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Fare Open Access

Il documento analizza il mercato della comunicazione scientifica, evidenziando la mancanza di concorrenza e trasparenza, dominato da pochi grandi editori. Viene descritto il ciclo di pubblicazione degli articoli e le problematiche legate ai diritti d'autore, con un focus sul movimento Open Access come risposta a queste criticità. Si sottolinea l'importanza di una gestione più trasparente dei diritti e l'adozione di licenze open per favorire l'accesso alla ricerca scientifica.
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Il documento analizza il mercato della comunicazione scientifica, evidenziando la mancanza di concorrenza e trasparenza, dominato da pochi grandi editori. Viene descritto il ciclo di pubblicazione degli articoli e le problematiche legate ai diritti d'autore, con un focus sul movimento Open Access come risposta a queste criticità. Si sottolinea l'importanza di una gestione più trasparente dei diritti e l'adozione di licenze open per favorire l'accesso alla ricerca scientifica.
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FARE OPEN ACCESS Un mercato senza concorrenza né trasparenza

COME FUNZIONA LA COMUNICAZIONE SCIENTIFICA (SE Mercato ormai caratterizzato da oligopolio di pochi gruppi editoriali:
FUNZIONA DAVVERO)? Reed-Elsevier, Wiley-Blackwell, Springer, Taylor&Francis, American
Chemical Society (area scientifica) e Sage (area scienze sociali).
4 funzioni delle riviste scientifiche: → mercato opaco in cui sembrano non valere le regole di trasparenza.
●​ registrazione Le biblioteche sono costrette ad accettare i prezzi imposti dagli editori,
●​ archiviazione per garantire accesso a riviste su cui si basa la diffusione dei risultati, ma
●​ pubblicità non possono rivelare ​quanto spendono per clausole di riservatezza.
●​ conservazione → I grandi gruppi editoriali possono segmentare il mercato e imporre
→ successivamente si è aggiunta anche la ricompensa derivante dal prezzi diversi da nazione a nazione, da ente a ente arbitrariamente. 2016
prestigio e dal riconoscimento di competenze. prima citazione in giudizio contro Elsevier per abuso di posizione
dominante, presentata dal Prof. Eve davanti all’Authority britannica.
Un’analisi di mercato
Un sistema in crisi?
Quando un autore termina una ricerca, propone il suo articolo per la
pubblicazione (submission), che viene curata da un editor e revisionata Elementi interni al sistema:
da reviewers in modalità di peer review. ●​ Tempi lunghi di pubblicazione (dai 9 ai 18 mesi)
L’articolo quindi viene rifiutato (rejected) o pubblicato (accepted). ●​ La prevalenza della “pubblicabilità” rispetto alla verità scientifica o
→ autori e revisori non vengono retribuiti all’utilità della pubblicazione (ad es. in caso di risultati negativi che
Ogni ente paga la propria ricerca (con fondi pubblici) 4 volte: sono comunque essenziali per la scienza)
1.​ stipendia il ricercatore ●​ La scarsità artificiale (alta selettività e alto indice di rifiuto dei lavori
2.​ finanzia la ricerca svolti per dare una parvenza di prestigio)
3.​ paga l’abbonamento alla rivista in cui ha pubblicato ●​ La crisi della riproducibilità (sempre meno studi risultano
4.​ il ricercatore paga diritti di riuso sul proprio lavoro, vincolato da riproducibili, il ché invece dovrebbe essere uno dei principi cardine
cessione esclusiva dei diritti a favore dell’editore della scienza)
Dal 1986 al 2011 il costo degli abbonamenti è cresciuto del 402% e ha ●​ La crisi della peer review (numero sempre crescente di
portato a “serial crisis” che ha generato movimento Open Access. ritrattazioni per frode, plagio o condotta scientifica riprovevole.
→ nonostante i ricercatori non vengano pagati, il giro d’affari della casa Revisione normalmente in “doppio cieco”). La peer review non
editrice Elsevier è di 8240 Mln di euro con margine di guadagno netto del offre garanzie, anzi, spesso il revisore si limita a giudicare se un
38% (come grosse case farmaceutiche). La crisi ha portato al successo articolo è “abbastanza buono” per la pubblicazione senza
planetario di siti pirata come Sci-Hub. esaminare metodologia e risultati.
Progetto “Who needs access?” ha raccolto negli anni storie di scienziati ●​ La crisi degli indicatori di impatto (critiche all’Impact Factor, in
che sono stati limitati nella loro pratica dal mancato accesso alla ricerca quanto misura il contenitore e non il contenuto, non tiene conto
accademica. delle diverse abitudini citazionali, è manipolabile, non immediato e
non tiene conto della diffusione del lavoro fuori dall’ambito
accademico) → legge di Goodhart “ quando una misura diventa
un obiettivo, cessa di essere una buona misura”.
→ occorre maggiore trasparenza e registrazione di protocolli ed diritto ad impedire modifiche all’opera che siano lesive della
esperimenti ed una peer review più accurata. reputazione dell’autore. Esistono e possono essere esercitati
Manifesto per la scienza riproducibile: stigmatizza l’esagerata dall’autore anche qualora egli abbia ceduto gli altri diritti.
competizione che porta i ricercatori a pubblicare scienza non solida pur di ●​ Diritti di tipo patrimoniale: diritti di utilizzazione che hanno come
pubblicare. fine principale quello di rendere possibile una remunerazione per
→ Open Access: nato proprio per contrastare la deriva del sistema gli autori o per i loro aventi causa. Sono diritti cedibili. Quando si
attuale. Le sue logiche alternative possono dare contributo allo sviluppo parla di “cessione dei diritti d’autore” è di questi diritti che si parla.
di una scienza più efficace e trasparente che riporti al centro la sua Si tratta del diritto di:
essenza comunicativa. -​ pubblicare l’opera
-​ farne copie e riproduzioni
COME GESTIRE I DIRITTI D’AUTORE PER FARE OPEN ACCESS -​ trascrivere l’opera
-​ eseguire, rappresentare o recitare in pubblico l’opera
Le licenze open content sono un ingrediente importante dell’Open -​ comunicare al pubblico l’opera
Access, ma non l’unico e forse nemmeno il più essenziale. -​ metterla a disposizione del pubblico in rete
-​ distribuire copie dell’opera
La gestione dei diritti sulle opere di natura scientifica -​ dare in prestito o a noleggio l’opera
●​ Diritti connessi: diritti su attività simili o connesse a quelle tutelate
Che tipi di opere? dai diritti d’autore in senso stretto. Diritti che non appartengono
agli autori ma ad altri soggetti che si occupano di diffondere e
●​ Principalmente opere letterarie: articoli, monografie, papers, atti “confezionare” le opere (es. produttore fonografico, produttore
di convegni, saggi, manuali e trattati → più antica categoria di cinematografico, emittenti radiofoniche, etc.). Diritti che entrano
opere, dotata di una più solida giurisprudenza e prassi più raramente in gioco nella diffusione del “sapere scientifico”.
contrattuale. ●​ Diritto sui generis: del costitutore di banche dati. Strano diritto
●​ Anche le immagini sono opere da tutelare, che spesso non solo a figlio di una direttiva UE (esistente solo in Europa) che tutela
corredo del testo ma oggetto della stessa opera scientifica. l’estrazione e il riuso di parti sostanziali di una banca dati. Le
●​ Alcune opere videografiche (video divulgativi, lezioni online, etc.) banche dati. Copre anche le banche dati prive di carattere
●​ Dati → termine troppo generico, perciò non sono oggetto di tutela creativo, a patto che la costituzione della stessa abbia richiesto un
giuridica. I dati in sé, cioè le semplici informazioni, sono tutelati rilevante investimento.
solo quando sono raccolti e organizzati in una vera e propria
banca dati. Sono tutelati tramite un particolare diritto chiamato sui Di chi sono i diritti?
generis.
Titolare dei diritti → colui che legittimamente attribuisce una licenza alla
Quali diritti? sua opera per regolamentarne l’utilizzo da parte del pubblico.
I diritti sono tendenzialmente dell’autore, cioè la persona fisica che ha
I “diritti d’autore” su un’opera dell’ingegno sono numerosi e molto concepito lo spunto creativo e lo ha concretizzato in un’opera di ingegno.
eterogenei. Principale distinzione: → La legge italiana prevede alcune eccezioni: software, banche dati e
●​ Diritti di tipo personale: detti anche diritti morali, legati alla progetti di design creati da dipendenti appartengono in via originaria al
personalità e alla reputazione dell’autore (non cedibili). Tra questi datore di lavoro.
vi sono il diritto al riconoscimento della paternità dell'opera e il
diritto d’autore in secondo piano rispetto ad altri diritti e/o interessi
Pubblico dominio, fair use e libere utilizzazioni ritenuti più importanti (es. libertà di insegnare o di fare ricerca
scientifica o di accedere a risorse culturali da parte di persone
Non tutti i frutti della creatività umana sono sottoposti a tutela da parte disabili o svantaggiate).​
della proprietà intellettuale. In molti casi le opere sono liberamente Fair use (USA): l’uso corretto di un’opera coperta da copyright per
utilizzabili poiché in pubblico dominio o in caso di fair use o di libera fini come la critica, il commento, la cronaca, l’insegnamento, lo
utilizzazione. studio o la ricerca non è una violazione del copyright.​
●​ Pubblico dominio:​ → In altri ordinamenti di common law si parla di fair dealing,
Un’opera è in pubblico dominio quando non insiste più alcun ovvero una versione più ristretta del fair use americano, che
vincolo né privativa su di essa ed è diventata patrimonio culturale prevede che l’istituto ricada solo su ipotesi specificamente definite
dell’umanità. L’opera è quindi libera da diritti, salvo quelli morali.​ dalla legge. Il sistema italiano è più vicino a questo modello con
Il diritto d’autore, come i brevetti, sono istituti giuridici che approccio ancora più restrittivo (definite prima “libere utilizzazioni”,
prevedono una durata limitata nel tempo, concepiti per attribuire al poi “eccezioni al diritto d’autore”).
titolare dei diritti la possibilità di sfruttare in via esclusiva la sua
creazione o invenzione per un periodo limitato. Le licenze per fare Open Access
3 tipi di pubblico dominio:
-​ Tipo A: “public domain by law”. L’opera creativa è in Il libero utilizzo di opere ancora coperte da copyright può essere anche
pubblico dominio perché è la legge che lo stabilisce sorretto dalla presenza di una licenza d’uso applicata all’opera dal titolare
espressamente (es. opere realizzate dal Governo Federale dei diritto.
USA o legge italiana che prevede pubblicità dei testi degli Licenze d’uso: “permessi condizionati” concessi a priori dal titolare dei
atti ufficiali dello stato e delle PA italiane e straniere → diritti sull’opera (licenziante) e rivolte a tutti i potenziali utilizzatori
restano escluse altre opere creative prodotte da PA). (licenziatari).
-​ Tipo B: “pubblico dominio per scadenza dei termini”. Licenze Open →invertono il rapporto tra libertà concesse e condizioni
L’opera creativa è in pubblico dominio perché sono scaduti imposte. Concedono ampia gamma di libertà di utilizzo e impongono
tutti i diritti di privativa su di essa. Caso più classico e più all’utilizzatore un numero circoscritto di condizioni.
noto ma anche problematico (es. in caso di opere che ●​ Licenze per contenuti (licenze open content):​
coinvolgono vari autori provenienti da paesi differenti, non Licenze a contenuti aperti, redatte prendendo a modello le licenze
è chiaro quale sia la legge di riferimento). Necessario di software libero e open source già in giro da un decennio.​
avere contezza dei nomi di tutti gli autori e verificare anche Licenza GNU Free Documentation License: una delle prime,
che nelle opere non insistano anche diritti connessi o diritti ancora molto utilizzata, introdotta per distribuire la
sui generis. documentazione tecnico-informatica del progetto GNU.​
-​ Tipo C: “pubblico dominio artificiale o volontario”. L’opera Licenze Creative Commons: set di licenze utilizzabili per tutti i tipi
creativa è in pubblico dominio perché il titolare ha di opere creative ad esclusione dei software. Attualmente sono 6,
dichiarato di rinunciare in modo definitivo e irrevocabile ma solo alcune sono compatibili con il concetto di Open Access. I
all’esercizio dei suoi diritti sull’opera (mediante public due requisiti fondanti sono: che l’autore e il detentore dei diritti
domain waiver, ovvero atti di rinuncia, come CC0 Creative garantiscano a tutti gli utilizzatori il diritto d’accesso gratuito,
Commons Zero). irrevocabile e universale e l’autorizzazione a riprodurlo, utilizzarlo,
●​ Fair use, fair dealing e libere utilizzazioni:​ distribuirlo, produrne lavori derivati, etc. ​
Esistono casi in cui l’ordinamento giuridico sceglie di mettere il ​
​ patrimonio dell’umanità (es. la canzone Happy Birthday resa libera solo
Due licenze Creative Commons compatibili con tale concetto: nel 2016 dopo chiarimento giudiziale; il Diario di Anna Frank per via del
-​ Attribution: permette massima libertà di utilizzo e modifica fatto che anche il padre contribuì all’opera e lui visse di più).
dell’opera anche a scopi commerciali → cercano di incutere nei potenziali utilizzatori quello che nel gergo dei
-​ Attribution - Share: aggiunge alla precedente la sola nuovi media è chiamato FUD: Fear, Uncertainty, Doubt.
condizione che, nel caso vengano realizzate opere Non conta, quindi, tanto la legittimità di una pretesa o la reale sussistenza
derivate, anche queste ultime siano rilasciate con la stessa di un diritto, quanto incutere timore in eventuali problemi legali. Danno ai
licenza. comuni utilizzatori.
→ in alcuni casi è ritenuta accettabile anche la licenza Chi produce contenuti scientifici dovrebbe essere trasparente sullo status
Attribution - NoDerivatives, che consente libertà di riutilizzo di copyright delle proprie opere.
ma non di realizzazione di opere derivate. → anche applicare una licenza “open” su un’opera di pubblico dominio è
●​ Licenze per dati:​ una prassi deprecabile, in quanto il pubblico dominio implica che non vi è
Negli anni l’idea di accesso aperto ai contenuti scientifici si è più alcun titolare dei diritti di privativa e, quindi, diritto di applicare licenze.
ampliato a ricomprendere anche la libera disponibilità e 2) Attenti a ciò che si firma
trasparenza dei dati di ricerca su cui gli autori di questi contenuti La mancanza di un documento scritto è più un problema per la casa
fondano le loro argomentazioni.​ editrice che per l’autore, perciò se si vuole fare Open Access occorre
→ lo spirito è quello di poter riprodurre i processi e le analisi che stare attenti a non firmare cessioni di diritti d’autore che, in Italia, devono
hanno portato a determinare date conclusioni.​ obbligatoriamente avvenire per iscritto.
Le licenze Creative Commons non si sono dimostrate adatte a 3) Attenti a ciò che si accetta tacitamente e inconsapevolmente
gestire il diritto sui generis, perciò, da parte della Open Knowledge All’atto della registrazione online per la pubblicazione in Open Access,
Foundation, è stata creata la Open Database License (ODbL), attenzione ad accettazione di termini d’utilizzo o policies. Occorre
usata ad es. dal progetto Open Street Map (database di dati verificare che in questi documenti non vi siano disposizioni che possano
georeferenziati). Nel frattempo Creative Commons ha aggiornato creare un conflitto con i principi dell’Open Access.
le proprie licenze e le ha rese efficaci anche per banche dati. 4) Applicare la stessa licenza sia sulla versione cartacea sia su
●​ Licenze per software (cenni):​ quella digitale
Benché la definizione di Open Access non si occupi di software, si Prassi deprecabile è usare diverse licenze per diversi supporti, come
possono comunque individuare licenze che riproducono gli stessi spesso accade con monografie e saggi. Un classico è la scelta di
effetti delle licenze per contenuti e dati.​ pubblicare il libro cartaceo sotto copyright e di spacciare l’iniziativa
Le licenze coerenti con la definizione di software libero (es. GNU editoriale come Open Access per il fatto che online esiste una versione
GPO) sono anche coerenti con quella di Open Access. scaricabile ma con licenza solo parzialmente open.
Le licenze CC non fanno distinzione di formato ma insistono direttamente
CONSIGLI E INDICAZIONI PER FARE OPEN ACCESS sull’opera in sé quindi differenziare non ha senso.
5) Non abusare del termine “Open Access” né del relativo logo
Intanto, occorre prendere una minima dimestichezza con gli aspetti “Open Access” non equivale a gratuito, come un software libero e open
giuridici. source. Ci sono molte opere accessibili gratuitamente che non
soddisfano i requisiti per l’OA. Il movimento è contraddistinto da precisi
1) Rispettare il pubblico dominio​ parametri ed anche un logo, che spesso viene usato in modo troppo
L’industria del copyright negli anni ha sviluppato modi per mantenere il disinvolto.
controllo su opere anche molto datate e comunemente considerate FARE OPEN ACCESS
1. Le Funzioni delle Riviste Scientifiche ●​ Opacità del Mercato
○​ Clausole di riservatezza per le biblioteche
●​ Funzioni Principali ○​ Segmentazione del mercato e imposizione di prezzi
○​ Registrazione arbitrari
○​ Archiviazione ●​ Prima Causa Contro Elsevier (2016)
○​ Pubblicità ○​ Abuso di posizione dominante (Prof. Eve, Authority
○​ Conservazione britannica)
●​ Funzione Aggiunta
○​ Ricompensa derivante dal prestigio e dal riconoscimento di 4. Un sistema in crisi?
competenze
●​ Problemi Interni al Sistema
2. Un’analisi di mercato ○​ Tempi lunghi di pubblicazione
○​ Pubblicabilità vs Verità scientifica
●​ Processo di Pubblicazione ○​ Scarsità artificiale
○​ Submission dell'articolo ○​ Crisi della riproducibilità
○​ Revisione da parte dell'editor ○​ Crisi della peer review
○​ Peer review da parte dei reviewers ○​ Crisi degli indicatori di impatto
○​ Decisione: Accepted o Rejected ●​ Critiche all’Impact Factor
○​ Nota: Autori e revisori non sono retribuiti ○​ Misura il contenitore e non il contenuto
●​ Costi per gli Enti ○​ Manipolabile
○​ Stipendio del ricercatore ○​ Non immediato
○​ Finanziamento della ricerca ○​ Non tiene conto della diffusione fuori dall'ambito
○​ Abbonamento alla rivista accademico
○​ Diritti di riuso ●​ Manifesto per la Scienza Riproducibile
●​ Crescita dei Costi e Serial Crisis ○​ Esagerata competizione
○​ Incremento del 402% dal 1986 al 2011 ○​ Scienza non solida per pubblicare
○​ Emergenza del movimento Open Access ●​ Open Access
●​ Caso Elsevier ○​ Contrasta la deriva del sistema attuale
○​ Fatturato: 8240 milioni di euro ○​ Promuove una scienza più efficace e trasparente
○​ Margine di guadagno netto: 38%
●​ Progetto “Who Needs Access?” 5. Come gestire i diritti d’autore per fare Open Access
○​ Raccolta di storie di scienziati limitati nell'accesso alla
ricerca accademica ●​ Tipi di Opere
○​ Letterarie, immagini, videografiche, dati
3. Un mercato senza concorrenza né trasparenza ●​ Diritti d’Autore
○​ Personali (morali)
●​ Oligopolio di Pochi Gruppi Editoriali ○​ Patrimoniali
○​ Reed-Elsevier, Wiley-Blackwell, Springer, Taylor&Francis, ○​ Connessi
ACS, Sage ○​ Sui generis
●​ Titolare dei Diritti ○​ Distinzione tra gratuito e OA, rispetto dei parametri e del
○​ Autore o eccezioni previste dalla legge (software, banche logo OA
dati, design)

6. Pubblico dominio, fair use e libere utilizzazioni

●​ Pubblico Dominio
○​ Public domain by law
○​ Scadenza dei termini
○​ Pubblico dominio artificiale o volontario
●​ Fair Use e Libere Utilizzazioni
○​ Critica, commento, cronaca, insegnamento, studio, ricerca
○​ Fair dealing (comune law) vs libere utilizzazioni (Italia)

7. Le licenze per fare Open Access

●​ Licenze Open Content


○​ GNU Free Documentation License
○​ Creative Commons (6 licenze, alcune compatibili con OA)
■​ Attribution
■​ Attribution-ShareAlike
■​ Attribution-NoDerivatives
●​ Licenze per Dati
○​ Open Database License (ODbL)
○​ Aggiornamento Creative Commons per banche dati
●​ Licenze per Software
○​ GNU GPL (coerente con OA)

8. Consigli e indicazioni per fare Open Access

1.​ Rispettare il Pubblico Dominio


○​ Evitare di applicare licenze open su opere di pubblico
dominio
2.​ Attenti a Ciò che si Firma
○​ Evitare cessioni di diritti d’autore in conflitto con OA
3.​ Attenti a Ciò che si Accetta Tacitamente
○​ Verificare termini d’utilizzo e policies
4.​ Applicare la Stessa Licenza su Versioni Cartacee e Digitali
5.​ Non Abusare del Termine "Open Access" né del Logo

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