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Lavori Civili Opere Da Fabbro: Specifica Funzionale

Il documento fornisce una specifica funzionale per i lavori civili e opere da fabbro, definendo materiali, caratteristiche di lavorazione e modalità di posa in opera. Viene indicato il rispetto delle normative di riferimento, inclusi standard ISO e leggi nazionali, per garantire la qualità e la sicurezza delle opere. Inoltre, si evidenziano i requisiti funzionali e le condizioni operative per la realizzazione di impianti industriali e strutture residenziali.

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Lavori Civili Opere Da Fabbro: Specifica Funzionale

Il documento fornisce una specifica funzionale per i lavori civili e opere da fabbro, definendo materiali, caratteristiche di lavorazione e modalità di posa in opera. Viene indicato il rispetto delle normative di riferimento, inclusi standard ISO e leggi nazionali, per garantire la qualità e la sicurezza delle opere. Inoltre, si evidenziano i requisiti funzionali e le condizioni operative per la realizzazione di impianti industriali e strutture residenziali.

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Eni S.p.A. 27567.VAR.CIV.

FUN
Rev.1 Gennaio 2009
Exploration & Production Division
pg. 1 di 16

SPECIFICA FUNZIONALE

LAVORI CIVILI
OPERE DA FABBRO

27567.VAR.CIV.FUN
Rev.1 Gennaio 2009

Revisione per adeguamento


1 TEOF TEOF TEOF 01-09
normativo
0 Emissione STIN IMPI STIN 05-97
REV DESCRIZIONE PREPARATO VERIFICATO APPROVATO DATE
Eni S.p.A. 27567.VAR.CIV.FUN
Rev.1 Gennaio 2009
Exploration & Production Division
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INDICE

PREFAZIONE…………………………………………………………………………………………………….3

1 GENERALITÀ……………………………………………………………………………………..4
1.1 SCOPO……………………………………………………………………………………………. 4
1.2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO……………………………………………………………….. 4
1.2.1 NORMATIVE ISO, IEC E ORGANISMI NAZIONALI...………………………………………..4
1.2.2 LEGGI E DECRETI………………………………………………………………………………. 6
1.2.3 NORMATIVE INTERNE…………………………………………………………………………. 6

2. CARATTERISTICHE FUNZIONALI ....................................................................................7


2.1 AMBIENTE OPERATIVO.....................................................................................................7
2.2 REQUISITI FUNZIONALI.....................................................................................................7
2.2.1 MATERIALI ..........................................................................................................................7
2.2.2 CARATTERISTICHE DI LAVORAZIONE ............................................................................8
2.2.3 MODALITÀ DI POSA IN OPERA.......................................................................................11
2.3 CONDIZIONI AL CONTORNO, LIMITI ED ESCLUSIONI .................................................16
2.4 SICUREZZA…………………………………….…………………………… ...........................16
2.5 REQUISITI DI GESTIONE E GARANZIA DI QUALITÀ.....................................................16
2.6 DOCUMENTAZIONE.........................................................................................................16
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Rev.1 Gennaio 2009
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PREFAZIONE

Rev. 0 Nr. fogli 18


Maggio 1997
Emissione per adeguamento alle direttive C.E.E.
Annulla e sostituisce la Specifica 07567.BLD.CIV.SPC "Opere da fabbro".

Rev. 1 Nr. fogli 16


Gennaio 2009
Emissione per adeguamento normativo.
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Rev.1 Gennaio 2009
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pg. 4 di 16

1. GENERALITA’

1.1 SCOPO
La presente specifica funzionale definisce i materiali, le caratteristiche di lavorazione e le modalità di
posa in opera delle opere da fabbro.

1.2 NORMATIVE DI RIFERIMENTO

1.2.1 Normative ISO, IEC e organismi nazionali

1.2.1.1 Norme ISO

ISO 1000 Sistema Internazionale di Unità di Misura (SI) e raccomandazioni


sull'uso dei loro multipli e di alcune altre unità [≠CNR UNI 10003]

1.2.1.2 Norme UNI

UNI 3952 Serramenti di alluminio e sue leghe per edilizia - Norme per la
scelta, l'impiego ed il collaudo dei materiali
UNI EN ISO 1460 Rivestimenti metallici. Rivestimenti su materiali ferrosi per
immersione a caldo. Determinazione gravimetrica della massa per
unità di area.
UNI EN 12207 Finestre e porte - Permeabilità all'aria - Classificazione
UNI EN 12208 Finestre e porte - Tenuta all'acqua - Classificazione
UNI EN 12210 Finestre e porte - Resistenza al carico del vento - Classificazione
UNI 11173 Finestre, porte e facciate continue - Criteri di scelta in base alla
permeabilità all'aria, tenuta all'acqua, resistenza al vento,
trasmittanza termica ed isolamento acustico
UNI EN 12365/1 Accessori per serramenti - Guarnizioni per porte, finestre, chiusure
oscuranti e facciate continue - Parte 1: Requisiti prestazionali e
classificazione
UNI EN 12365/2 Accessori per serramenti - Guarnizioni per porte, finestre, chiusure
oscuranti e facciate continue - Parte 2: Metodi di prova per
determinare la forza di compressione.
UNI EN 12365/3 Accessori per serramenti - Guarnizioni per porte, finestre, chiusure
oscuranti e facciate continue - Parte 3: Metodo di prova per
determinare il recupero elastico.

UNI EN 12365/4 Accessori per serramenti - Guarnizioni per porte, finestre, chiusure
oscuranti e facciate continue - Parte 4: Metodo di prova per
determinare il recupero dopo l'invecchiamento accelerato

UNI 9158 Edilizia - Accessori per finestre e porte finestre - Criteri di


accettazione per prove meccaniche sull'insieme serramento-
accessori
UNI ENV 1993/1/3 Eurocodice 3 - Progettazione delle strutture di acciaio

UNI EN 10025/1 Prodotti laminati a caldo di acciai per impieghi strutturali - Parte 1:
Condizioni tecniche generali di fornitura.

UNI EN 10025/2 Prodotti laminati a caldo di acciai per impieghi strutturali - Parte 2:
Condizioni tecniche di fornitura di acciai non legati per impieghi
strutturali.

UNI EN 10025/5 Prodotti laminati a caldo di acciai per impieghi strutturali - Parte 5:
Condizioni tecniche di fornitura di acciai per impieghi strutturali con
resistenza migliorata alla corrosione atmosferica
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UNI EN 10034 Travi ad I e ad H di acciaio per impieghi strutturali. Tolleranze


dimensionali e di forma.

UNI EN 10056/1 Angolari ad ali uguali e disuguali di acciaio per impieghi strutturali –
Dimensioni.

UNI EN 10056/2 Angolari ad ali uguali e disuguali di acciaio per impieghi strutturali.
Tolleranze dimensionali e di forma.

UNI EN 10210/1 Profilati cavi finiti a caldo di acciai non legati e a grano fine per
impieghi strutturali. Condizioni tecniche di fornitura.

UNI EN 10219/1 Profilati cavi formati a freddo di acciai non legati e a grano fine per
strutture saldate - Condizioni tecniche di fornitura

UNI EN 10266 Tubi di acciaio, raccordi e profilati cavi per impieghi strutturali -
Simboli e definizioni dei termini da utilizzare nelle norme di prodotto

UNI EN 10238 Prodotti di acciaio per impieghi strutturali sabbiati in automatico e


preverniciati con una mano di fondo applicata in automatico.

UNI EN 10326 Nastri e lamiere di acciaio per impieghi strutturali rivestiti per
immersione a caldo in continuo - Condizioni tecniche di fornitura

UNI EN 287/1 Prove di qualificazione dei saldatori - Saldatura per fusione - Parte 1:
Acciai

UNI EN ISO Specificazione e qualificazione delle procedure di saldatura per


15614/2 materiali metallici - Prove di qualificazione della procedura di
saldatura - Parte 2: Saldatura ad arco dell'alluminio e delle sue
leghe
UNI EN ISO 2560 Materiali d'apporto per saldatura - Elettrodi rivestiti per saldatura
manuale ad arco di acciai non legati e di acciai a grano fine -
Classificazione
UNI 7278 Gradi di difettosità nelle saldature testa a testa riferiti al controllo
SPERIMENTALE radiografico. Dimensioni, simboli ed esempi di applicazione

UNI 5132 Elettrodi rivestiti per la saldatura ad arco degli acciai non legati e
debolmente legati al manganese. Condizioni tecniche generali,
simboleggiatura e modalità di prova

UNI EN 1290 Controllo non distruttivo delle saldature - Controllo magnetoscopico


con particelle magnetiche delle saldature

UNI EN 1714 Controllo non distruttivo delle saldature - Controllo mediante


ultrasuoni dei giunti saldati

UNI EN 1435 Controllo non distruttivo delle saldature - Controllo radiografico dei
giunti saldati

UNI 4633 Classificazione e qualifica dei saldatori elettrici. Saldatori per


tubazione di spessore maggiore o uguale a 4 mm di acciaio dolce o
acciaio a bassa lega

UNI 4634 Classificazione e qualifica dei saldatori elettrici. Saldatori per lamiere
di medio e grosso spessore di acciaio dolce o acciaio a bassa lega

UNI 4522 Rivestimenti per ossidazione anodica dell' alluminio e delle sue
leghe. Classificazione, caratteristiche e collaudo
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1.2.2 Leggi e decreti

Per l'esecuzione delle opere da fabbro devono essere seguite le norme legislative in vigore nel paese
dove si svolgono i lavori; tali prescrizioni hanno la precedenza su quanto specificato in questo
documento.
In particolare per lavori in Italia si deve fare riferimento alla Circolare del Ministro degli Interni
14.09.1961 "Norme di sicurezza per la protezione contro il fuoco dei fabbricati in acciaio destinati ad
uso civile" per quanto concerne le caratteristiche di resistenza al fuoco delle opere in fabbro.
Dovranno ancora essere osservate le disposizioni di cui all’art.38 e 39 del D.P.R. 27 aprile 1955
n.547, riguardanti le protezioni delle scariche atmosferiche.

1.2.3 Normative interne

1.2.3.1 Specifiche funzionali Agip


27568.VAR.CIV.FUN “Opere da verniciatore”
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2. CARATTERISTICHE FUNZIONALI

2.1 AMBIENTE OPERATIVO


Le opere oggetto di questa specifica sono destinate alla realizzazione e posa delle opere da fabbro
necessarie per la costruzione di impianti di raffinazione e industriali, campi, complessi residenziali e di
uffici e altre tipiche realizzazioni di una compagnia petrolifera

2.2 REQUISITI FUNZIONALI

2.2.1 Materiali

2.2.1.1 Prescrizioni generali


Dimensioni, spessori e forme delle opere da fabbro sono quelli fissati nei disegni validi per
costruzione.
Ciascun materiale deve corrispondere come caratteristiche a quanto stabilito dalla presente specifica,
dalle norme e dalla legislazione vigente in materia.

2.2.1.2 Materiali metallici in genere


I materiali devono essere esenti da scorie, soffiature, bruciature, o qualsiasi altro difetto apparente o
latente di fusione, trafilatura, estrusione e simili, impurità e sostanze estranee.
Non sono ammesse spigolature, ammaccature, tagli od altri difetti di aspetto dovuti a cattiva
lavorazione e non rientranti nelle normali tolleranze di laminazione.

2.2.1.3 Profilati in acciaio


Devono essere del tipo e sezione prescritti per l'opera particolare o comunque corrispondente ai
campioni approvati. Tutti i materiali in acciaio od in metallo in genere, destinati all'esecuzione di opere
e manufatti, dovranno rispondere alle norme di cui ai punti 1.1.2
Gli acciai da impiegare, di uso generale laminati a caldo, in profilati, barre, larghi piatti, lamiere e tubi,
dovranno essere del tipo Fe 360, Fe 430 o Fe 510 e dovranno avere le caratteristiche meccaniche
riportate in tabella:
Tabella - acciai per strutture metalliche: caratteristiche meccaniche.
Simbolo Simbolo Fe 360 Fe 430 Fe 510
Caratteristica
adottato UNI (Fe 37) (Fe 44) (Fe 52)
2
Tensione di rottura a (N/mm ) ≥ 360 ≥ 430 ≥ 510
Ft Rm
trazione 2
(kgf/mm ) (≥ 37) (≥ 44) (≥ 52)
2
(N/mm ) ≥ 235 ≥ 275 ≥ 355
Fy Rc Tensione di snervamento 2
(kgf/mm ) (≥ 24) (≥ 28) (≥ 36)

E’ ammesso l’uso di altri tipi di acciai di uguali o più elevate caratteristiche meccaniche.
Gli acciai per strutture devono essere del tipo calmato.
I bulloni ad alta resistenza avranno viti di classe 10.9 e dadi in 10, quelli normali di classe 6.6 e dadi in
6.
Nei giunti ad attrito dovranno essere impiegati bulloni ad alta resistenza.
L'appaltatore sarà tenuto a dare tempestivo avviso dell'arrivo in officina dei materiali approvvigionati in
modo che, prima che ne venga iniziata la lavorazione si possa disporre il prelievo dei campioni da
sottoporre alle prescritte prove di qualità ed a "test" di resistenza.

2.2.1.4 Profilati tubolari in lamiera di acciaio


I profilati tubolari in lamiera d'acciaio devono essere ricavati dalla profilatura a freddo di acciaio zincato
mediante procedimento Sendzimir con tipo di rivestimento Z 200.
Il valore minimo della zincatura non deve essere inferiore, in base a prove effettuate secondo la norma
UNI EN ISO 1460, a 200 g/m² su 2 superfici, come media di 3 determinazioni, ed a 175 g/m² per
singola determinazione.
I profilati possono essere anche del tipo preverniciato in fabbrica.
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I profilati devono essere chiusi ai loro lembi mediante aggraffatura multipla non sfilabile o saldatura
elettrica continua sulla generatrice.
I profili possono avere spessori variabili tra 0,6 e 1,5 mm.

2.2.1.5 Profilati in lega leggera


I profilati devono essere realizzati con lega leggera di alluminio avente composizione chimica
rispondente alle norme ed ai regolamenti ufficiali vigenti per l'impiego nella costruzione di serramenti e
manufatti affini UNI 3952.
Devono essere del tipo e sezione prescritti per l'opera particolare e comunque rispondenti ai campioni
approvati.

2.2.1.6 Ferramenta
Le ferramenta in genere devono essere di ottima qualità e finitura.
Devono corrispondere ai requisiti tecnici appropriati a ciascun tipo di opera ed avere dimensioni e
robustezza adeguate all'impiego cui sono destinate e tali da poter offrire la massima garanzia di
funzionalità e di durata.
Gli accessori di movimento e di chiusura delle parti apribili devono corrispondere alle prestazioni
funzionali indicate nelle norme UNI 9158.
Tutta la ferramenta deve corrispondere ai campioni approvati ed essere di tipo unificato per tutta la
fornitura.
Viti, bulloni, ecc. devono essere di robustezza, tipo e metallo adeguati all'impiego ed alla ferramenta
prescelta.

2.2.1.7 Guarnizioni
Tutte le guarnizioni, conformi alle norme UNI EN 12365/1, devono essere di materia plastica di
composizione tale da non subire eccessive variazioni dimensionali e di consistenza con il variare della
temperatura e da mantenere inalterate nel tempo le doti di elasticità richieste.
Devono avere durezza shore A da 55 a 75, carico di rottura da 7,5 a 9 MPa e allungamento a rottura
da 300 a 350 %.
Devono essere di sezione e disegno tale da poter garantire la tenuta senza interferire sull'agevole
combaciamento delle battute e devono altresì essere sicuramente fissate ma facilmente
intercambiabili.

2.2.2 Caratteristiche di lavorazione

2.2.2.1 Generalità

2.2.2.1.1 Opere da fabbro in genere


Le dimensioni di ogni elemento devono essere rispettate mantenendo le forme richieste.
Le saldature devono essere ripulite e spianate nelle parti in vista; ogni unione deve essere
perfettamente lavorata e rifinita.
I manufatti devono essere eseguiti in conformità ai disegni ed ai campioni approvati.

2.2.2.1.2 Serramenti
Tutti i serramenti devono essere muniti di controtelaio in acciaio zincato, da premurare.
Le dimensioni dei controtelai devono essere tali da permettere l'agevole posa e rimozione dei
serramenti senza però lasciare giochi superiori al necessario per tale scopo.
Tutti i telai, ad eccezione delle porte interne, devono avere i traversi inferiori realizzati in maniera tale
da assicurare la raccolta e l'evacuazione all'esterno delle acque di condensa senza possibilità di
penetrazione di acqua dall'esterno in caso di pioggia con forte vento.
Le ante apribili devono avere un gocciolatoio di profilo adeguato.
In caso di telai apribili a vasistas od a persiana, i compassi di apertura devono garantire l'impossibilità
di sganciamento fortuito dei telai.
Le principali caratteristiche dei serramenti esterni sono quelli definiti dalla norma UNI EN 12207 ,
12208, 12210 in relazione ai seguenti requisiti funzionali:

- passaggio della luce


- passaggio dell'aria
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- passaggio del calore


- passaggio del rumore
- tenuta all'acqua
- resistenza al carico di vento
- resistenza al fuoco
- sicurezza alle intrusioni
- non rumorosità.

2.2.2.2 Ringhiere, cancellate, inferriate e simili


I manufatti devono presentare tutti i regoli ben diritti ed in perfetta composizione.
Gli intagli, per gli elementi incrociati mezzo a mezzo devono essere della medesima precisione ed
esattezza ed il vuoto di uno deve corrispondere al pieno dell'altro, senza ineguaglianze e discontinuità.
I singoli pezzi non devono essere giuntati. Qualora le dimensioni degli elementi fossero tali da non
permettere la continuità, le giunzioni possono essere realizzate facendole coincidere con gli elementi
di riquadro, fissaggio od irrobustimento.
Nel caso di manufatti con zoccolo in lamiera, le lamiere di rivestimento devono essere in un solo
pezzo, senza giunte, ammaccature, irregolarità di piano. Qualora le dimensioni fossero tali da non
permettere questa continuità, le giunzioni possono essere realizzate come già sopra descritto.
Nelle parti apribili le battute devono essere completamente combacianti e la manovra delle ante deve
risultare agevole e libera; i sistemi di chiusura devono essere efficienti in ogni condizione e funzionanti
senza richiedere particolari sforzi.

2.2.2.3 Serramenti in profilati di acciaio


L'assemblaggio deve essere eseguito con saldatura elettrica, con cordone regolare opportunamente
molato.
Le lamiere di rivestimento devono essere in un solo pezzo, senza giunte, ammaccature, irregolarità di
piano. Qualora le dimensioni o le caratteristiche costruttive del serramento fossero tali da non permet-
tere questa continuità, le giunzioni possono essere realizzate, utilizzando la massima precisione,
facendole coincidere con gli elementi di riquadro o di irrobustimento.
Comunque tutte le unioni dei profilati fra loro e con le lamiere devono essere eseguite con precisione
e solidità.
I regoli fermavetro devono essere in profilato ad "U" in lamiera e devono essere di lunghezza tale da
combaciare fra loro e con il telaio.
Le cerniere devono essere saldate elettricamente.
Le aste dei cariglioni devono essere occultate nei profilati così pure i catenaccioli di blocco delle ante
semifisse.
Nelle parti apribili le battute devono essere completamente combacianti e la manovra delle ante deve
risultare agevole; i sistemi di chiusura devono essere efficienti in ogni condizione e funzionanti senza
richiedere particolari sforzi.
I serramenti devono essere corredati, lungo le superfici di contatto fra di loro, con le intelaiature e con
le murature, di coprifili e coprigiunti in modo da assicurare la completa tenuta.
I serramenti per finestre apribili devono avere una massa minima di 25 kg/m², quelli per porte di 30
kg/m².

2.2.2.4 Serramenti in profilati tubolari in lamiera di acciaio


Lo spessore minimo della lamiera da cui sono ricavati i profilati non deve essere inferiore a 1 mm.
I telai portavetro devono essere costituiti con profilati di sezione minima di 45 x 35 mm, aventi un
canale per l'alloggiamento del vetro, di larghezza adeguata allo spessore ed al tipo del vetro adottato.
Le battute di tenuta fra telai fissi e telai apribili devono essere composte da due piani di metallo, con
interposizione di abbondante camera di espansione, e con la battuta elastica formata da un profilato in
materia plastica avente le caratteristiche esposte al punto 2.2.1.7 della presente specifica.
Le estremità inferiori delle porte finestre devono essere equipaggiate con un profilato zincato che
consenta l'alloggiamento del dente di ritenuta d'acqua normalmente ricavato sullo soglia in pietra od in
cemento. Detto profilato deve essere ricoperto da un analogo profilato in acciaio inossidabile con
funzione di battuta alla porta, fissato a vite sul precedente.
Le porte devono essere con zoccolo tamburato in lamiera alto almeno 150 mm e con una fascia
centrale che consenta l'alloggiamento della serratura che deve essere manovrata, in ogni caso, anche
dall'esterno.
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Le cerniere devono essere saldate elettricamente ai telai fuori vista, all'interno dei profilati e comunque
con saldatura opportunamente occultata; le spine sfilabili devono essere in ottone, oppure in acciaio
zincato con bussole in lega antigrippaggio.
Maniglie, cricchetti, maniglie da blocco e cariglioni devono essere di tipo approvato.
Nel caso di finestre ad un'anta la chiusura deve avere fissaggio superiore ed inferiore a mezzo di aste
occultate nei profili.
In caso di ante semifisse, queste devono essere fissate con catenacci ad aste occultate, mentre le
ante fisse devono essere bloccate a mezza di viti sul telaio a muro onde consentirne un facile
smontaggio.
I serramenti esterni devono garantire i sotto specificati livelli di prestazioni secondo le norme indicate:

- UNI EN 12207 permeabilità all'aria: classe A3


- UNI EN 12208 tenuta all'acqua: categoria E3
- UNI EN 12210 resistenza ai carichi di vento: categoria V3
- UNI 11173 potere fonoisolante: categoria R3

2.2.2.5 Serramenti in lega leggera


L'assemblaggio deve essere eseguito con la massima precisione; qualora risultasse necessario per la
realizzazione dello stesso l'impiego di elementi di rinforzo e di raccordo di altro metallo, devono essere
adottati tutti gli accorgimenti atti ad evitare corrosioni di natura galvanica.
Tutte le unioni dei vari elementi devono essere realizzate con precisione e solidità impiegando per
quanto possibile squadrette interne. Le viti non devono essere a vista.
I telai, fissi od apribili, devono essere costituiti da un unico profilato di sezione adeguata.
Le parti apribili devono avere doppia battuta e le necessarie guarnizioni in materia plastica aventi le
caratteristiche esposte al punto 2.2.1.7 della presente specifica.
Tutte le ante a vetro, fisse ed apribili, devono essere corredate di fermavetri in lega leggera a scatto e
senza viti a vista ed essere complete di guarnizioni interne ed esterne di tenuta per i vetri.
I fermavetri devono essere di lunghezza tale da combaciare perfettamente fra loro e contro il telaio.
Le aste dei cariglioni devono essere occultate nei profilati, così pure i catenaccioli di blocco delle ante
semifisse.
Lungo le superfici di contatto dei serramenti fra loro, con le intelaiature e le murature devono essere
posti opportuni coprifili e coprigiunti in lega e guarnizioni in plastica in modo da assicurare la completa
tenuta.
I serramenti esterni devono garantire i sotto specificati livelli di prestazioni secondo le norme indicate:

- UNI EN 12207 permeabilità all'aria: classe A3


- UNI EN 12208 tenuta all'acqua: categoria E3
- UNI EN 12210 resistenza ai carichi di vento: categoria V3
- UNI 11173 potere fonoisolante: categoria R3

2.2.2.6 Porte tagliafuoco


Le caratteristiche di resistenza al fuoco devono essere in conformità a quanto stabilito dalla circolare
del Ministero degli Interni n. 91 del 14.9.61.
Le porte tagliafuoco devono essere costituite da un pannello tamburato in lamiera di acciaio sagomata
e intelaiata, con l'itercapedine coibentata con resine fenoliche espanse, lana di vetro od altro al fine di
ottenere la richiesta resistenza (espressa con la sigla REI seguita dal tempo di durata in minuti primi -
30', 60', 90', 120', 180').
Il telaio deve essere in lamiera sagomata con piantane rinforzate, provvisto di zanche per l'ancoraggio
alla muratura.
La battuta deve essere realizzata sui quattro lati e munita di guarnizione resistente al fuoco e a tenuta
di fumo.
Le maniglie devono essere atermiche, e del tipo antipanico, quando richiesto.
Devono essere preverniciate a fuoco con il colore stabilito.

2.2.2.7 Verniciatura
Tutti i manufatti non zincati da verniciare in opera devono essere forniti con una mano di antiruggine
sintetica ai cromati di zinco e piombo, previa preparazione completa delle superfici con eliminazione di
ogni traccia di ruggine, grassi, calamina, ecc. secondo quanto prescritto nella Specifica Funzionale
27568.BLD.CIV.FUN "Opere da verniciatore".
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Per i serramenti in profilati tubolari in lamiera di acciaio zincato, che vengono forniti già con il tratta-
mento di verniciatura completo, questo deve essere effettuato presso lo stabilimento secondo i cicli
standard specificati dal fabbricante.

2.2.2.8 Anodizzazione
Tutte le parti in lega leggera devono ossidate anodicamente.
Lo spessore dello strato di ossidazione non deve essere inferiore a 20 micromillimetri.
La colorazione ed il tipo di finitura dello strato devono essere omogenei ed uniformi per tutta la forni-
tura.
La colorazione deve mantenersi inalterata nel tempo.
Le caratteristiche dell’ossidazione anodica devono corrispondere alle UNI 4522.
Elementi rivestiti con verniciatura a polvere o con verniciatura continua (coil coating) sono accettabili
se la resistenza del rivestimento è adeguatamente documentata.

2.2.2.9 Tende alla veneziana


Le tende alla veneziana devono avere lamelle in lega leggera speciale di alluminio trattate
termicamente e smaltate a fuoco nel colore stabilito.
Il cassonetto e lo spiaggiale devono essere in lamiera zincata, spessore 0,6 mm, smaltata a fuoco nel
colore stabilito.
Le funi di sospensione delle lamelle (scalette) e di manovra devono essere in fibra poliestere (terylene
o similari) di elevata resistenza.
I fori di uscita delle funi di sospensione e di manovra dal cassonetto devono avere guarnizioni di
contorno, in materia plastica od in metallo, atte ad attenuare l'usura dovuta all'attrito.
Gli accessori di montaggio devono essere di tipo atto ad assicurare l'assoluta stabilità delle tende e
l'agevole rimozione delle stesse per le necessità di manutenzione.

2.2.2.10 Elementi di fissaggio


La costruzione delle opere in ferro deve essere studiata secondo un criterio di prefabbricazione tale
che il successivo montaggio sia di facile esecuzione e ben inserito nell'aspetto estetico/architettonico
dell'opera.
Cosicché opere in ferro asservite a fabbricati specie di rappresentanza (uffici, portinerie, sale controllo,
mense, ecc.) devono essere studiate in modo da ridurre al massimo la vista dei mezzi di giunzione, e
laddove ciò non può essere evitato, bulloni, viti, chiodi, rivetti, oltre che essere del tipo normalizzato
secondo UNI di riferimento, trattati o no contro l'ossidazione, devono assolvere la funzione principale
di sicuro fissaggio, devono essere applicati con criteri di simmetria, a passo costante, con l'asse
perpendicolare alla superficie di applicazione e, quando possibile (come ad esempio per le viti a testa
svasata), con la superficie della testa a livello con il piano del profilo.
Le saldature devono essere effettuate con cordone regolare, successivamente spazzolate, molate
eventuali sbavature e, prima dell'applicazione della verniciatura, stuccate (specie se non continue) e
primerizzate.

2.2.3 Modalità di posa in opera

2.2.3.1 Generalità
La posa delle opere in ferro in genere deve essere eseguita con la massima precisione e secondo le
migliori regole dell'arte.
Devono essere rispettati quote, fili, allineamenti, piombi per il perfetto posizionamento di ogni
elemento.
Tutti gli elementi devono essere solidamente e sicuramente fissati.
Il numero e le dimensioni delle zanche e degli altri elementi di fissaggio in genere devono essere tali
da assicurare i requisiti di resistenza e solidità richiesti per ciascuna opera.
Gli scassi per l'ammaraggio devono avere dimensioni adeguate, ma limitate al minimo necessario per
ottenere un posizionamento agevole ed un ancoraggio sicuro, senza compromettere l'integrità della
struttura muraria.
Gli scassi ed i fori per l'ammaraggio delle zanche e degli elementi di sostegno in genere devono
essere accuratamente puliti e bagnati prima di procedere alla sigillatura.
La sigillatura deve essere eseguita con l'impiego di malta di cemento, o calcestruzzo di appropriata
granulometria, a seconda delle dimensioni dei fori. Non è ammessa in alcun caso la sigillatura con
gesso.
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Tutti i manufatti devono essere solidamente assicurati, nella esatta posizione prevista, con idonei
sostegni ed armature provvisionali, in modo da evitare qualsiasi movimento sino a che le relative
sigillature non abbiano raggiunto la necessaria presa.
Gli elementi zincati non a vista, che dovessero eventualmente subire tagli, saldature od altri
aggiustaggi che provochino la rimozione od il danneggiamento della zincatura, devono essere
accuratamente ritoccati con antiruggine sintetica al cromato di zinco e piombo in corrispondenza dei
punti danneggiati, previa pulitura, con rimozione di ogni scoria o detrito, delle superfici interessate,
onde evitare ogni ulteriore eventuale erosione.
Per gli elementi a vista non sono ammessi ritocchi con vernice.
Tutti i manufatti devono essere accuratamente ripuliti in modo da rimuovere ogni traccia di
imbrattamento di qualsiasi genere e natura.

2.2.3.2 Serramenti
I controtelai devono essere posti in opera in maniera da non richiedere per la corretta posa dei
serramenti successivi aggiustaggi, scassi, demolizioni e rotture di rivestimenti, pavimenti, intonaci,
ecc.
I serramenti in genere devono essere posti in opera a perfetta squadra, in modo da ottenere l'uniforme
combaciamento delle battute, la perfetta manovra delle ante, l'agevole funzionamento di tutti i
congegni di chiusura.
Il fissaggio al controtelaio deve avvenire con viti non a vista. Le viti devono essere zincate o cadmiate.
Nell'effettuazione delle operazioni di posa deve essere evitato ogni danneggiamento, anche minimo,
al serramento ed agli accessori (serrature, ferramenta, ecc.).
Per i serramenti da porsi in opera già verniciati devono essere adottate tutte le cautele necessarie per
evitare ogni e qualsiasi danno allo strato di vernice.
Uguali precauzioni devono essere adottate per i manufatti in lega leggera, comunque trattati.
Prima dell'anodizzatura devono essere effettuati tutti i fori di assemblaggio in modo da non creare
discontinuità nella protezione.
I serramenti difettosi e/o danneggiati devono essere sostituiti.
Coprifili e coprigiunti devono essere di tipo, dimensioni e sagomatura uniformi; devono essere fissati in
posizione simmetrica in modo da delimitare contorni perfettamente regolari ed uguali fra loro.
Pur essendo prevista l'adozione di coprifili e coprigiunti tutte le connessioni dei serramenti fra loro, con
i controtelai e con le murature devono essere realizzate con la massima precisione, riducendo al
minimo indispensabile giochi e fessure.

2.2.3.3 Acciaio da carpenteria


Prima di dare corso alla lavorazione dagli elementi componenti la struttura, si dovranno sottoporre
all’approvazione della Direzione dei Lavori tutti i disegni di officina, redatti in conformità ai disegni di
progetto ed alle misure rilevate in luogo.
L’appaltatore dovrà provvedere affinchè sia assicurata la continuità elettrica fra i vari elementi
costituenti la struttura e dovrà predisporre, nelle posizioni indicate dalla direzione dei lavori, i necessari
attacchi e le connessioni alla rete di messa a terra generale della costruzione.
Le opere dovranno risultare lavorate diligentemente, con maestria, regolari di forme, precise nelle
dimensioni e rispondenti agli elaborati tecnici di progetto ed ai disegni esecutivi di cantiere approvati
preventivamente dalla Direzione dei Lavori.
Le superfici di contatto devono essere convenientemente piane ed ortogonali all’asse delle
membrature collegate.
In ogni caso la planarità delle superfici delle flange deve essere garantita anche dopo la saldatura.
Non sono ammesse eccentricità, relative a fori corrispondenti, maggiori del gioco foro-vite.
Per il serraggio dei bulloni dovranno essere usate chiavi dinamometriche a mano o pneumatiche con
precisione non minore del 10%.
I bulloni verranno prima serrati al 60% della coppia prevista e quindi si procederà al serraggio
completo.
Non potranno essere eseguite saldature in ambienti con temperatura inferiore a -5°C.
Avvenuta la provvisoria accettazione dei materiali, potrà venirne iniziata la lavorazione; dovrà
comunque esserne comunicata la data di inizio affinchè si possa disporre i controlli necessari od
opportuni.
Tutti i metalli dovranno essere lavorati con regolarità di forme e di dimensioni e nei limiti delle
tolleranze consentite.
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Il raddrizzamento e lo spianamento, quando necessari, dovranno essere fatti possibilmente con


dispositivi agenti per pressione; riscaldamenti locali, se ammessi, non dovranno creare eccessive
concentrazioni di tensioni residue.
I tagli potranno essere eseguiti con la cesoia od anche ad ossigeno, purchè regolari; i tagli irregolari,
in special modo quelli in vista, dovranno essere rifiniti con la smerigliatrice. Le superfici di laminati
diversi, di taglio o naturali, destinate a trasmettere per mutuo contrasto forze di compressione,
dovranno essere piallate, fresate, molate o limate per renderle perfettamente combacianti.
I fori per chiodi o bulloni dovranno sempre essere eseguiti con trapano, tollerandosi l'impiego del
punzone per fori di preparazione, in diametro minore di quello definitivo (per non meno di 3 mm.), da
allargare poi e rifinire mediante il trapano e l'alesatore. Per tali operazioni sarà vietato comunque l'uso
della fiamma.
I pezzi destinati ad essere chiodati o bullonati dovranno essere marcati in modo da poter riprodurre,
nel montaggio definitivo, le posizioni d'officina all'atto della alesatura dei fori.

2.2.3.3.1 Modalità esecutive delle unioni


Le unioni dei vari elementi componenti le strutture od i manufatti dovranno essere realizzate
conformemente alle prescrizioni di progetto ed in particolare:

a) Unioni chiodate: saranno eseguite fissando nella giusta posizione relativa, mediante
bulloni di montaggio ed eventuale ausilio di morse, gli elementi da chiodare, previamente
ripuliti. I chiodi dovranno essere riscaldati con fiamma riduttrice od elettricamente e liberati
da ogni impurità (come scorie, tracce di carbone) prima di essere introdotti nei fori; a fine
ribaditura dovranno ancora essere di color rosso scuro. Le teste ottenute con la ribaditura
dovranno risultare concentrate sul fusto, ben nutrite alla loro base, prive di screpolature e
ben combaciate con la superficie dei pezzi; dovranno poi essere liberate dalle bavature
mediante scalpello curvo, senza intaccare i pezzi chiodati.

b) Unione con bulloni normali e ad attrito: saranno eseguite mediante bullonatura, previa
perfetta pulizia delle superfici di combaciamento mediante sgrassaggio, fiammatura o
sabbiatura a metallo bianco, secondo i casi. Nelle unioni si dovrà sempre far uso di
rosette. Nelle unioni con bulloni normali, in presenza di vibrazioni o di inversioni di sforzo,
si dovranno impiegare contro dadi oppure rosette elastiche; nelle unioni ad attrito le
rosette dovranno avere uno smusso a 45° in un orlo interno ed identico smusso sul
corrispondente orlo esterno, smussi che dovranno essere rivolti, in montaggio, verso la
testa dalla vite o verso il dado. Per il serraggio dei bulloni si dovranno usare chiavi
dinamometriche a mano, con o senza meccanismo limitatore della coppia applicata; tutte
comunque dovranno essere tali da garantire una precisione non minore del 5%.

c) Unioni saldate: potranno essere eseguite mediante procedimenti di saldatura manuale ad


arco con elettrodi rivestiti o con procedimenti automatici ad arco sommerso o sotto gas
protettivo o con altri procedimenti previamente approvati dalla direzione lavori.
Potranno essere impiegati i seguenti procedimenti di saldatura:
- Saldatura manuale ad arco con elettrodi rivestiti;
- Saldatura automatica o semiautomatica ad arco sommerso;
- Saldatura automatica o semiautomatica a filo continuo pieno o animato sotto gas di
protezione (co2 o sue miscele).
Eventuali saldature in cantiere dovranno essere eseguite con procedimento manuale ad
elettrodo rivestito.
- Gli elettrodi da impiegare dovranno essere a rivestimento basico omologati sec. UNI
5132 nelle classi E44/E52 cl 4b;
- L’impiego di elettrodi omologati secondo UNI 5132 esula da prova di qualifica del
procedimento;
- L’impiego dei procedimenti a filo continuo pieno e animato e di quello ad arco sommerso
è subordinato alla qualifica dei procedimenti stessi;
I saldatori impiegati dovranno essere qualificati secondo la normativa nazionale, la
qualifica deve essere rilasciata dall’I.I.S. o altro anche qualificato.
Allo scopo di ottemperare a quanto prescritto dovrà fornire la seguente documentazione:
- Liste generali di saldatura, tipi di saldatura, procedimenti e materiali di saldatura
utilizzati;
- Descrizione dei procedimenti di saldatura e relative qualifiche;
- Elenco saldatori e loro qualifica.
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Le preparazioni di saldatura dovranno avere le dimensioni eventualmente illustrate nei disegni


costruttivi.
Dove necessario i lembi dovranno essere preparati tramite lavorazione di macchina, molettatura o
ossitaglio che dovrà essere regolarizzato da successiva molatura.
I lembi al momento della saldatura devono essere esenti da incrostazioni, ruggine, scaglie, grassi e
ogni altro materiale estraneo.
Nel caso siano richieste saldature di testa o a t a piena penetrazione dovranno essere zincate e
molate alla radice fino a trovare metallo esente da difetti e successivamente completate.
Nell’assemblare e saldare parti di una struttura il procedimento e la sequenza di saldatura dovranno
essere idonei ad evitare inutili distorsioni e a rendere minime le sollecitazioni dovute al ritiro di
saldatura.
Le giunzioni saldate di testa saranno di 1° classe e devono soddisfare i limiti di difetti richiesti per il
raggruppamento b della UNI 7278.
I giunti con cordoni d’angolo devono essere considerati come appartenenti ad un’unica classe
caratterizzata da una ragionevole assenza di difetti interni e di nicchie di strappo sui lembi dei cordoni.

2.2.3.3.2 Controllo delle saldature


Il controllo delle saldature potrà essere condotto in una delle modalità di seguito riportate:

a) Esame visivo: le saldature saranno sottoposte ad un accurato controllo visivo per la


ricerca dei difetti superficiali e per valutare la regolarità dei cordoni. L’esame dovrà
essere condotto da personale dotato di preparazione specifica;
b) Esame magnetografico: verrà utilizzato per la ricerca di difetti superficiali, la tecnica
esecutiva sarà conforme a quanto indicato nella norma UNI EN 1290. I difetti che
possono essere caratterizzati come nicchie superficiali o non emergenti in superficie
non saranno accettati;
c) Esame ultrasonico: sarà eseguito su eventuali giunti a t a piena penetrazione con le
modalità riportate sulla norma UNI EN 1714. Non saranno accettate incollature e
mancanza di penetrazione al vertice;
d) Esame radiografico: sarà eseguito su eventuali giunti testa a testa con le modalità
riportate nella norma UNI EN 1435 . Potranno essere utilizzate apparecchiature a
raggi x oppure sorgenti di raggio γ (gamma ).
In particolari condizioni potrà essere sostituito il controllo ultrasonico. I suddetti
controlli saranno eseguiti da personale qualificato almeno al 2° livello secondo ASNT-
TC-1a.

In ogni caso i procedimenti dovranno essere tali da permettere di ottenere dei giunti di buon aspetto
esteriore, praticamente esenti da difetti fisici nella zona fusa ed aventi elementi a resistenza a
trazione, su provette ricavate trasversalmente al giunto, non minore di quella del metallo base.
La preparazione dei lembi da saldare sarà effettuata mediante macchina utensile, smerigliatrice od
ossitaglio automatico, e dovrà risultare regolare e ben liscia; i lembi, al momento della saldature,
dovranno essere esenti da incrostazioni, ruggine, scaglie, grassi, vernici, irregolarità locali ed umidità.
Sia in officina, sia in cantiere, le saldature da effettuare con elettrodi rivestiti dovranno essere eseguite
da saldatori che abbiano superato, per la relativa qualifica, le prove richieste dalla UNI 4634. Per le
costruzioni tubolari si farà riferimento anche alla UNI 4633 per i giunti di testa.
Qualunque sia il sistema di saldatura impiegato a lavorazione ultimata la superficie delle saldature
dovrà risultare sufficientemente liscia e regolare e ben raccordata con materiale di base.
Tutti i lavori di saldatura dovranno essere eseguiti al riparo da pioggia, neve e vento, salvo l'uso di
speciali precauzioni; saranno inoltre sospesi qualora la temperatura ambiente dovesse scendere sotto
di - 5°C.

2.2.3.3.3 Montaggio di prova


Per strutture o manufatti particolarmente complessi ed in ogni caso se disposto dalla Direzione Lavori,
dovrà essere eseguito il montaggio provvisorio in officina; tale montaggio potrà anche essere eseguito
in più riprese, purché in tali montaggi siano controllati tutti i collegamenti. Del montaggio stesso si
dovrà approfittare per eseguire le necessarie operazioni di marcatura.
Nel caso di strutture complesse costruite in serie sarà sufficiente il montaggio di prova del solo
campione, purché la foratura venga eseguita con maschere o con procedimenti equivalenti.
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L'appaltatore sarà tenuto a notificare, a tempo debito, l'inizio del montaggio provvisorio in officina di
manufatti e strutture, e relative parti, affinché la direzione possa farvi presenziare, se lo ritiene
opportuno, i propri incaricati.
I pezzi presentati all'accettazione provvisoria dovranno essere esenti da verniciatura fatta eccezione
per le superfici di contatto dei pezzi uniti definitivamente tra di loro. Quelli rifiutati saranno marcati con
un segno apposito chiaramente riconoscibile, dopo di che saranno subito allontanati.
Le carpenterie montate dovranno avere le seguenti tolleranze massime:

- Fuori piano (distanza di uno dei vertici dal piano definito dagli altri tre): max 1 mm per ogni
metro di distanza dallo spigolo più vicino con un max di 4 mm;
- Lunghezze: 1/1000 della dimensione nominale con un max di 10 mm; la somma degli scarti
tollerati tra gli elementi contigui sommandosi dovrà essere inferiore alla tolleranza max 10 mm;
- Il fuori piombo max delle colonne non dovrà superare 1,5/1000 dell’altezza della struttura, con
un max di 5 mm.

2.2.3.3.4 Pesatura dei manufatti


Sarà eseguita in officina od in cantiere, secondo i casi e prima del collocamento in opera,
verbalizzando i risultati in contraddittorio, fra direzione lavori ed appaltatore.

2.2.3.3.5 Controllo del tipo e della qualità delle opere – verifica delle strutture murarie
L'appaltatore è obbligato a controllare il fabbisogno dei vari manufatti, rilevando in loco il tipo, la
quantità e le misure esatte degli stessi. Dovrà altresì verificare l'esatta corrispondenza planoaltimetrica
e dimensionale tra strutture metalliche e strutture murarie,
Le opere murarie alle quali le carpenterie metalliche dovranno essere connesse potranno avere le
seguenti tolleranze:

- Fuori piano (distanza di uno dei vertici dal piano definito dagli altri tre): max 10 mm per ogni
metro di distanza dallo spigolo più vicino con un max di 30 mm;
- Lunghezze: 1/200 della dimensione nominale con un max di 30 mm; la somma degli scarti
tollerati tra gli elementi contigui sommandosi dovrà essere inferiore alla tolleranza max di 30
mm;
- Il fuori piombo max delle strutture verticali potrà essere pari ad 1/500 dell’altezza della
struttura stessa, con un max di 20 mm.

Delle discordanze riscontrate in sede di controllo dovrà esserne dato tempestivo avviso alla Direzione
Lavori per i necessari provvedimenti di competenza; in difetto dovessero nascere inconvenienti di
qualunque genere l'appaltatore sarà tenuto ad eliminarli a propria cura e spese, restando peraltro
obbligato al risarcimento di eventuali danni.

2.2.3.3.6 Collocamento e montaggio in opera


L'appaltatore dovrà far tracciare od eseguire direttamente, sotto la propria responsabilità, tutti gli
incassi, i tagli, le incamerazioni, ecc. occorrenti per il collocamento in opera dei manufatti metallici; le
incamerazioni ed i fori dovranno essere svasati in profondità e, prima che venga eseguita la sigillatura
dovranno essere accuratamente ripuliti ed eventualmente bagnati.
Nel collocamento in opera dei manufatti le zanche, staffe e qualunque altra parte destinata ad essere
incamerata nelle strutture murarie, dovranno essere murate a cemento o con malta o con betoncini a
ritiro controllato se cadenti entro murature o simili, mentre saranno fissate con piombo fuso o con
malte epossidiche se cadenti entro pietre, marmi o simili.
La posa in opera dovrà essere eseguita con la massima precisione rispettando quote, fili, allineamenti,
piombi per il perfetto posizionamento di ogni elemento. Tutti gli elementi dovranno essere solidamente
e sicuramente fissati.
Il numero e le dimensioni degli ancoraggi e degli altri elementi di fissaggio dovranno essere tali da
assicurare i requisiti di resistenza e solidità richiesti dalla struttura anche in fase di montaggio parziale.
Gli elementi strutturali interessati da ancoraggi nelle murature dovranno essere solidamente assicurati
nell’esatta posizione prevista, con idonei sostegni ed armature provvisionali, in modo da evitare
qualsiasi movimento sino a che le relative sigillature non abbiano raggiunto la necessaria presa.
I manufatti per i quali siano previsti movimenti di scorrimento o di rotazione dovranno poter compiere
tali movimenti, a collocazione avvenuta, senza impedimenti od imperfezioni di sorta.
Per le strutture metalliche, qualora in sede di progetto non fossero prescritti particolari procedimenti di
montaggio, l'appaltatore sarà libero di scegliere quello più opportuno, previo benestare della Direzione
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Lavori. L’Appaltatore dovrà porre però la massima cura affinchè le operazione di trasporto,
sollevamento e premontaggio non impongano alle strutture condizioni di lavoro più onerose di quelle
risultanti a montaggio ultimato e tali perciò da poter determinare deformazioni permanenti, marcature,
autotensioni, ecc.;Nel caso occorresse le strutture dovranno esser opportunamente e
provvisoriamente irrigidite.
Nel collocamento in opera dei manufatti e nel montaggio delle strutture sono compresi tutti gli oneri
connessi a tali operazioni quali ad esempio ogni operazione di movimento e stoccaggio (carichi,
trasporti, scarichi, ricarichi, sollevamenti, ecc.), ogni opera provvisionale, di protezione e mezzo
d'opera occorrenti, l'impiego di ogni tipo di mano d'opera (anche specializzata), ogni lavorazione di
preparazione e di ripristino sulle opere e strutture murarie , le ferramenta accessorie e quant' altro
possa occorrere per dare le opere perfettamente finite e rifinite.
A piè d'opera, e prima ancora di iniziare il montaggio, si dovranno ripristinare tutte le verniciature
eventualmente danneggiate dalle operazioni di trasporto; infine, qualora la posizione di alcuni pezzi
desse luogo, a montaggio ultimato, al determinarsi di fessure o spazi di difficile accesso per le
operazioni di verniciature e manutenzione, tali fessure o spazi dovranno essere, prima
dell'applicazione delle mani di finitura, accuratamente chiusi con materiali sigillanti.
La zincatura soprascritta verrà effettuata sui materiali ferrosi già lavorati, mediante immersione in
zinco fuso (zincatura a caldo); altro tipo di zincatura potrà essere ammesso solo in casi particolari e
comunque su precisa autorizzazione della Direzione Lavori.

2.3 CONDIZIONI AL CONTORNO, LIMITI ED ESCLUSIONI


Le condizioni al contorno, i limiti e le esclusioni sono definiti e verificati volta per volta tenendo conto
del luogo dove si devono eseguire i lavori.

2.4 SICUREZZA
L'esecuzione dei lavori, per quanto riguarda l'aspetto sicurezza, deve avvenire in accordo alle leggi del
paese in cui si svolgono i lavori.
Devono inoltre essere applicati i regolamenti, definiti per contratto, per l'esecuzione in sicurezza dei
lavori, quando gli stessi sono eseguiti in presenza di opere e/o impianti già costruiti.

2.5 REQUISITI DI GESTIONE E GARANZIA DI QUALITÀ


Gli eventuali requisiti addizionali di Gestione e/o Garanzia della Qualità sono contenuti nella specifica
gestionale applicabile allegata alla richiesta d'offerta.

2.6 DOCUMENTAZIONE
La seguente documentazione deve essere prodotta prima dell'esecuzione dei lavori:
- certificati che provino l'ottemperanza della fornitura alle caratteristiche richieste dei materiali o
che ne provino l'equivalenza
- documentazione dei fornitori, con indicazione dei tipi prescelti, delle caratteristiche dei materiali
e di resistenza, e delle modalità di posa in opera
- certificati di qualità e/o prove di laboratorio chimico-fisiche a comprova della conformità dei
materiali alle prescrizioni della presente specifica funzionale e/o delle norme vigenti
- risultati delle prove di laboratorio per il controllo della consistenza del rivestimento di zinco
- documentazione che certifichi la conformità alla classe di resistenza al fuoco quando richiesta
- campioni dei materiali.

Tutta la documentazione deve essere redatta utilizzando le unità di misura del sistema SI come
definito dalla norma ISO 1000.

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