L’inizio del XX secolo
Già verso la fine del XIX secolo entra in crisi l’ideologia del progresso; la civiltà industriale, infatti, rivela le sue
contraddizioni e i problemi sociali causati dalla frenesia produttivistica.
I leader dei paesi europei, presi da una mira espansionistica e imperialistica, cominciano a stringere patti di
alleanza per creare grandi blocchi geopolitici con un forte potenziale bellico.
Forti tensioni nascono tra gli stati soprattutto in campo coloniale: le terre da conquistare e sfruttare, infatti, stanno
ormai terminando; è finito, pertanto, il periodo di entusiasmo colonialista che ha raggiunto il suo apice nell’800.
Questa situazione di forte tensione genera alcuni scontri in territorio coloniale:
§ La guerra anglo-boera: discendenti dagli olandesi che avevano colonizzato il Sud Africa, i boeri
resistono alle pretese imperialiste inglesi; ma da questo contrasto scaturisce una guerra dura e sanguinosa
che porta gli inglesi alla vittoria.
§ La rivolta dei boxer: i continui tentativi di dominare la Cina, soprattutto dal punto di vista commerciale,
da parte dell’Europa scatenano una ribellione nazionalista e conservatrice: la ribellione si pone come
scopo principale la restaurazione dell’antica struttura imperiale e della tradizione cinese. Fautori della
rivolta sono i membri di una società segreta a carattere para-militare, i boxer. Le grandi potenze
occidentali, con l’aiuto del Giappone, si impegnano in un intervento militare che stronca la rivolta in
pochi giorni. Anche se la rivolta viene sedata, una vera e propria spartizione coloniale della Cina sarà
impossibile per le potenze occidentali: la rivolta ha infatti dimostrato che in Cina c’è una forte tradizione
nazionale.
§ Guerra russo-giapponese: mire espansionistiche rivali scatenano una guerra tra Russia e Giappone. La
Russia viene sconfitta: questa guerra segna l’inizio dell’ascesa della potenza imperialista giapponese e
della sua attività espansionistica in Estremo Oriente.
Queste sono soltanto alcune delle tensioni che si sviluppano in campo coloniale tra le potenze europee.
La belle époque
La crisi dell’imperialismo e dell’ideologia del progresso illimitato stride vicino all’ottimismo euforico di una
buona parte della borghesia europea, un ottimismo in parte radicato su una ripresa economica di inizio secolo ed
in parte su un benessere diffuso che rappresenta il risultato dell’espansione sociale ed economica del secolo
precedente. Questo periodo sarà ricordato come belle époque: l’espressione in realtà si spiega più nella
considerazione del confronto con la tragedia della guerra mondiale. La belle époque, infatti, è in realtà un’epoca di
forti tensioni a livello internazionale (come abbiamo visto) ma anche sociale: aumentano in questo periodo le
proteste sociali dei socialisti, delle donne, in generale di quella larga fascia della popolazione la quale, esclusa da
sempre dalla vita politica, chiede ora partecipazione e democrazia. Il processo di democratizzazione si sviluppa
in alcuni paesi nonostante varie resistenze conservatrici (vd. Francia e Inghilterra) ma sarà bruscamente
interrotto dall’avvento del conflitto mondiale.
IL SISTEMA DI ALLEANZE IN EUROPA TRA XIX E XX SECOLO
Dopo il 1870 Bismarck cerca di isolare la Francia
1873: Patto dei tre imperatori (Germania, Russia, Austria) ¢ punto debole: rivalità fra Austria e Russia nella
penisola balcanica [nei territori balcanici: convivenza di etnie diverse; zone di influenza tra i tre imperi; zona
strategica] Germ ania - Russia -
Austria
1877: Guerra tra Russia e Turchia ¢ trattato di S. Stefano: creazione di uno Stato bulgaro (stato cuscinetto),
indipendenza della Serbia e del Montenegro
1878: Congresso di Berlino: Serbia, Montenegro e Bulgaria conservano l’indipendenza; Bosnia e Erzegovina
autonome ma affidate in amministrazione temporanea all’Austria, Gran Bretagna ottiene l’isola di Cipro
1881: rinnovo del Patto dei tre imperatori ¢ la tensione tra Austria e Russia è placata con la divisione dei territori
in zone di influenza
1882: Triplice Alleanza: Germania, Austria-Ungheria, Italia
Germ ania - Austria-Ungheria -
Italia
1885-86: Nuovi contrasti tra Austria e Russia in Bulgaria ¢ crisi del Patto dei tre imperatori
1887: accordi bilaterali ¢ Trattato di contro-assicurazione (Russia e Germania); contemporaneamente Bismarck
mantiene i rapporti con l’Austria
Germ ania - Russia
1890: Dimissioni di Bismarck ¢ mutamenti nell’equilibrio europeo ¢ creazione di due blocchi di potenze
contrapposti
Fattori di crisi del sistema bismarckiano:
Ø manca una figura diplomatica abile come Bismarck
Ø l’imperatore Guglielmo II: politica più aggressiva
Ø difficoltà di tenere insieme Austria-Ungheria e Russia
1890: il Trattato di contro-assicurazione con la Russia non viene rinnovato ¢ alleanza tra Germania e Austria
Germ ania - Austria
1891: Accordo franco-russo ¢ 1894: Duplice franco-russa ¢ la Francia non è più isolata
Francia - Russia
La Germania rinnova la flotta militare per contrastare la superiorità britannica nel Mare del Nord ¢ tensione fra
Germania e Inghilterra ¢ Inghilterra: corsa agli armamenti navali
1904: Intesa cordiale tra Francia e Inghilterra
Francia - Inghilterra
1907: Accordo anglo-russo ¢ vengono regolati i contrasti in Asia attraverso la spartizione in zone di influenza
Russia - Inghilterra
Germania: complesso di accerchiamento ¢ politica estera aggressiva, riarmo
Triplice Intesa Triplice Alleanza
Francia Germania
Inghilterra contrapposizione Austria
Russia Italia
(Serbia) (Turchia)
(Grecia) (Bulgaria)
VERSO LA PRIMA GUERRA MONDIALE
Le crisi marocchine
1905 e 1911: contrasti franco-tedeschi sul territorio del Marocco ¢ riconoscimento alla Francia di un protettorato
sul Marocco, concessione alla Germania di una striscia del Congo francese
La crisi dell’Impero ottomano
Rivoluzione dei giovani turchi: un movimento di intellettuali e ufficiali (giovani turchi) premono per una
modernizzazione dell’Impero verso una moderna monarchia costituzionale. La rivoluzione attua la
modernizzazione e l’accentramento amministrativo ¢ l’accentramento porta all’inasprimento delle tendenze
indipendentistiche nei territori europei ancora sotto il controllo dell’Impero turco (territori balcanici)
L’Austria-Ungheria approfitta della crisi turca ¢ 1908: annessione all’Austria della Bosnia e dell’Erzegovina
¢ tensione con la Serbia (che voleva unire sotto di sé tutti i popoli slavi del Sud) e con la Russia (che
storicamente è sempre stata la protettrice dei popoli slavi)
Conseguenze dell’annessione: inasprimento del nazionalismo sud-slavo, indebolimento della Triplice Alleanza
(l’Italia non riceve nessun compenso)
1911: L’Italia occupa la Tripolitania (regione della Libia) ¢ guerra italo-turca (la Turchia ha su questo
territorio un controllo) ¢ la Turchia si indebolisce ulteriormente (perde il controllo politico della Libia
mantenendo un controllo religioso – pace di Losanna 1912) ¢ l’indebolimento della Turchia rafforza le tendenze
nazionalistiche degli Stati balcanici
La prima guerra balcanica (1912)
Serbia
Impero ottomano guerra Montenegro
Grecia
Bulgaria
Dura sconfitta dell’Impero ottomano
Situazione nel territorio balcanico: molti territori si liberano dal dominio turco; viene creato il principato di
Albania voluto dall’Austria e dall’Italia per impedire alla Serbia lo sbocco sul mare
La seconda guerra balcanica (1913)
Si rompe l’alleanza fra gli Stati balcanici ¢ la Bulgaria attacca la Grecia e la Serbia
Serbia
Bulgaria Grecia
guerra
Romania
Turchia
La Bulgaria viene sconfitta ¢ la Turchia recupera alcuni territori
Conseguenze delle guerre balcaniche:
Ø l’Impero turco estromesso dall’Europa (viene a mancare un importante elemento di equilibrio nei territori
balcanici)
Ø La Bulgaria viene indebolita (la Bulgaria è lo Stato balcanico più legato alla Germania e all’Austria;
importante come stato cuscinetto tra la Turchia e la Russia)
Ø La Serbia si è rafforzata molto ed è aumentata la sua ostilità nei confronti dell’Austria che ha sempre
ostacolato il suo progetto (riunificazione di tutti i popoli slavi del Sud sotto il suo dominio) e le ha
impedito lo sbocco sul mare (vd. Albania)