Lavori Civili Opere Da Fabbro: Specifica Funzionale
Lavori Civili Opere Da Fabbro: Specifica Funzionale
FUN
Rev.1 Gennaio 2009
Exploration & Production Division
pg. 1 di 16
SPECIFICA FUNZIONALE
LAVORI CIVILI
OPERE DA FABBRO
27567.VAR.CIV.FUN
Rev.1 Gennaio 2009
INDICE
PREFAZIONE…………………………………………………………………………………………………….3
1 GENERALITÀ……………………………………………………………………………………..4
1.1 SCOPO……………………………………………………………………………………………. 4
1.2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO……………………………………………………………….. 4
1.2.1 NORMATIVE ISO, IEC E ORGANISMI NAZIONALI...………………………………………..4
1.2.2 LEGGI E DECRETI………………………………………………………………………………. 6
1.2.3 NORMATIVE INTERNE…………………………………………………………………………. 6
PREFAZIONE
1. GENERALITA’
1.1 SCOPO
La presente specifica funzionale definisce i materiali, le caratteristiche di lavorazione e le modalità di
posa in opera delle opere da fabbro.
UNI 3952 Serramenti di alluminio e sue leghe per edilizia - Norme per la
scelta, l'impiego ed il collaudo dei materiali
UNI EN ISO 1460 Rivestimenti metallici. Rivestimenti su materiali ferrosi per
immersione a caldo. Determinazione gravimetrica della massa per
unità di area.
UNI EN 12207 Finestre e porte - Permeabilità all'aria - Classificazione
UNI EN 12208 Finestre e porte - Tenuta all'acqua - Classificazione
UNI EN 12210 Finestre e porte - Resistenza al carico del vento - Classificazione
UNI 11173 Finestre, porte e facciate continue - Criteri di scelta in base alla
permeabilità all'aria, tenuta all'acqua, resistenza al vento,
trasmittanza termica ed isolamento acustico
UNI EN 12365/1 Accessori per serramenti - Guarnizioni per porte, finestre, chiusure
oscuranti e facciate continue - Parte 1: Requisiti prestazionali e
classificazione
UNI EN 12365/2 Accessori per serramenti - Guarnizioni per porte, finestre, chiusure
oscuranti e facciate continue - Parte 2: Metodi di prova per
determinare la forza di compressione.
UNI EN 12365/3 Accessori per serramenti - Guarnizioni per porte, finestre, chiusure
oscuranti e facciate continue - Parte 3: Metodo di prova per
determinare il recupero elastico.
UNI EN 12365/4 Accessori per serramenti - Guarnizioni per porte, finestre, chiusure
oscuranti e facciate continue - Parte 4: Metodo di prova per
determinare il recupero dopo l'invecchiamento accelerato
UNI EN 10025/1 Prodotti laminati a caldo di acciai per impieghi strutturali - Parte 1:
Condizioni tecniche generali di fornitura.
UNI EN 10025/2 Prodotti laminati a caldo di acciai per impieghi strutturali - Parte 2:
Condizioni tecniche di fornitura di acciai non legati per impieghi
strutturali.
UNI EN 10025/5 Prodotti laminati a caldo di acciai per impieghi strutturali - Parte 5:
Condizioni tecniche di fornitura di acciai per impieghi strutturali con
resistenza migliorata alla corrosione atmosferica
Eni S.p.A. 27567.VAR.CIV.FUN
Rev.1 Gennaio 2009
Exploration & Production Division
pg. 5 di 16
UNI EN 10056/1 Angolari ad ali uguali e disuguali di acciaio per impieghi strutturali –
Dimensioni.
UNI EN 10056/2 Angolari ad ali uguali e disuguali di acciaio per impieghi strutturali.
Tolleranze dimensionali e di forma.
UNI EN 10210/1 Profilati cavi finiti a caldo di acciai non legati e a grano fine per
impieghi strutturali. Condizioni tecniche di fornitura.
UNI EN 10219/1 Profilati cavi formati a freddo di acciai non legati e a grano fine per
strutture saldate - Condizioni tecniche di fornitura
UNI EN 10266 Tubi di acciaio, raccordi e profilati cavi per impieghi strutturali -
Simboli e definizioni dei termini da utilizzare nelle norme di prodotto
UNI EN 10326 Nastri e lamiere di acciaio per impieghi strutturali rivestiti per
immersione a caldo in continuo - Condizioni tecniche di fornitura
UNI EN 287/1 Prove di qualificazione dei saldatori - Saldatura per fusione - Parte 1:
Acciai
UNI 5132 Elettrodi rivestiti per la saldatura ad arco degli acciai non legati e
debolmente legati al manganese. Condizioni tecniche generali,
simboleggiatura e modalità di prova
UNI EN 1435 Controllo non distruttivo delle saldature - Controllo radiografico dei
giunti saldati
UNI 4634 Classificazione e qualifica dei saldatori elettrici. Saldatori per lamiere
di medio e grosso spessore di acciaio dolce o acciaio a bassa lega
UNI 4522 Rivestimenti per ossidazione anodica dell' alluminio e delle sue
leghe. Classificazione, caratteristiche e collaudo
Eni S.p.A. 27567.VAR.CIV.FUN
Rev.1 Gennaio 2009
Exploration & Production Division
pg. 6 di 16
Per l'esecuzione delle opere da fabbro devono essere seguite le norme legislative in vigore nel paese
dove si svolgono i lavori; tali prescrizioni hanno la precedenza su quanto specificato in questo
documento.
In particolare per lavori in Italia si deve fare riferimento alla Circolare del Ministro degli Interni
14.09.1961 "Norme di sicurezza per la protezione contro il fuoco dei fabbricati in acciaio destinati ad
uso civile" per quanto concerne le caratteristiche di resistenza al fuoco delle opere in fabbro.
Dovranno ancora essere osservate le disposizioni di cui all’art.38 e 39 del D.P.R. 27 aprile 1955
n.547, riguardanti le protezioni delle scariche atmosferiche.
2. CARATTERISTICHE FUNZIONALI
2.2.1 Materiali
E’ ammesso l’uso di altri tipi di acciai di uguali o più elevate caratteristiche meccaniche.
Gli acciai per strutture devono essere del tipo calmato.
I bulloni ad alta resistenza avranno viti di classe 10.9 e dadi in 10, quelli normali di classe 6.6 e dadi in
6.
Nei giunti ad attrito dovranno essere impiegati bulloni ad alta resistenza.
L'appaltatore sarà tenuto a dare tempestivo avviso dell'arrivo in officina dei materiali approvvigionati in
modo che, prima che ne venga iniziata la lavorazione si possa disporre il prelievo dei campioni da
sottoporre alle prescritte prove di qualità ed a "test" di resistenza.
I profilati devono essere chiusi ai loro lembi mediante aggraffatura multipla non sfilabile o saldatura
elettrica continua sulla generatrice.
I profili possono avere spessori variabili tra 0,6 e 1,5 mm.
2.2.1.6 Ferramenta
Le ferramenta in genere devono essere di ottima qualità e finitura.
Devono corrispondere ai requisiti tecnici appropriati a ciascun tipo di opera ed avere dimensioni e
robustezza adeguate all'impiego cui sono destinate e tali da poter offrire la massima garanzia di
funzionalità e di durata.
Gli accessori di movimento e di chiusura delle parti apribili devono corrispondere alle prestazioni
funzionali indicate nelle norme UNI 9158.
Tutta la ferramenta deve corrispondere ai campioni approvati ed essere di tipo unificato per tutta la
fornitura.
Viti, bulloni, ecc. devono essere di robustezza, tipo e metallo adeguati all'impiego ed alla ferramenta
prescelta.
2.2.1.7 Guarnizioni
Tutte le guarnizioni, conformi alle norme UNI EN 12365/1, devono essere di materia plastica di
composizione tale da non subire eccessive variazioni dimensionali e di consistenza con il variare della
temperatura e da mantenere inalterate nel tempo le doti di elasticità richieste.
Devono avere durezza shore A da 55 a 75, carico di rottura da 7,5 a 9 MPa e allungamento a rottura
da 300 a 350 %.
Devono essere di sezione e disegno tale da poter garantire la tenuta senza interferire sull'agevole
combaciamento delle battute e devono altresì essere sicuramente fissate ma facilmente
intercambiabili.
2.2.2.1 Generalità
2.2.2.1.2 Serramenti
Tutti i serramenti devono essere muniti di controtelaio in acciaio zincato, da premurare.
Le dimensioni dei controtelai devono essere tali da permettere l'agevole posa e rimozione dei
serramenti senza però lasciare giochi superiori al necessario per tale scopo.
Tutti i telai, ad eccezione delle porte interne, devono avere i traversi inferiori realizzati in maniera tale
da assicurare la raccolta e l'evacuazione all'esterno delle acque di condensa senza possibilità di
penetrazione di acqua dall'esterno in caso di pioggia con forte vento.
Le ante apribili devono avere un gocciolatoio di profilo adeguato.
In caso di telai apribili a vasistas od a persiana, i compassi di apertura devono garantire l'impossibilità
di sganciamento fortuito dei telai.
Le principali caratteristiche dei serramenti esterni sono quelli definiti dalla norma UNI EN 12207 ,
12208, 12210 in relazione ai seguenti requisiti funzionali:
Le cerniere devono essere saldate elettricamente ai telai fuori vista, all'interno dei profilati e comunque
con saldatura opportunamente occultata; le spine sfilabili devono essere in ottone, oppure in acciaio
zincato con bussole in lega antigrippaggio.
Maniglie, cricchetti, maniglie da blocco e cariglioni devono essere di tipo approvato.
Nel caso di finestre ad un'anta la chiusura deve avere fissaggio superiore ed inferiore a mezzo di aste
occultate nei profili.
In caso di ante semifisse, queste devono essere fissate con catenacci ad aste occultate, mentre le
ante fisse devono essere bloccate a mezza di viti sul telaio a muro onde consentirne un facile
smontaggio.
I serramenti esterni devono garantire i sotto specificati livelli di prestazioni secondo le norme indicate:
2.2.2.7 Verniciatura
Tutti i manufatti non zincati da verniciare in opera devono essere forniti con una mano di antiruggine
sintetica ai cromati di zinco e piombo, previa preparazione completa delle superfici con eliminazione di
ogni traccia di ruggine, grassi, calamina, ecc. secondo quanto prescritto nella Specifica Funzionale
27568.BLD.CIV.FUN "Opere da verniciatore".
Eni S.p.A. 27567.VAR.CIV.FUN
Rev.1 Gennaio 2009
Exploration & Production Division
pg. 11 di 16
Per i serramenti in profilati tubolari in lamiera di acciaio zincato, che vengono forniti già con il tratta-
mento di verniciatura completo, questo deve essere effettuato presso lo stabilimento secondo i cicli
standard specificati dal fabbricante.
2.2.2.8 Anodizzazione
Tutte le parti in lega leggera devono ossidate anodicamente.
Lo spessore dello strato di ossidazione non deve essere inferiore a 20 micromillimetri.
La colorazione ed il tipo di finitura dello strato devono essere omogenei ed uniformi per tutta la forni-
tura.
La colorazione deve mantenersi inalterata nel tempo.
Le caratteristiche dell’ossidazione anodica devono corrispondere alle UNI 4522.
Elementi rivestiti con verniciatura a polvere o con verniciatura continua (coil coating) sono accettabili
se la resistenza del rivestimento è adeguatamente documentata.
2.2.3.1 Generalità
La posa delle opere in ferro in genere deve essere eseguita con la massima precisione e secondo le
migliori regole dell'arte.
Devono essere rispettati quote, fili, allineamenti, piombi per il perfetto posizionamento di ogni
elemento.
Tutti gli elementi devono essere solidamente e sicuramente fissati.
Il numero e le dimensioni delle zanche e degli altri elementi di fissaggio in genere devono essere tali
da assicurare i requisiti di resistenza e solidità richiesti per ciascuna opera.
Gli scassi per l'ammaraggio devono avere dimensioni adeguate, ma limitate al minimo necessario per
ottenere un posizionamento agevole ed un ancoraggio sicuro, senza compromettere l'integrità della
struttura muraria.
Gli scassi ed i fori per l'ammaraggio delle zanche e degli elementi di sostegno in genere devono
essere accuratamente puliti e bagnati prima di procedere alla sigillatura.
La sigillatura deve essere eseguita con l'impiego di malta di cemento, o calcestruzzo di appropriata
granulometria, a seconda delle dimensioni dei fori. Non è ammessa in alcun caso la sigillatura con
gesso.
Eni S.p.A. 27567.VAR.CIV.FUN
Rev.1 Gennaio 2009
Exploration & Production Division
pg. 12 di 16
Tutti i manufatti devono essere solidamente assicurati, nella esatta posizione prevista, con idonei
sostegni ed armature provvisionali, in modo da evitare qualsiasi movimento sino a che le relative
sigillature non abbiano raggiunto la necessaria presa.
Gli elementi zincati non a vista, che dovessero eventualmente subire tagli, saldature od altri
aggiustaggi che provochino la rimozione od il danneggiamento della zincatura, devono essere
accuratamente ritoccati con antiruggine sintetica al cromato di zinco e piombo in corrispondenza dei
punti danneggiati, previa pulitura, con rimozione di ogni scoria o detrito, delle superfici interessate,
onde evitare ogni ulteriore eventuale erosione.
Per gli elementi a vista non sono ammessi ritocchi con vernice.
Tutti i manufatti devono essere accuratamente ripuliti in modo da rimuovere ogni traccia di
imbrattamento di qualsiasi genere e natura.
2.2.3.2 Serramenti
I controtelai devono essere posti in opera in maniera da non richiedere per la corretta posa dei
serramenti successivi aggiustaggi, scassi, demolizioni e rotture di rivestimenti, pavimenti, intonaci,
ecc.
I serramenti in genere devono essere posti in opera a perfetta squadra, in modo da ottenere l'uniforme
combaciamento delle battute, la perfetta manovra delle ante, l'agevole funzionamento di tutti i
congegni di chiusura.
Il fissaggio al controtelaio deve avvenire con viti non a vista. Le viti devono essere zincate o cadmiate.
Nell'effettuazione delle operazioni di posa deve essere evitato ogni danneggiamento, anche minimo,
al serramento ed agli accessori (serrature, ferramenta, ecc.).
Per i serramenti da porsi in opera già verniciati devono essere adottate tutte le cautele necessarie per
evitare ogni e qualsiasi danno allo strato di vernice.
Uguali precauzioni devono essere adottate per i manufatti in lega leggera, comunque trattati.
Prima dell'anodizzatura devono essere effettuati tutti i fori di assemblaggio in modo da non creare
discontinuità nella protezione.
I serramenti difettosi e/o danneggiati devono essere sostituiti.
Coprifili e coprigiunti devono essere di tipo, dimensioni e sagomatura uniformi; devono essere fissati in
posizione simmetrica in modo da delimitare contorni perfettamente regolari ed uguali fra loro.
Pur essendo prevista l'adozione di coprifili e coprigiunti tutte le connessioni dei serramenti fra loro, con
i controtelai e con le murature devono essere realizzate con la massima precisione, riducendo al
minimo indispensabile giochi e fessure.
a) Unioni chiodate: saranno eseguite fissando nella giusta posizione relativa, mediante
bulloni di montaggio ed eventuale ausilio di morse, gli elementi da chiodare, previamente
ripuliti. I chiodi dovranno essere riscaldati con fiamma riduttrice od elettricamente e liberati
da ogni impurità (come scorie, tracce di carbone) prima di essere introdotti nei fori; a fine
ribaditura dovranno ancora essere di color rosso scuro. Le teste ottenute con la ribaditura
dovranno risultare concentrate sul fusto, ben nutrite alla loro base, prive di screpolature e
ben combaciate con la superficie dei pezzi; dovranno poi essere liberate dalle bavature
mediante scalpello curvo, senza intaccare i pezzi chiodati.
b) Unione con bulloni normali e ad attrito: saranno eseguite mediante bullonatura, previa
perfetta pulizia delle superfici di combaciamento mediante sgrassaggio, fiammatura o
sabbiatura a metallo bianco, secondo i casi. Nelle unioni si dovrà sempre far uso di
rosette. Nelle unioni con bulloni normali, in presenza di vibrazioni o di inversioni di sforzo,
si dovranno impiegare contro dadi oppure rosette elastiche; nelle unioni ad attrito le
rosette dovranno avere uno smusso a 45° in un orlo interno ed identico smusso sul
corrispondente orlo esterno, smussi che dovranno essere rivolti, in montaggio, verso la
testa dalla vite o verso il dado. Per il serraggio dei bulloni si dovranno usare chiavi
dinamometriche a mano, con o senza meccanismo limitatore della coppia applicata; tutte
comunque dovranno essere tali da garantire una precisione non minore del 5%.
In ogni caso i procedimenti dovranno essere tali da permettere di ottenere dei giunti di buon aspetto
esteriore, praticamente esenti da difetti fisici nella zona fusa ed aventi elementi a resistenza a
trazione, su provette ricavate trasversalmente al giunto, non minore di quella del metallo base.
La preparazione dei lembi da saldare sarà effettuata mediante macchina utensile, smerigliatrice od
ossitaglio automatico, e dovrà risultare regolare e ben liscia; i lembi, al momento della saldature,
dovranno essere esenti da incrostazioni, ruggine, scaglie, grassi, vernici, irregolarità locali ed umidità.
Sia in officina, sia in cantiere, le saldature da effettuare con elettrodi rivestiti dovranno essere eseguite
da saldatori che abbiano superato, per la relativa qualifica, le prove richieste dalla UNI 4634. Per le
costruzioni tubolari si farà riferimento anche alla UNI 4633 per i giunti di testa.
Qualunque sia il sistema di saldatura impiegato a lavorazione ultimata la superficie delle saldature
dovrà risultare sufficientemente liscia e regolare e ben raccordata con materiale di base.
Tutti i lavori di saldatura dovranno essere eseguiti al riparo da pioggia, neve e vento, salvo l'uso di
speciali precauzioni; saranno inoltre sospesi qualora la temperatura ambiente dovesse scendere sotto
di - 5°C.
L'appaltatore sarà tenuto a notificare, a tempo debito, l'inizio del montaggio provvisorio in officina di
manufatti e strutture, e relative parti, affinché la direzione possa farvi presenziare, se lo ritiene
opportuno, i propri incaricati.
I pezzi presentati all'accettazione provvisoria dovranno essere esenti da verniciatura fatta eccezione
per le superfici di contatto dei pezzi uniti definitivamente tra di loro. Quelli rifiutati saranno marcati con
un segno apposito chiaramente riconoscibile, dopo di che saranno subito allontanati.
Le carpenterie montate dovranno avere le seguenti tolleranze massime:
- Fuori piano (distanza di uno dei vertici dal piano definito dagli altri tre): max 1 mm per ogni
metro di distanza dallo spigolo più vicino con un max di 4 mm;
- Lunghezze: 1/1000 della dimensione nominale con un max di 10 mm; la somma degli scarti
tollerati tra gli elementi contigui sommandosi dovrà essere inferiore alla tolleranza max 10 mm;
- Il fuori piombo max delle colonne non dovrà superare 1,5/1000 dell’altezza della struttura, con
un max di 5 mm.
2.2.3.3.5 Controllo del tipo e della qualità delle opere – verifica delle strutture murarie
L'appaltatore è obbligato a controllare il fabbisogno dei vari manufatti, rilevando in loco il tipo, la
quantità e le misure esatte degli stessi. Dovrà altresì verificare l'esatta corrispondenza planoaltimetrica
e dimensionale tra strutture metalliche e strutture murarie,
Le opere murarie alle quali le carpenterie metalliche dovranno essere connesse potranno avere le
seguenti tolleranze:
- Fuori piano (distanza di uno dei vertici dal piano definito dagli altri tre): max 10 mm per ogni
metro di distanza dallo spigolo più vicino con un max di 30 mm;
- Lunghezze: 1/200 della dimensione nominale con un max di 30 mm; la somma degli scarti
tollerati tra gli elementi contigui sommandosi dovrà essere inferiore alla tolleranza max di 30
mm;
- Il fuori piombo max delle strutture verticali potrà essere pari ad 1/500 dell’altezza della
struttura stessa, con un max di 20 mm.
Delle discordanze riscontrate in sede di controllo dovrà esserne dato tempestivo avviso alla Direzione
Lavori per i necessari provvedimenti di competenza; in difetto dovessero nascere inconvenienti di
qualunque genere l'appaltatore sarà tenuto ad eliminarli a propria cura e spese, restando peraltro
obbligato al risarcimento di eventuali danni.
Lavori. L’Appaltatore dovrà porre però la massima cura affinchè le operazione di trasporto,
sollevamento e premontaggio non impongano alle strutture condizioni di lavoro più onerose di quelle
risultanti a montaggio ultimato e tali perciò da poter determinare deformazioni permanenti, marcature,
autotensioni, ecc.;Nel caso occorresse le strutture dovranno esser opportunamente e
provvisoriamente irrigidite.
Nel collocamento in opera dei manufatti e nel montaggio delle strutture sono compresi tutti gli oneri
connessi a tali operazioni quali ad esempio ogni operazione di movimento e stoccaggio (carichi,
trasporti, scarichi, ricarichi, sollevamenti, ecc.), ogni opera provvisionale, di protezione e mezzo
d'opera occorrenti, l'impiego di ogni tipo di mano d'opera (anche specializzata), ogni lavorazione di
preparazione e di ripristino sulle opere e strutture murarie , le ferramenta accessorie e quant' altro
possa occorrere per dare le opere perfettamente finite e rifinite.
A piè d'opera, e prima ancora di iniziare il montaggio, si dovranno ripristinare tutte le verniciature
eventualmente danneggiate dalle operazioni di trasporto; infine, qualora la posizione di alcuni pezzi
desse luogo, a montaggio ultimato, al determinarsi di fessure o spazi di difficile accesso per le
operazioni di verniciature e manutenzione, tali fessure o spazi dovranno essere, prima
dell'applicazione delle mani di finitura, accuratamente chiusi con materiali sigillanti.
La zincatura soprascritta verrà effettuata sui materiali ferrosi già lavorati, mediante immersione in
zinco fuso (zincatura a caldo); altro tipo di zincatura potrà essere ammesso solo in casi particolari e
comunque su precisa autorizzazione della Direzione Lavori.
2.4 SICUREZZA
L'esecuzione dei lavori, per quanto riguarda l'aspetto sicurezza, deve avvenire in accordo alle leggi del
paese in cui si svolgono i lavori.
Devono inoltre essere applicati i regolamenti, definiti per contratto, per l'esecuzione in sicurezza dei
lavori, quando gli stessi sono eseguiti in presenza di opere e/o impianti già costruiti.
2.6 DOCUMENTAZIONE
La seguente documentazione deve essere prodotta prima dell'esecuzione dei lavori:
- certificati che provino l'ottemperanza della fornitura alle caratteristiche richieste dei materiali o
che ne provino l'equivalenza
- documentazione dei fornitori, con indicazione dei tipi prescelti, delle caratteristiche dei materiali
e di resistenza, e delle modalità di posa in opera
- certificati di qualità e/o prove di laboratorio chimico-fisiche a comprova della conformità dei
materiali alle prescrizioni della presente specifica funzionale e/o delle norme vigenti
- risultati delle prove di laboratorio per il controllo della consistenza del rivestimento di zinco
- documentazione che certifichi la conformità alla classe di resistenza al fuoco quando richiesta
- campioni dei materiali.
Tutta la documentazione deve essere redatta utilizzando le unità di misura del sistema SI come
definito dalla norma ISO 1000.