far si che i dati da rappresentare costituiscano il 100% delle osservazioni
Il grafico a barre-> la frequenza di ogni modalità della variabile osservata è rappresentata da una
barra, la cui lunghezza è proporzionale alla frequenza stessa. I valori numerici sull’ascissa identificano
la scala delle frequenze adottata e sull’ordinata le barre sono equi spaziate per evidenziare la
caratteristica qualitativa delle modalità ed esse non hanno un ordine preciso sul grafico
FREQUENZA CUMULATIVA-> Quando si ha a che fare con variabili quantitative, potrebbe essere
necessario contare la frequenza cumulativa, che rappresenta il numero di occorrenze minori o uguali
alla modalità in esame. Dalla frequenza cumulativa possiamo passare alla frequenza cumulativa
percentuale dividendo la prima per il totale delle osservazioni e moltiplicando per 100.
ANALISI DI DATI QUANTITATIVI CONTINUI-> Nel caso di variabili quantitative continue, data la
natura del dato, la tabella di frequenza deve essere necessariamente organizzata in classi di modalità,
che sono formate specificando gli intervalli per rappresentare i dati. Solitamente si usano tra le 5 e le
20 classi e si consiglia di usare classi ad ampiezza costante.
Non sempre però i dati sono organizzati in modo semplice da interpretare e non si conosce il numero di
dati a disposizione per l’analisi si può utilizzare la funzione CONTA.NUMERI. Il numero di dati da
analizzare può essere usato in una regola empirica che consente di calcolare il numero ottimale di
classi per rappresentare i dati: questa regola restituisce un numero con i decimali. Siccome il numero di
classi in cui suddividere i dati deve essere un numero intero si può utilizzare la funzione INT per
arrotondare per difetto il risultato precedente.
Una volta trovato il numero ottimale di classi è necessario definirne la loro ampiezza attraverso il
CAMPO DI VARIAZIONE DEI DATI (la misura di variabilità dei dati che si calcola come differenza tra il
valore massimo e minimo degli stessi. Il campo di variazione diviso per il numero di classi in cui
suddividere i dati rappresenta l’ampiezza delle classi, che è un numero che deve essere arrotondato
per eccesso utilizzando la funzione ARROTONDA ECCESSO (num;peso). A questo punto vanno creati gli
estremi destri (limite superiore9 di ogni classe -> si sceglie un valore che rappresenti l’estremo destro
della prima classe, mentre i successivi sono semplici incrementi di quest’ultimo in base all’ampiezza
calcolata.
USARE GLI ISTOGRAMMI PER PLOTTARE I DATI -> Per fare un istogramma in excel si può
procedere allo stesso modo per la creazione di un diagramma a barre, allargando le barre così da
rendere gli intervalli continui. L’importante è che siano definiti sull’ascissa I VALORI CENTRALI DI OGNI
CLASSE scelta e calcolati come differenza tra l’estremo destro di ogni classe e la metà della loro
rispettiva ampiezza
USARE LE PARETO CHARTS PER PLOTTARE I DATI-> (es. monitoraggio stipendio annuale di 20
individui) supponiamo di voler plottare un grafico che ci dica non solo la distribuzione di frequenza delle
classi stipendiali (istogramma) ma che ci dica anche quali classi pesano cumulativamente di più.
Questo tipo di grafico prende il nome di PARETO CHARTS e per attivarlo basta scegliere il set di dati da
plottare e successivamente INSERISCI GRAFICO. Potrebbe essere necessario adattare l’ascissa del
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PARETO CHART alle categorie dei dati usati per il grafico. Per fare ciò serve cliccare con il pulsante
destro del mouse sull’ascissa e dal meni contestuale selezionare BIN PER CATEGORIA.
BOXPLOTS-> grafico che rappresenta la distribuzione dei dati in quartili, evidenziando la mediana e i
valori anomali. Presenta delle linee denominate bassi che indicano la variabilità all’esterno del quartile
superiore e inferiore e qualsiasi punto all’esterno di tali linee è definito valore anomali
LA FUNZIONE FREQUENZA-> Come abbiamo visto la scelta delle classi è fondamentale, se si sceglie
male qualche osservazione della variabile in esame potrebbe non essere conteggiata. In questo caso la
funzione FREQUENZA ci può aiutare, basta ampliare l’intervallo di celle che dovranno contenere le
frequenze assolute di un unità, cosi che la cella aggiuntiva conti il numero di osservazioni maggiore
dell’estremo destro ( e questo è un indicatore fondamentale per cambiare classi)
ANALISI UNIVARIATA DEI DATI-> Per le variabili quantitative abbiamo anche a disposizione le
misure numeriche per i dati univariati (relativi a una sola variabile), che possono essere divise in:
Misure di tendenza centrale, misure di variabilità e misure di forma:
PERCENTILI E QUARTILI-> i percentili sono misure di posizione non centrali. Se i dati sono disposti in
ordine crescente, si definisce k-esimo percentile come quel valore al di sotto del quale si trova il k%
delle osservazioni e al di sopra del quale troviamo almeno il (100-k) % delle stesse. I quartili sono
particolari casi di percentili che dividono l’insieme dei dati in 4 parti (235,50,75,100). In excel si
calcolano con la funzione: INX.PERCENTILE(intervallo_celle; percentile) mentre in fogli si usa
PERCENTILE (intervallo_celle; percentile).
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Coefficiente di variazione: il rapporto tra la deviazione standard e la media, così da eliminare
gli effetti delle unità di misura e genera un numero puro idoneo al confronto.
ASIMMETRIA-> è una misura di forma di una distribuzione che può essere complementare all’utilizzo
di un istogramma. Se una distribuzione è perfettamente simmetrica, quindi media e mediana
coincidono, l’asimmetria è pari a zero, se la media>mediana allora l’indice di asimmetria è positivo, al
contrario sarà negativo.
CURTOSI-> consente di valutare il grado di appiattimento della distribuzione di una variabile attorno al
suo valore centrale. Se la distribuzione è piatta si dice PLATICURTICA, ovvero l’insieme dei valori più
piccoli e quello dei valori più grandi hanno frequenza non trascurabile, in questo caso la curtosi è
negativa. Al contrario, se una distribuzione è appuntita si dice LEPTOCURTICA, e la curtosi è positiva.
STATISTICA DESCRITTIVA-> Excel fornisce una serie di analisi per la statistica descrittiva. Nel caso in
cui il gruppo Analisi non fosse presente nella scheda dati della barra multifunzione bisogna scaricarlo,
cliccando su analisi apriremo una finestra di dialogo dove dovremo scegliere statistica descrittiva. A
questo punto inseriamo come intervallo di input la colonna in cui si trovano i dati di fatturato e
selezioniamo la casella ETICHETTE NELLA PRIMA RIGA, e inseriamo come intervallo di output una cella
dove posizioniamo il risultato dell’analisi statistica e selezioniamo RIEPILOGO STATISTICHE, così da
ottenere una tabella riassuntiva con la maggior parte di misure di centralità, variabilità e forma.
VARIABILI CAUSALI-> è una variabile quantitativa la cui distribuzione dei valori non è nota, ma sono
note le sue modalità. Possono essere sia discrete che continue; Una variabile casuale discreta può
assumere un numero finito di valori o una sequenza di numeri interi, mentre una variabile casuale
continua può assumere un qualsiasi valore numerico in un intervallo di valori
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binomiale, anche la distribuzione normale possiede dei parametri che la descrivono da un punto di vista
della forma, che sono • La media → definisce la posizione della distribuzione sull’ascissa, • La
deviazione standard → definisce la larghezza della distribuzione.
Per calcolare le probabilità della distribuzione di probabilità normale, Excel ci mette a disposizione la
funzione DISTRIB.NORM.N(x;media;dev_std;cumul) mentre Fogli usa
DISTRIB.NORM(x;media;dev_std;cumul) dove x è il valore di cui sivuole ottenere la probabilità; media è
il valor medio della distribuzione; dev_std è la deviazione standard della distribuzione
MODULO 4
FILTRI NEI FOGLI ELETTRONICI-> In un foglio di calcolo, un filtro è un elemento che mostra
unicamente una parte dei dati presenti in una tabella, nascondendo alla vista gli altri
ATTIVAZIONE DEI FILTRI (EXCEL)-> Per attivare un fltro in excel basta selezionare l’intera tabella
che contiene i dati. Cliccare sulla scheda Dati della barra multifunzione o andare nella sezione Modifica
della scheda Home e fare clic sull’icona filtro.ATTIVAZIONE DEI FILTRI (FOGLI)-> L’attivazione di un
filtro in Fogli è praticamente identica: Seleziona l’intera tabella, Cliccare sulla scheda Dati del menù e
successivamente su Crea un filtro.
CREARE UN ID-> Per creare un id creiamo una nuova colonna accanto al primo campo con la funzione
inserisci colonna e aggiungiamo la colonna «ID». Si inserisce un identificativo alfanumerico univoco ad
es. «id.001» ed inseguito ci si posiziona con la freccia del mouse sul bordo della cella attiva e si usa la
funzione di riempimento automatico del foglio elettronico tenendo premuto il tasto sinistro del mouse e
trascinando la selezione fino all’ultima riga occupata
CONVALIDA DEI DATI-> una volta creato un database potrebbe succedere che quel database venga
condiviso anche da altri utenti in un’organizzazione che inseriranno magari nuove righe nel file. Quegli
utenti potrebbero inserire informazioni non congruenti ai campi del database; quindi, è necessaria una
CONVALIDA DEI DATI che è quella procedura da utilizzare in un database per ridurre la probabilità di
errore negli inserimenti dati.
Dopo avere scelto la colonna su cui applicare i criteri di convalida bisogna cliccare sul pulsante
Convalida dati reperibile
nella sezione Strumenti Dati della scheda Dati della barra multifunzione, attraverso cui si aprirà una
finestra di dialogo da cui poter scegliere le opzioni di convalida. Sempre nella finestra di dialogo
Convalida dati è possibile inserire un messaggio di input in modo da avvertire l’utente sui criteri di
convalida presenti in una colonna quando clicca una cella appartenente alla stessa. È anche possibile
scegliere se l’utente deve essere informato tramite un messaggio di Errore/Avviso/Informazione qualora
si verifichi un inserimento dati errato.
RINOMINA DEI CAMPI-> Durante il corso abbiamo visto che tutte le funzioni, formule che richiedono
la conoscenza dei riferimenti di celle, e poiché quando il database ha decine di campi e le righe sono
migliaia, è facile sbagliare i riferimenti il foglio elettronico mette a disposizione la Rinomina dei Campi
per rendere le formule più leggibili. Per attivare questa funzionalità è necessario scegliere il campo
(una colonna) per cui si vuole attivare la funzione di rinomina
Per rinominare un campo dobbiamo scegliere dalla sezione Nomi definiti della barra multifunzione
scegliere il pulsante Gestione nomi (si aprirà una finestra di dialogo dove è necessario cliccare sul
pulsante Nuovo)
INCOLLARE UNA TABELLA EXCEL IN WORD-> Tutto quello che bisogna fare è scegliere tutta la
tabella che si
vuole incollare e scegliere l’opzione Copia. A questo punto, basta incollare la tabella nel documento
Word. Le opzioni di Incolla sono: Mantieni formattazione originale (colori e formattazione di Excel); Usa
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stili destinazione (adatta la tabella allo stile del documento Word); Immagine (tratta la tabella come
un’immagine); Mantieni solo testo della tabella. Quasi sicuramente l’operazione di Incolla in Word non
darà un’impaginazione corretta della tabella, cliccando sul simbolo a crocetta in alto a sinistra e
andando in Word nella scheda Strumenti Tabella e Layout si può selezionare Adatta
LINKARE I CONTENUTI EXCEL CON WORD-> Se si preferisce che tutte le modifiche fatte in Word
vengano riportate anche nel file Excel di provenienza è necessario, dopo aver seguito la procedura di
copia della tabella, usare la funzione Incolla speciale di Word. Dalla finestra di dialogo, scegliendo
Incolla collegamento e Foglio di lavoro di Microsoft Excel Oggetto tutte le volte che si farà una modifica
al documento Word sulla tabella il risultato sarà automaticamente riportato. Per fogli funziona allo
stesso modo (ma chiede come incollare)
LE TABELLE PIVOT-> Le tabelle pivot sono strumenti di valutazione dei dati presenti in una tabella
che vengono creati per fornire una lettura migliore rispetto al normale, la loro efficacia è più alta
quanto più grande è l’insieme dei dati da trattare. Per creare una tabella pivot: serve selezionare tutti i
dati della tabella e dalla scheda Inserisci della barra
multifunzione o nel menù e scegliere il pulsante Tabella pivot. Aggiungendo il campo Nome Agente
nella casella Colonne si stabilisce che il campo da monitorare sono appunto gli agenti. Ora aggiungendo
Area geografica nel campo Righe si ottiene una tabella che assocerà ad ogni agente di vendita l’area
geografica
CREAZIONE DI UN GRAFICO PIVOT (SOLO EXCEL) -> In modo del tutto analogo alla generazione
della tabella pivot si può generare un grafico pivot in Excel. Se è già presente una tabella pivot lo si può
creare a partire dalla stessa cliccando il pulsante Grafico pivot presente tra i comandi della scheda
Strumenti tabella pivot nella barra multifunzione.
LE MACRO-> ovvero una combinazione di tasti oppure un pulsante che eseguano l’operazione
immediatamente. Tuttavia, essendo le macro una sequenza di istruzioni come per un qualsiasi
programma applicativo di un PC, sussiste il problema della «sicurezza». Un malintenzionato potrebbe
fornirvi una macro da eseguire con effetti devastanti non solo per il foglio elettronico, ma anche per il
PC su cui si lavora. Per evitare danni indesiderati, Excel vi consente di impostare un livello di protezione
dagli effetti delle macro: basso, medio, elevato, molto elevato.
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