CAPITOLO 2 SECONDO LIBRO PROCESSI
CAPITOLO 2 SECONDO LIBRO PROCESSI
CAPITOLO 2 SECONDO LIBRO PROCESSI
Alcuni studi dimostrano che imparare da presto lingue straniere comporta più possibilità di diventare
bilingui e che gli effetti del plurilinguismo si propagano oltre l'età nella quale lingua vengono apprese. La
ricerca ha dimostrato che i soggetti plurilingui mantengono abilità cognitive flessibilità della mente in
vecchiaia. Il plurilinguismo aumenta la riserva cognitiva ed entra in contrasto col fatto che nei programmi di
potenziamento cognitivo per la terza età non ci siano le lingue. Borneto
1) dose di concentrazione
2) sforzo mnemonico
Anche le lingue straniere possono avere un ruolo determinante nei programmi di training dell'efficienza
cognitiva della terza età.
Come dimostrato dallo studio di Seattle in vecchiaia molte abilità di base non subiscono un declino, come le
lingue. La capacità di decodificare il linguaggio scritto e parlato e di comprendere il significato delle parole e
delle competenze lessicali resta stabile negli anziani.
PERMASTORE DI BAHRICK
È un concetto che permette di dimostrare le potenzialità della formazione linguistica per la terza età. Esiste
un contenitore di memoria a lungo termine con carattere permanente. Il termine permastore descrivi il
contenuto della memoria che supera uno span amplissimo e che riguarda le conoscenze linguistiche.
Imparare le lingue straniere in terza età significa avere la possibilità di sopperire ad alcuni punti di
debolezza affidandosi ai punti di forza.
Imparare una lingua straniera porta benefici agli anziani in quanto richiede l'uso di reti neurali estese e
sollecita la memoria di lavoro e quella semantica attraverso il ragionamento induttivo e la capacità di
discriminare suoni e di segmentare il discorso attraverso l'apprendimento di regole.
La cittadinanza attiva e intesa come la partecipazione alla vita sociale e richiede conoscenze e competenze
aggiornati appropriate per prendere parte alla vita sociale, superando i nuovi alfabetismi.
Le migrazioni internazionali che caratterizzano il nostro tempo costringono le anziana di imparare nuove
lingue per sviluppare competenze comunicative e interculturali.
Dal. di i corsi di lingua straniera per anziani dovrebbero avere delle caratteristiche specifiche:
3) proposte Mirate ma non ghettizzanti, non rinuncia alle esperienza della intergenerazionalità
4) proposte integrate, coinvolgimento degli anziani nei contesti formativi distruzione linguistica.
Gli apprendenti giovani e gli apprendenti che hanno superato la pubertà. Questa suddivisione viene
influenzata dalla diffusione dell'ipotesi del periodo critico di lennenberg. Si vede la pubertà come il
momento nel quale l'individuo perde la capacità di apprendere le lingue potendo raggiungere un livello
nativo. La conseguenza e che gli anziani che studiano lingue straniere non hanno avuto il riconoscimento
specifico.
Si delinea una didattica delle lingue rivolta all'apprendimento e per gli anziani attraverso i principi che
regolano la andragogia, ovvero lo studio degli adulti. Questo perché non è possibile segnare una censura
netta tra l'età adulta e l'età anziana.
1) selettività
2) autonomia
PERIODO CRITICO
Il periodo critico è una finestra temporale all'interno della quale l'acquisizione di specifiche funzioni o
capacità è Favorita. Questa finestra temporale coincide col periodo prepuberale nella quale l'acquisizione
della lingua materna vieni in modo spontaneo. Il periodo critico inizia verso i 2 anni e finisce con il
completamento della lateralizzazione celebrale, con l'avvento della pubertà.
Si è confutata l'idea del periodo critico riguardo l'età di apertura e chiusura stabilita. L'analisi dello sviluppo
di diverse componenti della competenza linguistica e di diverse aree cerebrali ha portato ad ipotizzare
l'esistenza di più periodi critici. Per evidenziare il momento di maturazione celebrale si dimostra la
discontinuità alla base delle ipotesi del periodo critico.
il fundameental difference hypothesis distingue l'acquisizione della prima lingua da una seconda lingua. La
seconda lingua è guidata da processi cognitivi Generali ed è influenzata dai mutamenti dei processi legati
all'età.
Esistono fattori intrinseci ed estrinseci che influenzano la modalità di apprendimento di una lingua. Tra i
fattori estrinseci:
2) motivazione
3) tipo di contesto
4) patrimonio esperienziale
Esistono diverse modalità dedita l'acquisizione di una lingua legata all'età, dipendenti dai Fattori
neurocognitivi, psicologici, linguistici, sociali e contestuali. L'anzianità viene definita come la compresenza
di' un numero significativo di queste modalità.
1) riflessione sull'esperienza
3) contesto di apprendimento
ANDRAGOGIA DI KNOWLES
È basata sull' idea dell'adulto come persona consapevole di sé e con una spinta motivazionale di tipo
strumentale. La teoria si basa su sei pilastri
2) il bisogno di conoscere, in quanto si sente l'esigenza di sapere perché bisogna prendere un qualcosa
prima di apprendere l'apprendimento stesso
3) il ruolo dell'esperienza, gli adulti entrano in un'attività di formazione con un esperienza Maggiore
4) la disponibilità di apprendere, inquanto l'adulto disposto da prendere ciò di cui ha la consapevolezza che
possa servirgli
5) orientamento verso l'apprendimento, l'adulto Un orientamento centrato sulla vita reale e investe Nella
formazione di problemi soldi in reale
6) la motivazione, in quanto caratterizzanti dell'adulto, come pressioni interne e legati alla realizzazione
1) l'apprendimento è un percorso complesso che incide in due processi uno esterno tra prendente
ambiente sociale ed uno interno attraverso il processo psicologico di acquisizione ed elaborazione.
Si sviluppa il modello di apprendimento dell'adulto nel corso di molteplici anni basato su due punti centrali
L'apprendimento si realizza quando l'individuo vive in disarmonia tra la propria biografia individuale e
l'esperienza del contesto sociale.
L'apprendente molto di più di una macchina cognitiva, per cui il processo di apprendimento inizia quando la
persona viene vista nella propria interessa nella globalità. Si nota quindi che la persona è cambiata
Dania Ramirez Gomez riprende i principi della geragogia critica per formare la critical f foreign language
gerogagy.
Leva le seguita di studi empirici sull'apprendimento da parte di studenti anziani e l'influenza delle ipotesi
del periodo critico e della visione tradizionale pessimistica ed è privata dell'invecchiamento cognitivo.
La conseguenza è lo sviluppo di stereotipi negativi durante la vecchiaia.
Si propone un costrutto che incorpora l'educazione linguistica in un quadro che mira a sviluppare obiettivi
legati alla disciplina e obiettivi educativi e formativi volti a migliorare lo status degli anziani in classi della
società.
La lingua straniera contribuisce a molti aspetti della vita degli anziani e non può essere considerata solo un
attività ricreativa
3) lo studente anziano compensa i punti deboli e ricava vantaggi dei propri punti forti.
Il quadro di Ramirez Gomez prendi considerazione la visione critica della tradizione idea dello studente
anziano di lingue e dà importanza ai percorsi di learner retraining per stabilire il legame tra educazione
linguistica dell'anziano e ruolo nella società